Commenti
|<   <- 31-60/158 ->   >|
danilo
22 febbraio 2010 16:19
Se hai voglia di parlare di nucleare, senza fare inutili morali agli interlocutori, spiegami come i governi stanno affrontando il problema dello smaltimento delle scorie radioattive: non trovo niente di tranquillizzante a tal proposito.

leggo:

http://www.zonanucleare.com/dossier_mondo/depositi_smaltimen to_rifiuti_nucleari/A_smaltimento_bassa_radioattivita.htm


" Le unità di deposito, una volta riempite con i rifiuti condizionati e sigillate con opportuni accorgimenti, diventano nei sistemi più avanzati dei blocchi di calcestruzzo di grande stabilità meccanica e chimica. In tal modo tra il rifiuto radioattivo e l'ambiente esterno sono interposte almeno tre barriere di protezione altamente affidabili, la cui conservazione per qualche secolo non pone problemi di sorta. "

per qualche secolo...

mi viene da pensare cosa ne penseremmo oggi noi di questa metodica se l'energia nucleare fosse stata prodotta nel 1500 anzichè ai giorni nostri...

danilo.
yannis
21 febbraio 2010 20:25
per danilo,
non vorrei sbagliarmi ma mi sembra che ti sei tolto di dosso un pò di zavorra che sinceramente non ti faceva onore. spero di non sbaglirmi. se poi mi sbaglio pazienza ma da umbro spero che le cose stiano come credo.
yannis
yannis
21 febbraio 2010 20:20
danilo,
come al solito non hai perso occasione di ndire anmenità. solo mla Svizzera che ha ben 5 centralki ha in programma di farne altrec tre. Non mi dilungo su quabto avviene per la Germania, francia ed altre nazioni tanto per chi non vuol capire non c'è niente da fare. Gli italiani nel 60 erani 50 milionui, in 5o anni sono passati a 60 milioni aumentando del 20%. Sul frointe energetico i coinsumio sono aumentati di ben tre volte. Ti dice nulla? So beissimo che dse si potesse fare a meno dell'uranio sarebbe tutto di guadagnato ma se vogliamo contiunuare a goderci anche il superfluo allora dobbiamo rassegarci e fare le cose da adulti e non da strilloni di piazza che dicono solo coglionate. tu mi hai dettio che ti sei diplomato all'ITIS, ma ho l'impressione che di fregnacce tecniche sei un pò a terra.
yannis
danilo
21 febbraio 2010 16:16
beh, una barzelletta di mussolini ci voleva, che quelle che sentiamo giornalmente non ci bastavano più.... Ieri sera su LA7, in opposizione al festival hanno mandato tutta una serie di barzellette raccontate dal tuo idolo remoto; c'era da sbellicarsi!!!!
Per tornare al tema del topic poso dirti che in un paese che si pregia di essere moderno, un computer acceso non fa la differenza, ne può essere considerato causa degli sprechi energetici tanto da ipotizzare, da perfetto qualunquista quale sei, il ritorno alle candele.
Gli ecologisti fanno i propri errori di valutazione, per certi versi peccano di estremismo nell'imporre alcune scelte energetiche, ma non si può negare che in tutta europa il pensiero dominante è quello di guardare alle fonti rinnovabili come strada da percorrere per il nostro futuro energetico.
D'altro canto i dati sulle installazioni operate nel nostro paese ed in quelli a noi omologhi ci vengono tenute nascoste, nessuno di noi sa esattamente quali siano le potenzialita già operanti in italia.
il risparmio energetico in tandem alle energie rinnovabili abbatterebbero in modo sostenibile l'utilizzo di quelle convenzionali ( te li immagini gli arabi che da un giorno all'altro non vendono più un barile di greggio? ), aiutando l'umanità ad affrontare questo trapasso.

circa il finale della barzelletta di mussolini, che tu per decenza non hai concluso, mi pare che i nostri governanti ( più o meno recenti )non abbiano mai avuto remore dal raccontarcelo.

