Commenti
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BARBARA CRISTOFARI
4 ottobre 2007 0:00
PER RITA:
non credo sia in rete, comunque è stata inviata a tutti i comuni dove penso si possa richiedere.A PRESTO.
rita
4 ottobre 2007 0:00
per Barbara :
NON RIESCO PROPRIO A TROVARLA IN NESSUN SITO!!!!
MA NON SONO AGGIORNATI? NE' in POLITICHE SOCIALI, NE' in CODICE SANITA' NE' in nient'altro di quelli che ho provato, mi aiuti?
GRAZIE RITA
rita
4 ottobre 2007 0:00
PER BARBARA :
Non riesco a trovarla, cosa devo digitare?
Grazie
Ciao RITA
BARBARA CRISTOFARI
3 ottobre 2007 0:00
Ciao Rita
A chi può interessare faccio sapere che è stata spedita una nuova circolare dalla Regione Lazio Dipartimento Sociale (prot.101966 del 1 ott.2007):attuazione DGR n.98/07- chiarimenti procedurali, indirizzata ai comuni della Regione Lazio. Sono specificati di nuovo i procedimenti per l'attuazione delle deliberazione con richiamo alle precedenti circolari....spero di essere stata utile.CIAO A TUTTI.
rita
30 settembre 2007 0:00
PER BARBARA:
Ciao, credevo di leggere buone nuove ed invece!
MA SE è VERO CHE LA RSA "NON PUO'METTERE ALLA PORTA L'OSPITE" che conseguenza potrebbe seguire? Una lettera di ingiunzione al pagamento (nei confronti di TUA madre e non verso voi) ed a seguire,ancora, cosa?

Hai chiesto a Gianfranco Mannini dell'Aduc attraverso SOS on line ?
Mi sembra opportuna porgli il quesito.

Credo che sia indispensabile farlo e subito subito: sono certa che ti fornirà una ulteriore e valida informazione, poi fammi sapere.

MA E'VERAMENTE ALLUCINANTE : un diritto sacrosanto che non viene rispettato, ma in che razza di mondo viviamo?

Conviene continuare ed attivarsi su molteplici fronti, scrivi all' Aduc immediatamente, mi sembra al momento l'unica via da percorrere, è una speranza da mantenere in vita quella che loro possano seguire questi incredibili risvolti!
BUON DI TUTTO A TUTTI VOI, ANZI A TUTTI N O I !!!!
Fammi sapere. CIAO RITA
BARBARA CRISTOFARI
30 settembre 2007 0:00
Ultime novità che mi riguardano:
l'rsa mi ha sollecitato il pagamento arretrato,3.243,77 meno 1.000 date in acconto i primi di settembre. La lettera inviata dal comune ,non ha valenza dato che non vi è un esplicito impegno tantomeno un conteggio. E'solamente spiegato che sono in attesa di chiarimenti.RICORDO che mia madre è ultrasessantacinquenne, invalida totale con accompagnamento, priva di reddito ulteriore(ISEE 0).Dal comune nessuna risposta...quanto aspetterà ancora l'rsa prima di procedere nei miei confronti? Un bacio a tutti gli angeli stanchi.Vostre novità? CIAO A TUTTI BARBARA
RITA
30 settembre 2007 0:00
PER DARIO
Non credo che tu possa risolvere la questione vendendo l'appartamento a tua sorella, perché comunque sarebbe una ulteriore entrata per tua mamma, ho letto da qualche parte che risalgono sino a due anni indietro per verificare se è stato venduta la casa o altro e quindi, la tengono comunque in considerazione.
In effetti è un suo bene e quindi gliela considerano come patrimonio e conteggiano nell'ISEE.
Per me è sicuramente ingiusto, ma c'è dell'altro, un triste giorno ( se hai capito a cosa alludo) possono richiedere agli eredi di rifondere le spese con quello che i figli ereditano. SI RIFANNO SULL'ERDITA E/MA VENDENDOLA NON PENSARE CHE SCOMPAIA.

Infatti considerano la casa, un bene e praticamente è come se facessero un prestito, accollandosi la quota non sanitaria per intero.NON VI E' SOLUZIONE.
Se poi ci vive tua sorella, potrebbero chiedere a lei direttamente di sostenere le spese.IL NUCLEO FAMILIARE COME E' COMPOSTO?
E POI, HA L'INVALIDITA' E lA 104?
Non c'è soluzione a mio avviso, però credo anche in questo caso abbia diritto alla conservazione della quota pensione, anche se appartiene alla fascia superiore, non resta da fare che chiedere con SOS all'ADUC informazioni più presise a riguardo ma secondo me , intanto potresti pagare la quota mensile sottraendo la quota pensione, credo che debba essere la RSA ad attivarsi in questo senso, che non sia più il Comune, a partecipare ma direttamente la ASL?
SRIVI ALL'ADUC MA TRAMITE SOS e vedrai che rispondono, speriamo che la risposta sia positiva.
TIENICI AGGIORNATI, tutti insieme potremmo riuscire a capire meglio il tutto ed agire correttamente.
BUON DI TUTTO ANCHE ALLA TUA MAMMA.
RITA

