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Fastweb: restituzione modem
di Giusepina Oliviero
9 luglio 2007 0:00
 
Oggetto: contestazione della multa di 110.00 ¤ per la mancata restituzione del modem

Mi chiamo Oliviero Giuseppina, sono stata cliente Fastweb da febbraio 2005 fino al 31/10/2006, data in cui ho inviato la lettera di risoluzione contratto, tramite raccomanda A.R. con ricevuta di ritorno, alla Fastweb, casella postale 126, 20092 Cinisello Balsamo. Il servizio era ubicato presso l'allora mio domicilio di Milano, in Via Val Furva n. 2, cap 20162.

Per la risoluzione del contratto prendo accordi telefonici con il call-center della Fastweb che mi riferisce che, per contratto, dovrò pagare anche la bolletta del bimestre successivo, che arriverà a fine novembre 2006 ed in quanto alla restituzione degli apparecchi mi informa che riceverò prima una telefonata da un agente dell'azienda per discutere sui motivi della risoluzione e che mi comunicherà anche in merito alla restituzione del modem (che ho scoperto venir chiamato HUG o HUB o HAG o router dai vari operatori del call-center).

Susseguentemente alla disdetta, e qui siamo tra fine novembre e inizio dicembre 2006, vengo effettivamente contattato da un operatore Fastweb, a cui spiego che ho chiesto il distacco da me richiesto non è conseguente ad insoddisfazione ma semplicemente per un cambio di domicilio nel quale è già presente un altro gestore. Mi viene quindi detto che devo attendere un SMS sul mio telefonino cellulare, che sarebbe dovuto arrivare presumibilmente nel gennaio 2007, contenente le istruzioni per la restituzione del modem. Restituzione che avrei dovuto fare non più tardi di 30 giorni dall'SMS stesso, altrimenti incorro in una multa di un centinaio di euro circa.

Passando dalle parti di un rivenditore Fastweb vicino alla mia ex-abitazione, (e precisamente in Viale Fulvio Testi) chiedo se ritirano apparecchiature di contratti disdetti, alla risposta affermativa del negoziante consegno il codice cliente e il codice fiscale ma questi mi dice che nel database non esistono i dati e quindi la pratica non è aperta.

Dal momento che non noto alcun SMS sul cellulare (io e mia moglie riteniamo che non sia arrivato alcun SMS ma comunque mi limito qui a dire semplicemente che non lo abbiamo "notato"), verso la fine di gennaio, ricontatto la Fastweb (30/01/2007 ore 18.00) e dopo 16 minuti di attesa in linea mi risponde, alle ore 18.16 un certo sig. Giuseppe) che mi dice quanto segue:
1) Sicuramente mi è arrivato l'SMS sul mio cellulare che mi diceva dove consegnare l'apparecchiatura.
2) Tuttavia, l'operatore, sig. Giuseppe, afferma più volte alle mie domande insistenti, che non è possibile sapere con precisione quando l'SMS è stato inviato né cosa contenesse il messaggio e non era in grado di dirmi dove restituire l'apparecchiatura.
3) Inoltre, precisa l'operatore Giuseppe, nell'SMS c'era scritto il punto vendita preciso in cui portare il modem.
4) Inoltre, alla mia domanda domanda finale riferita a dove sarei dovuto recarmi quindi per restituire il modem, prima che scadessero i termini di 30gg, mi viene risposto che non si può sapere, che avrei dovuto tentare di recuperare l'SMS (cosa che mi pare a dir poco insensata!) e aggiunge che il luogo che l'SMS avrebbe dovuto indicare per la restituzione del modem è sicuramente un punto vendita nei dintorni della zona in cui era attivo il servizio.

A questo punto, lo stesso giorno (30/1/07) prendo nota dei dati (giorno, ora e nome dell'operatore) a seguito della strana, a mio parere, risposta che ho ricevuto. Mi armo allora dei dati del contratto e dell'ultima ricevuta di pagamento, nonché del modem e mi accingo dal rivenditore Fastweb più vicino, in Viale Fulvio Testi. Questi dopo alcuni tentativi, fatti inserendo il codice fiscale e il codice cliente sul suo terminale, mi risponde che i dati nel database non ci sono e pertanto la pratica di restituzione non risulta aperta. Inoltre mi dice che normalmente non c'è un punto vendita preciso ma ci si può recare in qualsiasi punto vendita Fastweb autorizzato.
Tornato a casa riprovo a contattare la Fastweb in quanto sono un po' perplesso della situazione che si sta delineando, rimango in linea per non perdere la prenotazione per circa mezz'ora. dopodichè desisto in quanto non ricevo risposta.
A questo punto, decisamente contraddetto e spazientito, decido di ritentare l'operazione presso un rivenditore più grande e/o fornito, e così facendo, la stessa sera del 30/1/07 prendo l'automobile, prendo con me l'ormai famoso HUB della malora, e mi reco dal rivenditore Fastweb presso il Centro commerciale Sarca, sito nell'omonima via, sempre a Milano, il quale, dopo aver inserito i dati e fatte le dovute prove, mi dice le stesse cose sentite nell'altro punto vendita: i dati non sono nel database. Pertanto essi, gli operatori del punto vendita, non sono autorizzati e non possono in nessun modo prendere in consegna il modem.