danilo.
yannis
21 febbraio 2010 11:41
Se non se vole il nucleare se vada a piedi, si stauia a lume di candela e noin si rompano le scatole al prossimo. Racconto un abarzelletta del ventennio. A Piazzaenezia , in quel di roma si erano riunitoi i scappini in quanto richiedevano aumenti di stipendio. Il loro capopopolo disse rivolto a Mussolini. "Benito noi per stì quattro sordi non scopamo più." Benito sorpreso, rispose con una battuta a dir poco ridicola ed offensiva " Be se non volete scopare più allora..." Non concludo perchè olre ad essere volgare offende anche onesti lavoratori che in quel caso avevano tutte le ragioni. Ma gli ecologistti chic, antipolverisottili esottilissime, gli anti sprechi energetici (degli altri)e tutti i fautori di corbellere ecologiche pensino al finale di quella barzelletta
yannis. a volte la storiaraccontata con barzellette può essere istruttiva
yannis
17 febbraio 2010 18:08
afessi che Obama si è dichiarato favorevole al nucleare i nostri obaniani cosa faranno cambieranno di nuovo idea? Vabbè, ma hanno avuto qualche volta idee sensate?
Yannis
yannis
17 febbraio 2010 17:18
Se non crediamo al nucleare come l'unica fonte di energia che ci potrà tirare fuori dal pantano creato dagli ambientalisti e dalla sinistra allora mettiamoci ad elemosinare anche presso il più povero dei paesi perchè anche loro avranno qualche idea geniale da darci. odiamo il nucleare però intanto continuviamo blaterare con il computer come se esso funzionasse a fesserie.
Yannis
Ester
16 febbraio 2010 22:42
Anche noi stiamo rilanciando il nucleare, non so dove, ma lo stiamo rilanciando, intanto ne parliamo, come siamo abituati a fare in Italia. C'è chi è pro e chi e contro (io sono contro per tutti quei motivi scritti qui sotto e in altri forum). Fortunatamente ne parliamo e ne parleremo per anni, tanto di fatti...niente.
Ogni regione italiana, specialmente sotto elezioni, non è adatta ad ospitare una centrale, lo dicono tutti i candidati.
Il nostro presidente però ha avuto un'idea geniale, da par suo, ha trovato la 21esima regione italiana i cui amministratori, come dice il presidente, sono entusiasti di ospitare il nucleare sul proprio suolo: l'Albania.
sugar magnolia
16 febbraio 2010 9:25
Barack Obama rilancia il nucleare. Per difendere l'ambiente, combattere il cambiamento climatico e ridurre anche la dipendenza dal petrolio straniero, il presidente degli Stati Uniti, dopo più di trent'anni di stop, commissiona nuove centrali atomiche. Martedì 16 febbraio sarà annunciato lo stanziamento di oltre 8 miliardi di dollari, circa 6 miliardi di euro, per costruire due nuovi impianti termonucleari in Georgia, i primi sul suolo americano dal 1979, quando i progetti di sviluppo di centrali furono bloccati a seguito dell'incidente a Three Mile Island.

I soldi andranno alla Southern Company, una delle quattro compagnie elettriche che si divideranno il budget di 18 miliardi di dollari, circa 13 miliardi di euro, stabilito l'anno scorso per il settore nucleare. Gli impianti saranno ultimati tra il 2016 e il 2017. Già nel suo primo Discorso alla Nazione, lo scorso 27 gennaio, Obama parlò di una «nuova generazione di centrali nucleari sicure e pulite». Il ricorso all'atomo civile, nella strategia del presidente, si inserisce in una nuova politica energetica il cui pilastro è comunque la ricerca sulle fonti alternative.

I due reattori georgiani dovrebbero essere in grado di produrre energia sufficiente a soddisfare i bisogni di circa 1,4 milioni di persone. I cantieri dovrebbero creare circa 3mila nuovi posti di lavoro e, una volta costruito, l'impianto dovrebbe occupare stabilmente circa 850 persone.
Al momento negli Usa sono attivi 104 reattori sparsi in 31 stati che producono circa il 20% dell'energia elettrica utilizzata dal paese. Inoltre rappresentano il 70% delle fonti energetiche che non provocano emissioni atmosferiche inquinanti, assieme all'eolico, il solare e l'idroelettrico.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° °
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° °

