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soci 12 ottobre 2007 0:00
I soci della Banca d'Italia [Bankitalia
S.p.A.] l'elenco ufficiale pubblicato per la prima
volta il 20 settembre 2005! 1. Gruppo Intesa
27,2% 2. Gruppo San Paolo 17,23% (dal
2006 gruppo unico) 3. Gruppo Capitalia 11,15%
4. Gruppo Unicredito 10,97% (al 2007 gruppo
unico) 5. Assicurazioni Generali 6,33% 6.
INPS 5% 7. Banca Carige 3,96% 8. BNL
2,83% 9. Monte dei Paschi di Siena 2,50% 10.
Gruppo La Fondiaria 2% 11. Gruppo Premafin 2%
12. Cassa di Risparmio di Firenze 1,85% 13. RAS
1,33% * In vendita la Banca d'Italia?
(da IlSole24Ore del 02/06/2005) * Una
"curiosità" sui proprietari di Bankitalia
(da Il Giornale di Vicenza del 20/06/2005) *
Alla faccia della "curiosità" su Bankitalia
(da Il Giornale di Vicenza del 30/06/2005) I
soci della Banca Centrale Europea 1. Banque
Nationale de Belgique 2,83% 2. Danmarks Nationalbank
1,72% 3. Deutsche Bundesbank 23,40% 4. Bank
of Greece 2,16% 5. Banco de Espana 8,78% 6.
Banque de France 16,52% 7. Central Bank and
Financial Services Authority of Ireland 1,03% 8.
Banca d'Italia 14,57% 9. Banque centrale du
Luxembourg 0,17% 10. De Nederlandsche Bank 4,43%
11. Oesterreichische Nationalbank 2,30% 12. Banco
de Portugal 2,01% 13. Suomen Pankki 1,43% 14.
Sveriges Riksbank 2,66% 15. Bank of England
15,98% Perchè la Banca d'Inghilterra riceve
i proventi dal signoraggio (chiamato seigniorage o
seignorage), pur non adottando l'EURO in
Inghilterra? I soci della Federal Reserve
U.S.A. 1. Rothschild Bank of London 2.
Warburg Bank of Hamburg 3. Rothschild Bank of
Berlin 4. Lehman Brothers of New York 5.
Lazard Brothers of Paris 6. Kuhn Loeb Bank of New
York 7. Israel Moses Seif Banks of Italy 8.
Goldman, Sachs of New York 9. Warburg Bank of
Amsterdam 10. Chase Manhattan Bank of New York
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Passante 9 ottobre 2007 0:00
Quando io porto in banca i 200 euro con un coefficiente di
riserva frazionaria obbligatoria del 2%, la stessa presterà
agli imprenditori (considero solo gli imprenditori per
semplificare il ragionamento): Prestito totale:
200/0,02=10000 euro Ovviamente la banca non è
obbligata a fare prestiti per 10.000 euro ma fino a 10.000
euro. **** Ma che roba è mai
questa???? Se la banca i soldi non li ha perchè ha
solo i 200 euro come cavolo può prestarli? Se ha raccolto
solo i tuoi 200 potrà prestarne 196 e basta!!! La banca
può prestare solo i soldi che ha, non se li può inventare
(esiste un bilancio con attività (cioè prestiti, titoli,
ecc) e passività (emissioni obbligazionarie, capitale
sociale, utili, riserve)). La riserva frazionaria non
c'entra un tubo, non è lei che moltiplica il denaro.
Certo, alzandola rendiamo più difficile il prestito e
limitiamo la circolazione della moneta, allora ho
un'idea: riserva al 100%, così le banche possono solo
raccogliere e mai prestare... ma a questo punto a che cavolo
serve la banca?? Il denaro circolante viene
moltiplicato fuori dalla banca, non dentro!
Perchè succede che quei 196 euro prestati finiscano in
parte sul c/c (e quindi rientrano in banca per nuovi
prestiti), in parte utilizzati per acquistare materiale (e
quindi in parte possono ancora tornare in banca), ecc
ecc E' il sistema economico che moltiplica la
moneta, non la banca. Alla banca potremmo solo impedire
di fare prestiti... ma sarebbe la fine della nostra
economia! Se 100 persone versano €100 sarebbe
legittimo aspettarsi che in qualsiasi momento TUTTI i 100
neocorrentisti possano ritirare i propri €100, no?
**** Ma dai.... e allora la banca dovrebbe tenere il
denaro per custodirlo? Nessuno potrebbe prestare niente? E
allora perchè dovrebbe pagare un interesse? Nessuno
comunque impone di tenere i soldi in banca.
