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FABRIZIO 11 marzo 2009 0:00
Allora, una risposta alla volta: 1) Non mi pare
di aver detto di essere d'accordo con la privatizzazione
degli acquedotti, anzi, tutt'altro. Infatti ho
sempre setto peste e corna sul fatto che le amministrazioni
della mia città, da sempre rosse, negli ultimi 10 anni
abbiamo "regalato" la gestione dei trasporti,
della N.U. e dell'acqua ai privati. E meno male che
almeno il decreto sancisce una cosa importante e cioé che
le reti debbano restare di proprietà pubblica, visto che in
alcuni casi i comuni si erano vendute pure quelle !!!
Quindi caso mai il decreto fa fare un passo indietro
ai comuni troppo "liberistici". 2) Io
ho letto il decreto e non mi pare di aver letto che "la
gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle
regole dell'economia capitalistica". E' il
solito discorso che si travisano le parole del legislatore a
soli fini politici per fare grancassa. In realtà il
decreto consente ai comuni che non ne hanno le risorse o le
potenzialità per farlo, di affidare la GESTIONE (e non la
proprietà) del servizio idraulico, ferma restando appunto
la proprietà delle reti e una pluralità del controllo di
una sana gestione. In realtà invece é proprio questo
che é mancato in quanto i comuni LORO STESSI PER PRIMI
hanno visto nell'acqua una occasione per fare Business e
fare cassa sulla pelle degli utenti, prima cedendo la
gestione ai privati (come avvenuto nella mia città) e poi
acquistando pacchetti azioniostici delle multiutility per
distribuisrsi i dividendi (Enìa docet). 3)
Infine allo strarompi che mi dice che 10 anni sono molti e
che gisutificherebbero un aumento del +300%, mi permetto
solo di far notare che negli ultimi 10 anni da me ricordati,
ci sono stati 3 rinnovi contrattuali del contratto dei
metalmeccanici che complessivamente hanno innanlazato gli
stipendi a valore numerico (non di potere di acquisto) di
circa il 15% e che gli aumenti maggiori che si sono avuti
(ho una moglie statale e quindi lo so) é stato quello del
contratto del pubblico impiego che comunque in 10 anni non
ha superato il 25% di aumento dei salari. Se per
lui é normale che a fronte di aumenti di salari del 15-25%
le tariffe possano tranquillamente
quadruplicare.....!!!! 4) Infine sempre per
quanto riguarda il mio condominio, il contratto é rimasto
lo stesso da 40 anni. Il forfait é sempre quello e i
condomini sono sempre gli stessi. Gli appartaemnti non
sono aumentati (!!) e il consumo é pressapoco sempre quello
in abbonamento. Mi spiegate perché questi aumenti
sconsiderati ? Inoltre 10 anni fa l'acqua costava
200 lire al MC oggi costa 1 euro, cioé 10 volte di più e
se siamo riusciti a ridurre il consumo nonostante
l'incremento delle bollette del +300% é solo perché
abbiamo smesso di innaffiare i giardini e abbiamo
seminato......le beole al posto dell'erba !!!
Diversamente oggi avremmo avuto bollette molto più
care. Che l'acqua sia un bene prezioso e che
non vada sprecato sono d'accordissimo. Che però
sia una scusa per arricchire i bilanci dei comuni, un pò
meno. Ma si sa, oggi, non avendo più l'ICI,
i comuni devono tirare a casa soldi in altri modi meno
"ortodossi" e così proliferano i photored, i
vigilini, le multiutility, ecc. ecc.
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astemio- sobrio 10 marzo 2009 0:00
dalle mie parti, bollette alla mano l'acqua è passata
da 1000 £/mc a 1 €/mc. Facendo complicati calcoli
matematici l'aumento è stato del 100% in 15 anni. Era
meglio se invece di aumentare fossee diminuita, pazienza
però non spariamo cavolate solo per dire qualcosa.
