Commenti
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Giuseppe
4 febbraio 2009 0:00
uffa, Marco!! ma perchè invece di lamentarti e di parlare di anacronistiche competenze, non fai da solo? lo puoi fare!!! fallo. Fatto sta che questo argomento non lo vuoi affrontare. Sei capace di farlo da solo? la legge te ne da la possibilità. Non sei capace? Paga! siano essi avvocati, notai, o funzionari vari...paga e basta.
marco
4 febbraio 2009 0:00
Giacomo,
basta leggere il suo penultimo intervento per rendersi conto che le cretinate non le scrivo io...
Ho fatto una affermazione precisa, soggettiva ma assolutamente non offensiva. Se lei non è in grado di controbattere non è colpa mia...
Giacomo
4 febbraio 2009 0:00
Evidentemente bisogna ricorda a Marco che qualora volesse far valere in giudizio un proprio diritto o resistere alla richiesta altrui sarebbe comunque tenuto a farsi assistere da un avvocato.


Comunque giusto per far capire che Marco scrive senza sapere basandosi su luoghi comuni e credenze popolari riporto:

Importi richiesti in Euro, come da tabelle, per pratiche relative alle cessioni di quote di SRL:

a) Trasmissione telematica della pratica al Registro delle Imprese
NOTAI: 62,65 Euro
COMMERCIALISTI: 100 Euro
AVVOCATI: -

b) Consulenza e atto notarile su cessione quote da 100 mila a 140 mila Euro
NOTAI: 1.000,00 Euro
COMMERCIALISTI: da 2.100 a 5.200 Euro
AVVOCATI: da 3.500 a 8.652 Euro

c) Consulenza e atto notarile su cessione quote di 5 milioni di Euro
NOTAI: 3.000,00 Euro
COMMERCIALISTI: da 20.500 a 72.700 Euro
AVVOCATI: da 24.365 a 87.745 Euro

Fonte: Sole 24 Ore del 22.06.2008...mica la rivista del notariato!

Il presidente dell'ordine dei commercialisti (Dr. Siciliotti), interpellato a riguardo, replicò che non trovava corretto entrare nel merito delle singole trafiffe previste.
In altre parole, nonsapevachedire!


Per le compravendite immobiliari venne fatto analogo confronto con MEDESIMO esito.
Lo cerco, se lo trovo, te lo posto. Almeno così la finirai di scrivere, appunto, cretinate.



P.S. il mutuo è un secondo atto che nulla ha a che fare con la compravendita.
Dunque se di confronti vogliamo scrivere è corretto confronatre i 7.000 euro O con la compravendita O con il mutuo, poichè, come detto sono 2 (DUE) atti diversi/separati/autonomi/indipendenti.
roberto
3 febbraio 2009 0:00
E finiamola una buona volta di parlare di tariffe oscene, senza sapere di cosa si parla!

Facciamo un esempio medio: acquisto immobiliare di € 200.000 da privato, con applicazione del meccanismo cd. prezzo-valore.

Onorario notarile, tratto dal sito http://www.notaicomolecco.it/jumpCh.asp?idChannel=111&idUser =0&idLang=IT&tariffa=15, € 1.924,32 (quindi non il 2%, ma in questo caso meno dell'1%, e la percentuale scende ancora all'aumentare del valore).

Se però da tale compravendita scaturirà una causa (o, più probabilmente, da un preliminare non adempiuto), occorrerà un avvocato.

Onorario di avvocato, tratto dal sito http://www.ordineavvocati.roma.it/Documenti/Tariffe.pdf, ipotizzando una causa abbastanza semplice, che si svolga in 4 udienze, con 2 mezzi di prova e 2 memorie tra citazione e comparsa conclusionale: minimo € 6.730, massimo € 18.870; a questo onorario vanno aggiunti i diritti di avvocato (che sono cosa diversa ed ulteriore), che non mi sono preso la briga di calcolare. Il tutto per il solo primo grado (salvo appello e cassazione).