Dario De Gese
29 settembre 2007 0:00
Salve a tutti. E' il mio primo post su questo forum.
Avevo solo un quesito che non ho avuto modo di risolvere leggendo tutte le vostre informazioni.
Ve lo espongo subito:
mia madre (ricoverata da due anni presso una RSA) rientra nel secondo scaglione della rimodulazione in base all'ISEE.
Chiedono circa 42 euro al giorno e a fine mese non è garantita la COSERVAZIONE della pensione sociale di 320,88 (che userebbe per le medicine, parruchiera, vestiti di ricambio e fabbisogni personali).
Se non avesse l'abitazione di proprietà(ove vive mia sorella) il reddito ISEE scenderebbe intorno ai 9000 euro e il problema non ci sarebbe (solo che per vendere l'appartamento a mia sorella ho proceduto con istaza al Tribunale Civile di Roma alla nomina di Amministratore di sostengno di mia madre per poterla rappresentare quindi di fronte ad un notaio)(pratica che potrebbe durare mesi!).

Cosa si può fare visto che nella delibera regionale è esplicitamente scritto e previsto che all'ospite presso l'RSA DEVE ESSERE GARANTITA la conservazione di una quota pari alla pensione sociale?
Al comune di roma - politiche sociali del mio municipio non interessa ciò, dicono che l'ISEE rientra nel secondo scaglione e quindi non possono intervenire!
Ma è o non è un diritto?
Grazie a tutti,
Dario De Gese
[email protected]
Dario De Gese
29 settembre 2007 0:00
Salve a tutti. E' il mio primo post su questo forum.
Avevo solo un quesito che non ho avuto modo di risolvere leggendo tutte le vostre informazioni.
Ve lo espongo subito:
mia madre (ricoverata da due anni presso una RSA) rientra nel secondo scaglione della rimodulazione in base all'ISEE.
Chiedono circa 42 euro al giorno e a fine mese non è garantita la COSERVAZIONE della pensione sociale di 320,88 (che userebbe per le medicine, parruchiera, vestiti di ricambio e fabbisogni personali).
Se non avesse l'abitazione di proprietà(ove vive mia sorella) il reddito ISEE scenderebbe intorno ai 9000 euro e il problema non ci sarebbe (solo che per vendere l'appartamento a mia sorella ho proceduto con istaza al Tribunale Civile di Roma alla nomina di Amministratore di sostengno di mia madre per poterla rappresentare quindi di fronte ad un notaio)(pratica che potrebbe durare mesi!).

Cosa si può fare visto che nella delibera regionale è esplicitamente scritto e previsto che all'ospite presso l'RSA DEVE ESSERE GARANTITA la conservazione di una quota pari alla pensione sociale?
Al comune di roma - politiche sociali del mio municipio non interessa ciò, dicono che l'ISEE rientra nel secondo scaglione e quindi non possono intervenire!
Ma è o non è un diritto?
Grazie a tutti,
Dario De Gese
[email protected]
rita
27 settembre 2007 0:00
COME PROCEDE?
NESSUNO FA SAPERE COME SI , E SE , SI E' CONCLUSA LA QUESTIONE.
BUON DI TUTTO A TUTTI VOI!!!
RITA
Francesca
21 settembre 2007 0:00
Ho letto la lettera che mi ha indicato Rita: sostanzialmente è quanto ho fatto con l'esposto che invierà mio padre per raccomandata lunedì prossimo. Ora devo andare. Ci aggiorniamo appena possibile.
Francesca
rita
20 settembre 2007 0:00
PER FRANCESCA
(e per TUTTI gli altri)

IMPORTANTE : leggi lettera CARA ADUC n° 193943 (di oggi 20 settembre),si parla della prassi per far intervenire l'ADUC!!!
Alla prossima.RITA
rita
20 settembre 2007 0:00
PER FRANCESCA
scusa: stamane all'alba avevo già scritto la mia precedente e deve essere saltato un pezzo,per la fretta, intendevo suggerire di andare a ricercare e pertanto leggere : "RSA, SENTENZA TAR TOSCANA.IL GOVERNO TRAGGA LE CONCLUSIONI E SEGUA L'ESEMPIO DELLA REGIONE PIEMONTE" interessante nuovo comunicato dell'ADUC .
Sono certa della disponibilità dell'ADUC, io li ho sommersi di richieste, su questa questione e mi hanno sempre risposto, proviamo ad interpellarli nuovamente con una nuova e specifica richiesta, fai tu?
Dimmi come posso, se vuoi, intervenire, per aiutarti, più che mai, in questo caso particolare, il problema del singolo diventa di tutti, io condivido l'angoscia di tutti parenti. Conta sul mio (modesto ma volenteroso) supporto. RITA
francesca
20 settembre 2007 0:00
Per Rita: a cosa ti riferisci esattamente? Ho aperto adesso il PC e forse mi sfugge qualcosa. Per quanto riguarda il coinvolgimento dei media, non vorrei arrivare a tanto. PER COME LA VEDO IO SAREBBE L'ENNESIMO FALLIMENTO. Comunque, considerato che la cosa più importante è raggiungere un risultato CONCRETO in tempi BREVI, non lo escludo. Che ne dici di un più incisivo intervento da parte dell'ADUC che ci ospita in questo Forum?
Francesca
Rita
20 settembre 2007 0:00
PER FRANCESCA e per tutti gli altri

siete andati a leggere su

"DI LA TUA" a

Mi sfugge una cosa : ma come fanno i Comuni a bloccare il decreto?

