Commenti
|
|
|
Mirella 4 maggio 2009 0:00
X IVAN Sono veramente perplessa: le faccio notare
che il mio ultimo post é del 2 Maggio e si conclude con
"La saluto cordialmente. Mirella".
|
IVAN 4 maggio 2009 0:00
"Mirella", per me era già chiusa, ma
vedo che insisti. Niente nervi scoperti e niente
valium. Il tema era il dopo-25 aprile? Bene: e per quale
ragione deve andarti il sangue alla testa se un utente posta
una panoramica di premessa al tema vero e proprio -
facendolo peraltro in modo civile e senza offendere
nessuno? Tu invece sei partita/o subito in modo
INUTILMENTE aggressivo. Solo per questo sono stato un
po' ruvido nella replica. Punto, niente altro. Vuoi
trascinare ancora una facezia del genere? Io proprio no.
|
Arturo 4 maggio 2009 0:00
I rossi giocano a rimpiattino con la storia. Non entro nel
merito se "La Liberazione" sia da ascrivere alla
campagna delle truppe alleate, all'opera dei partigini
bianchi o a quella dei partigiani rossi; i fatti d'arme
dovrebbero dissipare ogni dubbio, ma a quanto è dato a
vedere sembra che essa sia solo la coronazione dei sacrifici
dei partigiani rossi. Quello che più meraviglia è che
costoro sembrano giocare a rimpiattino con la storia. Il 25
ottobre 1956 scoppiò la rivolta ungherese, con la quale i
magiari si ribellavano all'ingerenza dell'Unione
Sovietica, la quale non ci pensò più di tanto a mandare i
suoi carri armati a seminare ben 25000 morti. Salvo rare
eccezioni il PCI si schierò a favore dei sovietici ed
addirittura ci fu chi, come Napolitano, sostenne che
l'intervento sovietico "serviva a salvare la pace
nel mondo". Ma come funziona la faccenda? In Italia i
rossi dovevano cacciare l'oppressore, in Ungheria si
dovevano ammazzare quelli che volevano la libertà.
|
infermiere del manicomio 4 maggio 2009 0:00
"da: IVAN data: 2 Maggio 2009 ...Non venirmi
a dire COME partecipare ad una discussione, visto che TU IN
PRIMIS sembri ignorare totalmente il concetto di Approccio
Metodologico ad una questione. Questa discussione è
partita fin da subito col piede sbagliato. Lo dimostra
il primo commento dell'ipotetico conduttore (tu), col
quale hai subito compromesso la serietà del futuro
andamento. Infatti da lì in poi si è proceduto per
digressioni a casaccio sul Ventennio, che (quelle sì) col
topic non avevano niente a che fare...
Raga..., questo forum è pieno di novelli
Napoleoni: adesso, quando si vuole iniziare una
discussione bisogna chiedere il permesso a questo signore
per vedere se "l'approccio metodologico" gli
sta bene... E meno male che questo forum non è
censurato, ma questo signore è peggio del KGB. Bello!
Scendi dal pulpito e scrivi normale! Se dici cose
sensate non hai bisogno di corsivi e sottolineati, caso
mai..., prendi un valium.
|
De Pravato 3 maggio 2009 0:00
Ivan... hai sentito?... Questo signore splendido
di splendente prezioso metallo ti ha chiamato (me non credo
mi abbia incluso, LUI è troppo superiore!), molto
diplomaticamente, occorre riconoscere:
"CANTARO CON POCA MERDA" che fai, gli
rispondi?... dai!... così continuo a pisciarmi sotto dalle
risate!
|
vedo 3 maggio 2009 0:00
vedo che anche qui l'insulso 'leonardo auro aldo
etc' etc non manca di darsi ragione da solo.
|
Auro 3 maggio 2009 0:00
Mirella non prendertla, sono dei fessi, con la patente di
ottusi e di ignoranti che cercano il politicamente corretto.
Dentro sono vuoti e quel poco che hanno è quella robetta
marroncina, tutto qui.
|
IVAN 3 maggio 2009 0:00
Hai azzeccato una sola cosa, Mirella: che da
queste parti è difficile fare una discussione seria.
