Commenti
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sh 4 giugno 2008 0:00
bersanotto, ma è maleducato di natura o la lingua
batte sul dente che duole???? Perchè non riporta dati
e sempre e solo effimeri attacchi personali?
e se le dicessi che sono uno di quegli autori di testi su
cui lei si è formato per il concorso...sa, non tutti
viviamo alle spalle dei contribuenti. vede lei fa
bene a cercare di scimmiottare bersani,almeno nel nome..è
un punto di partenza...meglio che del nulla assoluto che
propone nelle sue risposte... Il suo atteggiamento
,oltre che sgarbato ,è fuori luogo:continua a rispondere
denotando ,non solo poca preparazione,ma anche un
attegiamento oltremodo fazioso-ignoranza e faziosità
spesso sono binomio indissolubile- Non solo a lei ,ma
anche alla categoria a cui appartiene ,fa cattiva
pubblicità... Purtroppo ,le cose non sono
proprio come lei riporta:anche in passato ci sono già state
nullità ,ma il cnn ,allora ,fece orecchie da
mercante... Questa volta invece l'invio del
fascicolo era atto dovuto...le devo pure spiegare i
perchè...? Solo per tranquillizzarla ,non per
ostentare,sono bilaureato e lavoro ,anche,presso
l'università. Guardi,lei per me può anche
guadagnare 10000000000 o più,continuare ad essere più
arrogante che mai.. l'importante è che non sia più io
,contribuente, a dover sborsare i quattrini.
ps come precedentemnte:crede proprio che bruxelles
faccia solo interessi di bottega? che gli altri
professionsti siano tutti imptreparati?che la stampa , tutta
,sia solo partigiana e scandalistica? che i
"comuni" cittadini siano tutti frustrati o
lobotomizzati? Dai bersanotto...continui pure a farci
ridere..ma non a nostre spese!
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Antonella 4 giugno 2008 0:00
Da il sole 24 ore del 31-05-2008 L'Ordine di
Milano punta a conquistare competenze Rilancio anche
sugli immobili (Angela Manganaro)
MILANO Gli avvocati di Milano chiederanno al Governo un
decreto legge con cui estendere ai legali l'autentica
delle firme per tutti gli atti immobiliari, dalle
compravendite alla rinegoziazione dei mutui, a prescindere
dal valore dell'immobile. In cambio "offrono"
di fare gratis «per spirito di servizio » l'autentica
della surrogazione quando si passa da una banca
all'altra. Se questo provvedimento passasse, sarebbe la
fine di una competenza esclusiva dei notai. Lunedì
scorso Agostino D'Antuoni, componente dell'Ordine
milanese e alla guida dell'associa¬zione «Avvocati per
le riforme», ha presentato il testo al presidente
dell'Antitrust Antonio Catricalà: «Stiamo agendo
d'intesa con il responsabile della Direzione industria e
servizi dell'Autority Giuseppe Galasso. Il testo
incontra il favore di Catricalà che ci ha dato pieno
appoggio». Il presidente dell'Ordine di Milano
Paolo Giuggioli conferma «che il dialogo con la nuova
maggioranza è iniziato». Dice che si tratterà di un
decreto legge e annuncia: «Entro la fine di giugno ci sarà
un incontro con il ministro della Giustizia Angelino
Alfano». Intanto si stannoprendendo contatti con le
associazioni dei consumatori e con il ministro ombra del Pd,
Lanfranco Tenaglia. L'intenzione è unire le forze con
i commercialisti « Entro metà mese dovremmo incontrarci
con il presidente dell'Ordine Claudio Siciliotti - dice
D'Antuoni -. L'idea è presentare un unico
provvedimento con cui estendere a commercialisti e avvocati
l'autentica delle firme per gli atti societari, e solo
ai legali quella per gli atti immobiliari». Giuggioli
considera l'iniziativa milanese la prosecuzione di un
percorso cominciato un anno fa con l'emendamento Lulli
al Ddl sulle liberalizzazioni che allargava agli avvocati la
competenza sulla certificazione degli atti di cessione per
immobili con valore catastale fino a 100mila euro. Era
giugno 2007: il tentativo fallì, l'emendamento alla cui
stesura collaborò lo stesso D'Antuoni, fu ritirato.
«Adesso riproponiamo la nostra candidatura per tutti gli
atti di trasferimento di proprietà degli immobili e per la
cessione delle quote societarie-spiega Giuggioli -. Noi
facciamo i preliminari di vendita e assieme ai
commercialisti abbiamo gli stessi obblighi antiriciclaggio
dei notai. Al contrario di quello che si è detto più
volte, nei Paesi europei in cui le autentiche sono estese ai
legali il contenzioso non aumenta ma diminuisce».
Infine, il "problema sociale" a cui si darebbe una
risposta. «Oggi in Italia gli avvocati sono 210 mila, a
Milano tra professionisti e praticanti abilitati siamo
19mila - conclude Giuggioli -. A questi giovani dobbiamo
aprire nuove strade».
[email protected]
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bersanotto 4 giugno 2008 0:00
Lezione di italiano. "Casta: ciascuno dei
gruppi sociali che, rigidamenteseparati tra loro in base a
leggi religiose o civili, inquadrano in un sistema sociale
fisso i vari strati della popolazione".
Dunque, la casta è l'antitesi del notariato, cui può
accedere chiunque, purchè si impegni nello studio e faccia
affidamento solo sulle sue capacità. Se vi va di
usare vocaboli "di moda" a sproposito, o slogan
mandati a memoria, non fatelo qui, please. Quanto
a sh, se vi sono stati degli illeciti nelle correzioni, ad
esserne danneggiato sarebbe proprio il Notariato, che
infatti ha inviato al proposito un esposto alla magistratura
per fare chiarezza. Per ora, a parlare c'è solo la
stampa prezzolata. E lei, che crede ad ogni cosa che si
accordi con le sue frustrazioni. Forse non ha superato il
concorso notarile ? O qualche amico o parente ? ...
