Commenti
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antonella 28 gennaio 2009 0:00
ancora non capisco quanta ignoranza aleggi fra la gente.
prima di parlare, e mi riferisco in primis ai
"www.abbassoinotai.it", bisognerebbe essere
informati. perchè state tutti zitti e muti quando le
agenzie immobiliari vi chiedono cifre astronomiche solo per
avervi fatto vedere una casa e vi indignate quando un notaio
vi comunica una cifra il cui importo, ed è bene ricordarlo,
è composto da imposte e tasse. perchè con un patentino da
agente immobiliare, che forse anche mio figlio undicenne
sarebbe in grado di prendere, posso chiedere il 2 o 3 per
cento sul prezzo e il Notaio, dopo anni di gavetta, studio,
etc etc (forse non vale la pena di spiegare) non può
richiedere il suo onorario)? be però l'agente
immobiliare si fa pagare in nero...ebbe tanta roba...
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massimo anglana 28 gennaio 2009 0:00
Mio caro Marco, 4400 Euro per il solo compenso
notarile, IVA ESCLUSA, sono troppe e te lo dice un
Notaio. Detto ciò permettimi di farti alcuni
rilievi. Tu dici: 1) "pare che debba
pagare al Notaio" Che vuol dire
"pare"? Parli per sentito dire? Te lo ha
riferito un intermediatore? o il venditore? Non hai avuto un
contatto diretto con il Notaio? Prima di sputare sopra a
tutti noi notai tutti gli sproloqui che ne sono seguiti, hai
il dovere di verificare quanto affermi, non basta un
semplice "pare" per tranciare sentenze così
definitive e grossolane. E no, caro mio, è troppo facile
così. 2) che sei obbligato dalla legge a versare
al notaio questa somma. Non è vero, perchè se
tale somma è eccessiva, puoi tranquillamente rivolgerti ad
un altro notaio, di tua fiducia, per acquistare casa, a
prezzi più moderati. 3) dal caso singolo passi
tranquillamente alla generalizzazione usando termini
offensivi e gratuiti verso tutti e questo non è corretto.
"I notai hanno la faccia tosta" "Questo
scandalo deve finire." "E’ ora che questa
categoria la smetta di vivere alle spalle di chi fa mille
sacrifici per comprarsi casa." "qualcuno
scriva cretinate" "quanto si intasca il
notaio." "Si vergognino"
L'eleganza non fa parte del tuo stile, ma non te ne
posso fare una colpa. La generalizzazione però è
frutto di una semplice alternativa: ignoranza o mala fede,
in pratica o ci sei o ci fai. 4) Concludi con
"E' assurdo che io debba pagare così tanto un
libero professionista per adempiere ad obblighi di
legge." La tua ignoranza è più grossa
della casa che devi comprare. Il tuo sillogismo è
sbagliato, il libero professionista oltre a svolgere la
libera professione nel tuo interesse e delle altre parti,
adempie anche ad obblighi di legge che lo Stato addossa su
di lui, senza dargli un euro, e che questo libero
professionista svolge silenziosamente e dignitosamente,
nell'interesse tuo e dello Stato, tra l'altro con
grosse spese di organizzazione a proprio carico.
Ti saluto, augurandoti maggiore educazione e rispetto.
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Gianfranco 28 gennaio 2009 0:00
a Marco. 1) Ma il notaio che ti ha preventivato questi
onorari, ha già esaminato la documentazione oppure no?
2) Comperi dal costruttore (quindi con atto molto
probabilmente soggetto ad IVA) oppure da privato? Perchè
non so se ne sei a conoscenza, ma l'onorario della
compravendita potrebbe, a seconda dei casi, essere
sensibilmente diverso. 3) La banca che ti fa il
mutuo richiede al notaio una relazione cauzionale normale o
analitica? Perchè anche in questo caso l'onorario del
mutuo può essere sensibilmente diverso (e non per colpa del
notaio). Pertanto, come vedi, prima bisogna
valutare bene la pratica e poi si può discutere se, al di
là delle tue proporzioni con gli stipendi medi che,
francamente, mi sembrano del tutto irrilevanti, il notaio è
caro oppure no.
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roberto 28 gennaio 2009 0:00
Marco, tu scrive che stai "valutando di comprare
casa" e "pare che debba pagare al notaio"
certe cifre, ma sei precisissimo nel sostenere che si tratta
di solo onorario, senza IVA e spese. Ma questi
conteggi chi te li ha fatti? Un notaio o chi altro? E chi ha
potuto essere così preciso senza avere la documentazione
dell'atto da stipularsi? Ci dai qualche
chiarimento?
