Commenti
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end
6 luglio 2008 0:00
TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!!

cosi chiudiamo sta barzelletta.
Arnold
5 luglio 2008 0:00
X IVAN
"Ho qualche dilemma sul GENERE in cui catalogare il film: Commedia? Drammatico? Grottesco? Sentimentale? Forse un po' in tutti; l'importante è che ogni genere contenuto è stato affrontato più che bene (e che prova, Manfredi! Ha zittito tutti quelli che gli contestavano di saper interpretare soltanto “er romanaccio”...)"
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Il dilemma c'è perchè il film è originalissimo, direi unico e sfugge quindi ad una volgare e pedissequa catalogazione.
Quanto a "Manfredi romanaccio" è da notare che Manfredi non era di Roma bensì di Castro dei Volsci provincia di Frosinone, nel suo imprinting sociale non c'è la psicologia spaccona del borgataro romano all'Alberto Sordi ma piuttosto quella del tamarrone campagnolo laziale, che differisce molto poco dal suo simile abruzzese o pugliese: ecco perchè il personaggio di Giacinto Mazzitella gli riesce così bene! In realtà Giacinto Mazzitella (o qualcosa di molto simile) Manfredi lo aveva già interpretato nel 1965, nel film QUESTA VOLTA PARLIAMO DI UOMINI di Lina Wertmuller, un film ad "incastro" (4 episodi legati da un filo conduttore) dove interpreta "Un bravuomo" cioè uno spregevole contadino abruzzese che ozia all'osteria e sfrutta la moglie che sgobba come una schiava e che egli tiranneggia e disprezza, senza peraltro curarsi minimamente della numerosa prole.
Un ruolo congeniale al buon Manfredi, in cui dà il meglio di sè come attore!
Ma nel film di Scola c'è ben altro che la commedia grottesca alla Wertmuller, p.es. ci sono echi pasoliniani, c'è la poesia dolente del sottoproletariato urbano di ACCATTONE o MAMMA ROMA ma senza l'acme finale, senza l'epilogo tragico... nel film di Scola la tragedia è nell'ordine quotidiano e ineludibile delle cose, per questo parlavo di teorema. E niente rende meglio questo senso di tragedia quotidiana e silenziosa, non eclatante come la morte di Accattone o del figlio di Mamma Roma, che la visione della ragazzina col pancione che all'alba va ad attingere secchi enormi d'acqua alla fontana... la ragazzina "dagli stivali gialli", la balia bambina innocente e altruista che assiste l'infanzia della baraccopoli fangosa, violata, stuprata... Ma secondo te IVAN, quegli stivali gialli hanno un significato o no? Per me sì, sono un segno distintivo, un catalizzatore per richiamare l'attenzione dello spettatore distratto e mi ricordano moltissimo il "cappottino rosso" dell'anonima bambina di SCHINDLER LIST, l'unica macchia di colore nel film in B/N ed anche qui è la vita innocente calpestata dall'egoismo bestiale e indifferente del mondo adulto.
Sono sicuro che Steven Spielberg ha copiato da Scola l'idea del "cappottino rosso", tu che ne dici? Così come l'idea del volo in bicicletta di ET l'ha presa da MIRACOLO A MILANO. Del resto lo ha ammesso lui stesso che il cinema italiano è maestro, anche se spesso è misconosciuto...
Isaia Kwick Zingaro ROM
5 luglio 2008 0:00
Io ieri ho rivisto il Bestione con Giannini.
Isaia Kwick Zingaro ROM
danilo
4 luglio 2008 0:00
io ci ho provato con fantozzi, ma nessuno ha raccolto: c'è puzza di qualcosa simile alla cultura, alle cose belle , in questo thread; probabilmente a qualcuno fa lo stesso effetto dello spray repellente dei cani.

un saluto,
Данiло чера

(da qualche parte, nel mondo, sono iscritto così sui documenti)
IVAN
4 luglio 2008 0:00
Per Arnold:
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Ah, nottambulo...Anch'io “BRUTTI, SPORCHI E CATTIVI” l'ho ri-rivisto l'altra sera (e sono a 3), val sempre la pena.

