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Carlo Martello
20 giugno 2009 0:00

Cavaliere egli era assai valente
ed anche in quel frangente
d'onor si ricoprì

e giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione
tentò di risalir

veloce lo arpiona la pulzella
repente la parcella
presenta al suo signor

"Beh proprio perché voi siete il sire
fan cinquemila lire
è un prezzo di favor"

"E' mai possibile o porco di un cane
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane,

anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire"

Ciò detto agì da gran cialtrone
con balzo da leone
in sella si lanciò

frustando il cavallo come un ciuco
fra i glicini e il sambuco
il Re si dileguò
Ettore Chiacchio
9 giugno 2009 0:00
@don silvio

qualcuno qui mi ha definito un "don chisciotte" che va contro i mulini al vento..
In parte è vero...

La mia "presa della bastiglia" inizia col dire "il re è nudo!"

Cosa che in pochissimi, nonostante l'evidenza, hanno l'ardire di dire.

Vorrà dire che se ghedini mi querelerà appronterò una corposa documentazione per provare quanto affermo...ed Ella, caro "don Silvio" ne uscirà con le ossa rotte!

Se invece vuole il mio conto corrente alle Cayman (Mills-Style), ed evitare sputtanamenti in questa fase di sua difficoltà personale, non ha che da chiederlo!

100.mills is better than one.ghedin!

Ettore Chiacchio
Computer Guru - Libero Pensatore
Don Silvio
9 giugno 2009 0:00
Mi sconsenta, signor Chiacchio, moderi le parole, io non sono un pezzente che si fa dare ordini dalla mafia!... Se la prenda come sempre col "povero cristo", o vuol ricevere anche lei una lettera dal mio avvocato?...

http://www.corriere.it/politica/09_maggio_29/ghedini_querela _dagospia_460e8e20-4c76-11de-b7be-00144f02aabc.shtml





Ettore Chiacchio
9 giugno 2009 0:00
Come avevo promesso inizio oggi (in più riprese) il commento alla mia poesia.

Devo fornire alcune chiavi di lettura:

1)la poesia pur con chiari riferimenti al romanticismo racchiude diversi caratteri ermetici. Per poter dire di più ho utilizzato frasi o termini apparentemente ambigui, non perchè volevo che il lettore ne interpretasse il senso giusto, ma perchè entrambi i significati erano corretti ed applicabili. In stile ermetico esprimevo due concetti con il minor numero possibile di parole!

2) distinzione tra satira e sfottò: rimando prima cosa alla distinzione che ne fa Dario Fo, ma aggiungo un esempio per chiarire meglio il concetto:

Se dico "Berlusconi puzza" dico una cosa, che, vera o falsa, rappresenta uno sfottò. Sarà apprezzata dai "nemici" di berlusconi ed invisa ai suoi amici. (Per inciso è quanto fa in genere Benigni che per questo è tollerato nelle TV di stato). Se dico "Berlusconi puzza come uno stalliere" divento volgare ed oltretutto classista: esprimo un concetto negativo sugli stallieri in generale che è ben lungi dal rappresentare il mio pensiero.
Se dico "Berlusconi puzza come i suoi stallieri" ecco invece un buon esempio di satira. E' infatti evidente il richiamo al suo "stalliere" Vittorio Mangano condannato all'ergastolo per mafia e da cui Berlusconi prendeva ordini. Pertanto la "puzza" di quello che in realtà non fu mai il suo stalliere, ma semplicemente quello che controllava che B. eseguisse gli ordini della mafia sua finanziatrice, è in realtà la "puzza di mafia", estesa a tutti gli "stallieri" di B. a significare che non si è mai interrotto il rapporto B./Mafia, come ci testimonia l'inutile ponte sullo strtto di Messina.

Tenendo presente la seconda chiave di lettura è importante vedere come il componimento parte come un sfottò e diventa, con un crescendo inarrestabile, pura satira taglientissima...

continua...

