Commenti
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Mr. B.
4 agosto 2008 0:00
Caro diario,

oggi mi sono sognato che alla radio tornava quella trasmissione di quel sovversivo comunista fatto saltare sotto al tritolo, te lo ricordi?

Nel mio sogno quel tizio si presentava così:

"Un caro saluto a tutti i cittadini di stragetopoli!

Lasciai Mafiopoli contro la mia volontà il 9 maggio 1978. Nessuno quasi ne parlò perchè in quello stesso giorno fu ritrovato il corpo di Aldo Moro e dunque tutta l'attenzione andò giustamente a quella notizia e non a quella del mio assasinio.

Qualcuno forse si ricorderà della mia Radio AUT, quel programma satirico che iniziava sulle note della canzonetta:
"Facciamo finta che... Tutto va ben, Tutto va ben... Facciamo Finta che tutto va ben!!!"

Forse sarebbe il caso che dal Paradiso dove ora vivo rimandassi in onda la mia trasmissione "onda Pazza" ... ci sono molte cose che non vi ho ancora svelato ....

Che ne dite?

Un caro saluto dal per sempre vostro immortale Peppino Impastato

Silvio B.
3 agosto 2008 0:00
Caro diario,

Guzzanti mi sta davvero rompendo i maroni.
Non il mio pulisciculo personale, parlo della figlia, quella degenerata bolscevica.
È proprio vero che il talento salta una generazione.

Oddio...sarà mica che il Piersilvio mi diventa il primo presidente del consiglio onesto della storia d'Italia?!
SB
Silvio B.
3 agosto 2008 0:00
Caro diario,

il simpatico “Mr.B.” seguita a fare incubi notturni.
Avrà la coscienza sporca.
Io invece di notte dormo come un bambino.

Ovvero, mi sveglio ogni tre ore e piango.
SB
Mr B.
1 agosto 2008 0:00
Caro Diario,

questa notte ho sognato che la Guzzanti-figlia - quella stronza per capirci - se ne era andata in America e lì aveva incontrato ad un festival del cinema, quell'altro fetentone di Michael Moore ...

... nel sogno, questi si mettevano d'accordo per fare un film tratto da tutti i miei processi ... non il solito alla Moretti sulle isole Cayman ...

... no, no questo era una specie di "Il Divo" .. dove si parlava di Calvi e Luca Carboni, fratello di Flavio Carboni (quel faccendiere sardo che riciclava i soldi del boss mafioso Pippo Calò della banda della Magliana insieme a Romano Comincioli della mia Fininvest)

e tanto altro ancora ...
Mr B.
1 agosto 2008 0:00
Caro Diario,

leggi un po' qua:

http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/politica/moretti-be rlusconi/moretti-berlusconi/moretti-berlusconi.html

Ora ci si mette pure moretti a tirar fuoiri il caimano ... non bastava Grillo e Di Pietro.

Quello si chiede:
"per Cesare Previti si è trattato di tre condanne, fino alla Cassazione per corruzione di magistrati. Ma per chi ha corrotto Previti? Per Silvio Berlusconi... questo non è neppure un problema. E dire che in Inghilterra un ministro si è dimesso perché si è scoperto che non pagava i contributi alla domestica. Come etica pubblica questo paese è lontano anni luce.."

Come ha ragione Nanni ... a me piaceva tanto quel Valentino ...

... ho martellato la testa alle persone per far credere che giustizia sia mettere in galera chi ruba un portafoglio in autobus ... ma a chi gliela mette in quel posto li' a tutti gli Italiani ho fatto in modo che abbia le immunità ... hi hi hi hi hi come sono geniale!!!! E come son cojoni tutti quelli che credono c'hanno i prosciutti sugli occhi ...
Mr. B.
31 luglio 2008 0:00
Caro Diario,

certo che i miei sostenitori sono proprio dei lobotomizzati ... ho riempito la loro testa con talmente tante tette-culi calcio e fiction che non riescono più a ragionare sulla realtà.

