Commenti
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yannis 11 novembre 2009 10:29
ho sempre creduto che uno dei cardini principali della
democrazia sia l'uguaglianza dei cittadini ma credo di
essermi sbagliato. Sono poco erudito in materia così come
sono poco erudito nella ricerca dei rifiuti, in foto più o
meno veritiere etc, etc, se c'è qualche cosa di illecito
oltre a far foto necessita ed è doveroso andare dalle Forze
dell'Ordine, se non lo si fa qualcosa non quadra. Torniamo
su democrazia, tanti, anche su questo sito hanno stappato
botti di spumante a seguito alla bocciatura del Lodo Alfano
"tutti siamo uguali"; giusto ma allora come la mettiamo con
quei signori tipo D'Alema , Di Pietro e Fava che sono subito
corsi a Strasburgo per non andare davanti al giudice?Come la
mettiamo con quei signori che nel 2005 a Strasburgo
votarono, Santoro compreso, per l'immunità parlamentare?
Abbiamo " fatto " l'Europa a più facce? Da una parte c'è
l'immunità e guarda caso ad essa hanno fatto ricorso quelli
che il Italia hanno maledetto il Lodo Alfano. pongo questa
riflessione ai soloni e a coloro che sono costretti a
ricorrere a massicce dosi di digestivo.
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t_n_t 11 novembre 2009 9:20
Sophia, ti ho replicato nel Topic degli Off Topic.
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Sophia 10 novembre 2009 23:49
P.S.
ad ogni modo, non è mia intenzione di privarvi di questo
legittimo spazio per ragionamenti già iniziati.
Buon proseguimento.
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Sophia 10 novembre 2009 23:45
Oh come la fate sempre difficile in questo forum!
Se uno ha voglia di pensieri alti li fa indipendentemente da
quel che postano gli altri.
Se ha voglia di riposarsi si riposa.
Ad ogni modo queste domande che alcuni giornalisti STANNO
LEGITTIMAMENTE PONENDO ai Leader dei movimenti politici NON
mi sembravano così fuori topic visto che si era parlato
proprio qui di:
* "QUESTIONE" MORALE e candidabilità
* difficoltà denunciata da Sergio di ENTRATA nei PARTITI o
comunque di dire la propria ed essere ascoltati all'interno
del partito
* EMERGENZA DEMOCRATICA
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t_n_t 10 novembre 2009 20:19
Piccola e legittima domandina...
Non è che forse questo thread rischia di diventare una
raccolta di articoli a discapito dei bei ragionamenti che,
almeno inizialmente, qualcuno stava contribuendo a
sviluppare anche con un po' di impegno?
Non mi sembra che lo scopo dell'autore fosse questo e dico
ciò perchè all'inizio pensavo di aver intravisto in questo
thread uno spiraglio di luce rispetto ai soliti commenti sui
fatti del giorno o della settimana, che non ci permettono di
farci guardare oltre...ma può darsi che io mi stia
sbagliando...
Ivan, sto forse sbagliando? O forse certi interventi postati
qui sarebbero più appropriati nel THREAD DELLA POLITICA?
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Sophia 10 novembre 2009 17:45
Il "Fatto" invece pone la questione della MORALITA' dei
CANDIDATI al PD
10 novembre 2009
Domenica abbiamo domandato in prima pagina al “nuovo” Pd
di Bersani se “discuterà della moralità dei
candidati”.
Il “nuovo” Pd di Bersani ha subito raccolto l’appello.
Infatti, nella “nuova” Direzione, fa il suo trionfale
ingresso il senatore Nino Papania da Alcamo (Trapani), ex
Margherita. Lo stesso a cui hanno appena arrestato
l’autista-giardiniere-factotum per mafia. Lo stesso che
nel 2002 ha patteggiato a Palermo 2 mesi e 20 giorni di
reclusione per abuso d’ufficio: era indagato per aver
sistemato in posti pubblici diversi disoccupati privi dei
titoli di legge, in un giro di assunzioni facili per cui
sindacalisti senza scrupoli prendevano tangenti.
