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savpg8801
3 gennaio 2014 13:21
Ore 13.15 spread a quotazione 200 punti. La rinascita è ormai consolidata (fino alla prossima balla).
Monti sarebbe stato felice se lo spread (tormentone degli ultime 3 anni) fosse rimasto intorno ai 260-270 punti base, cioè un target di salvataggio.
Ora siamo a 200 ma il debito pubblico aumenta sempre, il fabbisogno dello stato anche, gli interessi pagati che dovrebbero, diminuendo, dare sollievo al debito, dove sono finiti? Chi se li è mangiati?
Quando sostenevo che la faccenda del termometrino(spread) è un falso problema, che è come misurare l'efficienza di una vettura con la misurazione della polvere sui tappetini...ecco come gli studiosi e i grandi economisti-analisti fanno le pessime figure.
Cioè il mondo della finanza viaggia sui suoi binari. Quelli della speculazione...punto.
IVAN.
2 gennaio 2014 20:23
Spread a - 11,88%...L'Italia asfalta tutti...ARBEIT MACHT FREI!
savpg8801
2 gennaio 2014 17:45
Ore 17.40 spread a - 11,88% quotazione a 202 punti. La rinascita si è concretizzata.....L'Italia sta magnificandosi....Italieni perle d'europa....oscar della deperformance....Berlusca: lo spread è un falso problema.
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Domani vedrete se c'entra la speculazione o no!.
savpg8801
2 gennaio 2014 13:52
Ore 13.50 spread a - 11,33% quotazione a 203 punti. La rinascita si euforizza.....L'Italia sta vincendo....Italien über alles....
savpg8801
2 gennaio 2014 11:48
Ore 11.40 spread a - 10.24% quotazione a 205 punti. La rinascita si euforizza.....L'Italia sta cambiando....
savpg8801
2 gennaio 2014 10:20
Ore 10.15 spread a - 9.71% quotazione a 206 punti. La rinascita si velocizza.....
savpg8801
2 gennaio 2014 9:39
meglio: deutschland über alles
savpg8801
2 gennaio 2014 9:36
La speculazione finanziaria ha rallentato i propri attacchi.
Questa mattina del 2 gennaio anno fortunato 2014 per la ripresa, vista la luce in fondo al tunnel, sono calati di qualche decina i disoccupati, molti aumenti da inizio anno (dicono che quando ci sono gli aumenti la ripresa è in atto, tutto ricomincia a funzionare, la domanda cresce, ecc.ecc.)
Lo spread, il tanto vituperato indice della febbre fiduciaria oggi è, all'inizio della giornata finanziaria, diminuito di ulteriori quasi 7 punti base percentuali portandosi a 212, quasi mai visto in precedenza prossima.
Vittoria sotto ogni fronte, l'Italia è salva; ma non si rivela che il raffronto con gli strascassapalle bund crucchi e i nostri decennali dipende, appunto, dalla quotazione germanica.
Infatti il bund quota oggi 1.96.
Se cresce quest'ultima, cala la nostra ed altre.
Grazie Deutschland uber alles.
IVAN.
31 agosto 2013 0:45
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BUGIARDI & BUGIARDINI
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Per carità, Sav, le considerazioni sui personalissimi stili espositivi di ciascun utente sono da prendersi come vengono; poi il COSA farci riguarda solo il proprio senso (auto)critico, e fine lì. [...Certo però che se uno preferisce “qwertyzzare” di getto, infischiandosene dei noiosi requisiti di base della Comunicazione Intelligibile (magari in nome di una presunta “spontaneità” nell'esprimersi), non deve poi pretendere di venire sempre compreso al volo dai propri interlocutori. Al di là dei meri concetti che si intendono esprimere, un po' di empatia per la FORMA in cui li si esprime ci vuole.]
Ma fine delle divagazioni stilistiche.


