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antonella
28 gennaio 2009 0:00
ancora non capisco quanta ignoranza aleggi fra la gente. prima di parlare, e mi riferisco in primis ai "www.abbassoinotai.it", bisognerebbe essere informati. perchè state tutti zitti e muti quando le agenzie immobiliari vi chiedono cifre astronomiche solo per avervi fatto vedere una casa e vi indignate quando un notaio vi comunica una cifra il cui importo, ed è bene ricordarlo, è composto da imposte e tasse. perchè con un patentino da agente immobiliare, che forse anche mio figlio undicenne sarebbe in grado di prendere, posso chiedere il 2 o 3 per cento sul prezzo e il Notaio, dopo anni di gavetta, studio, etc etc (forse non vale la pena di spiegare) non può richiedere il suo onorario)? be però l'agente immobiliare si fa pagare in nero...ebbe tanta roba...
massimo anglana
28 gennaio 2009 0:00
Mio caro Marco,
4400 Euro per il solo compenso notarile, IVA ESCLUSA, sono troppe e te lo dice un Notaio.

Detto ciò permettimi di farti alcuni rilievi.

Tu dici:
1) "pare che debba pagare al Notaio"

Che vuol dire "pare"?
Parli per sentito dire? Te lo ha riferito un intermediatore? o il venditore? Non hai avuto un contatto diretto con il Notaio? Prima di sputare sopra a tutti noi notai tutti gli sproloqui che ne sono seguiti, hai il dovere di verificare quanto affermi, non basta un semplice "pare" per tranciare sentenze così definitive e grossolane. E no, caro mio, è troppo facile così.

2) che sei obbligato dalla legge a versare al notaio questa somma.

Non è vero, perchè se tale somma è eccessiva, puoi tranquillamente rivolgerti ad un altro notaio, di tua fiducia, per acquistare casa, a prezzi più moderati.

3) dal caso singolo passi tranquillamente alla generalizzazione usando termini offensivi e gratuiti verso tutti e questo non è corretto. "I notai hanno la faccia tosta" "Questo scandalo deve finire." "E’ ora che questa categoria la smetta di vivere alle spalle di chi fa mille sacrifici per comprarsi casa."
"qualcuno scriva cretinate" "quanto si intasca il notaio." "Si vergognino"

L'eleganza non fa parte del tuo stile, ma non te ne posso fare una colpa.
La generalizzazione però è frutto di una semplice alternativa: ignoranza o mala fede, in pratica o ci sei o ci fai.

4) Concludi con "E' assurdo che io debba pagare così tanto un libero professionista per adempiere ad obblighi di legge."

La tua ignoranza è più grossa della casa che devi comprare.
Il tuo sillogismo è sbagliato, il libero professionista oltre a svolgere la libera professione nel tuo interesse e delle altre parti, adempie anche ad obblighi di legge che lo Stato addossa su di lui, senza dargli un euro, e che questo libero professionista svolge silenziosamente e dignitosamente, nell'interesse tuo e dello Stato, tra l'altro con grosse spese di organizzazione a proprio carico.

Ti saluto, augurandoti maggiore educazione e rispetto.
Gianfranco
28 gennaio 2009 0:00
a Marco.
1) Ma il notaio che ti ha preventivato questi onorari, ha già esaminato la documentazione oppure no?

2) Comperi dal costruttore (quindi con atto molto probabilmente soggetto ad IVA) oppure da privato? Perchè non so se ne sei a conoscenza, ma l'onorario della compravendita potrebbe, a seconda dei casi, essere sensibilmente diverso.

3) La banca che ti fa il mutuo richiede al notaio una relazione cauzionale normale o analitica? Perchè anche in questo caso l'onorario del mutuo può essere sensibilmente diverso (e non per colpa del notaio).

Pertanto, come vedi, prima bisogna valutare bene la pratica e poi si può discutere se, al di là delle tue proporzioni con gli stipendi medi che, francamente, mi sembrano del tutto irrilevanti, il notaio è caro oppure no.
roberto
28 gennaio 2009 0:00
Marco, tu scrive che stai "valutando di comprare casa" e "pare che debba pagare al notaio" certe cifre, ma sei precisissimo nel sostenere che si tratta di solo onorario, senza IVA e spese.

