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L’UOMO è FRUGIVORO! di Luciano Gianazza
di lucillafiaccola1796
4 agosto 2011 18:24
 
L’UOMO è FRUGIVORO! di Luciano Gianazza Gli scienziati dicono che l’uomo è onnivoro e le persone credono alle varie teorie che sostengono tale caratteristica, anche se priva di fondamento e resistono a chi afferma il contrario L’uomo odierno della civiltà occidentale è onnivoro, ma questa non è una sua peculiarità, semmai un’aberrazione. E’ diventato onnivoro, ed è una degenerazione. Intorno a discariche maleodoranti, distanti centinaia di chilometri dal mare, vivono a volte comunità di gabbiani che si nutrono dei rifiuti, ma non sono “rifiutivori”, semmai si sono aberrati alterando le loro abitudini a discapito della loro salute e primordiale bellezza. L’uomo è frugivoro, la frutta è il suo alimento. Nel corso dei secoli l’uomo ha modificato le sue abitudini alimentari, le sue aberrazioni si sono diffuse fino a diventare usanze. Quello che una volta era per lui ripugnante è diventato alla fine gustoso. Adesso, chi sostiene che l’uomo è frugivoro e che la frutta dolce e succosa è il suo alimento perfetto, diventa oggetto di scherno e derisione, essendo agli antipodi della condizione attuale. Quando gli scienziati affermano che l’uomo è onnivoro esprimono semplicemente un’evidenza della condizione attuale, che di fatto è un’aberrazione. Ma questo non significa che faccia parte del suo modo di vivere naturale La malattia non è un’eccezione nella vita quotidiana attuale, ma una costante. Anzi, l’eccezione è essere sani, e non dovrebbe essere cosi, possibile che la Natura abbia sbagliato in maniera così grossolana? Infatti, l’errore è solo nostro. Molte cose entrano in gioco quando ci nutriamo di “carne”. Ogni tanto non posso trattenermi dal ridere, anche se so che la situazione è tragica piuttosto che comica, quando sento qualcuno alla TV che dà consigli sull’alimentazione e parla di selvaggina, di carni bianche, di carni nobili, carne tenera, carne frollata, sono tutte fantasie, in realtà stanno parlando di cadaveri che hanno iniziato il processo di decomposizione dal momento in cui sono stati uccisi. Nel caso della carne, oltre al ben conosciuto fatto che il consumo determina depositi di acidi urici nei tessuti provocando le varie artrosi ed artriti, c’è un fattore sconosciuto ai più. Le cellule hanno una memoria e oscillando trasmettono vibrazioni ad altre cellule. Nella memoria delle cellule degli animali uccisi al macello troviamo dolore, terrore, disperazione, odio e risentimento, emozioni negative che vengono esasperate nel momento dell’uccisione. Le cellule dei cadaveri mantengono tali vibrazioni di emozioni negative per un certo periodo anche dopo la morte dell’organismo e trasmettono tali emozioni a chi se ne nutre. I cereali in grani e i legumi sono abbastanza tollerati in piccole quantità, ma gli amidi della pasta e dei farinacei vengono accumulati negli spazi interstiziali e i latticini ostruiscono vene arterie e capillari o ogni “tubicino” del corpo. Dopo anni di alimentazione onnivora il corpo è ostruito pesantemente da grasso, muco, tossine, farmaci, parassiti. La disintossicazione consiste nel liberare il corpo da tali ostruzioni. Nessuna meraviglia che sia più facile vincere al superenalotto che essere in buona salute. Non mi stancherò mai di ripetere che per ottenere la buona salute dobbiamo togliere materia estranea al corpo, non aggiungerne altra. Aggiungere farmaci significa introdurre altre sostanze tossiche che aggravano la situazione anche se apparentemente la scomparsa di sintomi fa credere che si è guariti. E’ solo apparenza di buona salute, non buona salute. La verdura e la frutta contenevano tutti gli elementi necessari per il nutrimento del corpo e avevano qualità solventi e disintossicanti. Oggi i terreni, depauperati degli elementi nutritivi per le piante in seguito al loro intensivo sfruttamento, danno ortaggi e frutta scadenti e occorre ricorrere all’agricoltura biologica per avere qualcosa di meglio, ma occorrono ulteriori sforzi per ottenere prodotti di alta qualità, ovvero com’erano prima che l’avidità dell’uomo rovinasse tutto. Ed è possibile che occorrano degli integratori a base di minerali e vitamine. L’ANATOMIA DEL CORPO UMANO DIMOSTRA CHE L’UOMO è FRUGIVORO! L´anatomia comparata mostra quali siano le diversità a livello di struttura anatomica delle mascelle, dei denti, degli organi digerenti ed escretori e infine della forma delle estremità (mani, piedi, zampe negli animali) fra le specie erbivore, carnivore e frugivore. Osservando il corpo umano si può notare la forma prensile delle dita delle mani, adatte a raccogliere più che a lacerare. L´apparato addetto alla masticazione è formato da mascelle non sporgenti, mentre gli animali carnivori hanno un muso a punta che entra più facilmente nelle gabbie toraciche o nei punti più difficili da cui estrarre organi o pezzi di carne. La dentatura umana sembra essere predisposta più per