REVISIONI ACI E AUTOFFICINE CONVENZIONATE: OCCHIO ALLA FREGATURA!!
di B.Bertolucci
9 agosto 2008 0:00
Buonasera, vorrei sottoporvi una segnalazione.
Circa un paio di mesi fa ho ho ricevuto la comunicazione da
parte dell' ACI per la revisone alla moto, ho letto la
comunicazione che proponeva una serie di autofficine
convenzionate per effettuare la revisione ad un prezzo di
circa 67 euro.
Mi sono rivolta ad una di queste (la DueP di S.Anna) dove ho
portato la moto. Mi sono presentata il giorno
dell'appuntamento e ho dato al titolare la lettera che avevo
ricevuto dall'Aci,il titolare mi ha detto di lasciare la
moto e di tornare in tarda serata a riprendera.
Quando sono tornata a ritirare la moto mi aspettavo una
fattura corrispondente ai 67 euro indicati nella
comunicazione dell'ACI ed invece mi è stata presentata una
fattura di 67 euro (per la revisione) più circa 57 euro per
una generica voce riportata dall'autofficina.
Ho richiesto spiegazioni di quanto effettuato sulla moto e
il titolare ha spaziato nelle "giustificazioni" indicando
una generica messa a punto (di una moto che non può essere
aperta nelle parti meccaniche se non dai concessionari
monomarca) al trasporto della moto al centro di revisione, a
generiche rimostranze sul fatto che "altrimenti non ci
guadagno nulla.." ecc.
La voce riportanta in fattura è peraltro illegibile. Mi
sono rivolta all'ACI che ha spedito una raccomandata
all'autofficina indicano che la prassi applicata non era
corretta: il titolare avrebbe dovuto dirmi prima di
eventuali tariffe/prezzi aggiuntivi rispetto alla revisione
presentandomi un preventinvo cosa che ovviamente non è
avvenuta.
Per tutta risposta il titolare dell'autofficina ha ribadito
che i lavori svolti (solo lui sa quali) corrispondono a 2
ore di mano d'opera e che mi aveva avvertito prima di tali
interventi cosa palesemente falsa (se diversamente non avrei
avuto nulla da dire in quanto avrei accettato il prezzo
prima di lasciare la moto oppure avrei rifiutato portandomi
via la moto!)
Mi sono rivolta anche alla guardia di finanza che mi ha
suggerito di richiedere il dettaglio delle attività svolte
e fatturate al fine di effettuare maggiori
accertamenti.
Mi premurerò di avere maggiori chiarimenti da questa
autofficina.
Il mio intento non è rivolto a recuperare dei soldi (vista
anche la cifra di cui si discute) ma è quello di non
abbassare la testa di fronte ad una situazione ormai
dilagante nel nostro paese in cui categorie intere di
lavoratori autonomi ( e non solo!) sono completamente fuori
controllo e possono, a loro discrezione, aumentare tariffe e
prezzi, applicare costi di mano d'opera che sono
imponderabili per noi consumatori sia in termini di prezzi
che di quantità. Mi sono rivolta anche alla Camera di
Commercio di lucca dove, IN MALO MODO, mi è stato detto che
non sono in possesso di un "prezziario" della mano d'opera
delle autofficine!! Stiamo perdendo il senso della misura
dell'equo e della trasparenza e per noi comuni cittandini
non ci sono mezzi e sistemi per potersi difendere e per
accertare la correttezza dei rapporti "commerciali" e delle
situazioni in cui ci troviamo quotidianamente.
Ho preparato una comunicazione al Garante per le
Comunicazioni al fine di denuciare l'ingannevolezza delle
lettere inviati dall'ACI ai cittadini che devono sottoporre
i propri mezzi a revisione: queste situazioni di poca
chiarezza determinano sempre zone grigie dentro cui, chi ha
interesse, si può muovere come meglio crede!
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