Commenti
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IVAN
11 febbraio 2008 0:00
Per Rosario:
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Ahimè, parlare di Argento è come parlare di un amore tradito.
Sì, ritengo anch'io che dopo “Phenomena” (1985) avrebbe dovuto essere investito da un tram, e lasciare un bel ricordo di sé, qualcuno da poter rimpiangere. Purtroppo Argento non conosce la regola d'oro:
“MEGLIO LASCIARE UN PO' DI DELUSIÒN PIUTTOSTO CHE ROMPERE I MARÒN”.
Ed ecco che comincia ad editare filmetti basati su un'ideuccia di 20 minuti, ma dilatati a 2 ore a furia di inverosimiglianze ridicole ed effettacci gratuiti. Filmetti però veicolati dalla risonanza del gran nome: Dario Argento, quello di “Profondo rosso”, mica cazzi...
Inevitabile per noi poveri (ex) fans vederli comunque, con la speranza (o l'illusione) di ritrovare dei barlumi di quella genialità che Argento aveva ben dimostrato di possedere.
Ne “Il cartaio” qualcosa c'era (il rumore registrato del cannone del Gianicolo, che smentiva la “diretta” della partita a poker), ma affoga nel restante mare di insulsaggini, personaggi squallidi e dialoghi immondi.
Avanti col prossimo, dunque, nella speranza di un ormai improbabile colpo di coda, prima che Argento venga davvero investito da un tram.
Sempre comunque in ritardo di 20 anni.
Rosario
11 febbraio 2008 0:00
Ivan, sono daccordo con te su Opera, uno dei peggiori films di Dario argento insieme alle ultime pellicole di questi due decenni.
Di Argento, di cui sono un cultore pero' inserisco oltre al Classico Profondo Rosso, i due bellissimi TENEBRE e PHENOMENA in cui, nel primo ci sono due Assassini e la cosa è totalmente nuova ed inattesa e nel secondo vi è la bellissima scena finale della vendetta dello scimpanze' di cui tutti si erano dimenticati a quel punto del film.
IVAN
11 febbraio 2008 0:00
Per TWO:
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Bella lista, hai un gusto molto versatile.
A parte i già citati, aspettavo con ansia “Codice d'onore”, stupendo legal-movie (l'UNICO che ho apprezzato nel genere, che di solito trovo limitato e ripetitivo).
In questo film l'azione vera e propria è pochissima; è giocato tutto su dialoghi eccezionali (l'interrogatorio finale Nicholson-Cruise è da Oscar) e una impeccabile definizione di ambientazione e personaggi.
Nella Narrativa c'è una regola tacita: una volta che hai creato un bel personaggio, vero, sanguigno, umano, non devi più preoccuparti della storia: se la attira lui da sé.
Davvero bello. Da vedere e ri-vedere.

“L'avvocato del Diavolo” sarebbe potuto essere un film affascinante, se si fosse risparmiato il finale trash con Al Pacino trasfigurato in un vero demone, con tanto di ali di pipistrello e coda a forca...ARGH!!! (scena voluta probabilmente dal figlioletto di Taylor Hackford...Si sa che il talento salta una generazione...)

Senza offesa, considero “Opera” un crimine contro l'umanità (ammesso che ti riferisca al “film” di Argento...).

“Il ciclone” è un film davvero carino. Purtroppo è anche la dimostrazione della vulnerabilità del cinema nostrano, il cui basta piazzare UN SOLO buon colpo per poi vivere di rendita (Pieraccioni non può certo essere ricordato per i suoi altri “capolavori”...)

“Ghost” è un filmino “furbo”, un colpo al cerchio e uno alla botte (ammicca contemporaneamente a tutti gli amanti del sentimentale, dell'horror, della commedia, del drammatico, del musical...e alla fine, inevitabilmente, non accontenta in pieno nessuno di essi!).

“Vi presento Joe Black” è un film originale, godibilissimo, anche se personalmente credo che avrebbe potuto sfruttare in modo più approfondito l'incontro “fisico” di un uomo con la propria Morte.

