Emmuccia scorfana 13 settembre 2008 0:00
CATTIVERIA: condizione appartenente alla sfera
emotivo-sentimentale di un individuo,e contestuale ad una
qualche forma di relazione: tra individui, tra individuo e
gruppo, tra gruppi, tra individuo ed organizzazioni, etc.
Emotiva in quanto può essere un'emozione, quindi
qualcosa di "fasico", anche reattivo. Sentimentale
perché può avere una stabilità, essere cioè una
caratteristica della personalità. "Cattiveria" è
comunque un sentire ma pure, contemporaneamente, un modo di
interpretare il dato di realtà, un filtro attraverso il
quale si valutano le situazioni (interne ed esterne alla
persona) ed un modo di reagire e/o adattarsi alla realtà.
La cattiveria si può esprimere a livello comportamentale
e/o di pensiero, ma implica sempre un danneggiamento, un
ferire del tutto gratuiti, che provocano di per sé
nell'attore un'emozione e/o sentimento piacevole,
gratificante, che rappresenta la causa e/o agisce come
rinforzo per l'accettazione (e la ripetizione) della
cattiveria stessa (che diventa, per l'appunto,
egosintonica). Della propria cattiveria si può essere più
o meno consapevoli, laddove, soprattutto, si cerchi di
mantenere un'immagine moralmente integra ai propri
occhi. Per quelli degli altri non si ha bisogno di giocare a
nascondino con sé stessi. Accusare l'altro di
cattiveria aiuta molto a livello sociale. È cattiveria al
quadrato. Non è una delle emozioni di base (paura, rabbia,
gioia, tristezza, interesse...) ma è una seria ingenuità
non considerarla come parte degli individui e della vita. Il
suo riconoscimento negli altri può rendere molto
tristi. Estratto da
"http://it.wikipedia.org/wiki/Cattiveria"
|
quante attinenze ... 13 settembre 2008 0:00
I valori massonici sono sostanzialmente laici e basati sulla
salvaguardia della democrazia, della libertà, della
solidarietà.Probabilmente i framassoni sono spinti dal
desiderio filantropico e culturale nel compiere la propria
missione. I rituali d'iniziazione e quelli di
interazione sono riservati, ma in fondo è una fratellanza
con delle regole proprie ed appunto riservate ai fratelli
che ne fanno parte, i quali debbono avere dei requisiti e
delle qualità umane e professionali per accedervi.Essere un
massone non significa necessariamente essere un marpione,
significa appartenere ad un ordine, giurare fedeltà
massonica, adottare dei comportamenti sociali compatibili
con le peculiaretà del rito massonico di appartenenza.
Fratellanze che inevitabilmente fanno selezione fino a
diventare autoreferenziali, quasi autistiche, salvaguardando
prima di tutto gli interessi interni, anche di particolare
spessore atteso che in massoneria è difficile trovarvici
dei fruttaroli, degli operai o dei muratori (veri).
Motivo per il quale in molti ambiscono a diventare dei
massoni proprio per aspirare ad una maggiore possibilità di
tutela e di incremento dei propri affari, del proprio
potere, di raggiungere un elevato ruolo sociale.
Teoricamente i framassoni dovrebbero essere tutti
identificabili da parte delle autorità, se non tramite dei
registri vistati in Prefettura, certamente con una mera
attività di Polizia, osservando i luoghi di ritrovo, templi
aperti o coperti che siano per capire che tipo di
fratellanza vi si riunisce, la natura dei rituali e lo
spessore degli affratellati. Come in ogni società
troviamo dei marpioni, è ipotizzabile che anche
all'interno delle fratellanze massoniche vi sia una
percentuale di mele marce che strumentalizzano la massoneria
per scopi diversi da quelli squisitamente massonici.
Fino a quì niente di male in fondo, parliamo di un congruo
numero di cittadini che di tanto in tanto si mettono un
grembiule, un cappuccio, si salutano in modo strano, parlano
con frasi ritualistiche, compiono dei rituali tradizionali,
si aiutano reciprocramente nei propri affari e sostengono
quelli di altri in qualche modo all'orecchio o anche
esterni alla massoneria ma degni di attenzione.