È solo un po' ipocrita che sia proprio tu a dirlo.
|
Mirella 2 maggio 2009 0:00
Sorbole! Devo aver toccato proprio un nervo scoperto,
bocciando le sue "perle" dI STORIA DEL
FASCISMO! La discussione é libera ed aperta a tutti,
anche a coloro che "sembrano ignorare totalmente il
concetto di APPROCCIO METODOLOGICO ad una
questione". Sa qual è il vero problema? Lei non
intende esprimere il suo punto di vista, ma imporlo. Io
mi sono limitata a rilevare un "APPROCCIO"
scorretto da parte sua nei confronti di quelli che lei
tratta da deficienti. La saluto cordilmente.
Mirella
|
IVAN 2 maggio 2009 0:00
Mirella: queste uscite conservatele per i
deficienti, per favore. Non venirmi a dire COME
partecipare ad una discussione, visto che TU IN PRIMIS
sembri ignorare totalmente il concetto di Approccio
Metodologico ad una questione. Questa
discussione è partita fin da subito col piede
sbagliato. Lo dimostra il primo commento
dell'ipotetico conduttore (tu), col quale hai subito
compromesso la serietà del futuro andamento.
Infatti da lì in poi si è proceduto per digressioni a
casaccio sul Ventennio, che (quelle sì) col topic non
avevano niente a che fare. Io ho cercato di dare
un TAGLIO a tutte queste digressioni, organizzandole in modo
sistematico in un unico post, PROPRIO per fare in modo che
la discussione rientrasse nei binari del topic. Questo è
AGIRE CON METODO, altro che "presunzione".
E TU VIENI A DIRE A ME CHE SONO FUORI
TEMA?! Fa un effetto di perle gettate ai
porci. Il che non incoraggia certo ad offrire ulteriori
contributi. Fai attenzione a queste cose, se
davvero ti interessa fare un discorso "serio".
Goodbye.
|
De Pravato 2 maggio 2009 0:00
Caro IVAN, anche per me, come sai le definizioni dx/sx non
significano niente, infatti non ho polemizzato.
Che invece la tua analisi sia puntuale di date e demagogica
e propagandistica delirante in contenuti, non occorre un
analista per deciderlo. Basta saper leggere, come a te ed
a me hanno insegnato alle elementari.
|
Auro 2 maggio 2009 0:00
Quante cazzate: perchè non ci rifacciamo ai Romani, agli
etruschi. gente gli anni passano e molti stanno ancora a
cercare di capire norme e regolamenti del ventennio e dei
loschi giorni della guerra civile. Turre quelle persne che
sono morte lo hanno fatto per creare generazioni di coglioni
oppure per darci un avita migliore?. Molti hanno sbagliato,
da entrambe le parti, e stare a discutere su chi aveva toro
o ragione è ridicolo se non addirittura segno di ottusità.
Le cose purtoppo sono andate in un certo modo ed allora cosa
dobbiamo fare continuare a fare i coglioni oppure
comportarci come la Spagna?. Loro hanno dimostrato di essere
un popolo civile e ricco di valori, noi abbuamo dimostrato e
vogliamo continuare a dimostrare che siamo dei pezzenti.
|
Mirella 2 maggio 2009 0:00
(da: IVAN data: 1 Maggio 2009)
“…Io ho postato quella sintesi solo affinché uno
potesse parlare con un minimo di cognizione di causa.
Nothing else.”
-------------------------------- Che
presunzione, mister Ivan! Ma veramente pensa che la sua
“lezione” di STORIA DEL FASCISMO possa essere di qualche
utilità? Lei è (volutamente?) fuori tema.
L’argomento, se le interessa partecipare, è il seguente:
“Cosa accadde in Italia dopo il 25 Aprile?” Vede,
quel che accadde prima di tale data è ormai di dominio
pubblico, mentre è proprio “il dopo” ad essere avvolto
da un’omertosa, densa e tossica nube di fumo. Non
crede? La saluto cordialmente. Mirella
|
IVAN 1 maggio 2009 0:00
(da De Pravato:) "...demagogico
nelle descrizioni (in pratica apoteosi propagandistica
contro apoteosi propagandistica)"
__________ Questa è solo un'opinione tua,
DeP. Io ho postato quella sintesi solo affinché uno
potesse parlare con un minimo di cognizione di causa.