Nel 2008 Dario Franceschini annunciò: “Non presenteremo
candidati con procedimenti in corso né con sentenze passate
in giudicato”. Strano: Papania fu ricandidato dopo il
patteggiamento e rieletto per la terza volta senatore
(diversamente da Nando Dalla Chiesa, colpevolmente
incensurato). Scelta lungimirante: il 4 novembre la Dda di
Palermo ha arrestato il suo braccio destro Filippo Di Maria,
considerato l’autista, il cassiere e l’uomo di fiducia
del boss di Alcamo, Nicolò Melodia detto “il
macellaio”, catturato nel 2007 assieme al capomafia
Salvatore Lo Piccolo. Nei giorni pari Di Maria scarrozzava
il boss Melodia, in quelli dispari il senatore Papania.
Arrotondava. “Emerge - annota la Mobile di Trapani - da
numerose conversazioni che Di Maria svolgeva attività di
factotum presso la villa di Scopello del predetto Papania,
muovendosi incessantemente per procurare posti di lavoro ad
amici e conoscenti grazie anche al diretto interessamento di
collaboratori e personale di segreteria del senatore”. Ed
era attivissimo “in occasione di alcune competizioni
elettorali”: come “le primarie 2005 per il candidato
premier” e “per il candidato alla presidenza della
Regione Sicilia” (contro Rita Borsellino e per Ferdinando
Latteri). “Lo staff del sen. Papania - scrive il gip - e
altri politici locali contattavano ripetutamente il Di Maria
al fine di indurlo a sostenere le iniziative politiche sopra
indicate e invitandolo a fare altrettanto con tutte le
persone di sua conoscenza”.
Il Giornale gongola: “Anche il Pd ha il suo
‘stalliere’ mafioso”. Ma naturalmente chi fosse Di
Maria non lo sapeva nessuno. Infatti la nuova Direzione del
Pd non ha trovato un posto per due simboli dell’antimafia
come Rosario Crocetta e Beppe Lumia (la Borsellino non è
iscritta). Ma a Papania sì, in quota Franceschini. E questa
sarebbe l’opposizione. Poi c’è il centrodestra, con i
suoi Berlusconi, Dell’Utri e Cosentino. E’ la famosa
“alternanza”.
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Sophia 10 novembre 2009 17:11
MICROMEGA PONE 10 DOMANDE ai PARLAMENTARI dell'ITALIA dei
VALORI
http://temi.repubblica.it/micromega-online/10-domande-per-i-
parlamentari-dell%e2%80%99idv-camera-senato-parlamento-europ
eo/
Confronto aperto sulla questione
* "morale" della candidabilità
* difficoltà di ingresso dei giovani o quanti non hanno mai
fatto politica
* identità politica/programmatica
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Sophia 10 novembre 2009 15:47
EMERGENZA DEMOCRATICA IN RAI
Minzolini, pagato con soldi pubblici, è venuto in prima
serata al Tg1 a spiegare a noi cittadini che l’immunità
parlamentare è “cosa giusta e doverosa” affinché non
vengano sovvertite le sorti democratiche del Paese.....
Riporto sopra l’intervento di Antonio Ingroia di sabato a
Napoli durante la due giorni del convegno “Questione
morale ed istituzioni” a cui ho partecipato, incontro che
Minzolini ha utilizzato per travisare la sua visione della
democrazia italiana.
INTERVENTO ANTONIO INGROIA - Napoli 7 novembre 2009
Io credo che siamo in una situazione di emergenza. Emergenza
vera, effettiva, non le emergenze fittizie, create ad hoc
per deviare l'attenzione dell'opinione pubblica. Non
l'emergenza immigrazione, non l'emergenza magistratura, non
l'emergenza intercettazioni.
Noi in Italia abbiamo un'emergenza democratica. E
l'emergenza democratica che abbiamo nel nostro Paese nasce
da una situazione attuale, contingente, che ha a che fare
con l'attacco sistematico che si avvia verso una sorta di,
passatemi il termine che riconosco un po' enfatico,
soluzione finale - ma questa sensazione mi dà quel che sta
accadendo negli ultimi mesi – sui due punti che poi sono
cruciali, rimasti in qualche modo a presidio, che sono
costituiti dagli unici presidi di controllo rimasti in
piedi: la magistratura e la libera informazione.
