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lucillafiaccola1796
15 ottobre 2016 19:23
magari si sapessero 4000 parole! Forse ne sanno di più in anglocazzone, visto ce specialmente i giornaleckisti usano una parola in italiano? ed una in anglocazzone...slang, perché magari quello del re e della regina lo conosciamo...in ogni caso per tradurre una parola, c'è il traduttore di goooooooooogle sta' mingotta cazzituara ! [donna poco seria che si fa i cavoli tua]
minotauro5801
14 ottobre 2016 8:58
Il " consumatore ", per l' azienda produttrice del prodotto, e' considerato, giustamente, un idiota.
L' importante che abbia visto in tv la pubblicita' ed allora acquista di tutto.
In un paese dove il 30% e' analfabeta ed un altro 30% ha un vocabolari di circa 4.000 parole non si puo' pretendere di piu'.
savpg8801
13 ottobre 2016 14:06
Ritorno sul tema purtroppo molto in ritardo.
Come per ogni notizia sulla nostra salute e sui nostri soldi, si tende a segnalare, poi ad abbandonare. Come se non ne importi nulla a nessuno, neanche se centinaia di aziende commerciali tra le più note e tra le cooperative di consumo di importanza nazionale siano associate a queste società di controlli; cioè gli stessi soci che "controllano" sè stessi.
Su questa del biologico (intendo i prodotti e i produttori, più che la mania dei consumatori) consiglio di vedere, in podcast o altro modo, su RAI3 (TV) un servizio della conduttrice Gabanelli (che ha annunciato, in prologo, di smettere questa sua ammirevole professione per, forse, concedersi ad altro) proprio sui prodotti biologici, sulle truffe, sui giri di mala, sullo spacciare bio ma che in realtà non lo è, su massicce produzioni in paesi dell'est specie in Romania (UE con libera circolazione e liberi concimi e pesticidi e triangolazioni varie con italici affaristi) ed anche interviste ad ex produttori di bio che si sono ravveduti e che dichiarano che è tutta una bufala, cioè il bio, semplicemente non esiste, almeno in grandissima parte, ma viene fatto pagare 3 - 4 volte in più del pari prodotto non bio. (giro di 5 miliardi di € ) che interessa una percentuale di creduloni a due cifre.
Il servizio è (mi pare) di lunedì 10 ottobre 2016 RAI3 tv R E P O R T .
Cercatelo ed esultate.
savpg8801
11 aprile 2013 16:10
Una piccolissima sintesi-riassunto preso dalle ricerche su ADUC e se volete, motorizzate con etichette e prodotti biologici.
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Comunicato 19 aprile 2001 0:00




