RIMBORSI ENEL: LE PRIME AVVISAGLIE DELL'ODISSEA
Come era da prevedersi, in seguito al black out del 28
settembre 2003, l'Enel, nella sua qualità di maggior
fornitore di energia elettrica per uso domestico,
contrariamente a quanto segnalato dalla maggior parte delle
Associazioni di Consumatori, nega ogni responsabilità
rispetto all'incidente ma, soprattutto, nega il rimborso
previsto.
Ecco il testo della lettera di risposta al mio fax di
richiesta dei 25,82 euro previsti come rimborso dalla
Delibera dell'Autorità dell'Energia Elettrica del
1999:
Gentile Signor xxxx
Con riferimento al Suo Fax, pervenuto in data 30.09.2003, Le
precisiamo che le cause dell'interruzione del servizio di
erogazione dell'energia elettrica, che si è verificata il
giorno 28.09.03, sono riconducibili ad eventi di natura
eccezionale, del tutto estranei ai nostri impianti e
comunque a noi non imputabili.
In considerazione di quanto sopra evidenziato e di quanto
contrattualmente previsto, non possiamo, pertanto, che
escludere qualsiasi nostra responsabilità in merito
all'accaduto.
Cordiali saluti
30/09/2003 SERVIZIO CLIENTI
Appare subito evidente una contraddizione: quanto
contrattualmente previsto non può andare contro alla
Delibera dell'Autorità dell'Energia Elettrica (il contratto
sarebbe nullo).
Inoltre non si fa nessun esplicito riferimento al rimborso
richiesto. Infatti, anche se l'evento che ha causato
l'interruzione dell'energia elettrica si è verificato in
seguito ad eventi del tutto estranei agli impianti Enel,
Enel è il primo referente nei confronti del consumatore.
Potrà rivalersi sulle società estere che hanno interrotto
la fornitura. Non resta che rivolgersi all'Autorità
Giudiziaria?
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