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Giuseppe 28 gennaio 2009 0:00
Caro Marco, vorrei mi rispondessi direttamente. Perchè no
segui i miei consigli? Lascia stare quello che scrive
Gianfranco. Sappiamo che il codice civile non è il manuale
dell'Ikea! Però puoi fare da solo. Oppure potrai essere
aiutato. A pagamento o gratis dipende dall'aiuto che
cerchi. Occhio ai confronti: 1) parcella
dell'agenzia; 2) compenso della banca (istruttoria
+ tutti gli interessi) 3) parcella di avvocato 4)
parcella di notaio. Potresti scoprire cose
interessanti.
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Gianfranco 28 gennaio 2009 0:00
a Rolandino. Il mediatore immobiliare prende 10 volte quello
che prende il notaio senza, lo ripeto, essere responsabile
di nulla circa l'oggetto del contratto. Al notaio
non puoi chiedere una prestazione da 100 o da 500 e pagare
conseguentemente, perchè in teoria ogni notaio deve
redigere l'atto nel miglior modo possibile cercando di
dare la massima tutela. Allora ti chiederai
giustamente: come posso preventivamente distinguere il
notaio più bravo da quello meno bravo? Innanzitutto dal
tempo che si offrono di dedicarti già nella fase
istruttoria della pratica. Lo studio notarile che ti fa
esclusivamente il preventivo per telefono e senza neanche
chiederti qualche precisazione è sicuramente uno studio
dove il livello professionale è ridotto quasi a zero. Ecco
perchè bisogna sradicare la cultura che per andare dal
notaio ci si fa prima il giro delle telefonate con
l'elenco telefonico in mano e poi si decide di andare da
quello che fa di meno, tanto uno vale l'altro. Questo è
il modo migliore per incappare nel professionista che ti
tutela di meno. Ovviamente in linea di principio chiunque è
padronissimo di badare soltanto alla tasca, ma poi non ci si
può lamentare del servizio ricevuto. Senza considerare che
molto spesso ci si rende conto delle capacità e della
disponibilità di una persona anche parlandoci di presenza
per un quarto d'ora. L'equazione "più notaio =
meno giudice" è sempre valida, soprattutto da noi dove
la litigiosità tra confinanri e nei condomini è in
continuo aumento. Ricordo, per concludere, che il
notaio riveste sì una funzione pubblica, ma è e rimane un
professionista privato che organizza il proprio lavoro e
forma i propri collaboratori e impiegati come meglio crede e
ritiene opportuno.
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Marco 28 gennaio 2009 0:00
Giusto per evitare che qualcuno scriva cretinate o non
interpreti correttamente, le cifre da me indicate NON
comprendono: - imposte di registro -
bolli - emolumenti conservatoria - tassa
archivio - visure ipo-catastali - iva al 20% sul
compenso Notarile (quest'ultima è proprio una
perla) Quindi, signori miei, avete capito bene: i
4400 Euro in questione sono la spesa da sostenere per il
solo compenso notarile, IVA ESCLUSA. E' quanto si
intasca il notaio. In pratica per comprare una casa
normalissima la legge mi obbliga a versare al notaio
l'equivalente di tre stipendi mensili di un impiegato
medio. A voi sembra una cifra congrua? A me
assolutissimamente no. E' assurdo che io debba pagare
così tanto un libero professionista per adempiere ad
obblighi di legge. Si vergognino.
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Mariolino Passalà 27 gennaio 2009 0:00
Vi racconto la mia ultima esperienza con i notai: un anno fa
ho venduto un terreno a un costruttore. Per motivi suoi e
anche per evadere le tasse, ha voluto da me una procura a
vendere a chiunque e a qualunque prezzo(un anno dopo il
furbone ha venduto a se stesso per un quinto del valore
effettivo). Una procura simile equivale ad una cessione
incondizionata del bene: ebbene, quando siamo andati a fare
l'atto, il notaio, che non mi aveva mai visto e non mi
conosceva assolutamente, non mi ha chiesto nessun documento!