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Marcello 4 giugno 2008 0:00
Basta con i privilegi di questa CASTA. A che cosa
serve? Già ma non può scomparire in quanto è una CASTA
istituzionalizzata. Ancora ho il "dente
avvelenato" quando nel 2002 per trasformare il capitale
sociale della mia microscopica SRL di L. 20.000.000 in Euro
è stato necessario pagare L. 1.000.000 al Notaio!!! Ma non
era sufficiente fare una semplice operazione di divisione???
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sh 4 giugno 2008 0:00
ma perchè dice bugie..??? o forse scherza?????lei ,mi
vienbe a dire che stipulato un atto nullo,tutto va bene???a
ecco un'altra ragione per cambiare... -Sa
benissimo che i compiti nulli sono più di 3. S-a
benissimo che una nullità(formale o sostanziale che sia)
non può giustificare una promozione.Il formaliso è uno dei
cardini della professione notarile o mi sbaglio? -sa
benissimo che la giustificazione adotta per le lungaggini
nelle correzioni sia -secondo voi-l'alta attenzione
preposta nell'analisi degli elaborati(non mi venga a
dire che in 2 anni e rotti non si possano correggere i
compiti...che per inciso non constano tutti di 30
pagine-) -sa benissimo che di quelle nullità (formali
o sostanziali che siano )è solo il notaio preprosto che se
ne può accorgere,non un professore universitario o un
magistrato(che di allegazione di cdu,certificati vari,firme
non se ne intende..) -sa benissimo che l'inchiesta
è nata per volere ,non del cnn o di notai,ma di praticanti
che hanno fatto ricorso.. -sa benisissimo -ironia della
sorte-(come publicato su l'espresso) che gli elaborati
in questione non appartenevano a figli di benzinai....
Senza agiungere "la stranezza" della
candidata prima bocciata agli orali,poi riammessa e promossa
perchè non era stata verbalizzata l'interrogazione (dai
notai stessi) .Ma che pena.....!?!??!?! Sul resto
c'è poco da discutere..i vari servizi proposti,la
realtà,le pratiche usulai..non coincidono affatto con
l'idea che lei vuole proporre.. a proposito
..quale sarebbe questo fantomatico paese????La bulgaria
forse???
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bersanotto 4 giugno 2008 0:00
Ma la cosa che mi fa davvero impazzire è l'ansia di
cambiare un servizio che funziona BENISSIMO, che
contribuisce all'efficienza del sistema-paese, il tutto
per i redditi pubblicati su Internet. Un bel po' di
evasione fiscale, ecco che cosa ci vorrebbe per i Notai per
tornare un po' più simpatici alla gente. Ma
quanto deve costare secondo voi detrattori la prestazione di
un professionista serio, imparziale e preparato nella
vicenda economica più importante della vita di un cittadino
? Oggi un elettricista mi ha chiesto Euro 220 (più IVA)
(senza fattura 150, of course, ma lui è povero...) per
venti minuti di intervento, dopo averlo atteso per una
settimana. Ma meno male che c'è il Dio Mercato, meno
male ! Ugo Ma Lei si beve tutto quello che
le raccontano senza esercitare alcuno spirito critico ?
"Rimane il fatto che in Austria per l'autentica
delle cessioni di quote d'azienda o di aziende intere si
spendono 35 Euro. Lei quanto prende per questo tipo di
prestazione?" Già: e quanto "prende" il
consulente (non Notaio) austriaco ? Si informi, si
informi... Ma smettiamola a confrontare sistemi, culture e
società completamente diverse tra di loro, nella certezza
che in ogni campo gli "altri" siano meglio di noi
! Title fraud, identity theft... informatevi un po' su
Google, vedrete che in AMerika, terra di E.R. e Hollywood,
migliaia di famiglie sono con il sedere per terra per le
frodi ipotecarie... CHE COSA C'E' CHE NON
FUNZIONA NEL SISTEMA ITALIANO E CHE QUINDI VA CAMBIATO ? Di
concreto, non per slogan, per favore.
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Sal 3 giugno 2008 0:00
Guardi Sh, possiamo discutere di tutto, ma non parli di cose
che non conosce, rischia solo figuracce. -
Crediti formativi:
http://www.notariato.it/Notariato/StaticFiles/Legislazione/R
egolamentoF%202008.pdf - Nullità degli
elaborati. Ho riletto il famoso dossier, le nullità
riguardano solo due candidati, non tre. Inoltre la prova
scritta si compone di tre parti: atto, motivazione e parte
teorica, per un elaborato che complessivamente raggiunge le
25/30 pagine; moltiplicato per 3 eleborati fanno circa 75/90
pagine di diritto di altissimo livello. Una
commissione seria (che le ricordo è fatta prevalentemente
da magistrati, oltre che da professori universitari e notai)
è in grado di capire se la singola nullità formale sia
stata una distrazione (7 ore di tempo per 30 pagine!), a
fronte di una complessiva maturità giuridica mostrata nelle
3 prove. E comunque i compiti da corregere non
sono 2.500, ma il triplo (1 candidato x 3 elaborati; la
matematica, quella sì, è un dato di fatto)
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sh 3 giugno 2008 0:00
Vede,lei riporta solo quello che le comoda...ed è pure
maleducato. Ma crede che le altre categorie di
professionisti siano composte solo da capre,che a Bruxelles
siano dei beoti,che gli altri stati siano arretrati perchè
non adottano un sistema come il nostro,che i vari girnalisti
che propongono le inchieste siano tutti faziosi e
maliziosi???Suvvia si sopravvaluta troppo!!!!!