Ho qualche dilemma sul GENERE in cui catalogare il film: Commedia? Drammatico? Grottesco? Sentimentale? Forse un po' in tutti; l'importante è che ogni genere contenuto è stato affrontato più che bene (e che prova, Manfredi! Ha zittito tutti quelli che gli contestavano di saper interpretare soltanto “er romanaccio”...)
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<< C'è nell'interazione di quei microcosmi canaglieschi coesistenti e insieme isolati nei rispettivi egoismi, qualcosa di lirico e insieme di compatto, di coeso, un'unità logica e artistica determinata e univoca come un teorema matematico. >>

...Ma che minchia stai a ddì, che sembra di sentire il professor Guidobaldo Maria Riccardelli che parla de “La Corazzata Potemkin”? Non bastava dire “Ahò, gajiardo”?
Qui si parla terra-terra; chissà che restare in ginocchio sui ceci per tre giorni guardando “Giovannona Coscialunga” e “L'esorciccio” non te lo faccia entrare in quel megaencefalo neurofibromatosico...

IVAN
3 luglio 2008 0:00
Per Danilo:
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<< Mi scuso per l'uso del forum per comunicazioni di servizio. >>

De nada, hermano, ti confermo che questo è un forum di comunicazioni di servizio in cui – ogni tanto – si parla anche di film...

E così allo “Spoleto Festival” fanno gli snob? Bene, prendi esempio dai Blues Brothers sul ponte del raduno di neo-nazisti: sali in auto e vagli addosso. Così si fa, con gli sboroni!

Sui threads “noiosi” non so che dire. Pare sia un inevitabile effetto collaterale della “carta bianca” concessa dall'ADUC agli utenti (usata come diceva Totò...)
A ben vedere la tendenza media dei threads sarebbe un interessantissimo oggetto di analisi; ci si può leggere un RIFLESSO della Società intera.
Rimane il fatto che sta ai singoli (ne basta UNO, se determinato a farlo) per imprimere una svolta decisiva a qualunque discussione.
Io, per esempio, sto preparando una rispostaccia al commento di Arnold, sperando che abbocchi e trasformi anche questa discussione in un canile...purtroppo temo di non essere molto credibile, come provocatore (ci vorrebbe un Topesio...ma perché si tiene alla larga? E dire che l'avevo pure mandato affanculo...Se non è ingratitudine, questa...)

IVAN
2 luglio 2008 0:00
Per Giuliana:
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Un'ottima lista...ma troppi film in una botta! Mi limito a qualche commento sparso.

“LEON” è un film eccezionale. Rispetto a “NIKITA” (sempre di Besson) soffre di qualche “concessione” al mercato americano (alcuni stereotipi nella definizione dei “cattivi” e del traffico di droga), ma il rapporto tra il killer e la ragazzina inquieta è reso in maniera magnifica.

“FACE OFF” è il tipico action-movie americano: grande effetto spettacolare, contenuti zero (che non è un male, quando l'autore non ha la “pretesa” che ci siano...)
Certo, bisogna chiudere un occhio sul fatto (scientificamente “imbevibile”) che basti scambiare la pelle del volto per scambiare anche fisionomia fra due persone...ma nel contesto è un film avvincente.

“WASABI” parte da un'idea carina (un superpoliziotto francese scopre di avere in Giappone una figlia schizzata che lo detesta, e la prende sotto tutela “in incognito”), purtroppo la sua realizzazione eccede in buffoneria abbastanza gratuita che toglie “serietà” alle situazioni che vorrebbe far apparire “di tensione”.
Per “TAXXI” vale più o meno la stessa cosa (poi, chi si accontenta gode...)