Non sarebbe il caso di scrivere a STRISCIA LA NOTIZIA e/o MI MANDA RAI 3?

Occorre trovare un modo per dare maggior rilievo alla intera questione.

A PRESTO RITA
francesca
18 settembre 2007 0:00
per Rita:
non l'ho ancora mandata al sindaco perchè il Sindaco è stato già il primo destinatario dell'istanza, che ho allegato in copia all'esposto pubblicato. Naturalmente l'istanza, costruita all'incirca come l'esposto che hai letto, è stata passata ai servizi sociali, demandando agli stessi il compito di valutare la sussistenza del diritto e di quantificare l'entità del contributo! Spero di ottenere l'effetto richiesto, vale a dire che chi in questo momento è responsabile, anche e soprattutto politicamente, del sociale - inteso in senso ampio - intervenga nei confronti di chi, amministratori e politici locali, continua ad applicare in maniera erronea ed iniqua una normativa di per se corretta. E' per questo motivo che ho pubblicato il testo: chiunque si trova in condizioni analoghe alle mie può prendere spunto, o "imitarmi", dando forza alla voce che si sta levando per il rispetto di un diritto fondamentale. Insomma, non voglio fare il paladino, però lo sforzo di capire tutta la questione, che abbiamo fatto fini ad ora, deve raggiungere un risultato concreto per tutti. io sono convinta che l'indignazione debba e possa diventare una forza positiva. Rimaniamo in contatto.
Antonella
rita
17 settembre 2007 0:00
PER FRANCESCA

Ho letto, la tua e complimenti, però non l'hai mandata al Sindaco, credo che sarebbe opportuno mandargliene una copia con evidenziato che l'hai spedita anche a ...

Forse andava indirizzata pproprio al Sindaco ( al Comune) e per conoscenza agli altri.

A mio avviso potresti inviargliela adesso, il maggiore responsabile è proprio il Comune e quindi il sindaco deve essere "informato", anzi a lui va chiesto in prima persona.

Che ne dici?
CIAO RITA
Rita
17 settembre 2007 0:00
Ciao a tutti, ci sono buone nuove?
Per Barbara : quali novità?

Per Francesca : come procede la tua iniziativa?

Per Giovanni : come è andata a finire?

Per Arianna : anche tu facci sapere come procede.

Per Anna Maria : hai risolto?

Spero che tutto si sia risolto o stia sulla buona strada, mi farebbe molto piacere averne conferma.

BUON DI TUTTO A TUTTI!
RITA
francesca
17 settembre 2007 0:00
Come anticipato, ho elaborato un esposto da inoltrare al Presidente della Regione Lazio ed al Direttore generale della ASL competente. Mi rendo conto che non ha la forza di una azione giudiziaria, tuttavia può servire a "smuovere le acque" su un problema che tende a rimanere nascosto. Di seguito metto a disposizione il testo che, chiaramente, non contiene riferimenti personali e nomi. CHI VUOLE PUò PRENDERE SPUNTO PER INIZIATIVE ANALOGHE O PER MIGLIORARE IL TESTO E FARE SUGGERIMENTI. Sono sempre più convinta che questa situazione può e deve risolversi presto fuori dai tribunali.
A PRESTO, FRANCESCA

Al Presidente della Regione Lazio
Via C. Colombo,
00147 roma

Al Direttore Generale
dell’Azienda Sanitaria Locale
di Viterbo
Viale Trento, 18 H
01100 Viterbo




OGGETTO: Prestazioni socio-sanitarie – ricovero in RSA.
Deliberazione n. 98/2007 della Giunta regionale Lazio –“Attuazione Patto per il risanamento, lo sviluppo, il riequilibrio e la modernizzazione della Sanità del Lazio” – rimodulazione diaria giornaliera RSA.




