Commenti
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sugar magnolia
24 aprile 2015 22:52
"Questa è una deviazione sui generis."

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gia', gia, predisposizioni genetiche.....ne parlammo a tempo debito.....poi passa, ad alcuni prima, ad altri dopo, subentra la disillusione, la stanchezza.....e poi basta, capisci di avere scavallato l'ostacolo e di esser atterrato dall'altra parte sano e piu' o meno salvo
Adriana...
24 aprile 2015 22:17
Vabbe': se la piccola fa come le pare, dove sbaglia? Mia nonna avrebbe detto" Io da piccola ascoltavo..". L' ostinato aggancio a quello che ci hanno inculcato da bimbi e il volere, forse, di non uscirne, di idealizzare...
savpg8801
24 aprile 2015 22:01
Quello che dicevo...la natura del figlio è quella di distaccarsi dalla famiglia e di rinnovare la natura creando nuovi nuclei. Dice il credente: lascierai il padre e la madre..ecc. Quindi di acquisire autonomia.
Invece quando accade il contrario il figlio resta a sbambocciare, si scoccia e si ribella, ma resta. Ecco poi i conflitti, la disattesa regola di imparare comportamenti, rispetti, farsi i cavoli propri in casa dei cavoli di altri (famiglia). Salta fuori il concetto di retrogrado, di matusa(come dicevano tempo fa) di cerbero, di padrone schiavista, ecc.
Ormai i piccoli quasi nascono, come recita l'orrendo neologismo sgrammaticato, già ""imparati"" e ne sono convinti. La piccola dice, se tenti di insegnarle qualcosina, : io faccio come mi pare. E i cartoons o altra TV diseducativa, con l'aggiunta di pubblicità che inserisce il concetto subliminale che i grandi imparano dai piccoli tipo ....ma nonno..questo si fa così, mangia il tal formaggio che è buono e tu manco ne capisci di bontà...ecc.ecc.
Cara Adri....non basta neppure essere padri o nonni, o amici di altri padri, madri nonni o nonne per dire esattamente come vanno le cose, ma con molta verosimiglianza, siamo in una progressione geometrica molto negativa circa lo spostamento in avanti di questa "beata"gioventù oramai anche nell'ordine di alcune decine di anni. E in progressione geometrica inversa circa l'azione di diventare veramente uomini o donne nel senso sublime del concetto e non bambini o bambine.
Adriana...
24 aprile 2015 20:44
Sav...i quarantenni di oggi sono quelli che si sono trovati nel mezzo del lento, sì , rivoluzionario cambiamento a partire dagli anni 80 : computer, lingue, centri commerciali, amori omo...e via dicendo...
Adriana...
24 aprile 2015 20:35
L imprinting genetoriale c' è, sebbene in minima parte. Non tanto te, ma prova ad analizzare tuo figlio: in parte non èè quello che gli hai inculcato da bambino? Non dice grazie, non cede il posto ad un anziano sull' autobus, e via dicendo?
Adriana...
24 aprile 2015 20:30
Quindi, un " processo breve e veloce" a quale livello di maturazione vuole portare? A bruciare le tappe, in tutto..!!! Oh, quante sedicenni dimostrano 20 anni, ad es...
Oggi èè tutto precoce: frutta , verdura...e certi stati fisiologici,chissà perché....
savpg8801
24 aprile 2015 20:27
Neanche per sogno. Non è la colpa dei genitori come gli psicoanalisti del passato asserivano e cioè che ogni cosa fa un giovane, poi da adolescente, poi da adulto è colpa dell'imprinting genitoriale genetico. Questa è una deviazione sui generis.
I percorsi evolutivi che portano un bimbo ad un adulto sono sempre più fumosi e statici. Si vede anche sui luoghi di lavoro dove i giovani sono sempre meno propensi a dimostrare valore, solo diritti ad essere messi in apprendimento, poche capacità di arrangiarsi, e sempre più rimostranze o colpa agli altri se sbagliano ecc. Il lavoro duro e a testa bassa non esiste ormai più. In linea con l'allungamento della vita si tende ad allungare anche quello della maturazione, come per le donne quello delle prime/a gestazioni, della formazione di una coppia con prole. Il figlio è sempre meno desiderato(a fatti ma non a parole) con la scusa che costa, non si sa come mantenerlo, non si ha lavoro, si preferisce allungare la propria libertà di divertimento e di egoismo, ecc.
Il figlio è un bene troppo prezioso per quei pochi che ce l'hanno perchè è merce rara e, si sa, la rarità richiama ed evoca naturalmente valore da esaltare.
Quasi tutti difendono accanitamente il figlio che, invece di crescere nei valori propri e comportamentali come dovrebbe, resta accucciato nella sua aurea tana e si comporta sempre da bambino per non perdere il beneficio(lui crede così, salvo alcuni) acquisito perchè gli torna comodo.
Perciò non è retaggio genitoriale, come se fosse una sorta di familiarità trasmissa geneticamente, ma un decennale stupido e sconveniente comportamento che fa del bambino un eterno viziato portato sul piatto d'argento.
Non esiste più la millenaria "iniziazione"quella che faceva fare il salto di qualità. Adesso te ne vai solo soletto nella foresta e ti arrangi. Se torni sei adulto e conscio di esserlo. Se no non lo meritavi.