Non siamo a 10-20 volte l'onorario di un notaio, ma insomma ...
Giacomo
3 febbraio 2009 0:00
Marco

basta scrivere cretinate. Sii cortese.
roberto
3 febbraio 2009 0:00
per Marco, aggiungo un'altra considerazione: la concorrenza non è eliminata dal numero chiuso, ma è (meglio, dovrebbe essere) impedita dalla natura di pubblica funzione esercitata dai notai e, in stretta relazione con questa, dalla predeterminazione in via amministrativa della tariffa (come ha affermato di recente anche la Corte di Cassazione in una sentenza del 2008).

Il numero chiuso invece non c'entra niente: come si può sostenere che 5.000 notai siano troppo pochi per farsi concorrenza, quando si ritiene sufficiente, a garantire la concorrenza nei rispettivi settori, che ci siano 4 operatori di telefonia mobile, non più di 10-12 banche di respiro nazionale, una decina di società operanti nel settore della distribuzione dei carburanti? Eppure dal notaio il cittadino comune ci va 3 o 4 volte nella vita, mentre usa il cellulare tutti i giorni, i servizi bancari quasi e fa il pieno in media una volta a settimana!
Marco
3 febbraio 2009 0:00
Gianfranco,
sui mediatori immobiliari mi trovi totalmente d'accordo. Anch'io ritengo che il 3% mediamente richiesto dal mediatore sia uno scandalo, ancora maggiore del 2% richiesto dal notaio. SOlo che:

1) La figura del mediatore immobiliare per la legge non è indispensabile, mentre quella del notaio sì
2) La % di mediazione può essere negoziata
3) Io, per l'appunto, mi sono comprato casa senza passare dal mediatore, mentre dal notaio ci devo andare mio malgrado

Sugli avvocati, invece, permettimi, non capisco da dove tiri fuori che "mi devo avvalere di questo azzeccagarbugli pagandolo una vagonata di soldi per anni (10 o 20 volte l'onorario di un notaio)".
In base a quali parametri tiri fuori 'sta storia che l'avvocato è 20 volte più costoso? A me, francamente, non risulta. Con quali criteri lo hai stabilito? Boh...

Io un criterio invece te l'ho fornito: ho preso professioni di livello pari o superiore a quella notarile e ti ho dimostrato che quella notarile è del 400%-500% più cara. Sono lavoratori dipendenti? Beh, che c'entra scusa? DOve sta scritto che i lavoratori dipendenti devono essere più economici? In base a quali criteri economici o legali stabilisci che il libero professionista deve essere più caro? NOn capisco, illuminami per favore...

Ma tu in realtà hai centrato il punto: quella notarile è una libera professione sui generis, in cui la clientela è garantita dalla legge ed in cui la concorrenza viene eliminata alla radice dal numero chiuso. In più, è l'unica "libera" professione in cui ci si può avvalere dello status di pubblico ufficiale. Una sorta di vigile urbano di lusso, insomma.
Ecco perchè i notai si possono permettere di essere 4-5 volte più cari degli altri, perchè anche applicando tariffe oscene i clienti non possono scappare...
Marco
3 febbraio 2009 0:00
Giacomo, mi permetta di sintetizzare le sue argomentazioni:

- i Magistrati non lavorano, se ne è reso conto facendo l'aspirante avvocato

- i piloti pure, glielo ha detto suo cugggino

- nessuno può criticare i compensi dei notai tranne i notai stessi

Di fronte ad argomentazioni così ficcanti, frutto delle roboanti elaborazioni di una mente eccelsa, non posso che ritirarmi nel silenzio, a meditare sui miei errori.
Giacomo
3 febbraio 2009 0:00
Marco

Cerca di non essere faziosamente ottuso.
Il riferimento era, ovviamente, fatto ad altri liberi professionisti.

Quanto a magistrati e piloti, hai una vaga idea di quante ore lavorino?
Io ho un cugino comandante Alitalia ed i tribunali li ho battuti quando ero praticante avvocato. Dire che si ammazzino di lavoro, non mi sembra esattamente al giusta affermazione.