Nothing else. Quanto al resto, ormai dovresti
sapere che per me le suddivisioni Dx/Sx non significano
proprio nulla. Ridurre per forza ogni cosa a
delle etichette precostituite ed impersonali è sintomo di
chiusura mentale...Ne convieni?
|
De Pravato 1 maggio 2009 0:00
Grazie IVAN del compendio di storia fascista, puntuale nelle
date anche se demagogico nelle descrizioni (in pratica
apoteosi propagandistica contro apoteosi
propagandistica...), nulla da dire! Aggiungerò
solo una riflessione all'ultima tua frase. Nel 1948
il mettere il PNF fuori legge era perfettamente logico e
giustificato. Sai in che anno siamo?... 2009!...
sono passati 61 anni da allora. Riaggrapparsi oggi
a quella norma giusta allora, DUE generazioni fa, è indice
di estrema debolezza dell'attuale coscienza politica,
non di una forza derivante da una legalità!... ne
convieni? Sicuramente non ne convengono le nostre
sinistre di oggi; ed è per questo che io (ma non solo io)
continuo a ripetere che si affossano da sole, ogni giorno di
più!
|
IVAN 1 maggio 2009 0:00
BREVE STORIA DEL FASCISMO
Posto un riassunto introduttivo del Ventennio,
esposto per punti cronologici. Si tratta ovviamente di
una ricostruzione sintetica, ma proprio per questo
limitata ai fatti comprovati ed imparziali. Buona
lettura agli interessati.
___________________________________________
PREMESSE STORICHE Il Fascismo nasce
come reazione all'instabilità sociale dell'Italia
nel Dopoguerra. Il Governo (che cade diverse volte)
deve fronteggiare disoccupazione, caro-viveri, miseria e
crisi economica. Con l'avanzata delle ideologie
socialiste e comuniste, la classe operaia comincia a
reclamare maggior tutela. Sono frequenti scioperi e
disordini, nonché sentimenti antinazionalistici (Gabriele
D'Annunzio proclama l'autonomia di Fiume).
L'Ordinamento Statale è rappresentato dallo Statuto
Albertino. Il Re è VITTORIO EMANUELE III. Presidente
del Consiglio è GIOVANNI GIOLITTI.
1919 23 marzo: A Milano, BENITO MUSSOLINI
fonda i Fasci di Combattimento, movimento di
opposizione alle attività di matrice comunista. 16
novembre: Alle elezioni, si affermano il Partito
Socialista e il Partito Popolare. Il movimento Fascista
viene praticamente ignorato. Tuttavia il Partito
Socialista non riesce ad organizzare la propria supremazia
in modo organico, ottenendo solo una serie di scioperi
velleitari. 1920 Giolitti decide di
risolvere con la forza le questioni di Fiume e degli
scioperi. Questo dà il pretesto alle Camice Nere di
esercitare azioni repressive e violente contro le proteste
operaie, ottenendo così l'appoggio delle classi
borghesi. 1921 Il Partito Socialista
entra in crisi. Prosegue il boicottaggio violento delle
Camice Nere alle aggregazioni social-comuniste. 15
maggio: Mussolini viene eletto deputato. 7
novembre: Nasce il Partito Nazionale Fascista
(PNF). In quel momento, gli iscritti sono circa 300.000.
1922 2 agosto: Viene proclamato
uno sciopero generale, poi fallito per l'azione
delle squadre fasciste. 30 ottobre: Mussolini
tenta un ambizioso colpo di mano per la conquista del
potere. Viene organizzata la MARCIA SU ROMA di 50.000
militanti fascisti. Vittorio Emanuele III nega
l'intervento repressivo dell'esercito, consegnando
di fatto a Mussolini l'incarico di formare il nuovo
Governo. È l'inizio del cosiddetto
VENTENNIO. 16 novembre: Mussolini diviene
Presidente del Consiglio. 1923 14
gennaio: Le Camicie Nere vengono ufficialmente
istituzionalizzate come "Milizia Volontaria per la
Sicurezza Nazionale". Fra i primi
provvedimenti del nuovo Governo c'è la riforma della
Scuola, operata da GIOVANNI GENTILE.