Su questi snodi, in modo lucido e sistematico, si muovono le
iniziative legislative attuali e all'orizzonte: quella sulle
intercettazioni, ad esempio, ne costituisce soltanto
l'ultimo anello. Non se ne è parlato per mesi, ma è stato
messo nuovamente all'ordine del giorno presto al Senato
perché venga rapidamente approvata la legge, così com'era
stata approvata alla Camera.
Ma quel che sta accadendo in Italia, che è accaduto negli
ultimi dieci anni – ripeto, è una mia opinione ma credo
assistita da una serie di fatti – e che rende non
enfatica, anzi direi quasi un eufemismo l'espressione che ho
usato prima di emergenza democratica, è che noi non ci
troviamo soltanto di fronte a una sistematica demolizione
dei pilastri dello Stato di Diritto. Noi ci troviamo di
fronte a una sistematica demolizione dello Stato.
Quello che è accaduto negli ultimi anni è una progressiva
e radicale rimodulazione del modello istituzionale nel quale
la differenza tra quella che in Italia chiamiamo la
cosiddetta Prima e Seconda Repubblica, è che nella Prima
Repubblica c'era una politica che svolgeva un ruolo di
mediazione, talvolta inquinata da interessi privati e
talvolta inquinata anche da interessi criminali, ruolo di
mediazione svolto dalla politica che nella Seconda
Repubblica semplicemente non esiste più.
Il problema, il modo col quale noi talvolta approcciamo il
tema politica contro giustizia, guerra tra politica e
giustizia... questo è un luogo comune facile ed è inutile
smontarlo, ma noi abbiamo detto spesso nel passato che è
errata l'immagine dello scontro tra politica e giustizia
perché c'era una sola parte che picchiava contro l'altra,
cioè la politica contro la giustizia.
Ma io direi un'altra cosa: noi, invece, non abbiamo avuto un
assedio della politica contro la giustizia, abbiamo
semplicemente perso la politica, perché le istituzioni e la
politica sono state occupate dagli interessi privati, quindi
è il privato che ha sostituito il pubblico.
La differenza, quindi, tra la Prima Repubblica e la Seconda
è che è saltato qualsiasi ruolo di mediazione che, prima,
la politica svolgeva nella cosiddetta Prima Repubblica.
Questo è quello che mi allarma, e mi preoccupa. In realtà
quel che accade in Italia - secondo la mia valutazione
ovviamente dal punto di vista di cittadino e non da
magistrato che poi fa indagini e sostiene l'accusa nei
processi: lì vale la prova e non le considerazioni –,
come ci ricordavano uomini come Falcone e Borsellino, la
lotta alla mafia non la puoi fare soltanto dentro i palazzi
di giustizia, con le indagini e i processi: quelli si fanno
con le prove, se ci sono e se non ci sono non fai ne l'uno
ne l'altro. Ma per affrontare la mafia, che non è soltanto
un'organizzazione criminale ma un sistema di potere
criminale, la magistratura da sola non può vincere questo
scontro. Occorre un movimenti ampio, di opinione, nella
società. Ed è quello che Paolo Borsellino diceva con una
frase che se dicessimo oggi saremmo accusati di essere
politicamente schierati, che il nodo – diceva Borsellino
– per la lotta alla mafia è essenzialmente politico,
perché prima di una magistratura antimafia occorre una
politica antimafia.
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lucillafiaccola1796 4 novembre 2009 18:54
Rif sergio2 411.09 Anch'io NON nutro alcuna fiducia nella
capacità degli attuali partiti di rinnovare se stessi e con
essi il sistema politico!!! ANZI li vorrei partiti x sempre,
e senza ri.torno|ritornello...Per l’auto-organizza zione
occorre prima la volontà individuale, e poi quella
collettiva di riappropriarci dei mezzi di auto.governo
“Chi tira i fili”?I savi di sion... NON puoi MAI
affidarti agli altri per tutelare i tuoi interessi! Devi
scendere in campo in prima persona!