ALLORA ANCHE OBAMA SARA' UN IMBECILLE !!
QUINDI NON SIAMO GLI UNICI CHE STIAMO PROCEDENDO IN QUESTA DIREZIONE !!!!!!!
lucillafiaccola1796
11 febbraio 2010 18:18
NUCLEARE e OGM
Purtroppo anche Margherita Hack pensa bene degli OGM....!
Invece quello che taglia la testa al toro è che se vuoi riseminare, devi ricomprare i semi per la nuova semina dai pizzostatunitensimul-tinazionali.. e chi ti dice che il seme riacquistato dia il suo frutto?
NUCLEARE quello che taglia la testa al solito toro che di teste di pazzo ne ha tante.... è chi se le mangia le scorie?
Fine delle polemiche!
L'Italia è nostra.... e guai a chi ce la tocca!
danilo
11 febbraio 2010 10:56
una cosa mi pare di capire: a questo punto risulta chiaro che non è affatto vero che l'energia nucleare non inquina; quello che per alcuni di noi è una ferrea convinzione viene avvalorato dal pressappochismo con cui gli stati affrontano i problemi inerenti allo smaltimento, dalla contestualizzazione della voce di spesa dei fondi necessari per farlo, al modo di individuarne i metodi.
Il nucleare produrrebbe meno co2 nell'immediato, ne creerebbe molto per la sua installazione ( come qualsiasi altra attività umana ), lascerebbe ai nostri successori un enorme problema da risolvere che noi stiamo affrontando alla stessa stregua di come lo affronterebbe uno struzzo.

danilo.


( ah, a proposito della " munnezza " stò aspettando compaia qualche topic illuminato circa quello che il NOS hanno verificato ultimamente )

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/ 2010/02/10/maxi-traffico-di-rifiuti-tossici-indagato-padre.h tml
sugar magnolia
10 febbraio 2010 11:00
L'Italia messa in mora dalla Commissione per la penale nucleare
Contestate anche le sovvenzioni alle energie verdi e alla ricerca


Un risparmio di 5,65 miliardi di euro (incluso un 20% di Iva) potrebbe beneficiare le famiglie italiane in bolletta elettrica, grazie a un intervento della Commissione europea. Le autorità di Bruxelles hanno messo in mora lo Stato italiano chiedendo spiegazioni, entro il termine perentorio di due mesi, su una serie di voci di costo giudicate improprie che gravano da molti anni su tutti noi che usiamo l’elettricità. In assenza di risposte da parte di Roma, o se queste non fossero giudicate soddisfacenti dall’Ue, scatterebbe una procedura d’infrazione per forzare una soluzione nel senso voluto dall’Unione - l’esito verosimile sarebbe la cancellazione forzosa di quelle voci in bolletta.

La Commissione afferma nel documento che le norme italiane contestate sono quasi uguali a quelle bocciate dalla Corte di giustizia europea in una recente sentenza che ha riguardato la compagnia olandese Essent. L’esito, ammonisce Bruxelles, è scontato anche per noi.

Le voci contestate nelle bollette italiane rientrano fra i cosiddetti «oneri di sistema». In burocratese schietto sono espresse da tre diciture misteriose: A2, A3 e A5.

Alla A2 corrisponde la «penale nucleare», che copre le spese di smantellamento delle centrali dopo che il referendum del 1987 fece uscire l’Italia dal settore dell’atomo. La A3 riguarda le sovvenzioni alle energie alternative e la A5 va a incentivare le spese di ricerca nel settore energia.

La Commissione europea attacca gli «oneri di sistema» sul terreno della distorsione della concorrenza attraverso il finanziamento preferenziale di imprese italiane. «Tali sovrapprezzi - si legge nella lettera di messa in mora - incidono sul prezzo finale dell’energia elettrica nazionale e di quella importata, che sono in concorrenza fra loro». Questo perché «solo la produzione nazionale di elettricità beneficia degli oneri a carico dei clienti, usufruendo dei vantaggi derivanti da quegli stessi sovrapprezzi, laddove per le imprese straniere questi sovrapprezzi costituiscono un onere netto, che aumenta il prezzo finale del loro prodotto».