“LA FINESTRA DI FRONTE” è un film discreto e ben curato. Come suo stile, Ferzan Ozpetek narra le piccole tragedie e speranze delle persone “normali”, senza scomodare eroi da romanzo predestinati a compiere grandi imprese. Gli ingredienti infatti sono quanto di più “banale” gli spettatori possano riscontrare nella propria vita quotidiana: crisi famigliari, sogni dimenticati, vite sprecate, e soprattutto i tentativi di conquistarsi delle alternative. Un ottimo antidoto “nostrano” ai personaggi di cartapesta rappresentati nella maggior parte dei film d'importazione.

Sinceramente “LA TIGRE E LA NEVE” mi ha deluso. In genere l'accoppiata Benigni/Cerami sforna film sgangherati ma con molte trovate geniali...Stavolta invece sembrano essersi dimenticati delle “trovate geniali”...

Immagino che con “L'ULTIMO DEI MOHICANI” ti riferisca alla versione più recente del romanzo, quella del 1993 di Michael Mann (garanzia di qualità). Spettacolare e ben realizzata, pur non aggiungendo nulla al classico del 1936 di G.B.Seitz (consigliato anche questo).

“IL CODICE DA VINCI” mi è parso un po' ambiguo. Giudizio biforcuto, a libera scelta:
- Un film che non dice nulla, ma lo dice bene.
- Un film che dice un sacco di cose, ma le dice male.
...e alè, tutti accontentati. Comunque Ron Howard ha dimostrato di saper fare di meglio, quando vuole (“CRONISTI D'ASSALTO”, “RANSOM-IL RISCATTO”...)

Arnold
2 luglio 2008 0:00
Nessuno ha finora menzionato BRUTTI,SPORCHI E CATTIVI di ETTORE SCOLA?

IMPERDONABILE!!...

L'ho (ri)(riri)visto lunedì su LA7 e + lo vedo + mi piace... che simpatico Giacinto Mazzitella e che simpatici e veri i suoi figli! Mi sembrano vecchi amici, mi sembra di conoscerli da sempre... voglio esagerare: mi sembrano fratelli!!! ;-))

Questo è il vero realismo italiano, altro che UMBERTO D. e LADRI DI BICICLETTE!

Direi di più: c'è nell'interazione di quei microcosmi canaglieschi coesistenti e insieme isolati nei rispettivi egoismi, qualcosa di lirico e insieme di compatto, di coeso, un'unità logica e artistica determinata e univoca come un teorema matematico.

Insomma: un vero piccolo capolavoro, eppure è misconosciuto...mah!
danilo
2 luglio 2008 0:00
naturalmente non mi riferivo a questo.

ciao!

danilo.
danilo
2 luglio 2008 0:00
voglio prendere una boccata d'aria in questa discussione.

Fantozzi fa troppo ridere nella sua estrema tristezza; alcune scene mi appaiono addirittura imbarazzanti.

Colgo l'occasione per ringraziarti per il recapito della cassetta; lo avevo fatto via e-mail ma evidentemente sussistono i problemi di recapito.
La registrazione è molto interessante, si sente un john lord a volte persino più motivato.
child in time? gain degli strumenti a 10 e valvole in saturazione continua ( a quell'epoca, fortunatamente, i mezzi per fare il suono erano solo quelli ): un'ottima alternativa con interessanti variazioni rispetto alla versione pubblicata.

Qui, al festival, con la sbb siamo assolutamente " off topic " in quanto c'e spazio solo per le arti colte ( prosa lirica balletti )
tuttavia - e torno in argomento- c'è anche una rassegna cinematografica ( di cui non conosco neanche un film, nè un regista ).
In realtà non è vero , perchè danno " ballando ballando " di Scola, ma alle 11 di mattina ( !!!!! )

che alto aggiungere? pare che da quando telecom si è messa a fare la brava siamo costretti a seguire thread ben più noiosi.

mi scuso per l'uso del forum per comunicazioni di servizio.

un saluto,

danilo.