Ciò detto, mi sembra assolutamente riduttivo criticare i compensi di alcuni senza conoscere ciò che in realtà viene fatto.
Olandese
3 febbraio 2009 0:00
Qua in Olanda le spese si aggirano sui 160€.
Non e' obbligatorio il notaio, vabbene anche un funzionario del comune. A proposito perche non registri il contratto di fronte ad un notaio comunale?
Ola
Marco
3 febbraio 2009 0:00
Ohibò, grazie a Giacomo ho scoperto che i piloti ed i Magistrati fanno il nero. Non l'avrei mai detto. Beata ingenuità. Grazie, Giacomo, per avermi illuminato.
Giacomo
3 febbraio 2009 0:00
..."Però, chissà perchè, guadagna mediamente da 4 a 5 volte in più rispetto a quello che guadagnano altri professionisti meritevoli quanto o più di lui."...


Nero. Si chiama nero.

Non farti fuorviare dalle buffe denuzie dei redditi. O vuoi davvero credere ai 15.000 euro denunziati in media dai gioiellieri?
Gianfranco
3 febbraio 2009 0:00
Marco,
posso comprendere il tuo senso di frustrazione perchè se è vero che devi comprarti casa, hai tutta una serie di spese da affrontare (notaio compreso). Tuttavia io non so se tu conosci nel dettaglio come funziona la tariffa notarile, però ti posso assicurare che non è del genere "tassa fissa". La tariffa in realtà, pur se determinata per legge, è molto più modulabile sullo specifico caso concreto di quanto tu possa pensare. E se ti interessasse, te lo potrei anche dimostrare. Comunque le categorie di persone che tu hai citato hanno un piccolo particolare in comune: sono da considerare tutte lavoratori dipendenti, per quanto super qualificate. Io vorrei spostare il ragionamento su categorie libero professionistiche. Ad esempio ritengo che se tu credi esosi i notai, allora dovresti voler vedere gli avvocati (le cui tariffe sono altrettanto determinate dalla legge) sul rogo. Direi che anche l'avvocato è un balzello imposto dalla legge: mi spieghi perchè io che conosco il diritto, per sollevare le mie eccezioni o portare le mie prove davanti ad un giudice, mi devo avvalere di questo azzeccagarbugli pagandolo una vagonata di soldi per anni (10 o 20 volte l'onorario di un notaio), anche a causa della lentezza della nostra giustizia, salvo che poi, spesso con uno squallidissimo accordo con l'avvocato di controparte, mi viene a proporre la solita transazione del cazzo quando invece mi aveva promesso che avremmo vinto in tre udienze? E torno ancora sulla categoria dei mediatori immobiliari: ma ti rendi conto che questo semi-analfabeta, per averti portatato a vedere sì e no due volte l'immobile e averti fatto firmare uno schifo di preliminare al limite della nullità e senza fare alcun tipo di accertamento, ha il coraggio di chiedere il 3% a te e altrettanto alla tua controparte, calcolati sul prezzo realmente pattuito? E sempre la legge mi impone di rivolgermi, a seconda dei casi, a geometri, architetti, ingegneri, commercialisti, i quali, mi ripeto ancora una volta, non mi pare che con 300 euro ti facciano tutto quello che vuoi. Tu mi obietterai che tutte le professioni che ho citato non hanno il numero chiuso come i notai e che quindi tra di esse si può instaurare una maggior concorrenza. Però io ti posso assicurare che ci sono notai che all'anno guadagnano molto meno di quei 500.000 che tu hai citato, così come, indubbiamente, ci sarà anche chi ne guadagnerà di più. Ma se tu liberalizzassi la professione, otterresti forse inizialmente un abbassamento generalizzato delle tariffe, ma poi ci saranno sempre i più bravi che, come è logico, chiederanno giustamente di più a fronte di una prestazione professionale di maggior qualità. Infatti un'altra delle cose da sfatare nell'immaginario collettivo e che potrei definire, usando le tue parole, "minchiata del secolo", è il fatto che un atto notarile sia uguale ad un altro! Questa è una grande Cazzata! Certo, tutti gli atti vanno bene a trasferire la proprietà da Tizio a Caio, ma se poi Caio, nel silenzio dell'atto, pianta causa a Tizio oppure un terzo fa causa a Caio, allora qualcuno maledirà il giorno in cui è andato dal notaio Tribuzio perchè prendeva meno soldi degli altri. Il notaio, per quello che fa, prende molti, e sottolineo molti, meno soldi di altri professionisti dei quali la legge ci impone di avvalerci.