Io sottoscritto xxxxxx residente presso il Comune di xxxxxxxxx, ESPONGO quanto segue.
Mia moglie, xxxxxxxx, nata a xxxxx il xxxxxxxxxx, con invalidità pari al 100%, è ricoverata dal xxxxxxxx, in regime di RSA presso la casa di cura xxxxxxxxxx.
All’atto del ricovero mi è stato richiesta la corresponsione di una retta pari a € 25, 00 giornalieri (circa € 800,42 mensili), che ho regolarmente versato.
In data xxxxxxxla casa di cura Villa Serena mi ha comunicato i criteri di ripartizione degli oneri connessi al ricovero, da rideterminare secondo i parametri e le percentuali di reddito fissati dalla delibera n. 98/2007 della Giunta regionale Lazio, citata in oggetto.
Poiché mia moglie rientra nella categoria richiamata dall’allegato 1 della citata delibera 98/2007 in quanto “soggetto di età superiore ai sessantacinque anni la cui non autosufficienza fisica o psichica sia stata accertata dalle aziende sanitarie locali” – ho prodotto la documentazione relativa alla situazione economica equivalente (ISEE) riferita esclusivamente ai suoi redditi.
Al riguardo preciso che mia moglie è titolare del solo assegno di accompagnamento, pari, attualmente, ad €455,92 e che, pertanto, la certificazione ISEE ottenuta è pari a zero.
Nel mese di agosto la casa di cura xxxxxxxxx mi ha comunicato l’avvenuto aumento della diaria a carico degli assistiti e mi ha richiesto il versamento di € 43,73 giornalieri, pari a circa 1.355,63 mensili (a fronte dei precedenti 25,82 giornalieri pari a circa € 800,42 mensili) a partire dal mese di maggio 2007.
Nell’impossibilità di sostenere tale spesa, ho versato la somma abitualmente pagata, che è stata accettata a titolo di “acconto” delle maggiori somme richieste.
Preciso che anche il successivo pagamento, riferito al mese di settembre, è stato accettato a titolo di acconto e, al medesimo titolo sarano accettati i successivi.
Tenuto conto della vigente normativa e, in particolare dell’articolo 25 della legge 328/2000, del decreto legislativo 130/2000 e dell’articolo 54 della legge 289/2002, ho inoltrato al Comune di xxxxxxxxxxx, dove risiedo, una istanza, che allego in copia, per l’ottenimento dei contributi a copertura dei maggiori oneri derivanti dall’applicazione della deliberazione n. 98/2007.
A seguito della richiesta inoltrata, sono stato contattato, telefonicamente e in via informale, dai funzionari dei Servizi sociali i quali si sono preoccupati di farmi sapere che, in mancanza della necessaria copertura finanziaria, non sarebbe stato possibile accogliere l’istanza.
Con nota del xxxxxxx, il Comune di xxxxxxxxxxx ha comunicato al sottoscritto di aver accolto l’istanza, precisando, tuttavia, che l’impegno sarebbe stato assunto nei limiti consentiti dalla disponibilità finanziaria per il 2007, fornendo una interpretazione a dir poco restrittiva della deliberazione n. 98/2007 nella parte in cui fa espresso riferimento alla contribuzione da parte dei Comuni ed ignorando totalmente la vigente normativa statale in materia di prestazioni sociosanitarie.
Con nota del xxxxxxxxxxx il Comune ha quindi assunto un impegno di spesa pari a € 1.000 a PARZIALE COPERTURA degli oneri connessi alle spese di natura non sanitaria per i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2007.
Con separata nota del 31 agosto 2007 mi è stato comunicato il riconoscimento di un contributo economico “una tantum”pari a € 1000, in relazione alla richiesta di somme arretrate, maturate a partire dal mese di maggio.
In relazione a tutto quanto sopra esposto, tenuto conto della vigente normativa, in base alla quale nessun pagamento avrebbe dovuto essere addebitato al sottoscritto, con particolare riferimento alle disposizioni di seguito richiamate:
• DPCM 14 febbraio 2001, allegato 1, nella parte in cui prevede la disciplina dei criteri di finanziamento per la cura ed il recupero funzionale di soggetti non autosufficienti non curabili a domicilio con patologie cronico-degenerative, stabilendo che “il 50 % del costo complessivo sia a carico del Comune” con l’eventuale compartecipazione dell’Utente secondo i regolamenti regionali o comunali”;
• articolo 3, comma 2 ter del decreto legislativo n. 109 del 1998, come modificato dal decreto legislativo n. 130/2000, dove si prevede che “Limitatamente alle prestazioni sociali agevolate assicurate nell'ambito di percorsi assistenziali integrati di natura sociosanitaria, erogate a domicilio o in ambiente residenziale a ciclo diurno o continuativo, rivolte a persone con handicap permanente grave, di cui all'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, accertato ai sensi dell'articolo 4 della stessa legge, nonché a soggetti ,ultra sessantacinquenni la cui non autosufficienza fisica o psichica sia stata accertata dalle aziende unità sanitarie locali, le disposizioni del presente decreto si applicano nei limiti stabiliti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri per la solidarietà sociale e della sanità. Il suddetto decreto è adottato, previa intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, al fine di favorire la permanenza dell'assistito presso il nucleo familiare di appartenenza e di evidenziare la situazione economica del solo assistito..”;
• legge 328/2000 -Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali – che, all’articolo 25, dispone che “ai fini dell’accesso ai servizi disciplinati dalla presente legge, la verifica della condizione economica del richiedente è effettuata secondo le disposizioni previste dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109, come modificato dal decreto legislativo 3 maggio 2000, n. 130” (ISEE calcolato sui redditi del solo assistito).