Di Pietro non mi aveva dato del magnaccio per i bacetti a maria goretti che tanto aveva fatto incazzare veronica già lo scorso anno ... ma per aver abusato del mio conflitto di interesse (RAI - mediaset) per fare scambi illeciti per fini altrettanto illeciti:

ovvero aver promesso a saccà un bel posticino in mediaset in cambio di un favore per le pupazze di senatori al fine di far cadere il governo prodi con l'operazione che io stesso ho definito "libertinaggio"

non devo neanche fare la fatica di spiegare ... questi son talmente cojoni che credono a qualunque cosa dica loro CHI e Emilio Fede
Autore1
31 luglio 2008 0:00
Caro diario,

oggi ti scrivo con un nick diverso (ho scelto quello in codice che usavano quei giudici comunisti che indagavano su di me) perchè sto cercando di nascondermi persino a me stesso ...

ora per non annoiarti troppo, ti farò un sunto della 3^ puntata della fiction sognata.

Per i dettagli vediti gli atti al link

http://www.societacivile.it/memoria/articoli_memoria/archivi azione.pdf

Le dichiarazioni di Angelo Siino

Il collaboratore di giustizia Angelo Siino ha ricostruito il contesto nel quale erano maturate le forti
avversioni dell’organizzazione “cosa nostra” nei confronti di Falcone e
Borsellino, fornendo ampie indicazioni sul fatto che tali sentimenti erano
condivisi anche dai personaggi politici e dagli imprenditori che in qualche
modo mantenevano contatti o avevano cointeressenze con quella
associazione criminale.

In particolare ha riferito che alla fine degli anni
“80 il gruppo Ferruzzi-Gardini era venuto in Sicilia e aveva rilevato tutte le
imprese di “cosa nostra” che versavano in difficili condizioni economiche
o che rischiavano di essere sequestrate dall’Autorità Giudiziaria;

successivamente, nel 1987, in conseguenza dell’avvicinamento con quel
gruppo imprenditoriale, “cosa nostra” aveva deciso di convogliare i propri
voti verso le liste del PSI.

Presto si diffuse nell’organizzazione, in seguito ad alcune dichiarazioni
pubbliche di Falcone (tra le quali la seguente: “la mafia sta entrando in
borsa”), il timore che il magistrato avesse capito i nuovi rapporti
economici e politici di “cosa nostra”.

Siino ha riferito che il
conferimento dell’incarico al ministero a Falcone da parte di Martelli
veniva considerato da “cosa nostra” come un tradimento da parte del
partito socialista e veniva ritenuto particolarmente pericoloso perché la
conoscenza di Falcone sui nuovi rapporti politici ed economici
dell’associazione mafiosa avrebbe costituito strumento di ricatto nei
confronti dello stesso Martelli.

La strategia politica messa a punto da “cosa nostra” fu allora di
“agganciare Craxi”, considerato l’unico personaggio capace di mettersi
contro lo stesso Martelli, che ormai aveva affidato troppo potere a Falcone,
e contro il gruppo di Andreotti che aveva tradito le aspettative in ordine
all’esito del maxiprocesso.

Berlusconi era considerato un tramite per giungere a Craxi; occasione
propizia dovevano essere gli attentati alla Standa di Catania, avvenuti tra il
1990 e il 1991: “nel momento che il signor Berlusconi si veniva a
lamentare: ‘nuatri putivami… accussì videmu d’agganciari Craxi’ tramite
Berlusconi”.

continua ...
Mr B.
31 luglio 2008 0:00
Caro Diario,

oggi sono un po' contrariato...

Adesso anche Bocchino si mette a rispondermi per le rime come un vero comunista!!! Ci mancava solo che mi rispondesse: "ma guarda il tuo di tasso di assenteismo in Parlamento prima di aprire quella fogna !!!" e poi si eravamo proprio alla frutta...

non so più come tenerla sta maggioranza, ho promesso a tutti il contrario di tutto:
ai miei amici mafiosi ho promesso un bel indulto per tutti gli amici degli amici che tanto ci serve pure posto in galera per i ROM che rubano portafogli in autobus

alla gente ho promesso meno tasse e + soldi in tasca ma per piazzare i miei amici devo licenziare 5000 persone e più precarietà per tutti

A bossi ho promesso il muro da roma in giu' mentre a fini la mia successione all'altar di patria unita ..

insomma non so come proprio cosa fare ... ... mi sa tanto che ora vado a sniffarmi un "cavallo" che mi ha lasciato in eredità il mio amico-eroe Mangano ...

intermezzo
31 luglio 2008 0:00
Di Pietro bacia una bruna
Capezzone: il moralista...