“Saw 1”, per gli amanti del genere Serial-Killer, è un piccolo gioiellino. La verosimiglianza è sacrificata (giustamente, in questi casi) in favore della tensione narrativa.
Hai giustamente citato il numero “1”; sconsiglio la visione dei successivi (credo che siano arrivati al QUARTO sequel...Un po' di pietà!) per non rovinarne il bel ricordo.

Aspetto i “tanti altri”. Ciao.

IVAN
8 febbraio 2008 0:00
Per APS:
Pensandoci bene, hai ragione...“Anaconda 2” è proprio un film senza meriti (quindi neanche quello di più brutto...)
Vorrei solo ricordare il campionario di castronerie belluine (in senso letterale) contenuti nel film, a cominciare dalla presenza di anaconde nel Borneo(?!)...Anaconde con denti da coccodrillo...Anaconde che scattano come crotali...Anaconde veloci come ghepardi...Anaconde lunghe 162 chilometri...e solo la decenza mi fa sorvolare sugli stupendi personaggi a due zampe che popolano questo indimenticabile capolavoro.
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Per Arnold:
Sì, penso proprio che anche noi reagiremmo con “36 ore di applausi ininterrotti”...E poi giù con “Giovannona Coscialunga”, “L'esorciccio” e “La polizia s'incazza”! (sempre a memoria, però stavolta son sicuro...)
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Per Rosario:
Perdonato...Del resto anch'io non ho citato “I soliti ignoti”...

IVAN
7 febbraio 2008 0:00
Per Fabrizio:
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Aaahh...! I “Don Camilli”...Lasciati abbracciare, amico mio...
Una delle poche serie anni '50 che vengono ancora riproposte regolarmente...Non tutto è perduto.
Magnifico lavoro, di personaggi e ambientazione. Da evidenziare il ritratto dell'italiano medio dell'epoca, convinto “ma non troppo” delle proprie scelte su religione e politica (entrambe messe in burla, ma in modo EQUANIME).
La serie performa l'ingenuità di un Popolo che non esiste più, deluso sia dall'evoluzione della politica che da quello della religione, essendosi rivelati ognuno dei due un pessimo padrone del proprio recinto.

Quello che dovremmo ritrovare (o conservare) è la semplicità del conflitto tra Don Camillo e Peppone, che sapevano benissimo chi era il rispettivo “nemico”, ma lo combattevano con intimo RISPETTO.
Ora invece, oltre a non sapere più bene chi sia il nostro vero “nemico” (e neanche il nostro “alleato”), non possiamo nemmeno andare a tirargli una sberla senza avere la sensazione di picchiare dei disabili ritardati.

Altro non voglio aggiungere, credo che film così si commentino già da soli. A noi non resta altro che goderceli in eterno (o almeno finché non saranno soppiantati da una nuova serie che ritragga l'attuale politica e religione...Che il Berlusca e Papa Mazinger ce ne scampino!)

APS
7 febbraio 2008 0:00
No, no giovane...Rocki 4 è imbattibile...almeno in Anaconda 2 c'è qualche bel didietro di qualche figliola che attira l'attenzione...poi tutto quel fango...(commento maschilista, va beh...che ci volete fare...)
TWO
6 febbraio 2008 0:00
SECONDO ME I FILM PIU BELLI NELLA STORIA DEL CINEMA SONO:
BRAVEHEART
SEVEN
IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI
CODICE D'ONORE
IL GLADIATORE
L'AVVOCATO DEL DIAVOLO
L'ESORCISTA
OPERA
SAW 1
SHINING
VI PRESENTO JOE BLACK
LA VITA E' BELLA
IL CICLONE
GHOST
..... E TANTI ALTRI!!! VE LI CONSIGLIO!!!
IVAN
6 febbraio 2008 0:00
Ragazzi, da ieri sera ho un grave dilemma per il podio della Norimberga's list...

ANACONDA 2 batte ROCKY 4?!