Roma, 19 Aprile 2001. "Bio", "naturale", "ecologico", "genuino". Sono alcune parole riportate sulle etichette di prodotti alimentari, che inducono il consumatore a ritenere che il prodotto proviene dalla agricoltura biologica. Ma non e' vero -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- perche' sono dizioni di fantasia che nulla hanno a che vedere con un prodotto "biologico". Il mercato e' interessante visto che in Italia ci sono 50mila aziende nel settore, con 959mila ettari e un fatturato annuo di 2.000 miliardi, ma fa gola anche a molti imprenditori (il biologico rappresenta solo lo 0.6% del mercato alimentare ma aumenta al ritmo del 30% l'anno), il quali giocano sul filo del rasoio, ricorrendo a immagini del passato e offrendo prodotti "naturali".
La dizione da riportare sulle etichette e' "prodotto da agricoltura biologica" o "da agricoltura biologica", ma quello che occorre controllare sulle etichette e' il nome dell'organismo di controllo e il suo codice. In Italia la certificazione che un prodotto agricolo e' "da agricoltura biologica" e' affidata ad organizzazioni private dal Ministero delle politiche Agricole, tra le quali Aiab, Bioagricert, Bios, CCPB, Codex, Ecocert, IMC, QC&I, Suolo e salute. Solo in questo modo il consumatore potra' evitare la confusione tra etichette pubblicitarie e quelle informative.
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ADUC - Notizia - GERMANIA - Uova bio false
26 feb 2013 ... Lo scandalo delle uova è stato sollevato dal settimanale "Der ... però anche molti agricoltori onesti, che lavorano ai prodotti biologici nel nostro ..
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Loghi e prodotti biologici. Confusione per i consumatori - Aduc
9 lug 2012 ... Loghi e prodotti biologici. ... pochi giorni e' diventato operativo il logo comunitario dei prodotti biologici. ... Al momento non mi servono etichette.
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Lo scandalo del cotone 'bio' poco bio - ADUC - Salute
25 gen 2010 ... GERMANIA - Lo scandalo del cotone 'bio' poco bio ... l'etichetta dei capi d' abbigliamento non potesse riportare la dicitura "cotone bio". ... Questo è fatto per proteggere produttori e prodotti da culture cosidette biologiche.
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Mais geneticamente modificato e erbicida nocivi? - Aduc
4 dic 2012 ... E' nocivo o no il mais geneticamente modificato NK603 e l'erbicida Roundup? ... del mais in questione e dell'erbicida Roundup, su ratti esposti a tali prodotti. ... rispettare le limitazioni imposte dal Ministero della Sanità in etichetta. ... Nel frattempo in Italia mangiamo del mais (magari biologico) non ogm e ..
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COMMENTI (Da 1 a 16 di 16) Fai un commento 10 febbraio 2006 0 ...
In questo forum si parlava di ""commercio e prodotti equo-solidali""Allora si cerca .... Lo sai che un vino dichiarato bio con un'etichetta, viene venduto al doppio?
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ADUC - Articolo - Cosa mangiare senza patemi d'animo?
19 gen 2011 ... Il rischio dei prodotti bio però sono le muffe (micotossine), che nei ... Diamo un' occhiata all'etichetta per vedere quanti E contiene quel prodotto.
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ADUC - Notizia - ITALIA - Cosmetici bio. Cresce il mercato
11 set 2010 ... Gli eco-bio-cosmetici sono oltre 2.000, con un fatturato di 8 milioni di ... sulla qualita' e il rispetto degli standard bio certificati in etichetta dal marchio Icea". ... Molte sono anche le materie prime (828) e poi i prodotti per il make ...
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Olio extra vergine di oliva. Consigli per gli acquisti - Aduc
2 nov 2010 ... Ci sono anche oli extra vergini biologici che devono aggiungere una apposita ... E chi acquista carrelli interi di prodotti che fa? Ci sverna per non capirci nulla? Quella delle etichette è la più colossale manovra inventata per ..---
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ADUC - Comunicato - ALIMENTI: POVERO CONSUMATORE!
15 lug 2002 ... Non c'e' pace per il consumatore. ... mangimi avariati, ad Ancona le date sulle etichette sono contraffate, a Milano i pesci africani diventano mediterranei. ... trovato anche nei prodotti biologici, si scopre che in Olanda e in ..
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ADUC - Di' la tua - orzo biologico alce nero
Da affezionato consumatore di alcuni loro prodotti, sarò costretto ad altro orientamento. ... Se crastan produce l'orzo per alce nero e quest'ultimo rincara il ... Non l'hai ancora capito che l'etichetta biologico serve soltanto a far ..
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ecc.ecc.ecc.ecc.ecc.ecc.

biologicamente etichettati, ma NON consapevoli.
savpg8801
11 aprile 2013 15:48
Altre millecinquecento tonnellate di falsi nel comparto dei prodotti biologici, merci avariate e inquinate, sequestrate.
Pesticidi e ingredienti tossici rilevati su grano tenero, soia, vini, ecc. di provenienze oignote per raggirare i controlli, che venivano usati per confezionare i salutari prodotti biologici.
Notizia di oggi.
Ma come convincere la gente che questa storia del biologico è tutta una montatura per far soldi, aumentare i prezzi, favorire questo business delle etichette, propagandando fraudolentemente cose salutari (dico cose in genere perchè adesso fanno tutto con la etichetta biologico, saponi, legni, creme, vernici, carta, padelle, copricessi, abiti, ecc.) per indurre la gente a comprare.
Ma non sentite nelle discussioni quanta enfasi mettono nel dichiarare che " ..io compro solo biologico, così sto sicuro/aa....
Di nuovo viva l'italia credulona.
savpg8801
24 dicembre 2011 22:23
Voleva essere un simbolo (quelli strani tipo: « ¿ » e «¶ † ‡ ¤ ¦ § « » ¿ × ÷ ‰ ± µ ° ¼ ½ ¾ ™ © ® € £ »).
Questi ? ?? ? dovevano essere freccine...ma vedi tu il potere trasformatore dell'elettronica........parte freccia, torna punto di interrogazione!
Forse è la spiegazione di tanti qui pro quo.
IVAN.
24 dicembre 2011 21:21
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Allora va benone così, SAV, e auguri per il prosieguo del tema (anche se da queste parti sperare in un “trialogo” è una bella impresa).

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(P.S:)
L'ideogramma afono «?» non sarà “itagliese”, però di sicuro è “itaglianico” (lo usava anche Jacovitti, e mica vorremo mettere in discussione la sua autorità linguistica, no?)