Roma - Le notti romane sono, di questi tempi, più calde che mai. Non parliamo dell’afa e delle condizioni meteo tipiche di questa stagione. Lo sa bene il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, pizzicato dal settimanale “Chi”, diretto da Alfonso Signorini, mentre bacia una ragazza bruna proprio in una via del centro della capitale. E’ la moglie Susanna? Dalle foto pare proprio di no, ma il bacio sulla bocca che l’ex pm regala alla misteriosa fanciulla fa pensare che tra i due ci sia un rapporto molto intimo e confidenziale. Chissà cosa diranno la Signora Di Pietro e i suoi tre figli quando vedranno le foto…
Daniele Capezzone, portavoce di Forza Italia, commenta così gli scatti “piccanti” che riguardano Di Pietro: "Non faremo moralismo sulle foto del moralista Di Pietro su Chi... Però, certo, c'è da riflettere sul pulpito da cui venivano le prediche - perfino sulle questioni personali - di qualche settimana fa... E' proprio vero: Di Pietro attacca gli altri su cose (gli capita anche in altri ambiti) sulle quali farebbe bene a pensare a se stesso".

http://www.libero-news.it/pills/view/1842
Silvio B.
31 luglio 2008 0:00
Caro diario,

oggi “Mr.B.” (che sta scassando l'anima a tutti con illeggibili poemi a puntate dei suoi incubi) annota sul suo diario:

“Mi sono sentito un po' come quel "Valentino" figlio di Papa alessandro VI che fece amazzare a tradimento dai suoi boia-mafiosi Vitellozzo e Oliverotto da Fermo per poi cantarne le lodi in pubblico”

Mi ricorda quel che è successo al mio amico Benedetto C., a cui ho fatto le scarpe.
E a proposito di Papa, nessuno ha ancora notato l'associazione col nome di questo.
Cribbio, ma dovevo proprio farlo chiamare “Bettino XVI” per far venire un minimo di sospetto al popolo bue?
Mr. B.
30 luglio 2008 0:00
Caro Diario,

il mio incubo sta diventanto ricorrente...

Ora ti raccontola seconda puntata della fiction che mi sono sognato voluta da quel bastardo di Leoluca Orlando, maledetta quella volta che non lo fecero saltare per aria come avevano promesso quelli di cosa nostra ...

II PUNTATA: Le dichiarazioni di Salvatore Cancemi


Salvatore Cancemi è un collaboratore di giustizia che proviene dai
ranghi direttivi di “cosa nostra”, essendo stato reggente del mandamento di
Porta Nuova e come tale componente della c.d. “Commissione
Provinciale”, competente a decidere gli omicidi di uomini dello Stato;
questo suo ruolo era già noto agli investigatori, prima ancora che egli se lo
attribuisse con le sue dichiarazioni e che lo confermassero altri
collaboratori provenienti dalla stessa organizzazione.

La sua collaborazione è iniziata, quando egli ha deciso di consegnarsi
spontaneamente ai Carabinieri il 22/7/1993.

Cancemi ha dichiarato al P.M. nisseno l’1/11/1993 che, nel maggio del
1992, di ritorno da una riunione con altri soggetti di “cosa nostra”, egli
aveva discusso con Raffaele Ganci dell’attentato a Giovanni Falcone.
Ganci gli avrebbe detto che Riina aveva avuto un incontro con persone
molto importanti, insieme alle quali aveva deciso di “mettere una bomba a
Falcone. Queste persone importanti” – avrebbe aggiunto Ganci – “hanno
promesso allo zù Totò che devono rifare il processo nel quale lui è stato
condannato all’ergastolo”.
Ganci non avrebbe aggiunto altro né Cancemi ritenne di fargli altre
domande. Trascorsi una ventina di giorni, si verificò la strage di Capaci.
In quell’interrogatorio Cancemi disse di essere andato con Ganci a due
riunioni con altre persone di “cosa nostra” ma non fornì alcuna
dichiarazione relativa alle proprie condotte di concorso nella strage.
Nell’interrogatorio del 2/11/1993, Cancemi ha ricollocato nel tempo la
conversazione intrattenuta con Ganci; ha parlato di tre riunioni, ha
affermato che il colloquio ebbe luogo dopo la terza riunione, avvenuta
proprio nei dintorni di Capaci, e che la strage avvenne circa 8-10 giorni
dopo.
Nell’interrogatorio del 4/11/1993, Cancemi ha nuovamente ricollocato nel
tempo la detta conversazione, confermandone tuttavia ulteriormente il
contenuto.

