Commenti
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Harakiri 17 marzo 2008 0:00
X Ivan In un precedente intervento hai scritto
"occupiamoci di chi gli tira i fili"... bene,
occupiamocene. A te l'onore di iniziare.
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Neurologo 17 marzo 2008 0:00
Invece di dire stronzate, venite da me a curare la vostra
depressione.
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Harakiri 17 marzo 2008 0:00
X Sesto Quinto Azioni giuste e azioni sbagliate
rispetto al voto mi sembra una distinzione assurda: ogni
voto ha identica valenza e dignità, prescindendo dal
destinatario del voto. Questa è la premessa su cui si fonda
il sistema democratico. Detto ciò, non ho alcun
problema a prendere in considerazione il tuo severo
giudizio, ovvero che la mia posizione sia una scemenza. Mi
piacerebbe però poter valutare considerazioni ragionate sul
perché di questa definizione. Un giudizio dovrebbe
essere la conclusione di un ragionamento, ma nel tuo caso
dov'è il ragionamento? Il mio è sotto gli occhi
di tutti e non ho pregiudizi; pertanto, sono pronto a
cambiare posizione: attendo solo argomentazioni convincenti.
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Matteo 17 marzo 2008 0:00
Per i Simpaticissimi Ivan & Harakiri: Ci fosse
qualcuno che potesse dire quello che avete scritto
nell'ultimo post in TV a reti unificate, credo proprio
che se il giorno dopo si votasse, sicuramente vincereste le
elezioni. Non scherzo! Raramente ho letto degli esempi così
divertenti e chiari su come hanno abbindolato gli italiani
questi delinquenti che si spacciano per politici. E'
bello leggere in un forum argomenti scritti in modo fluido e
di facile comprensione. Nell'attesa di conoscere chi
sarà il prossimo sodomizzatore degli italiani, un cordiale
saluto. P.s. Dimenticavo...Secondo me Maria è
irrecuperabile, ho letto molti suoi post ed è
monotematica...penso che ormai sia irrecuperabile. Vede solo
un colore ed è poco obiettiva, anzi, non lo è proprio. Un
saluto anche a tutti gli altri partecipanti/lettori.
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Sesto Quinto 16 marzo 2008 0:00
No, caro Ivan occorre dare ad ogni cosa il giusto
significato. In ogni contesto, in questo caso il contesto
elettorale, esistono azioni giuste e azioni sbagliate. Stà
a noi stessi decidere di volta in volta. Harahiri non sarà
uno scemo, ma ciò che ha postato (ovvero il suo pensiero in
relazione alle prossime elezioni politiche) è una scemenza!
tanto basta.
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IVAN 16 marzo 2008 0:00
Per gli amabili Harakiri, Sesto Quinto, Sergio, Matteo,
Maria, Isaia, Luigi, Mario...
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OSSERVAZIONE CURIOSA Dopo aver letto i vostri
commenti...mi sentirei di dare ragione ad ognuno.
Eppure non è questa l'Osservazione Curiosa; leggiamo
fra le righe: - votare a destra, - votare a
sinistra, - non votare, - votare per il meglio,
- votare per il peggio... ...È GIUSTA OGNI
COSA!!! LO CAPITE COME SIAMO MESSI? Non c'è
un'opzione più ragionevole dell'altra. Nessuna
ideologia da seguire. Nessun punto fermo. Nessun valore
assoluto. Niente su cui discutere. Niente di sacro da
difendere... Questo la dice lunga sullo stato di
cose. Come sintetizzarlo in una parola? Forse
“Fatalismo” è quella che più gli si avvicina...ma
suona ancora incompleta. Magari, essendo una
situazione MAI apparsa prima d'ora, avremmo bisogno di
coniare un nuovo termine appositamente per essa.
Propongo: “DESIGNIFICATIZZAZIONE”.
(D'accordo, non ha alcun significato...ma del resto
neanche la situazione che stiamo vivendo. Per cui rende bene
l'idea. Isn't...) Ivan
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Harakiri 15 marzo 2008 0:00
X Matteo Ti ringrazio per il tuo
apprezzamento. Se mi consenti (vedi, comincio a usare
il linguaggio del berlusca?), non definire idiota Maria: non
lo merita. Maria è mossa da buoni propositi, ma dà
molto credito alle parole dei leaders di sinistra. Un
politico va valutato per quel che dice solo in prima
battuta, poi va valutato per le scelte e le azioni. Se
ci fermiamo alle parole, è chiaro che Veltroni & C.