IVAN
29 giugno 2008 0:00
Per Danilo:
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Bentornato, vecchio...Ultimamente la Telecom ci lascia un po' disoccupati, eh? (Speriamo che non stia smettendo di truffare gli utenti!)

In effetti, attorno a “IL SECONDO TRAGICO FANTOZZI” ci abbiamo girato un sacco di volte citando “La Corazzata Potemkin”, ma nessuno aveva ancora citato il film in sé.
Come dimenticare il viaggio al Casinò col Duca Conte? E la battuta di caccia? E la scena “Scusi...chi ha fatto palo?” MITICO!!!

Il filone “fantozziano” ha una sua ragione di esistere per i primi tre film, in cui la componente simbolica e surreale li trasforma in una sottile metafora dell'italiano medio.
Poi purtroppo, da quando la regia è passata all'ignobile Neri Parenti, Fantozzi è diventato solo un coglione a cui capitano delle sfighe.
Stendiamo un velo pietoso sullo scempio (e magari anche un sudario sulla moderna “commedia all'italiana” incarnata dalla coppia Boldi-De Sica).

Ivan il Terribile 32esimo

(P.S: Ho saputo che è iniziato il Festival di Spoleto...Ci siete anche voi?
A proposito, ti è arrivata la cassetta? Attendo un giudizio sulla versione di “Child in time”...ma occhio a non ingolosire troppo Lavinia, altrimenti comincerà a farmi delle fatture voodoo per beneficiare del mio testamento prima di 80 anni...)

IVAN
28 giugno 2008 0:00
Per LAVINIA:
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Mi tocchi un nervo scoperto, perché dopo il sorprendente debutto con “LE IENE” e il cult “PULP FICTION”, Tarantino ha perso un po' slancio.
“GRINDHOUSE” è la conferma che il buon Quentin sta camuffando la propria mancanza di ispirazione spacciandola per “omaggi” ai filoni cinematografici underground.

Comunque “HOSTEL” non è suo, credo che lo abbia soltanto prodotto (anche se al suo posto non me ne vanterei).
È un filmino di pura “exploitation”, che cavalca la moda dei finti SNUFF-MOVIES (pellicole clandestine che riprendono torture e omicidi reali), portandoli nel circuito della grande Distribuzione.

Su “KILL BILL” ti rimando alla risposta per Rocco; su “TULPAN” e "BLOOD DIAMONDS" non so ancora dirti nulla. Ciao.

(P.S: Vai subito in ginocchio sui ceci! “PULP FICTION” c'era addirittura nel topic...)

Giuliana
28 giugno 2008 0:00
A me sono piaciuti molto:
-Il codice Da Vinci;
-Il mistero dei templari;
-Io sono Leggenda;
-The sixty sense;
-Face off;
-L'ultimo dei mohicani;
-Vi presento Joe Black;
-Ocean's eleven;
-Paolo Borsellino;
-Padre Pio;
-Ultimo;
-Palermo-Roma solo andata;
-Il re dei re;
-La finestra di fronte;
-La vita è bella;
-La tigre e la neve;
-Leon;
-Wasabi;
-Taxxi;

Ce ne sono tanti altri, mi piacciono parecchio i film....
IVAN
27 giugno 2008 0:00
Per Rocco:
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<< “Eccezzziunale veramente” l'ho visto un po' di giorni fa, ma non mi è piaciuto tanto. >>

...E ci mancherebbe! L'ho suggerito proprio perché è un film talmente disarmante che, dopo averlo visto, qualunque ciofeca apparirà un capolavoro da oscar.

<< Mi piacerebbe sapere se c'è una classifica dei più votati. >>

Niente classifiche, anzi, le ripetizioni sono punite con la visione de “La Corazzata Potemkin” in ginocchio sui ceci (stavolta ti sei salvato solo perché hai scritto male “SCHINDLER'S LIST”!)
Comunque hai ragione, è ora di ri-postare una lista con tutti gli aggiornamenti.