CHIEDO
che venga tempestivamente riesaminata l’intera questione affinché:
1) continuino ad essere erogate con regolarità le prestazioni assistenziali nei confronti di xxxxxxxx, presso la casa di cura xxxxxxxxx e quindi,
2) in applicazione della citata normativa, il Comune di xxxxxxx assuma l’impegno di spesa a totale copertura di quanto dovuto alla Casa di cura xxxxxxx, tenuto conto anche della rimodulazione della diaria giornaliera RSA in attuazione della DGR lazio n. 98/2000.
E’ di tutta evidenza la necessità di un intervento capace di garantire la corretta applicazione della richiamata disciplina che, nei fatti, viene invece disattesa proprio nei confronti della categoria più debole (ultrasessantacinquenni con invalidità grave privi di reddito). Categoria per la quale lo stesso legislatore ha previsto una eccezione sia per quanto riguarda l’accertamento delle condizioni economiche (ISEE del solo assistito – decreto legislativo 109/98, decreto legislativo 130/2000, legge n. 328/2000) sia per quanto riguarda i criteri di finanziamento delle prestazioni sociosanitarie (DPCM 14 febbraio 2001 – allegato 1, integralmente sopra riportato).
La materia stessa, peraltro, ha già costituito oggetto di pronunce istituzionali, dottrinali e giurisprudenziali (interrogazione parlamentare dell’on. Donatella Porretti del 28 marzo 2007; TAR Sicilia – sez. distaccata di Catania, n. 42 del 11 gennaio 2007, TAR Toscana –III sezione – Firenze – ordinanza n. 733/2007 – R.G. 1264/2007) che confermano la fondatezza e la legittimità della mia richiesta.
Confido che la valenza sociale e la delicatezza delle problematiche sottese alla situazione illustrata inducano ad assumere tempestive determinazioni al riguardo.
Faccio presente che, in mancanza di adeguate e tempestive iniziative, sarò costretto a rivolgermi ad altra Autorità competente, anche al fine di scongiurare il rischio che vengano nel frattempo intraprese eventuali azioni di recupero crediti nei miei confronti da parte della Casa di cura, di fatto attualmente creditrice della somma fino ad ora maturata, stante l’accettazione dei pagamenti da me effettuati dal mese di agosto u.s. a titolo di acconto.
Ricordo che l’aumento mensile è pari a € 555,21.
Distinti saluti

xxxxxxxxxx

Allegati:
1) copia modello ISEE di xxxxxxxxx
2) copia del verbale del Ministero dell’economia e finanza, con il quale è stata riconosciuta l’invalidità totale;
3) copia dell’attestazione di ricovero in data xxxxxxx;
4) copia della ricevuta rilasciata “a titolo di acconto” per il pagamento della retta del mese di agosto 2007;
5) copia dell’istanza inoltrata al Comune di xxxxx;
6) copia della nota del Comune di xxxxxxxxxx in data 25 agosto 2007;
Barbara Cristofari-angela stanca
14 settembre 2007 0:00
PER RITA
Nella foga della scrittura ho dimenticato di mettere il nome, non so come sia uscito fuori:angela stanca.Comunque sono sempre io,chiedo scusa, volevo solo spiegare che mi sono rivolta ad un avvocato perchè non tutti hanno la possibilità di sapere e,se non trovi aiuto, sei costretta ad agire di conseguenza.Scusa i miei sfoghi. UN BACIO ED UN ABBRACCIO A TUTTI GLI ANGELI STANCHI. BARBARA.
rita de rossi
13 settembre 2007 0:00
PER ANGELA STANCA