Dibattito aperto...
IVAN
6 febbraio 2008 0:00
Per APS:
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(...) “Sulla innocenza del popolo tedesco ho dei dubbi anche piuttosto forti”

Comprendo la tua perplessità, comunque prova a rivedere il mio scritto facendo attenzione alle sfumature: io ho usato intenzionalmente la parola “vittima”, non ho mai parlato di “innocenza”:
SE CHI ESEGUE GLI ORDINI È “INNOCENTE”, ALLORA NESSUNO È COLPEVOLE.
Non esistono scusanti per ignorare che basta tirare una palla di neve per provocare una valanga.
Una volta innescato un tale meccanismo, le cose proseguono per INERZIA, nessuno può più controllarle.
Il popolo tedesco non può essere “innocente”, perché aveva altre SCELTE oltre a “tirare la palla di neve”.
La sua vera colpa è stata nel non saperle (o volerle) vedere, tutto il resto è venuto di conseguenza.
Gli entusiasmi collettivi hanno sempre un'unica opzione: PENTIRSI DI AVERLI SEGUITI.
Vale allora in Germania come oggi ovunque, quindi restiamo sempre all'erta.

Parlando di “Il nemico alle porte”, in effetti la figura di Ed Harris/Konig, il supercecchino tedesco, è persino più affascinante del suo omologo russo.
Bella la tua chiave di lettura del duello, che distingue tra VOLONTÀ di uccidere e DOVERE di uccidere: stesso risultato, diversa motivazione.
C'è anche una terza ipotesi: che sia stato Konig a scegliere di farsi uccidere (verosimile, se si considera la sua demotivazione di partecipare ancora ad un conflitto assurdo dopo la perdita del figlio).
Quale che sia la risposta giusta, Annaud ha raggiunto il suo scopo: lasciare libera interpretazione allo spettatore.

Per chiudere la parentesi uncinata, ricordo una scena di un film di cui mi sfugge il titolo.
(Nel QG di un campo di sterminio, due ufficiali discutono sulle direttive. Uno è rilassato, l'altro nervoso e combattuto).
UNO: “La vedo afflitto, Herr Komandant. Qualcosa non va?”
ALTRO: “È per quello che succede in questo campo...È terribile, non mi fa dormire la notte...”
UNO: “Può spiegarsi meglio?”
ALTRO “Noi...Noi sterminiamo 500 prigionieri al giorno...A volte persino 600...Non possiamo più continuare così!”
(E qui avevo già i lucciconi...Wow, un ufficiale nazista con scrupoli di coscienza...Poi arriva la chiosa del dialogo:)
UNO: “Perché, quale sarebbe il problema?”
ALTRO (furente): “Che al Comando è arrivata la voce che invece qui si eliminano fino a 2000 prigionieri al giorno! E così continuano a mandarmi treni pieni zeppi di prigionieri che non so dove mettere! Io ce la metto tutta, ma che posso farci se questo campo non riesce a smaltirne più di 600 al giorno? Ecco cos'è che mi affligge!”

(Il cinema è una bellissima fregatura...)
ROSARIO
6 febbraio 2008 0:00
Caro Ivan, hai ragione, lasciare fuori i due colonnelli e stata una clamorosa dimenticanza, su guardie e ladri avrei qualche remora.
Saluti
APS
5 febbraio 2008 0:00
Si Ivan direi di si, manca ancora un film del genere, anche se sulla innocenza del popolo tedesco ho dei dubbi anche piuttosto forti, ma sono dubbi, non certezze. Certo che "il nemico alle porte" offre un immagine abbastanza vicina a quella del tedesco vittima della follia nazista. Un esercito distrutto per un assedio militarmente folle e destinato a soccombere nella sacca di Stalingrado. Sebbene il contesto sia "dietro alle quinte" alla fine penso che il tedesco come il russo appaiano vittime di una simile follia. Alla fine rimane il dubbio su Konig: lo voleva uccidere o lo ha dovuto uccidere. Io propendo per la seconda tesi, e la differenza tra dovere e volontà e grande, anche nella Germania che io comunque non me la sento di definire "vittima" del nazismo (ma è un dubbio...). Ciao
IVAN
5 febbraio 2008 0:00
Per Rosario:
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“Che clamorosa dimenticanza”?!?
Uhè, paisa'...Dove sta “Guardie e ladri”, nella tua lista? E “Totò cerca casa”? E ”Signori si nasce”?
Ma queste sarebbero quisquilie, pinzillacchere...Però lasciar fuori “I due colonnelli” non te la passo proprio!
Per penitenza, prendi il tuo omonimo e recita ad ogni grano questa scena:

(Totò all'ufficiale nazista che gli intimava di bombardare un paesino di civili inermi:)
“...e sa cosa le dico? Che io l'ordine di sparare non lo darò né ora...né mai!”
“Attento, kolonnello...Io ho karta bianka!”
“E ci si pulisca il CULO, va bene?”