Insomma piantiamola con questa storia che il notaio è caro, non serve, gli americani non ce l'hanno, eccetera. In un mondo perfetto, in cui tutti sono onesti, dove tutti rispettano le leggi e le conoscono alla perfezione e dove la gente si fida cecamente del prossimo, forse il notaio non serve. Ma la perfezione non è di questo mondo.........
Marco
2 febbraio 2009 0:00
Gianfranco,
un pilota di aereo di linea guadagna in media 120-130.000 Euro.
Un chirurgo guadagna in media 100.000 Euro.
Un Magistrato guadagna in media 100.000 Euro.
Un manager d'azienda guadagna in media 110.000 Euro.
Un notaio guadagna in media, chissà perchè, 500.000 Euro.
Tutti, il pilota d'aereo, il chirurgo, il magistrato, il manager ed il notaio, sono pagati dalla collettività, secondo vari meccanismi. Il pilota d'aereo dai soldi del biglietto, il manager dai prodotti o servizi venduti dalla sua azienda, il chirurgo dalle nostre tasse ed eventualmente dalle visite private, il magistrato ancora dalle nostre tasse ed il notaio dagli onorari che la legge ci impone di versargli (in pratica una tassa occulta, erogata a totale favore di questo professionista unico nel suo genere). E' palese che il notaio non ha responsabilità maggiori di quelle del pilota d'aereo, del magistrato, del manager o del chirurgo. Anzi, a dirla tutta, ha responsabilità di molto inferiori, dato che un suo errore non comporta la perdita di vite umane, come invece può accadere per un pilota o per un chirurgo. Però, chissà perchè, guadagna mediamente da 4 a 5 volte in più rispetto a quello che guadagnano altri professionisti meritevoli quanto o più di lui. E guadagna 4-5 volte tanto non perchè il suo lavoro valga di più, ma perchè i costi delle sue prestazioni sono stabiliti in base ad un meccanismo unico nel suo genere. Onorari stabiliti per legge, a fronte di una prestazione obbligatoria per legge, erogata in regime di monopolio. E' causale la correlazione tra il reddito (= costi) dei notai ed il meccanismo che determina l'entità dei loro onorari? Ma certo che no. Le due cose sono evidentissimamente correlate tra loro, e dimostrano che nelle regole in base alle quali viene determinata l'entità dell'onorario notarile l'ago della bilancia è tutto spostato a favore del notaio, a svantaggio della collettività. Quindi è inutile che ti venga a dire quale cifra io riterrei congrua. QUalunque sia questa cifra, sarebbe troppo alta per me e troppo bassa per te. Però tramite il confronto con altre professioni di pari o superiore livello, emerge che le prestazioni notarili sono da 4 a 5 volte più costose di tutte le altre prestazioni ad alto contenuto professionale. Per cui, è ragionevole concludere che i notai, sfruttando l'unicità del meccanismo che sta alla base dei loro onorari, fanno pagare dal 400% al 500% in più di quel che sarebbe equo e giusto far pagare. E, perdonami, non è proprio poco....
Gianfranco
2 febbraio 2009 0:00
a Marco.

Hai scritto: "i costi dei notai siano molto ma molto ma molto più elevati di quel che sarebbe ragionevole che fossero".
A questo punto la domanda sorge spontanea: dal momento che tu ritieni di sapere quanto ragionevoli dovrebbero essere questi i costi e dal momento che tu sai anche in cosa consiste il lavoro da svolgere, perchè altrimenti non avresti alcun termine di paragone per dire se è tanto o poco, dimmi un po': qual'è la cifra che riterresti congrua pagare per questo tipo di servizio?
marco
2 febbraio 2009 0:00
La minchiata del secolo:

"il libero professionista oltre a svolgere la libera professione nel tuo interesse e delle altre parti, adempie anche ad obblighi di legge che lo Stato addossa su di lui, senza dargli un euro, e che questo libero professionista svolge silenziosamente e dignitosamente, nell'interesse tuo e dello Stato, tra l'altro con grosse spese di organizzazione a proprio carico."