“KILL BILL” è il classico “fumettone”, ben confezionato e ricco di invenzioni sperimentali.
A tratti eccessivo (il massacro a colpi di katana degli “88 folli”) a tratti geniale (il montaggio e le citazioni ad altri film).
Praticamente è il rifacimento in chiave moderna di “L'ULTIMO COMBATTIMENTO DI CHEN” (rifacimento dichiarato, visto che la Thurman indossa persino la stessa tuta gialla da motociclista che aveva Bruce Lee), con l'aggiunta di una riuscita love/hate story fra killers.

“SIN CITY”...Ahi! Atroce dilemma. A chi non ha letto PRIMA la stupenda saga a fumetti di Frank Miller, può anche apparire un film sorprendente...ma personalmente l'ho trovato solo una diligente trasposizione cinematografica senza lode né infamia, privo della “magia” dell'originale su carta.

Nella sua semplicità, il primo “RAMBO” è decisamente un buon film (l'unico vedibile di Ted Kotcheff); in quel ruolo persino Stallone sembra un attore “vero”.
Peccato che il personaggio sia stato rovinato dalle orrende versioni che si sono viste nei suoi assurdi seguiti.

Per “MATRIX” vale più o meno lo stesso discorso, quindi tralasciamo gli inutili sequels.
Il primo è un'opera sorprendente, anche se eccede in sfoggio di scene d'azione (di effetto meramente VISIVO) che distraggono dai contenuti del film.
In generale, una “indigestione” di pur buoni ingredienti.

danilo
26 giugno 2008 0:00
vorrei segnalare, nella categoria "DRAMMATICO " due film che, a torto secondo me, non sono stati menzionati:

1) FANTOZZI
2) IL SECONDO TRAGICO FANTOZZI

saluti,

danilo
Lavinia
26 giugno 2008 0:00
ah, si, é vero, sono giá stati citati Kill Bill e Pulp Fiction...?Adoro Tarantino, generalmente, anche se per esempio "hostel" secondo é orrendo, forse si merita un posto nei film piú brutti del mondo.
A paoposito di film, a cannes é stato presentato un film, Tulpan, che ho trovato molto dolce, insomma, mi é piaciuto molto.
Qualcuno l'ha visto?
rocco
26 giugno 2008 0:00
Salve. Scrivo alcuni dei miei film preferiti: Sin city, kill bill, Rambo, Scindler list e matrix. Ecceziunale veramente l'ho visto un po di giormi fa ma non mi è piaciuto tanto.
Mi piacerebbe sapere se c'e una classifica dei più votati.


IVAN
3 giugno 2008 0:00
VIULEEENZA!!!
Finalmente la vita torna ad avere un senso: Giovedì 5 giugno alle 21.00 su RAI 3 c'è “ECCEZZZIUNALE VERAMENTE”, capolavoro del trash made in Italy.
Liberatevi dagli impegni, fatevi licenziare, rubate un televisore, fate quel che volete...ma non scherziamo, eh?

IVAN
2 giugno 2008 0:00
Per Valerio:
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Ah, “GARDE A VUE” era “GUARDATO A VISTA”? Allora me lo sono già gustato (un secolo fa).
Condivido, un gioiellino della scuola francese anni '80. Personalmente poi adoro Lino Ventura, una “faccia da cinema” come ce ne sono poche...Renderebbe guardabile qualunque ciofeca, figuriamoci quindi i film ben fatti come questo (a proposito: non ti ricorda un po' “UNA PURA FORMALITÀ”? Se non lo hai ancora visto, segnatelo assolutamente!)