('O primme “culo” del cinema italico...)
Arnold
5 febbraio 2008 0:00
Sì, stavolta mi merito il premio “Signora Longari 2008”...Avevo citato più o meno a memoria (son tutti capaci, rivedendo il film, eh?)

No IVAN io me lo ricordo davvero, ricordo esattamente "frittatona di cipolle e familiare (quella da 66 cl)Peroni gelata" perchè anche a me piacciono molto! Siamo tutti un po' Fantozzi, diciamo il vero! E anche se siamo cinefili vorrei vedere se costretti a guardare Eisenstein invece della Nazionale non grideremmo anche noi:"La corazzata Potiomkin è una cagata pazzesca!"
IVAN
5 febbraio 2008 0:00
Per Arnold:
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Sì, stavolta mi merito il premio “Signora Longari 2008”...Avevo citato più o meno a memoria (son tutti capaci, rivedendo il film, eh?)

“Tora! Tora! Tora!” è un classico immortale; pur coi limiti del suo datato patriottismo yankee, si beve ancora l'immondo “Pearl Harbour” dell'immondissimo Roland Emmerich (spirito di John Ford, se ci sei, dagli un colpo...)

Confermo che “Il giorno più lungo” non l'ho ancora visto, perciò su quello ti lascio accoltellarti con Fabrizio e APS. Ciao, gobiernadòr.
IVAN
5 febbraio 2008 0:00
IL TEDESCO NON-NAZISTA

Per APS:
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Interessante osservazione, per risponderti devo fare una premessa storica.

Al di là dei luoghi comuni, i tedeschi davvero filo-nazisti sono stati veramente POCHI, nella totalità della Germania dell'epoca (come del resto i convinti filo-fascisti in Italia).
Il resto erano contadinotti ipnotizzati dalla maestosità della massiccia propaganda. Le parate erano accompagnate da folle entusiaste, ma la loro “solidarietà” al nazismo era tutt'altro che SPONTANEA.
Quindi, a parte gli Alti Comandi, gli esecutori materiali delle direttive rimanevano UOMINI, ben poco convinti degli ordini che erano COSTRETTI ad eseguire loro malgrado.

A giochi fatti, la propaganda opposta si è affrettata a dipingere “IL” tedesco/nazista come un assassino freddo e inumano, SEMPRE E COMUNQUE, senza eccezioni.
E naturalmente anche il cinema si è adattato a questa tendenza, per questione di “credibilità” con la versione ufficiale sbandierata dal maccartismo.

Solo in tempi recenti, scomparsa la minaccia di una rinascita ideologica del nazismo, si è cercato di trovare una “via di mezzo” che rivalutasse il lato umano del tedesco non-nazista.
Un esempio è appunto “Fuga per la vittoria”, che sacrifica l'attendibilità storica e narrativa (volutamente rimosse) in funzione della componente ironica e spettacolare.

Prima ancora, citerei la serie TV “Gli eroi di Hogan”, che metteva in burla la cattiveria attribuita alla figura del tedesco/nazista (si pensi al gioviale sergente Schultz).

A suo modo anche “Schindler's list” offre una galleria di nazisti che sono sì crudeli, ma NON fatti-in-serie: ognuno ha il PROPRIO modo di essere “nazista”, non sono insomma personaggi interscambiabili fra loro.
Lo stesso Oskar Schindler è una figura ambigua, che cavalca tutti i vantaggi dell'essere “Nazista”, eppure allo stesso tempo non rinnega la propria coscienza di “Uomo”.

Anche “Salvate il soldato Ryan” contiene, meno pronunciata, questa componente di rivalutazione.
Non lo ritengo un grandissimo film, eppure c'è una sequenza che si eleva su tutte. Nulla di spettacoloso, niente sparatorie o effettacci, solo intensità emotiva.
Parlo della scena in cui un prigioniero tedesco viene invitato a scavare la propria fossa. “Okay, basta così”, e lo trascinano fuori. Lui: “Nein! Non ho ancora finito!” e risalta dentro e si rimette a scavare, disperato.
Quella sequenza vale tutto il film: commovente, intensa, riuscitissima. Peccato sia circondata da un resto di pellicola pomposamente patriottico.