"Senza dargli un euro" un corno!!!!!

Massimo, non venirmi a dire che i notai lavorano per spirito di servizio, per favore. I notai sono molto ma molto ma molto generosamente riconpensati dagli onorari che gli vengono corrisposti da chi ha la sfiga di capitare nelle loro grinfie.
Quella del notaio è probabilmente la figura più ambigua che si potesse ocncepire.
E' un pubblico ufficiale al quale lo Stato attribuisce dei compiti ben precisi. E fin qui niente di male. Peccato però che sia anche un libero professionista. E qui cominciamo a storcere la bocca. Perchè un libero professionista che ha la clientela assicurata dalla legge e che opera in rigidissimo regime di monopolio in Italia c'è solo lui. Pensa che culo. Tutti gli altri liberi professionisti devono farsi un mazzo così per costruirsi la clientela, e lui stando bello buonino nel suo ufficio deve solo attendere che bussino alla sua porta.
Poi andiamo a vedere gli onorari, e scopriamo che sono stabiliti dal Ministero della Giustizia. Per tutelare i Cittadini, dirai tu. No, per garantire un reddito medio (e sottolineo MEDIO) da mezzo milione l'anno, dico io. O no???? Sai, a pensare male qualche volta ci si azzecca....
Quindi, Massimo, non venirmi a raccontare che lo Stato ai notai "non dà un Euro". Perchè quello stesso Stato garantisce a mantenere le condizioni affinchè il i costi dei notai siano molto ma molto ma molto più elevati di quel che sarebbe ragionevole che fossero. Il tutto a nostre spese, ovviamente....
Amanda
31 gennaio 2009 0:00
"se il loro sistema fosse così inefficiente e rischioso... credo che da secoli si sarebbero uniformati a noi latini, non credete?? "
Ottima osservazione Luigi, tant'è vero che loro di passare al nostro sistema non ci pensano nemmeno. Se provi a spiegargli che in Italia per creare una Società sei obbligato dalla legge ad andare dal notaio ti guardano ocn aria di comatimento.
Non credo però che sia questo il tema. I notai sono talmente annidati nel sistema italiano che pensare di eliminarli è pura utopia. Potrebbero costare infinitamente meno però. Potrebbero essere molti di più, e con onorari molto più bassi.
Gianfranco
31 gennaio 2009 0:00
ad Amanda.
Sicuramente la presenza dei notai negli Stati Uniti non avrebbe impedito la crisi. Hai ragione. Ma forse avrebbe potuto limitarla e mi spiego. La tua ricostruzione dei fattori che hanno determinato la crisi mi va bene, ma perchè l'indebitamento ha raggiunto quei livelli insostenibili. Semplicemente perchè negli Stati Uniti io posso ottenere credito da una banca stando comodamente seduto davanti al computer autocertificando tutto: il mio reddito, il fatto che non ho altri debiti, il valore del mio immobile (e quindi se vale 200.000 dico alla banca che ne vale 300.000), il non averlo mai concesso in ipoteca (perchè le ricerche nei registri immobiliari americani per verificare la presenza di precedenti formalità pregiudizievoli sono molto più lunghe e costose delle nostre). E questi sono fatti noti ai più, non teorie. Ma torniamo in tema. Io non capisco questo: cosa si intende per "costi che i notai scaricano sulla collettività"? Ma tu trovi congrui i costi degli avvocati? e quelli dei commercialisti? e geometri, ingegneri e architetti? e meccanici e carrozzieri? Cioè perchè i notai sono sempre e comunque cari per quello che fanno, mentre le altre categorie no? Eppure a me non sembra che agli altri gli dai 300 euro e ti fanno tutto quello che vuoi.