C'è un però, però. Mentre nella società normale
il marpione che compie un'azione illecita produce un
danno relativamente importante, il marpione massone produce
un danno non solo importante ma potente, spesso, corposo,
progressivo nel tempo e automaticamente
"associato". Questo indipendentemente dalla
natura del reato stesso, il massone marpione è pericoloso
perchè compie un reato associativo, perchè ha uno
strumento di persuasione potente, perchè nonostante i
regolamenti interni e l'etica massonica, difficilmente
sarà espulso o denunciato dai fratelli. Il tempo gioca
a suo favore ed anche l'elevata percentuale di massoni
opportunisti, forse ben maggiore dei massoni puri, ne offre
un rifugio se non una vera e propria accoglienza.
Appare chiaro perciò che il reato posto in essere da un
massone marpione è un reato importante in danno della
collettività rispetto allo stesso reato compiuto da un
qualsiasi altro cittadino. Nasce così la devianza
nella massoneria, lo scuro, il nero, la massoneria nera,
deviata appunto. Come molti satanisti fanno
proselitismo proprio nei gruppi di preghiera, portandosi via
i credenti più bisognosi di un potente da adorare rispetto
ad un dio da pregare, la massoneria nera coopta quei
fratelli più assetati di potere che di volontà delle
espressioni valoriali di solidarietà massonica. Nasce
in questo modo un potere occulto che si basa sostanzialmente
sul segreto, sul ricatto e sull'uso spregiudicato di
forme di "occultismo" laico, che però col tempo
si trasforma in un vero culto con dei rituali propri, dei
simboli propri, ben diversi da quelli squisitamente
massonici che sono molti ed alcuni anche molto
complessi. Nascono così i rituali della massoneria
nera che sono dei rituali neri, caratterizzati da
comportamenti deviati, inneggianti al potere che come
abbiamo visto è legato e saldato dal segreto, dal compiere
anche dei reati considerati non tali in forza del presunto
potere acquisito, tale anche da essere al di sopra della
legge non massonica. Per legare un adepto ad un segreto
non basta un giuramento, un mero rituale di iniziazione,
occorre una entità superiore da temere e dalla quale trarre
allo stesso tempo forza e potere, come accade in tutte le
società o le sette segrete indipendentemente dalla loro
natura. Molto spesso questa entità è mediata dalla
morte come strumento di intercessione fra l'adepto ed il
suo culto. Dalla morte data e dalla morte ricevuta,
questo significa che ci sarà una persona che uccide ed una
persona che sarà uccisa. I rituali prevedono il
sacrificio, molte volte simulato, molte altre volte posto in
essere realmente. Nasce così il doppio legame
caratterizzato dal tacito ricatto di aver concorso alla
commissione di un omicidio ritualistico, nasce così la
reciproca copertura, non tanto solidale e massonica quanto
complice e criminale con l'alibi della massoneria, nera
in questo caso. La doppiezza caratterizza i massoni
marpioni, che debbono restare parte anche del normale ordine
e rito massonico bianco, costretti ancor di più a
incrementare il carattere di segretezza della massoneria
nera, la quale assumerà col tempo una forma ed un struttura
sempre più riservata, sarà un vera e propria entità.
Se pensiamo da quanti secoli esiste la massoneria possiamo
liberamente ipotizzare che la massoneria nera sia
altrettanto esistente da molti secoli, nel corso dei quali
ha assunto un potere parallelo, ha sviluppato dei propri
ordini, riti e rituali del tutto autonomi, non più
camuffati all'interno della massoneria ufficiale bensì
referenti la figura dell'entità occulta caratterizzante
l'ordine massonico di appartenenza. Possiamo anche
ipotizzare che la tradizione massonica di questi tipo, nera,
abbia una discendenza, un legame di sangue principale da
implementare con nuovi adepti i quali a loro volta
incrementaranno le fila con la propria discendenza.
Nasce così l'occultismo massonico, spesso sfociante in
una sorta di vicinanza satanica, nella quale il potere è
rinforzato dalla capacità di influenzare tramite la paura,
potere che nasce dal male e non dalla solidarietà.