TTB [tu tropo buono] IO fustigo tutti. E' proprio vero che
la prolungata ed ininterrotta gestione oligarchica della
Repubblica Italiana [espressa nella Costituzione, che se
anche imperfetta, è finora la migliore] ha ormai raggiunto
il punto di non ritorno e non c’è più possibilità di
rinnovamento se non si passa attraverso l’azione forte e
determinata dei cittadini, costringendo l’attuale
partitocrazia a mollare l’occupazione delle istituzioni.
Senza violenza, sia ben chiaro, con una co-orte di Avvocate
F. Forconi!!!!!
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t_n_t 4 novembre 2009 18:28
Sophia, comunque in questi giorni ti ho visto impegnata bene
qui nel forum, io invece ho meno tempo di prima.
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Sophia 4 novembre 2009 18:09
@ TNT
Caro TNT io amo la vita che mi sono scelta nel bene e nel
male e non potrei mai fare attivamente politica che è
"l'arte della mediazione"....
per il semplice motivo che non sono fatta per le
"mediazioni" ... se considero una persona "da evitare" la
evito sul serio e non andrei mai a leggermi tutte le
scemenze che scrive o dice. Invece in politica devi mediar
anche con i "Casini" ... e a me non piace. Che ci devo fare.
Preferisco il privilegio di far du chiacchiere solo con chi
mi ispira simpatia
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doctor 4 novembre 2009 18:03
@ TNT
(Scusate l'OT...ma io non ho mai avuto intenzioni
bellicose...spero che quella punta di ironia non venga
considerata tale)
Volevo solo intervenire per scrivere appunto che la
soluzione è cercare di non demandare a chi ha interesse di
"far politica"; le persone "incaricate" devono essere
intenzionate a fare i REALI interessi di tutti noi...e c'è
una PICCOLA differenza...
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t_n_t 4 novembre 2009 17:41
Caro Doctor, sperando che il tuo intervento diretto verso
Sophia (che ha dichiarato di non gradire) possa essere
considerato una dichiarazione di pace, non ci crederai ma
avendo appena letto il post di Sophia, stavo pensando quasi
la stessa cosa che poi hai scritto tu.
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doctor 4 novembre 2009 17:33
@ Sophia
Ciao mia cara, finale realistico...ma se continuiamo ad
interloquire con soggetti REALI che a "far politica" sono
più "interessati" di noi...continueranno a fare i soliti
loro interessi e non i nostri...non credi?
Sophiaaa...candidatiiiiii!!!!!!!
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Sophia 4 novembre 2009 17:23
Qui su aduc possiamo solo elaborare e confrontare idee.
Possiamo anche provare a dare loro un ordine e una gerarchia
che abbia un senso per noi.
Tutto quello che è "fattibile" e di buon senso ... è il
benvenuto.
Poi ognuno di noi farà di queste nostre "prime conclusioni"
quel che crederà più opportuno magari parlandone con
interlocutori REALI conosciuti nel presente che al "far
politica" sono più interessati di noi.
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sergio2 4 novembre 2009 16:59
Condivido, Sophia, con l’unica differenza che non nutro
alcuna fiducia nella capacità degli attuali partiti di
rinnovare se stessi e con essi il sistema politico.
Come avrai compreso non mi riferivo
all’auto-organizzazione individuale, ma alla necessità di
“scendere in campo” per tutelare i nostri interessi
collettivi.
Vai su “Chi tira i fili”.
Quando questa notte appena trascorsa ho riletto gli
interventi pubblicati in quella discussione, mi sono
imbattuto in Harakiri del 12 marzo 2009:
“Questo Berlusconi ci ha insegnato: quando non puoi più
affidarti agli altri per tutelare i tuoi interessi devi
scendere in campo in prima persona.”
Non fustigo nessuno, ma ritengo che la prolungata e
ininterrotta gestione oligarchica della Repubblica abbia
ormai raggiunto il punto di non ritorno e non c’è più
possibilità di rinnovamento se non si passa attraverso
l’azione forte e determinata dei cittadini, costringendo
l’attuale partitocrazia a mollare l’occupazione delle
istituzioni.
Senza violenza, sia ben chiaro.
Non perdo più tempo a discutere con questo o quel partito.
