IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE E LA TRUFFA DEL DITTATORE MATTO di John Kleeves
di lucillafiaccola1796
15 maggio 2010 19:20
IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE E LA TRUFFA DEL DITTATORE
MATTO di John Kleeves
C'è un clichè che ogni tanto si ripete : in un Paese del
Terzo Mondo un dittatore comunemente definito filo
americano, o filo Occidentale, e noto per le sue iniziative
pubbliche stravaganti e spendaccione, viene rovesciato da
una rivolta popolare e fugge con la cassa; la cassa sono i
conti correnti esteri intestati a lui o a familiari dove si
trovano somme astronomiche, che poi risultano sempre di
importo quasi pari al debito contratto dal Paese col Fondo
Monetario Internazionale. Avvenne così con tutti, e giusto
ricordo Fulgencio Batista di Cuba, Jean Claude Duvalier di
Haiti, Anastasio Somoza del Nicaragua, Ferdinando Marcos
delle Filippine, Mobutu Sese Seko del Congo, Suharto
dell'Indonesia. Marcos aveva nei suoi conti esteri 20
miliardi di dollari, Mobutu 10, Suharto addirittura 70 ; in
ogni caso erano cifre vicine appunto al debito dei loro
Paesi, anzi tutte attorno alla stessa quota del medesimo, il
90%. C'è lo scandalo internazionale : Che razza di
disonesto, ha intascato i prestiti del Paese ! Il FMI è
dispiaciuto, comprende, ma il credito con il Paese rimane, e
questi dovrà continuare a onorarlo; gli verrà magari
incontro dilazionando le scadenze, nel mentre che
naturalmente bisogna continuare a pagare gli interessi ogni
anno. Intanto l'ex dittatore matto e ladro è indisturbato
da qualche parte e non si riesce né a estradarlo né a
sequestrargli i conti. Incerti della vita ? Conferme
dell'immaturità politica di certi Paesi ? Niente affatto.
Abbiamo uno stesso copione che gira, con nomi, date e cifre
diverse : è una truffa standard del Fondo Monetario
Internazionale. Vediamo di inquadrare questo Ente. Il FMI è
stato creato dagli USA nel 1948, una data che ricorda
l'inizio della Guerra Fredda. Doveva essere un istituto
plurinazio-nale, che faceva da banca alle Nazioni. In
real-tà gli americani lo congegnarono in modo da poterlo
dirigere e fargli fare ciò che volevano. Si attribuirono il
19% delle quote e ne assegnarono il 6,6% alla fida Gran
Bretagna, polverizzando il resto fra gli altri Paesi
partecipanti, che oggi sono 153 : per il FMI gli USA così
sono gli " azionisti di riferimento ", quelli che anche
senza detenere la maggioranza assoluta del pacchetto
controllano però di fatto l'azienda vista la dispersione
degli altri soci. Ciò si è concretizzato nel fatto che il
Direttore Generale del FMI, quello che all'atto pratico lo
gestisce, è sempre stato americano. La carica di Presidente
invece, quasi una figura onoraria, è sempre stata affidata
a uno straniero, per ragioni di facciata. Cosa doveva fare -
cosa deve fare - il FMI per gli americani ? Doveva - deve -
essere un altro strumento per il loro neocolonialismo,
agevolarli ulteriormente nello sfruttamento delle loro
neocolonie. Come procede infatti il FMI ? Lo sanno tutti.
Concede prestiti ma - ostensibilmente allo scopo di
garantirsene il rimborso - spinge per delle precondizioni di
politica economica interna, che sono sempre le stesse :
riduzione del deficit pubblico con tagli alle spese sociali,
alla sanità, alle pensioni ; divieto di influire sui
prezzi, sui salari, sui cambi ; riduzione dei diritti e dei
controlli sindacali ; abolizione di qualunque dazio sulle
importazioni perché la ricetta dell'economia è - dice - la
libera concorrenza interna ed estera. Non c'è la volontà
di garantirsi il rimborso del prestito : c'è l'intenzione
di scardinare ancora di più il Paese, di renderlo ancora
più indifeso di fronte al commercio internazionale, là
dove, guarda caso, dominano le Multinazionali americane. Poi
ovviamente c'è qualcosa anche per le altre, dell'Europa e
del Giappone, ma il grosso è americano garantito. Quale
Paese infatti accetta condizioni capestro del genere, che lo
immiseriscono senza scampo ? Solo le neocolonie americane !