a Luigi.
Io sono il primo a sostenere che il sistema di common law ha degli aspetti positivi. Primo fra tutti il sistema giudiziario che, soprattutto per quanto concerne la materia penale, basandosi sull'analogia con i casi precedenti già giudicati, garantisce molto spesso processi più rapidi e la certezza della pena. Ma sul trasferimento dei diritti reali avrei qualcosa da ridire. Facciamo un esempio. Tizio deve vendere a me la sua casa. Chiaramente, non essendoci il notaio, è sufficiente che io e lui scriviamo il contratto e andiamo a registrarlo per pagare le imposte e a quel punto io sono proprietario. Ma ovviamente Tizio mi ha dovuto prestare nel contratto le medesime garanzie che anche da noi il venditore deve prestare all'acquirente: titolarità di ciò che sta vendendo e natura del diritto, garanzia per vizi o molestie da parte di terzi, garanzia per evizione, garanzia sulla libertà dell'immobile da precedenti ipoteche, pignoramenti, eccetera. Certo io mi posso fidare della parola di Tizio e accettare la sua semplice garanzia personale. Ma se io invece voglio far fare delle verifiche per accertare che tutte le garanzie siano effettivamente tali, devo rivolgermi ad agenzie specializzate o ad un avvocato che faranno tutti i dovuti accertamenti. Non credo ci sia bisogno che io ricordi che le parcelle dei nostri più valenti avvocati neanchè si avvicinano minimamente a quelle degli avvocati anglosassoni. Naturalmente se per risparmiare ho concluso il contratto con Tizio senza fare gli accertamenti, poi potrò sempre fargli causa e chiedergli i danni se dovessi scoprire che mi ha mentito. Ma sappiamo che i tribunali di common law sono dei fulmini rispetto ai nostri. Dunque qui da noi la storia come andrebbe a finire? Concludo il contratto nel 2009, inizio la causa, forse ho finito in Cassazione per il 2019 e nel frattempo pago comunque 10 anni di mutuo? Non credo.
luigi raimondo
30 gennaio 2009 0:00
la cosa che non riesco a capire e a capacitarmi, ( senza incominciare a parlare di eventuali mele in putrefazione) perchè se i notai sono così utili tali da far evitare ai loro clienti fregature, frodi ecc, come mai
nei paesi anglosassoni non è ancora stato inserito tale figura?? cosa vedono loro in meno nel nostro sistema, tale da assicurarsi anche a fronte di un eventuale rischio di frodi..... ma debbono avere la libertà di contrattare compravendere senza un figura come il notaro?? se il loro sistema fosse così inefficiente e rischioso... credo che da secoli si sarebbero uniformati a noi latini, non credete??

Quindi qualcosa di buono dovrà anche avere il loro sistema , come inversamente qualcosa di negativo dovrà anche avere il nostro.

sarebbe proprio bello sapere gli inglesi e gli americani, cosa vedono di positivo nel loro sistema e negativo nel nostro...

perchè faccio queste domande??

perchè fino ad oggi nei mass media si e sempre e solo parlato del lato positivo del sistema civil law denigrando il sistema common law?? e mai il contrario?? Di aspetti positivi dovrebbe anche averne il common law, come di aspetti negativi ne avrà il sistema civil law.... al di là di eventuali critiche ed interessi di parte mi piacerebbe avere dei pareri oggettivi...

grazie a chi mi vorrà rispondere....
Amanda
30 gennaio 2009 0:00
A Gianfranco, che dice "saprai senz'altro che la crisi nella quale ci troviamo è figlia proprio di questo sistema di concessione dei mutui senza controllo, utilizzato nei super democratici Stati Uniti"...

I notai con la crisi dei mutui subprime c'entrano come i cavoli a merenda. Questo è un ritornello che avevo già sentito in una trasmissione su Raitre qualche mese fa, ed ero rimasta esterrefatta, perchè chi diceva questa castroneria (un notaio, ovviamente) o era in mala fede od era disinformato, ed in entrambi i casi avrebbe fatto meglio a starsene zitto invece di propinare al pubblico queste falsità atte solo a creare confusione (anche se, posso capire, l'allarmismo può servire a giustificare l'ingiustificabile).