Ma questi conteggi chi te li ha fatti? Un notaio o chi altro? E chi ha potuto essere così preciso senza avere la documentazione dell'atto da stipularsi?

Ci dai qualche chiarimento?
Giuseppe
28 gennaio 2009 0:00
Caro Marco, vorrei mi rispondessi direttamente. Perchè no segui i miei consigli? Lascia stare quello che scrive Gianfranco. Sappiamo che il codice civile non è il manuale dell'Ikea! Però puoi fare da solo. Oppure potrai essere aiutato. A pagamento o gratis dipende dall'aiuto che cerchi. Occhio ai confronti:
1) parcella dell'agenzia;
2) compenso della banca (istruttoria + tutti gli interessi)
3) parcella di avvocato
4) parcella di notaio.
Potresti scoprire cose interessanti.
Gianfranco
28 gennaio 2009 0:00
a Rolandino. Il mediatore immobiliare prende 10 volte quello che prende il notaio senza, lo ripeto, essere responsabile di nulla circa l'oggetto del contratto.
Al notaio non puoi chiedere una prestazione da 100 o da 500 e pagare conseguentemente, perchè in teoria ogni notaio deve redigere l'atto nel miglior modo possibile cercando di dare la massima tutela.
Allora ti chiederai giustamente: come posso preventivamente distinguere il notaio più bravo da quello meno bravo? Innanzitutto dal tempo che si offrono di dedicarti già nella fase istruttoria della pratica. Lo studio notarile che ti fa esclusivamente il preventivo per telefono e senza neanche chiederti qualche precisazione è sicuramente uno studio dove il livello professionale è ridotto quasi a zero. Ecco perchè bisogna sradicare la cultura che per andare dal notaio ci si fa prima il giro delle telefonate con l'elenco telefonico in mano e poi si decide di andare da quello che fa di meno, tanto uno vale l'altro. Questo è il modo migliore per incappare nel professionista che ti tutela di meno. Ovviamente in linea di principio chiunque è padronissimo di badare soltanto alla tasca, ma poi non ci si può lamentare del servizio ricevuto. Senza considerare che molto spesso ci si rende conto delle capacità e della disponibilità di una persona anche parlandoci di presenza per un quarto d'ora. L'equazione "più notaio = meno giudice" è sempre valida, soprattutto da noi dove la litigiosità tra confinanri e nei condomini è in continuo aumento.
Ricordo, per concludere, che il notaio riveste sì una funzione pubblica, ma è e rimane un professionista privato che organizza il proprio lavoro e forma i propri collaboratori e impiegati come meglio crede e ritiene opportuno.
Marco
28 gennaio 2009 0:00
Giusto per evitare che qualcuno scriva cretinate o non interpreti correttamente, le cifre da me indicate NON comprendono:

- imposte di registro
- bolli
- emolumenti conservatoria
- tassa archivio
- visure ipo-catastali
- iva al 20% sul compenso Notarile (quest'ultima è proprio una perla)

Quindi, signori miei, avete capito bene: i 4400 Euro in questione sono la spesa da sostenere per il solo compenso notarile, IVA ESCLUSA. E' quanto si intasca il notaio. In pratica per comprare una casa normalissima la legge mi obbliga a versare al notaio l'equivalente di tre stipendi mensili di un impiegato medio. A voi sembra una cifra congrua? A me assolutissimamente no. E' assurdo che io debba pagare così tanto un libero professionista per adempiere ad obblighi di legge. Si vergognino.
Mariolino Passalà
27 gennaio 2009 0:00
Vi racconto la mia ultima esperienza con i notai: un anno fa ho venduto un terreno a un costruttore. Per motivi suoi e anche per evadere le tasse, ha voluto da me una procura a vendere a chiunque e a qualunque prezzo(un anno dopo il furbone ha venduto a se stesso per un quinto del valore effettivo).
Una procura simile equivale ad una cessione incondizionata del bene: ebbene, quando siamo andati a fare l'atto, il notaio, che non mi aveva mai visto e non mi conosceva assolutamente, non mi ha chiesto nessun documento! Ho firmato sbalordito e incredulo e quando si accingeva a congedarci sono sbottato inviperito, rinfacciandogli il suo modo delinquenziale di procedere!! Con grande calma e sublime faccia da culo ha ammesso la sua colpa e fatto fotocopia dei miei documenti, CI e CF, ma lasciandomi tuttaltro che soddisfatto, infatti la sua indifferenza strafottente mi ha fatto capire che la sua casta arrogante si ritiene al di sopra della legge e se ne sbatte altamente!!!
SE E'QUESTO IL MODO IN CUI TALI SEDICENTI "PROFESSIONISTI" TUTELANO LA LEGALITA' E IL DIRITTO STIAMO FRESCHI!!!!!
MA MI FACCINO IL CASSIO DEL PIACERE!!!
Rolandino
27 gennaio 2009 0:00
Non mi sento all'altezza di dare consigli, ma voglio fare due domande.