meritano più credito. Tra chi risponde con battute e
barzellette, accoglie i fascisti e i razzisti... ovvio che
chi dichiara di essere per la valorizzazione delle culture,
delle diversità... merita più credito. Ma poi, le
azioni? Maria ha solo bisogno di allontanare il fumo
che ha davanti agli occhi. Esempietto facile
facile. Chi è il giornalista campione di imparzialità
ed equilibrio? ... --- ^^^ /// No, sbagliato. Si
tratta di Fede. Un giornalista che dichiara apertamente
e spudoratamente la propria "fede" (vedete, già
il cognome è una predestinazione) è innocuo. Il
razzismo pericoloso, come la censura, la manipolazione, la
corruzione... è quello mascherato, non quello
dichiarato. Se un ladro vi suona al campanello di casa
e vi chiede se può rubarvi qualcosa, voi vi allarmate?
Ecco, con Berlusconi si verifica la stessa cosa. Sapete già
quel che farà. Per esempio, vi ricordate quel tale
ministro di giustizia che si adoperò per una esemplare
cacciata di uno dei primi albanesi rei di aver ucciso un
pedone? Quel tale ministro si chiama Diliberto.
Fate attenzione alla stampa e alla TV vicina alla sinistra:
non compare mai il titolo "milanese uccide un
pedone", ma se a fare la stessa azione è un bulgaro,
un albanese o semplicemente un terrone (detto con affetto),
allora ecco che il luogo di provenienza compare
immediatamente nel titolo. Secondo voi alle vittime dei
pirati della strada interessa la nazionalità dei loro
assassini? E quando ci riempirono al testa con la
emergenza romeni... Chi tuonò che ci volevano provvedimenti
decisi? Un certo Veltroni sindaco di Roma, ma anche..., che
aveva lasciato crescere nella sua città immonde baraccopoli
Cmq, che fine ha fatto la Bossi-Fini? e la
Fini-Giovanardi? e il falso in bilancio? e la revisione
della concessione autostrade che l'europa ancora attende
e sulla quale Prodi si era impegnato? e la legge gasparri
sulla quale pende una sanzione europea sospesa solo perchè
il governo Prodi aveva assicurato che sarebbe stata in breve
riformata? parole, parole, parole, soltanto
parole... Allora, credetemi tra tanti taroccati e
un originale scegliete l'originale. Con Berlusconi non
avrete sorprese: sapete di che morte morirete, c'è solo
il rischio che si sia inveltronito e quindi che faccia un
sacco di danni di modesta portata invece di farci morire
velocemente.
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Harakiri 15 marzo 2008 0:00
X Ivan Lo so, lo so... temo che non riuscirò a
votare il berlusca... però, hai mai mangiato
cavallette? Io ci sono riuscito al terzo tentativo:
sono gustosissime. Certo, votare Berlusconi non mi
darà alcun piacere, ma ogni repulsione può essere
vinta. Poi si sa, il voto non serve a nulla perchè la
nostra non è una democrazia, ma una oligarchia: a noi
poveri elettori è consentito solo (e anche su questo ho
qualche dubbio) decidere quanti servitori deve avere ogni
capo bastone (comunemente chiamato leader).
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Matteo 14 marzo 2008 0:00
Carissimo Harakiri, complimenti! Hai fatto delle analisi
lucide e reali dei problemi che affliggono il paese. Non
aggiungo commenti su quanto detto in questo tread da
altretante persone intelligenti, tra i quali cito anche
IVAN, poichè tutto è stato detto. Dalle persone
intelligenti escludo naturalmente quell'idiota che si
firma Maria.
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IVAN 14 marzo 2008 0:00
Caro Harakiri, che dire? Mi sei simpatico. Al di là
delle apparenze (dichiaratamente provocatorie), credo che il
tuo post sia uno dei più intelligenti e ironici in materia
elezioni. Posso farti i conti in tasca? Non credo
che infine tu voterai davvero per il Pelato coi Capelli.
Anzi, non credo che voterai proprio. L'impressione
– correggimi pure – è che tu appartenga a quel club di
buongustai che di fronte alla scelta tra mangiare un piatto
di merda o un piatto di vomito...saltano il pasto.
Anche in caso contrario, non è che cambierebbe molto.
