Commenti
|
|
|
Carlo Martello 20 giugno 2009 0:00
Cavaliere egli era assai valente ed anche in quel
frangente d'onor si ricoprì e giunto
alla fin della tenzone incerto sull'arcione
tentò di risalir veloce lo arpiona la
pulzella repente la parcella presenta al suo
signor "Beh proprio perché voi siete il
sire fan cinquemila lire è un prezzo di
favor" "E' mai possibile o porco di
un cane che le avventure in codesto reame debban
risolversi tutte con grandi puttane, anche sul
prezzo c'è poi da ridire ben mi ricordo che pria
di partire v'eran tariffe inferiori alle tremila
lire" Ciò detto agì da gran cialtrone
con balzo da leone in sella si lanciò
frustando il cavallo come un ciuco fra i glicini e il
sambuco il Re si dileguò
|
Ettore Chiacchio 9 giugno 2009 0:00
@don silvio qualcuno qui mi ha definito un
"don chisciotte" che va contro i mulini al
vento.. In parte è vero... La mia
"presa della bastiglia" inizia col dire "il
re è nudo!" Cosa che in pochissimi,
nonostante l'evidenza, hanno l'ardire di dire.
Vorrà dire che se ghedini mi querelerà appronterò
una corposa documentazione per provare quanto affermo...ed
Ella, caro "don Silvio" ne uscirà con le ossa
rotte! Se invece vuole il mio conto corrente alle
Cayman (Mills-Style), ed evitare sputtanamenti in questa
fase di sua difficoltà personale, non ha che da
chiederlo! 100.mills is better than
one.ghedin! Ettore Chiacchio Computer Guru -
Libero Pensatore
|
Don Silvio 9 giugno 2009 0:00
Mi sconsenta, signor Chiacchio, moderi le parole, io non
sono un pezzente che si fa dare ordini dalla mafia!... Se la
prenda come sempre col "povero cristo", o vuol
ricevere anche lei una lettera dal mio avvocato?...
http://www.corriere.it/politica/09_maggio_29/ghedini_querela
_dagospia_460e8e20-4c76-11de-b7be-00144f02aabc.shtml
|
Ettore Chiacchio 9 giugno 2009 0:00
Come avevo promesso inizio oggi (in più riprese) il
commento alla mia poesia. Devo fornire alcune
chiavi di lettura: 1)la poesia pur con chiari
riferimenti al romanticismo racchiude diversi caratteri
ermetici. Per poter dire di più ho utilizzato frasi o
termini apparentemente ambigui, non perchè volevo che il
lettore ne interpretasse il senso giusto, ma perchè
entrambi i significati erano corretti ed applicabili. In
stile ermetico esprimevo due concetti con il minor numero
possibile di parole! 2) distinzione tra satira e
sfottò: rimando prima cosa alla distinzione che ne fa Dario
Fo, ma aggiungo un esempio per chiarire meglio il
concetto: Se dico "Berlusconi puzza"
dico una cosa, che, vera o falsa, rappresenta uno sfottò.
Sarà apprezzata dai "nemici" di berlusconi ed
invisa ai suoi amici. (Per inciso è quanto fa in genere
Benigni che per questo è tollerato nelle TV di stato). Se
dico "Berlusconi puzza come uno stalliere" divento
volgare ed oltretutto classista: esprimo un concetto
negativo sugli stallieri in generale che è ben lungi dal
rappresentare il mio pensiero. Se dico "Berlusconi
puzza come i suoi stallieri" ecco invece un buon
esempio di satira. E' infatti evidente il richiamo al
suo "stalliere" Vittorio Mangano condannato
all'ergastolo per mafia e da cui Berlusconi prendeva
ordini. Pertanto la "puzza" di quello che in
realtà non fu mai il suo stalliere, ma semplicemente quello
che controllava che B. eseguisse gli ordini della mafia sua
finanziatrice, è in realtà la "puzza di mafia",
estesa a tutti gli "stallieri" di B. a significare
che non si è mai interrotto il rapporto B./Mafia, come ci
testimonia l'inutile ponte sullo strtto di Messina.