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savpg8801
24 dicembre 2011 14:03
Ma ? IVAN.....non è « itagliese » .
Vedi... "le parti" non siamo noi tamburini..vocine nella steppa...ma sono le parti in causa: I biologici e i loro sostenitori e in contrapposizione i normali produttori e le loro ±lobbies± "rovinabio".. (..? da IVAN ....che sia in atto un ulteriore giro di vite dei grandi Distributori per tagliare le gambe ai piccoletti, e garantirsi così il totale monopolio della vendita di “mangime”.....) ...che, guardacaso...approntano interi scaffali con ogni bendidio di biologico, dal prezzemolo al miele, dal calzino(cinese) all'ortica (pure selvatica), ma non diciamo che sia solo smania di guadagno, ma evidentemente volontà di risanare il consumatore.

Quindi, senza ombrosità di interpretazione, altrettanto semplicemente, se non vedi nulla da aggiungere, nessuno te ne chiede.
La mia frase, colpita da dubbio amletico, non si riferiva esclusivamente a due postanti, ma a tanti della massa virtuale di benevoli o contrari, eventuali, altri opinionisti.
Buon Natale!
IVAN.
24 dicembre 2011 10:14
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«Vogliamo tagliare ogni ragionamento se le parti la vedono in modo contrario o non proprio assonante.»
__________________


(?...)
Questa non l'ho capita.
Ciò che ho scritto è: da parte mia non avrei altro da aggiungere sul tema. Semplicemente.
Non vedo quali “ragionamenti tagliati” e “visioni contrarie” bisogna andare ad intraleggere, in ciò.



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lucillafiaccola1796
23 dicembre 2011 18:23
Ma la buona norma di diffidare sembra sia sparita

NO non è sparita...

ognun si coltivi la sua "patata" e se la mangi. non ci servono i soldi del banchiere e quindi anche lui

sevvò magnà lapatata sedeve coltivà
lucillafiaccola1796
23 dicembre 2011 18:14
ma come... verona... l anera... così fedifraga? ah ah ah ah
savpg8801
23 dicembre 2011 9:12
Certo, possiamo anche non aggiungere altro. Vogliamo tagliare ogni ragionamento se le parti la vedono in modo contrario o non proprio assonante.
Un giorno, nella mia gioventù, nel bar si accese una discussione sull'esecuzione di un condannato in USA, certo Chessman(sembra fosse così) e c'erano, come al solito, i contrari e i favorevoli, e neppure ad alta voce, e con pochi avventori data l'ora.
Dopo dieci minuti salta su la voce-inopportunamente fuori dal coro-, del barista che sentenziò(dialettalmente, ma traduco)perentoriamente: Chessman è morto...NON SE NE PARLA PIU'!
Un vaffan....fu da molti pensato(ora anche sicuramente pluriberciato, ma allora l'educazione o, meglio, il rispetto erano di norma più comuni, e non fu detto nulla. E la discussione morì, come il condannato.
Abbiamo detta la nostra? Allora basta così.
Effettivamente è inutile portare ragioni, sospetti, accuse, identificazioni di opportunità se continuare a vendere fumo per arrosto, fregare la buona fede dei semplici o dei disinformati o dei "credenti", se non si analizza mai cercando di addivenire alla ,magari relativa, verità fuori dagli opportunismi di parte. Oppure insinuare o certificare complotti o difese di categoria spesso falsate "pro domo sua" o, peggio, per partito preso.
Estensibile, il principio, anche ad ogni commento che in questo forum(e dovunque) viene pubblicato ed espresso?
Sviscerare pacatamente gli avvenimenti chiaramente può danneggiare, ma può portare danno anche il non parlarne e lasciare "inaccertato" anche un cancro che sottovaluti.
IVAN.
22 dicembre 2011 21:59
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Ok, SAV, abbiamo detto ciascuno la nostra, e tanto basterebbe senza aggiungere altro.

Mi sento di fare solo una piccola precisazione su un mio passaggio che forse è risultato poco chiaro.

Mi riferisco alla mia chiosa «Occhio alle trappole, sia a quelle davanti che quelle dietro»;
non intendevo “davanti” e “dietro” in senso TEMPORALE (come lasci intendere con la frase «Vorrà dire che mi documenterò maggiormente per evidenziare anche altri ritrovamenti passati inosservati»);
con quella chiosa intendevo dire che siamo circondati da trappole ad operae di una fazione (quella biologica, “davanti”) e trappole ad opera dell'altra fazione (quella dei grandi Distributori, “dietro”).