Nel corso dell’interrogatorio del 7/1/1994, ha rievocato “il discorso… che
Ganci mi confidò che Salvatore Riina si era incontrato con personaggi
importanti proprio in relazione all’attentato in danno del giudice Falcone
per ottenere in cambio una probabile revisione dei processi o altri favori
come per esempio la non approvazione della legge sui pentiti o comunque
di non rendere possibile una legislazione sfavorevole all’organizzazione di
cosa nostra”. Ha aggiunto: “Mi rendo conto che (…) devo indicare alle
SS.LL. fatti e circostanze precise. Sono certo che con il tempo e quando io
riacquisterò una serenità interiore io sarò in grado di affrontare più
completamente questo discorso, ma siate certi sin da ora che le parole di
Raffaele Ganci a proposito dell’incontro avuto con Salvatore Riina
rispondono purtroppo a verità”
“Ribadisco di non aver saputo da Ganci Raffaele né quando mi fece
questa confidenza, né in epoca successiva sino alla data della mia
costituzione, chi erano i personaggi importanti in contatto con Riina”. In
quell’occasione Cancemi si limitò a ricostruire il mutamento delle scelte
elettorali di “cosa nostra”, che alla fine degli anni “80 decise di indirizzare
i propri voti verso alcuni candidati del PSI anziché, come tradizionalmente
aveva fatto, verso esponenti della DC.
Sul punto il P.M. nisseno tornò durante l’interrogatorio del 18/2/1994, ma
ancora una volta Cancemi ribadì la veridicità del colloquio senza
aggiungere altri particolari. Affermò: “una cosa deve essere chiara che
queste ‘persone importanti’ non erano certo uomini di ‘cosa nostra’,
perché più importanti di Riina e Provenzano non ce ne sono all’interno
dell’organizzazione e quindi i personaggi con cui Riina si è incontrato li
dovete cercare fuori dall’organizzazione”.