La crisi dei mutui subprime è nata fondalmentalmente dall'unione di tre fattori:

1)un altissimo livello di indebitamento
2) crisi economica che ha portato molta gente a non poter pagare più le rate del mutuo
3) crollo dei valori del mercato immobiliare

Provo a banalizzare il concetto, a beneficio tuo e di tutti i tuoi colleghi: se io faccio un mutuo per una casa che oggi vale 200.000 Euro e tra un anno quella stessa casa ne vale 170.000, nel momento in cui la casa mi viene pignorata perchè io non pago più le rate la banca deve mettere a bilancio una perdita di 30.000 Euro. Moltiplica questo per centinaia di migliaia di case ed ottieni la crisi dei mutui subprime (in realtà il meccanismo è più complesso ma è inutile dilungarsi in dettagli). I notai con la crisi dei mutui subprime non c'entrano un fico secco e la loro eventuale polverosa presenza nella terra di Kennedy e Lincoln non la avrebbe impedita.

In ogni caso il tema del forum non è questo, ma la congruità dei costi che i notai scaricano sulla collettività. Eppure il titolo del forum mi sembra così chiaro....
Cerca di stare nel tema please...
Gianfranco
30 gennaio 2009 0:00
a Mario.
Riguardo al documentarmi, mi hai citato i passaggi di proprietà dei veicoli. Strano però che tu non mi abbia ricordato che dal 4 luglio 2006 l'autentica notarile non è più necessaria e basta andare all'anagrafe in Comune......
Sempre però per andare al concreto, quali sono queste innumerevoli attività in cui l'intervento del notaio ti risulta anacronistico? E, di grazia, a chi vorresti affidarle?

ad Amanda.
Questa frase "noi poveri cristi dobbiamo ringraziare lorsignori notai per il solo fatto di esistere e di illuminare il nostro cammino di poveri ed ignoranti peccatori con la luce della loro scienza giuridica...." credo sia la più vera di tutta la discussione anche se, ovviamente, tu l'hai usata in chiave ironica. Infatti la loro "scienza giuridica" serve ad evitare che persone meno oneste di te possano, ad esempio, vendere a tre persone contemporaneamente lo stesso immobile, fottendo alla grande il prossimo, oppure dare in ipoteca l'immobile a tre banche contemporaneamente scappando poi con i soldi o, peggio ancora, dare in ipoteca un bene che non vale assolutamente nulla o che neanche esiste (saprai senz'altro che la crisi nella quale ci troviamo è figlia proprio di questo sistema di concessione dei mutui senza controllo, utilizzato nei super democratici Stati Uniti).
Amanda
30 gennaio 2009 0:00
Scusate se mi intrometto. Andate a dare un'occhiata al sito dei notai di Como e Lecco :

Http://www.notaicomolecco.it/jumpCh.asp?idUser=0&idChannel=6 8&idLang=IT

Sono riportate le tariffe notarili (a dimostrazione del fatto che tra i notai c'è una concorrenza ferocissima sui prezzi a vantaggio dei cittadini...)
Comunque parrebbe che le cifre riportate da Marco siano corrette.
Ma sicuramente salterà fuori qualche guru del diritto a mettere i puntini sulle i ed a spiegarci con il suo "latinorum" che non è vero, che le prestazioni notarili italiane sono le più economiche del mondo, e che noi poveri cristi dobbiamo ringraziare lorsignori notai per il solo fatto di esistere e di illuminare il nostro cammino di poveri ed ignoranti peccatori con la luce della loro scienza giuridica....
Mario
29 gennaio 2009 0:00
x Gianfranco
forse hai ragione tu ...


dico solo che questo post è la ripresa di uno precedente dove ho già avuto modo di esprimere esperienze ed opinioni rispetto alla "casta dei notai".

Aggiungo e confermo che contrariamente a quanto succede per le altre caste quella dei notai usa a proprio beneficio i nuovi strumenti legislativi e tecnici aumentando i propri listini diminuendo contestualmente le proprie spese.