Ho firmato sbalordito e incredulo e quando si accingeva a
congedarci sono sbottato inviperito, rinfacciandogli il suo
modo delinquenziale di procedere!! Con grande calma e
sublime faccia da culo ha ammesso la sua colpa e fatto
fotocopia dei miei documenti, CI e CF, ma lasciandomi
tuttaltro che soddisfatto, infatti la sua indifferenza
strafottente mi ha fatto capire che la sua casta arrogante
si ritiene al di sopra della legge e se ne sbatte
altamente!!! SE E'QUESTO IL MODO IN CUI TALI
SEDICENTI "PROFESSIONISTI" TUTELANO LA
LEGALITA' E IL DIRITTO STIAMO FRESCHI!!!!! MA MI
FACCINO IL CASSIO DEL PIACERE!!!
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Rolandino 27 gennaio 2009 0:00
Non mi sento all'altezza di dare consigli, ma voglio
fare due domande. Qual'è allora il giusto
compenso per la prestazione del notaio. Tralasciando i
casi patologici di errore da parte di un professionista, io
chiedo: un contratto di trasferimento immobiliare del valore
di 250.000 Euro confezionato alla perfezione, che tuteli
giustamente acquirente e venditore, rispettoso di tutte le
leggi nazionali e particolari del territorio, che assicuri
il risultato a chi investe nell'acquisto i risparmi di
una vita, oppure contrae un debito con la banca che
impegnerà i sacrifici dei successivi vent'anni,
corredato con la dovuta consulenza fiscale per fruire di
tutte le agevolazioni previste per quel caso, che consideri
tutte le potenziali vicende di natura familiare e
successoria, ecc., QUALE COSTO DEVE AVERE ? 1% ? 2% ?
3% ? o altro ancora ? E tale compenso in quale rapporto
si pone con quello di eventuali altri professionisti diversi
dal notaio oppure di intermediari a vario titolo.
La seconda domanda è la seguente: E' POSSIBILE MODULARE
IL COSTO DEL NOTAIO IN FUNZIONE DEL LIVELLO DI QUALITA'
DELLA PRESTAZIONE ? Intendo dire è possibile ed è
giusto che io possa offrire al notaio 100 per avere un
servizio che vale 100 e 200 se voglio avere un servizio che
vale 200. Se sono benestante posso permettermi un
servizio di consulenza e tutela "extra lusso"
posso fare come con l'avvocato rivolgendomi al migliore
e vincere la mia causa, mentre se sono un poveraccio e non
posso permettermelo devo accontentarmi di un servizio
scadente, proporzionale al costo sostenibile dal mio
portafoglio ? Se ho ben capito il costo determinato
sulla scorta di una tariffa serve per assicurare a tutti
indistintamente un servizio adeguato a vantaggio dei più
deboli. Ho inteso bene il principio ?
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Gianfranco 27 gennaio 2009 0:00
a Giuseppe: lascia stare il codice civile (non è il
catalogo dell'IKEA). Con l'articolo da te citato il
contratto avente ad oggetto diritti immobiliari è
giustamente valido perche ha il requisito della forma
scritta, ma per opporlo ai terzi lo devi trascrivere e
perchè sia trascrivibile deve essere redatto per atto
pubblico o scrittura privata autenticata: ergo ti serve il
Pubblico Ufficiale. Quanto poi alle cause di nullità che
citi alla fine, quasi fossero cosa di poca importanza, non
so se ti rendi conto che qualora incorressi in una di quelle
senza saperlo, come per magia ti potresti trovare a dover
risarcire danni per centinaia di miglia di euro: ergo il
"fai da te" va bene per sostituire falegnami,
muratori e idraulici. a Marco ed Emilio: parlate
di "botte da migliaia di euro" e "casta"
senza sapere quello che dite (come purtroppo fa
l'italianetto medio abituato a guardare troppa
"Isola dei Famosi" e "Grande Fratello".
Ovviamente chi dice ciò non sa assolutamente cosa ci sia
dietro la redazione di un atto notarile: ci sono ore di
lavoro dedicate a dipanare matasse spesso intricate e tutto
per cercare di garantire a chi aquista e a chi vende la
massima tutela possibile. Le caste sono altra cosa e tra
l'altro non capisco perchè allora non ci si scagli allo
stesso modo contro i mediatori immobiliari: le cifre che
percepiscono sono un furto legalizzato. Ricordo, a chi non
lo sapesse, che il mediatore non è responsabile
praticamente di nulla circa il trasferimento immobiliare che
contribuisce a far concludere (tra l'altro, anche per
questo motivo, in Francia i notai si occupano anche
dell'intermediazione immobiliare e c'è da augurarsi
che presto questo sistema possa essere adottato anche in
Italia). Ci si lamenta dei notai ma non dei meccanici, dei
carrozzieri e via dicendo. Ma naturalmente la maggior parte
delle persone pensa solo al costo e pertanto fa il seguente
ragionamento: se proprio devo andare da sto ca**o di notaio
per comprarmi la casa, tanto vale andare da quello che mi
fo**e di meno. Ma voi pensate veramente che un atto notarile
sia come vendere la farina? Ma avete mai letto l'atto di
proprietà della vostra casa? Ormai deve contenere una marea
di dati, grazie anche al modo pessimo di legiferare dei
nostri "cari" politici. Ah già.....ma
dimenticavo, l'italiano medio non ha tempo per
leggere.....