Quindi le tue ultime osservazioni potevano considerarsi contenute fra le righe di quel mio passaggio (il cui senso, in effetti, non era di immediata leggibilità).
Potrei sviscerarlo ancor meglio, ma penso che a questo punto il senso ti sia già chiaro.


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savpg8801
22 dicembre 2011 10:27
Vorrà dire che mi documenterò maggiormente per evidenziare anche altri ritrovamenti(passati inosservati).
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Ergersi a difesa degli "oppressi" è cosa buona e che condivido IVAN, e sono il primo a dire che (vedansi altri miei ultimi modesti e ovviamente poco considerati perchè semplicistici e non contorti e informati, come qualcuno vorrebbe, interventi in materie economiche) non bisogna generalizzare sparando sul mucchio quando mucchio non è.
Però dobbiamo anche, allora, stabilire le soglie del mucchio, dei piccoli o grandi numeri, se 50+1 ha ragione e 50-1 torto.
Nei contesti cosiddetti democratici(invenzione compromissoria) la va così.
Ma quando trattasi di evidenziare fatti ( reali o colmi di sospetti complottistici [e ci risiamo coi complotti]-come fai capire tu con :----
¶¶¶Ora saltano fuori a ripetizione queste notizie di “falsi prodotti biologici”, etichette sostituite, etc...
Non nego che siano notizie REALI, ma il MODO in cui vengono strumentalizzate mediaticamente mi fa sospettare che sia in atto un ulteriore giro di vite dei grandi Distributori per tagliare le gambe ai piccoletti, e garantirsi così il totale monopolio della vendita di “mangime”.¶¶¶ anch'io rilevo complotti in senso contrario.
Ebbene anch'io ho tre amici e qualche conoscente che hanno aziende agricole (uno dei quali anche agriturismo) produttrici di biologico, altri solo prodotti DOC, tipo olio, altri del settore he, onestamente mi hanno dichiarato che il biologico può esistere per un, diciamo, cinque p.c.(%) di produzione. Se non tratti, non cavi nulla.
E non sono qui a spiegare come va la baracca quando esistono decine di migliaia di condizioni patologicamente negative che infestano le piante e con l'uso di qualche insetto liberato o altre piccole dimostrazioni, non si ricava un bel nulla di buono (anche di ben presentabile-come il mercato pretende) ma roba come se fosse (inselvatichita) cioè più resistente alle ingiurie naturali, ma non ben accetta all'occhio della mela lucidata.
In asili della mia città hanno vinto i fornitori biologici nelle gestioni cibatorie. Quindi non è vero che i poveretti sono tutti o quasi, osteggiati ed anche se molti non erano d'accordo (visti anche studi di cui ho parlato in passato e relativi a presunzione di cancerogenicità per autoproduzione di contromisure tossiche da parte della pianta per (nel tempo) aumentare le autodifese).
Poi distinguerei fra la divulgazione e la realtà-
Noto che per notizie del genere non se ne parla abbastanza, come ho dimostrato e che quasi nessuno commenta mai.
Noto che, invece, si continua a dare grande importanza al fenomeno salvapoltrona dell'etichettatura, quando è solo un'enciclopedia inintelligibile dai più salvo che dagli stramiopi, con informazioni organolettiche e produttive incomprensibili ove non si sa dove sia prodotto, dove sia commercializzato, dove abbia origine.. che poi non serve a nessuno sapere che la scatoletta di pere conservate abbia una trafila tot quando non sai neppure se le pere siano argentine o israeliane.
Che abbia 0.5 di magnesio o tracce di solfiti o che sia stato controllato(?) dalla cooperativa tal dei tali.... bèhh... senti abbiamo aderito a disposizioni tecnicistiche e politiche che hanno dato da mangiare a molti industriali di etichettatura, ma all'atto pratico c'è una inutile complicazione pratica e spesso fuorviante.
Per quanto riguarda il lavoro fatto dai NAS o da altri io apprezzo che vengano fuori queste cose..e non saranno mai abbastanza. Il mondo va così. Purtroppo la mela marcia fa ammalare tutta la cassetta, se non si controlla continuamente.
E questo può servire da monito ed esempio (ovviamente se accertato).
Ricordo alcuni studi in remoto passato che evidenziavano, in materia "merceologica", quanto di sofisticazione fosse presente in ogni prodotto, anche in maniera massiccia.
I furbi, quando ne vedono il tornaconto, non badano a nulla. Vanno avanti.
E l'allocco ci rimette.
Ma la buona norma di diffidare sembra sia sparita.
Oggi il solo metro di giudizio (argomento di altro momento) per stabilire il buono o il cattivo, sembra sia solo "il costo". E il costo(vero o falso) del biologico rispetto al "micidiale normale "è davvero esorbitante e qui si che si sospettano le truffe e i metodi di spaccio.
IVAN.
22 dicembre 2011 1:31
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Rallentiamo un attimo, SAV.