Sul resto una sola osservazione, che secondo me è azzeccata col tema: la tua metafora delle “etichette sui prodotti alimentari”.
Per LEGGE (quindi “obbligo”, n.b.) un prodotto deve riportare la composizione chimica. In tal modo si presuppone che i produttori (e i legislatori) abbiano attemperato al “diritto di sapere” del popolo.
E così noi leggiamo di “carboidrati”, “polifosfati”, “idrocarburi”, ...ma non ci capiamo lo stesso un'emerita minchia; per quel che ne sappiamo, quell'astruso elenco di elementi chimici potrebbe essere la composizione del veleno di cobra.

Allo stesso modo, anche un prodotto finanziario riporta il bugiardino con la “composizione chimica” del prodotto...ma che utilità ne possiamo trarre? La maggior parte del “popolo” non conosce nemmeno la differenza tra un BOT e un CCT, figurati quindi se è in grado di decifrare le clausolette del prodotto finanziario su cui investe i propri sudati risparmiucci (e le relative speranze di incrementarli un pochettino). Proprio il metodo buono per finire in pasto ai WannaMarchi della speculazione.

Perciò io dico: se uno non è più che ferrato in materia, stia lontano da qualunque mirabilante proposta di investimento. Meglio perdere un ipotetico “buon affare”, piuttosto che fidarsi solo sulla parola di esperti un po' troppo “generosi” nel regalare montagne di quattrini a dei perfetti sconosciuti.


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savpg8801
25 agosto 2013 20:40
Chiariamo, se possibile, qualche concetto; ovvero cerchiamo di esserne all'altezza per poter dare giudizi sugli altri e sul "pensiero degli altri". Ovviamente, ""altri""significa la variegata conformazione della massa di individui che formano il Popolo di una Nazione o anche di un limitato consorzio umano.
Come tu, IVAN, insegni, e hai anche qualche ragione di preferire sovente una critica sull'esprimersi degli "altri" , proprio per puntigliare (così succede quando un discorso o un ragionamento su di un concetto va avanti e viene sviscerato sino allo sfinimento) osservo che nel prosieguo della definizione di "diritto del Popolo si sapere" esiste una quantità di varianti interpretative (a prescindere dalle Tue definizioni ) di cui "attive" o "passive" sono solo alcune.
E neppure possiamo inoltrarci a tuo uso su considerazioni di diritti di sapere in campi diverso, quello finanziario, per esempio.
Certo che IVAN è maestro nel condurre ogni discussione alle proprie congetture, pur talvolta interessanti, e deduzioni al fine di cercare di incastrare o di mettere in fioca luce chi, magari nel contesto generico di una discussione, ha proferito qualche propria definizione, magari "qwertyzzata" di getto.
Sono anche mie le considerazioni che le cose devono essere espresse esattamente o "al meglio" (definizione borsistica) ma non sempre il postante interlocutore ne ha le capacità o i motivi per rendersi così dotto e trasparente. Anche perchè, dall'altra parte può incontrare un individuo puntiglioso che, grazie alla sua cultura, può continuamente controbattere riconducendo i ragionamenti, magari marginali per qualcuno, alle proprie studiate osservazioni di carattere spesso accademico.
Circa i modi di esprimersi di ognuno di noi, cerchiamo di non essere troppo pretenziosi. Molto gioca la personale cultura, la propria esperienza in determinati campi, la voglia o l'impossibilità di curare la grammatica o il lessico, la fretta di voler intervenire per esprimersi che, a volte, non si accorda con le migliori esternazioni concettuali.
Il politico, ad esempio, è uno di costoro. Vedansi le continue smentite a pretese affermazioni riportate, o a dichiarazioni rilasciate, ecc. chissà perchè viene sempre frainteso. Allora è un analfabeta, un disabile grammatico, un falso, un cretinetto, o un incapace?
Circa la lunghezza e forse anche l'incapacità (ma anche la non volontà) di esprimersi telegraficamente, con frasi grammaticamente costruite, non prolisse, o rispecchianti l'aspettativa di qualcuno, direi di non infierire. Molte sono le motivazioni.
Peraltro, anche certe "zirudelle" su personaggi o avvenimenti dal nostro IVAN ogni tanto lanciate su queste pagine (e che molti accolgono anche con simpatia barzellettistica condita da ironia e sarcasmo(a volte), rappresentano altrettanti "tormentoni" come, ahimè tapino, il sottoscritto scrivente riesce involontariamente a propinare.
E per essere alla frutta, ...Ma se uno non vuole pagarne il prezzo (per fretta, per pigrizia mentale o quant'altro) allora si accontenta delle informazioni regalategli passivamente. ......
No, no...la persona media o meno..accorta, non deve essere colpevolizzata; può essere così "as is" e tutelata in modo per lei passivo. Per forza e per amore. Come non si può colpevolizzare uno in carrozzina(o peggio) di non riuscire a fare le scale.
Il mondo non è fatto solo di "persone" che sanno leggere le etichette (o non vogliono leggerle per repulsione al concetto che l'Autorità accolli al consumatore la colpa di guai che Essa stessa non ha saputo evitare d'ufficio e di proprio DOVERE perchè pagata apposta) e proprio per questi princìpi non è corretto esaltarle e colpevolizzarne altre che non considerano propria responsabilità effettuare controlli e repressioni a monte dei problemi, non ultimo quello di essere informata in modo super trasparente sui prodotti finanziari(peraltro impossibile data la varietà e la difficoltà di spiegarli e, di più, di comprenderli.
Un caro saluto.
IVAN.
22 agosto 2013 0:55
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Mi spieghisco più meglio, Sav.