Qual'è allora il giusto compenso per la prestazione del notaio.
Tralasciando i casi patologici di errore da parte di un professionista, io chiedo: un contratto di trasferimento immobiliare del valore di 250.000 Euro confezionato alla perfezione, che tuteli giustamente acquirente e venditore, rispettoso di tutte le leggi nazionali e particolari del territorio, che assicuri il risultato a chi investe nell'acquisto i risparmi di una vita, oppure contrae un debito con la banca che impegnerà i sacrifici dei successivi vent'anni, corredato con la dovuta consulenza fiscale per fruire di tutte le agevolazioni previste per quel caso, che consideri tutte le potenziali vicende di natura familiare e successoria, ecc., QUALE COSTO DEVE AVERE ?
1% ? 2% ? 3% ? o altro ancora ?
E tale compenso in quale rapporto si pone con quello di eventuali altri professionisti diversi dal notaio oppure di intermediari a vario titolo.

La seconda domanda è la seguente: E' POSSIBILE MODULARE IL COSTO DEL NOTAIO IN FUNZIONE DEL LIVELLO DI QUALITA' DELLA PRESTAZIONE ?
Intendo dire è possibile ed è giusto che io possa offrire al notaio 100 per avere un servizio che vale 100 e 200 se voglio avere un servizio che vale 200.
Se sono benestante posso permettermi un servizio di consulenza e tutela "extra lusso" posso fare come con l'avvocato rivolgendomi al migliore e vincere la mia causa, mentre se sono un poveraccio e non posso permettermelo devo accontentarmi di un servizio scadente, proporzionale al costo sostenibile dal mio portafoglio ?
Se ho ben capito il costo determinato sulla scorta di una tariffa serve per assicurare a tutti indistintamente un servizio adeguato a vantaggio dei più deboli.
Ho inteso bene il principio ?
Gianfranco
27 gennaio 2009 0:00
a Giuseppe: lascia stare il codice civile (non è il catalogo dell'IKEA). Con l'articolo da te citato il contratto avente ad oggetto diritti immobiliari è giustamente valido perche ha il requisito della forma scritta, ma per opporlo ai terzi lo devi trascrivere e perchè sia trascrivibile deve essere redatto per atto pubblico o scrittura privata autenticata: ergo ti serve il Pubblico Ufficiale. Quanto poi alle cause di nullità che citi alla fine, quasi fossero cosa di poca importanza, non so se ti rendi conto che qualora incorressi in una di quelle senza saperlo, come per magia ti potresti trovare a dover risarcire danni per centinaia di miglia di euro: ergo il "fai da te" va bene per sostituire falegnami, muratori e idraulici.

a Marco ed Emilio: parlate di "botte da migliaia di euro" e "casta" senza sapere quello che dite (come purtroppo fa l'italianetto medio abituato a guardare troppa "Isola dei Famosi" e "Grande Fratello". Ovviamente chi dice ciò non sa assolutamente cosa ci sia dietro la redazione di un atto notarile: ci sono ore di lavoro dedicate a dipanare matasse spesso intricate e tutto per cercare di garantire a chi aquista e a chi vende la massima tutela possibile. Le caste sono altra cosa e tra l'altro non capisco perchè allora non ci si scagli allo stesso modo contro i mediatori immobiliari: le cifre che percepiscono sono un furto legalizzato. Ricordo, a chi non lo sapesse, che il mediatore non è responsabile praticamente di nulla circa il trasferimento immobiliare che contribuisce a far concludere (tra l'altro, anche per questo motivo, in Francia i notai si occupano anche dell'intermediazione immobiliare e c'è da augurarsi che presto questo sistema possa essere adottato anche in Italia). Ci si lamenta dei notai ma non dei meccanici, dei carrozzieri e via dicendo. Ma naturalmente la maggior parte delle persone pensa solo al costo e pertanto fa il seguente ragionamento: se proprio devo andare da sto ca**o di notaio per comprarmi la casa, tanto vale andare da quello che mi fo**e di meno. Ma voi pensate veramente che un atto notarile sia come vendere la farina? Ma avete mai letto l'atto di proprietà della vostra casa? Ormai deve contenere una marea di dati, grazie anche al modo pessimo di legiferare dei nostri "cari" politici. Ah già.....ma dimenticavo, l'italiano medio non ha tempo per leggere.....
mah
27 gennaio 2009 0:00
vediamo di non esagerare nè da una parte nè dall'altra... di notai che muoiono di fame cercando di tenere in piedi la loro panda usata ancora non ne ho visti ;-)
mah
27 gennaio 2009 0:00
Cose vi costerebbe affidare tutte queste cose ad altro professionista????????????????????