Da lunghi anni ormai, la conoscenza diretta di molti
esponenti della “nomenclatura”, nuova e vecchia, mi
induce al pronostico senza appello che ho espresso.
Perché sono i signori stessi della nomenclatura che de visu
confessano che è così.
Sapessi quante volte mi sono sentito dire “hai ragione, ma
non possiamo farlo” e le ragioni del perché non si può
fare qualcosa chissà come mai sono sempre molto più
numerose delle ragioni del perché si deve fare.
Sai quando ho compreso che il nostro sistema non era più
riformabile dall’interno del Palazzo?
Dal fallimento dell’operazione di scioglimento del PCI: a
conclusione della fase della “Cosa” (iniziata
all’indomani della caduta del muro di Berlino, a giorni
saranno vent’anni) nel 1991 con la nascita del PDS.
L’ultima stagione che mi era apparsa come una formidabile
occasione di rinnovamento durò esattamente dal novembre
1989 al febbraio 1991.
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Sophia 4 novembre 2009 12:14
@ Sergio
Non hai fatto nulla di male per meritarti il mio Lei. Il
problema è che mi parte in automatico ma non è sinonimo di
DISTANZA di disprezzo. Anzi!
Venendo alle questioni che poni, tutto verissimo quello che
dici. Di questa alternativa proposta dal cosiddetto
"centrosinistra" non si riesce a provare grandi slanci
perchè tutto sa di stantio e poco capace di interpretare il
"PRESENTE" cogliere i reali problemi e trovare adeguate
risposte.
ma che vogliamo fare? Piangerci addosso? Stracciarci le
vesti? aspettare che gli altri capiscano quanto illuminate
sono le nostre visioni di un mondo senza guerre e che
investe di più in innovazione e sviluppo sostenibile?
Ognuno di noi "inquadra" e risponde ai problemi secondo le
sue inclinazioni e propensioni.
Ognuno di noi, credo, si sarà già sicuramente
autorganizzato per conto suo a sopravvivere nonostante gli
scellerati (di dx, di sx ma anche di centro) al potere.
io quando sono con i miei amici dimentico ogni cosa brutta e
mi godo il mio presente e la fortuna che ho di stare in bei
posti e vivere le avventure che mi sono scelta.
Con il passa parola ci si scambia le dritte per spender meno
e avvertirci reciprocamente delle fregature.
ma questa solidarietà tra singoli cittadini "normali"
(quelli che il conto in svizzera non ce l'hanno e le tasse
gliele prelievano alla fonte) ci difende dalla costante
perdita di POTERE di ACQUISTO che stiamo subendo per effetto
della crisi finanziaria creata dai furbi della finanza e che
sta ingrassando ancor più la finanza? I dati statistici
parlano chiaro: non solo stiamo a 6 punti di PIL sotto al
2007 ma la cosa che non ti dicono o non ti RIPETONO
ABBASTANZA è che la distribuzione della ricchezza è mutata
a favore di chi già era STRARICCO.
A me non interessa fustigare la sx per la sua pochezza. A me
interessa capire assieme a voi CHE COSA SI POTREBBE
REALISTICAMENTE FARE PER MUTARE uno scenario che non mi
piace e mi preoccupa.
Io credo che sia grave e pericoloso far passare messaggi del
tipo "in questa società verrannopremiati i FURBI".
1. è iniquo e ingiusto
2. aumenta un divario fra ricchi e poveri creando condizioni
di monopolio che finirà per diminuisce il potere di
acquisto reale delle persone
3. è diseducativo ... crei una società di FURBI che farà
la gara a chi sarà più furbo
4. fai passare sotto il concetto che il DENARO vale più
delle leggi e una società fondata su questo concetto non
lascia presagire niente di buono
E' per questo che io penso che questo governo stia
sbagliando e comprommettendo la nostra società verso
mutamenti sociali non desiderabili.
Ed è sempre per questo che io parlo di necessità di
ALTERNATIVE.
Potremmo provare noi a scrivere la STRATEGIA di questo
IPOTETICO PARTITO DELL?ALTERNATIVA.