Quindi, i trenta-quarantenni odierni sono fuori da questi fenomeni di crescita e spesso sono rimasti a confrontarsi, nella vita, a suon di emoticon, frasette, diritti, e infiniti telegrammi twittati o insulsamente sciorinati su altri social mettendo così in piazza anche le cose più cretine o i propri più imbecilli comportamenti.
Questo è solo un piccolo esempio, ma il degrado più esteso c'è e ormai si vede pur soffocato da un omertoso menefreghismo attribuendone la causa a un ineluttabile processo eolutivo.
Adriana...
24 aprile 2015 19:32
Sav, prova a guardare il tuo processo di maturazione e confrontarlo con qualcuno...Ogni processo èè aasée e ogni processo corre con i tempi attuali...e, a!cuni temli sono stati
più duraturi, come il tuo, altri brevi: ...e più passa il tempo, più itempi ( e con essi i processi) si aaccorciano..,
Adriana...
24 aprile 2015 19:27
Se un adulto non matura mai, in fondo, la colpa non è di chi l' ha generato?
Adriana...
24 aprile 2015 19:10
Direttore, chi l' avrebbe detto che, col tempo, mi avresti potuto dare ragione su alcuni punti? E se qui avessimo le icone, un bell' OK col pollice non sarebbe tanto stato fuori luogo...;)
savpg8801
24 aprile 2015 18:53
Certo, Adri, siamo d'accordo....ma gli adulti che fanno i bambini, non con i bambini la qual cosa va benissimo, ma tra di loro e non si accorgono neppure più di farlo perchè c'è una carenza di maturazione, complessi vari, emulazioni, ritardo evolutivo da adolescente a adulto, questo no, non va bene. Sembra, invece, che tutto sia una posa, perchè l'esame fatto da chi studia i comportamenti umani, sorta di psico-etologo, inquadra bene questi fenomeni. L'adulto mai maturato non ha avuto coraggio di staccarsi dal gruppo-clan da cui ha imparato. Ha paura di crescere e con lui tutti gli altri. Il tutto condito con una sorta di passivismo tollerante che lascia cuocere tutto nel proprio piccolo mondo. Del resto è cosa nota. Staccarsi dal mondo degli infanti, da parte dei deboli cresciuti di corpo ma non di mente, diventa come staccarsi dal vizio, dal gioco, dalla droga, dal piacere, cioè una fatica immane che ti fa rimandare sempre al domani la dovuta crescita.
Adriana...
24 aprile 2015 18:07
L' infantilismo Sav, è dare tutto per scontato, come l' amore di un nonno verso i nipoti ma non aver mai detto loro" v.v.b" e cosa peggiore, senza un abbraccio, o calci, o pugni o uno scherzoso " fuckyou"...
Adriana...
24 aprile 2015 18:03
Hai detto bene Sav" Essi lo devono fare". L ' approccio corporale e linguistico nei tuoi confronti, èè il loro modo di abbattere le barriere architettoniche col nonnino. Non basta far sentire loro di essere amate, senza prove di calci e linguaggi confidenziali!
Adriana...
24 aprile 2015 17:42
Sav...a volte più che i sentimenti in acronimo, non è che ci spaventano le risposte in acronimo? E non tanto perché potremmo non conoscere, quanto perché potremmo avere pudore dei nostri sentimenti....dei quali avremmo avuto paura pur senza acronimi.
Non so se è facile seguirmi...
Adriana...
24 aprile 2015 17:34
Sav, tu quand' eri piccolo senz' altro non dicevi parolacce scherzose ai tuoi nonni, ma neanche " ti voglio bene, nonna". Quante parole belle date per scontate e parole " brutte" da mai pronunciare, scovare?
savpg8801
24 aprile 2015 17:01
?T.V.B.???? certo che li fa la maggiore 8/9anni!
Fa anche le pernacchie e dice le parolacce scherzose,mi da calci e mi fa urli disumani alle spalle e chissà cos'altro che nessuno sa. La piccola fa anche peggio.
Ma questo non dice nulla; o siamo tutti infanti?
Essi lo devono fare. Ma quel che si vede in giro e che si legge o si sente è puro infantilismo. Peccato che non si capisca.
Adriana...
24 aprile 2015 16:16
Direttore, i tuoi nipoti, quando e se ti scrivono" nonno t.v.b." , condanni l' acronimo generazionale a priori, o ne apprezzi il contenuto?
Adriana...
24 aprile 2015 16:14
Direttore....io difatti ho un intelletto licenziale e so ascoltare e leggere poco per esperienze di vita.
Tutto andrebbe fatto con moderazione, senza fanatismi: una faccina, per un saluto finale tra adulti, perché no???;)
savpg8801
24 aprile 2015 11:54
L'essere giudicati prolissi o meno dipende dalla capacità intellettiva di chi legge o ascolta cioè se ci arriva o meno a capire.
I riassunti o le moderne stupide mode di commentare telegrafici sono imposte da problemi diversi dalla chiarezza o dalla esplicità necessarie spesso dovuti a fattori mentali o modaioli, o economici, o spottistici, non certo da necessità di inquadrare le cose con esattezza.
Le idee e la comunicazione si esternano in modo esauriente, senza tema di equivoci, con la giusta misura necessaria alla corretta esplicazione.
Le frasette, magari condite con faccine o simboli, denotano bassa mentalità e becera emulazione.
Non per niente, fra due interlocutori, la regola principe è saper ascoltare (o leggere).