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lo strarompi 10 marzo 2009 0:00
per Fabrizio, non vorrei strarompere però due
insignificanti osservazioni sono doverose: intanto
l'aumento lamentato si riferisce ad almeno 10 anni,
inoltre da che mondo è mondo l'acqua si paga a mc e non
a forfè.E' chiaro, almeno lo dovrebbe essere, che se
uno consuma di più anche la spesa aumenta, mi sbaglio?
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L'INFORMATORE 10 marzo 2009 0:00
Considero la mia funzione solo quella di lanciare notizie di
cui vengo a conoscenza in qualche modo (questa per esempio
mi è arrivata così con una e-mail di amici), e che possono
correre con le loro gambe, senza rispondere a chiamate in
causa. Questa volta faccio un'eccezione, per due
motivi. Il primo è dato dal Fabrizio che chiede
"dov'era il signor informatore quando
ecc.ecc.?". Dov'era non lo so (può anche darsi che
dormisse, o forse non era ancora nato). Il punto è che
neppure i grande castiga-informatore Fabrizio, così bene
informato sulle malefatte delle amministrazioni emiliane
degli anni scorsi, abbia detto parola. E io non mi
scandalizzo per questo e non lo rimprovero. Il secondo
motivo è il fatto che questa volta a sancire la
privatizzazione delle gestioni delle acque non è una
singola amministrazione comunale, ma una legge dello Stato,
stando al passaggio dell'informazione che dice:
"Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via
alla privatizzazione dell'acqua pubblica. Il
Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge
112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione
dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole
dell'economia capitalistica". Non si tratta
del problema se la gestione pubblica delle acque sia
migliore o peggiore di quella privata. Il punto è che se
l'acqua viene privatizzata, nessuno può essere più
sicuro di poterne disporre per le proprie necessità a
sufficienza, dati i prezzi che vengono praticati, e men che
meno gratuitamente, come è giusto che sia in una pubblica
piazza, in una stazione ferroviaria eccetera. Lottare
perché l'acqua resti un bene pubblico indisponibile, da
gestire con la massima oculatezza e limitando gli sprechi
maggiori che avvengono nel passaggio da reti idriche vecchie
e piene di buchi, mi sembra che sia il minimo che una
persona saggia possa cercare di fare. Grazie
dell'attenzione.
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Gitos 10 marzo 2009 0:00
Fabrizio, il fatto che le reti resteranno di proprietà
pubblica dovrebbe essere di una qualche consolazione per gli
utenti finali? E' solo la solita vecchia storia del
socializzare le perdite (i costi di manutenzione, in questo
caso) e privatizzare i profitti... Altro che
"impedire una privatizzazione selvaggia", la si
vuole invece eccome, su quel forum che ho segnalato ci sono
fior di esempi (come Latina ed Agrigento).
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FABRIZIO 9 marzo 2009 0:00
Dimenticavo di aggiungere a chi sostiene che l'acqua NON
sarebbe aumentata del 300% che, circa 10 anni fa, nel 1998,
il mio condominio pagava circa 800-900 mila lire annue (2
rate di 400-450mila lire)di acqua. Oggi, a
distanza appunto di 10 anni, paghiamo in due rate, un totale
di circa 1600 euro (800+800), bollette alla mano !!!
Quindi siamo passati da circa 400 euro a 1600.
Esattamente +300% C.V.D. !!!!! E questi sono dati
di fatto, non bruscolini.
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FABRIZIO 9 marzo 2009 0:00
Dov'era il Sig. "informatore" negli anni
scorsi quando le amministrazioni Emiliane tutte, nessuna
esclusa e per la maggioranza rosse, svendevano gli
acquedotti municipali cedendo servizio gestione ed
acquedotti alle cosidette Multiutility (tipo Enìa tanto per
non far nomi) ? Dov'era il Sig.
"informatore" quando le stesse amministrazioni
permettevano aumenti della tassa dei rifiuti,
dell'acqua. della gestione della manutenzione pubblica
con incrementi che in 10 anni hanno superato il 300% a
fronte di aumenti degli stipendi si e no del 20-25% nello
stesso decennio? Lo sa il sig.