4.3 – Nel corpo di quel verbale, Cancemi, pur continuando ad astenersi
dall’identificare tali soggetti, introdusse alcune circostanze relative ai
rapporti che Riina in precedenza aveva instaurato con persone che si
potevano considerare “importanti” ed esterne a “cosa nostra” e parlò di
Berlusconi e di dell’Utri, assumendo al contempo un atteggiamento
possibilista in ordine all’eventualità di fornire in futuro altre informazioni
(“Voglio che sia verbalizzato che è probabile che io possa ricordare altri
episodi specifici circa i contatti tra Mangano e Dell’Utri, anche se in
questo momento non mi vengono in mente, non perché io non li voglia
riferire, ma perché si tratta di fatti molto vecchi che richiedono un grosso
sforzo di memoria da parte mia”).
Ricostruì allora un episodio, poi nei successivi verbali ribadito dallo stesso
collaborante, e riguardante un’iniziativa di Totò Riina finalizzata a gestire
direttamente i contatti con Berlusconi e Dell’Utri
Riferì – sul punto si vedano anche il verbale di interrogatorio al P.M. di
Caltanissetta in data 25/2/1994, quello ai P.M. di Firenze e di Palermo in
data 5/8/1996 e quello ai P.M. di Firenze e di Caltanissetta in data
23/4/1998, sostanzialmente sovrapponibili in considerazione delle
marginali discrasie nella ricostruzione dei fatti – di essere stato convocato
da Salvatore Riina tra il 1990 e il 1991 presso l’abitazione di Girolamo
Guddo e di aver partecipato ad un incontro con lui, con Raffaele Ganci e
con Salvatore Biondino. In quella occasione Riina gli avrebbe ordinato di
rivolgersi a Vittorio Mangano e di dirgli che doveva mettersi da parte
rispetto a Berlusconi.
Riina considerava il rapporto con Berlusconi “un bene per tutta cosa
nostra” e voleva gestirlo direttamente; aveva detto a Cancemi che, se
Mangano si fosse mostrato riluttante, avrebbe dovuto fargli presente che
Riina non aveva dimenticato uno sgarbo ricevuto, cioè il fatto che
Mangano aveva regalato un’arma al suo avversario Stefano Bontade.
Cancemi ricevette questo incarico in quanto egli era reggente di Porta
Nuova e a quel mandamento apparteneva Mangano; peraltro Cancemi ha
sostenuto di essere già a conoscenza dei rapporti di quest’ultimo con
Berlusconi, perché gliene aveva parlato lo stesso Mangano. Tra il 1973 e il
1974 Mangano lavorava nelle proprietà di Arcore e, secondo quanto
raccontava, lì avevano soggiornato anche vari latitanti, come Nino Grado,
Francesco Mafara, Salvatore Contorno, dedicandosi al traffico di droga e ai
sequestri di persona. Cancemi ha pure riferito di aver incontrato in epoca
non meglio precisata all’interno di un bar nelle vicinanze della sua
abitazione al Nord lo stesso Mangano, che gli mostrò un rotolo di
banconote, nascoste in un calzino, dicendogli erano provento di un
sequestro di persona.
Ha poi riferito – nel verbale del 23/4/1998 – di un altro non meglio
precisato sequestro di cui gli parlò Mangano, che sarebbe fallito a causa
della nebbia ed a seguito del quale uno degli esecutori (non ricorda chi)
aveva smarrito il proprio documento di identità; ha dichiarato di ricordare
che questo sequestro fallito era comunque collegato alla villa di
Berlusconi, ma non ha saputo indicare in che modo.
Nel precedente interrogatorio del 18/2/1994, Cancemi aveva aggiunto un
altro particolare: in occasione del colloquio sull’invito da rivolgere a
Mangano di mettersi da parte, Riina “precisò che, secondo degli accordi
stabiliti con Dell’Utri, che faceva da emissario per conto di Berlusconi,
arrivavano a Riina 200 milioni l’anno in più rate, in quanto erano
dislocate a Palermo più antenne”.
Sempre nello stesso contesto, Cancemi aveva affermato di essere certo che
il rapporto tra Riina e Dell’Utri fosse risalente quantomeno al 1989 e ha
dichiarato di aver assistito più volte alle consegne di questo denaro in rate
da circa 40 – 50 milioni; “queste rate venivano consegnate non so da chi a
Pierino Napoli, reggente della famiglia di Malaspina, compresa nel
mandamento La Noce. Ho visto personalmente, ripeto in più occasioni,
Pierino Napoli consegnare al Ganci Raffaele il denaro proveniente dal
Nord. Anzi posso aggiungere che più volte ho sentito personalmente
Salvatore Riina dire a Ganci Raffaele, quando c’erano ritardi nelle
consegne, ‘Faluzzo, viri di viriri a Pierino se siggiu ddì picciuli, viri di
sollecitari (Raffaele, vedi di dire a Pierino se ha riscosso i soldi, vedi di
sollecitare)’”. L’ultima consegna di denaro da Pierino Napoli a Ganci, alla
quale assistette Cancemi, sarebbe avvenuta due mesi prima dell’attentato a
Falcone.
Il collaboratore ha ancora riferito che Riina gli disse che Berlusconi
doveva acquistare immobili diroccati nella zona di Via Maqueda.

To be continued....
Mr B.
30 luglio 2008 0:00
Caro Diario,

ieri mi sono letto il libro "Il ritorno del principe" di Saverio Lodato e Roberto Scarpinato e mi ci sono ritrovato priprio tutto!!!

Mi sono sentito un po' come quel "Valentino" figlio di Papa alessandro VI che fece amazzare a tradimento dai suoi boia-mafiosi Vitellozzo e Oliverotto da Fermo per poi cantarne le lodi in pubblico ...