La Casta non si divide in Dx e Sx fintamente in rivalità
fra loro. LA CASTA È CASTA E BASTA. E nessuna Casta
darebbe mai sul serio a dei contadinotti il potere di
schiodarli dalle loro poltrone: sarrebbe ridicolo solo
pensarlo. Quindi anche la tua scheda verrebbe COMUNQUE
macerata assieme a tutte le altre: di Destra, di Sinistra,
nulle, bianche, nere e a pallini. Quanto poi
all'Ottavo Nano...Sergio ha già parzialmente anticipato
il mio pensiero; detto con parole mie, Berlusconi non è la
CAUSA dei nostri mali, bensì ne è solo un PRODOTTO.
Infatti, se anche gli venisse un colpo oggi stesso, non
cambierebbe assolutamente nulla. In acqua si era, e in acqua
si resta. Ti ricordi quando ha annunciato di
mettersi in politica? Tutti preoccupati che il giorno dopo
lo Stivale divenisse una dittatura Mediaset...e invece, in
15 anni è riuscito a malapena a tenersi fuori di galera. Un
fallito. Quindi, in ultima analisi, lasciamo
questo patetico burattino al suo merdoso destino, e
occupiamoci piuttosto di chi gli tira i fili. Quello sì che
sarebbe un bersaglio degno di attenzione. Interessa?
Ivan
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Harakiri 14 marzo 2008 0:00
OK Sesto Quinto. Accetto il tuo gioco dello specchio:
“dammi un valido motivo per non votare il peggio”.
Ho già fornito questo valido motivo. Forse ti è
sfuggito. Non votare è un tirarsi fuori. Votare
scheda nulla è uno sterile esercizio. Votare il
peggio è, come ho già spiegato, preferire l’acceleratore
mortuario alla moviola mortuaria, nella speranza che prima
di morire gli italiani acquisiscano consapevolezza della
realtà. C’è però una differenza
implicitamente espressa in tutto il mio ragionamento
apparentemente cinico. La differenza risiede
nelle caratteristiche “genetiche” del popolo di destra e
del popolo di sinistra. Il popolo di destra è
individualista. Si accontenta di poco, qualche condono,
qualche trattamento di favore per i potenti, un po’ di
manica larga nell’applicazione delle leggi… insomma fate
quel che vi pare ma lasciateci vivacchiare. Cinque anni di
Berlusconi non sono certo stati una rivoluzione liberista e
in quanto al liberalismo, stendiamo un velo pietoso. Il
popolo di destra sa darsi una ragione se sconfitto, anche
perchè sa di poter contare su sponde generose tra i
politicanti sedicenti di sinistra che non hanno mai preso
alcun serio provvedimento per intaccare le posizioni di
rendita, l’assistenzialismo, il potere finanziario,
l’imprenditoria sovvenzionata… Insomma a destra si sa
che se vince la autodefinatasi sinistra dovranno solo
spartire una parte del bottino con i cugini dell’altra
sponda: tutto qui. Il popolo di sinistra è solo
ubriacato dal falso nemico additato dai politici sedicenti
di sinistra. La demonizzazione dell’avversario ha illuso
molti onesti elettori di sinistra che i problemi italiani
hanno un solo padre: Berlusconi. Questo è falso: Berlusconi
è la creatura generata dalla disastrosa politica
catto-comunista. Questa demonizzazione è stata funzionale
a coprire in modo pietoso e ipocrita le responsabilità
della pessima gestione politica dei leaders di partito e le
mille contraddizioni degli apparati di partito pronti a
innalzare le bandiere della libertà, della democrazia, del
rispetto delle minoranze, salvo usare metri di valutazione
diverse per gli omosessuali perseguitati dai regimi fascisti
rispetto a quelli cubani, per i perseguitati dai regimi
fascisti o militari e quelli del blocco sovietico… devo
proseguire con l'elenco? Il popolo di sinistra è
confuso dalle declamazioni retoriche e inconcludenti dei
propri autoproclamatisi leaders, ma dal popolo di sinistra
possiamo attenderci sicuramente massima attenzione quando al
governo c’è la destra e molta distrazione quando governa
la sinistra. Nel popolo di sinistra possiamo nutrire
la speranza che sappia esautorare l’oligarchia che regge i
partiti dando il benservito a chi non ha saputo risolvere i
problemi e in più continua a rimettere il Paese in mano a
Berlusconi. Saprà il popolo di sinistra dire BASTA a
Veltroni, D’Alema, Fassino, Diliberto, Bertinotti,
Pecoraro Scanio…? Spero di sì; ma solo una clamorosa
sconfitta di Veltroni potrà agevolare questa necessaria
evoluzione perchè nasca una sinistra capace nei fatti di
sviluppare una politica… di sinistra coerente con i valori
che finora ha espresso solo a chiacchiere. Una sinistra che
sappia colmare il vuoto storico della eterna assenza di un
partito liberale forte; una sinistra che, raccogliendo il
patrimonio culturale liberale, sappia innestare le ragiorni
del socialismo democratico. Una sinistra, per dirla con
Silone, che creda nella superiorità dell'essere umano
su ogni fattore sociale, economico, religioso, razziale,
sessuale che tenda ad opprimerlo. Il popolo di
sinistra vuole ciò, gli apparati oligarchici no: vogliono
solo andreottianamente il potere. Cosa allora è
farsi male? Illudersi ancora in questa sinistra
berlusconiana e democristiana o puntare sulla capacità
dell'elettorato di sinistra di essere protagonista
cacciando gli usurpatori?