Ettore Chiacchio
Computer Guru - Libero Pensatore
Vincenzo Alias Il Contadino
6 giugno 2009 0:00
Parlano di Valori ma a chi?
I Sinistrorsi all’attacco parlano che chi vota il PDL, sono tutti pagati da Berlusconi, forse per questo che ho ancora il mutuo da pagare? Si esclama sempre non ce religione, ma questi caduti dal pianeta Marx vogliono ancora 60 milioni in trans e che è sempre festa Gay Paride? Ma Dico! Che caporioni di Politici ci ritroviamo: tutti moralisti, poi con la scusa di non interessarsi a cose private del Cavaliere, tutti lo “ pizziliano” ( beccare) come se passasse tutto dalle sue mani: mica non sarà un nuovo Leonardo? In ogni modo domenica sarà veritiera chi avrà seminato raccoglierà, penso che pioverà e ci sarà tempesta: come gia successo a chi l’ha decretato nel voto in Belgio e Gran Bretagna : capito stu fattu? Vincenzo Alias Il Contadino Matera

Buontempone
6 giugno 2009 0:00
L'alternativa era tra ubriaco e ignorante, non sai nemmeno leggere?

Noto che la mattina usi un nome, il pomeriggio un altro e la notte lo cambi ancora.
Mi sembri quantomeno un po' schizzofrenico.

Per quanto concerne i ragionamenti approfonditi, non mi sembra che i tuoi siano migliori dei miei.
Io mi diverto solo a leggere le tante fesserie scritte in questo forum , non ho grandi ambizioni.
Stammi bene, a risentirci....forse.
Viola
5 giugno 2009 0:00
ma perchè vi accanite gli uni contro gli altri per amore o odio di Silvio, insultandovi a vicenda? Perchè non ci si confronta seriamente su cosa Berlusconi sta facendo veramente. Qualcuno del forum sa dirmi un provvedimento di cui ha beneficiato grazie alla politica di Silvio? c'è qualche disoccupato che ha trovato lavoro grazie alle Politiche Sociali messe in campo? Qualcuno ha visto la propria città diventata più sicura grazie alla Bossi-Fini? Se qualcuno è rimasto senza lavoro ed è privo di ammortizzatori sociali ed è stato aiutato in qualche modo, non è stato lasciato indietro, lo dica, sarei ben felice di sapere che qualcosa funziona. A me poco importa di Noemi, di Veronica di tutte quelle furbette che si mettono a "disposizione" del capo sperando di sistemarsi in qualche modo, sperando di fare soldi senza lavorare, senza meritarli soltanto perchè pensa di essere la favorita di turno. A me poco importa di tutto questo e poco mi importerebbe delle ricchezze, delle ville e dei palazzi, sono solo fatti suoi e della sua coscienza, se almeno si facesse una politica seria, come si dice "di servizio", ma a me pare che il nostro Primo Ministro si danni notte e giorno per fare a noi il cosiddetto servizio. Però ripeto se qualcosa di serio è stato fatto fatemelo sapere, però non la solita propaganda della spazzatura di Napoli (perchè anche le serve di una volta nascondevano la spazzatura sotto il tappeto) o dei terremotati perchè dobbiamo ancora vedere come va a finire, e chi dovrà pagare la ricostruzione finanziata al 100% dal governo? Con le battute ad effetto e la propaganda non si va da nessuna parte ed a nessuno Berlusconiano o no conviene nascondere la testa sotto la sabbia. O no?
Saluti a tutti
poeta
5 giugno 2009 0:00
Pro o contro berlusconi
avete rotto li coioni

(più semplice di così...)
Beppe Severgnini
5 giugno 2009 0:00
In attesa di sapere se il prodotto è adatto ai bambini, diciamo questo: era da tempo che la politica italiana non produceva una trama altrettanto fantasiosa. La satiriasi del potere è un fatto storico: imperatori e satrapi, dittatori e autocrati hanno sempre amato riempire le feste di attrazioni e ragazze. In democrazia la cosa è più complicata, ma la cinica elasticità italiana consentirebbe di raccontare molto, se non proprio tutto. L’ultimo scoglio è la coerenza ufficiale: i politici, anche i più spregiudicati, non sono ancora pronti ad ammettere quello che fanno, temendo che qualcuno lo confronti con quello che dicono.