Poi chiunque di voi se vorrà ... potrà andare in una
qualunque riunione di un qualunque partito che vi sta
simpatico e provare a sottoporgliela e vedere che dicono
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yannis 4 novembre 2009 9:46
Che democrazia si vuole? Forse l'anarchia. I
Il fatto che un giudice ha oscurato un sito in quanto in
esso, con l'anonimato, venivano mosse delle critiche ad una
azienda, ha suscitato scalpore tanto che alcuni, forse, si
son stracciate le vesti in pubbluca piazza.
A questo punto credo veramente che si debba consultare lo
Zingarelli alle voci Democrazia, Onestà, Serietà
,Responsabilità etc, etc,. Mi pare di capire che in una
società onesta civile e democratica gli unici onesti e
democratici siano quelli, non vorrei sbagliarmi, che
lanciano il sasso e poi nascondonola mano e quelli che
scendono in piazza con il volto coperto, se è così penso
che ci sia solo da vergognarsi non solo a fare certe cose ma
anche a pensarle. Chiunque è libero di criticare, anche il
Capo dello Stato, ma dimostri di avere i coglioni declinado
le proprie generalità. Non credevo che fosse necessaria
questa semplice lezione di democrazia perchè sono elementi
che vengono già impartiti alle scuole elementari. Vabbè,
poi uno si akkultura e tutto va a p....e.
Siamo in pieno regime dittatoriale, diciamolo pure, però,
per onestà, vergoganarsi nel sostenere certe scemenze credo
che sia un obbligo morale
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sergio2 4 novembre 2009 1:15
Altro tema, in parte collegato al mio precedente
intervento.
Il FEDERALLISMO.
Evidente ormai che questo obiettivo sarà presto o tardi
raggiunto, anche per effetto della riforma del Titolo V
della Costituzione voluta dal centro-sinistra e approvata
dal voto popolare.
Ebbene, che idea ha il centro-sinistra del federalismo?
Quale progetto?
O pensa di lasciare carta bianca alla Lega limitandosi a
dire “NO”?
Questo è un segno del problema enorme che viviamo: una
politica ormai auto-referenziale che non riesce nemmeno a
cogliere la natura dell’avversario politico.
La Lega, infatti, raccoglie problemi reali e diffusi, dando
a mio avviso risposte sbagliate.
Che la Lega sia pienamente inserita nel tessuto sociale,
culturale e umorale di buona parte dell’Italia è un dato
certo, che però si continua a ignorare con stupida
supponenza.
Provate a riflettere su un dato.
La Lega è forte laddove è altrettanto forte la cultura
cattolica solidaristica: Veneto e Lombardia.
In queste regioni la cultura della solidarietà e
dell’impegno sociale di forte impronta cattolica affonda
le radici nella storia delle genti. Pensate a una provincia
come Bergamo.
Come possono due culture così diverse convivere e
prosperare?
Perché la Lega raccoglie istanze civili diffuse, alle quali
da risposte sbagliate, insufficienti, gracili… ma risposte
laddove dalle grandi menti del pensiero politico c’è
stato il nulla.
Se la cultura di sinistra o di centro-sinistra non troverà
la capacità, l’intelligenza, il coraggio e l’onestà
intellettuale di sfidare la Lega sul terreno che ormai le
compete, allora la disfatta è assicurata.
Consegneremo il Sud dell’Italia alla criminalità
organizzata, anche per responsabilità dell’attuale
opposizione perché per preservare le posizioni acquisite di
potere preservano anche quel modello di gestione del potere
clientelare in cui si alleva la co-gestione affaristica con
mafia e camorra.
Il Nord… beh lasciamo che sul Nord qualcuno continui a
illudersi di poter fare a meno del Sud.
L’ottusità del centro-sinistra nel comprendere i motivi
del successo della Lega, l’incapacità di elaborare
pensieri attraenti in grado di intercettare bisogni diffusi
sta ormai logorando la sinistra anche nei feudi storicamente
fedeli: basti osservare l’avanzata in Emilia della
Lega.
Sbaglia chi pensa che tutto sia dovuto a razzismo e paura
percepita.
Un paio di palle!
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sergio2 4 novembre 2009 1:11
Per quanto mi riguarda non è importante chi vince “le
elezioni”.
