DI SOLANGE MANFREDI
paolofranceschetti.blogspot.com
Dopo il terremoto che ha colpito l'Abruzzo vari paesi esteri
ci hanno offerto aiuto. Erano pronti ad inviare uomini e
mezzi. Il Governo ha rifiutato affermando che non ne avevamo
bisogno.
Berlusconi ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"Ringraziamo i paesi stranieri per la loro solidarietà, ma
invitiamo a non inviare qui i loro aiuti. Siamo in grado di
rispondere da soli alle esigenze, siamo un popolo fiero e di
benessere, li ringrazio ma bastiamo da soli".
Siamo in grado di rispondere da soli alle esigenze? Siamo un
popolo fiero e di benessere? Bastiamo da soli? Ma se i
terremotati dell'Irpinia è trent'anni che vivono in
prefabbricati e cenano con pantegane che sono più grandi
del mio cane (che pesa 45 kg).
Lì per lì ho pensato che il rifiuto fosse stato motivato
dal fatto che è più difficile rubare se hai accanto
volontari di paesi esteri dove per una evasione fiscale vai
in galera per trent'anni. Potrebbero non capire che, da noi,
in Italia fa curriculum avere una, o due, condanne passate
in giudicato per entrare in parlamento, e che rubare gli
aiuti a chi è stato colpito da una calamità è una prassi
consolidata.
Poi ho letto che il Governo ha rifiutato gli aiuti di uomini
e mezzi, ma accetterà volentieri quelli
economici........sempre, ovviamente, perché siamo un popolo
fiero e benestante.....soprattutto stanno molto bene quelli
che riescono a rubare di più, ad aggiudicarsi la
ricostruzione e non ricostruire o, nella migliore delle
ipotesi, costruire con cemento "disarmato".
Poi, però, una domanda mi è sorta spontanea: perché
l'Italia non vuole personale straniero nelle zone colpite
dal terremoto?
Così ho provato a cercare di capire cosa potesse esserci di
"particolare" in quelle zone, in aiuto mi è arrivata la
segnalazione di un nostro lettore.
Due i risultati:
1. Sotto il Gran Sasso, a 1.400 metri sotto terra ci sono i
Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS), i più grandi
laboratori scientifici sotterranei del mondo. Detti
laboratori sono di proprietà dell'Istituto Nazionale di
Fisica Nucleare (INFN). In cosa consistano questi
esperimenti è facile immaginarlo trattandosi di FISICA
NUCLEARE, comunque qualcosa, solo qualcosa, è consultabile
visitando il sito: http://www.lngs.infn.it/home_it.htm
.
Quanto materiale chimico, radioattivo, nucleare era presente
nei laboratori al momento del sisma? Quali esperimenti erano
in corso? Ma sopratutto quali e quanti danni ha subito la
struttura? Perché i media non fanno un solo cenno a tutto
ciò? Interi paesi sono distrutti, l'Aquila è una città
fantasma e del più grande laboratorio di fisica nucleare
del mondo, situato a 1400 metri di profondità sotto il Gran
Sasso, zona colpita dal sisma, non si dice nulla? Se le
strutture hanno retto perché non dirlo? Cosa successo a
1400 metri di profondità?
2. Vicino a Sulmona, poi, sotto le colline di S. Cosimo vi
è un notevole deposito militare, chilometri di tunnel
sotterranei con tanto di ferrovia privata. Meno di un anno
fa, il deposito di San Cosimo è stato al centro di un'aspra
polemica che aveva costretto il generale di Corpo d'Armata
Giorgio Ruggeri ad affermare: "Nel deposito militare di San
Cosimo non c'è nulla che possa rappresentare un rischio
ambientale o una contaminazione radiologica pericolosa per
la salute della popolazione residente. Posso affermare con
estrema certezza che gli ipotetici casi di malattia non
sarebbero assolutamente collegati alla presenza del deposito
e che non sarà smantellato perché rappresenta per
l'Esercito una presenza strategica sul territorio".
Personalmente non mi fido molto delle rassicurazioni date
dall'esercito, sopratutto dopo quanto fatto con i nostri
soldati e l'Uranio impoverito ( articolo su questo blog
http://paolofranceschetti.blogspot.com/2007/12/vergognamoci-
per-loro-3-migliaia-di.html )
in cui ricordiamo 2000 nostri soldati che hanno partecipato
alle missioni all'estero sono tornati ammalati di
tumore.
Dal 1977 vi erano circolari e relazioni scientifiche che
avvertivano del pericolo dell'esposizione dei militari alle
particelle di uranio impoverito, scarto nucleare usato per
rafforzare gli armamenti. Dal 1984, erano state emanate,
dalla Nato, precise norme di protezione per chi operava
nelle zone a rischio. Ma l'Italia, che pure fa parte della
Nato, sino al 1999 non recepisce.
Ma la vergogna più grande avviene dopo. Infatti, i nostri
soldati, una volta ammalati, hanno chiesto un indennizzo al
Ministero. Sapete cosa dovevano firmare per poter ottenere
l'indennizzo? Dovevano firmare un foglio in cui affermavano
di essersi ammalati per paura! Si esattamente così. Non per
l'uranio impoverito, la cui pericolosità è provata da
innumerevoli relazioni scientifiche, ma per "strizza da
sentinella".
Ora, se l'esercito tiene questo comportamento con i suoi
soldati, con buona pace dello "spirito di corpo", mi riesce
difficile pensare che possa comportarsi con maggiore
correttezza con la c.d. "popolazione civile".
Ma, a parte questa mia considerazione personale, la domanda
è un'altra: ha subito danni quel deposito? Se si, quali e
quanti? Anche in questo caso, da parte dei media, assoluto
silenzio. Segreto di Stato!
Dunque, nella zona colpita dal terremoto ci sono:
- il più grande laboratorio sotterraneo di fisica NUCLEARE
del mondo;
- un deposito di armi (non si sa quali) ed esplosivi con
tanto di ferrovia privata.
Perché nessuno ne parla? Cosa è successo a quelle
strutture? Sono state danneggiate? Ci possono essere state
fuoriuscite di materiale radioattivo?
Nulla, il più assoluto silenzio, meglio fare un servizio
giornalistico sulle uova di pasqua nelle tendopoli.