Durerà poco: l’ipocrisia, nei fumetti, non serve. Ps L’ex primo ministro ceco Mirek Topolanek il 29 maggio ha risposto alle critiche di Silvio Berlusconi il quale, durante l'assemblea di Confesercenti, aveva parlato delle debolezze dell'Europa e della poca autorevolezza della presidenza ceca di turno: «Silvio, amico mio, chiudi la bocca!». Invito accolto, pare.


http://www.corriere.it/politica/09_giugno_02/severgnini_96f7 7002-4f3e-11de-9f09-00144f02aabc.shtml?fr=correlati


?????
5 giugno 2009 0:00
esimio Buontempone(l'esimio ci sta bene fa tanto chic),
che bello sapere che c'è gente istruita, sarebbe molto più bello sapere che fossero anche in grado di ragionare? Te pare? forse non te pare, pazienza c'è un limite a tutto.
'''''''''
5 giugno 2009 0:00
per buontempone,
sonu gnurante ma mica fesso.
el pais
5 giugno 2009 0:00
el pais pubblica le foto

http://www.elpais.com/global/
depresso
4 giugno 2009 0:00
Pasquinata di preghiera

O mio grande Manitù,
a domani pensa tu.

Fà che quello che sappiamo
resti a bandierine in mano.

(Non è una bella lirica ma la preghiera è sincera)
Buontempone
4 giugno 2009 0:00
Toglimi una curiosità finto astemio:
quel pò con l'accento invece che con l'apostrofo lo hai scritto perchè eri sbronzo o perchè sei ignorante?
svegliatevi
4 giugno 2009 0:00
Franceschini proprio non ne può fare a meno di sparare panzane, che abbia trovato il tavolo a tre gambe tanto caro a Prodi? Adesso ha sparato "la luna di miele tra gli italiani e Berlusconi è finita", che sia l'effetto che qualche brindisi di troppo? Quello che più sorprende è che ci sia qualcuno ad applaudire certe fesserie; siamo seri come si fa ad applaudire un personaggio che da quando ha il timone della zattera del PD non ha detto nulla di serio, non ha mai fatto una proposta decente, ha soltanto criticato a vanvera.
Buontempone
3 giugno 2009 0:00
Ma che furbone sei!!!!
VAI, VAI A TRINCARE UN FIASCHETTO poi torna a dilettarci con qualche cazzata .
uno che non beve
3 giugno 2009 0:00
per buontempone, visto che hai abboccato? Forse fai parte del genere pesci sbronzi? Dei boccaloni amanti del cicchettino? In poche parole di quelli che dicono nullità senza sendersene conto? fa un pò tu?
Buontempone
2 giugno 2009 0:00
Secondo me hai proprio bevuto, altrimenti avresti scritto fiasco.
depresso
2 giugno 2009 0:00
Pasquinata dell'otto giugno

Brindo a Cesare,
Sultano imperaturo
che un'altra volta
ce l'ha messo in culo.

Ma io fermo,
da gran saggio cinese,
non m'agito.
Così non può godere.
uno che non beve
2 giugno 2009 0:00
lascia stare il fisco di vino che ti annebbia la vista e ti accorgerai che, nonostante la sporca campagna elettorale sta crescendo.
depresso
2 giugno 2009 0:00
Pasquinata di Natale

C'è qualcuno nel camino,
un uomo calvo e piccolino....
con un sacco di Natale
ma non sta scendendo ...sale,
sta rubando tutti i doni.
Porca troia! E' Berlusconi!
compagno Joseph
31 maggio 2009 0:00
Sei proprio buffone e patetico !
Ma sei proprio sicuro che io sia più rozzo di te?
Sicuramente sono meno narcisista , per cui ti lascio ai tuoi "numerosi" ( mi vien da riderte) lettori, ho cose molto più intesseranti a cui dedicarmi.
AUGURONI.
vendo consigli
31 maggio 2009 0:00
Ormai siamo nell'ultima settimana che precede le elezioni e, pertanto, per tutti coloro che con falsità di ogni genere con la storia delle veline, con la volgarità di entrare nei fatti famigliari, con le banconote date ad un gentiluommo pregiudicato,con trasmissioni da voltastomaco e con pagliacci che dalle Tv e dalle piazze dicevano fesserie a valanga con il solo scopo di screditare Berlusconi consigio vivamente di darsi una calmata, vi siete smerdati fin troppo perciò fatevi una doccia ed aspettate davanti all Tv la batosta dei numeri. Non vi preoccupate più di tanto in quanto già siete rintronati al limite mettetevi una borsa di ghiaccio in testa. Tranquilli ne evrete per almeno 50 anni.
Ettore Chiacchio
30 maggio 2009 0:00
Dopo aver dimostrato al "riciclato/rinnovato" chiacchiologo la sua totale ignoranza negli stili poetico gli dimostrerò adesso la sua totale ignoranza nell'uso della cacca come mezzo satirico, dimostrando che non a caso citavo il premio Nobel Dario Fo che "ne ha fatto uso"