Vincere è importante quando c’è un progetto intorno al
quale si raccolgono forze, consensi, entusiasmi.
Se vincere si riduce a far perdere l’avversario… poi
nasce il problema “adesso che abbiamo vinto che
facciamo?”
Sinora il centro-sinistra ha vinto solo coagulando intorno a
Prodi tutte le truppe possibili in funzione
anti-berlusconiana, per poi non fare nulla per rinnovare il
nostro becero sistema politico.
Il centro-destra ha invece un suo progetto fondato sulla
composizione di interessi apparentemente inconciliabili.
Progetto che può piacerci o no, ma intanto c’è.
Rutelli è andato via? Bene.
Benissimo, dico io; ma intanto all’ordine del giorno
c’è soltanto un’alleanza con Casini, e poi certamente
con Rutelli, per vincere alle prossime elezioni
regionali.
Vincere per cosa? Per rinverdire il solito vecchio comitato
d’affari?
Per spartirsi le poltrone e proseguire con l’occupazione
di ogni spazio della società civile?
Bersani abbia il coraggio di perdere le elezioni
proponendosi agli elettori con un programma snello e
semplice: amministrare le regioni ridando potere ai
cittadini e ritirandosi dall’occupazione politico-militare
nei luoghi della vita civile ed economica.
Accettare anche l’idea di perdere, ma per confrontarsi su
programmi concreti e non su slogan. Per promuovere una nuova
cultura e non tinteggiare di bianco la solita vecchia logora
cultura partitocratrica e clientelare.
Nell’attesa che questo succeda (ma succederà?), azzeriamo
le nostre attese da questi politici, non pensiamo a questi
falsi leader e non sogniamo altri fantomatici leader.
Pensiamo piuttosto a come organizzarci per raggiungere
qualche obiettivo concreto.
Perché mettere “insieme mondi così frammentati” non è
una nostra priorità.
Vi pare che il precario trentenne (e per favore non
chiamiamolo giovane) si svegli al mattino interrogandosi se
sia meglio ricucire con Rutelli o allearsi con Casini?
Purtroppo, sembra ormai impossibile mettere insieme energie
e persone determinate capaci di mobilitarsi tenacemente su
specifici obiettivi. Eppure, la storia, anche italiana,
dimostra che una pattuglia determinata può raggiungere
obiettivi impensabili.
Perché allora restiamo immobili?
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sergio2 4 novembre 2009 1:04
Sophia, noto che continui a darmi del "lei", adesso pure con
l'aggiunta del Sig.
Cosa ho fatto per meritarmi ciò?
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IVAN. 3 novembre 2009 23:02
.
Leonardo: non credere di usarmi come aggancio per continuare
i tuoi giochini cretini.
Hai capito BENISSIMO ciò che ho scritto, quindi non farmi
sprecare altro tempo.
Forse a te non costa nulla passare le giornate a spammare
sciocchezze, ma ad altri scrivere costa un po' più di
sacrifici, pertanto tu non hai proprio NESSUN DIRITTO di
inquinare il loro lavoro col tuo teatrino fuori luogo.
NESSUN DIRITTO, OK?
Ci siam capiti, spero. Fine.
.
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yannis 3 novembre 2009 20:26
Che concetto profondo, per i finti intellettualoidi, per i
sedicenti salvatori della società ed della patria, cioè di
quei ciarlatani che sparano panzane per darsi un tono che
dici, sei di quella schiera?
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IVAN. 3 novembre 2009 20:11
.
Finto tonto: dov'è che non ti è chiaro che devi SMETTERLA
con questo tuo teatrino mal recitato?
Democrazia non è "fare il cazzo che ti pare": Democrazia è
RISPETTARE LA LIBERTÀ ALTRUI COME LA PROPRIA.
Perciò tu hai il DOVERE di portare RISPETTO per gli sforzi
di altri utenti che stanno magari cercando di innescare un
discorso ad un certo livello.
Discorso che invece è continuamente interrotto dai tuoi
insulsi post-cagnara, e bisogna ogni volta riprendere il
filo da capo.
Quindi se ti diverti a cercare attenzione recitando la parte
dell'idiota, FALLO DOVE NON LEDI LA LIBERTÀ ALTRUI.