Per me il fine giustifica il mezzo ... e chi se ne frega se la Seconda Repubblica è nata nel sangue di falcone e Borsellino e tante altre stragi ... ora il regno è nelle mie mani ... ed è ciò che la gente desiderava ... dunque tutto ciò è il bene

E poco importa se gli autori di quel libro che ti ho sopra citato non la pensano così ... loro pensano che la nostra sia una democrazia immatura ... ma saranno sicuramente dei comunisti dunque chi se ne frega di quel che pensano loro!!!
Silvio B.
29 luglio 2008 0:00
Caro diario,

l'immancabile “Mr.B.” continua a fare incubi notturni.
Stavolta ha sognato che veniva ricattato da loschi figuri che avevano trovato un'agenda di appunti compromettenti.

Il solito ingenuo dilettante. Impara dai maestri: io dell'agenda di Borsellino ne ho fatte stampare 6000 copie e le ho “dimenticate” qua e là nei quartieri più malfamati di tutta Italia. Poi ho aspettato che qualche infame lestofante mi telefonasse esigendo una poltrona da ministro in cambio del suo silenzio.

E' un sistema perfetto per reclutare il personale degno di fare parte del mio governo.
SB
sentenza
29 luglio 2008 0:00
Voto al post: 7
Giudizio: ironico e creativo
deluso
29 luglio 2008 0:00
avevo intuito ,cara clementina , la tua ..ehm ..vocazione......
Mr B.
29 luglio 2008 0:00
Caro Diario,

anche stanotte un altro incubo....

Questa volta ho sognato che mettevano Leoluca Orlando al posto di Saccà e che questo si era messo in testa di fare una fiction tratta dalla sentenza:

http://www.societacivile.it/memoria/articoli_memoria/archivi azione.pdf

I PUNTATA:

La Procura della Repubblica di Firenze aveva disposto l’iscrizione di
Berlusconi e Dell’Utri, sotto le sigle “Autore 1” e “Autore 2”, in un
procedimento relativo a fatti di strage commessi a Roma, Firenze e Milano
dal maggio 1993 all’aprile 1994, considerati rientranti in un unico disegno
che avrebbe previsto una “campagna stragista continentale avente come
obiettivo strategico (anche) quello di ottenere una revisione normativa che
invertisse la tendenza delle scelte dello Stato in tema di contrasto della
criminalità mafiosa” (cfr. richiesta di proroga dei termini delle indagini
formulata dal P.M. fiorentino in data 22/7/1997), ed in particolare:
- la strage di via Fauro a Roma (attentato a Maurizio Costanzo) il
14/5/1993;
- la strage di via de’ Georgofili di Firenze (attentato agli Uffizi) il
27/5/1993;
- la strage di via Palestro a Milano (attentato al Padiglione di Arte
Contemporanea) il 27/7/1993;
- le stragi di san Giorgio al Velabro e di San Giovanni in Laterano a
Roma il 28/7/1993;
- la strage dello stadio Olimpico di Roma tra gli ultimi del 1993 ed i
3
primi del 1994;
- la strage di Formello-Roma (attentato a Salvatore Contorno) il
14/4/1994.

Nel corso di quelle indagini erano stati acquisiti diversi elementi che
avvaloravano l’ipotesi di un’unitaria strategia dell’organizzazione mafiosa
finalizzata a condizionare le scelte di politica criminale dello Stato e a
ricercare nuovi interlocutori da appoggiare nelle competizioni elettorali

Il GIP di Firenze in data
14/11/1998 concludeva tuttavia che, sebbene “l’ipotesi iniziale abbia mantenuto e
semmai incrementato la sua plausibilità”, gli inquirenti non avevano
“potuto trovare – nel termine massimo di durata delle indagini preliminari
– la conferma delle chiamate de relato e delle intuizioni logiche basate
sulle suddette omogeneità”.

Mentre si chiudeva l’indagine dell’Ufficio requirente di Firenze, prendeva
le mosse quella avviata dalla Procura di Caltanissetta.

...continua ... alla prossima puntata

Silvio B.
28 luglio 2008 0:00
Caro diario,

il solito “Mr.B.” si chiede da solo:
“ma tu hai visto che cazzo sta a scrivere quel rospo di Di Pietro sul suo Blog????”