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Riserva frazionaria, chi ci guadagna? 9 ottobre 2007 0:00
di Roberto Domenichini (www.saperinvestire.it)
Se c’è una cosa che proprio mi crea il bruciore di
stomaco è la riserva frazionaria. Non riesco proprio a
concepirla da un punto di vista logico. Scopo
dell’articolo non è quello di analizzare quanto le banche
ci guadagnino con questo marchingegno Mi preme di
più capire che effetto può avere una riserva frazionale
sull’intero sistema economico. Proviamo a
seguire un semplice ragionamento. Faccio
l’esempio su di me così non facciamo torto a nessuno. Se
io guadagno 1000 euro e decido di spenderne 800 per un
consumo immediato, avrò a disposizione altri 200 euro che
potrò risparmiare e ritirarli tra qualche anno. Le
motivazioni del risparmio rispetto al consumo possono essere
le più svariate ma la sostanza non cambia. E’soltanto una
scelta intertemporale. E qui nasce già il primo
problema. Quando io porto in banca i 200 euro con
un coefficiente di riserva frazionaria obbligatoria del 2%,
la stessa presterà agli imprenditori (considero solo gli
imprenditori per semplificare il ragionamento):
Prestito totale: 200/0,02=10000 euro Ovviamente
la banca non è obbligata a fare prestiti per 10.000 euro ma
fino a 10.000 euro. Supponiamo adesso che 1000
persone risparmino una somma pari 200*1000=200.000 euro.
La banca con il suo bel moltiplicatore potrebbe
espandere il credito per 10.000.000 di euro con i quali gli
imprenditori possono iniziare ad acquistare
immobilizzazioni, lavoro, materie prime, ecc….
Peccato che tra qualche anno tutti noi potremmo acquistare
beni e servizi per 200.000+interessi. Mentre gli
imprenditori hanno fabbricato con quel danaro creato dal
nulla dalle banche prodotti e servizi per un valore di gran
lunga superiore che finirà per marcire nei magazzini, con
gl’impianti dismessi e la gente lasciata a casa dal
lavoro. Come risolvere allora questo problema
così complicato? Mio nipote, che ha 6 anni,
vedendomi scrivere l’articolo mi ha dato una risposta
scioccante: “Ma zio se tu risparmi 200 euro è giusto che
agli imprenditori vadano 200 euro così domani quando ti
restituiranno i tuoi soldi puoi acquistare i loro beni. In
altre parole l’investimento deve essere uguale al
risparmio. Solo così non ci saranno cicliche crisi di
sovrapproduzione. E’ necessario abolire la riserva
frazionale”. Purtroppo non ho capito il suo
ragionamento anche perché sono troppo impegnato a studiare
l’importante ruolo della BCE nel sistema economico.
La mia mente è ancora infarcita di tutte quelle belle
teorie in base alle quali l’Istituzione bancaria è un
organo indipendente che deve cercare di controllare
l’offerta di moneta con algoritmi sempre più complessi al
fine di mantenere costante il tasso d’inflazione.
Cosa volete che ne sappia mio nipote di Economia!
Roberto Domenichini [email protected]
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Cos'è la riserva frazionaria 8 ottobre 2007 0:00
(di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com) La
riserva frazionaria è legale, come era legale possedere
schiavi alcuni anni or sono. La riserva frazionaria permette
di prestare 5.000 quando hai solo 100 e di quei 100, nessuno
è tuo. Un po’ come Gesù Cristo che da 5 pani e 2 pesci
ha sfamato una moltitudine.. Il sistema della
“riserva frazionaria” è una truffa. Certo si tratta di
una truffa legale, come quasi tutte le truffe economiche e
monetarie. Vediamo come funziona concretamente: quando
depositiamo €100 in una banca commerciale, questa apre un
conto corrente (c/c) a nostro nome e si impegna a custodire
la nostra banconota (vedi “signoraggio”) nel suo caveau,
al sicuro dai ladri¹. Il banchiere a questo
punto usa una statistica ormai centenaria che gli dice una
cosa molto semplice: solo una parte del deposito appena
creato verrà usata (“movimentata”) dal cliente. Quindi
il banchiere sa che “quasi sicuramente” la maggior parte
dei nostri soldi, dati in sua custodia, saranno immobili nel
conto (nella cassaforte) per mesi, per anni. Ricordiamo che
il banchiere non è proprietario della nostra moneta, dei
nostri soldi, ma ne è solo custode. Ciò nonostante il
banchiere considera uno spreco questa immobilità e decide
di prestare quanto c’è sul nostro c/c. Oltre alla nostra
“comoda disattenzione”² il banchiere ha bisogno del
politico corrotto che legalizzi questa truffa con una legge
creata appositamente. Si chiama “Misure
dell'accantonamento alla riserva obbligatoria” o più
semplicemente “riserva frazionaria” ed è smerciata alla
pubblica opinione in modo tale che appaia come una forma di
tutela per il correntista. Ormai l’arroganza
del binomio banchiere-politico è tale che oltre al danno si
aggiunge la beffa: palesando questa legge come un limite al
potere del banchiere di creare denaro da prestare, il
politico si presenta come tutore dei nostri interessi ma,
per fare un esempio, è come se lo stesso politico
decretasse “il numero massimo di frustate da somministrare
ad uno schiavo” e nel far questo volesse il plauso
pubblico per essere stato un paladino dei diritti
dell’uomo. Ma espressamente, cosa dice questa
legge? Semplicemente mette un limite alla quantità minima
di denaro che i banchieri devono tenere in cassa.