In concreto: l’Ue dice che la penale nucleare A2 è pagata da tutta l’energia prodotta in Italia o importata, mentre va a remunerare solo «l’Enel Spa e le società collegate». Secondo la Commissione «l’effetto discriminatorio di questo sovrapprezzo non è giustificato dal fatto che le imprese interessate sono state costrette a smantellare gli impianti per ordine delle pubbliche autorità (...) I costi inerenti alla chiusura del ciclo del combustibile nucleare e alle attività connesse non hanno nulla a che vedere con la chiusura prematura degli impianti nucleari. Tali costi (...) devono essere sopportati dai produttori di elettricità». Ancora più in dettaglio: «Secondo il principio “chi inquina paga”, una quota delle risorse finanziarie avrebbe dovuto essere messa da parte dagli operatori nucleari per il trattamento dei residui e il loro stoccaggio a lungo termine in previsione dello smantellamento».

Bruxelles previene un’obiezione: le vecchie centrali sono affidate a una società del gruppo Enel, la Sogin, che di suo non produce elettricità e quindi non è in concorrenza con produttori stranieri. Ma «questo non cambia il fatto ... che Enel sia beneficiaria economica della componente tariffaria A2».

Considerazioni analoghe valgono per gli oneri A3 e A5. Ma per le energie verdi e per la ricerca l’Europa ha dato molti anni fa via libera a condizioni che poi, però, l’Italia ha modificato o disatteso, secondo la lettera dell’Ue. In questo caso l’obiezione non è di principio ma di modalità del prelievo, quindi si può immaginare che, alla fine, le famiglie dovranno pagare l’equivalente di A3 e A5 in altra forma (forse con un trasferimento alla fiscalità generale). Invece, par di capire - ma è materia per avvocati e giudici - che sulla penale nucleare le obiezioni siano di principio; dato che la A2 nel 2009 ci è costata in bolletta 1 miliardo (inclusa l’Iva) questo potrebbe essere in futuro il risparmio effettivo annuale per noi consumatori di elettricità. Il secondo e ultimo avviso La messa in mora dell’Italia sugli oneri di sistema è la seconda: ce ne fu una già nel 2004. Ora se il governo italiano non darà risposte soddisfacenti entro 2 mesi scatterà il cosiddetto avviso motivato, che non è più una fase di trattativa fra Roma e Bruxelles (come ora) ma rappresenta, in sostanza, un ordine a mettersi in regola senza discussioni. In caso di non ottemperanza, il deferimento alla Corte di giustizia di Lussemburgo per inadempienza e una sentenza avversa porterebbero l’Italia a pagare una multa minima di 9.920.000 euro più eventuali interessi di mora, e metterebbe fine al pagamento delle voci A2, A3 e A5 in bolletta (certo, è probabile che qualcuna torni in altra veste).

Non ci sarebbero invece rimborsi ai clienti: tecnicamente la Commissione non accusa l’Italia di aiuti di Stato alle imprese elettriche nazionali, assimila invece gli oneri impropri a dei dazi camuffati a danno delle imprese di altri Stati europei, e per questi è prevista solo l’eliminazione, senza rimborsi.
danilo
11 gennaio 2010 12:02
d'accordo, Sugar, ma credo che il discorso dell'inutile spreco di energia che si perpetra in ogni angolo della nostra ( ed altrui ) nazione, sia nella sua parte produttiva che ludica,non presupponga da parte nostra grosse competenze in materia: lo spreco è spreco e basta; sempre lo è stato e sempre lo sarà. Ed è VERAMENTE tanto !
sugar magnolia
11 gennaio 2010 10:40
"....checchè tu ne dica, anche i tuoi amici della sedicente parte più evoluta di essa ne fanno parte"

La SEDICENTE parte piu' evoluta (o piu' produttiva, o meno arraffona ......) e' anche quella che consuma di piu'.
Ovvio, producendo di piu' consuma anche di piu'.
Ma quello che volevo dire, ed e' un discorso serio, e' che pochi di noi hanno una COMPETENEZA REALE ed effettiva per capire questo complesso problema nella sua interezza.
------------------

"altro che centrale davanti casa"