Personalmente trovo che il contenuto dei tuoi precedenti papironi sia più o meno condivisibile; non ritengo quindi importante mettermi a cavillare su quei 4 passaggi di economia che non mi trovano d'accordissimo.
Tuttavia nei tuoi scritti ricorre spesso una sorta di “accusa” contro i promotori di prodotti finanziari, che tacciono informazioni importanti negando al popolo un non-meglio-specificato “diritto di sapere”. Da qui la mia domanda precedente.


Mi pare di aver capito [detto per te, Scoccy: molto spesso un lettore deve scervellarsi non poco, per ricavare soggetto, verbo & complemento dal tuo stile di prosa] che la tua risposta alla mia domanda è in sintesi: “Per motivi etici”.
D'accordissimo, sul piano “etico” il popolo ha il diritto di sapere...ma sappiamo bene che il mondo (soprattutto quello finanziario) non ruota solo sulla “etica”.

Inoltre, anche i “diritti etici” comportano delle distinzioni tra diritti ATTIVI e diritti PASSIVI.
In parole povere, è inutile che uno abbia “il diritto di sapere”, se poi questo “diritto” non lo esercita minimamente in modo ATTIVO.

Di' la verità, Sav: tu sei mai riuscito a NON sapere una cosa che VOLEVI sapere con forza?
Immagino di NO; magari hai faticato un po' per reperire le informazioni, e magari hai dovuto anche discernere le informazioni attendibili da quelle false...ma alla fine sei riuscito a “sapere” quel che volevi sapere.
Ciò significa che la Conoscenza (anche in campo economico/finanziario) è a portata di chiunque la desideri ottenere...con uno SFORZO ATTIVO da parte sua.
Ma se uno non vuole pagarne il prezzo (per fretta, per pigrizia mentale o quant'altro) allora si accontenta delle informazioni regalategli passivamente. E sappiamo bene quanto siano affidabili le informazioni ottenute senza nessuno sforzo.


Morale: è vero, gli sciacalli che speculano su prodotti finanziari adulterati non informano il “popolo” sulla vera natura di quei prodotti...ma la vera responsabilità di questa insipienza è del popolo stesso, poiché le informazioni necessarie non sono “tenute nascoste” da chicchessia, bensì sono alla libera portata di chiunque desideri compiere lo sforzicino di fare un MINIMO di ricerca in prima persona.

Allora qual'è la principale causa all'origine di un cattivo investimento finanziario: la malafede del promotore, o la pigrizia mentale dell'investitore?