Tenendo presente la seconda chiave di lettura è
importante vedere come il componimento parte come un sfottò
e diventa, con un crescendo inarrestabile, pura satira
taglientissima... continua... Ettore
Chiacchio Computer Guru - Libero Pensatore
|
Vincenzo Alias Il Contadino 6 giugno 2009 0:00
Parlano di Valori ma a chi? I Sinistrorsi all’attacco
parlano che chi vota il PDL, sono tutti pagati da
Berlusconi, forse per questo che ho ancora il mutuo da
pagare? Si esclama sempre non ce religione, ma questi caduti
dal pianeta Marx vogliono ancora 60 milioni in trans e che
è sempre festa Gay Paride? Ma Dico! Che caporioni di
Politici ci ritroviamo: tutti moralisti, poi con la scusa di
non interessarsi a cose private del Cavaliere, tutti lo “
pizziliano” ( beccare) come se passasse tutto dalle sue
mani: mica non sarà un nuovo Leonardo? In ogni modo
domenica sarà veritiera chi avrà seminato raccoglierà,
penso che pioverà e ci sarà tempesta: come gia successo
a chi l’ha decretato nel voto in Belgio e Gran Bretagna :
capito stu fattu? Vincenzo Alias Il Contadino Matera
|
Buontempone 6 giugno 2009 0:00
L'alternativa era tra ubriaco e ignorante, non sai
nemmeno leggere? Noto che la mattina usi un nome,
il pomeriggio un altro e la notte lo cambi ancora. Mi
sembri quantomeno un po' schizzofrenico. Per
quanto concerne i ragionamenti approfonditi, non mi sembra
che i tuoi siano migliori dei miei. Io mi diverto solo
a leggere le tante fesserie scritte in questo forum , non ho
grandi ambizioni. Stammi bene, a
risentirci....forse.
|
Viola 5 giugno 2009 0:00
ma perchè vi accanite gli uni contro gli altri per amore o
odio di Silvio, insultandovi a vicenda? Perchè non ci si
confronta seriamente su cosa Berlusconi sta facendo
veramente. Qualcuno del forum sa dirmi un provvedimento di
cui ha beneficiato grazie alla politica di Silvio? c'è
qualche disoccupato che ha trovato lavoro grazie alle
Politiche Sociali messe in campo? Qualcuno ha visto la
propria città diventata più sicura grazie alla Bossi-Fini?
Se qualcuno è rimasto senza lavoro ed è privo di
ammortizzatori sociali ed è stato aiutato in qualche modo,
non è stato lasciato indietro, lo dica, sarei ben felice di
sapere che qualcosa funziona. A me poco importa di Noemi, di
Veronica di tutte quelle furbette che si mettono a
"disposizione" del capo sperando di sistemarsi in
qualche modo, sperando di fare soldi senza lavorare, senza
meritarli soltanto perchè pensa di essere la favorita di
turno. A me poco importa di tutto questo e poco mi
importerebbe delle ricchezze, delle ville e dei palazzi,
sono solo fatti suoi e della sua coscienza, se almeno si
facesse una politica seria, come si dice "di
servizio", ma a me pare che il nostro Primo Ministro si
danni notte e giorno per fare a noi il cosiddetto servizio.
Però ripeto se qualcosa di serio è stato fatto fatemelo
sapere, però non la solita propaganda della spazzatura di
Napoli (perchè anche le serve di una volta nascondevano la
spazzatura sotto il tappeto) o dei terremotati perchè
dobbiamo ancora vedere come va a finire, e chi dovrà pagare
la ricostruzione finanziata al 100% dal governo? Con le
battute ad effetto e la propaganda non si va da nessuna
parte ed a nessuno Berlusconiano o no conviene nascondere la
testa sotto la sabbia. O no? Saluti a tutti
|
poeta 5 giugno 2009 0:00
Pro o contro berlusconi avete rotto li coioni
(più semplice di così...)
|
Beppe Severgnini 5 giugno 2009 0:00
In attesa di sapere se il prodotto è adatto ai bambini,
diciamo questo: era da tempo che la politica italiana non
produceva una trama altrettanto fantasiosa. La satiriasi del
potere è un fatto storico: imperatori e satrapi, dittatori
e autocrati hanno sempre amato riempire le feste di
attrazioni e ragazze. In democrazia la cosa è più
complicata, ma la cinica elasticità italiana consentirebbe
di raccontare molto, se non proprio tutto. L’ultimo
scoglio è la coerenza ufficiale: i politici, anche i più
spregiudicati, non sono ancora pronti ad ammettere quello
che fanno, temendo che qualcuno lo confronti con quello che
dicono. Durerà poco: l’ipocrisia, nei fumetti,
non serve. Ps L’ex primo ministro ceco Mirek Topolanek il
29 maggio ha risposto alle critiche di Silvio Berlusconi il
quale, durante l'assemblea di Confesercenti, aveva
parlato delle debolezze dell'Europa e della poca
autorevolezza della presidenza ceca di turno: «Silvio,
amico mio, chiudi la bocca!». Invito accolto, pare.