http://it.wikipedia.org/wiki/Merda



L'uso della merda nell'arte e nella letteratura
La locandina della prima di Ubu Re. In mano Ubu tiene uno dei suoi attributi: il bastone da Merdre.

Nel passo dantesco di Inf. XVIII, 116-117 («vidi un col capo sì di merda lordo / che non parea s'era laico o cherco»), c'è un uso "comico" della parola. Siamo in Malebolge, seconda bolgia, nello sterco sono tuffati adulatori e lusingatori. Il personaggio dei due versi è il lucchese Alessio Interminelli. Vicino a lui la meretrice Taide (di cui parla il poeta latino Terenzio), «sozza e scapigliata», chiamata da Dante «la puttana» (v. 133).

L'atto di mangiare la merda è un classico della satira di tutti i tempi. C'è un aspetto antropologico legato al mangiare la merda e un aspetto psicologico che colpisce nel profondo. Anticamente era un rito della clownerie religiosa insieme col bere l'urina: oscenità apotropaiche che celavano sottili valenze simboliche. Gli esempi più illustri si possono ritrovare nei classici di Aristofane, Plauto, Rabelais, Swift e Sterne.

L'autore satirico Daniele Luttazzi ha dichiarato che «la satira ha nella merda la sua pietra filosofale». In uno sketch della trasmissione Satyricon Luttazzi mangiava uno spuntino a base di merda da un elegante vassoio d'argento. Il comico ha, successivamente, spiegato: «c'è un legame fra comicità e televisione in particolare: il fatto del corpo in primo piano che può essere esacerbato da certi sketch. E lì ero ben consapevole del caos che si sarebbe scatenato: mangiando, facendo quel gesto. In realtà era un gesto cristico, assumevo su di me la merda del mondo e della televisione.»

Il premio Nobel per la letteratura Dario Fo, intervistato durante la trasmissione Satyricon ha citato come esempi dell'uso della merda nella satira e nel teatro: Ruzante, la fame dello Zanni, un canovaccio in cui Arlecchino si cala le brache e lancia la cacca (finta) addosso al pubblico, e

un pezzo in cui Francesco d'Assisi usa la cacca come termine morale elevato, in contrasto con l'avidità e la violenza del potere di papa Innocenzo III.

Citata goliardicamente dagli Amici Miei del film di Monicelli (un grande esempio di commedia del cinema italiano degli anni '70) nell'aria della "cacatella longa longa... filulella squacquarella" cantata a squarciagola dai quattro amici nell'ospedale dov'erano allora pazienti, e indirizzata alle sorelle di quel ricovero. L'uso che ne viene fatto in questo caso ha solo del provocatorio e del goliardico: il loro comportamento li spinge a rompere due tabù, cioè a parlare di merda davanti a delle suore (con l'intenzione di sembrare realmente malati di testa, o semplicemente stupidi). Ciò è solo per compiere costantemente delle bonarie e gratuite trasgressioni. Nella scena seguente questo loro comportamento farà scattare l'ira e la vendetta del primario, che si rivelerà più goliardico e sadico di loro altri[1].