Ti è ben chiaro questo concetto facile facile, finto
tonto?
.
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yannis 3 novembre 2009 19:24
PRIMA PRIORITA' e forse anche l'unica:
abolire tutte le farneticazioni insulse ed immotivate. Con
esse possimao scrivere un giornale a fumetti ma non parlare
di cose serie. Con tali farneticazioni non è possibile
intavolare un discorso neanche nelle bettole dei villaggi.
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Sophia 3 novembre 2009 19:06
Invito tutti i partecipanti a questa bella discussione
proposta da Ivan a provare a scrivere le PRIORITA' che
secondo voi dovrebbe avere un IPOTETICO PARTITO
dell'Alternanza che chiameremo per comodità Pinco
Pallino.
Che dovrebbe fare il segretario di questo nascente Partito
dell'Alternanza secondo voi per uscire dalla crisi dalla
ragnatela di chi vuole premiare i FURBI che EVADONO LE TASSE
e vedere un po' di luce?
Porvate a scrivere voi l'agenda di Buon Governo.
..........................
comincio io:
domani 4 novembre il nuovo segretario dovrebbe telefonare a
tutti i leader per fissare un appuntamento per discutere le
PRIORITA' della COALIZIONE di ALTERNANZA proponendo la
propria:
1. un NO FERMO e DECISO a riforme assurde e dannose per
risolvere i guai del singolo invece che quelli dei
cittadini
2. discutere un testo per ELIMINARE alla radice il conflitto
di interesse che ha fatto nascere questo REGIME di fatto (è
bene avere un testo già pronto approvabile a larga
maggioranza il PRIMO GIORNO della prossima legislatura)
3. verificare quali riforme elettorali condivise o
condivisibili da introdurre eventualmente
4. verificare punti programmatici economici condivisibili in
tema di ENERGIA, INNOVAZIONE, RICERCA, LAVORO, OCCUPAZIONE,
SALUTE, DIRITTI UMANI, INTEGRAZIONE-SICUREZZA ecc...
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yannis 3 novembre 2009 18:33
A propositon della "pisciata fuori dal vaso" come è stata
risolta con nil pannolone, con la mano oppure con
l'altrosistema. E' solo per una questione di stile e
soprattutto di igiene.
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yannis 3 novembre 2009 18:30
Ripeto; fra poco sarà vietata la vendita dei paraocchi.
Fatene scorta, qualcuno insieme al al paraocchi compri pure
qualche secchio da mettersi intesta così quando nel
villaggio si fa la mfetsa paesana i bambini si potranno
divertire a dargli delle bastonate per vedere la sorpresa
che che è in esso. Pecato lo troveranno vuoto.
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Sophia 3 novembre 2009 18:11
Ah dimenticavo. Lo scemo del villaggio è anche un ottimo
"caso di studio" per capire come ragiona la gente che in
questo momento, grazie a ben 3 scudi fiscali che PREMIANO
gli evasori hanno un interesse specifico a tenersi questo
REGIME di CONFLITTO di INTERESSI.
Basta leggerli per capire che se solo ci mettessimo tutti
insieme a cercare le cose che CONDIVIDIAMO invece che quelle
che ci dividono e faccessimo un RANKING delle PRIORITA'
potremmo scrivere NOI il NUOVO PROGRAMMA al Partito
delll'Alternanza che ancora non c'è e ancora non si
intravvede.
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yannis 3 novembre 2009 17:58
Certo che c'è bisogno dello scemo. C'è bisogno soprattutto
quando le teste vuote si ritengono piene di acume, ritengono
che con le loro sciatte disquisizioni ove il nulla regna
sovrano possono cambiare il mondo. Si rintorcinano su
ragionamenti sui quali il doctor già si è espresso
ampiamnete. Queste teste vuote, incapaci di realizzare
qualsiasi cosa mi fanno venire in mente la volte che non
riuscendo a prendere l'uva se ne uscì con la frase "non è
matura". Vabbè, adesso ho da fare cose più importanti, mi
sono stiracchiato abbastannza, chiamo la mia fedele
collaboratrice e concludiamo le varie pratiche. Che fatica!
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