durante la giornata, visito due o tre volte il Forum, ormai siamo fra amici,mi sembra come se fossimo ex compagni di scuola, come se ci conoscessimo da tempo, provo questa sensazione, sarà per l'obiettivo comune...chissà, sarà per i nostri sfortunati genitori, siamo noi figli, tutti uguali, che soffriamo con loro, ma non devi sentirti sola, quando entri nel forum, incoraggiamoci e procediamo, insieme.
Il legale ti consiglierà ma devi essere anche tu, in prima persona a sapere, a documentarti, solo tu potrai veramente curare i tuoi interessi, perchè ti riguardano,perchè riguardano proprio te.
Hai letto tutto quello che è stato scritto, ricostruito da noi su le lettere precedenti? Non è complicato inizia dal principio, vai indietro e inizia a leggerti i vari interventi da Giovanni a Barbara, a Cristian a Francesca ed ancora...AnnaMaria e tutti gli altri che non me ne voglianno non ho citato e poi i miei, dove ho cercato di riassumere il da farsi.
Non sentirti sola, chiedeci notizie se possiamo ti daremo delle informazioni, hai letto Francesca cosa dice? Anche tu, non demordere, coraggio!
Dove sei a Roma ?
Facci sapere cosa dice il tuo legale.
BUON DI TUTTO E A PRESTO
RITA
rita de rossi
13 settembre 2007 0:00
PER FRANCESCA
OK
Mi fa piacere aver trovato una persona combattiva quanto me.
ADESSO COSA POSSIAMO E DOBBIAMO FARE ?
ANCHE TU, VEDO SEI PRONTA NON SOLO AD INIZIARE, MA A CONTINUARE QUESTA LOTTA CON LA CAPARBIETA' DI CHI SA DI ESSERE NEL GIUSTO.
CE LA FAREMO?
SCUSA SE NON RISPONDO SUBITO A TUTTI I TUOI PUNTI ( gli impegni mi allontanano dal PC), presto riprenderò l'argomento più dettagliatamente : piacere di corrispondere con te su una questione tanto importante.
RITA
angela stanca
13 settembre 2007 0:00
Dopo aver provato di tutto, sono stata costretta a rivolgermi ad un legale, sia per mia ignoranza in materia di leggi, sia per farmi consigliare,non essendomi mai trovata in una situazione del genere.Infine perchè sento di aver ragione e non posso pagare quanto mi hanno conteggiato.Sono sola e molto stanca di questa situazione,vorrei tanto finisca tutto per il meglio e consiglierei a tutti coloro che mi sono trovata davanti ,con la loro lunga e spicciola burocrazia, di farsi un giretto nelle strutture dove trovi occhi tristi che aspettano anche una sola carezza da chiuque vedano.Invece ho trovato un muro di paroloni incomprensibili, leggi, decreti legislativi ed anche quando riesci a farti confermare di aver ragione ,devi aspettare ed aspettare ancora! UN BACIO ED UN ABBRACCIO A TUTTI TUTTI GLI ANGELI STANCHI.
Francesca
13 settembre 2007 0:00
PER RITA
Come dicevo ieri, la nota la stiamo preparando e, questa volta, vorrei riuscire a raggiungere un risultato definitivo (e non parziale) ottenendo QUANTO DOVUTO.
A questo riguardo volevo confrontarmi sulle iniziative da assumere.
Una soluzione possibile potrebbe essere:
-invio di un esposto ad ASL e Regione - da inviare anche al Comune interessato ed alla struttura di ricovero - per evidenziare tutti gli elementi utili alla conoscenza della situazione specifica e della problematica in generale, e per denunciare l'illegittimità delle decisioni assunte in merito alla contribuzione parziale o nulla da parte del comune di residenza. Trovo indispensabile il riferimento alla decisione del TAR della Toscana ( link in ADUC - Dì la tua - Comunicato stampa - Tette RSA. Illegittima la richiesta di denaro ai parenti..") perchè, indipendentemente dalla rimodulazione prevista dalla DGR 98/2007, il problema, di ben più ampia portata, riguarda proprio la corretta applicazione della normativa in tema di ripartizione degli oneri relativi alla spesa di natura non sanitaria. Ricordiamoci sempre che nei casi previsti dall'allegato 1 alla DGR n. 98/2007, tale onere deve essere assunto totalmente dal comune per effetto del combinato disposto della legge 328/2000 e dei decreti legislativi n. 109/1998 e 130/2000.
Ritengo opportuno indicare un termine (15- 30 gg) con espressa avvertenza che, in mancanza di risultati significativi, l'esposto sarà inoltrato alla prefettura per l'assunzione delle iniziative necessarie a garantire il rispetto della legge e l'immediata sospensione dei comportamenti, non solo illegittimi, ma decisamente lesivi di specifici diritti alla salute ed all'assistenza, peraltro sanciti dalla Costituzione.
Escluderei, tuttavia, l'ipotesi di ricorso alla magistratura per evitare ulteriori oneri a carico di persone già ampiamente vassate. PURTROPPO LA GIUSTIZIA E GLI AVVOCATI COSTANO: PER QUESTA VOLTA, FACCIAMONE A MENO!
Questo è quanto. Conto di finire il tutto entro domani per poter provvedere all'invio la prossima settimana. Se ci sono suggerimenti e correzioni scrivetemeli sul forum, in modo pche possa aggiornarmi subito. Appena finito, pubblicherò lo schema del documento sul forum in modo che tutti possiate vederlo e, se ritenete, usarlo, adattandolo al caso specifico.
Per quanto riguarda il Ministero, hai avuto qualche esito? Sono assolutamente d'accordo sull'opportunità di informare dettagliatamente tanto gli organi amministrativi che quelli politici su tutta la vicenda. Credo, tuttavia, che risultati concreti ed a breve termine siano più facilmente ottenibili attraverso azioni capillari sui comuni coinvolti. Sarebbe utilissimo, nel frattempo, iniziare a raccogliere qualche numero come: quanti comuni hanno risposto positivamente, quanti hanno richiesto l'ISEE in modo conforme alla legge, quanti hanno accampato scuse inerenti la mancanza di copertura finanziaria, dimenticandio le precise responsabilità degli amministrati pubblici in tema gestione. E' come se l'INPS dicesse di non poter pagare una pensione per carenza di fondi! SULLE SPESE OBBLIGATORIE NON SI OPERANO TAGLI E NON SI FANNO ECONOMIE DI SPESA).
QUESTE INFORMAZIONI CONSENTIREBBERO DI FARE UNA SORTA DI MAPPA DA INVIARE ALLA REGIONE ED AL MINISTERO PER LE VALUTAZIONI IN ORDINE ALLA DELIBERA 98/2007 - IN VISTA DEL TERMINE DEL PERIODO DI SPERIMENTAZIONE - NONCHE' IN ORDINE ALL'ESIGENZA DI OMOGENEIZZARE I COMPORTAMENTI SUL TERRITORIO, VISTO CHE SI PARLA DI LEA, VALE A DIRE DI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA!
Fatemi sapere che ne pensate.
Grazie a tutti.
rita de rossi
13 settembre 2007 0:00
PER BARBARA.
MA GUARDA SE...bisogna pure mettere l'avvocato per una pratica che dovrebbe essere semplice e "automatica" diciamo.

E chiaro che non c'è tutela alcuna per le persone più fragili come gli anziani bisognosi di cure e costretti ad essere ricoverati nelle RSA.

Ma guarda se dobbiamo anche metterci a discutere su quello e su quanto gli spetta!

Ma guarda se da un Comune all'altro di una stessa città, e da una regione all'altra di una stessa nazione, devono esistere disparità!