Il sistema è solo per loro, che hanno un governo già
acquiescente, per avere un'altra scusa per spremerle ancora
di più. Poi il FMI fa anche prestiti a certi altri Paesi,
ad esempio alla Russia, senza ottenere quelle precondizioni
; ma sono diversivi, sono l'attività di copertura. E quando
queste neocolonie americane hanno - non giusto un governo
fantoccio come di solito - ma un dittatore fantoccio, c'è
l'occasione per una spremitura ancora più grande : per una
truffa ! Lo schema è quello che si è già intuito. Il
dittatore deve fingersi stravagante, megalomane ; in breve,
matto. Egli deve accendere un prestito enorme presso il FMI,
a nome del Paese, per realizzare faraonici progetti di
sviluppo ; naturalmente accetta tutte le sue condizioni di
politica interna. Questi progetti non sono mai realizzati,
perché il dittatore - fingendo di rubare - deve trasbordare
il grosso della somma su suoi conti all'estero, sempre
presso banche americane o comunque controllate dagli
americani ; alcune quote, per accontentare dei soci, possono
essere sistemate presso altre banche, ad esempio in Gran
Bretagna o Francia. Col rimanente il dittatore beneficherà
sé stesso, elargirà tangenti ai suoi accoliti locali, e
finanzierà effettivamente qualche impresa pubblica minore,
che - si intende - vedrà come appaltatrici delle
Multinazionali in maggioranza americane. Il prestito non
deve mai essere restituito: è solo la sua esistenza a
permettere la situazione. Devono invece essere pagati ogni
anno gli interessi, per tenere il Paese in costanti
difficoltà finanziarie, e perché sono soldi. La mancata
restituzione del prestito non è certo un problema per il
FMI : in realtà lui non l'ha mai fatto, perché le cifre
stornate dal dittatore sono nelle sue banche, a sua
disposizione! Il gioco è fatto, e nelle intenzioni del FMI
la cosa deve continuare così per sempre. Immaginate : senza
praticamente tirare fuori un soldo, con un prestito fantasma
a un dittatore " matto", il FMI apre un Paese alle
Multinazionali americane, incassa una rendita annua reale,
chiamandola " interessi ", e vanta un credito reale
anch'esso per l'intero importo del prestito fantasma ! Non
sono straordinari questi americani ? La prova di tutto
questo ? Si ha quando il dittatore viene rovesciato, un
evento che può sempre capitare anche col più perfetto e
protetto dittatore fantoccio filoamericano del mondo ( poi
si rimedia, o con un altro dittatore o con un governo,
sempre fantoccio certo ). L'uomo infatti si rifugia da
qualche parte ma - guarda - fa sempre una vita non solo
ritirata, ma anche MODESTA. Con le cifre di cui è
l'accreditato possessore - 10, 20, 70 miliardi di dollari !
- potrebbe fondare imperi economici, comprare la Bank of
America, e invece sembra un pensionato, se va bene in una
villa, e i figli, se li ha, finiscono immancabilmente in
miseria. Come mai ? Perché quelle cifre erano sì su conti
intestati a lui, ma non erano realmente a sua disposizione :
lui era solo un prestanome. E quando viene rovesciato non
può certo incassare. Figuratevi se gli americani lasciano
che certa gente, gente fatta da loro, si intaschi miliardi
dei loro dollari. A proposito : l'Italia ha per caso "
ottenuto " prestiti dal FMI ? Dite di si ? Guardate bene
all'operazione allora, perché l'Italia non è la Russia.
Anzi, è una neocolonia americana di prima grandezza.
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