No, purtroppo il mio traduttore simultaneo Italiano / Dipietrese si è guastato. Non che prima funzionasse troppo bene: metà del testo richiedeva PRIMA la conversione in gaelico antico.
SB
Mr B.
28 luglio 2008 0:00
Caro Diario,

anche stanotte ho fatto un brutto sogno ... questo era proprio un incubo ...

mi sono sognato che coloro che hanno rubato l'agenda rossa nella quale il Giudice Borsellino annotava tutto l'indicibile e il non raccontabile ... ma proprio tutto ...

... hanno iniziato a riccattarmi e a volere posti importanti importanti nelle Istituzioni ... e io ho dovuto concederglieli ... pensa se quell'agenda rossa finiva in mano a quel rospo di di Pietro ... era la fine ... avrebbero riaperto le indagini archiviate a caltanissetta anche se con molti dubbi plausibili aperti come ben descritto nella sentenza disponibile on line al link:

http://www.societacivile.it/memoria/articoli_memoria/archivi azione.pdf
Mr B.
28 luglio 2008 0:00
Caro Diario,

in effetti io sono solo una delle personalità multiple e schizzofreniche di Al Tappone, neanche la più inquietante ... su questo SB ha perfettamente ragione.

Ieri ho letto il libro di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, "L'agenda rossa di paolo Borsellino" ...

Mi è venuta in mente una bella idea ... ma perchè non facciamo di bello una bella strage che così distraiamo di nuovo l'attenzione, spaventiamo un po' le persone così possiamo continuare a fare quel cazzo che vogliamo senza la rottura dei coglioni dei rospi e grilli parlanti???

Già allora si parlava di far saltar per aria Leoluca Orlando e Di Pietro?

Perchè non riprenderlo in considerazione così ce lo togliamo fuori dai coglioni definitivamente.

Questa volta la gente non protesterà di sicuro perchè tanto neanche ne diamo notizia per i tg... ah ah a ah che divertente ... noi sì che siamo geniali e simpatici ... ah ah aha ah che divertente
Silvio B.
27 luglio 2008 0:00
Caro Diario,

oggi la Forleo mi ha confidato che teme di finire confinata giù per l'Africa.

Non si preoccupi, signora...Io, visti i precedenti, sotto casa ho già pronto un tunnel che collega Arcore ad Hammamet.

E poi dicono che me ne sbatto di realizzare le Grandi Opere che ho promesso.
SB
Silvio B.
27 luglio 2008 0:00
Caro diario,

ho scoperto che anche un certo “Mr.B.” ha incubi notturni.
La differenza è che quando si sveglia, lui crede di essere solo il re dei buffoni-mafiosi.

Che miserabile dilettante. Ah, com'è difficile trovare dei successori...
SB
Silvio B.
27 luglio 2008 0:00
Caro diario,

vedo che il signor Ciribiribi ha preso alla lettera il mio consiglio, e il suo cervello ha preso a funzionare proprio come piace a me.

Devo mandare più spesso la gente a curare il priapismo di Bossi.
SB
Clementina Forleo
26 luglio 2008 0:00
da: deluso
Data: 26 Luglio 2008

cara clementina forleo prova a fare la velina e diventerai addirirttura ministro
============================================================ ========================

Deluso che i tuoi "COMPAGNI" l'abbiano preso in quel posto?

Non me ne frega !

Quanto alla "VELINA" se ti prendo e ti prendo.... ti strappo i coglioni con tanto di verme nel mezzo e ti faccio una collana con il "CIUCCIO" in bocca.
deluso
26 luglio 2008 0:00
cara clementina forleo prova a fare la velina e diventerai addirirttura ministro......
Mr B.
26 luglio 2008 0:00
Caro Diario,

ma tu hai visto che cazzo sta a scrivere quel rospo di Di Pietro sul suo Blog????

E c'e' pure il video dunque stavolta non possiamo neanche dire che glielo ha scritto qualcuno!!!! E' proprio tutta farina del suo sacco!!!

"Dopo tutto lo tsunami giudiziario che è successo in Abruzzo, siamo qui per vedere il da farsi. Sia chiara una cosa: in Abruzzo è successo ciò che sta succedendo in tutte le regioni nel settore sanità.

Non esiste la coalizione di destra e la coalizione di sinistra. C'è un trasversalismo della mazzetta, un federalismo della mazzetta che da quando il federalismo della sanità ha trasferito le risorse dallo Stato alle regioni si sono trasferite pure le mazzette dallo Stato centrale allo Stato regionale.