<< Aspetto anche tuoi suggerimenti. >>
Guarda...A parte quelli del topic, preferisco lasciare che siano gli altri lettori ad aggiungere preferenze personali. Infatti non è solo questo lo scopo per cui esiste questa discussione.
Qui i lettori che altrove si scannano per Destra-Sinistra, Pillola-Aborto, Milan-Inter ecc, possono ritrovarsi accomunati dal parlare bene dello stesso film.
Insomma, la Farsa è la massima forma di Democrazia (o è il contrario? Boh...)

Ivan

(P.S: A dire il vero, una volta ci avevo anche provato a far piantare un casino, ma niente da fare, come accendere un fuoco sotto il mare...Topesio, ma come fai?)

Lavinia
1 giugno 2008 0:00
SI, bravo, é proprio quella la canzone, ho spulciato tutti i vecchi CD, e alla fine l'ho trovata!!!
Ah, a proposito qualcuno ha giá citato Blood Diamonds? All'inizio pensavo fosse uno dei soliti film americani un pó, come dire, commerciali, ma mi sono dovuta ricredere. E'fatto molto bene(o almeno cosí mi é sembrato)

Lavinia
IVAN
31 maggio 2008 0:00
Grazie per il suggerimento di “IN BRUGES”, Lavinia, ormai sei una consigliera affidabile...
Comunque personalmente non rincorro più le ultime uscite, aspetto che escano in video o che le passino in TV (sì, sono un taccagno, e allora?) quindi ne riparliamo fra 6 mesi...O qualcun altro sa dire la sua su questo film?

(P.S: Forse la canzone irlandese è “On Raglan Road”...)

IVAN
30 maggio 2008 0:00
Per APS:
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Sul discorso di Rete 4 mi fido della parola di Kaiser Sose (o “Keyser Soze”?); non posso contraddirlo perché mi ha già messo sulla sua lista nera...e non ci tengo a fare la fine dei “Soliti Sospetti”.

“I PONTI DI MADISON COUNTRY” è un'opera insolita nella filmografia di Eastwood, credo che sia la sua unica incursione nella commedia “sentimentale”. Ma forse è proprio l'essersi testato (e bene) su un terreno per lui inusuale che ne fa apprezzare maggiormente il risultato.

“THE MILLION DOLLAR BABY” non mi ha convinto fino in fondo. Ma preciso che parlo solo per raffronti: se un regista mi sforna film da 9 in pagella, e per una volta ne fa uno da 8,5 mi sento un po' "deluso"...Però non toglie che sia lo stesso un filmone da 8,5! (e di questi tempi...)

Della serie (5 film) sull'ispettore Callaghan si eleva su tutti l'apripista “ISPETTORE CALLAGHAN, IL CASO SKORPIO È TUO” (1970), del vero maestro di Esatwood, il grande Don Siegel, non a caso regista anche del “cult” del cinema carcerario “FUGA DA ALCATRAZ”.
L'allievo ha superato il maestro? Impossibile dirlo, avrebbero dovuto confrontarsi nella stessa epoca. Si trattano comunque entrambi di registi di serie A, e tanto basta per fregarsene di fare paragoni.
Godiamoceli finché Rete 4...ops, pardon...finché Kaiser Sose ce lo permette...

Valerio
28 maggio 2008 0:00
Per Ivan:
mi fa piacere che ci sia gente in giro che distingua il vero cinema dalle fetecchie a cui troppo spesso, purtroppo, ci stanno abituando.
Se riesci guarda gli altri titoli e poi mi fai sapere.
"Garde a vue" è il titolo francese, erroneamente tradotto in italiano come "guardato a vista". In realtà la garde a vue è il fermo di polizia francese. Unica precisazione: la versione italiana perde parecchio rispetto all'originale in quanto vengono meno gli straordinari dialoghi di Audian. Interpretazione di M. Serrault e L. Ventura da antologia.
Riguardo "Manhunter": memorabile il dialogo tra Brian Cox e Petersen dove il primo gli spiega la potenza divina e le sue malefatte.
Se mi vengono in mente altri titoli memorabili te li posto.
Aspetto anche tuoi suggerimenti.
Ciao Valerio
Lavinia
27 maggio 2008 0:00
Magari non é esattamente uno dei piú bei film del mondo, ma settimana scorsa ho visto "in Bruges-la coscienza dell'assassino", a me é piaciuto molto, soprattutto la pioggia di monetine dalla torre con il sottofondo di quella canzone irlandese (accidenti non mi ricordo come si chiama) mi ha fatto quasi commuovere...
Va beh, non dico altro, visto che é ancora fuori potrei rovinare la visione a qualcuno.