Dati alla mano 1.La discrezionalità della
commissione non può arrivare a permettere di promuovere
compiti che contengono nullità...(limite invalicabile)-
per inciso sono più di 3. 2.Non esistono crediti
formativi obbligatori.Si inventi pure quello che vuole...che
vi tenete agiornati ex...non esiste nessun provvedimento che
vi imponga -a differenza di altre professioni-un
obbligo. 3Copiare quello che lei dice funzioni
(forse per voi ,non per i cittadini)vorrebbe dire pagare per
una visita specialistica all'asl ca 1200 euro...
Oggi ,in un psese a crescita zero-non nell'italia del
1920-questo non è più ammissibile...-se non in un sistema
di libero mercato- La correggo :copiare non cosa
funziona,ma dove si guadagna.... Inoltre
risosottolineo che solo in Milano
medici/ingegneri/avvocati/commercilisti iscritti
all'albo sono 50 volte il numero dei notai
nazionali... 3.Il livello medio di guadagno è stimato
intorno a i 500 000-dati facilemnte reperibili su internet-
4.L'antitrust (catricalà) ha più volte
sottolineato l'anomalia del sistema notariato(più
volte e in diversi termini)...non mi venga a parlare di
aiuti perchè quello è un orgnano di controllo ! Tanto
sa benissimo che anche il minimo a tuttì'oggi è solo
un dato di fatto..(vedi inchiesta delle iene di un anno fa
dove molti notai -pubblici ufficiali-in relatà si facevono
concorrenza tra loro non rispettando i dittami di legge-e
allora a che serve il minimo???e il massimo??? forse solo ad
avere un parafulmine per una possibile liberalizzazione???a
pensar male si fa peccato,ma spesso ..... 5.1 su 11600
con una media remunerativa di 500000 (e non è un mercato
aperto alla libera concorrenza).Non faccia tanto lo
sbruffone,perchè sa benissimo che in nessun altro paese
il rapporto numero-introiti è equiparabile al
nostro...Forse in cina? o in rolmania? Suvvia sia cortese
..ci faccia sapere... 6.il concorso viene bandito dal
ministero ...il problema è che i correttori delle prove
sono anche notai-senza i quali non si potrebbe
procedere-,che per correggere 2500 compiti impiegano quasi 2
anni ..- '-,inoltre sa benissimo che il ministero ha
sempre richiesto un parerere(vincolante?) del cnn...perchè
se davvero le cose fossero dovute accadere come per legge
oggi ci sarebbero ca 13000 notai ...con una consequenziale
ripartizione inferiore della "torta"-vedi monito
del Dott Laurini a non impugnare l'assegnazione delle
nuove sedi..o è una sua elucubrazione passeggera..vista
l'età??- Vede lei sa benissimo che la
sua posizione è indifendibile proprio perchè sino ad ora
non si sono rispettate le regole ed anche perchè i tempi
sono mutati . Ora bisogna verificare solo quanto tempo
ci vorrà a modificare in toto il sistema. Due anni fa
vi eravate fortemente opposti all'abolizione
dell'autenticazione nella vendita di autoveicoli
prospettando una catasrofe (forse per voi) senza eguali...
prima o poi arriveranno anche a sottrarvi le competenze in
materia immobiliare di poco valore (a scalare)e allora che
sarà?la fine dell'umanità? Questi sono dati
di fatto,non opinioni . Dica pure quello che vuole,ma
abbia la decenza di non giudicare altre attività che ,pur
nelle loro moltissime pecche,pur tuttavia si trovano in una
posizione più "attuale e relistica " della
sua.
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Sal 3 giugno 2008 0:00
Signor Sh, parto dalla fine del suo intervento:
"Qui concludo senza aver tirato in ballo rumor,voci di
corridoio ...(come lei ha fatto con le altre professioni) ma
solo dati di fatto." E allora analizziamoli
questi dati di fatto: 1. "-Le altre
professioni hanno aggiornamenti obbligatori(punteggi)-
:medici ingegneri,magistrati...voi nulla!"
Già questa affermazione ci fa capire quanto lei sappia
(nulla) della profesione notarile. 2.
"Non mi parli di verbali...ci sono notaiche nemmeno
sanno la differenza tra una società di persone e una di
capitali .. e sono più di quelli che lei pensa..."
No comment. Qual'è, comunque, il "dato di
fatto"? 3. ":Recentemente sono state
aperte inchieste sul vs tanto eletto concorso:diversi
compiti con nullità sono stati promossi..."
I compiti sono 3. L'inchiesta una sola. La
discrezionalità della commissione è insindacabile.
L'azione penale è obbligatoria. 4.
-"Proporre un sistema alternativo non mi sembra affatto
malvagio,tipo quello sanitario:chi vuole e può si reca da
un notaio,chi non desidera spendere o non può si affida
alla "branca della pa "istituita."
Cerchiamo di copiare quello che funziona, non quello che non
funziona. 5. "guadagno medio di 500000
euro" Era di poco superiore ai 400 mila, adesso si
è attestato sui 300 mila. Ne avrà conferma nei prossimi
mesi. 6. "(e meno male che si è messo un
freno con gli attifici....)" Stiamo cercando di
mettere un freno. Certo, l'antitrust non ci aiuta, come
si evince dall'articolo postato da Antonella.
7. "Il numero -per legge-avrebbe già dovuto essere
duplicato da anni,ma si sa..meno siamo megli è..così
anzichè bandire un concorso l'anno(come per legge) ne
si istituisce uno ogni 2 anni e quattro mesi -tralasciando
le pratiche elusive degli sopstamenti di sede-."
Lei sa che il concorso viene bandito dal Ministero
della Giustizia? Cosa c'entrano i notai con il
bando? 7. "Oggi ,solo in italia,-dei 70
paesi da lei citati-esiste 1 notaio su 11600
cittadini." Ma veramente Lei conosce il numero di
notai esistenti in ognuno di questi 70 paesi?