Colui che compie opere di bene non ha necessità di
ritualizzare il proprio gesto, che gli appartiene e che
esprime dall'interno verso l'esterno. Il
massone marpione invece acquisisce potere dall'esterno
verso l'interno, necessita perciò di identificare la
fonte di potere, l'entità, con simboli, rituali, che
con i secoli hanno assunto delle caratteristiche molto più
pagane che elitarie. Ognuno di noi ha la sostanziale
necessità di un dio su cui proiettare le proprie speranze e
le proprie responsabilità, da pregare insieme a molti altri
ma verso cui confessarsi da soli. L'adoratore
dell'occulto si confessa insieme a molti altri tramite
il rituale condiviso, il quale è la preghiera collettiva
verso l'entità che dispensera non solo il potere alla
fratellanza nera ma anche la forza individuale che proviene
dal compimento di fatti gravi, unici, spesso di sangue.
Uccidere diventa perciò una prova di coraggio, un passaggio
obbligato per acquisire il potere della morte data per mano
propria ma non interiorizzata bensì condivisa nel rituale
collettivo. La natura della preda varia in base al tipo
di culto, alla deriva occultistica, al percorso storico
della fratellanza massonica nera. Paradossalmente il
segreto di questa forma di massoneria nera è ben
evidenziato in numerosi simboli massonici e simbolismi
sociali. Teoricamente se desidero avere un profilo
segreto assumo un profilo basso, neutrale, anonimo, poco
evidente. Al contrario, in pratica, il simbolismo della
massoneria nera ha un profilo segreto ma non un profilo
basso, è evidente e riconoscibile, solo per chi ne fa parte
oppure per coloro che hanno studiato l'evoluzione
storica di una fratellanza e sono capaci di leggere la
storia in generale. Un altro paradosso è dato da chi,
benchè appartenente alla massoneria nera, si definisce un
illuminato. Per tutti noi, pagani, la sola idea che
qualcuno possa commettere un omicidio rituale rappresenta
qualcosa di incredibile, questa è una debolezza che
rinforza proprio chi questi rituali li compie e molto più
spesso di quanto si pensi. L'errore che molto
spesso, noi pagani, commettiamo è quello di attribuire
degli eventi gravi a riferimenti massonici, esoterici o
satanici, quando magari sono squisitamente criminali o
patologici ovvero dissimulati per sembrare attribuili alla
sfera occultistica. Quanto è potente la massoneria
nera?Come e dove è ramificata? E' unita e riunita
fra più riti e ordini o è latente e cellularizzata?Quanto
è elevato l'indice di ingerenza nella vita sociale,
nella politica, nella giustizia di un paese? Sono le
domande che tutti noi ci poniamo di fronte alle tante
notizie che parlano anche di interi governi e potenze
mondiali caratterizzate dall'appartenenza alla
massoneria, fra la quale anche quella nera. In effetti
se guardiamo alla composizione di governi, di vertici
politici, delle banche, delle grandi corporazioni, delle
industrie, della cultura, della sanità è assai facile
contare numerosi massoni, fra i quali ci saranno anche
quelli marpioni con l'incidenza di danno già
accennata. Personalmente, nel corso di questi 23 anni,
qualche massone l'ho conosciuto, anche qualche massone
marpione, forse sarò un profondo pagano, ma non riesco a
vedere altro oltre l'uomo massone o massone marpione che
sia; non vedo le potenti entità, per quanto riconosco la
pericolosità delle loro azioni. E' un pò come con
la mafia, non la vedi ma la subisci, mentre per i mafiosi la
mafia non esiste, è una percezione sociale montanta dai
media. In effetti questi non sono mafiosi, ma
"uomini di onore", affratellati e imparentati in
famiglie che seguono un rituale proprio, un codice proprio,
cosa loro insomma. Ormai le collusioni fra la
massoneria bianca, la massoneria nera, le mafie, la politica
ed i poteri economici sono talmente radicate che è
difficile dire chi è mafioso e chi non lo è, chi è
massone e chi non lo è; si riconoscono solo i politici, non
per questo potenzialmente meno mafiosi o meno massoni.
Ho l'impressione che ormai si è innescato un meccanismo
autoreferenziale che non prevede più il sacrificio
caratterizzato da un singola vittima, bensì di intere
popolazioni, perchè le risorse economiche sono poche
rispetto ai tanti poteri forti e concentrate in zone del
mondo specifiche, nelle quali molte persone saranno
sterminate dalle azioni adottate da chi ha il potere anche
di camuffare un massacro in una opera umanitaria....
http://partitodelsud.blogspot.com/2008/08/la-massoneria-nera
.html massoneria arkeon sarà un
caso che negli elenchi pubblicati dei massoni ci sia anche
moccia'
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