Per rete4:accidenti penso che non sia giusto che utilizzi le frequenze di Europa7 peró stanno dando un sacco di bei film...
Kaiser Sose
27 maggio 2008 0:00
da: APS
Data: 22 Maggio 2008
questo accanimeto contro Rete 4...non lo capisco...sembra che sia l'origine di tutti i mali.
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Ma infatti è così, mr.APS: fu Emilio Fede a ordire gli attacchi dell'11 settembre, a provocare il buco nell'ozono e pure lo tsunami in Asia. E persino, colmo della perversione umana, a far eleggere papa Joseph Mazinger. Il tutto orchestrato dalle mie machiavelliche manipolazioni, ovviamente. Non mi crede? È proprio questo che fa di me l'unico e vero Kaiser Sose.
IVAN
27 maggio 2008 0:00
Per Valerio:
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Okay...A chi cita “ARANCIA MECCANICA” perdono anche le ripetizioni...Anche perché così posso riaprire una parentesi su “MANHUNTER” di Michael Mann.
Difficile vedere un altro film del filone “serial-killers” di questo livello. Perfetto per ritmo, atmosfera e personaggi (straordinario Brian Cox nella parte di Hannibal Lecter).
Per apprezzarlo, basta fare il confronto con il suo recente remake, l'immondo “RED DRAGON”, la cui unica ragione di esistere è stata di voler cavalcare (male) l'onda del successo del personaggio di Hannibal.
Ogni scena è stata girata IN PEGGIO, i dialoghi appiattiti, e del delizioso confronto “a specchio” tra l'ispettore Graham e Lecter non c'è più traccia.
Ma il vero scempio sta nell'aver trasformato il maniaco “Dente di Fata” da freddo, lucido e terribile vendicatore in un frustrato piagnucolone che vuole la mamma. Semplicemente penoso.

“HEAT – LA SFIDA”, sempre di Mann, meriterebbe un capitolo a parte. Raramente in un poliziesco si sono visti dei personaggi così ben delineati. La scena del bar, in cui Pacino e De Niro si confrontano faccia a faccia, è da storia del cinema. Il poliziotto e il criminale scoprono di essere praticamente identici, accomunati dagli stessi tormenti e frustrazioni; l'unica ragione per cui si trovano a combattersi è solo “professionale”.

Anche “VIVERE E MORIRE A LOS ANGELES” è un bel poliziesco, giocato più sulla definizione dei personaggi che sulla trama in sé.

“NEL CORSO DEL TEMPO” l'ho visto una sola volta, troppo poco per dare valutazioni ad un'opera così complessa. Aspetto di rivederlo (anche per la grande colonna sonora).

Come ogni film di Ferreri, anche “DILLINGER È MORTO” è difficile da seguire, essendo infarcito di metafore e girato con una tecnica tutt'altro che “scolastica”. Molto ben reso lo stato di alienazione del protagonista, incastrato tra il desiderio di normalità e la consapevolezza che in essa non potrà mai trovare soddisfazione.
In definitiva, un pessimistico dramma sull'impossibilità di fuggire dalla realtà, per quanto falsa e priva di significato.

Gli altri film segnalati non li ho ancora visti. Segno sul taccuino. Ciao.