E' una casta che a mio avviso risulta nelle competenze anacronistica ed oltremodo inutile nella maggior parte dei casi in cui viene chiamata, vedi ad esempio i trapassi di proprietà delle macchine.

Caro Gianfranco se non sei un notaio credo sia il caso che ti documenti un poco.




roberto
28 gennaio 2009 0:00
A luigi raimondo ho risposto nella discussione, da lui introdotta, "I NOTAI SONO OGGETTIVAMENTE UTILI O NO??"


Marco non ha ancora fornito i chiarimenti richiestigli stamattina
Gianfranco
28 gennaio 2009 0:00
a Mario. Se tu hai le capacità e le conoscenze (sei tu che sostieni di averle) per valutare il livello dell'affidabilità delle verifiche notarili e delle tutele che inseriscono negli atti, allora i casi sono due:
- o hai avuto esperienze negative in proposito e allora, se sei certo e puoi dimostrare che è stato il notaio a danneggiarti, è giusto che tu gli chieda i danni;
- oppure hai fatto il solito giro badando esclusivamente a risparmiare e allora, sia che tu l'abbia fatto per scarsità di disponibilità economica, sia che tu l'abbia fatto per ignoranza, è ovviamente un problema solo tuo.

Se poi il tuo intervento è per sentito dire, allora è davvero un peccato che messaggi come il tuo non possano essere censurati.
mah
28 gennaio 2009 0:00
però però però... quante sono le contestazioni ad esempio sui trasferimenti della proprietà immobiliare? a me risultano trascurabili.
quindi non è da vedere sempre tutto nero.
LUIGI RAIMONDO
28 gennaio 2009 0:00
ripeto::

secondo me... se i notai quando dovessero sbagliare, percepissero delle sanzioni amministrative e penali pesantissime, e quando sbagliassero l'onere della prova contraria fosse addebbitata a loro ( ovviamente non per la parte penale,), qual'ora nel dubbio, in caso di controversia si presumesse la ragione del cliente.
Per la parte penale poi in caso di colpevolezza, se fosse prevista una pena minima non inferiore al 50% in più ( se non proprio il doppio) di quella prevista per qualsiasi altro pubblico ufficiale ....

allora e solo allora, quelle parcelle sarebbero fin troppo poche....

quindi in tali casi direi che quei compensi notarili richiesti sarebbero fin troppo giusti...!!!!

aspetto una vostra controdeduzione...
cordialmente
luigi raimondo
Luigi Raimondo
28 gennaio 2009 0:00
con questo scritto spero di farvi cosa utile........



gentile presidente del consiglio dei notai Paolo Piccoli,

chi vi scrive si chiama Luigi Raimondo e vi scrive da Napoli,

vi scrivo affinche pubblichiate sul sito aduc, un vostro parere su quello che è scritto sui notai in questo forum all'indirizzo:: www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=247938

spero in una vostra risposta...
cordialmente
luigi raimondo
Mario
28 gennaio 2009 0:00
da: Emilio
Data: 27 Gennaio 2009

Fosse per me abolirei subito anche questa casta. Gli atti di compravendita di qualsiasi tipo li farei fare in un ufficio preposto del comune, da un semplice impiegato pagato con un semplice stipendio.
**********

Mi trovi daccordo.

considerata l'affidabilità delle verifiche notarili e delle tutele che inseriscono negli atti tanto vale che li faccia un ufficio preposto.
giovanni
28 gennaio 2009 0:00
...aggiungo che io ho sentito da 2 o 3 notai prima di scegliere e non sono andato da quello della agenzia che, guarda caso, era il più esoso.
L'unico consiglio che do è di sentire più notai come si fa con tutte le altre cose....altrimenti poi è colpa nostra.
Ribadisco: io per 150.000 ho speso 1200.
Non mi disturba l'obbligo del Notaio è obbligatorio anche il geometra e l'architetto per fare la ristrutturazione e il termpotecnico per l'impianto che ho dvouto fare dopo.
Commenti
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