Qui in Abruzzo, da dove vi sto parlando, i giudici stanno accertando cose incredibili, peggio della Tangentopoli milanese, che coinvolge tutti i partiti da centrodestra a centrosinistra. Sono cambiate anche le coalizioni al governo, da destra a sinistra, ma coloro che gestivano i soldi sono rimasti sempre gli stessi, pagando prima una parte e poi l'altra.

Cosa dobbiamo fare ora? Dobbiamo procedere al ricambio generazionale della classe dirigente. E' da tanto che lo dice l'Italia dei Valori. Se non cambi le facce non cambi il modo di fare politica.

In Abruzzo ci stanno chiedendo se ci mettiamo con uno o con l'altro partito. Non ci interessa metterci con le sigle. Ci interessa metterci con le persone, e quindi ci rivolgiamo alla società civile affinché costruiamo assieme una classe politica nuova, con le mani pulite, per ridare dignità ad una regione e portarla come esempio alle altre regioni dove sono già scoppiati altri scandali in materia di sanità o che stanno per scoppiare.

Ecco perché in questo momento non è importante stare con questo o con quel partito, ma stare con delle persone perbene che decidono di scendere in politica per evitare di ridarla in mano sempre alle stesse persone"

Dobbiamo fare subito un'altra legge per gli amici degli amici!!!!

compagni di merenda ma dove siete finiti .... che state tutti a farvi succhiare il cazzo da Maria Goretti???


Clementina Forleo
25 luglio 2008 0:00
Caro Diario

Se non prendo velocemente la tessera dei DS, se non vado io e la mia famiglia a fare la spesa nelle Coop Rosse, se non mi metto ad indagare sul Berlusca, non solo come successo sono stata cacciata da Milano ma mi ritroverò ben che vada a Pantelleria prima e sulle coste Libiche poi.

Faccio ammenda: W il PC-Quercia-ULIVO-DS e W anche 3 globuli rossi ed il baffo fuffù !!!


Mr B.
25 luglio 2008 0:00
Caro diario,

anche stanotte ho fatto un brutto sogno.

Ho sognato che Di Pietro in aula mi sputtanava e anche se i giornali non ne hanno parlato lui ha messo il video e il testo integrale del suo intervento sul suo blog

ho sognato che Maria Goretti non mi voleva più succhiare i miei vasi dilatati per via di quelle sostanze strane che ogni tanto mi trovano in macchina

Poi ho sognato che Brunetta mi licenziava dal Parlamento perchè ho un tasso di assentismi pari al 98,5% (=4623 assenze contro 70 presenze)

Ho sognato che Dell'Utri era stato intercettato mentre scambiava voti con quelli dell''ndrangheta calabrese e gli hanno mandato un avviso di garanzia ...

ma poi mi sono svegliato e mi sono detto:
"ma questo non puo' succedere perchè il re dei buffoni-mafiosi sono io e dunque nel regno dei buffoni-mafiosi comando io..."

così mi sono sentito molto felice.

Solo una cosa non riesco ancora a governare tanto bene ... i miei incubi notturni ...
Ciribiribi
25 luglio 2008 0:00
Caro DIARIO

Ieri in parlamento l'opposizione ha difeso "3 GLOBULI ROSSI FASSINO" dall'accusa di aver preso tangenti dalla Telecom.

Come aveva fatto per il BAFFO/D'ALEMA con sdegnate parole ha incolpato chi accusa di bassa lega.

Intanto il BAFFO/D'ALEMA aspetta l'immunità parlamentare che spetta ai membri del parlamento europeo, non desidera neanche vedere il giudice che lo accusa tant'è che lo ha fatto trasferire da Milano a calci in culo.

deluso
25 luglio 2008 0:00
forte forte forte .....ehehehe
Silvio B.
24 luglio 2008 0:00
Caro diario,

stanotte ho avuto un incubo terribile.
Al governo c'era una masnada di mafiosi che si facevano le leggi su misura, all'opposizione un branco di inetti che guardavano le pareti, i giudici erano impotenti e il popolo ridotto alla fame faceva la fila per prenderlo nel culo.

Com'è stato bello risvegliarsi nella realtà.
SB
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