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Sesto Quinto 14 marzo 2008 0:00
caro harakiri difficile dare risposte partendo da
affermazioni semanticamente "scorrette" o meglio,
affermazioni che partono da presupposti sbagliati.
"dammi un valido motivo per non votare il
peggio"...tra l'altro io della politica ho un
coinvolgimento parziale, mi interessano di più altre
tematiche... tuttavia se rifletti attentamente sul voto che
tu provocatoriamente in questo post proponi!!! e dichiari
essere derivato da una "fastidiosa pulce...aiutino per
far precipitare la situazione..." così come può
essere una scheda nulla dove "burloni" scrivono
epiteti e volgarità a iosa... è: votare stupidamente. Con
tutta la tua capacità d'analisi (evidentemente scemo
non sei) le tue conclusioni sono: oggi o non si sceglie o si
sceglie il "più" peggio... vuoi proprio farti del
male come un Kamikaze!? ciao prosperità e lunga vita.
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maria 14 marzo 2008 0:00
fascismo morto e sepolto? non sapevo della dipartita del
berlusca....
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Harakiri 14 marzo 2008 0:00
Riporto un articolo tratto da L'Opinione di oggi perché
mi sembra un modo serio di affrontare la questione
Radicali-PD e aiuta a comprendere cosa sia realmente il PD.
Entrambi aspetti presenti nei miei precedenti interventi. Mi
associo aglia uguri a Marco.
------------------------- Quando il politico è tanto
“scomodo” • da L'Opinione del 14 marzo
2008 di Biagio Marzo A Marco Pannella che
sta facendo lo sciopero della fame e della sete auguriamo
lunga vita. Sta lottando contro il veltronismo che vorrebbe
cancellare l’idea e la presenza radicale all’interno del
Partito democratico. Veltroni non ha voluto Marco nelle
liste del Pd e ciò è stato un affronto che Pannella non
meritava per come i radicali si sono comportati nella breve
vita del governo dell’Unione. I radicali sono stati,
lealmente, gli ultimi giapponesi al fianco di Prodi, sebbene
la maggioranza di governo non abbia fatto nulla per farli
eleggere al Senato. Anzi. Nelle liste del Pd si trova di
tutto e di più, ma non Pannella, un antidoto laico e
libertario alla deriva cattocomunista in salsa veltroniana:
una melassa ben distillata che alla lunga potrebbe
dimostrare i suoi limiti politici, avendo puntato tutto sul
superamento dell’hegeliana dialettica degli opposti. Alla
luce dei fatti, Pannella è tornato sul luogo del delitto.
Fuor di metafora, ha bussato alla porta del Partito
socialista senza alcun esito. Boselli ha accettato di
incontrarlo più per fair play che per motivi politici, per
cui i due non hanno trovato alcuna intesa. E, comunque,
entrambi sapevano benissimo che la cosa sarebbe andata
così, già prima che il candidato socialista alla
premiership mettesse piede in casa del leader radicale.