Complimenti... 8. "dovrebbe essere molto
più preciso e meno arrogante." E' un
ottimo consiglio, forse avrebbe dovuto seguirlo lei
stesso...
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ugo 3 giugno 2008 0:00
Sottoscrivo pienamente l'intervento di sh. Sh ha
sintetizzato ciò che da mesi viene detto su questo forum,
purtroppo la risposta che ci viene data è sempre la stessa:
siamo tutti invidiosi. Ed anche Sh lo è. Per cui lo invito
a vergognarsi ed a redimersi. Ai notai, invece, a
sostenere che è tutto perfetto così com'è, non viene
neanche un minimo di rossore... Mah, che vuole, sarà
questione di differente sensibilità di stomaco...
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ugo 3 giugno 2008 0:00
Bersanotto, se qualcuno nutrisse ancora dei dubbi sulla
capacità di "certi" professionisti di ribaltare
sempre sugli altri le proprie responsabilità,, leggendo i
suoi interventi si chiarirebbe subito le idee... E'
lei a non avere ancora risposto: "se gli articoli del
Mondo e del Sole 24 ore sono "diffamatori", lei o
l'ordine dei notai potete benissimo presentare denuncia
in Procura a carico di queste testate per diffamazione a
mezzo stampa". Stiamo ancora aspettando di sapere
in quale Procura avete presentato denuncia. Non contro
ignoti, ma contro gli autori degli articoli,
facilissimamente individuabili. Lo avete fatto o no? Se non
avete fatto, si vede che ciò che è stato scritto
corrisponde a verità.
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sh 2 giugno 2008 0:00
Sal ,dovrebbe essere molto più preciso e meno
arrogante. Oggi ,solo in italia,-dei 70 paesi da lei
citati-esiste 1 notaio su 11600 cittadini. Il numero
-per legge-avrebbe già dovuto essere duplicato da anni,ma
si sa..meno siamo megli è..così anzichè bandire un
concorso l'anno(come per legge) ne si istituisce uno
ogni 2 anni e quattro mesi -tralasciando le pratiche elusive
degli sopstamenti di sede-. -La commissione europea(di
cui noi le ricordo faciamo parte) ha più volte sottolineato
(da ultimo rapporto zerp)l'aspetto anomalo dl sistema
notariato italiano(che strutturalmente non ha nulla a che
vedere con quello degli altri paese neolatini-di quei 70
che lei cita-:una cosa è la funzione,altri i privilegi)
-In italia esistono ca 210000 avvocati e 80000
commercilaisti -non tutti certamente preparati,ma molti in
grado di poter affrontare quello che negli studi notarili
-firma a parte...-viene svolto da segretarie e
praticanti(come peraltro candidamente ammesso dal notaio
Ragazzini lo scorso anno in una trasmissione pubblica (exit
la7) :semplici atti comprevendite routinari; -anche
sulla tariffa...(non si può dire) sottolineando che siete
pubblici ufficilai....(e meno male che si è messo un freno
con gli attifici....) - Quello che afferma non è
corretto :si potrebe tranquillamente istituire una branca
della pa preposta ad hoc per la stipula di un certo tipo di
atti -i più frequenti e remunerativi-tassando gli stessi
(naturalmente in misura decisamente inderiore rispetto alla
parcella notarile) tanto da poter remunerare i dipendenti
preposti o smplicmente delegare le funzioni ad altri
professionisti(avvocati ,commercilaisti...)-non mi parli di
maggiore o minore preparazione...perchè in tutti i settori
ci sono le capre come le aquile - -La Pubblica
amministrazione certamente deve essere migliorata ,ma non la
si può paragonare al sistema noatariato:un pubblico
dipendente in media guadagna -penso-1300 euro rotti e ha
" contatti" (numero di pratiche) notevolente
superior a quelli di un notaio -è chairo che dinnanzi ad un
guadagno medio di 500000 euro ,il notaio sia molto meglio
predisposto del pubblico dipendente.... -Il mercato
,calmierato,non indotto dovrebbe valutare il reale valore di
guadagni del genere...un presidente di corte non guadagna
nemmeno in 10 anni quello che voi"fatturate" ..in
uno.Eppure anche lui è al servizio del cittadino,è
preparato quanto o più di voi,ha forse maggiori
repsondsabilità e meno possibilità di delega... -Le
altre professioni hanno aggiornamenti obbligatori(punteggi)-
:medici ingegneri,magistrati...voi nulla! -Proporre
un sistema alternativo non mi sembra affatto malvagio,tipo
quello sanitario:chi vuole e può si reca da un notaio,chi
non desidera spendere o non può si affida alla "branca
della pa "istituita. -Non mi parli di verbali...ci
sono notaiche nemmeno sanno la differenza tra una società
di persone e una di capitali .. e sono più di quelli che
lei pensa... :Recentemente sono state aperte inchieste
sul vs tanto eletto concorso:diversi compiti con nullità
sono stati promossi... Qui concludo senza aver
tirato in ballo rumor,voci di corridoio ...(come lei ha
fatto con le altre professioni) ma solo dati di fatto .
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bersanotto 2 giugno 2008 0:00
Antonella "secondo me Lei lavora in uno
studio notarile. Diversamente, sarebbe il caso che ci
dicesse come fa (o dove trova il tempo per) a raccogliere
una così efficiente "rassegna stampa"
diffamatoria.". Non ci ha ancora risposto.
Attendo fiducioso.