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mah 27 gennaio 2009 0:00
vediamo di non esagerare nè da una parte nè
dall'altra... di notai che muoiono di fame cercando di
tenere in piedi la loro panda usata ancora non ne ho visti
;-)
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mah 27 gennaio 2009 0:00
Cose vi costerebbe affidare tutte queste cose ad altro
professionista???????????????????? eh beh.. non
si può, è questo il punto! e soprattutto.. i notai
non possono nascere come funghi. per prendere 2900 euro
una persona "comune" deve lavorare due mesi.... e
non è detto che il lavoro sia meno oneroso o difficile
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Rolandino 27 gennaio 2009 0:00
Non mi sento all'altezza di dare consigli, ma voglio
fare due domande. Qual'è allora il giusto
compenso per la prestazione del notaio. Tralasciando i
casi patologici di errore da parte del professionista, io
chiedo: un contratto di trasferimento immobiliare del valore
di 250.000 Euro confezionato alla perfezione, che tuteli
giustamente acquirente e venditore, rispettoso di tutte le
leggi nazionali e particolari del territorio, che assicuri
il risultato a chi investe nell'acquisto i risparmi di
una vita, oppure contrae un debito con la banca che
impegnerà i sacrifici dei successivi vent'anni,
corredato con la dovuta consulenza fiscale per fruire di
tutte le agevolazioni previste per quel caso, che consideri
tutte le potenziali vicende di natura familiare e
successoria, ecc., QUALE COSTO DEVE AVERE ? 1% ? 2% ?
3% ? o altro ancora ? Che proporzione c'è con la
mediazione dell'agenzia immobiliare ? La
seconda domanda è la seguente: E' POSSIBILE MODULARE IL
COSTO DEL NOTAIO IN FUNZIONE DEL LIVELLO DI QUALITA'
DELLA PRESTAZIONE ? Intendo dire è possibile ed è
giusto che io possa offrire al notaio 100 per avere un
servizio che vale 100 e 200 se voglio avere un servizio che
vale 200. Se sono benestante posso permettermi un
servizio di consulenza e tutela "extra" posso fare
come con l'avvocato rivolgendomi al migliore e vincere
la mia causa, mentre se sono un poveraccio e non posso
permettermelo devo accontentarmi di un servizio scadente,
proporzionale al costo che posso sostenere ? Se ho ben
capito il costo determinato sulla scorta di una tariffa
serve per assicurare a tutti indistintamente un servizio
adeguato a vantaggio dei più deboli. Ho inteso bene ?
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G. Camillo 27 gennaio 2009 0:00
I notai prendono fin poco per quanto fanno
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RobertoAgostini 27 gennaio 2009 0:00
nei 4400 sono comprese le imposte che vanno allo stato!
Presumo si tratti di un acquisto da costruttore e quindi
allo stato vanno circa 1.500,00 tra imposte, e Iva. Al
notaio vanno circa 2.900,00 per due atti (compravendita e
mutuo) per i quali ci sono adempimenti diversi.
L'agenzia immobiliare ne chiede circa 6000,00 (3% per
parte) per mettere in contatto le parti.....non mi sembrano
poi così tanti 2.900,00 regolarmente fatturati per aver
fatto: indagine storico ipotecaria nel ventennio, redazione
degli atti, liquidazione imposte, registrazione,
trascrizione compravendita, iscrizione ipoteca, voltura
catastale, rilascio copie, comunicazione consorzi di
bonfica ecc. Cose vi costerebbe affidare tutte queste cose
ad altro professionista????????????????????
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Giovanni 27 gennaio 2009 0:00
A dire il vero io ho comprato casa e non ho speso poi così
tanto. Ho speso 1200 Euro per il compenso del notaio
(tasse a parte) su un appartamento di 150.000. Quello
che mi ha datò fastidio è il compenso dell'agenzia ben
Euro 4500,00!!!