La battaglia di Pannella come sempre è politica e
non bisogna scadere nel pettegolezzo di bottega. Non è
detto che Marco non darà filo da torcere al Pd per tutta la
campagna elettorale, forse Veltroni maledirà il giorno in
cui lo ha incontrato e gli ha negato un posto in lista. Ma
cosa c’entri Pannella con il Pd Dio solo lo sa. Pannella
sa che gli vogliamo bene per le sue virtù e per i peccati
politici da cui non è esente. L’avremmo voluto con il
laticlavio di senatore a vita ma l’Italia è ancora
sanfedista e le sue battaglie sono viste come eretiche. Alle
elezioni del 2006 la Rosa nel Pugno, l’alleanza tra
radicali e socialisti, fu un evento politico che attirò
molta attenzione e fece ben sperare ma che ebbe un risultato
elettorale deludente. Furono molte le aspettative allora,
perché si pensava che il nuovo soggetto aprisse delle
prospettive nuove all’interno della sinistra italiana
inzuppata di conformismo, doroteismo e cattocomunismo, ma la
percentuale elettorale, che si attestò al di sotto della
soglia del 3%, fece sfiorire la bella esperienza della Rosa
nel pugno. E’ vero che il destino ci mise del suo, ma
anche i dirigenti Rosapugnisti fecero il resto per far
archiviare quella esperienza. I socialisti boselliani sono
lontani anni luce dal modo di fare politica dei radicali
pannelliani. Per i primi vivere est necesse, per i secondi
navigare est necesse. Ma c’è altro. Pannella è
ingombrante e Boselli è il suo opposto, però entrambi sono
gelosi dei propri valori e del proprio modo di fare
politica. Per incompatibilità politica, e forse anche
caratteriale, ci fu quindi il divorzio. Non è nostro
compito dire chi ha ragione e chi ha torto, ma resta il
fatto che senza Marco Pannella la politica sarebbe un
optional, come la vorrebbe Berlusconi, o un circo Barnum,
come invece la vorrebbe Veltroni. E di certo senza di lui la
democrazia accuserebbe un deficit di liberalismo. Auguri
Marco.
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Harakiri 14 marzo 2008 0:00
X Sergio Sintesi perfetta e anche il tuo primo
intervento è una lucida analisi. Infatti, sino a
pochi giorni fa ero determinato a non votare, poi una
fastidiosa pulce ha cominciato a tormentarmi: e se dessimo
un aiutino per far precipitare la situazione?
Nel 2006 ho votato RnP; mi sembrava un progetto interessante
purtroppo naufragato e non ne ho ancora compreso le ragioni.
Non mi aspettavo molto dal centrosinistra, ma almeno
un po’ di sana amministrazione e un po’ di provvedimenti
per rimediare ai disastri che affliggono il Paese.
Lotta agli sprechi, contenimento della spesa pubblica,
rilancio dei diritti civili, lotta alle corporazioni e alle
posizioni di rendita, efficienza della publbica
amministrazione, giustizia efficiente, rilancio della scuola
pubblica, modifica delle leggi ad personam, rinnovamento
della politica e taglio ai costi della politica, sicurezza e
problemi sociali, riforma della TV, riforma elettorale,
avvio della riforma costituzionale, tutela ambientale,
rilancio delle infrastrutture, superamento degli squilibri
previdenziali, riforme economiche… l’elenco potrebbe
proseguire. C’era solo l’imbarazzo della scelta: da
dove cominciamo? L’imbarazzo è stato così potente che
hanno deciso di non fare nulla e concentrarsi sull’unico
obiettivo sul quale lavorano dagli anni sessanta del secolo
scorso: realizzare un accordo forte con i superstiti
democristiani della Margherita e dei Prodiani, il
compromesso storico in salsa terzo millennio, e con questo
vecchio arnese prepararsi all’evidente fallimento
dell’esperienza prodiana. Nasce così il PD che non ha
alcuna vocazione liberale, socialista, laica, riformista, ma
è solo la fusione di due partiti centristi che adoperano da
sempre le logiche della lotizzazione e della
partitocrazia. Mi spiace che in questa logica siano
rimasti intrappolati i Radicali e non riesco a comprendere
come, con la loro lucidità, non si siano resi conto di
essere strumentalizzati dal PD per raccogliere solo un po’
di voti dell’area radicale. Era evidente già dalla svolta
della Bolognina che agli ex comunisti nulla importava delle
battaglie radicali per i diritti civili, le riforme
istituzionali e del sistema politico, la giustizia, il
mercato… Interessava solo il rapporto privilegiato con una
parte dell’ex DC. L’esclusione di Pannella dalle
primarie era un segnale chiarissimo e inequivocabile. Come
chiarissimo fu il meccanismo che portò all’elezione di
Veltroni. Evidente che l’obiettivo era solo prepararsi per
il già annunciato dopo-Prodi e superare la fantasiosa
strategia unionista che assorbiva tutte le energie in un
continuo e disperato revisionismo del manuale Cencelli.
Oggi non vedo alternative tra il votare Berlusconi e al
massimo non votare. La logica del meno peggio farebbe solo
male: oggi o non si sceglie o si sceglie il “più”
peggio.