Nel senso che non sono uno di quegli ipocriti

NOT IN MY BACK-YARD

Se credo che una cosa sia sicura, bene, fatemela anche davanti a casa, QUESTO INTENDEVO DIRE !!
danilo
9 gennaio 2010 0:35
purtroppo siamo immersi in una spirale per cui, se non si aumentano i consumi si soccombe, se si consuma di più per non dover soccombere, le risorse disponibili non basteranno più e dovremo soccombere. Così, a grandi linee, sarà il nostro futuro.
il problema immediato e quello di poter esaudire la prima richiesta, e questo porta a trascurare una delle possibili scappatoie a questa situazione; risparmiare energia, evitare gli sprechi.
Ce ne sono tanti: se crediamo ai dati che ci vengono forniti per cui, spegnendo il led rosso dello stand-by della televisione potremmo fare a meno di qualche centrale elettrica di svariati Mw, cosa succederebbe ( come ho già detto in altro post ) se ci accontentassimo di 21-22 gradi negli ambienti di lavoro ( nell'ufficio del vicedirettore della banca nel mio paese l'ambiente è assolutamente surriscaldato in inverno e da glaciazione in estate, così come negli uffici della azienda dove lavoravo fino a 4-5 anni fa e ancor più in quelli dove lavoro oggi , ed in tutti gli uffici pubblici in cui si mette piede ): l'illuminazione pubblica accesa a mezzogiorno, le insegne luminose accese quando tutti stanno a dormire : c'è un mare di energia che và perduta inutilmente, e noi ci preoccupiamo maggiormente del led della televisione, male assoluto della nostra civiltà!Cominciassero a costruire i televisori che non vanno in stand-by se necessario,ma anche obbligassero gli utilizzatori di grosse quantità di energia a mettere in essere sistemi per un razionale utilizzo di essa; vuoi vedere che potremmo fare a meno dell'apporto del misero 4 o 5 % di energia delle costruende centrali nucleari italiane?
Sugar, è questo il problema: non scordiamoci neanche per un attimo che siamo in Italia ( checchè tu ne dica, anche i tuoi amici della sedicente parte più evoluta di essa ne fanno parte ): questo dovrebbe bastare, per il momento, per poter ragionare con i piedi per terra, altro che centrale davanti casa!

danilo.
sugar magnolia
8 gennaio 2010 12:37
IVAN ha ragione.
Non chiacchieriamo "a istinto", informiamoci, ma credo che alla fine ciascuno dentro di se' si sia gia' formato la propria opinione e tendera' a seguire le "opinions" che lo soddisfano maggiormente.

Magari pero' sbaglio ......
sugar magnolia
8 gennaio 2010 12:29
1) La sicurezza
Il nucleare di oggi è già sicuro: si è giunti ad un equivalente di oltre 24.000 reattori-anno di esperienza operativa, gli unici incidenti rilevanti sono stati quello di Three Mile Island (1979), che non ha causato vittime e danni all’ambiente, e quello di Chernobyl (1986), doloso e catastrofico, ma irripetibile nel resto del mondo per la presenza, in tutti i reattori, di un sistema di sicurezza fondamentale quale il contenitore esterno. Se poi si considerano parametri tecnico-scientifici per la misura del rischio reale, si osserva che spesso la frequenza attesa di un evento severo e simile a quello accaduto a Three Mile Island è di 1 su 100mila o 1milione di anni, ovvero l’ordine di grandezza di un evento quale la caduta di un grande meteorite sulla terra, come accadde milioni di anni fa allorché scomparvero i dinosauri.

Ma l’alto livello di sicurezza raggiunto nel nucleare non è solo questione di tecnologia e di sistemi, è soprattutto l’effetto di una cultura della progettazione, della gestione e del controllo che mette la salvaguardia della salute degli operatori, della popolazione e dell’ambiente prima di ogni altra cosa.

Nessuna o pochissime attività tecnologiche umane vengono “vivisezionate” per anni come il nucleare prima di ricevere l’approvazione e il via libera da parte delle autorità di controllo e sicurezza: dalla fase di progettazione (almeno 3 anni), alla scelta del sito (almeno 2 anni) sino alla fase di costruzione ed esercizio dell’impianto (altri 2 anni).Il grado di sicurezza raggiunto è indirettamente testimoniato dall’aumento dei valori degli indicatori di performance dei reattori: una migliore capacità di gestione è compatibile solo con un elevato tasso di sicurezza, altrimenti il reattore viene arrestato.