1924 6 aprile: In un clima di
intimidazioni e pestaggi, il PNF ottiene quasi 2 terzi dei
voti. 30 maggio: Alla Camera, il deputato
socialista GIACOMO MATTEOTTI contesta il risultato delle
elezioni e denuncia gli abusi delle squadre fasciste.
10 giugno: Matteotti viene rapito ed ucciso da una
squadra di Camice Nere. Questo provoca la
"Secessione dell'Aventino": i deputati
dell'Opposizione abbandonano il Parlamento in segno di
protesta, ma invano, perché il Re non prende nessuna
iniziativa. 1925 3 gennaio:
Mussolini pronuncia alla Camera un celebre discorso in cui
si assume tutta la responsabilità dei fatti avvenuti. Di
fatto, si autoproclama Dittatore. Da lì in poi,
vengono emanati una serie di provvedimenti liberticidi.
La neonata Dittatura deve anche fronteggiare una grave crisi
economica. Le ore lavorative vengono portate da 8 a 9 senza
aumento di salario, vengono aumentati tutti i possibili
prelievi fiscali ed introdotte nove tasse (tra cui quella
sul celibato). 24 dicembre: Tutti i Poteri
vengono affidati a Mussolini. Egli viene dichiarato non più
responsabile di fronte al Parlamento, ma solo nei confronti
del Re. 1926-1928 Mussolini subisce
tre attentati, tutti falliti. Questo offre il pretesto per
imporre una ferrea restrizione delle libertà individuali e
la creazione di una Polizia Segreta (OVRA) per il
controllo della popolazione. - Vengono sciolti tutti i
partiti e le associazioni sindacali non fasciste. -
Viene soppressa ogni libertà di stampa, di riunione o di
parola. - Viene ripristinata la pena di morte. -
Viene creato un Tribunale Speciale con ampi poteri, in grado
di esiliare le persone sgradite al Regime. - Viene
abolito il diritto di sciopero. - I contratti
collettivi possono essere stipulati solo dai sindacati
riconosciuti dallo Stato. - I sindaci, regolarmente
eletti nei comuni, vengono sostituiti dai podestà
nominati dal Governo. 1929 29
febbraio: Firma dei Patti Lateranensi. La
religione cattolica diviene la religione di Stato. Viene
istituito il suo insegnamento nelle scuole. (Mussolini
si era sempre dichiarato laico, ma sapeva che per governare
in Italia non si poteva andare contro la Chiesa e i
cattolici. Ed anche la Chiesa, pur non vedendo di buon
occhio il Fascismo, lo preferiva all'ideologia
comunista.) 1930-1933 La Dittatura
Fascista si consolida. Viene dato un forte impulso
all'industria ed all'agricoltura (attraverso le
bonifiche). La Lira si stabilizza. Vengono realizzate
numerose opere pubbliche quali strade, ponti e ferrovie.
La totale assenza di opposizioni ufficiali permette una
massiccia e incontrastata opera di propaganda.
1934 25 marzo: Si svolge il "secondo
plebiscito", a scopo propagandistico, per fornire una
copertura di ufficialità del consenso interno del
Regime. 14 giugno: A Venezia avviene il primo
incontro fra Hitler e Mussolini. 1935 -
1936 Invasione coloniale in Etiopia. Ne
consegue una dura condanna internazionale, ed un embargo che
porta all'Autarchia (l'imposizione di una
forzosa "autosufficienza" della produzione
italiana). 1936 17 luglio: In
Spagna scoppia la Guerra Civile. Mussolini si accorda
con Hitler per l'invio di contingenti militari a
sostegno di FRANCISCO FRANCO. 1937
14 dicembre: La Camera promulga ufficialmente le
LEGGI RAZZIALI. 1938 Questo è
l'anno della massima apoteosi propagandistica del
Fascismo. 14 luglio: viene pubblicato il
MANIFESTO DELLA RAZZA, che fissa la posizione del
Fascismo nei confronti dei problemi razziali.