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giuseppe 27 gennaio 2009 0:00
Caro Marco. Nessuna legge impone di servirsi del notaio.
Leggi l'art. 1350 del c.c. e scoprirai che puoi comprare
casa da solo. Quindi fallo. Se poi non ti senti in
grado, fatti aiutare da un amico o al limite, da un avvocato
(magari amico, così non lo paghi). Quanto al mutuo, se la
banca che ti presta i soldi vuole l'assistenza del
notaio per la sua ipoteca...è la banca che lo impone, mica
la legge. Naturalmente la banca lo impone a tue spese. Cerca
un'altra banca, che si paghi lei il notaio!! (però
rifletti, sei tu che chiedi soldi in prestito, quindi la
banca si fa forte: vuoi i soldi? alle mie condizioni!).
E' proprio un mondo di lupi. La banca ti fa pagare se
chiedi i soldi (spese ed interessi); l'avvocato ti fa
pagare se vuoi la sua assistenza, il notaio idem (le tariffe
dell'avvocato, a occhio e croce mi sembrano più alte).
Però, se i soldi ci sono in famiglia, e metti da parte la
banca, ecco che tutto torna: trovi su internet un bel
contratto preconfezionato e compri casa da solo! cosa sarà
mai? così difficile? Certo, ci sono le nullità....ma tutto
sommato...si può fare...coraggio.
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massimo anglana 27 gennaio 2009 0:00
Ehi ragazzi, preciso che sono un Notaio, così capite subito
da che parto sto:-)) e se quei 2600 € (in cui ci sono
almeno 1.000 € di spese e il resto è fatturato e
comprensivo di IVA) servissero a garantirti l'acquisto
sicuro di un bene primario come la casa e quindi a non
buttare i tuoi 250.000 €? Per fare un esempio, andresti a
farti operare da uno specialista o da un generico rischiando
di tuo per risparmiare qualcosa? Capisco che il mio può
sembrare un discorso di parte, ma lavorando ca 12 ore al
giorno proprio per cercare di ridurre al massimo i rischi
dei clienti (e non come si pensa per mettere solo una firma
- per questo basterebbero molte ore in meno di lavoro, anzi
sarebbero sufficienti pochi minuti), questa è la mia
esperienza. Cmq ognuno è libero di pensarla come vuole e
soprattutto ha il diritto di sbagliare, un po' meno
quello di cercare di convincere gli altri che è meglio che
sbaglino anke loro. In bocca al lupo per l'acquisto!!
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chiara 27 gennaio 2009 0:00
E' interessante notare come le persone parlino senza
avere cognizione di causa e si riempiano la bocca di luoghi
comuni. Se invece che farsi fare il "preventivo"
come fossimo al mercato e magari solo per telefono, la
persona in questione si fissasse un bell'appuntamento
presso lo studio notarile, scoprirebbe la ragione di quegli
importi, scoprirebbe che non sono poi molto a fronte del
contenuto della prestazione, scoprirebbe che il notaio
sbaglia, paga e si assume le sue responsabilità con tanto
di assicurazione professionale; scoprirebbe che tutela la
parte e che in quanto "super partes" evita nella
migliore delle ipotesi liti successive tra i contraenti. Chi
dice le cose che avete scritto Voi, meriterebbe di comprarsi
la casa tramite gli uffici di un messo comunale... poi
rideremmo tutti quanti a cose fatte!!!
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seba 27 gennaio 2009 0:00
guarda che in quelle cifre ci sono le tasse che il notaio
versa per conto tuo allo stato: perchè non si chiede di
versarle direttamente noi cittadini e non al notaio? Il
notaio è sostituto d'imposta e gli tocca fare da
esattore per conto dello stato senza nemmeno prendersi un
quattrino. Voi fareste da cassieri gratis?
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Emilio 27 gennaio 2009 0:00
Racconto un'allucinante esperienza che mi capitò nel
1992 e per la quale tutt'oggi ne ho subito le
conseguenze.A seguito delle pressanti insistenze da parte
della mia ex moglie (sono divorziato),decisi di accettare
l'offerta di un'impresario edile e di vendere per la
somma di 215 milioni di lire, un terreno ereditato. Feci lo
sbaglio di accettare di firmare l'atto presso il notaio
di fiducia dell'acquirente e per giunta senza testimoni.