Nel 2006, la media mondiale di arresti forzati dei reattori è stata di 0.5 eventi/anno, con una riduzione di oltre il 70% rispetto al 1990. La mancata produzione di energia dovuta a interruzioni non pianificate è stata ridotta del 54% tra il 1990 e il 2006. Nello stesso periodo, la dose di radiazione assorbita dal personale delle centrali, già ben sotto i limiti di sicurezza, si è addirittura ridotta ad un terzo .I reattori di nuova generazione non potranno che migliorare ulteriormente queste caratteristiche. Con l’utilizzo di sistemi di sicurezza passivi basati su leggi naturali, che non necessitano l’intervento umano o alimentazioni di energia dedicata, o seguendo la strategia Safety-by-Design, volta ad eliminare alcuni pericoli e potenziali incidenti sin dalla fase di progettazione.E riducendo anche i rischi di proliferazione nucleare, come proposto dall’iniziativa Gnep (Global Nuclear Energy Partnership), lanciata dal Dipartimento dell’Energia (Doe) Usa e alla quale l’Italia partecipa, attraverso l’adesione siglata dal ministro Bersani. Gnep prevede di offrire tecnologia nucleare e combustibile “in leasing” ai paesi che intendono entrare nel nucleare, garantendo il recupero del combustibile esaurito e il bruciamento delle scorie nucleari, riducendone radiotossicità e tempo di vita, in apposti reattori da sviluppare e da realizzare in paesi “stabili” quali ad esempio Usa e Francia. Sempre mantenendo un forte controllo internazionale.

2) I costi
Sui costi di produzione dell’energia nucleare non mi dilungo, poiché sarà tema di altri contributi. Mi limito a sottolineare che in uno studio condotto nel 2005 dall’Iea (International Energy Agency, un ente non accusabile di filo-nuclearismo) e dalla Nea (Nuclear Energy Agency) , si riportano i range dei costi di produzione previsti (levelised costs), con il nucleare tra i 31 e i 53 Us$/MWh, mentre il gas è tra i 43 e i 59 Us$/MWh e il carbone tra 28 e 59 Us$/MWh. Quindi pienamente competitivo, nonostante un 10% di tasso di sconto ipotizzato per il denaro.

3) Le scorie
E veniamo quindi ad uno dei temi più sensibili, sul quale si addensano le accuse e le scuse per dire no al nucleare: i rifiuti. Una doverosa premessa: basta col fare sempre i primi della classe! Magari bravi (non è il nostro caso), ma spesso terribilmente antipatici. Possibile che scopriamo sempre i problemi prima degli altri, o ancor peggio a differenza degli altri? Lo è stato sulla sicurezza, nel dopo Chernobyl, e abbiamo chiuso le centrali nucleari che avevamo.Ora, senza entrare nel merito del tema specifico, chiediamoci: chi ha già il nucleare (alias tutti i paesi più industrializzati più una buona fetta delle economie emergenti), è un fesso, oppure un assassino che mette in pericolo la vita e la salute dei propri cittadini, per generazioni? Siamo ancora una volta i più intelligenti?

Il problema è eminentemente culturale: non si accetta che la nostra azione sulla natura abbia una conseguenza (potenza e responsabilità dell’agire umano), che sia per sua natura imperfetta e che pur ci siano motivi validi (il bene comune, lo sviluppo) per continuare ad agire. Ingegnandosi per limitare i danni e per trarre il massimo vantaggio. Quindi, via libera a discariche, inceneritori, raccolta differenziata, risparmio energetico, garantendo rispetto per le persone e per l’ambiente.Se così deve essere, allora i rifiuti nucleari sono un problema contenuto in termini di volumi e masse, che è sempre stato affrontato con grande attenzione e con grandi margini di sicurezza, dando sfoggio di tecnologia. Qualche numero per rendere l’idea: un francese, che consuma energia elettrica praticamente solo da fonte nucleare, produce ogni anno 3000 kg di rifiuti di ogni tipo, che comprendono 100 kg di rifiuti tossico-nocivi (chimici, metalli pesanti non degradabili, etc.) i quali includono 1 kg di rifiuti nucleari, dei quali solo 0.05 kg sono i rifiuti radioattivi pericolosi a lunga vita (oltre 30 anni).