1939 7 aprile: Invasione
dell'Albania. 22 maggio: Firma del PATTO
D'ACCIAIO, un'alleanza tra Italia e Germania in
previsione dell'imminente Guerra. 1
settembre: La Germania invade la Polonia. Comincia
ufficialmente la Seconda Guerra Mondiale.
Inizialmente l'Italia si dichiara
"non-belligerante".
1940 10 giugno: Incoraggiato dai facili
successi dell'Alleato germanico, Mussolini si convince
di una vittoria nazi-fascista. Già prefigurandosi il
momento della spartizione del "bottino-Europa",
dichiara guerra a Francia e Inghilterra. 21
giugno: L'esercito italiano attacca la Francia, ma
solo DOPO l'armistizio franco-tedesco. Il fatto fu
pesantemente biasimato a livello internazionale. 28
ottobre: Inizia l'attacco alla Grecia, che oppone
una difesa imprevista. Solo l'invio della
Wehrmacht da parte di Hitler permette di completare
l'invasione. 1941 - 1942 Inizia
la Campagna di Russia. Per il mal attrezzato esercito
italiano, l'esito è disastroso.
L'impreparazione militare porta ad una rapida perdita
delle colonie, ed offre il fianco allo sbarco Alleato in
Sicilia. 1943 Dopo due anni di
guerra, con esiti fallimentari, il Re e lo Stato Maggiore
decidono che è ora di sbarazzarsi di Mussolini, le cui
sconsiderate mosse militari e politiche avevano creato una
situazione insostenibile. 25 luglio: Mussolini
viene deposto ed arrestato. Il potere militare torna nelle
mani del Re. 8 settembre: Armistizio con le
forze anglo-americane. Vittorio Emanuele III fugge da Roma.
I reparti militari italiani vengono così lasciati allo
sbando e senza direttive, alla mercè delle rappresaglie
tedesche, che considerano l'armistizio come un
tradimento. 12 settembre: Su ordine di Hitler,
Mussolini viene liberato da un commando tedesco. 14
novembre: A Salò, Mussolini fonda la Repubblica
Sociale Italiana (RSI), che di fatto divide l'Italia
in due Stati: a Sud occupato dagli Alleati, e a Nord
occupato dall'Asse. In realtà la RSI è uno
stato-fantoccio sotto il controllo tedesco, sul quale a
Mussolini non è lasciata libera iniziativa. Qui si
accende una guerra civile con le formazioni
partigiane che fiancheggiano l'avanzata Alleata.
1944 10 gennaio: Viene celebrato il
Processo di Verona contro i gerarchi fascisti
"traditori", tra cui GALEAZZO CIANO. Ormai
Mussolini non ha più alcun controllo sugli eventi, che
procedono per inerzia. E tuttavia continua a rifiutare un
armistizio con gli Alleati. 1945
25 aprile: Con l'insurrezione popolare, la RSI
crolla definitivamente. Mussolini è costretto a fuggire
verso la Svizzera. 26 aprile: Mussolini Viene
catturato a Dongo da un commando di partigiani. 28
aprile: Dopo un processo sommario, Mussolini viene
fucilato a Giulino di Mezzegra. Il suo corpo viene poi
trasportato a Milano ed esposto in Piazzale Loreto.
30 aprile: L'esercito tedesco cede alla
controffensiva russa. Hitler si suicida nel suo Bunker di
Berlino. 1946 Un referendum popolare
sancisce la fine della Monarchia. L'Italia diviene una
Repubblica Democratica. 1948
Con l'entrata in vigore della Costituzione
Italiana, il PNF viene messo definitivamente fuori
legge.
|
007 1 maggio 2009 0:00
da: Leonardo data: 22 Aprile 2009 Lascio il sito
in quanto è inquinato da persone che a volte sono poco
serie, pazienza. Si,ci credono tutti,visto che
continuia cambiare nik per darti ragione da solo. sei
patetico.