eh beh.. non si può, è questo il punto!
e soprattutto.. i notai non possono nascere come funghi.
per prendere 2900 euro una persona "comune" deve lavorare due mesi.... e non è detto che il lavoro sia meno oneroso o difficile
Rolandino
27 gennaio 2009 0:00
Non mi sento all'altezza di dare consigli, ma voglio fare due domande.

Qual'è allora il giusto compenso per la prestazione del notaio.
Tralasciando i casi patologici di errore da parte del professionista, io chiedo: un contratto di trasferimento immobiliare del valore di 250.000 Euro confezionato alla perfezione, che tuteli giustamente acquirente e venditore, rispettoso di tutte le leggi nazionali e particolari del territorio, che assicuri il risultato a chi investe nell'acquisto i risparmi di una vita, oppure contrae un debito con la banca che impegnerà i sacrifici dei successivi vent'anni, corredato con la dovuta consulenza fiscale per fruire di tutte le agevolazioni previste per quel caso, che consideri tutte le potenziali vicende di natura familiare e successoria, ecc., QUALE COSTO DEVE AVERE ?
1% ? 2% ? 3% ? o altro ancora ?
Che proporzione c'è con la mediazione dell'agenzia immobiliare ?

La seconda domanda è la seguente: E' POSSIBILE MODULARE IL COSTO DEL NOTAIO IN FUNZIONE DEL LIVELLO DI QUALITA' DELLA PRESTAZIONE ?
Intendo dire è possibile ed è giusto che io possa offrire al notaio 100 per avere un servizio che vale 100 e 200 se voglio avere un servizio che vale 200.
Se sono benestante posso permettermi un servizio di consulenza e tutela "extra" posso fare come con l'avvocato rivolgendomi al migliore e vincere la mia causa, mentre se sono un poveraccio e non posso permettermelo devo accontentarmi di un servizio scadente, proporzionale al costo che posso sostenere ?
Se ho ben capito il costo determinato sulla scorta di una tariffa serve per assicurare a tutti indistintamente un servizio adeguato a vantaggio dei più deboli.
Ho inteso bene ?
G. Camillo
27 gennaio 2009 0:00
I notai prendono fin poco per quanto fanno
RobertoAgostini
27 gennaio 2009 0:00
nei 4400 sono comprese le imposte che vanno allo stato! Presumo si tratti di un acquisto da costruttore e quindi allo stato vanno circa 1.500,00 tra imposte, e Iva. Al notaio vanno circa 2.900,00 per due atti (compravendita e mutuo) per i quali ci sono adempimenti diversi.
L'agenzia immobiliare ne chiede circa 6000,00 (3% per parte) per mettere in contatto le parti.....non mi sembrano poi così tanti 2.900,00 regolarmente fatturati per aver fatto: indagine storico ipotecaria nel ventennio, redazione degli atti, liquidazione imposte, registrazione, trascrizione compravendita, iscrizione ipoteca, voltura catastale, rilascio copie,
comunicazione consorzi di bonfica ecc. Cose vi costerebbe affidare tutte queste cose ad altro professionista????????????????????
Giovanni
27 gennaio 2009 0:00
A dire il vero io ho comprato casa e non ho speso poi così tanto.
Ho speso 1200 Euro per il compenso del notaio (tasse a parte) su un appartamento di 150.000.
Quello che mi ha datò fastidio è il compenso dell'agenzia ben Euro 4500,00!!!
giuseppe
27 gennaio 2009 0:00
Caro Marco. Nessuna legge impone di servirsi del notaio. Leggi l'art. 1350 del c.c. e scoprirai che puoi comprare casa da solo. Quindi fallo.