Questi sono esempi di film in cui la figura del tedesco viene (parzialmente) rivalutata.
Quello che a tutt'oggi manca, correggimi pure, è un film che non si limiti ad una rivalutazione “di sfuggita”, ma presenti PER INTERO come lo stesso esercito tedesco sia stato a sua volta solo un'altra vittima della follia Nazista.

Può darsi però che rimanga ancora un tema “scomodo” da trattare in un film, considerando tutti i rischi di poterne fraintendere il messaggio da parte di qualche mentecatto psicolabile.
Peccato, perché sarebbe un'idea originale. O no?

IVAN
FABRIZIO
5 febbraio 2008 0:00
Beh, se l'amico rosario ci mette i TOTO' allora io ci metto la serie dei DON CAMILLO !!!

Ho l'intera collezione e ogni volta che li guardo mi rivedo bambino, anni 50, in estate, vicino al Po, andare per i campi dove erano appena passati i contadini a mietere il grano.

Andavamo a "spigolare" che significava raccogliere le spighe che la trebbiatrice aveva lasciato sul terreno.

Solo che le trebbiatrici erano poche e nella maggioranza dei casi i contadini trebbiavano a mano e facevano su i covoni di frumento lasciando ben poco sul campo !

I film di DON CAMILLO raccontano una Italia vera, sanguigna, dove la gente lavorava e non aveva grilli per la testa.

Dove la televisione ancora non era arrivata o se lo era, iniziava le trasmisioni alle 16 con Alberto Manzi che ci diceva che "non é mai troppo tardi" per imparare a legegre e a scrivere.

Una Italia autentica, uscita da una guerra devastante ma pur sempre uscita, e con tanta voglia di crescere , di lavorare, di migliorarsi.

E già allora avevamo l'eterna disputa tra destra e sinistra, tra quelli che oggi verrebbero bollati come il clericalismo e il comunismo antagonista.

Solo che i comunisti di allora, alla fine, dopo aver urlato e imprecato (per far contento il partito) andavano in chiesa dove si sposavano, battezzavano i loro figli e si toglievano il cappello davanti a Dio.

E se vincevano 100 milioni alla Sisal......
si accontentavano di regalare 1 milione al partito per tacitare la propria coscienza salvo tenersi i restanti 99 !!!!!

Sarebbe bello che oggi ci fosse ancora qualche Peppone e qualche Camillo in più !

Film attualissimi , ce ne vorrebbero !!!
Rosario
4 febbraio 2008 0:00
Per Ivan

ehi ehi....fermi tutti, abbiamo dimenticato i films di TOTO' com'è possibile??

Toto' peppino e la MALAFEMMINA ( Noio volevam savuar)
Toto' a colori ( onorevole trombetta)
la banda degli onesti ( la filigrana la filigrana)
toto' e le donne
miseria e nobiltà
i tartassati
toto' fabrizi e i giovani d'oggi
toto' contro maciste (totokamen)
TOTO' TRUFFA 62 ( vendo la fontana a questo provolone)
un turco napoletano
toto' le moko ( ma ne stavo tanto bene a napoli)
47 morto che parla ( e io pago)
i due marescialli ( frate domenicano??? )

che clamorosa dimenticanza
Arnold
4 febbraio 2008 0:00
HAI TOPPATO, IVAN!!!
La battuta esatta è:"Frittatona di cipolle per la quale andava pazzo, familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero! ..."