"informatore" che Enià (tanto per non far nomi)
lo scorso anno ha distribuito ai soci privati dividendi per
decine e decine di milioni di euro incassato dalla gestione
dell'acqua e dei rifiuti ? Se il Sig.
"informatore" si fosse letto l'articolo 23 Bis
non gli sarebbe scappato un paragrafo che testualmente
recita che: "Le reti dovranno restare
assolutamente di proprietà pubblica".
Quindi il DL casomai ha come obiettivo quello di impedire
una privatizzazione selvaggia già iniziata anni fa sulla
pelle dei cittadini che hanno visto i loro comuni svendere
gli acquedotti al solo scopo di liberarsi di un onere di
gestione ma con l'obiettivo prima di tutto di fare cassa
e poi di continuare a farla acquistando pacchetti
azionistici ma lasciando le multiutility libere di fare il
bello e cattivo tempo. Quindi, casomai, la
privatizzazione c'era già stata ma, guarda un pò,
nessuno lo diceva.... tutti zitti !!!
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lo strarompi 9 marzo 2009 0:00
Ringrazio dell'informazione secondo la quale l'acqua
è aumentata del 300%, se metteva da che anno forse si
capiva un pò di più.Non è che si riferisce al periodo
delle guerre puniche? Che il servizio sia scadente è tutto
da vedere, non escludo che da qualche parte l'acqua sia
scadente ma è notorio che essa è controllata e sicura. Ci
sarà anche il caso in cui l'acqua veniva pagata una
cifra simbolica e poi ci sia stato un adeguamento del
prezzo. Nella mia provincia;Piacenza, L'acqua è buona
è abbondante ed ultimamente i ritocchi rientrano nella
normalità. Se faccio riferimento ai tempi che fiurono altro
che aumento del 300%. Siamo alle solite: il bicchiere è
mezzo vuoto o mezzo pieno? Secondo alcuni quel farabutto di
Berlusca si è comprato anche l'acqua, vabbè, beviamo
il vino tanto con la sbronza che si è preso la sinistra uno
sbronzo in più non guasta.
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Gitos 9 marzo 2009 0:00
Già mi sembra strano che ci sia qualcuno che si
"sveglia" solo ieri, poi che ci sia
qualcun'altro che parla di denigrare quando invece è
sacrosanta verità che la privatizzazione del SII ha già
portato rincari del 300% e scarisissima qualità del
servizio... *SE* volete davvero sapere come stanno le
cose, fatevi un giro su:
http://www.acquabenecomune.org/index.php ed in particolare
su: http://www.acquabenecomune.org/spip.php?rubrique=96 .
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mah 9 marzo 2009 0:00
perchè forse mi volete dire che oggi l'acqua è gestita
bene? cara e in mano a gestori amici di qualcuno. insomma
gli stessi personaggi che girano.
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lo strarompi 9 marzo 2009 0:00
Ma fino ad oggi l'acqua non si pagava? I comuni non
mandavano la bollettà? Se società che sono
"subentrate" ai comuni forse la regalavano?
L'acqua che viene immessa negli acquedotti deve subire
un certo trattamento ed una serie continua di controlli e,
pertanto, in qualche modo bisogna pagare. Se uno va in un
bosco e trova una sorgente non paga niente. perchè
rintorcinarsi sulle parole per non dire niente, o meglio,
dire spropositi. Guardare la realtà e dare delle regole mi
sembra necessario. Via il paraocchi e meno strampalerie solo
per denigrare. Perchè imitare Franceschi, chi ci raccapezza
è bravo.
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? ? ? ? 9 marzo 2009 0:00
Che facciamo?... Ma cantiamo in coro,
no?! "E noi che fessi siamo, lo diamo, lo
diamoo... E noi che stronzi siam, lo piàm, lo piàm,
lo piàm!..." Contenti?!...
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kekkul 8 marzo 2009 0:00
Ke sete m'e venuta! KeK
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