Se poi non ti senti in grado, fatti aiutare da un amico o al limite, da un avvocato (magari amico, così non lo paghi). Quanto al mutuo, se la banca che ti presta i soldi vuole l'assistenza del notaio per la sua ipoteca...è la banca che lo impone, mica la legge. Naturalmente la banca lo impone a tue spese. Cerca un'altra banca, che si paghi lei il notaio!! (però rifletti, sei tu che chiedi soldi in prestito, quindi la banca si fa forte: vuoi i soldi? alle mie condizioni!). E' proprio un mondo di lupi. La banca ti fa pagare se chiedi i soldi (spese ed interessi); l'avvocato ti fa pagare se vuoi la sua assistenza, il notaio idem (le tariffe dell'avvocato, a occhio e croce mi sembrano più alte). Però, se i soldi ci sono in famiglia, e metti da parte la banca, ecco che tutto torna: trovi su internet un bel contratto preconfezionato e compri casa da solo! cosa sarà mai? così difficile? Certo, ci sono le nullità....ma tutto sommato...si può fare...coraggio.
massimo anglana
27 gennaio 2009 0:00
Ehi ragazzi, preciso che sono un Notaio, così capite subito da che parto sto:-))
e se quei 2600 € (in cui ci sono almeno 1.000 € di spese e il resto è fatturato e comprensivo di IVA) servissero a garantirti l'acquisto sicuro di un bene primario come la casa e quindi a non buttare i tuoi 250.000 €? Per fare un esempio, andresti a farti operare da uno specialista o da un generico rischiando di tuo per risparmiare qualcosa? Capisco che il mio può sembrare un discorso di parte, ma lavorando ca 12 ore al giorno proprio per cercare di ridurre al massimo i rischi dei clienti (e non come si pensa per mettere solo una firma - per questo basterebbero molte ore in meno di lavoro, anzi sarebbero sufficienti pochi minuti), questa è la mia esperienza. Cmq ognuno è libero di pensarla come vuole e soprattutto ha il diritto di sbagliare, un po' meno quello di cercare di convincere gli altri che è meglio che sbaglino anke loro. In bocca al lupo per l'acquisto!!
chiara
27 gennaio 2009 0:00
E' interessante notare come le persone parlino senza avere cognizione di causa e si riempiano la bocca di luoghi comuni. Se invece che farsi fare il "preventivo" come fossimo al mercato e magari solo per telefono, la persona in questione si fissasse un bell'appuntamento presso lo studio notarile, scoprirebbe la ragione di quegli importi, scoprirebbe che non sono poi molto a fronte del contenuto della prestazione, scoprirebbe che il notaio sbaglia, paga e si assume le sue responsabilità con tanto di assicurazione professionale; scoprirebbe che tutela la parte e che in quanto "super partes" evita nella migliore delle ipotesi liti successive tra i contraenti. Chi dice le cose che avete scritto Voi, meriterebbe di comprarsi la casa tramite gli uffici di un messo comunale... poi rideremmo tutti quanti a cose fatte!!!
seba
27 gennaio 2009 0:00
guarda che in quelle cifre ci sono le tasse che il notaio versa per conto tuo allo stato: perchè non si chiede di versarle direttamente noi cittadini e non al notaio? Il notaio è sostituto d'imposta e gli tocca fare da esattore per conto dello stato senza nemmeno prendersi un quattrino. Voi fareste da cassieri gratis?
Emilio
27 gennaio 2009 0:00
Racconto un'allucinante esperienza che mi capitò nel 1992 e per la quale tutt'oggi ne ho subito le conseguenze.A seguito delle pressanti insistenze da parte della mia ex moglie (sono divorziato),decisi di accettare l'offerta di un'impresario edile e di vendere per la somma di 215 milioni di lire, un terreno ereditato. Feci lo sbaglio di accettare di firmare l'atto presso il notaio di fiducia dell'acquirente e per giunta senza testimoni. Questo notaio che evidentemente era disposto a farsi a pezzettini per il suo cliente, mi fece credere che di INVIM dovevo pagare solo 15 milioni di lire.Accettai e gli staccai l'assegno per il pagamento di questa tassa all'ufficio del registro. Egli mi nascose la abissale differenza tra il valore iniziale e il valore finale di ciò che stavo vendendo.Misi tutti i soldi nella ristrutturazione della casa coniugale e dopo tre anni quando ormai li avevo quasi finiti, ricevetti 2 notifiche ,una dall'ufficio del registro con ingiunzione di pagamento dell'importo lievitato