Altri esempi

* Il Girone della merda è una delle tre parti – precisamente la seconda – del film Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini.
* La merda in Gadda
* Merda d'artista è un'opera di Piero Manzoni.
* Dante Alighieri scrisse due volte la parola merda nell'Inferno:
o E mentre ch'io là giù con l'occhio cerco, / vidi un col capo sì di merda lordo, / che non parëa s'era laico o cherco. (Inferno - Canto diciottesimo versi 115-117)
o Tra le gambe pendevan le minugia; / la corata pareva e 'l tristo sacco / che merda fa di quel che si trangugia. (Inferno - Canto ventottesimo, versi 25-27)

Oltre alla variante a proposito di Taide: quella sozza e scapigliata fante / che là si graffia con l'unghie merdose (Inferno - Canto diciottesimo versi 130-131)

* Mozart faceva spesso riferimento alla merda nelle lettere che scriveva alla cuginetta Bäsle.
* Il colonnello Cambronne, ufficiale della Vecchia Guardia di Napoleone, rispose con questa unica e incisiva parola alla proposta di resa avanzata dai vincitori di Waterloo. (Vale la pena di precisare come in francese il vocabolo abbia un'accezione che l'italiano non conosce, ossia "rispondere picche", "dire di no".) Il sacrificio della vecchia Guardia consentì al resto dell'esercito francese di ripiegare abbastanza ordinatamente verso Parigi, sfuggendo all'annichilimento più catastrofico.
* Confessioni di un artista di merda (Confessions of a crap artist) è un romanzo di Philip K. Dick.
* Vita, morte e miracoli di un pezzo di merda è il titolo dell'autobiografia di Paolo Villaggio
* Novecento di Bernardo Bertolucci contiene una scena in cui i paesani lanciano merda addosso al gerarca che fa le veci del padrone.
* L'incipit di Ubu re di Alfred Jarry è Merdre!, storpiatura necessaria all'accettazione della provocazione da parte del pubblico che assistette allo spettacolo a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Il bastone da Merdra è uno degli attributi di Padre Ubu insieme al bastone da Phynanza.
* Merda nella smorfia napoletana fa "71"

Bibliografia

* Fecal Matters in Early Modern Literature and Art: Studies in Scatology. J Persels, R Ganim - 2004 [1]
* Bourke, John Gregory, Scatologic Rites of all Nations, Pref. Sigmund Freud, Lowdermilk (Washington, D.C.), 1891 - Trad. it.: Escrementi e civiltà, Guaraldi, 1971 [2]
* Henderson, Jeffrey The Maculate Muse: Obscene Language in Attic Comedy 1991 Oxford University Press ISBN 0195066855
* Slater, W. J. review of The Maculate Muse: Obscene Language in Attic Comedy by Jeffrey Henderson. Phoenix, Vol. 30, No. 3 (Autumn, 1976), pp. 291-293 doi:10.2307/1087300




Meno male che la libera cultura,a differenza dei pretacci alla "chiacchiologo", sa davvero riconoscere la merda vera (un fasullo dio nel nome del quale si sono massacrati centinaia di milioni di uomini nella storia e che ancora continua a cercare la merda nel retto dei bambini per mezzo dei falli dei suoi rappresentanti in terra) dalla merda artistico/letteraria !


Ma si sa che la chiesa anche in questo è assolutista e come vedete l'inquisizione, degnamente rappresentata dal pretaccio chiacchiologo, non ammette altra merda all'infuori del suo dio...(che tra l'altro ispirò la legge mosaica del piolo, a cui ho già accennato, proprio per non finirci dentro)

Chiacchiologo oggi prendi 0 spaccato in poesia,
0 spaccato in satira
0 spacctao in letteratura
2+ in coprofilia. Tale voto te lo riconosco perchè a nominare sempre il tuo dio devi avere una certa dimestichezza a tenere merda in bocca, il + e di incitamento a masticarla, ingoiarla, digerirla, come fai con l'ostia che come corpus cristi ovviamente deve anche contenere anche il suo retto farcito.

Ti auguro di mangiare anche le altre che non hanno nulla da invidiare al tuo dio...potrai aspirare, almento in coprofilia, alla sufficienza piena.

Per il resto ci vediamo a settembre!