http://www.corriere.it/politica/09_giugno_02/severgnini_96f7
7002-4f3e-11de-9f09-00144f02aabc.shtml?fr=correlati
|
????? 5 giugno 2009 0:00
esimio Buontempone(l'esimio ci sta bene fa tanto
chic), che bello sapere che c'è gente istruita,
sarebbe molto più bello sapere che fossero anche in grado
di ragionare? Te pare? forse non te pare, pazienza c'è
un limite a tutto.
|
''''''''' 5 giugno 2009 0:00
per buontempone, sonu gnurante ma mica fesso.
|
el pais 5 giugno 2009 0:00
el pais pubblica le foto
http://www.elpais.com/global/
|
depresso 4 giugno 2009 0:00
Pasquinata di preghiera O mio grande Manitù,
a domani pensa tu. Fà che quello che
sappiamo resti a bandierine in mano. (Non è
una bella lirica ma la preghiera è sincera)
|
Buontempone 4 giugno 2009 0:00
Toglimi una curiosità finto astemio: quel pò con
l'accento invece che con l'apostrofo lo hai scritto
perchè eri sbronzo o perchè sei ignorante?
|
svegliatevi 4 giugno 2009 0:00
Franceschini proprio non ne può fare a meno di sparare
panzane, che abbia trovato il tavolo a tre gambe tanto caro
a Prodi? Adesso ha sparato "la luna di miele tra gli
italiani e Berlusconi è finita", che sia l'effetto
che qualche brindisi di troppo? Quello che più sorprende è
che ci sia qualcuno ad applaudire certe fesserie; siamo seri
come si fa ad applaudire un personaggio che da quando ha il
timone della zattera del PD non ha detto nulla di serio, non
ha mai fatto una proposta decente, ha soltanto criticato a
vanvera.
|
Buontempone 3 giugno 2009 0:00
Ma che furbone sei!!!! VAI, VAI A TRINCARE UN
FIASCHETTO poi torna a dilettarci con qualche cazzata .
|
uno che non beve 3 giugno 2009 0:00
per buontempone, visto che hai abboccato? Forse fai parte
del genere pesci sbronzi? Dei boccaloni amanti del
cicchettino? In poche parole di quelli che dicono nullità
senza sendersene conto? fa un pò tu?
|
Buontempone 2 giugno 2009 0:00
Secondo me hai proprio bevuto, altrimenti avresti scritto
fiasco.
|
depresso 2 giugno 2009 0:00
Pasquinata dell'otto giugno Brindo a
Cesare, Sultano imperaturo che un'altra
volta ce l'ha messo in culo. Ma io
fermo, da gran saggio cinese, non m'agito.
Così non può godere.
|
uno che non beve 2 giugno 2009 0:00
lascia stare il fisco di vino che ti annebbia la vista e ti
accorgerai che, nonostante la sporca campagna elettorale sta
crescendo.
|
depresso 2 giugno 2009 0:00
Pasquinata di Natale C'è qualcuno nel
camino, un uomo calvo e piccolino.... con un sacco
di Natale ma non sta scendendo ...sale, sta
rubando tutti i doni. Porca troia! E' Berlusconi!
|
compagno Joseph 31 maggio 2009 0:00
Sei proprio buffone e patetico ! Ma sei proprio sicuro
che io sia più rozzo di te? Sicuramente sono meno
narcisista , per cui ti lascio ai tuoi "numerosi"
( mi vien da riderte) lettori, ho cose molto più
intesseranti a cui dedicarmi. AUGURONI.