di imposte e interessi di 50 milioni oltre quei 15 pagati al momento del rogito e da parte dell'ufficio tecnico erariale l'accertamento di valore che attestava che il terreno venduto valeva molto di più.Era quello che desiderava l'acquirente impresario.Andai a piangere all'ufficio del registro, ma mi dissero che mentre per l'accertamento potevo fare ricorso alla commissione tributaria, per l'INVIM non c'era niente da fare e che dovevo pagare quei 50 milioni "senza dire neanche mezzo bah !" (parole del funzionario), perchè andavano pagati al momento dell'atto (totale 65 milioni di INVIM !!!!!).Erano gli ultimi soldi che m'erano rimasti e li pagai.Feci ricorso alla commissione tributaria per l'accertamento perchè si trattava ad occhio e croce secondo il tributarista , di altri 60 milioni da pagare di accertamento.Per paura di vederci confiscata la casa coniugale, la intestai a mia moglie, che però anche lei caduta in depressione perse la testa, chiese la separazione e mi disse di andarmene. Andai in affitto, la denunciai per truffa e la costrinsi a rivendermela in cambio del ritiro della denuncia.Rientrai in posseso della mia casa e divorziai.Scrissi all'ordine dei notai chiedendo semplicemente se il notaio era tenuto a darmi le informazioni sulle conseguenze a cui sarei andato incontro con quella vendita.Mi risposero che il loro collega non aveva colpe, che disse loro che avevo detto che il resto dell'INVIM l'avrei pagato più in là (incredibile) e di non insistere con queste insinuazioni sull'operato del loro collega perchè sennò mi avrebbero denunciato. Dopo dieci anni la commissione tributaria mi ha bocciato il ricorso. Ho potuto aderire ,per fortuna, all'ultimo condono fiscale con rate trimestrali da 1800 euro che mi hanno talmente messo in difficoltà da obbligarmi a vendere la casa e acquistarne una più piccola.Per concludere vendetti quel terreno per pagare una montagna di tasse, ammalarmi di depressione e rovinarmi la vita. Che responsabilità aveva il notaio? Nessuna. Loro le responsabilità se le tolgono tutte e lo scrivono anche negli atti di compravendita.Non avrei potuto dimostrare niente.Questi professionisti non li sfiori neppure legalmente. Un'altro mi ricordo, che volle 100 mila lire per correggere presso la conservatoria un'errore commesso da lui stesso in un atto.
Marco
27 gennaio 2009 0:00
Per Luigi Raimondo: le cifre da me citate sono al netto delle tasse...
Sono, puliti puliti, i soldi che si intasca il notaio.
La sua "paghetta", insomma, più pomposamente chiamata onorario...
Noi, lavoratori dipendenti, a tirare la cinghia, lui ad intascarsi botte da migliaia di euro per ogni compavendita immobiliare che avviene nel suo distretto...
Ogni commento è superfluo...
franz
27 gennaio 2009 0:00
come ( dicono ) succede in America.
A me sembra una camorra legalizzata.
Emilio
27 gennaio 2009 0:00
Fosse per me abolirei subito anche questa casta. Gli atti di compravendita di qualsiasi tipo li farei fare in un ufficio preposto del comune, da un semplice impiegato pagato con un semplice stipendio.
luigi raimondo
27 gennaio 2009 0:00
non sono molto convinto di quello che scrivi.......

per prima cosa....l'importo che darai al notaio è al netto o al lordo di tasse imposte...????? se è al lordo...non credo che sia poi così tanto caro....

ma poi il mutuo e l'acquisto, non potresti farli coincidere con il medesimo atto???? con un po di buona volontà da parte della banca tutto si risolverebbe...

comunque io sono convinto che se i notai , quando sbagliano... pagassero veramente, allora quelle somme sarebbero anche ben dovute..vallo a dimostrare che è colpa del notaro!!!!! a quasi sempre ragione lui.....
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