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savpg8801
19 agosto 2013 21:30
Chiede IVAN: ..secondo quale ineluttabile legge fisica, o divina, o politica...il popolo avrebbe DIRITTO(sic!) di “sapere”?...
Domanda profonda ed impegnativa per la risposta. Forse qualche " altro polemista" a caccia di passatempi "accademici", potrebbe rispondere degnamente, oppure qualche antro-costituzionalista o qualcuno dei miliardi di promotori dei diritti umani, i più disparati, tanto per "non" stare in tema del presente thread, in cui il concetto esternato dei diritti di s a p e r e dei Popoli è uno dei maggiori diritti naturali per conoscere le bugie e le verità, onde potersi regolare nella propria attività gregaristica a favore o contro il forzato impegno nei confronti dei (sempre dal sommo poeta "infernati") farabutti, mistificatori e truffatori, specialmente politici e leaders di ogni ordine e grado a cui siamo fatalmente soggiogati. E nel lemma estero leaders non tolgo(ma vorrei) la prima "e" tanto per dialettizzarlo efficacemente.
Mi limito all'ancora "attribuito(ma forse più antico)" ad Erodoto nelle "Istorie" ""relata refero", a cui indegnamente faccio seguito con un modesto ""refero"", per ripetere (se giova)con il dantesco, ...[Considerate la vostra semenza]: Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtute e co(a)noscenza... (con il noto richiamo all'itacense).
Dove, fra miriadi di rivisitazioni dell'animo umano da chiunque filosoficamente e loquacemente efflatate (leggi, regolamenti,..ogni cosa riconducibile al misero, compromissorio e limitato lato"sociale" del consorzio aggregativo del vivere comune) appare, per quanto concerne il "postomi"quesito leguleico, che questo, stranamente stridente dubbio emerso, non sembri, appunto, comprensibile e limitato nella valutazione.
Cito solo l'ammonente Carducci che dichiarava, a termine dell'epigrafe, posta nel 1870 nell'atrio dell'Università di Bologna, in memoria degli studenti morti per la libertà e per la Patria, che ..scienza è libertà..; da cui l'agognata sempiterna voglia di libertà deriva il concetto da "scienza" cioè conoscenza, quindi il s a p e r e si coniuga con il diritto e libertà di s a p e r e.
Con animo in pace di chi vuole il Popolo come un parco buoi.
Sciogliendo, tuttavia, le simbologie, il mai sanato conflitto, in contrasto tra la fede (uno dei richiami alle leggi religiose incompresi..) e il desiderio naturale di sapere che, sempre quel "divino poeta" chiamò :... La sete natural che mai non sazia .....[ e da qui il Metastasio (in Temistocle) ...La meraviglia dell'ignoranza è figlia e madre del saper. ....] mi fa dubitare e credere nel desiderio di una forzata voglia di strana polemica.
IVAN.
18 agosto 2013 21:54
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• (da Savpg:) «[...] perchè il Popolo ha d i r i t t o di sapere.»
_________________________________


Isolo il suddetto passaggio, poiché il resto del discorso prescinde dal chiarire questo dettaglio (che mi suona assai stridente).

Ordunque, sentiamo: secondo quale ineluttabile legge fisica, o divina, o politica...il popolo avrebbe DIRITTO(sic!) di “sapere”?