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ugo 1 giugno 2008 0:00
Bersanotto, se gli articoli del Mondo e del Sole 24 ore sono
"diffamatori", lei o l'ordine dei notai può
benissimo presentare denuncia in Procura a carico di queste
testate per diffamazione a mezzo stampa. Se non lo fa, si
vede che ciò che è citato negli articoli corrisponde a
verità. A me sono francamente sembrati articoli molto
equilibrati, in cui si è detto anche ciò che poteva essere
a favore dei notai italiani. Rimane il fatto che in Austria
per l'autentica delle cessioni di quote d'azienda o
di aziende intere si spendono 35 Euro. Lei quanto prende per
questo tipo di prestazione? E poi, ancora, al di là
delle sue accuse, non ha risposto alla domanda: che danno
deriva alla funzionalità del sistema se il numero dei notai
di Milano viene aumentato? E perchè i notai di Milano
minacciano di ricorrere contro questo provvedimento?
Bersanotto, cerchi di stare ai fatti, e di rispondere ai
fatti, invece di trincerarsi dietro ai luoghi comuni
dell'invidia sociale.
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Privato sottufficiale 1 giugno 2008 0:00
Finalmente bersanotto ha scoperto le carte. Nella sua
risposta ad Antonella afferma che basta frequentare uno
studio notarile per "raccogliere una così efficiente
rassegna stampa diffamatoria". Evidentemente i
notai hanno un'alta considerazione di sé anche sotto
questo aspetto.
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Antonella 1 giugno 2008 0:00
Bersanotto, se mi consente una battuta, lei confonde i
concetti di diffamazione e informazione: da lei proprio non
me lo aspettavo. Per un po' metta da parte codice
civile, decreto sulla sicurezza degli impianti, legislazione
sull'antiriciclaggio, riprenda in mano codice penale e
costituzione italiana. Scherzo. Non lavoro in uno
studio notarile, in realtà sono un notaio che ha tanto
tempo da perdere, di là ho una schiera di validi impiegati
che fa tutto il lavoro per me. Anzi, sono l'amante di un
notaio: lui non mi sposa ed io "diffamo" la
categoria. Ugo, è vero, siamo tutti invidiosi, ma
c'e' una cosa che mi conforta: il fastidio che
provano i custodi del sigillo quando le informazioni che li
riguardano cominciano a diventare di dominio pubblico. Il
timore che qualcosa possa cambiare li uccide.
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bersanotto 1 giugno 2008 0:00
per Ugo "scandalosa differenza di costo tra
Austria ed Italia a parità di prestazioni
notarili" E' un chiaro esempio di
disinformazione che attecchisce sugli invidiosi.
per Antonella secondo me Lei lavora in uno studio
notarile. Diversamente, sarebbe il caso che ci dicesse come
fa (o dove trova il tempo per) a raccogliere una così
efficiente "rassegna stampa" diffamatoria.
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ugo 1 giugno 2008 0:00
Antonella, la ringrazio di aver postato articoli così
"chiarificatori" sulle reali ragioni in base alle
quali i notai, od almeno molti di loro, vogliono mantenere
tutto inalterato. Sempre lì cadiamo. Davanti alle quinte
parlano di "sistema perfetto che funziona benissimo
così com'è", dietro le quinte è una volgarissima
storia di danè, come si dice dalle mie parti. Ditemi voi,
per esempio, che danno può derivare alla funzionalità del
sistema aumentare il numero dei notai di Milano da 617 a
829. Nessuno. Però i notai di Milano faranno ricorso.
Chissà perchè. Per non parlare poi della scandalosa
differenza di costo tra Austria ed Italia a parità di
prestazioni notarili. Ed anche lì, chissà perchè, in
Austria si può riformare il sistema ed in Italia no.
Ma, vede, Antonella, sappiamo già entrambi cosa ci verrà
risposto. Ci sarà detto che è tutta invidia. Si vede che
gli invidiosi si annidano anche in giornali prestigiosi come
Il Sole 24 Ore od il Mondo. Mah, che vuole, si vede che
è una piaga sociale molto diffusa.
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ugo 31 maggio 2008 0:00
Sal, ma si rende conto di contraddirsi e di dire un sacco di
scemenze? Lei afferma: "Noi sappiamo
bene cosa significa la parola "concorrenza",
perchè per diventare notai bisogna "concorrere"
con migliaia di candidati, vincere il "concorso" e
dimostrare di essere i migliori. Ci mancherebbe altro
che dobbiamo concorrere anche dopo (i magistrati si fanno
concorrenza?)" Vede, forse non la hanno
avvertita, ma debbo informarla che i magistrati sono
DIPENDENTI PUBBLICI, e non LIBERI PROFESSIONISTI come i
notai. Spero che, dall'alto dei suoi elevatissimi studi
in campo giuridico, sia in grado di cogliere la differenza.
Se non lo fosse, gliela possiamo sempre spiegare. Anche
l'attitudine mentale di dire "vinco il mio bel
concorso e poi sono a posto per tutta la vita per cui non
devo concorrere con nessuno" è tipico del dipendente
pubblico, ad esempio degli usceri dell'ASL, e non è
certo un atteggiamento da libero (e sottolineo: libero)
professionista. Ritorno al punto sollevato più volte
in questo forum: la vostra posizione è un capolavoro di
ambiguità. Quando si tratta di introdurre criteri di
concorrenza tirate fuori lo status di pubblico ufficiale,
quando si parla di fare esercitare le funzioni notarili da
dipendenti pubblici tirate fuori lo status di libero
professionista. Arturo Bracchetti è un dilettante al vostro
confronto. Ma, vede, nessuno si lamenterebbe di questa
vostra ambiguità se queste furbizie da quartierino non si
traducessero in un vero e proprio saccheggio delle tasche
degli indifesi cittadini. Saccheggio che non ci sarebbe se,
come già proposto da un altro partecipante al forum, invece
di un concorso (che è tipico della pubblica
amministrazione) ci fosse un esame di abilitazione senza
numero chiuso. E se si creassero le condizioni per aumentare
considerevolmente il numero dei notai. Perchè, vede,
questo benedetto Paese di tutto ha bisogno tranne che di
privilegi che ricordano molto il mandarinato cinese od il
feudalesimo. Nessuno mette in dubbio l'utilità
delel funzioni notarili, se esercitate nell'interesse
della collettività. Quello che si mette in discussione è
che in Italia, dietro la copertura ideologica
dell'interesse collettivo, una piccola ma abile
minoranza, inzaccherata nella pieghe del sistema, goda di
una ingiustificata ed immorale rendita di posizione. Rendita
di posizione garantita dalla ambiguità di cui dicevo prima
e dalla risibile esiguità del numero di persone ammesse a
far parte di questa minoranza. Su come si acceda a far parte
di questa minoranza, meglio poi soprassedere...