Questo cosa comporta per noi? Per noi cambia
poco, anzi nulla. Se 100 persone versano €100 sarebbe
legittimo aspettarsi che in qualsiasi momento TUTTI i 100
neocorrentisti possano ritirare i propri €100, no? Nella
realtà, il banchiere, come detto all’inizio, considera
uno spreco tutto quel denaro fermo nei suoi caveaux, e dal
momento che conosce (statisticamente) quando denaro viene
ritirato in media dai correntisti, presta il resto, come
fosse denaro suo. Se statisticamente solo il 10% viene
“movimentato” (ritirato, speso, versato, spostato,
ecc..) vuol dire che la banca ha 100 c/c con €100 ognuno,
quindi €10.000 e di questi €10.000 solo €1.000 servono
in contanti (in cassa) per le operazioni quotidiane (il 10%
che dice la famosa statistica, ricordate?).
Quindi €9.000 si possono prendere e usare (prestare) anche
se non sono di proprietà della banca! Non dimenticate mai
questo concetto. Ve lo immaginate il custode del parcheggio
dove lasciate l’automobile mentre siete al lavoro che
prende la vostra auto va in giro a caricarci della merce
(anche illecita) senza dirvi nulla e senza corrispondervi
nulla? Sì, è vero, la banca da un “interesse”, se
“interesse” si può chiamare lo 0,0005% che danno
oggi! Cosa cambia per il banchiere?
Per il banchiere cambia molto perché più è bassa la
percentuale da tenere in contanti più egli può prestare.
Nel 1957 le banche erano tenute a tenere in riserva il 25%
del deposito, nel 1970 erano scese al (circa) 15% e oggi
solo il 2% (in alcuni casi lo 0%). Quindi oggi la banca può
ricevere €10.000 e prestarne €9.800 (non suoi!) e questo
grazie alla legge sulla “riserva obbligatoria o
frazionaria”. Ma la truffa non finisce qui. Quei €9.800
prestati andranno prima o poi versati in un altro conto
(magari della stessa banca o di altre banche ma poco cambia
dato che il sistema bancario è un ”cartello”, come
quello della droga). Nel nuovo c/c basterà tenere contanti
per €196 (9.800x2%) e si potranno prestare i restanti
€9.604 (9.800–196) e il ciclo continuerà sul nuovo
conto corrente. Alla fine della fiera, partendo da
€10.000, la banca potrà creare e prestare €500.000,
ossia 50 volte di più e incamerare i relativi interessi.
Tutto senza avere altro che i €10.000 reali iniziali (e
che andavano solo custoditi!). Ora si capisce la
potenza delle banche commerciali che possono creare denaro
dal nulla (o meglio: moltiplicare quello dei correntisti)
con la complicità dei politici corrotti, che danno
legalità alla truffa. Voi pensate che per scoprire il
trucco basterà andare in 100 allo sportello per riprendersi
i €100, giusto? Sbagliato. Matematicamente basterebbe che
i primi 3 clienti pretendessero indietro i propri soldi per
far cadere il sistema, poiché con la riserva al 2% solo i
primi due [del gruppo dei cento iniziali] troverebbero
ancora qualcosina.. il terzo rimarrebbe con un pugno di
mosche. E così il quarto e tutti gli altri.. purtroppo il
sistema accorrerebbe in soccorso della banca in difficoltà
e scenderebbe in campo la Banca Centrale in persona a
stampare ciò che non è mai esistito (come accade in questi
giorni alla Northern Rock Bank). Un giorno un
tale sfamò un mucchio di persone con 5 pani e 2 pesci e in
occasione di un pranzo di nozze dissetò tutti gli invitati
mesciando vino da un otre semivuoto, ma questa è la vecchia
religione. La nuova religione del Dio Denaro
prevede una nuova figura: il banchiere di Caanan, che crea e
moltiplica all’infinito denaro. E debito per noi
popolino.
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______ ¹Per non far confusione chiariamo che i ladri
si riconoscono perché sono quelli vestiti male che girano
fuori dall’edificio della banca, mentre qui in banca non
ci sono ladri perché sono tutti vestiti bene e portano i
capelli pettinati e la cravatta bella. E’ importante
capire la differenza perché poi uno potrebbe
confondersi. ²"Ognuno sa nell'inconscio
che le banche non prestano denaro. Quando prelevate dal
vostro conto di risparmio, la banca non vi dice che non
potete farlo perché ha prestato i soldi a qualcun
altro." [Mark Mansfield, economista] "Temo
che il cittadino comune non voglia sentirsi dire che le
banche possono creare e creano denaro...” [Reginald
McKenna, ex Presidente del consiglio d'amministrazione,
Midlands Bank of England]
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