Quante automobili circolano nel nostro paese? La situazione
è migliorata o peggiorata dal 1990 ad oggi? Proviamo a
rispondere a queste domande leggendo l'ultimo rapporto ACI
che fotografa la situazione italiana del 2003. Nel nostro
paese il rapporto tra numero delle automobili e la
popolazione è tra i più alti dell'Unione Europea. Nel 2003
si registravano oltre 34 milioni di autovetture. Un dato ben
più alto delle 27 milioni automobili circolanti nel 1990.
Chi non trova parcheggio adesso può comprendere anche il
perchè. Le automobili a benzina sono ancora la maggior
parte del parco circolante italiano con 25,5 milioni di
autoveicoli nonostante la forte crescita delle automobili
diesel degli ultimi dieci anni. Il dato diventa ancora più
preoccupante considerando l'insieme dei veicoli a motore del
parco circolante italiano. Includendo anche gli autocarri, i
motocarri, gli autobus e le motrici il numero del parco
circolante motorizzato in Italia oltrepassa i 44 milioni di
veicoli. In media ogni 1000 abitanti in Italia esistono 768
veicoli ma la situazione varia da città a città:
Roma 955 veicoli ogni mille abitanti
Torino 850
Firenze 833
Milano 810
Bologna 764
Napoli 764
Palermo 745
Genova 743
Media Italia 768
Il parco veicolare di Roma è cresciuto del 40% dal 1985 al
2003 passando da 1,4 milioni a 1,9 milioni di veicoli. Si
arriva quasi ad affermare che per ogni persona nella
capitale ci sia un'automobile. Per la precisione, ogni mille
abitanti a Roma contiamo 955 veicoli, il dato più alto tra
le grandi città italiane.
La situazione in Europa
La situazione è ancora più grave comparando la situazione
italiana con quella degli altri paesi. Nel 2001 ogni mille
italiani si contavano 710,7 automobili rispetto ad una media
europea di sole 591,8 automobili ogni mille abitanti.
Italia 710,7 veicoli ogni mille abitanti
Francia 595,1
Germania 618,2
Gran Bretagna 523,9
Spagna 594,9
Media europea 581,8
Il parco circolante italiano appare pertanto
sovradimensionato rispetto agli altri paesi europei. Un dato
significativo se si considera il clima più temperato del
nostro paese e un'attività industriale ben inferiore
rispetto a molti paesi europei.
L'inquinamento dell'aria nelle nostre città è un prezzo da
pagare per lo sviluppo e per il benes-sere dei nostri
tempi
Tanto se ci ammazzano anche sulle strisce pedonali non fanno
neanche un giorno di carcere ! Quindi perché DOVREBBERO
assicurarsi ?
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