Successivamente, diciamo un mesetto dopo, rifaccio il tentativo presso il rivenditore di via Fulvio Testi senza alcun successo. Mi viene detto che probabilmente la Fastweb ha sbagliato a inserire i dati, che è capitato anche qualche altra volta, oppure che potrebbe succedere che l'azienda non sia interessata a quel particolare modem o che potrebbero ricontattarmi loro se si accorgevano dell'errore. Comincio a pensare allo stesso modo visto che, di fatto, non posso contattare io l'azienda in quanto ogni volta ho ottengo risposte contradditorie o addirittura assurde come quelle ottenute dall'operatore Giuseppe di cui sopra.

Oggi 06/07/2007 mi arriva una telefonata da una certa sig.ra Mary qualificatasi appartenente alla TRC SEPA, recupero crediti, addicente di chiamare dal num. tel. 06/88592221 che mi comunica la lieta notizia di essere in multa di 110 euro.

A questo punto mi pare proprio essere vittima di una frode di 110 Euro bella e buona!

Quindi richiamo la Fastweb per avere spiegazioni (06/07/2007) al num. 192.193 servizio clienti che mi dice che non è competente in merito e qui comincia il calvario di una serie di salti di linee da un ufficio all'altro. alla fine del quale arrivo, alle 11.30, a parlare con il sig. De Maldè Andrea (che pare rispondere dal num. 192.194) che mi dice che per quanto riguarda la consegna dell'apparecchio non devo consegnarlo ai rivenditori Fastweb ma ai tecnici Fastweb che mi avrebbero contattato per ritirare l'apparecchiatura. Ma siccome sono un privato devo chiamare allo 02/45451.

Provo a chiamare allo 02/45451 (ore 16.08 sempre del giorno 6/7/07) mi risponde una signorina che dice di essere il centralino e non mi vuole rivelare il nome, le spiego il problema e che vorrei parlare con un responsabile che capisca qualcosa sia di dettagli tecnici che legali dal momento che io, a questo punto sempre più contraddetto, ho intenzione di esporre reclamo. Spiego alla signorina che non mi serve l'ufficio "servizio clienti" del 192.193 in quanto mi han mandato loro a questo recapito. La signorina allora mi dice che sta chiamando un ufficio apposito ma che al momento non risponde e che devo chiamare più tardi.

Richiamo lo stesso numero alle ore 16.20, ma la signorina mi dice che sta provando a contattare l'ufficio che non risponde ancora e che devo provare tra un altro po' di tempo perché aggiunge: "le linee non si liberano in 5 minuti". Chiedo se posso avere il numero diretto di questo ufficio senza stare a chiamare continuamente Lei (e quindi spendere a vuoto soldi). La signorina si rifiuta di darmi il numero di questo "fatidico" ufficio e mi nega anche la possibilità di essere chiamato io dall'ufficio stesso nel momento in cui si libera. Ma aggiunge che loro sono a disposizione fino alle 20.00.

Mi si prospetta di trascorre il pomeriggio a chiamare questa signorina e sperare che trovi l'ufficio libero!
Alle 16.43 provo ancora allo stesso numero e (alle 16.45) mi risponde una voce maschile a cui a questo punto devo rispiegare tutto il problema. Questo signore, al quale a questo punto ho rinunciato di chiedere il nome, mi dice che "non esiste alcun ufficio reclami" a parte l'ufficio clienti 192.193. Mi chiedo allora di che ufficio la signorina mi stesse parlando e grazie alla quale ho dovuto chiamare due volte! Quindi mi viene detto che l'unica possibilità è non pagare la multa e inviare il fax di protesta allo 02/45455133.

Non ho parole! Mi sento taglieggiato sia sui 110 Euro dell'HAG sia, a questo punto, anche sulle telefonate forzate e fasulle! sono stato costretto ad andare in giro per "i punti vendita più vicini", mi sono sentito dire che "devo cercare di recuperare l'SMS che ho ricevuto": recuperare un SMS? Io? Dove? non so se vi rendete conto del senso di questa frase!

Mi chiedo quanti soldi vengono accumulati in questo modo, e quale stress mia moglie ed io abbiamo dovuto subire durante la giornata di oggi tenendo presente che ho fatto tutto il possibile per riconsegnare questo maledettissimo modem! Inoltre ravviso una sorta di tentativo di truffa "ben costituito" sui 110,00 euro del modem, sulle telefonate inutili che mi hanno fatto fare, sul tempo che ho perso per andare in giro per i vari punti vendita "della zona" per restituire il modem, sul tempo che ho perso al telefono, in linea, in attesa (il più delle volte vana) della risposta degli operatori del call-center.

Ciò detto, tenuto presente che ho fatto più di quanto diligentemente richiesto per la restituzione del Vs modem, non mi rimane che COMUNICARVI nuovamente il mio numero di telefono mobile tramite il quale mi aspetto di essere contattato per le modalità (questa volta possibilmente precise) di restituzione dell'apparecchiatura. Se ciò non avvenisse non vedo altra possibilità che tutelare al meglio la mia situazione in sede giudiziale e questo sia nei confronti della Vs azienda sia della, per ora non meglio qualificata, TRC SEPA.

Milano, 6 luglio 2007

 
 
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