Il telegrafo o messaggistica fatta di frasi tronche od onomatopeiche, sono considerate comunemente l'anticamera della decadenza comunicativa. E lo si vede pure all'atto pratico.
Adriana...
23 aprile 2015 20:44
Ultimamente su un social vanno di " moda" determinate immagini: possibile che pochi si possano rendere conto che tutte le immagini in generale siano volute da determinate " sovranità" e che cliccandole ci si uniforma un po'?
Adriana...
23 aprile 2015 20:40
Direttore..meno prolisso, no?@@Con i nipotini le morali erano sempre così " corpulenti"...semplificare, semplificare sempre. Io penso che i social tendano ad uniformare le menti....
I fiorum invece sono più obiettivi e non sono male, secondo me: basta solo selezionarli con le liro utenze...
Adriana...
23 aprile 2015 16:06
In pratica nelle foto, quando mi rivedo, sento di non appartenermi poiché non ricordo a quali livelli potesse essere la mia coscienza. Un conto èè supporlo, un conto ricordarlo. Forse, è vero, che siamo eterei( alcuni, più che altro...io senz'altro, forse troppo).
E poi? Per arrivare dove?
Adriana...
23 aprile 2015 10:42
Siamo l' oggi, non il ieri.
Ogni tanto " rivango" i miei " ieri" e non ne ho la minima coscienza di dove, come, perché fossi stata io in quel periodo. Ogni tanto rivedo delle foto e mi chiedo" Chissà fino a che punto arrivava la mia coscienza di me!". Ovvio che la coscienza di ognuno di noi èè un flusso dinamico, in continuo movimenti. Alcuni raffinano la propria coscienza, altri invece ci rimuginano e si fossilizzano.
Coscienza= consapevolezza del proprio sé
Conoscenza= l entourage attorno al sé di oguno, che scaturisce da una " conoscenza generale.
Non so in quanti capiranno questo mio pensiero.
Io sono un sé davvero ingarbugliato!
Adriana...
23 aprile 2015 10:15
È bello, Sugar, leggere la tua serenità. Buona giornata anche a te, ben rivisto al direttore e un saluto a Zamo e a tutti quelli chepassano di qua!
savpg8801
23 aprile 2015 10:09
Meno male che le difese tribali o settarie, fino alle prossime venture, hanno fine: sono in esaurimento. Perchè le menti offuscate si artigliano come gatti alle palle altrui. In ogni caso la ragione deve finalmente uscirne vincitrice. Le smanie di supremazia, di onnipotenza, di vittoria ad ogni costo, tipica dei politici a caccia di consensi a prescindere dagli effetti che producono, sono chiaro indice di ottusità mentale spesso primaria, ma anche secondaria.
Chi in difesa del proprio territorio non sopporta consigli, critiche, inviti a smetterla, fa del proprio "status" una guerra santa. Chi ""infedele"" si intromette anche bonariamente invadendo il "borderwall" creatosi fra aderenti di setta, è insultato, reietto, cacciato, senza costrutto. Ricordo il thread di scientology, altri del clan dei bradipi, altri ancora che tutti conosciamo, dove i santoncini di turno, i cacciatori di presenze, gli illuminati maestrini tronfi delle loro pianificazioni, i parloni perditempo e ripetitivi allo spasimo, i produttori infaticabili di "post", gli enciclopedici copiatori e pasteggiatori la fanno da protagonisti, spesso indesiderati, dicevo...queste rimembranze esulanti dallo spirito di confronto sereno ma costantemente logomachiche, stiano per finire.
La tenuta in vita di argomenti marcescenti e sull'orlo della legalità per puro spirito di pseudo informazione, è pratica detestabile.
L'offesa a persone partecipanti che esprimono la propria opinione, solo per il fatto di difesa di situazioni comunemente considerate, tra l'altro, fuori regola, è deprecabile. Chi ha ancora padiglioni auricolari, intenda.
L'accanimento di pochi contro tutti, specie nella legale espressione delle proprie idee, denota individualità egoistica e sprezzo di quella altrui, anche se correttamente normale.
L'andazzo aberrante che i social networks comuni hanno intrapreso da parte dei partecipanti, negli ultimi tempi, è stato anche oggetto di studi e di misure riducenti.
Le offese, le porcate, gli interventi sciocchi ed aggressivi, le frasi sconnesse ivi spesso postate, sono indice di una china in forte discesa della umana tendenza alla socialità esistenziale ed aggregativa tipica dell'uomo e di molte specie animali, per non dimenticare la perduta, o mai posseduta, intelligenza. Per sociale ormai si intende una lotta continua e mostruosa di parole, ognuno contro tutti e tutti contro tutti o tutti contro uno. Non solo sul web, ma anche nelle migliaia di talk-show che quotidianamente vengono sempre più proposti e a guardarli o sentirli viene veramente da vomitare.
Chi crede nella fede della Resurrezione, non per l'ennesima ondata modaiola, ma per profondità del proprio animo, spero non si comporti come il delinquente mafioso che tappezza il proprio covo di immagini sacre e compie atti innominabili con la CROCE al collo, ma appesa ad una catena aurea.
sugar magnolia
23 aprile 2015 8:56
LUI E' RISORTO IL 3 GIORNO, io il 20 anno