|
vendo consigli 31 maggio 2009 0:00
Ormai siamo nell'ultima settimana che precede le
elezioni e, pertanto, per tutti coloro che con falsità di
ogni genere con la storia delle veline, con la volgarità di
entrare nei fatti famigliari, con le banconote date ad un
gentiluommo pregiudicato,con trasmissioni da voltastomaco e
con pagliacci che dalle Tv e dalle piazze dicevano fesserie
a valanga con il solo scopo di screditare Berlusconi
consigio vivamente di darsi una calmata, vi siete smerdati
fin troppo perciò fatevi una doccia ed aspettate davanti
all Tv la batosta dei numeri. Non vi preoccupate più di
tanto in quanto già siete rintronati al limite mettetevi
una borsa di ghiaccio in testa. Tranquilli ne evrete per
almeno 50 anni.
|
Ettore Chiacchio 30 maggio 2009 0:00
Dopo aver dimostrato al "riciclato/rinnovato"
chiacchiologo la sua totale ignoranza negli stili poetico
gli dimostrerò adesso la sua totale ignoranza nell'uso
della cacca come mezzo satirico, dimostrando che non a caso
citavo il premio Nobel Dario Fo che "ne ha fatto
uso" http://it.wikipedia.org/wiki/Merda
L'uso della merda nell'arte e nella
letteratura La locandina della prima di Ubu Re. In mano
Ubu tiene uno dei suoi attributi: il bastone da Merdre.
Nel passo dantesco di Inf. XVIII, 116-117 («vidi un
col capo sì di merda lordo / che non parea s'era laico
o cherco»), c'è un uso "comico" della
parola. Siamo in Malebolge, seconda bolgia, nello sterco
sono tuffati adulatori e lusingatori. Il personaggio dei due
versi è il lucchese Alessio Interminelli. Vicino a lui la
meretrice Taide (di cui parla il poeta latino Terenzio),
«sozza e scapigliata», chiamata da Dante «la puttana»
(v. 133). L'atto di mangiare la merda è un
classico della satira di tutti i tempi. C'è un aspetto
antropologico legato al mangiare la merda e un aspetto
psicologico che colpisce nel profondo. Anticamente era un
rito della clownerie religiosa insieme col bere
l'urina: oscenità apotropaiche che celavano sottili
valenze simboliche. Gli esempi più illustri si possono
ritrovare nei classici di Aristofane, Plauto, Rabelais,
Swift e Sterne. L'autore satirico Daniele
Luttazzi ha dichiarato che «la satira ha nella merda la sua
pietra filosofale». In uno sketch della trasmissione
Satyricon Luttazzi mangiava uno spuntino a base di merda da
un elegante vassoio d'argento. Il comico ha,
successivamente, spiegato: «c'è un legame fra
comicità e televisione in particolare: il fatto del corpo
in primo piano che può essere esacerbato da certi sketch. E
lì ero ben consapevole del caos che si sarebbe scatenato:
mangiando, facendo quel gesto. In realtà era un gesto
cristico, assumevo su di me la merda del mondo e della
televisione.» Il premio Nobel per la
letteratura Dario Fo, intervistato durante la trasmissione
Satyricon ha citato come esempi dell'uso della merda
nella satira e nel teatro: Ruzante, la fame dello Zanni, un
canovaccio in cui Arlecchino si cala le brache e lancia la
cacca (finta) addosso al pubblico, e un pezzo
in cui Francesco d'Assisi usa la cacca come termine
morale elevato, in contrasto con l'avidità e la
violenza del potere di papa Innocenzo III.
