A mo avviso Conad disattende l'art. 130 del codice del
consumo, comma 2, che recita:
In caso di difetto di conformità, il consumatore ha diritto
al ripristino, senza spese, della conformità del bene
mediante riparazione o sostituzione, a norma dei commi 3, 4,
5 e 6, ovvero ad una riduzione adeguata del prezzo o alla
risoluzione del contratto, conformemente ai commi 7, 8 e
9.
A me è capitato che il 22 marzo ho restituito alla Conad di
Terni (centro Cospea) una pompa aspiraliquidi non
funzionante.
Dato che non avevano altro esemplare per sostituirmi il
prodotto non funzionante, anziché il rimborso del prezzo
pagato, come da me richiesto e nonostante le mie insistenze,
mi è stato dato un buono scadente dopo 2 mesi (ossia due
giorni fa, il 22 maggio).
Oggi, avendolo ritrovato, mi sono recato ad utilizzarlo e,
ovviamente, mi è stato eccepito che era scaduto.
Risultato: Conad, fornendo un bel niente, si è appropriata
di una somma mia e violando il codice del consumo.
Infatti, Conad non potrebbeò rifiutare, se non riesce a
sostituire il prodotto od a ripararlo, e quindi in caso di
ovvia rescissione del contratto, di restituire la somma
pagata dal cliente. Ma di fatto lo fa. Ed incamera
illecitamente.
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