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Antonella 31 maggio 2008 0:00
Da Il Mondo del 30-05-2008 Notai: pronti i
ricorsi contro le nuove sedi Aria di ricorsi da
parte di singoli notai e di consigli notarili locali
contro il decreto del 2 aprile che ha disposto
l'aumento di 840 nuove sedi per svolgere la
professione. I procedimenti davanti ai Tar non
riguarderanno il numero di future postazioni (da
5.312 passano a 6.152), che la categoria nel suo
complesso ha accettato, ma la loro distribuzione. I
mugugni si sentono soprattutto in Lombardia (per
esempio a Bergamo e a Brescia) e in Veneto (Padova,
Verona, Venezia). Il motivo: i notai, che
attualmente presidiano specifiche zone (divise per
legge), temono che la distribuzione focalizzata
soprattutto in certi territori generi un eccesso di
concorrenza, con danni al proprio lavoro e giro
d'affari. La distribuzione tiene conto di
popolazione, ricavi degli studi, occupazione ed
estensione territoriale, sviluppo economico delle
singole aree, circostanza quest'ultima che ha
suscitato perplessità da parte di molti. Diversi studi
legali hanno così avuto mandato di far partire
ricorsi amministrativi. Infatti, l'aumento di
sedi notarili non ha toccato il Sud Italia, mentre è
andato a far lievitare il numero di professionisti
per esempio a Milano (da 617 a 829), a
Trento-Bolzano (da 80 a 111), a Trieste (da 118 a 140),
a Brescia (da 238 a 338), a Venezia (da 364 a 525).
Già a inizio 2008 alcuni consigli notarili avevano
sollevato dubbi e contrarietà al futuro che si stava
loro prospettando. Il Consiglio nazionale del
notariato, presieduto da Paolo Piccoli, che ha
condiviso e sostenuto l'insediamento di nuove sedi
(erano 11 anni che non accadeva), ha cercato di
mediare con il governo. Ma ora il dibattito che si è
aperto all'interno della categoria e i
probabili ricorsi ai Tar rischiano di rendere meno
conciliante il procedere della riforma.
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Antonella 31 maggio 2008 0:00
Da Libero Mercato del 30-05-08 di Claudio Antonelli
Ora tutti in Austria per i passaggi societari
Gli altoatesini vanno oltre la frontiera per le
autentiche: 35 euro di spesa contro 2mila in Italia
Un buon numero di commercialisti dell'Alto
Adige, almeno il30% ma a non ci so no statistiche precise,
ha preso l'abitudine di andare in Au stria per
l'autentica delle cessioni di quote d'azienda o di
aziende intere. Stessa prassi per le compravendite
immobiliari e per gli affitti d'azienda. Il motivo è
presto scritto: si spende 35 euro più la trasferta invece
dei circa due mila euro che tocca sborsare da un notaio
italiano. Benvenute liberalizzazioni europee, verrebbe da
dire. Ma la pratica è possibile al momento solo a Bolzano
perché esiste il bilinguismo. Per una cessione
d'azienda, di cui LiberoMercato ha seguito l'iter e
non rivela gli estremi per ovvi motivi di privacy, il
professionista ha gestito l'autentica delle firme con un
notaio di Linz. L'operazio¬ne è avvenuta in lingua
tede¬sca alla presenza dei due clien¬ti residenti in
provincia di Bol¬zano ed è stata registrata alla camera di
commercio di Bol¬zano. Costo finale 35 euro più la
Trasferta fino a Linz. Non più di 150 euro, dunque.
L'ordine dei commercialisti del Veneto da tempo sta
valutando l'ipo¬tesi di accompagnare in Au¬stria i
propri clienti nel caso in cui le Camere di Commercio di
competenza dovessero accet¬tare le autentiche i fatte in
Au¬stria. Anche a fronte di una tra¬duzione giurata. Se
così fosse saremmo di fronte a una vera e propria
rivoluzione nel mon¬do delle autentiche e a un ri¬sparmio
nell'ordine del 97% per gli utenti italiani. Bisogna
fare comunque delle distin¬zioni. Come si scriveva sopra
anche per le compravendite immobiliari i commercialisti di
Bolzano si recano in Austria. Pagano circa 40 euro, ma non
c'è alcuna verifica sulla bontà della cessione o sugli
eventuali vincoli della casa. In questo caso la prestazione
del pubblico ufficiale italiano è molto più complessa e
approfondita. Diverso è, invece, per la cessione di quote
dove anche in Italia i notai si limitano fondamentalmente a
fare autentica. L'Austria, come altre nazioni Ue,
riesce quindi a coniuga¬re perfettamente le norme
comunitarie e la riforma delle li-bere professioni.