IVAN
23 maggio 2008 0:00
Per SalMessina:
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Ottime aggiunte. “LA VALLE DELL'EDEN” viene ricordato principalmente perché appartiene alla trilogia di James Dean (assieme a “IL GIGANTE” e “GIOVENTÙ BRUCIATA”), non rendendo giustizia al film in sé, che è un magnifico affresco dell'America anni '20.
Un piccolo dramma famigliare che incarna l'ambiguità dell'intera Nazione: Caino ed Abele che convivono nello stesso corpo (metafora quanto mai attuale...)

“IL MIGLIO VERDE” lo trovo un film molto intenso, che miscela in giusta dose crudeltà, tenerezza e poesia.
C'è forse qualche caduta di tono nel personaggio di Billy (troppo fumettistico, come “cattivo”) e nel mostrare visivamente i poteri sovrannaturali di John Coffey (i raggi di energia e lo “sciame maligno” che gli escono dalla bocca...Argh!), ma nulla tolgono alla bellezza complessiva del film.
A parer mio, la miglior opera di Frank Darabont resta comunque il suo primo film, “LE ALI DELLA LIBERTÀ”, sempre di ambiente carcerario. Vivamente consigliato. Ciao.

APS
22 maggio 2008 0:00
Quanto hai ragione Ivan, quanto hai ragione. A me che Rete 4 vada sul satellite non mi interessa (ho il satellite e vedo tutto là anche per la qualità superiore dele immagini). Però questo accanimeto contro Rete 4...non lo capisco...sembra che sia l'origine di tutti i mali. Senti, a proposito di Clint...che mi dici della Streep ne "I Ponti di Madison County". Io mi sono perdutamente innamorato di quella giovane italiana casalinga un po frustrata che vede piombarsi nella sua vita un Clint Eastwood del genere...mettilo dai...e togli quella porcheria del caimano...A me piace anche il Clint di Ispettore CAllaghan e il Clint di Fuga da Alcatraz e il Clint maestro di Boxe di Million Dollar Baby...che secondo me rappresenta "IL FILM DI CLINT"...LA CONSACRAZIONE...pensaci...la lacrimuccia è scappata pure a me...(spero che ci sia nella lista altrimenti aggiungilo...Non potrei sopportare una lista dove c'è il caimano e non Million Dollar Baby...
IVAN
22 maggio 2008 0:00
VIVA EMILIO FEDE!

Chi vuole Rete 4 sul satellite? Nel bene e nel male, se volete vedervi un qualche film senza l'immonda censura del CEI dovete ancora papparvelo sulla emittente-trash di Mediaset.

Ad esempio, stasera alle 23.20 c'è “BRONX”, buon debutto alla regia di Robert De Niro, subito seguito da “UOMINI CONTRO” di Francesco Rosi, grottesco e spietato ritratto della Grande Guerra, pieno di belle invenzioni. Good night.

IVAN
22 maggio 2008 0:00
Grande APS! (stavolta senza gaffe)
“GLI SPIETATI” è una pietra miliare del Western; un autentico spartiacque tra il Western classico (leggendario e infarcito di “licenze narrative” storicamente inattendibili) e il Western “iperrealista”, in cui le pistole si inceppano, i pistoleri sbagliano mira e i bounty-killers hanno scrupoli di coscienza.

La sequenza in cui il “superpistolero” Bob l'Inglese (Richard Harris) viene umiliato da Gene Hackman sotto gli occhi del suo biografo è da oscar, e comunica magnificamente la differenza tra la Realtà e la Leggenda: uomini meschini trasformati in eroi da dei volgari scribacchini.

Eastwood è un grande regista; non ha ancora realizzato un film “olimpico” (anche se proprio con “GLI SPIETATI” ci è andato vicinissimo), ma ogni sua opera rientra puntualmente nella serie A del cinema.
Uno dei pochi autori da cui si può ancora comprare a scatola chiusa.

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