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savpg8801
13 agosto 2013 14:09
Ogni tanto riparliamo dello "spread" e dell'importanza che tanti danno e tanti non danno a questo termometro(unico mezzo in mano ai capoccioni e agli"esperti" per stabilire se uno ha un cancro e deve morire o semplicemente un raffreddore, bontà loro) .
E non dite che è perchè il governo Letta che ne ha parlato per difesa, non dite che sono state le dichiarazioni di Berlusconi (ora lui tapino) quando asserì che non gli importava nulla dello spread e che adesso sulla polvere sua l'Italia è ""germanica", non dite che ...miracolo! ancora in piena crisi(dove un lumicino dicono che si sta accendendo ma non sarà così, abbiamo riconquistata la fiducia internazionale degli investitori (che pacchia), non dite che è perchè è ferragosto, quindi i negativisti stanno con la pancia al sole, non dite che le compagnie di rating ci hanno rivalutati perchè non è vero, anzi, non dite che la borsa riprende da tempo a rialzarsi, preda appunto dei rialzisti in attesa del prossimo crollo al nodo politico dell'IMU previo sisma della scala 10 perchè sta solo affilando le armi per la prossima ondata speculativa dove indurranno tutti a vendere, per poi loro a comprare.
Ma che sarà che oggi siamo arrivati a duecentotrentuno (231) alle ore 13.30 del 13/8/13 ? E ben sotto alla soglia psyko dell'indice "Monti". Forse l'allineamento cosmico dei pianeti?
Chiedetelo agli illustri economisti che tutto sanno e tutto esaminano.
Chiedetelo alla Germania che ha i suoi indici (sul decennale, nella fattispecie) a + 1.78, cioè rendimenti maggiori (allora va male?).
Allora, per forza il differenziale si abbassa, rende i nostri titoli più appetibili anhe se il "rendimento" è inferiore, circa ora a poco più del 4%. Ma che strano...pur prendendo di meno ne acquistiamo di più! Ma che strano...la propaganda massmediatica ci fa esultare dicendoci che l'asta dei BOT( quelli a breve termine) è sempre un successo; per forza, la gente a cui scadevano i titoli ne aveva già a suo tempo prenotata la sottoscrizione!
Ma che succede al nostro Stato e al nostro debito pubblico in crescita perenne, non ostante che, grazie alla diminuzione dello "spread" paghiamo molto meno interessi sulle cedole dei BTP e dei CCT, dal momento che appunto i cct già non pagano quasi nulla perchè sono legate al rendimento dei BOT che rendono praticamente nulla?
E non ostante che ci siano stati dei tagli alle spese fatte dagli ultimi governi, il debito cresce sempre; se non è per via di interessi maggiori, allora perchè? Perchè si può rispondere solo con il fenomeno, apparentemente incongruente, dell'emissione di nuovi titoli (quelli che formano il DEBITO PUBBLICO) perchè lo stato è sempre affamato di nuove risorse, pur dichiarando che il fabbisogno diminuisce o addirittura talvolta va in attivo.
Molto c'è che nessuno spiega al Popolo da parte di branchi di incapaci saccenti che sono al potere(o che non lo sono al momento), perchè il Popolo ha d i r i t t o di sapere.
Quando la speculazione riprenderà fra breve ad operare, credetemi che basterà anche un piccolo pretesto, un piccolo motivo da paura, ne vedrete arrivare delle (altre) belle.
savpg8801
12 maggio 2013 10:29
Vedete, santoni delle teorie economiche e monetarie come va il mondo?
Vedete come da un mese all'altro uno stato va bene, poi va male, poi s'indebita, poi rimette tutto a posto, sta per fallire, poi olà! non è vero e risorge.
S'ammazza e ammazza i suoi cittadini con spread ballerini e insostenibili (non è vero nulla di quanto si afferma tra economisti, mass-media, analisti, statalisti, politici, ecc.) poi, basta una parola di meno detta da qualche ennesimo idiotsaputello(di quelli che "contano" e che vengono analizzati dagli psicologi scrutatori nelle più infime pieghe del volto o dello sbatter d'occhi) di turno, per rivoltare, voilà, la frittata.
E il mondo va avanti di soldi, di liquidità, di spese obbligate, di spillamenti e di truffe.
E le grandi compagnie (o medie) finanziarie, fanno il buono e cattivo tempo, rovinando stati o cittadini risparmiatori con manovre al millesimo di secondo. Da sempre l'ho dichiarato a proposito della SPECULAZIONE finanziaria, unica detentrice del potere.
Leggete, a mo' di esempio e se avete pazienza, questo articolo:
::::::::::::::::::::
Le coste della Cornovaglia sono oggi oggetto di grande interesse da parte di società finanziarie e di telecomunicazione. Ed infatti, nel 2012, la Crown Estate, impresa che gestisce il fondale marino nel Regno Unito e che vende licenze per tutto ciò che lo attraversa, ha registrato un aumento delle entrate del 104 per cento. Circa il 95 per cento delle notizie finanziarie viaggiano via cavo e non via satellite e questo spiega perché ogni anno si investono intorno ai 2 miliardi di dollari per produrre 50 mila chilometri di autostrade di fibre ottiche, lungo le quali viaggiano le notizie finanziarie al altissima velocità. L’arteria più importante è quella che attraversa l’Atlantico. I cavi partono dalla costa est e riemergono in Portogallo ed in Cornovaglia. Anche se il primo è il paese più vicino agli Stati Uniti, è sempre stato un mercato finanziario marginale, mentre in Gran Bretagna si trova la piazza affari più importante d’Europa.