Questo notaio che evidentemente era disposto a farsi a
pezzettini per il suo cliente, mi fece credere che di INVIM
dovevo pagare solo 15 milioni di lire.Accettai e gli staccai
l'assegno per il pagamento di questa tassa
all'ufficio del registro. Egli mi nascose la abissale
differenza tra il valore iniziale e il valore finale di ciò
che stavo vendendo.Misi tutti i soldi nella ristrutturazione
della casa coniugale e dopo tre anni quando ormai li avevo
quasi finiti, ricevetti 2 notifiche ,una dall'ufficio
del registro con ingiunzione di pagamento dell'importo
lievitato di imposte e interessi di 50 milioni oltre quei 15
pagati al momento del rogito e da parte dell'ufficio
tecnico erariale l'accertamento di valore che attestava
che il terreno venduto valeva molto di più.Era quello che
desiderava l'acquirente impresario.Andai a piangere
all'ufficio del registro, ma mi dissero che mentre per
l'accertamento potevo fare ricorso alla commissione
tributaria, per l'INVIM non c'era niente da fare e
che dovevo pagare quei 50 milioni "senza dire neanche
mezzo bah !" (parole del funzionario), perchè andavano
pagati al momento dell'atto (totale 65 milioni di INVIM
!!!!!).Erano gli ultimi soldi che m'erano rimasti e li
pagai.Feci ricorso alla commissione tributaria per
l'accertamento perchè si trattava ad occhio e croce
secondo il tributarista , di altri 60 milioni da pagare di
accertamento.Per paura di vederci confiscata la casa
coniugale, la intestai a mia moglie, che però anche lei
caduta in depressione perse la testa, chiese la separazione
e mi disse di andarmene. Andai in affitto, la denunciai per
truffa e la costrinsi a rivendermela in cambio del ritiro
della denuncia.Rientrai in posseso della mia casa e
divorziai.Scrissi all'ordine dei notai chiedendo
semplicemente se il notaio era tenuto a darmi le
informazioni sulle conseguenze a cui sarei andato incontro
con quella vendita.Mi risposero che il loro collega non
aveva colpe, che disse loro che avevo detto che il resto
dell'INVIM l'avrei pagato più in là (incredibile)
e di non insistere con queste insinuazioni sull'operato
del loro collega perchè sennò mi avrebbero denunciato.
Dopo dieci anni la commissione tributaria mi ha bocciato il
ricorso. Ho potuto aderire ,per fortuna, all'ultimo
condono fiscale con rate trimestrali da 1800 euro che mi
hanno talmente messo in difficoltà da obbligarmi a vendere
la casa e acquistarne una più piccola.Per concludere
vendetti quel terreno per pagare una montagna di tasse,
ammalarmi di depressione e rovinarmi la vita. Che
responsabilità aveva il notaio? Nessuna. Loro le
responsabilità se le tolgono tutte e lo scrivono anche
negli atti di compravendita.Non avrei potuto dimostrare
niente.Questi professionisti non li sfiori neppure
legalmente. Un'altro mi ricordo, che volle 100 mila lire
per correggere presso la conservatoria un'errore
commesso da lui stesso in un atto.
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Marco 27 gennaio 2009 0:00
Per Luigi Raimondo: le cifre da me citate sono al netto
delle tasse... Sono, puliti puliti, i soldi che si
intasca il notaio. La sua "paghetta",
insomma, più pomposamente chiamata onorario... Noi,
lavoratori dipendenti, a tirare la cinghia, lui ad
intascarsi botte da migliaia di euro per ogni compavendita
immobiliare che avviene nel suo distretto... Ogni
commento è superfluo...
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franz 27 gennaio 2009 0:00
come ( dicono ) succede in America. A me sembra una
camorra legalizzata.
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Emilio 27 gennaio 2009 0:00
Fosse per me abolirei subito anche questa casta. Gli atti di
compravendita di qualsiasi tipo li farei fare in un ufficio
preposto del comune, da un semplice impiegato pagato con un
semplice stipendio.
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luigi raimondo 27 gennaio 2009 0:00
non sono molto convinto di quello che scrivi.......
per prima cosa....l'importo che darai al notaio è
al netto o al lordo di tasse imposte...????? se è al
lordo...non credo che sia poi così tanto caro....
ma poi il mutuo e l'acquisto, non potresti farli
coincidere con il medesimo atto???? con un po di buona
volontà da parte della banca tutto si risolverebbe...
comunque io sono convinto che se i notai , quando
sbagliano... pagassero veramente, allora quelle somme
sarebbero anche ben dovute..vallo a dimostrare che è colpa
del notaro!!!!! a quasi sempre ragione lui.....
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