|
De Pravato 1 maggio 2009 0:00
No, Mah... ti sbagli!... leggi bene! Ci sono un
Aldo, una Mirella ed una Stefania per lo meno (gli altri non
ho visto...) che non vogliono che il Toppo parli, e nemmeno
che parli io... Chiedono di non intervenire a
modo nostro e con le nostre parole... perché non possono
cacciarci, qui su ADUC, non ne hanno la forza. E
lo sai chi sono queste persone?... le stesse che rivendicano
un 25 aprile festa della libertà!... libertà per tutti di
parola, di espressione, di idee.... Capito, Mah,
perché mi piscio sotto dalle risate?.... Ma andassero a
cacare!
|
Auro 30 aprile 2009 0:00
per mirella, oltre a mentire si vestono male e non
si lavano. C'è da chiedersi perchè gli alleati si
siano dovuti sacrificare per certa gente. Su un pezzo di
sapone non si nega a nesuno, usatelo per dinci non mozzica.
|
Mirella 30 aprile 2009 0:00
Chi sostiene che le città del nord si liberarono da sole,
prima dell'arrivo degli alleati, mente in modo
spudorato. Basta considerare due fatti di estrema importanza
per rendersene conto: 1) l'avanzata degli ALLEATI
in Aprile fu molto più rapida del previsto; 2) i
tedeschi ed i fascisti, lasciarono le città del nord
spontaneamente (i tedeschi si muovevano in direzione della
Germania attraverso l'Austria, ed i fascisti cercavano
di raggiungere il fantomatico ridotto armato della
Valtellina).
|
Auro 30 aprile 2009 0:00
per Topesio, fai tesoro i quanto detto dal
premier" malvestiti e maleodoranti". Comprati un
pezzo di sapone ebuon lavaggio, il lezzo si sente a
distanza.
|
MIrella 28 aprile 2009 0:00
E non credi che se lo possano essere MERITATO il RISPETTO
quegli Italiani (maiuscolo) che hanno servito lo STATO,
l'unico che avevano conosciuto o riconosciuto come
tale? Pensaci bene, Topesio, nella maggior parte dei
casi si trattava di ragazzini e, come tali, incapaci di
percepire le sfumature di colore, di tradire o di barattare
la loro fede politica. In quanto alla PIETA' per i
morti concordo con te, non è in discussione; la ricerca
della VERITA' ed il RISPETTO anche per chi è DIVERSO da
me costituiscono, invece, il fulcro di questo confronto.
Senza rancore? Mirella
|
mah 28 aprile 2009 0:00
bravo De Pravato... è proprio una festa di tutti, della
libertà (di insultare). tra l'altro notate
le polemiche: e quelli di destra non festeggiano allora sono
fascisti, se vogliono festeggiare non posso farlo perchè
vengono allontanati, dichiarati indesiderati e
fischiati. qualcuno non ha ancora capito che non è la
festa della resistenza o la festa di qualcuno, ma la
ricorrenza di tutti gli italiani di un fatto importante per
tutti: la liberazione dal nazifascismo, in sostanza anche la
fine della guerra (lasciando stare guerriglia e successive
epurazioni).
|
Auro 28 aprile 2009 0:00
si sa benissimo che l'Italia è un paese pieno di leggi,
una leggina non si nega a nessuno ed il parlamento ne ha
dato nel tempo ampia dimostrazione varandone a raffica, sia
per migliorare il trattamento dei "poveri"
parlamentari, sia per rimpinguare le casse dei partiti. Sono
tante le leggi, che anche gli stessi parlamentari a volte
non ci si raccapezzano, figuriamoci i poveri contribuenti.