Hai ragione a dire che su questa storia dei “prodotti biologici” molti furbacchioni stanno cominciando a specularci sopra;
tuttavia è altrettanto vero che la maggior parte dei produttori “biologici” operano effettivamente in buonafede. E non credo che gli garbi molto di venire etichettati tutti in blocco come “ciarlatani” per colpa di qualche mela marcia che opera nel loro settore.



Senza scadere nel basso complottardismo (o come minchia si dice), è innegabile che i grandi Distributori Alimentari hanno sempre cercato di boicottare la concorrenza dei prodotti biologici (quelli AUTENTICI, intendo);
dapprima tramite campagne di dis-informazione (“Il prodotto biologico non ha affatto proprietà nutrienti superiori al nostro”), e poi tramite il far approvare da politicazzi di fiducia (sant'uomini del calibro di STORACE e SIRCHIA, per capirci) apposite leggi che limitassero la libertà di iniziativa dei piccoli produttori di alimenti biologici.

Questa non è una sparata; ho personalmente degli amici che avevano un negozietto di alimenti biologici, e sono stati costretti a chiudere a causa di vessatorie imposizioni di legge che di fatto gli impedivano di lavorare. (Imposizioni di cui, però, i grandi Distributori erano - guardacaso - ESENTATI.)



Ora saltano fuori a ripetizione queste notizie di “falsi prodotti biologici”, etichette sostituite, etc...
Non nego che siano notizie REALI, ma il MODO in cui vengono strumentalizzate mediaticamente mi fa sospettare che sia in atto un ulteriore giro di vite dei grandi Distributori per tagliare le gambe ai piccoletti, e garantirsi così il totale monopolio della vendita di “mangime”.

D'altronde, ormai il minimo che i negozianti ONESTI di prodotti biologici possono sentirsi dire è:
«Con tutto quel che si sente dire in giro, non posso fidarmi di voi e dei vostri prodotti; così, nel dubbio, comprerò le arancine al supermercato, e pure a minor prezzo.»
Il semplice instillare questo sospetto nei consumatori basterebbe per giustificare la risonanza che le grancasse mediatiche stanno dando a questi SPORADICI episodi di “falsi alimenti biologici”.

Quindi, sì: occhio alle trappole...ma sia a quelle davanti che a quelle DIETRO.


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savpg8801
21 dicembre 2011 13:21
Altro ennesimo blitz; altre 144 sequestrate per falsi d.o.c. e falsi prodotti biologici in facili truffe, che sono solo la punta del ghiacciaio vagante.
Per forza, perchè nessuno li distingue dagli altri, salvo che dalle "etichette" che ogni stampante ormai può redigere.
E' anche un bene per gli allocchi che smetteranno di spendere solo per le "informazioni" false su quello che ci piazzano sulle etichette.
Ma guarda un po' che oltre il secondo millennio ci sia ancora gente che crede a quello che si scrive, ammesso che lo leggano o che sappiano leggere.
E sarebbe anche auspicabile che si smettesse di far propaganda e invogliare la gente a leggere le etichette o credere alle arance estere, ma piazzate in cassettine come biologiche, o a comprare bottiglie con diciture che chiunque può mettere.
Purtroppo si compra roba uguale all'altra, solamente valorizzata enormemente da accattivanti pezzi di carta scritta, colorati e indorati come si deve, ma privi spesso di ogni valore effettivo.
Peccato proprio per la gente che si fa ancora imbonire dall'unto di serpente o dalle lumache secche propinate da antichi e moderni ciarlatani.
E peccato anche per quei produttori seri che hanno lottato per doccarsi con prodotti del loro orto per farsi pagare di più prodotti uguali o appena superiori, stilandovi sopra il taumaturgico ed esaltante DOC.
minotauro5801
9 dicembre 2011 20:55
Ma che significa " Alimento Biologico "?
Significa: presa per il culo per far pagare, agli imbecilli, a prezzo piu' alto i generi alimentari.
lucillafiaccola1796
9 dicembre 2011 20:07
prendevo alcuni alimenti BIO certificati da un mercataro di mia fiducia...quando mi sono accorta che le mele e gli aranci erano più brutti, ma più fradici, gliel'ho fatto presente
e non ho più comprato...il ragazzo s'è convertito alla normale frutta comune ed ora va bene!!!
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