Nel Vecchio continente il nodo principale dell’informazione finanziaria è dunque la Cornovaglia, ed è dal profondo dei suoi fondali che emergono dati e notizie che Wall Street ha prodotto appena 65 millesimi di secondo prima. Questi alimentano computer sofisticatissimi e velocissimi, abilitati alla contrattazione finanziaria, ubicati nella City di Londra.

Il trading ad alta frequenza utilizza formule matematiche ed algoritmi per scambiare prodotti finanziari nel modo più veloce possibile e con la frequenza più elevata. L’obiettivo è battere sul tempo la concorrenza nelle contrattazioni finanziarie. A differenza degli investimenti tradizionali, una posizione può essere mantenuta soltanto per pochi istanti o anche per molto meno ed il computer può vendere e comprare da solo migliaia di volte al giorno lo stesso prodotto, sfruttando variazioni di prezzo infinitesimali.

La tecnologia non è però l’unica variabile da tener presente, anche la geografia gioca un suo ruolo. Persino i computer più veloci sono svantaggiati se geograficamente lontani dal centro di smistamento dei dati. Chi si trova a Londra ha un vantaggio di 5 millesimi di secondo rispetto a chi è a Francoforte o a Parigi. A parità di tecnologia, tra Londra e Francoforte ci sarà sempre uno scarto di 5 millesimi di secondo, un vantaggio non indifferente in questo settore. Per capire perché basta dire che alcune società private come Hibernia Networks e Reliance Globalcom stanno investendo circa 300 milioni di dollari per migliorare le fibre ottiche ed i cavi che corrono sul letto dell’Atlantico per poter risparmiare 6 millesimi di secondo.

Siamo nella fantascienza? No, il trading ad alta frequenza è più diffuso di quanto si creda, negli Stati Uniti il 50 per cento delle contrattazioni sul mercato azionario è gestito da macchine. I rischi sono tanti ed infatti l’Unione Europea sta indagando sulla possibilità di proibirlo. Al trading ad alta frequenza, ad esempio, è attribuito il crollo del Dow Jones del 6 maggio del 2010 – il più grosso nell’arco di una giornata nella storia di questo indice – che perse tra le 14:42 e le 15:05 1000 punti (circa il 9 per cento) per poi recuperarli subito dopo. In un mercato molto frammentato, quale quello del 6 maggio del 2010 a causa della crisi greca, una singola operazione riprodotta da migliaia di computer ad alta frequenza ha creato una spirale negativa, o una situazione di panico, che ha spinto macchine ed operatori finanziari a vendere in blocco.

I nostri risparmi potrebbero finire in una di queste macchine ed essere investiti da un complesso di microchip e dipendere dalla velocità con la quale i dati corrono lungo cavi seppelliti negli abissi o riemergono dalle sabbie bianche della Cornovaglia. Un pensiero che si, sarebbe meglio se appartenesse alla fantascienza che alla realtà finanziaria.
.....
Vi siete stufati di sentire sempre questa menata?
Allora ritornate ad ascoltare le illuminate teorie dei "pensatori" e degli economisti; buon pro vi faccia.
savpg8801
6 luglio 2012 18:24
Ma perchè non sparano alle quaglie anzichè ai quaglioni?
http://it.finance.yahoo.com/notizie/lettera-finanziaria-atta cco-alle-banche-100000062.html
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