Sabato 25 aprile a Onna il granDario ha invitato, in segno
di distensione, il Capo del Governo a bloccare l'iter
parlamentare relativo al riconoscimento della pensione ai
combattenti della R.S.I., invito subito accolto da
Berlusconi. E' doveroso evidenziare che tali
combattenti impugnarono lo schioppo dopo aver indossato una
uniforme, erano inquadrati in unità combattenti sotto la
bandiera italiana e, pertanto, nel pieno rispetto delle
Convenzioni di Ginevra. Ciò dovrebbe spingere chi ha un
po' di senno e non solo faziosità ad un totale
rasseneramento come già da tempo accaduto in Spagna. Vorrei
far presente che con il D.P.R. n° 915 del 23 dicembre del
1978 è già stato riconosciuto il trattamento
pensionistico ai soldati della R.S.I , per l'esattezza
al punto d dell'art. 3. Quello che è previsto
nell'istituzione dell'Ordine Tricolore è soltanto
l'adeguamento della pensione. Franceschini
dovrebbe sparare meno amenità, ma ormai fermarlo è
pressochè impossibile, in quanto sembra che abbia come
unico scopo sconquassare ancor di più il PD; Berlusconi
avrebbe dovuto informarsi meglio prima di rispondere: è il
Capo del Governo e non di un partito allo sbando. Gli
ottusi e quelli abituati al paraocchi guardino un pò alla
Spagna che in fatto di civiltà è anni luce avanti a noi.
|
Topesio 28 aprile 2009 0:00
I vostri commenti non mi scalfiscono minimamente, giacché
son frutto della vostra incommensurabile ignoranza, della
storia e non solo. Siete d'altra parte l'inevitabile
sottoprodotto di questa fase storica, in cui
l'abbrutimento delle menti e l'intorpidimento delle
coscenze sono arrivati a livelli
"scientifici". Questo perché chi detiene il
potere ha adesso altri mezzi per mantenerlo, in maniera
subdola e senza far clamore. Le televisioni ed i giornali
spazzatura, il gossip, il grande fratello e via continuando
in questo campionario degli orrori, vi hanno letteralmente
ridotto in poltiglia il cervello ed il bello è che siete
pure contenti e giulivi! L'unico rammarico è per
coloro che in altre fasi storiche hanno dato la vita per dei
sub-umani come voi.
|
ah, ah, ah! La resistenza... 28 aprile 2009 0:00
Il rispetto di una testa vuota e lavata da malsane ideologie
come la tua, non può servire ai numerosi servitori dello
Stato arruolati a forza nelle forze armate. Forse un
imbecille come te non sa che quelle persone tanto indegne
del tuo inutile rispetto facevano solo l'unica cosa
possibile, cosa di certo incomprensibile ad un fannullone e
imboscato come te. Anche se, sebbene costretti,
moltissimi hanno disertato non appena hanno potuto farlo e
non di rado, i tuoi favolosi "assassini
partigiani" sono talvolta stati correttamente guidati
da essi in qualche azione scevra della solita vigliaccheria,
che era l'unica caratteristica dei tuoi
"eroi". E quelli si che hanno pagato in prima
persona, anziché far massacrare innocenti.
|
stefania 28 aprile 2009 0:00
Mi associo ad Aldo e Mirella, topesio esci.... oppure non
leggiamo più le sue parole "dette da un idiota piene
di suoni e di furia che non significano niente...."
|
Topesio 27 aprile 2009 0:00
Ti sbagli di grosso: il RISPETTO non è dovuto a chiunque,
giacché il rispetto lo si MERITA! La pietà per i
morti è un'altra cosa e non qui in discussione.
Chi ha combattuto a fianco del nazismo non avrà da me alcun
rispetto, MAI!!!
|
Mirella 27 aprile 2009 0:00
Povero Topesio! Mi chiedo per quanto tempo tu possa
RESISTERE senza infilare nei tuoi interventi le parole
chiave che costituiscono la "quintessenza" del tuo
eloquio. Vedi, quando sostengo che la tua é UNA TESTA
VUOTA, dico una mezza verità, perchè qualcosa contiene:
nani malefici, Mediaset, fiction... E poi? Ci
sarebbero... altri nani malefici, altre fiction... In
realtà noi parlavamo di tutt'altra cosa, ossia del
rispetto dovuto a ciascun Italiano (maiuscolo) che abbia
combattuto o abbia perso la vita per una causa ritenuta da
lui giusta. Senza rancore. Mirella
|
Topesio 27 aprile 2009 0:00
Fa abbastanza ridere leggere certi interventi, in cui si
usano ANCORA termini da museo del tipo "lercia
propaganda comunista".
|
Commenti
|
|
|
|