Quanto al GIORNO PIU'LUNGO trattasi di polpettone hollywoodiano un po' indigesto e piuttosto datato, filone colossal anni 60, gusto retro' e retrogusto un pò insipido (scusate il bisticcio). Molto più interessante e moderno mi sembra nel suo genere TORA!TORA!TORA! ma in ogni caso non mi pare proprio che IL GIORNO PIU'LUNGO si possa definire un capolavoro.
IVAN
4 febbraio 2008 0:00
IL FILM PIÙ BRUTTO DEL MONDO

Io l'ho visto. Potete vederlo anche voi, e senza bisogno di andare al cinema (ma non è gratis!)
È andata così. Me ne andavo in giro per i fatti miei, quando passando davanti ad un cinema il buttadentro mi punta una pistola alla tempia.
TIPO: “ La prego, paghi il biglietto ed entri in sala. La avverto che se tenta di uscire prima della fine, le devo piantare una pallottola in testa.”
IVAN: “Beh, se la mette così, okay...Ma almeno si può sapere che film danno?
T. “Una parodia tragicomica di “Si vive solo due volte”...Si chiama THE ITALIAN GOVERNMENT.”
I. “Vabbè, ma quanto dura 'sto film?”
T. “Cinque anni. Ma ci sarà un seguito, se gli incassi vanno male.”
I. “Vorrà dire se gli incassi vanno BENE...”
T. “No, no...In questi casi, i seguiti si fanno proprio se gli incassi vanno MALE!”
I. “Chi è il regista?”
T. “Un certo Roman Prouds. È un remake di un suo film precedente, un vero fiasco. Ma stavolta c'è un budget molto, molto più alto.”
I. “Sceneggiatura?”
T. “Licio Gelli, Gladio, P2, CIA...I soliti ignoti, insomma, gente con decenni di esperienza alle spalle.”
I. “Attori?”
T. “Non professionisti. Requisito obbligatorio. Infatti in questo film è richiesta la massima improvvisazione. In pratica, uno si presenta sulla scena e fa quel cazzo che gli pare. E nessuno gli dice niente.”
I. “Qualche nome?”
T. “Berlusconi, Previti, Buttiglione, D'Alema, Mastella, Tremonti...In poche parole, sempre gli stessi dei film precedenti, più qualche comparsa reclutata all'ultimo momento dal San Vittore. Ogni tanto li vedrà scambiarsi le parti in scena, ma non importa, tanto le battute sono le stesse per tutti.”
I. “Ma come! E gli spettatori non protestano?!”
T. “Ma lei è proprio tonto! Ha mai visto un film che cambia solo perché non piace agli spettatori?”

IVAN
3 febbraio 2008 0:00
Per Fabrizio:

Carissimo, ti è andata già bene che “Il giorno più lungo” non l'abbiano ricolorato in digitale “per farti un piacere”.
Il ri-doppiaggio purtroppo è una “moda” del restyling, una variante assolutamente gratuita per motivare l'acquisto di un film già conosciuto, ma ora “in nuova versione” (...peggiorata, però questo mica lo dicono!).
Gli esempi sono migliaia, sono persino arrivati a rovinarmi Capitan Harlock (giù le mani almeno da quello, bastardi!), per non parlare delle inutili aggiunte di scene tagliate dagli originali (L'esorcista, Apocalypse now redux...).

Piuttosto, associando old school ed effetti speciali...ti consiglio di vedere (o ri-vedere) il “Moby Dick” del 1956 di John Houston. Un film così meriterebbe davvero di aprirci sopra un capitolo.
Storia a parte (un capolavoro di sceneggiatura) gli effetti della balena bianca sono INCREDIBILI. Secondo me si bevono quelli di “Terminator 2” e “Matrix”. Non perché siano più spettacolari, ovviamente, ma perché ancor oggi non riesco a capire come abbiano fatto a realizzarli, con le tecniche di allora.
Ecco perché un effetto mi impressiona, altro che scazzottate volanti con cavi di sostegno cancellati al computer dalla pellicola!

(P.S: La battuta giusta è “frittatona di cipolle, birra grande gelata e rutto libero”...Chi è la signora Longari, adesso, eh?)
APS
3 febbraio 2008 0:00
Hai ragione Ivan...il tuo post era chiaro...è la mia scarsa attenzione che mi aveva portato fuori strada. Il giorno più lungo è veramente un bel film ma è anche interessante da un punto vista di rappresentazione storica. Appartiene ancora a quei film nei quali il tedesco non era dipinto come un malvagio e crudele assassino ma un soldato, un soldato nemico ma non quella belva assassina assetata di sangue innocente soprattutto se appartenente a bambini e vecchietti o giovani mamme come in molti film di guerra successivi. L'ultimo film in cui esiste quel tipo di tedesco, cattivo ma non troppo, è se non mi sbaglio "fuga per la vittoria"...(a proposito non male...).ciao
FABRIZIO
3 febbraio 2008 0:00
Per Ivan:

Non hai mai visto "il giorno più lungo" ?

