Commenti
|
|
|
IVAN. 11 febbraio 2012 8:20
.
• (da Lucio:) «Non ho capito bene il tuo intervento.
Ovviamente ogni settimana ha il suo mercoledì...»
Ma dici davvero? Accidenti, ogni giorno se ne impara sempre
una di nuova...
(Minchia, Lucio, era una battutina...Si presume che chi di
norma usa l'ironia dovrebbe anche saperla riconosce al volo
a sua volta. A questo punto rincaro la dose:)
==================
• (da Lucio:) «Basta un autista per capire che se si va a
soccorrere per neve occorrono le catene e le mutande di
lama.»
“Mutande di lama”?...Non male come refuso...Mi rimane da
capire se è da intendere come “mutande di pecora
andina”, oppure come “mutande composte da coltelli
affilati”.
(Spero sia la prima ipotesi; pur dispiacendomi per il vello
del simpatico sputacchione peruviano, mettersi a spalare
neve con dei rasoi che ad ogni movimento ti tagliuzzano le
parti basse non dev'essere proprio il massimo della
vita.)
==================
About “Nevica sul nevicato”...
In effetti, il vero problema provocato dal maltempo non è
il freddo o la paralisi del traffico...bensì il fatto che
le creature più perfide del pianeta (appunto pettirossi,
piccioni, beccacce e gasparri) vengono a batter ciotola da
noi poveri umani, troppo deboli per puntare i piedi e
restare irremovibili.
Dici che i pettirossi marchigiani si lamentano del panettone
Motta un po' appassito?...Questo è niente: qui dalle mie
parti i passeri pretendono di essere nutriti solo con
briciole di pandispagna appena sfornato. E vogliono pure uno
strudel tirolese come dessert. Pena l'immerdamento del
davanzale, subdola azione di rappresaglia volatile contro
cui noi miseri umani sottomessi (letteralmente
posti-al-di-sotto) non abbiamo nessuna difesa.
Ogni tanto però il mio gatto ne secca qualcuno dei più
pretenziosi; lui non è così remissivo come me nei
confronti dei soprusi delle specie dominanti.
Io dico: nell'emergenza-maltempo, più gatti e meno
esercito.
Anche perché l'antiaerea italiana si è sempre dimostrata
impotente, sia contro la Luftwaffe tedesca che contro i
piccioni di piazza San Marco.
Vuoi mettere, invece, un bel soriano di guardia sul
terrazzo?...Poi può cadere anche 1 decametro di neve, ma
non avrai più il problema degli incontentabili volatili
elemosinatori.
(Ciò scritto, mi chiedo: non sarà che il freddo congela i
neuroni alle creature più termosensibili?...Ne riparliamo
in primavera.)
.
|
Adriana... 11 febbraio 2012 8:07
Buongiorno signor Lucio.. :-) e così è un napoletano di
adozione!!Che bello vivere a Napoli, vero??? Certo, bisogna
saperci vivere e adattarsi alle sue regole..( ma questo vale
in ogni città, credo!).
Le auguro una buona giornata signor Lucio; dopo un po' di
giorni il sole sembra accenni a deliziarci della sua
presenza.
:-) Adriana
|
Lucio Musto 11 febbraio 2012 1:31
No, gentile Adriana, io nacqui a Fabriano, in provincia di
Ancona, poi ho vissuto a Siena, e per gran parte della mia
vita a Napoli.
Con la pensione, sono ritornato nelle Marche, decisamente
meno calde (in tutti i sensi) dell'amata Napoli, ma assai
più vivibili, anche perché ho scelto di stare in un
microscopico paese, perfettamente efficiente.
|
Adriana... 10 febbraio 2012 21:09
Signor Lucio.... :-) che bel post caldo in questa gelida
serata....Signor Lucio...pensavo che lei fosse
toscano....
Le auguro una bella serata invernale..
:-)
|
Lucio Musto 10 febbraio 2012 20:43
@ IVAN
chiedo scusa ma non ho capito bene il tuo intervento.
Ovviamente ogni settimana ha il suo mercoledì, ed io
scrivevo martedì sera, dopo 5 giorni di isolamento:
giovedi, venerd', sabato, domenica e lunedì... con l'ovvia
previsione di rimanere isolati anche quel martedi... e poi
ancora fino ad oggi, dove ancora nevica a bufera...
Il mio lagnare sui militari, non era per lo specifico
addestramento, ma solo perché penso che basti un autista
per capire che se si va a soccorrere per neve occorrono le
catene e le mutande di lama... non occorre che lo dica un
Capo di Stato Maggiore.
ed infine, i nostri soloni ci sono arrivati da soli a capire
che qui nelle Marche nessuno avrebbe scucito una lira per
l'esercito (lo sai come siamo fatti...) ed hanno ben pensato
di evitarsi una figuraccia....