Citata goliardicamente dagli Amici Miei del film di
Monicelli (un grande esempio di commedia del cinema italiano
degli anni '70) nell'aria della "cacatella
longa longa... filulella squacquarella" cantata a
squarciagola dai quattro amici nell'ospedale
dov'erano allora pazienti, e indirizzata alle sorelle di
quel ricovero. L'uso che ne viene fatto in questo caso
ha solo del provocatorio e del goliardico: il loro
comportamento li spinge a rompere due tabù, cioè a parlare
di merda davanti a delle suore (con l'intenzione di
sembrare realmente malati di testa, o semplicemente
stupidi). Ciò è solo per compiere costantemente delle
bonarie e gratuite trasgressioni. Nella scena seguente
questo loro comportamento farà scattare l'ira e la
vendetta del primario, che si rivelerà più goliardico e
sadico di loro altri[1]. Altri esempi
* Il Girone della merda è una delle tre parti –
precisamente la seconda – del film Salò o le 120 giornate
di Sodoma di Pier Paolo Pasolini. * La merda in
Gadda * Merda d'artista è un'opera di
Piero Manzoni. * Dante Alighieri scrisse due volte
la parola merda nell'Inferno: o E mentre
ch'io là giù con l'occhio cerco, / vidi un col
capo sì di merda lordo, / che non parëa s'era laico o
cherco. (Inferno - Canto diciottesimo versi 115-117)
o Tra le gambe pendevan le minugia; / la corata
pareva e 'l tristo sacco / che merda fa di quel che si
trangugia. (Inferno - Canto ventottesimo, versi 25-27)
Oltre alla variante a proposito di Taide: quella
sozza e scapigliata fante / che là si graffia con
l'unghie merdose (Inferno - Canto diciottesimo versi
130-131) * Mozart faceva spesso riferimento
alla merda nelle lettere che scriveva alla cuginetta
Bäsle. * Il colonnello Cambronne, ufficiale della
Vecchia Guardia di Napoleone, rispose con questa unica e
incisiva parola alla proposta di resa avanzata dai vincitori
di Waterloo. (Vale la pena di precisare come in francese il
vocabolo abbia un'accezione che l'italiano non
conosce, ossia "rispondere picche", "dire di
no".) Il sacrificio della vecchia Guardia consentì al
resto dell'esercito francese di ripiegare abbastanza
ordinatamente verso Parigi, sfuggendo all'annichilimento
più catastrofico. * Confessioni di un artista di
merda (Confessions of a crap artist) è un romanzo di Philip
K. Dick. * Vita, morte e miracoli di un pezzo di
merda è il titolo dell'autobiografia di Paolo
Villaggio * Novecento di Bernardo Bertolucci
contiene una scena in cui i paesani lanciano merda addosso
al gerarca che fa le veci del padrone. *
L'incipit di Ubu re di Alfred Jarry è Merdre!,
storpiatura necessaria all'accettazione della
provocazione da parte del pubblico che assistette allo
spettacolo a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Il bastone
da Merdra è uno degli attributi di Padre Ubu insieme al
bastone da Phynanza. * Merda nella smorfia
napoletana fa "71" Bibliografia
* Fecal Matters in Early Modern Literature and
Art: Studies in Scatology. J Persels, R Ganim - 2004 [1]
* Bourke, John Gregory, Scatologic Rites of all
Nations, Pref. Sigmund Freud, Lowdermilk (Washington, D.C.),
1891 - Trad. it.: Escrementi e civiltà, Guaraldi, 1971
[2] * Henderson, Jeffrey The Maculate Muse: Obscene
Language in Attic Comedy 1991 Oxford University Press ISBN
0195066855 * Slater, W. J. review of The Maculate
Muse: Obscene Language in Attic Comedy by Jeffrey Henderson.
Phoenix, Vol. 30, No. 3 (Autumn, 1976), pp. 291-293
doi:10.2307/1087300
Meno male che
la libera cultura,a differenza dei pretacci alla
"chiacchiologo", sa davvero riconoscere la merda
vera (un fasullo dio nel nome del quale si sono massacrati
centinaia di milioni di uomini nella storia e che ancora
continua a cercare la merda nel retto dei bambini per mezzo
dei falli dei suoi rappresentanti in terra) dalla merda
artistico/letteraria ! Ma si sa che la
chiesa anche in questo è assolutista e come vedete
l'inquisizione, degnamente rappresentata dal pretaccio
chiacchiologo, non ammette altra merda all'infuori del
suo dio...(che tra l'altro ispirò la legge mosaica del
piolo, a cui ho già accennato, proprio per non finirci
dentro) Chiacchiologo oggi prendi 0 spaccato in
poesia, 0 spaccato in satira 0 spacctao in
letteratura 2+ in coprofilia. Tale voto te lo riconosco
perchè a nominare sempre il tuo dio devi avere una certa
dimestichezza a tenere merda in bocca, il + e di incitamento
a masticarla, ingoiarla, digerirla, come fai con l'ostia
che come corpus cristi ovviamente deve anche contenere anche
il suo retto farcito. Ti auguro di mangiare anche
le altre che non hanno nulla da invidiare al tuo
dio...potrai aspirare, almento in coprofilia, alla
sufficienza piena. Per il resto ci vediamo a
settembre! Ettore Chiacchio Computer Guru -
Libero Pensatore
|
Ettore Chiacchio 30 maggio 2009 0:00
@chiacchiologo chiacchiologo dice:"Giratela
come ti pare, ma il tuo componimento rimane pietoso: per
rime, assonanze e consonanze..." a parte che
hai dimostrato tanta ignoranza (e questo ti deve bruciare
non poco) piacere o non piacere è un fatto di
gusto...a te non piace (come probabilmente non ti piacerebbe
uno spettacolo di Dario Fo) io lo trovo splendido (altri
hanno dato a Fo il Nobel) Fortunatamente non
siete più voi a dover stabilire, con inquisizione e roghi,
quanta igoranza deve vigere sulla Terra. E'
per questo che come chiesa state fallendo!