Ahi, ahi, ahi... signora Longari !

Procuratene subito una copia, dopo di che, poltrona, TV 40 pollici, telefono e cellulare staccati, quadrupla birra grande e..... rutto libero !!!!

E' tutto un via vai continuo di attoroni come:

John Wayne
Richard Burton
Peter Lawford
Sean Connery
Robert Mitchum
Henry Fonda
Paul Anka
Gert Frobe

... e tanti altri di cui ora mi sfugge il nome.

Mio figlio ha acquistato di recente una versione in DVD che però pecca un pochino nelle voci dei doppiatori, specie quello che doppia Rommel.
E' una copia rimasterizzata di una versione che é stata ridoppiata in parte (chissà perché).

Me ne sono accorto perché io ho una copia videoregistrata su cassetta Betamax ad inizio anni 80 dal film che era stato dato in TV e che presenta alcune differenze rispetto al DVD.

Ad esempio tutte le voci dei tedeschi sono diverse e la voce di Rommel, nella versione del DVD é più stridente, sicuramente inadatta e mal doppiata.

Poi c'é la scena del compleanno di un generale tedesco sulla cui torta é scritta la data del suo compleanno (6 giugno 1944) solo che in una versione le scritte sulla torta sono in tedesco, mentre nell'altra sono in inglese (si é mai vista una torta tedesca con scritto Happy Birthday ?) e da qui si capisce che si tratta di versioni destinate a mercati differenti.

Come ho già detto il film é rigorosamente BN e neppure con audio stereo.
Ma queste sottigliezze le lascio agli amanti degli effetti speciali che sicuramente si saranno appagati con scene cruente tipo lo sbarco del "soldato Ryan".

Qui le scene sono comunque cruente, anche se meno di effetto, ma quello che piace é che il film ha "il sapore" degli anni passati ma che, al vero intenditore, riserverà una piacevole visione.

Comunque se vuoi leggere qualche commento sul film ecco il link:

http://film-dvd.dvd.it/il-giorno-piu-lungo/dettaglio/id-2011 4/
IVAN
1 febbraio 2008 0:00

Per Fabrizio:
Quanto sentimento...Lieto di non essere l'unico nostalgico! Purtroppo non ho ancora visto “Il giorno più lungo”, ma se lo associ al magnifico “La conquista del West”, lo segno sul taccuino a scatola chiusa.

Per APS:
Forse ti era già chiaro...Nel dubbio, preciso che il film “un po' retorico e limitato” era riferito al GRANDE “Brubacker”, e non al GRANDISSIMO “La mia Africa”.

Per Ahahah(ecc...):
Ribadisco che “Silvio sta tornando” è un film davvero orrido. Licio Gelli non mi piace, come regista. E poi, mi consenta, sui “sequel” abbiamo già detto...
ahahahahahhh
1 febbraio 2008 0:00
IVAN:
"Dove ho sbagliato? Forse non gli ho dato soddisfazione..."

Prova a dargli il culo... o a FARGLI il culo, che forse lo gradisce di +... ahahahahahahahahahahhhhh!...
Ma è tutto inutile, la pantegana è in lutto e ne ha ben donde:LA MORTADELLA E' AFFOGATA NELLA MERDA E SILVIO STA TORNANDO E NON CI LASCERA' PIU'!!!
UNA MAGNIFICA RIVINCITA, UN'APOTEOSI!!!!!

ahahahahahahahahahahhahahahahahahahahhhahahhh!!!......
APS
1 febbraio 2008 0:00
Ivan hai ragione...ma quanti film retorici ed un po limitati sono sollevati dagli Attori (quelli con la A maiuscola che recitano qualsiasi parte, non i "nostri" legati per tutta la vita allo stesso personaggio riflesso di se stessi)...e Redford anche non "in forma", e Lei, la divina, la regina, la dea, lo spirito dell'arte...ah lei, la bruttarella con l'animo infinito, renderebbe "decente" anche un fim di nanni moretti...eh..eh...
Topesio
1 febbraio 2008 0:00
Grazie per la solidarietà nei miei confronti.
Quanto al non accapigliarsi, hai potuto constatare come anche qui ci sia stato il solito beota che non ha trovato di meglio che citare i soliti "komunisti" e qui mi fermo...
IVAN
1 febbraio 2008 0:00
Per Angelo & APS: .
Vabbè, ragazzi, dopo una notte in bianco per preparare l'aggiornamento del 27 gennaio, io non ho più lacrime...
Ormai sospetto che sia un complotto per mandarmi al manicomio assieme a Jack Nicholson!
(E poi, per il “Cuculo” di Forman perdono fino a 15 segnalazioni...)