Ma oltre, oltre al Comune, alla Regione, alla ASL, dove possiamo andare a chiedere anzi ad elemosinare informazioni e diritti?

Dobbiamo trovare ad ogni costo qualcuno che stia ad un gradino superiore, da soli GRAZIE PERO'ANCHE ALL'ADUC CHE CI HA FORNITO CONSULENZA ED AIUTO TANGIBILE, siamo andati avanti ottenendo in alcuni casi, risultati positivi , ma non è stato sufficiente per tutti.

Questa disparità di trattamento non va bene, è ingiusto e quindi si deve procedere con altri ed ulteriori interventi presso, appunto, altri organismi competenti. A chi rivolgersi? Proviamo con il MINISTERO DELLA SALUTE, al quale peraltro ho già scritto, hai qualche idea?

A proposito del sito "superabile" e della interrogazione parlamentare della Poretti, sottolineo che è "vecchia" , tutto infatti è rimasto invariato, da mesi e la puoi trovare anche sulla rassegna stampa dell'ADUC, oltre Lei, non mi risulta che altri "parlamentari onerevoli" si siano presi la briga di portare alla ribalta questa penosa situazione.

Dobbiamo spronare chi deve far osservare quanto stabilito ad agire e far eseguire quanto devono.

Ma non basta, la situazione è veramente da risolvere in maniera definitiva e nel miglior modo possibile, affinchè non si debba in futuro ricominciare da capo a battersi per dei diritti elementari.

Ce ne sono di cose da cambiare per far sì che gli ospiti delle RSA abbiano il rispetto dovuto, la massima attenzione per le proprie individuali necessità, non solo sanitarie e di sopravvivenza, non l'abbiamo scaricati là in attesa di morire, l'abbiamo portati in una RSA, per disperazione ma per dargli più di quanto potevamo noi, a casa e quindi pretendiamo che abbiano quello hanno diritto ad avere : cure, rispetto, benessere, attenzioni.
NON DIMENTICHIAMOCI DI TUTTI LORO, SPECIE DI QUELLI VERAMNTE SOLI, che non hanno nessuno che parli per loro.
Facciamo qualcosa per tutti,magari dopo aver risolto il problema economico personale (o sarebbe meglio intanto), perchè qualcuno di "buona volontà", iniziativa, sensibilità DEVE DARSI DA FARE PER LORO, PER TUTTI LORO.
NON ABBANDONIAMOLI AL LORO INGRATO DESTINO!

A PRESTO, BUON DI TUTTO
e sempre non dimentichiamocelo mai:

UN BACIO ED UNA CAREZZA SIMBOLICA A TUTTI " GLI ANGELI STANCHI "
RITA
rita de rossi
13 settembre 2007 0:00
PER FRANCESCA e non solo:
R I C O R D A R S I
DI ANDARE A LEGGERE (sempre su "di la tua") ANCHE GLI ALTRI 2 FORUM, PER INDICAZIONI ED ULTERORI INFORMAZIONI:

"RETTE RSA, ILLEGGITTIMA LA RICHIESTA DI DENARO AI PARENTI DEI PAZIENTI. TAR TOSCANA DA' RAGIONE ALL'ADUC!!" e

"RETTE PER IL RICOVERO IN RSA PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. NON SI DEVONO PAGARE!!.SUCCESSO DELL'INIZIATIVA DELL'ADUC. COME CHIEDERE IL RIMBORSO"

Utile leggere la corrispondenza intercorsa, fra i vari figli degli interessati: si può ricostruire come intraprendere la tortuosa e in salita strada per ottenere il contributo dai Comuni.
Spero di essere stata utile.
Rita
rita de rossi
12 settembre 2007 0:00
PER FRANCESCA
HAI RAGIONE, dobbiamo unirci, confrontarci, mettere in comune quello che riusciamo a sapere, per aiutarci ed aiutare gli altri.
Sono indignata come te : nessuno (ad eccezione dell'Aduc) si è preoccupato di spiegare ed indirizzare in maniera semplice e concreta i parenti degli utenti delle RSA.
Alcuni di noi, con tanta buona volontà si sono preoccupati, dopo aver letto le varie notizie e normative, di spiegare cosa fare, io non me la sono sentita di "chiudere" dopo aver risolto la mia personale situazione, "risolto" per ora, perchè chi mi assicura che non potrà cambiare? Comunque seppure ne avessi avuto la certezza, non sarebbe stato giusto disinteressarmi della questione degli altri: come si fa a pensare solo a se stessi, quando si tratta di un problema tanto penoso: oltre al dolore di avere una persona costretta ad un ricovero in una RSA, dobbiamo anche subire le angherie della burocrazia e di chi la alimenta...
Possibile che non si sentano "cittadini" e "utenti" quelle persone che sono al di là dello sportello? Sembra a volte di stare di fronte ad un nemico e non un impiegato, un operatore, un responsabile... è mai possibile?
Come possiamo andare oltre lo sportello?
A chi e come possiamo rivolgerci per ottenere quello che ci spetta?
E poi: possibile che un Comune risponda in un modo ed altri in un altro?