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isaia kwick 14 marzo 2008 0:00
La risposta a quella precaria e' l'esatto pensiero
di molte ragazze, quindi deduco che Berlusconi e'
piu' a stretto contatto con la realta' che Veltroni
nel paese delle meravoglie. Isaia Kwick Zingaro ROM
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maria 14 marzo 2008 0:00
ci saranno pluripregiudicati della stessa corrente di certi
assassini, c'e' differenza fra chi ha il male come
obiettivo e chi , pur sbagliando ,lotta contro i poteri e i
sorprusi , se non riesci a capire questo si capisce che stai
dalla parte dei fascisti e se il berlusca candidasse angelo
izzo tu lo voteresti lo stesso.
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mario 14 marzo 2008 0:00
luigi luigi, anche tu cadi ai tranelli della sinistra?
distingui le battute fatte in un clima scherzoso dalle
proposte serie!!!! e che cavolo, un po' di buona
fede nelle cose e di obiettività. maria, non
difendere i terroristi, è una causa persa! io amici
fascisti non ne ho, ti ricordo che il fascismo è morto e
sepolto nel 1946. aggiornati. e manda via i terroristi
ed i "disobbedienti".
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Sergio 14 marzo 2008 0:00
Mettiamola così. Se a parità di prezzo potete
comprare un CD originale e lo stesso CD ma taroccato, quale
scegliete? Se il CD non vi interessa, cosa fate?
Le risposte mi sembrano ovvie e non riservano
sorprese. Fuor di metafora, se chi si oppone al
berlusconismo quando è al potere nulla fa per risolvere i
problemi che soffocano il Paese (vi risparmio l’elenco
perché ormai noto anche ai muli) e utilizza le stesse
logiche che alimentano il berlusconismo, che fare? Votare
per l’originale o per i taroccati? O non votare?
E’ corretta la sintesi, Harakiri?
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luigi 14 marzo 2008 0:00
dopo la risposta che ha dato riguardo alla precarietà ad
una giovane,si capisce quanto sia sensibile(e non solo lui)
al dramma che vivono i nostri figli e noi stessi.E'
vergognoso come i politici (di destra e di sinistra),non
solo minimizzino il problema,ma addirittura umilino chi già
si trova in uno stato di disperazione per un futuro che non
vedono. Io non voto nessuno,perchè nessuno merita la
mia stima.
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mario 14 marzo 2008 0:00
un terrorista in parlamento, ed ex lanciatori di
molotov. in parlamento fascisti assassini non ce ne
sono.
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Harakiri 14 marzo 2008 0:00
Esistono motivi per votare? Non ci sono dubbi. Chiunque
ritenga che una parte politica serva ai propri interessi ha
un motivo per votare in un determinato modo. Nei propri
interessi includo anche la convinzione che una parte
politica sia funzionale ad affermare una determinata visione
etica o ideologica della vita e della società. Includo
anche il voto legato alla tutela di interessi corporativi e
clientelari. Esistono motivi per non votare? Non
ci sono dubbi. Chiunque ritenga di non essere rappresentato
da alcuna parte politica o ritenga che tutte le parti
politiche siano funzionali a interessi di parte e non
collettivi non ha motivo di votare. Includo in questa
categoria anche chi, come me, non è interessato a una
politica di tutela degli interessi di parte nella
consapevolezza di essere, per ragioni anagrafiche e
professionali, un privilegiato. Non sono interessato a una
politica che continua a pensare alla tutela dei privilegi di
alcuni a spese di coloro che verranno dopo.
Esistono voti stupidi? No, non sono d'accordo con questa
affermazione; al massimo esistono voti tattici. Se
affermiamo che esistono voti stupidi neghiamo l'utilità
del voto poichè non esistono criteri oggettivi per
distinguere un voto stupido da un voto intelligente.
Sull'idea del voto stupido (semplifico per brevità) si
basava il sistema aristocratico che negava il voto a
determinate categorie di uomini e a tutte le donne.