APS, finché Redford rimane DAVANTI alla macchina da presa, va tutto bene...
Difficile che venga citato (è un film un po' retorico e limitato, anche se di grande fascino), ma per me resterà sempre il finto carcerato/direttore in “Brubacker”. L'hai presente? Lì si che un "pensierino" ce l'avrei fatto anch'io...
Matteo
1 febbraio 2008 0:00
Per IVAN:
No...no, mi riferivo al Topesio a cui molti si rivolgono sempre in modo spregevole. Credo che se non lo si provoca potrebbe dare un ottimo contributo culturale al forum...o no? BAsterebbe tenere i toni smorzati.
Beh...se poi si fotte Minnie, sinceramente glielo lascio fare. L'importante è che non ci tocchi Paperina eh? Scommetto che anche a te piace di più Paperina. Comunque complimenti, hai aperto un Topic dove finalmente nessuno si accapiglia o si insulta. Hai trovato la formula della riappacificazione collettiva.
Un cordiale saluto.
FABRIZIO
1 febbraio 2008 0:00
Due "classici" nel loro settore, "due filmoni" che seppure lunghetti (superano le 2 ore e mezza) sono molto "fluidi e si vedono volentieri perché "vi acchiappano" !

Sono entrambi inizio anni '60, uno noto perché girato in b/n originale quando ormai nessuno più usava il b/n, l'altro perchè per la prima volta fu inaugurato il sistema "Cinerama", una sorta di Cinemascope "largo", con 3 proiettori nella sala che proiettavano 3 film con le scene sincronizzate ed "incollate" in modo da darvi una visione "larga" a tutto campo.
Una sorta di 3D a 180°.

Il primo, famoso perché composto da una miriade di "attoroni", praticamente il 90% del cast era composto da "stelle" di holliwood.

Il secondo, anch'esso famoso sia per un cast altrettanto "nutrito" ma anche per effetti scenografici allora impensabili e rischiosi perché girati tutti dal vero.

Di che films sto parlando ?

Ma dei 2 più bei films che la mia gioventù ha potuto gustare nelle sale di allora, inzuppate di fumo di sigarette e con scomodissime poltroncine in legno:

il primo:
"IL GIORNO PIU' LUNGO"

il secondo:
"LA CONQUISTA DEL WEST"

ve li ricordate ?
IVAN
1 febbraio 2008 0:00
da: Matteo
Data: 1 Febbraio 2008

“Complimenti, hai aperto un topic dove finalmente nessuno si accapiglia o si insulta. Hai trovato la formula della riappacificazione collettiva...”
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E SAREBBE UN COMPLIMENTO?!? Ma che devo fare per riuscire a piantare anch'io un gran bordello...Dire che voglio votare per il Berlusca?!
E pensare che ero persino riuscito a tirar qua Topesio...Alè, mi dico, è fatta...E quello che fa? Segnala due film, litiga per 3 post e se ne va! Dove ho sbagliato? Forse non gli ho dato soddisfazione...

TOPESIO, TI CHIEDO SCUSA...VAFFANCULO, CONTENTO? MA TORNA!! (sigh...)



- (SBRADABAM!)
- (MIAAAOOOOOO!!!)

(P.S. Pardon, Matteo...Il mio gatto ha il vizio di camminarmi sulla tastiera, e non riesco a cancellare la roba che digita. Me ne dissocio ufficialmente. Quel che volevo scrivere è che nessuno ce l'ha DAVVERO con Topesio. È solo un film anche quello. Lui recita la parte di quello che offende, e gli altri la parte di quelli che rispondono. E sono contenti tutti. That's all, folks!)
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