Ettore Chiacchio
Computer Guru - Libero Pensatore
Ettore Chiacchio
30 maggio 2009 0:00
@chiacchiologo

chiacchiologo dice:"Giratela come ti pare, ma il tuo componimento rimane pietoso: per rime, assonanze e consonanze..."

a parte che hai dimostrato tanta ignoranza (e questo ti deve bruciare non poco)

piacere o non piacere è un fatto di gusto...a te non piace (come probabilmente non ti piacerebbe uno spettacolo di Dario Fo) io lo trovo splendido (altri hanno dato a Fo il Nobel)

Fortunatamente non siete più voi a dover stabilire, con inquisizione e roghi, quanta igoranza deve vigere sulla Terra.

E' per questo che come chiesa state fallendo!


chiacchiologo dice:"Per fortuna ne ammetti il contenuto: un crescendo coprofilo, dall'iniziale cagata... all'infinito mare di merda!..."

a proposito di coprofilia...

I profumati fiori si nutrono di merda

e gli animali (che notoriamente non profumano)altro non sono che una fabbrica che traforma ottimi cibi in merda...

(La natura insegna che la coprofilia non elimina i cattivi odori...non li genera...)

L'uomo si differenzia dagli animali per lo sviluppo strardinario delle capacità intellettive...potendo con le stesse produrre sublimi opere e compensare quindi il suo ruolo animale di "smerdatore" della natura

Dimostrandoci che le tue capacità intellettive sono così limitate sei tu che ti abbassi al rango di mero produttore di merda, accusa che poi vorresti muovere a me (che invece sublimo la medesima in ambito poetico/satirico facedo sbocciare "fiori poetici laddove la spargo"


chiacchiologo dice:"(Povero Leopardi:
Sempre caro mi fu quest'ermo colle... -> Sempre caco su quel vecchio folle...
E poi sarei io lo stupratore di versi!...)"


Leopardi era ateo e compositore di satire taglientissime

ecco infatti cosa si dice su wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Leopardi_(opere)



Palinodia al marchese Gino Capponi

Composta a Napoli nel 1835; su quest'opera il dedicatario, marchese Gino Capponi, scrisse in una lettera a Leopardi che condivideva in parte le sue idee e lo ringraziava per i «nobili versi».

Tuttavia, in una lettera indirizzata al Viesseux, si esprimeva con ben altri termini: «quel gobbo maledetto che s'è messo in capo di coglionarmi».

Quest'ultimo giudizio si spiega leggendo il testo della Palinodia, nel quale Leopardi è in forte polemica con la fiducia nel progresso ottocentesco, vicina agli ambienti fiorentini: e per mostrare la sua contrarietà, il poeta recanatese imbastisce 279 endecasillabi sciolti, contenenti una pesante satira contro i progressisti.



come al solito hai parlato senza sapere (continui a produrre merda senza nemmeno rendertene conto... astringiti diarroico pretaccio!), magari Leopardi avrebbe apprezzato lo spirito satirico di chi fa uso dei suo versi per portare avanti anche le sue posizioni atee.

E probabilmente avrebbe deriso te non me!

Quindi anche dicendo "povero Leopardi" hai fatto anche un'altra figura dell'innominabile!

Ettore Chiacchio
Computer Guru - Libero Pensatore

P.S. Ti sto coglionando anche io...quando te ne accorgi? Penso che se ne siano resi conto tutti tranne te finora!
Chiacchiologo
30 maggio 2009 0:00
Giratela come ti pare, ma il tuo componimento rimane pietoso: per rime, assonanze e consonanze...
Per fortuna ne ammetti il contenuto: un crescendo coprofilo, dall'iniziale cagata... all'infinito mare di merda!...

(Povero Leopardi:

Sempre caro mi fu quest'ermo colle... -> Sempre caco su quel vecchio folle...

E poi sarei io lo stupratore di versi!...)
james
30 maggio 2009 0:00
caro depresso sono convinto che quel tal Pasquino fosse veramente un gran dritto!!!
compagno Joseph
30 maggio 2009 0:00
Bravo Cacchio, ti lodi da solo!
Chi non ti apprezza o è in malafede o non riesce a capire la profondità della tua opera.
MA VAI A CAGARE!!!!
Ettore Chiacchio
30 maggio 2009 0:00
@chiacchiologo

a parte il fatto che la maggior parte delle tue rime (anche nel precedente intervento) le ottieni con verbi di prima coniugazione...quindi non è che saresti nella posizione di criticare...