Sesto Quinto, mi spiace, ma non hai risposto anche se
ti ringrazio per la citazione di Voltaire. Vedi,
la mia valutazione molto sofferta di votare Berlusconi (e
forse quel fatidico giorno non riuscirò a farlo) nasce
dalla consapevolezza che quasi scientificamente la parte
politica che si oppone a Berlusconi ha in realtà deciso di
consegnare il Paese a Berlusconi pur di non rinunciare alla
possibilità alternativamente con Berlusconi di gestire il
bottino: lo ha deciso nel 1994, nel 2001 e adesso ci
risiamo. E' insomma l'altra faccia del
berlusconismo. Nel 1993 i superstiti della prima
repubblica (altra finzione giornalistica)cercarono di
salvare il sistema di potere partitico elaborando una legge
elettorale che recepisse tradendolo l'esito del
referendum: il nuovo sistema lasciava inalterata la
costituzione, dava vita a coalizioni partitiche salvando il
sistema dei tanti partiti e favorendo la frammentazione
politica. La quota proporzionale serviva a mantenere le
identità partitiche e quindi a proseguire nelle politiche
di lottizzazione e occupazione della società civile,
creando una conflittualità interna alle coalizioni stesse.
La perversa logica era fondata sul fatto che ciascuno dei
due maggiori raggruppamenti politici (i Progressisti di
Occhetto e i Popolari di Martinazzoli) non avrebbe raggiunto
la maggioranza e potevasi così realizzare il tanto agognato
compromesso storico. Berlusconi con la doppia alleanza al
nord con la lega e al sud con il MSI ruppe i piani della
gioiosa macchina da guerra. Esplose il conflitto
d'interessi, la questione informazione tornò
prepotetemente sul palcoscenico politico. Riesplose anche il
conflitto con la magistratura. Risultarono evidenti le
necessità di procedere alle riforme istituzionali e via di
questo passo. Nulla venne fatto dai successivi
esecutivi Dini\Prodi\D'Alema\Amato. Questi signori
continuarono a formare alleanze per vincere a tavolino
sommando percentuali di voti, senza un progetto, senza
alcuna volontà di mettere mano a una riforma strutturale
del sistema, ma semplicemente vincere per il potere contro
un altro che ambiva al controllo dello stesso potere.
Risultato. Tornò Berlusconi poi tornò Prodi, ma dopo
14 anni possiamo solo dire che il Paese ha perso del tempo e
i problemi davanti a noi sono ancora gli stessi di ieri.
Votiamo surrettiziamente per un esecutivo ma la costituzione
vuole che il corpo elettorale nomini il potere legislativo e
non l'esecutivo. Un gruppo di signori decide chi mandare
in parlamento e ciò è stato voluto da Berlusconi e
confermato dal centrosinistra che mistifica addebidando al
porcellum la responsabilità della ingovernabilità.
Ingovernabilità che invece è da rintracciare nelle norme
costituzionali e non in una legge elettorale che fa schifo
ma solo perché priva il cittadino di scegliere da chi deve
essere rappresentato: l'elettore può solo decidere
quanti servitori deve avere ciascun capo partito, punto e
basta! Allora, in mancanza di una alternativa
seria a Berlusconi, meglio votare (che schifo!) per
Berlusconi che almeno ci garantirà una morte veloce: forse
prima di morire ci sveglieremo. Mentre ci sono
milioni di persone che fanno i salti mortali per arrivare a
fine mese, abbiamo i trombati e gli esclusi dalle liste che
riceveranno assegni di 200\300\400.000 mila euro per
favorire il loro reinserimento nella vita civile, oltre a
ricevere un vitalizio come ex-parlamentari. Abbiamo ricchi
finanziamenti ai partiti e alla stampa di partito. Abbiamo
lo sperpero di milioni di euro per finanziare associazioni e
fondazioni legate a questo o quel politico. Abbiamo una
macchina burocratica che soffoca il paese assorbendo risorse
immense per restituire pessimi servizi. Abbiamo i boiardi di
stato che intascano lauti compensi mentre le aziende che
fingono di gestire rischiano il fallimento (Alitalia è un
esempio, le FS seguiranno a breve). E dovrei avere
fiducia del serio parolaio Bertinotti, con la sua banda dei
quattro, che ciancia di ridistribuzione del reddito e di
politiche di sostegno dei salari? Come, se non si liberano
risorse e non si combattono gli sprechi? Se il serio
Bertinotti non merita fiducia perché oltre le parole non va
e non c'è mai una proposta concreta solo bei discorsi
buoni per i salotti borghesi e vespaioli, buoni per
raccogliere voti per mantenere il suo ricco orticello,
figurati per tutti gli altri... A quale logica
risponde la necessità di avere tre formazioni comuniste a
sinistra di Bertinotti (che con il suo Arcobaleno raccoglie
4 formazioni)? Il finanziamento pubblico ai partiti
suggerisce qualcosa? Il finanziamento alla stampa di partito
suggerisce qualcosa? La possibilità di sistemare amici,
parenti e collaboratori e garantirsi una vita splendida
suggerisce qualcosa? Poichè è totalmente assente una
ipotesi di affermazione della loro visione del mondo, mi
aspetterei da questi signori che giocano a fare i comunisti
almeno una sola proposta concreta sulla quale costruire un
grande consenso popolare determinante per ottenere una
vittoria pur partendo da posizioni minoritarie nel Palazzo.