Ricostruiamo insieme il percorso, se vuoi, io ho scritto cosa fare sino ad arrivare alla domanda al Comune per il contributo (hai letto tutto? altrimenti ti indico come recuperare le notizie), quali i requisiti, i documenti indispensabili ecc...
MA , dopo, IN CASO DI DINIEGO O PARZIALE IMPEGNO DA PARTE DEL COMUNE, COSA FARE?
Tu dici di aver preparato un documento da inviare al Comune,alla RSA, alla ASL, alla Regione per chiedere una rettifica e/o rivalutazione, possibile pubblicarlo su questo forum ?
Ed al Ministero della Salute non hai pensato di inviarne una copia?
Io penso che dovremmo dare più rilievo alla questione, per non ritrovarci, oltretutto, anche peggio con l'anno nuovo, quando questa "sperimentale" bella idea, che hanno avuto, avrà terminato la sua breve vita.
Manteniamoci in contatto e proviamo ad unire la nostra buona volontà ed "esperienza".
BUON DI TUTTO RITA
francesca
12 settembre 2007 0:00
Sono la figlia di una paziente ricoverata presso una struttura RSA della provincia di Viterbo. Riassumo brevemente i passaggi fin quì intrapresi in merito alla rimodulazione della diaria introdotta dalla DGR lazio 98/2007. Premetto che mia madre è stata riconosciuta invalida al 100%, percepisce SOLTANTO l'assegno di accompagnamento (non è titolare di pensione), è sempre vissuta a totale carico di mio padre, attualmente pensionato. L'ultima certificazione ISEE ottenuta con riferimento al nucleo familiare è risultata pari a € 9000 circa.
Nel mese di maggio 2007 la casa di cura ha fatto avere a mio padre il conteggio delle nuove somme dovute in attuazione della delibera n.98/2007 della giunta regionale. In risposta, considerate le esclusioni espressamente previste dalla deliberazione stessa (allegato 1) abbiamo trasmesso alla RSA ed alla ASL competente la certificazione ISEE relativa AI SOLI REDDITI DI MIA MADRE, evidenziando l'impossibilità di farsi carico di ulteriori somme oltre a quelle che già vengono versate da mio padre, pari a circa 400€. La casa di cura, che ha comunque manifestato ampia disponibilità ad una soluzione ampia e condivisa del problema, ha tenuto tutte le pratiche in sospeso fino allo scorso mese di luglio, quando, tentuto conto delle specifiche circolari emanate dalla Regione (da ultimo nel mese di giugno) ha iniziato ad accettare i pagamenti mensili a "TITOLO DI ACCONTO", formalizzando la richiesta di corresponsione delle somme arrtrate. Immediatamente, d'accordo con la stessa casa di cura, è stata trasmessa al Comune di residenza una specifica istanza per l'assunzione degli ulteriori oneri, tenuto conto della vigente normativa, con particolare riferimento alla legge n. 328/2000 ed alla non applicabilità dell'articolo 433 cod. civ.. Il comune ha risposto lo scorso mese di agosto assumendo l'impegno di spesa pari a 1000 € a valere per i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2007 ed ha precisato che non ci sono fondi disponibili per l'assunzione di maggiori impegni. Naturalmente non si fa cenno al 2008!
Giunti a questo punto, stiamo predisponendo un documento da trasmettere alla ASL, alla Regione ed al Comune, oltre che, naturalmente, alla stessa RSA, affinchè vengano riviste le determinazioni assunte che appaiono in contrasto con la previsioni di legge. Il tutto tenendo conto, naturalmente, anche delle condizioni economiche delle persone coinvolte.
Questi, in sintesi, i passaggi salienti che, qualche risultato hanno comunque prodotto. Mi piacerebbe confrontarmi,
in particolare con Rita, sulla questione, anche per non fare ulteriori passaggi inutili. Grazie a tutti per i contributi che ho già letto e che potranno essere aggiunti: la chiarezza, in questa vicenda triste non può che scaturire dalle persone di buona volontà che si sono "rimbocate le maniche" e si sono messe a studiare. Purtroppo nessun ausilio è stato fornito dagli enti e dalle istituzioni coinvolte che, sembrano invece interressati al mantenimento della confusione e dell'incertezza. LO ripeto, qualsiasi contributo può aiutare ad orientare nel labirinto di articoli, commi, leggi e decreti, specie chi, per età o altro, non ha proprio più la forza di combattere un nemico subdolo e schiacciante come la burocrazia e l'ipertrofia normativa che, purtroppo ancora imperversano.
Speriamo di essere vicini alla soluzione per tutti.
Grazie ancora, francesca
BARBARA CRISTOFARI
12 settembre 2007 0:00
PER RITA
Ho trovato la risposta dell'interrogazione parlamentare dell'on. Poretti cercando nel sito: SuperAbile(partecipazione rette rsa comuni lazio).
Sono ANCORA in attesa, ho comunque fatto scrivere al comune da un avvocato, spero di risolvere a breve perchè mi ha confermato tutto ciò che tu mi avevi scritto. A presto.
mario
8 settembre 2007 0:00
Salve a tutti,

su questo sito potrete trovare informazioni interessanti:

http://www.fondazionepromozionesociale.it/

ed anche:

http://www.tutori.it/Truffaldina328.htm

Cordialmente.
Commenti
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