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sololibero 16 giugno 2014 12:09
OGGETTO: Rifiuti Sistema Porta a porta con orari e giornate
di deposito.
Spettabile Aduc
Vi invio questa lettera per avere un vostro parere; per
sapere se è possibile un'ulteriore indagine e
approfondimento; se ci sono i fondamenti giuridici per un
eventuale esposto a qualche procuratore della repubblica e
fare una class action.
In molte realtà si insiste col sistema del porta a porta e
viene sempre più implementato, spacciato come ottimale per
lo smaltimento dei rifiuti, anche quando questo è
controproducente.
Molti concittadini si lamentano e sono molto, molto
arrabbiati, ma non hanno strumenti o mezzi giuridici per
contrastarlo.
L'impostazione, le regole per la raccolta è fatta da Iren (
società che gestisce lo smaltimento dei rifiuti e la
fornitura di luce e gas nella mia regione, Emilia Romagna)
che la fa solo a suo beneficio in modo da massimizzare il
profitto, scaricando interamente l'onere e la
responsabilità sulle singole persone e senza alcun
beneficio per loro (e ho dei dubbi anche per l'ambiente),
aggravandone il costo e con un'aumento notevole della tassa
sulla spazzatura.
Spesso c'è una commistione d'interessi affaristici tra i
comuni e Iren come società partecipate, molte volte con
bilanci in passivo. Il risultato di questo accanimento,
viene visto dagli utenti come un'atteggiamento arrogante che
ingenera comportamenti oppositivi e di rifiuto.
Il comune e Iren sanno benissimo che il sistema è
vessatorio per l'utenza.
La raccolta non tiene conto dei disagi che comporta e delle
esigenze dei cittadini.
Fanno appello alla responsabilità e alla collaborazione,
ma in realtà si vuole che la spazzatura venga tenuta in
casa e si lavori per IREN che chiede di farla in modo
preciso e dettagliato da studiosi di materiologia....sotto
minacce di multe e sanzioni varie ..e se si ha qualche
dubbio consultare “il rifiutologo” di non so quante
pagine, è assurdo!. Si vuole asservire i cittadini a regole
che di fatto limitano la loro libertà, con assoggettamento
a una sorte di ..coprifuoco di vecchia memoria o ad un
obbligo di firma, imponendo orari e giorni di deposito; non
dando alcuna alternativa ad esigenze e modalità di
smaltimento al di fuori di essi se non con procedure
assurde. Un sistema completamente sbilanciato.
Per questo a Parma ormai è diventata un'emergenza, creata
(forse apposta?) da chi deve risolverla; di fatto la
tangenziale e le stradine sono piene di sacchetti
abbandonati con i vigili che giocano a guardie e ladri e con
l' assessore che minaccia sanzioni astronomiche.
Come può il cittadino difendersi da questa “astuta”
gestione dei rifiuti che comporta una compressione della
libertà e far sentire la propria voce?.
Io suggerirei, alle persone che condivideranno questa mia
opinione: dal momento che la stessa Iren fornisce a
tantissimi utenti, altri servizi come luce e gas, quella di
cambiare gestore (es. passare ad altro fornitore di gas),
visto che sente solo l'odore dei soldi e senza scrupolo
alcuno, pensa solo alle sue tasche fregandosene del diritto
di dare un vero servizio FAVOREVOLE ai cittadini.
In altre parti del paese si fanno delle micro isole di
raccolta differenziata distanti massimo un 100 di metri dove
ogni abitante in qualsiasi momento della giornata può
depositare i rifiuti in modo differenziato così da
distinguere il momento della raccolta dal deposito, rendendo
in questo modo più semplici le cose. Iren la raccoglie
quando vuole a beneficio anche degli stessi operatori e il
cittadino non deve tornare a casa in certi orari e doversi
ricordare le varie giornate di deposito differenziato. La
raccolta può essere fatta in tanti altri modi ma i
cittadini non sono ascoltati!!.
Dicono che è “civile” la raccolta dei rifiuti col
sistema porta a porta ma non è così, ribadisco, è solo un
sistema vessatorio, che danneggia i cittadini e ne limita la
libertà, il finto dialogo non porta a niente quando ormai
è chiaro l'intento dell'amministrazione, è CREARE e non
risolvere i problemi ai cittadini.
Cordiali saluti.
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Sharman* 18 maggio 2014 14:47
La raccolta differenziata ormai è diventata una religione,
sto cominciando a prendere gusto nel boicottarla.
Credo vada bene solo per il pet, il vetro e la carta; e
molto meglio con il vecchio sistema dei cassonetti.
Dove veramente si raggiunge abissi di pidiotismo,
antieconomicità e antiambientalismo è nella raccolta
dell'umido porta a porta: una attività ovviamente
inquinante se si considera il lavoro-energia-attrezzatura
fratto il guadagno finale.