Così non è.
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maria 13 marzo 2008 0:00
ANDREA GHIRA, GIANNI GUIDO, ANGELO IZZO, I PEDOFILI
ITALIANI TEDESCHI BELGI OLANDESI ECC ECC E CHI PIU' NE
HA PIU' NE METTA ....A DIMENTICAVO GHIRA IZZO GUIDO
ERANO DI FORZA NUOVA, ITALIANISSIMI, FAMIGLIE ''PER
BENE''.. che schifo santanche', ci
aggiungo alla tripletta CIARRAPICO E LA SUA GANG, PENSA UN
PO' PER CHI ANDATE A VOTARE, CHE SCHIFO
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maria 13 marzo 2008 0:00
che non ha mai ucciso donne solo per il gusto di farlo,
quella gente e' tutta di forza nuova amici del berlusca,
che schifo. il terrorista che dici tu a me sembra non
abbia nessun morto sulla coscienza, i fascsti amici tuoi ne
hanno eccome.
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Sesto Quinto 13 marzo 2008 0:00
Esistono non uno ma mille validi motivi per votare. Esistono
non uno ma mille validi motivi per non votare. Esistono non
uno ma mille validi motivi per votare stupidamente. Scritto
ciò, citazione: "La natura dice a tutti gli
uomini: vi ho fatto nascere deboli e ignoranti, perchè
vegetiate qualche attimo sulla terra e l'ingrassiate con
i vostri cadaveri. Poichè siete deboli, aiutatevi, poichè
siete ignoranti, fatevi chiarezza e sostenetevi. Se anche
foste tutti della medesima opinione, il che certamente non
accadrà mai, se vi fosse anche un solo individuo di
opinione contraria, dovrete perdonarlo: perchè sono io che
lo faccio pensare così come pensa. Vi ho fornito di braccia
per coltivare la terra e di un piccolo barlume di ragione
per guidarvi, ho messo nel vostro cuore un principio di
compassione per aiutarvi l'un l'altro a sopportare
la vita. Non sopprimetelo, ne corrompetelo, sappiate che è
divino. Non sostituite i miserabili furori delle scuole alla
voce della natura." dal "Trattato sulla
tolleranza" di Voltaire
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Harakiri 13 marzo 2008 0:00
X Andrea E dove sono le masse rivoluzionarie?
Evidentemente quanto sinora successo non è ritenuto
dalle masse sufficiente per mobilitarsi e allora...
giù verso la merda in velocità con berlusconi,
con la moviola con veltroni ...sempre di oni si tratta
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Settimo Ottavo 13 marzo 2008 0:00
... e più scemo! ;-) (citazione di un film...)
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mario 13 marzo 2008 0:00
maria, dalla tua parte c'è un terrorista in
parlamento!!!!più uno che buttava le motolov, e un
"disobbediente", con diversi processi a carico
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Andrea 13 marzo 2008 0:00
X Harakiri Per cambiere le cose bisogna fare la
rivoluzione in massa.
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Harakiri 13 marzo 2008 0:00
X vota andonio (o antonio?) mi spiace che tu
abbia a priori deciso di non leggere questo intervento anche
perchè ti sarebbe risultato evidente che il mio voto a
Berlusconi non è certo un'adesione entusiasta al suo
"programma" e alla sua persona e collocazione
politica. Anzi, tutt'altro: lo dichiaro apertamente è
una sorta di suicidio rituale nella speranza che, come per
l'araba fenice, dalle ceneri risorga qualcosa di
buono. Comunque, la scelta di non leggere a
priori chi la pensa diversamente da te è un comportamento
miope che contribuisce ad alimentare i nostri problemi: per
combattere un avversario bisogna conoscerlo e conoscendolo
ti renderesti conto che tra Veltroni e Berlsuconi cambiano
solo le parole e i riferiemnti mitologici ma non la sostanza
politica, i metodi, le forme della lotta politica. La
politica catto-comunista ha creato Berlusconi e adesso
attribuisce al "nano" le responsabilità di tutti
i mali d'Italia. Non è così: Berlusconi è il
figlio della nomenclatura repubblicana.
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