una masticazione frugivora e granivora che per quella carnivora. La vera funzione dei numerosi molari che abbiamo è quella di tritare finemente semi, noci, grano, ecc. Gli studi anatomici hanno mostrato che la lunghezza dell´intestino dell´essere umano è inferiore a quella dell´erbivoro e superiore a quella del frugivoro. I tamponi per misurare il grado di acidità gastrica confermano che il ph dei succhi gastrici dell´erbivoro è più basso di quello dei carnivori. Oltre a queste osservazioni logico-scientifiche bisogna pensare alla millenaria esperienza tantrica che con la sua scienza intuitiva, ha sempre insegnato che l´alimentazione adatta per lo sviluppo fisico, ma specialmente per quello mentale e psicospirituale, è la dieta vegetariana. Senza che questo capitolo diventi un corso di biochimica o di alimentazione vogliamo elencare alcuni dati interessanti che aumentano la conoscenza della fisiologia digestiva. La prima digestione è sicuramente quella psichica, cioè l´accettare mentalmente il cibo. L´aspetto esterno, il profumo, i colori, ecc., sono fattori che aumentano il desiderio di nutrirsi e l´appetito. In assenza di appetito qualsiasi tipo di cibo diventa veleno per il nostro corpo, proprio per la mancanza quasi totale dei succhi e degli acidi digestivi. Gli enzimi aggrediscono il corpo geneticamente estraneo e lo trasformano in aminoacidi, in glucosio e in emulsioni di grassi. Fisiologicamente la prima digestione, o preparazione ad essa, avviene in bocca: i denti sminuzzano il cibo troppo grosso e duro, aumentando così la superficie agibile agli enzimi sciolti nei liquidi digestivi, come nel caso della ptialina nella saliva. Nella saliva si sciolgono le sostanze idrosolubili come gli zuccheri (amidi), le vitamine e i minerali. I movimenti sistaltici dell´esofago spingono il cibo verso lo stomaco dove ci sono pronti gli acidi e gli enzimi per la digestione proteica. L´acido cloridrico e le tripsine demoliscono le lunghe catene peptidiche delle proteine, che poi vengono ulteriormente sezionate in aminoacidi nel duodeno. Lo stomaco è un insieme di muscoli che mescolano e amalgamano il bolo alimentare in un ambiente acido, riversandolo poi nel duodeno dove c´è un ambiente alcalino, cioè opposto a quello gastrico. Mangiare in fretta, quando si è nervosi, magari nutrirsi di cibo "superacido", diminuisce la capacità digerente del corpo e causa varie patologie come la gastrite, la febbre gastrointestinale, le ulcere, ì tumori, ecc. Dopo che nel duodeno i grassi, le proteine, il lattosio e altri amidi sono stati definitivamente digeriti dai succhi pancreatici, dai sali biliari e dagli enzimi duodenali, l´essenza del cibo viene assorbita grazie al lavoro dei villi intestinali nella circolazione sanguigna e linfatica (nel caso dei trigliceridi). Nel fegato le varie sostanze vengono trasformate in prodotti geneticamente propri e immagazzinate in vari organi o tessuti. Gli scarti dell´alimentazione seguono poi il loro cammino lungo gli intestini per poi uscire sotto forma di feci dal retto o, una volta purificati dai reni, sotto forma di urina dagli organi genitali. Per digerire, il corpo ha bisogno di calore (che si ottiene attraverso il sangue), di energia meccanica (ottenuta attraverso il movimento muscolare gastrointestinale) e di sostanze catalizzatrici come gli enzimi. Dopo il pasto, il calore viene aumentato nella zona digerente (plesso igneo o terzo Cakra) grazie all´accumulo di sangue ritirato dalle periferie e dalla superficie dermica. Il sangue è un mezzo per il trasporto del calore e con questa leggera "infiammazione" postprandiale il corpo riesce a "demolire" e a digerire meglio il cibo. Attraverso il sangue vengono ossigenati e nutriti i muscoli responsabili della peristalsi. Per attivare bene la digestione, lo Yoga consiglia di tenere la narice destra aperta, che è infatti responsabile dell´attività più fisica del nostro essere; essa perciò stimola la secrezione dei succhi digestivi e l´aumento del calore corporeo. La narice destra dovrebbe rimanere aperta almeno per un´ora dopo i pasti principali. Nell´Ananda Marga (associaz volontaria x lo sviluppo dell’essere umano) si consiglia di bere liquidi quando la narice sinistra (Ida) è aperta e di mangiare cibo solido quando è attiva la narice destra (Pingala). VITAMINA B.12: procacciandosi la frutta caduta dagli alberi e sporca di terra, la pochissima e dico POCHISSIMA vitamina b12 di cui l’uomo ha bisogno, veniva assunta proprio tramite quei residui di terra che restavano sulla frutta, che non era necessario lavarla, perché non era piena di pesticidi come al giorno d’oggi. La vita dell’uomo sana e naturale darebbe la possibilità di assumerla proprio con il suo alimento, la frutta. ma visto che il mondo è degenerato, si possono assumere alimenti che la contengono, come alcuni latti di soia o cereali, oppure integratori non testati su animali. Fonte: http://blog.libero.it/SSNV/4132100.html
 
 
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