chiacchiologo dice:"Per fortuna ne ammetti il
contenuto: un crescendo coprofilo, dall'iniziale
cagata... all'infinito mare di merda!..."
a proposito di coprofilia... I profumati fiori
si nutrono di merda e gli animali (che
notoriamente non profumano)altro non sono che una fabbrica
che traforma ottimi cibi in merda... (La natura
insegna che la coprofilia non elimina i cattivi odori...non
li genera...) L'uomo si differenzia dagli
animali per lo sviluppo strardinario delle capacità
intellettive...potendo con le stesse produrre sublimi opere
e compensare quindi il suo ruolo animale di
"smerdatore" della natura Dimostrandoci
che le tue capacità intellettive sono così limitate sei tu
che ti abbassi al rango di mero produttore di merda, accusa
che poi vorresti muovere a me (che invece sublimo la
medesima in ambito poetico/satirico facedo sbocciare
"fiori poetici laddove la spargo"
chiacchiologo dice:"(Povero Leopardi: Sempre caro
mi fu quest'ermo colle... -> Sempre caco su quel vecchio
folle... E poi sarei io lo stupratore di
versi!...)" Leopardi era ateo e
compositore di satire taglientissime ecco infatti
cosa si dice su wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Leopardi_(opere)
Palinodia al marchese Gino Capponi
Composta a Napoli nel 1835; su quest'opera il
dedicatario, marchese Gino Capponi, scrisse in una lettera a
Leopardi che condivideva in parte le sue idee e lo
ringraziava per i «nobili versi». Tuttavia, in
una lettera indirizzata al Viesseux, si esprimeva con ben
altri termini: «quel gobbo maledetto che s'è messo in
capo di coglionarmi». Quest'ultimo giudizio
si spiega leggendo il testo della Palinodia, nel quale
Leopardi è in forte polemica con la fiducia nel progresso
ottocentesco, vicina agli ambienti fiorentini: e per
mostrare la sua contrarietà, il poeta recanatese imbastisce
279 endecasillabi sciolti, contenenti una pesante satira
contro i progressisti.
come al
solito hai parlato senza sapere (continui a produrre merda
senza nemmeno rendertene conto... astringiti diarroico
pretaccio!), magari Leopardi avrebbe apprezzato lo spirito
satirico di chi fa uso dei suo versi per portare avanti
anche le sue posizioni atee. E probabilmente
avrebbe deriso te non me! Quindi anche dicendo
"povero Leopardi" hai fatto anche un'altra
figura dell'innominabile! Ettore
Chiacchio Computer Guru - Libero Pensatore
P.S. Ti sto coglionando anche io...quando te ne accorgi?
Penso che se ne siano resi conto tutti tranne te finora!
|
Chiacchiologo 30 maggio 2009 0:00
Giratela come ti pare, ma il tuo componimento rimane
pietoso: per rime, assonanze e consonanze... Per
fortuna ne ammetti il contenuto: un crescendo coprofilo,
dall'iniziale cagata... all'infinito mare di
merda!... (Povero Leopardi: Sempre
caro mi fu quest'ermo colle... -> Sempre caco su quel
vecchio folle... E poi sarei io lo stupratore di
versi!...)
|
james 30 maggio 2009 0:00
caro depresso sono convinto che quel tal Pasquino fosse
veramente un gran dritto!!!
|
compagno Joseph 30 maggio 2009 0:00
Bravo Cacchio, ti lodi da solo! Chi non ti apprezza o
è in malafede o non riesce a capire la profondità della
tua opera. MA VAI A CAGARE!!!!
|
Ettore Chiacchio 30 maggio 2009 0:00
@chiacchiologo a parte il fatto che la maggior
parte delle tue rime (anche nel precedente intervento) le
ottieni con verbi di prima coniugazione...quindi non è che
saresti nella posizione di criticare... Ma la tua
ignoranza arriva ben oltre...vediamola... Ti
anticipo così un po' del commento che farò...