In un paesello del ternano che frequentavo spesso,
Attigliano, in Comune mi hanno esplicitamento spiegato
perchè stavano passando dalla raccolta dei cassonetti
differenziati a quella porta a porta: "così creiamo
occupazione", 9 adetti per 2000 abitanti; e devi ricordarti
gli orari, e devi prendere i sacchetti apposta per ogni tipo
di rifiuto, e devi prendere il codice identificativo da
appiccicare sui sacchetti...
Questo paesello di Attigliano, che già soffre della
presenza di un orrendo campanile di cemento di 40 m. che
incivilmente rompe i coglioni con campanacce e altoparlanti,
adesso ha una attrattiva in più: se qualcuno non fosse
residente e avesse da buttare plastica o vetro non
troverebbe i cassonetti destinati, bensì lo dovrebbe
buttare nei normali cestini: geniale.. "così creiamo
occupazione".
Inoltre la raccolta porta a porta serve per fare sapere a
tutti i cazzi tuoi: cosa leggi, cosa mangi, cosa bevi.. I
rifiuti contengono una massa incredibile di dati sensibili,
esposti così a tutti, con tanto di sacchetto con codice
identificativo...
Boicottaimola la raccolta differenziata, buttiamo tutto
insieme se possiamo, e meglio ancora nei cestini generici...
vadano affanculo.
In Lombardia su 10 milioni di residenti ci sono 1,2 milioni
di stranieri regolari ( + i clandestini), però nella
testina dei pidioti ciò non crea inquinamento, no, non è
contrario a una gestione ambientale del territorio, no. E
noi lì, con il sacchettino dell'umido, sacchettino
appositamente biodegradabile, che essendo "ambientalista" si
spacca sempre.... vadano affanculo.
Un cane di media taglia ha l'impatto ambientale di una
automobile, consuma più carne di un uomo, e inquina il
suolo pubblico in maniera sistematica.
Avete mai visto dei provvedimenti delle autorità per
arginare questa passatempo antiambientalista dei cagnari?
No, mai. Anzi adesso il Berlusca, conscio del fatto che il
cagnismo è ormai una aberrazione sociale cerca giustamente
di sfruttarne l'idiozia per accaparrarsene i voti.
A questo punto non resta che fare disobbedienza civile e
boicottare la raccolta differenziata porta a porta, mi pare
la soluzione più logica e civile fino a quando le
responsabilitò ambientale non saranno equamente ripartite.
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savpg8801 16 maggio 2014 16:48
L'ottusità "deduttiva" di molti amministratori è cosmica.
Chi ce li mette non fa certo test di preparazione o di
comportamenti logici.
Io abito lontano da codesto comune, ma tutto è più o meno
uguale.
Esempio, la zanzara "tigre"., Chi non ritira il boccettino
con i germi che dovrebbero ingoiare le larve nei pozzetti o
nei sottovasi, è passibile di salata contravvenzione.
Morale: siccome non servono a nulla (solo teoricamente e in
determinate ottimali condizioni la ricerca ha detto che
servono) , poi la gente li ritira gratis (ma i soldi li ha
spesi il comune (nostri) e poi li butta via o non li usa e
l'esperienza di un decennio di bozzi, magari infetti,
insegna.
In effetti, i germi del boccettino messi in un pozzetto o in
un sottovaso (come dal Vangelo delle autorità della
zanzara), col caldo o al sole, dopo due ore sono secchi e i
bravi germiciattoli killer sono morti. evviva.
Diciamo piuttosto che, come al solito, si demanda la teorica
responsabilità di ogni cosa al cittadino, tanto per salvare
il culetto dell'amministratore ben attaccato alla sua
poltroncina.
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paolo7426 16 maggio 2014 16:00
Oggi sulla Gazzetta di Parma e' comparso un articolo in cui
l'assessore all'ambiente Folli da' dell'incivile e del
maleducato a chi non e' abbastanza cretino da fare la
raccolta differenziata (non obbligatoria per la legge 152
del 2006) e lavorare gratis per gli azionisti di IREN,
giungendo a minacciare sanzioni (non previste da alcuna
norma) per i 5000 su 190000 che non sono andati a ritirare
il kit per la raccolta differenziata. E se sono al mare o
all'estero per parecchi mesi, o non ho rifiuti organici
(mangio frutta e verdura alla mensa aziendale o a quella dei
poveri o altrove) e il resto (carta, vetro, etc) me lo posso
tenere in casa anche per anni o rivendere il tutto a qualche
rigattiere. Insomma il non avere il kit non prova che violi
le norme sullo smaltimento rifiuti, e quindi non vedo
perche' dovrebbero esserci sanzioni.
Che MNC o altri mettano in riga questo Folli!
Paolo
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