Garantendo al tempo stesso un servizio efficiente e sicuro
agli imprenditori e una spesa contenuta. Sulla strada della
semplificazione, l'Austria ha anche messo mano alle
modalità di bilancio. Le norme di redazione del bilancio
entrate in vigore negli anni trenta, fino al 1990 non hanno
subito sostanziali modifiche. A partire da quella data
viene, invece, introdotta la legge sulla redazione del
bilancio. I modelli di riferimen¬to, anche se l'Austria
allora non era ancora membro Ue e nemmeno dello Spazio
Economico Europeo, sono state appunto le direttive Cee. Dopo
l'adesione dell'Austria è infine stato necessario
eliminare gli ultimi aspetti contraddittori nei confronti
del diritto europeo ancora presenti. L'intero complesso
delle disposizioni in materia di redazione di bi¬lancio è
ora contenuto nel terzo tomo del Codice Commerciale
austriaco. L'esigenza di un bilancio d'esercizio che
dia un'immagine veritiera della situazione
economico-patrimoniale e della redditività trova spunto nel
modello anglosassone del principio "true and fair
view". Per l'accertamento del reddito imponibile ci
si basa sul reddito ottenuto sulla base del bilancio
civilisti¬co (principio della preponderanza del bilancio
civilistico sul bilancio fiscale). Nella prassi è
necessario rispettare tuttavia una serie di disposizioni
fiscali speciali che per¬mettono lo sfruttamento degli
spazi di valutazione legali in modo tale che il valore di
bilancio venga mantenuto anche per scopi
dell'imposizione (la cosiddetta preponderanza
inversa). Se, tuttavia, le disposizioni di legge
fiscali sono in contrasto con registrazioni nel bilancio
civilistico è necessario adattare in modo opportuno il
risultato ai fini dell'accertamento della base
imponibile. Non sono quindi previste forme di parametrazione
o applicazione di coefficienti presuntivi o studi di settore
ai fini della determinazione del risultato d'esercizio.
Una mossa quest'ultima che da sola rende molto più
"umano" il sistema fiscale austriaco rispetto a
quello italiano. Dai vicini di casa c'è quasi sempre da
imparare.
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Antonella 30 maggio 2008 0:00
Da il sole 24 ore di oggi Notai, l'Antitrust
censura la vigilanza sui maxi-onorari La norma
definita dal Consiglio Nazionale del Notariato, che
individua una soglia massima ai ricavi dei notai, se
effettivamente adottata, potrebbe costituire un'intesa
restrittiva della concorrenza, non proporzionata né
giustificata dal perseguimento di un interesse generale
quale la tutela della qualità delle prestazioni
notarili. Lo afferma l'Autorità Garante della
Concorrenza e del Mercato, in una lettera inviata al
ministro della Giustizia Angelino Alfano e al Consiglio
Nazionale del Notariato. L'Antitrust avverte che
valuterà l'attivazione dei propri poteri istruttori se
la previsione dovesse essere inserita nel codice
deontologico notarile. La norma, riproposta anche da
numerose delibere adottate da alcuni Consigli Notarili
Distrettuali, individua una soglia massima di onorari
repertoriali, fissata per ciascun distretto sulla base del
parametro del doppio della media repertoriale distrettuale
dell'anno precedente: nei confronti dei notai che,
guadagnando di più, dovessero sforare il tetto, sarebbero
avviate procedure ispettive e di controllo, svolte anche da
altri notai operanti nel medesimo distretto. Secondo
l'Autorità il meccanismo individuato potrebbe
rappresentare una ripartizione dell'offerta dei servizi
notarili tra i professionisti attivi nel medesimo distretto,
a danno dei notai più efficienti. Le verifiche ispettive,
effettuate dai colleghi concorrenti, servirebbero inoltre ad
acquisire elementi economici dettagliati di estrema
sensibilità sotto il profilo concorrenziale, quali i dati
relativi alla clientela, ai prezzi ed agli onorari praticati
in concreto. Per l'Autorità, se si vuole garantire
la qualità della prestazione, come affermato dal CNN,
l'attività di controllo dovrà essere effettuata da
soggetti terzi e presso quei notai che siano incorsi in
specifiche e circostanziate contestazioni da parte dei loro
clienti. Nella segnalazione l'Autorità ricorda in
proposito i risultati di uno studio svolto su incarico della
Commissione Europea. Dall'analisi, realizzata dal Centre
of European Law and Politics (ZERP) at Bremen University,
emerge che nei Paesi in cui, come in Italia, la regolazione
è maggiormente restrittiva, i prezzi dei servizi notarili
necessari al trasferimento delle proprietà immobiliari sono
vistosamente più elevati, mentre non è stato riscontrato
nei medesimi Paesi un più elevato livello nella qualità
delle prestazioni offerte. L'Italia si posiziona
peraltro al decimo posto, sui sedici Paesi esaminati, in
termini di qualità del servizio.
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Sal 30 maggio 2008 0:00
Dimenticavo: "forse non tutti guardano la tv
ed ascoltano frasi fatte, molti la cultura se la fanno su
campo lavorando come professionisti "non di
monopolio" dovendoselo guadagnare il lavoro che
svolgono senza stare a pancia all'aria ad aspettare che
arrivi (vedi i notai)." Noi sappiamo bene
cosa significa la parola "concorrenza", perchè
per diventare notai bisogna "concorrere" con
migliaia di candidati, vincere il "concorso" e
dimostrare di essere i migliori. Ci mancherebbe
altro che dobbiamo concorrere anche dopo (i magistrati si
fanno concorrenza?)
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Sal 30 maggio 2008 0:00
Mario "il non capire che la casta notarile
è anacronistica rispetto alle reali esigenze della
cittadinanza è un ovvia risposta da parte di chi fa il
notaio ma allo stesso tempo offensiva nei confronti di chi
questo servizio lo deve subire." Che sia
anacronistica lo dice lei. Che il sistema funzioni in
maniera celere e con percentuale minima di errori è sotto
gli occchi di tutti. Se, poi, l'alternativa è
quella proposta da Ugo, meglio farsi una bella risata...
Ugo "miliardi di mosche mangiano la
cacca, ma questo non significa che sia l'alimento
migliore". Per le mosche evidentemente sì.
