O meglio ,lo sforzo è piacere

Potrebbe essere anche un incubo :)

Lo sforzo e un piacere quando si fa in due.

Nel senso che allo sforzo consegue il piacere....quindi è uno sforzo che si fa a prescindere...

cioe?

Non mi puoi leggere, perché io sono molto carente in sintassi...

Lo sforzo è un piacere a se stante...

Se lego te so tutto.Non scarto nulla :)

Lo sforzo diventa un piacere

se lo faccio insieme a te tutto cambia.

Non credo ti spaventino gli sforzi...

Non mi ricordo.Lego poco roba Italiana.Non perche non mi piace ,ma per il semplice fatto che necesita piu sforzo in lettura.

La scrittura serve a quello ;)

( Se scarti tutto, a parte di ciò che ti è utile, non scarti proprio tutto, ma fai una selezione)

Ad esempio ho scritto alcune poesie,ma non mi ricordo neanche una...Per fortuna che li ho scritte :)

...e i volti interessano a tutti. Non dirmi non ti sei mai imbattuto in quel titolo, che non ci credo..

Ognuno di noi è " Uno, nessuno, centomila"....io credo si parli di volti...

Credo che ho la fortuna di scartare tutto aparte cio che mi e utile.

Nessuno ci vieta nello scrivere le nostre memorie, se non la sintassi di chi potrebbe avere quella idea. Con i libri si acquisisce la sintassi.

Conosco solo cio che mi interesa :)

purtroppo no

Credo che leggendo puoi vivere di tutto e di tutti,apparte la tua vita :)

Zamo, se conosci la Sfinge....non conosci Pirandello?

Se tu preferisci l amore, la tua.preferenza è tale perché ha superato altre preferenze, chiamiamole inferiori. Ecco che la tua preferenza finale evince da più confronti...

Non amo tanto la lettura ...

Non conosco Pirandello.

La preferenza implica una scelta, che evince da più confronti con gli altri...

Zamo, tu sai di quanto io non ami la lettura...ma Uno, nessuno e centomila, di Pirandello, fa parte della mia biblioteca ideale...

cioè?

Se il confronto sparisce, le preferenze si annientano, dal momento che non hanno più scelte, confronti, proposti.