------------------------------
Allora, dal mio beato isolamento artico, dall'Igloo
marchigiano sempre più isolato, stamattina ho affidato
all'etere questo nuovo aggiornamento:
...............
Nevica sul nevicato
Come si dice?...
"Piove sul bagnato, nevica sul nevicato?..."
Dopo il pallido sole di ieri, che ha reso la coltre nevosa
dura e sciatta, un nuovo sostanzioso strato di candida
cipria torna ad imbellettare l'universo... o almeno quella
parte di universo che si vede da casa mia...
I pettirossi, e chi ne aveva visti più?... vengono ora
numerosi a becchettare le briciole
che RO distribuisce sulla neve, il mucchietti distanziati
fra loro, perché questi sono uccellini
litigiosi, batuffoli grigi macchiati di sanguigno che si
azzuffano facilmente.
Vengono in parecchi, dopo solo una settimana di familiarità
ed hanno meno paura di noi.
Ce ne è uno (direi un vecchio maschio, ma forse è solo
immaginazione), che mi concede particolare confidenza , e
quasi oso pensare che mi consideri un amico... o quello che
nel mondo dei pettirossi
è l'equivalente di un amico... un amico generoso come un
dio, e sembra rendere grazie.
Sua suocera invece (sono convinto che sia lei), becchetta
furiosamente le briciole con l'aria evidentemente stizzita
avverso questi dei malvagi, che se ne stanno al calduccio
nel nido troppo grande per loro, riscaldato a GPL e con
l'acqua corrente, facendo avaramente piovere solo le
briciole, e costringendo loro, i pettirossi, a bere neve.
L'indomita virago è spalleggiata da due baldi giovanotti, e
con loro, ma a prudente distanza, un codazzo vociante di
amici coetanei, che ruzzano e protestano contro di noi,
rimproverandoci del cibo che gli diamo.
E' monotono e sciapo, dicono, il Panettone Motta!... e poi
Natale è ormai passato da un bel po'!...
E che miseria!... miglio e papavero, semini ed insettini
nutrienti no?... e che avaracci indegni siamo?
Loro hanno i loro diritti di pettirossi, e ben li
conoscono!... mentre noi perfidi umani avari mostriamo
d'ignorarlo... ma finirà la storia!... o come finirà!...
ci penseranno loro!...
Una rivoluzione, ecco che occorre, una bella guerriglia e
due cortei... poi arriveranno loro, i pettirossi, a
comandare, e tutto il mondo intorno cambierà!... oh, se
cambierà!...
Sorridendo fra me richiudo la finestra lentamente; la neve
ha ripreso a cadere in larghe falde lente a rivestire
l'ampio panorama silenzioso e vuoto.
Non c'è malinconia... anche lì fuori, ci si sente a
casa...
Lucio Musto 10 febbraio 2012
-----------------------------
|
IVAN. 9 febbraio 2012 2:11
.
(da Lucio:) «Qui salvo errori è quasi mercoledì...»
Allora le Marche sono completamente fuori dal mondo,
Lucio...Mercoledì è già arrivato la settimana scorsa!
===========
1) (da Lucio:) «L’esercito è pure arrivato...ma con
mezzi semoventi sprovvisti di catene e quindi
impossibilitati ad operare fra neve e ghiaccio.»
Fantastico. Parafrasando una celebre massima di Giovenale:
“Chi soccorre i soccorritori”?
Ma del resto, nell'affrontare le faccende nevose l'Italia è
endemicamente recidiva (dicono niente le parole
“Campagna-di-Russia”?...)
===========
2) (da Lucio:) «Il nostro governo ha decretato che
l’invio dell’esercito è a titolo oneroso...Cioè a
dire: “Se vi servono i soldati, eccoli qua: ma ve li
pagate!”»
Lo trovo giusto: neanche Karadzic ha reclutato la sua
milizia di stupratori e tagliagole promettendogli solo
gloria et onore (e che; vogliamo essere da meno del
macellaio di Srebrenica, adesso?...)
Piuttosto, mi chiedo quale specializzazione
“anti-maltempo” possa avere un militare addestrato
ipoteticamente a combattere contro granatieri e cecchini.
Per tanto così, il nostro solerte governo poteva reclutare
volontari tra i (tanti) civili disoccupati: forse non
sapranno usare un bazooka anticarro...ma contro il terribile
invasore bianco disceso dal cielo basta una comunissima pala
spazzaneve. Arma per apprenderne il cui utilizzo non è
necessario aver frequentato l'accademia militare. Almeno
credo.
.
|
Commenti
|
|
|
|