"Il parallelo con i Magistrati non c'entra un
tubo". E qui casca l'asino! Il notaio è terzo
rispetto alle parti proprio come il magistrato. Le due
funzioni hanno molti punti di contatto. Si faccia una
cultura leggendo qui:
http://www.federnotizie.org/2002/marzo/ersoch.htm
"Semplice: perchè se ci fosse stato quel pallido
tentativo di liberalizzazione, sarebbe emerso che si può
pagare dieci ciò che oggi, a causa del numero chiuso e del
regime da mandarinato cinese che regna in uesto settore,
viene fatto pagare cento..." Proprio non le
vuole entrare in testa che i compensi degli avvocati sono, a
parità di valore della pratica, più elevati di quelli
notarili, vero?
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Mario 30 maggio 2008 0:00
da: Sal Data: 29 Maggio 2008 non riporto il
testo integrale, mi limito a una sintesi di ciò che ha
detto: "voi rosicate perchè i notai guadagnano
troppo". ********************** ho
anche io un poco di tempo da perdere, molto poco in verità
quindi sintetizzo il suo discorso in : fesserie!.
La verità è stata detta svariate volte nei post e il non
capire che la casta notarile è anacronistica rispetto alle
reali esigenze della cittadinanza è un ovvia risposta da
parte di chi fa il notaio ma allo stesso tempo offensiva nei
confronti di chi questo servizio lo deve subire.
un esempio ? 130 euro per una copia fotostatica dell'
atto di mutuo! ed è solo uno delle migliaia dei
casi che si possono citare. secondo me siete
"troppo" professionali ed è forse questo il
motivo per cui la gente è insofferente verso la vostra
categoria. Per rispondere a bersanotto: forse non
tutti guardano la tv ed ascoltano frasi fatte, molti la
cultura se la fanno su campo lavorando come professionisti
"non di monopolio" dovendoselo guadagnare il
lavoro che svolgono senza stare a pancia all'aria ad
aspettare che arrivi (vedi i notai). nb. non
mancherà a nessuno ma non risponderò più a questo
post Saluti Mario
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bersanotto 30 maggio 2008 0:00
Vi invito a leggere attentamente i messaggi di ugo: sono
davvero imbarazzanti.
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ugo 30 maggio 2008 0:00
La "stringente" logica di SAL: "Se più di 70
paesi nel mondo hanno scelto questo sistema, vuol dire
semplicemente che è la scelta migliore!" Beh, se
è per questo, miliardi di mosche mangiano la cacca, ma
questo non significa che sia l'alimento migliore.
Comunque può sempre provare, magari con quella di un suo
collega. Una cacca "migliore", giuridicamente doc,
frutto di anni ed anni di sudato studio ed accuratamente
selezionata da un difficilissimo, quansi disumano
concorso. Ecco, provi, e poi ci racconti, in base alla
sua stringentissima logica. Saluti
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ugo 30 maggio 2008 0:00
Privato, concordo con lei. A leggere questo forum pare che
gli unici ad essere bravi cittadini, a pagare le tasse, a
saper fare il proprio mestiere ed ad essere efficienti siano
i notai. Credo che faccia parte della loro
"formazione". D'altronde, se si togliesse loro
la presunzione di essere i migliori, rimarrebbe ben poco a
giustificare lo scandaloso stato attuale delle cose. La
mia domanda è: ma se sono così bravi, com'è che hanno
così paura della concorrenza degli Avvocati? Perchè quando
l'anno scorso si è parlato di estendere alcune
attività anche agli Avvocati, c'è stata una levata di
scudi? Ma se sono i "migliori", perchè temono che
qualcuno "peggiore" di loro gli possa soffiare i
clienti? Semplice: perchè se ci fosse stato quel pallido
tentativo di liberalizzazione, sarebbe emerso che si può
pagare dieci ciò che oggi, a causa del numero chiuso e del
regime da mandarinato cinese che regna in uesto settore,
viene fatto pagare cento... La presunzione, quindi, non
è casuale. E' strumentale, e serve a dare un appiglio,
forse l'unico, alla salvaguardia dello status quo.
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ugo 29 maggio 2008 0:00
Sal, le scemenze le scrive lei. Il parallelo con i
Magistrati non c'entra un tubo. I Magistrati sono
pubblici dipendenti, non liberi professionisti. Quanto al
fatto che l'onorario dei notai italiani sia basso, lo
faccia dire a chi paga, non a chi ne trae beneficio. Tutti
sanno che i notai italiani sono i più cari d'Europa.
Quanto al fatto che lo stesso lavoro non potrebbe essere
svolto da un pubblico dipendente, provi ad illuminarci,
spiegandoci per quale motivo tecnico un atto pubblico non
potrebbe essere ipoteticamente redatto da un pubblico
(appunto) dipendente. E provi a spiegarcelo al di là di
ritriti luoghi comuni. Quando è ben gestita, la pubblica
amministrazione funziona, eccome se funziona. Solo che a voi
fa comodo descrivere la pubblica amministrazione come una
armata brancaleone, altrimenti vi riuscirebbe ancora più
difficile giustificare le ricche prebende di cui godete a
scapito delle tasche dei cittadini. La verità, mio
caro Sal, è una sola: godete di una rendita che sa molto di
feudalesimo. Tutte le transazioni immobiliari devono passare
tra le vostre grinfie, e voi ne traete una rendita, come
novelli Ghini di Tacco. Il resto è aria fritta, come
dimostrato dai suoi patetici interventi.
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Privato sottufficiale 29 maggio 2008 0:00
Per Bersanotto. Forse è il caso di scendere
dall'Olimpo e fare qualche esercizio di riabilitazione
all'uso della modestia. Solo un notaio presuntuoso
può pensare che un avvocato non sappia cosa sia un verbale
di assemblea. Il mondo è pieno di gente che
verbalizza: si fa nelle scuole, nei comuni, lo fanno i
comuni cittadini durante le consultazioni elettorali.
Solo i notai, però, pensano si sapere come si fa.
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