Ma la tua ignoranza arriva ben oltre...vediamola...

Ti anticipo così un po' del commento che farò...

Sono, contrariamente da quelli che ipotizzi tu, da considerarsi virtuosismi letterari i seguenti casi

1) uso della la stessa parola in rima, ma con significati diversi (folle, resta)
2) il semplice raddoppio di consonante in una parola che è fortemente in antitesi con la parola d'origine (pope, poppe)
3) 2 parole dalla forte assonanza tra loro e che si trovano spesso accoppiate insieme (casa, chiesa)

Tutto mi aspettavo da te tranne che non sapessi che l'assonanza nella poesia, con la giusta metrica, ma anche in assenza di questa, può addirittura considerarsi virtuosismo e può tranquillamente sostituirsi (o sovrapporsi) alla rima

Ecco ad esempio cosa si dice nel libro
"Metrica e Poesia del Novecento" (Edoardo Esposito)

a proposito della poesia "Il cacciatore d'allodole"

(pag 187-188)

"...ma è interessante dal punto di vista metrico per la libertà con cui il poeta agisce sullo schema rimico, adottando quasi interamente l'assonanza al posto della rima, e basandosi perfino sulla sola uguaglianza della tonica, per di più in presenza di terminazioni ritmiche differenti, sì da offrire casi di assonanza ipermetra..."

nella fattispecie si fanno combaciare in psudo rima (assonanza)
sole -> allodole
ammalia -> pietà
...

e leggendo più sotto c'è ancora ("Del tempo")

"..in cui anche il criterio dell'assonanza abdica a più casuali associazioni..." (casa/ chiesa; pope->poppe nel mio caso)

e in "l'opera comune"

"...solo le rime esterne resistono per terminare con un incatenamento che mescola rime e assonanze: il tutto in un periodare che ormai liberamente travalica i confini delle strofe"

Infatti anche io ho messo 6 rime uguali all'inizio per far vedere che laddove la forma prevaleva sulla sostanza, rispettavo, anzi forzavo (6 su 6) la rima classica, ma la stessa si perde andando avanti con il crescendo del contenuto di condanna che è accompagnato, volutamente, da uno stile sempre più libero nella forma, fino a terminare, al culmine del crescendo (un mare di merda globale con genti dannate immerse all'interno ed in cui sguazzano, felici ("dolce naufragare"), i due poteri forti) con un verso "classico" (o dovrei dire "romantico"), che coerentemente è combinato con il verso di apertura (sono entrambi rispettivamente il principio e la fine dell'"Infinito" di Leopardi, lo specifico perchè ormai non mi sorprenderebbe vedere che non conosci neanche quella, che come ebbi a dire, è la mia poesia preferita!)

Sinceramente la tua ignoranza mi delude parecchio:

o ti avevo inizialmente sopravvalutato

o la congrega di pretofili, per la quale delinqui contro la verità, ha sostituito l'originale "chiacchiologo" mettendone uno decisamente più impreparato...

Vedremo...


Per l'intanto rispondo a compagno joseph che se mi lodo da solo (ed è vero che lo faccio) è perchè penso di aver tirato fuori un capolavoro di cui andare fiero e che pertanto illustrerò con orgoglio tra un paio di giorni come vi ho già anticipato...

Mi dispiace solo che tale capolavoro non può essere apprezzato da uno rozzo ed impreparato come compagno Joseph, ma sembra nemmeno da uno "fintamente colto" come si atteggiava finora "chiacchiologo"!

Ettore Chiacchio
Computer Guru - Libero Pensatore
Chiacchiologo
30 maggio 2009 0:00
Sciatte, spassose, deliranti rime,
chi di noi vi commenterà per prime?

"Benedicea siffatta unione il santo pope
......palpa anch'egli di virgulti (?!) poppe"

"Nacque un virgulto nella real casa
......quando una scrofa di una chiesa"

"soffocano i vagiti e gli urli nauseabondi
e Manuela massacrano, si la Orlandi"

"due potenti siedono nell'Urbe
.....spargendo merda su ste genti orbe"

Mi spiace, vecchia comare,
coi versi non ci sai fare!
Perché vorrà poetare,
chi già sa ben cagare?...


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