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Per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza
discese dal cielo
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo
fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto
e il terzo giorno è resuscitato secondo le Scritture
è salito al Cielo
e siede alle destra del Padre
e di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti
e il suo Regno non avrà fine

°°°°°°°°°°°°°°°°°°

io avro' fine, tutti noi avremo fine, anche ADUC, prima o poi avra' fine,

ma quello che noi abbiamo scritto, forse rimarra' nel web per sempre

il mio diario quotidiano aprile 2008 - marzo 2015.......forse rimarra' e mi sopravvivera', in qualche Server, la storia personale e umana di questo uomo che ha scelto di chiamarsi Sugar Magnolia, ecco perche' la sua (presunta) RESURREZIONE e' diversa da qualunque altra
sugar magnolia
23 aprile 2015 8:44
Una persona potrebbe risorgere pur non avendo niente, se non sé....

______________

TUTTI NOI ABBIAMO ....NOI STESSI, anche una persona che sminuisce sempre se stessa, ha spazi per una forma di resurrezione; ossia acquisire consapevolezza e sciogliere le proprie insicurezze

ps
parlo in generale, non e' riferito a ......nessunoooo in particolare (eh eh eh), sia bene inteso, cerco di non parlare mai degli altri, ne ho abbastanza di me figuratevi se mi concentro sugli altri

sono concentrato solo su me stesso dal 1991

buona giornata, oggi, come ogni giovedi', ore 17,30, vado a prendere le 7 pastigline settimanali che mi fanno, e mi faranno vivere, credo a vita, una vita SERENA e libera da pulsioni
sugar magnolia
23 aprile 2015 8:34
tanti aggettivi, ma la questione e' molto, ma molto, ma molto piu' complessa

ora siamo al punto che non scrivo piu'......ho scritto sin troppo, e non ho piu' nulla da dire

e' stato come un cammino,
come salire una scala,
si arranca agli ultimi gradini,
CHE SONO SEMPRE I PIU' DURI,
POI LA TESTA CE LA FA',
SI SCIOGLIE L'ANSIA,
SI SCIOGLIE LA PAURA
SI ARRIVA IN CIMA,

e arriva la CON SA PE VO LEZ ZA, come una specie di ILLUMINAZIONE....
"Io li' non ci vado piu', basta, fanculo"

e si guarda la scala dall'alto al basso e ci si chiede
ok e ora ??
il cammino l'ho percorso tutto, sono in cima, non mi interessa piu', non mi va piu', basta, si volta pagina, in modo, FINALMENTE, sereno

++++ ecco, questo e' una forma di resurrezione personale ++++
Zamolxis
22 aprile 2015 22:11
Paura
Adriana...
22 aprile 2015 22:03
Sì...la sua era insofferenza, più che sofferenza...
Commenti
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