Sono, contrariamente da quelli che ipotizzi tu, da
considerarsi virtuosismi letterari i seguenti casi
1) uso della la stessa parola in rima, ma con significati
diversi (folle, resta) 2) il semplice raddoppio di
consonante in una parola che è fortemente in antitesi con
la parola d'origine (pope, poppe) 3) 2 parole dalla
forte assonanza tra loro e che si trovano spesso accoppiate
insieme (casa, chiesa) Tutto mi aspettavo da te
tranne che non sapessi che l'assonanza nella poesia, con
la giusta metrica, ma anche in assenza di questa, può
addirittura considerarsi virtuosismo e può tranquillamente
sostituirsi (o sovrapporsi) alla rima Ecco ad
esempio cosa si dice nel libro "Metrica e Poesia
del Novecento" (Edoardo Esposito) a
proposito della poesia "Il cacciatore
d'allodole" (pag 187-188)
"...ma è interessante dal punto di vista metrico per
la libertà con cui il poeta agisce sullo schema rimico,
adottando quasi interamente l'assonanza al posto della
rima, e basandosi perfino sulla sola uguaglianza della
tonica, per di più in presenza di terminazioni ritmiche
differenti, sì da offrire casi di assonanza
ipermetra..." nella fattispecie si fanno
combaciare in psudo rima (assonanza) sole ->
allodole ammalia -> pietà ... e
leggendo più sotto c'è ancora ("Del
tempo") "..in cui anche il criterio
dell'assonanza abdica a più casuali
associazioni..." (casa/ chiesa; pope->poppe nel mio
caso) e in "l'opera comune"
"...solo le rime esterne resistono per terminare
con un incatenamento che mescola rime e assonanze: il tutto
in un periodare che ormai liberamente travalica i confini
delle strofe" Infatti anche io ho messo 6
rime uguali all'inizio per far vedere che laddove la
forma prevaleva sulla sostanza, rispettavo, anzi forzavo (6
su 6) la rima classica, ma la stessa si perde andando
avanti con il crescendo del contenuto di condanna che è
accompagnato, volutamente, da uno stile sempre più libero
nella forma, fino a terminare, al culmine del crescendo (un
mare di merda globale con genti dannate immerse
all'interno ed in cui sguazzano, felici ("dolce
naufragare"), i due poteri forti) con un verso
"classico" (o dovrei dire "romantico"),
che coerentemente è combinato con il verso di apertura
(sono entrambi rispettivamente il principio e la fine
dell'"Infinito" di Leopardi, lo specifico
perchè ormai non mi sorprenderebbe vedere che non conosci
neanche quella, che come ebbi a dire, è la mia poesia
preferita!) Sinceramente la tua ignoranza mi
delude parecchio: o ti avevo inizialmente
sopravvalutato o la congrega di pretofili, per la
quale delinqui contro la verità, ha sostituito
l'originale "chiacchiologo" mettendone uno
decisamente più impreparato... Vedremo...
Per l'intanto rispondo a compagno joseph che
se mi lodo da solo (ed è vero che lo faccio) è perchè
penso di aver tirato fuori un capolavoro di cui andare fiero
e che pertanto illustrerò con orgoglio tra un paio di
giorni come vi ho già anticipato... Mi dispiace
solo che tale capolavoro non può essere apprezzato da uno
rozzo ed impreparato come compagno Joseph, ma sembra nemmeno
da uno "fintamente colto" come si atteggiava
finora "chiacchiologo"! Ettore
Chiacchio Computer Guru - Libero Pensatore
|
Chiacchiologo 30 maggio 2009 0:00
Sciatte, spassose, deliranti rime, chi di noi vi
commenterà per prime? "Benedicea siffatta
unione il santo pope ......palpa anch'egli di
virgulti (?!) poppe" "Nacque un
virgulto nella real casa ......quando una scrofa di una
chiesa" "soffocano i vagiti e gli urli
nauseabondi e Manuela massacrano, si la
Orlandi" "due potenti siedono
nell'Urbe .....spargendo merda su ste genti
orbe" Mi spiace, vecchia comare, coi
versi non ci sai fare! Perché vorrà poetare, chi
già sa ben cagare?...
|
Commenti
|
|
|
|