In definitiva, un francese nell’intera sua vita, 70 anni almeno, produce una quantità di rifiuti nucleari pericolosi la cui quantità starebbe in una sfera di vetro sul palmo di una mano. I metri cubi giornalieri di rifiuti che crescono sul ciglio delle strade campane non saranno radioattivi, ma non pongono meno problemi.Pensare che non si possano realizzare depositi adeguati per trattare gli uni e gli altri, pare francamente improbabile nel 2008. Si dirà: ma i rifiuti nucleari permangono per migliaia di anni. Per ora è ancora così, probabilmente non lo sarà in futuro con lo sviluppo dei reattori per il bruciamento delle scorie. E teniamo pure conto che la piramide di Cheope, tecnologicamente meno sofisticata di un deposito nucleare, è pur sempre in piedi da almeno 4500 anni.In conclusione, nessuno intende sminuire la criticità, la delicatezza, la complessità della questione nucleare. Ma la realtà urge che si prenda posizione su alcuni problemi “tecnici”, dai rifiuti convenzionali alle infrastrutture per i trasporti all’energia. Sul nucleare, si prenda una decisione politica, si muovano anche i corpi intermedi, le associazioni, gli industriali. Ma non ci si nasconda dietro a presunti problemi tecnologici insormontabili

-----------------------
-----------------------
Chi non sia tecnico della materia (un professionista, e credo che siano davvero pochi...... gli urlatori molti di piu') DIFFICILMENTE PUO' PARLARE A RAGION VEDUTA SU UNA MATERIA COSI' TECNICA.

Possiamo solo leggere i pareri (piu' o meno professionali) PRO o CONTRO e lasciarci guidare dal nostro discernimento che, sottolineiamolo per bene, non potra' mai essere imparziale.
Siamo per forza guidati dalle ns. convinzioni politico/ideologiche e da queste condizionati.

Potremmo trovare decine di pareri dell'una o l'altra sponda, tutti piu' o meno competenti ma, chiedo io, NOI CHE COMPETENZA ABBIAMO PER GIUDICARE A RAGION VEDUTA ????

Credo davvero poca, ciascuno ragiona guidato dal proprio buon senso e dal proprio bagaglio culturale, ma l'argomento e' davvero sconfinato.

SPERO DAVVERO CHE ENTRO IL 2020 SI POSSA PARTIRE E SAREI DISPOSTISSIMO A CHE COSTRUISSERO ANCHE DI FRONTE A CASA MIA.

Vedremo i successivi governi come si muoveranno.
anche se permane in me un certo grado di paura che un'eventuale sinistra bloccherebbe il tutto solo per opposizione ideologica a quanto fatto e disposto da S.B.
IVAN.
8 gennaio 2010 0:40
.


LE QUESTIONI SUL "NUCLEARE"
*****

Tanto per non chiacchierare "ad istinto", proviamo a definire un questionario metodico dei punti principali:


1) CONVENIENZA: il Nucleare è davvero necessario - ed economicamente conveniente?

2) FABBISOGNO INTERNO DI ENERGIA: quanto è previsto che possa coprirne, l'attuale Programma?

3) CENTRALI: dove costruirle, ed a quali costi?

4) URANIO: dove procurarselo e come arricchirlo?

5) SICUREZZA: chi si occupa della supervisione degli impianti?

6) SCORIE: come, dove e a che prezzo smaltirle?

7) SPECULAZIONI: quali interessi privati cela il Programma avanzato dal Governo?

8) PRECEDENTI: che garanzie ci sono che le Centrali divengano davvero operative, e non siano abbandonate come le precedenti dopo che i loro promotori si sono spartiti gli stanziamenti iniziali?


.
lucillafiaccola1796
23 dicembre 2009 19:01
E l'uranio dove lo piano? E l'acqua? Il PòPò... poverino è diventato un fiume secco di merla!
L'acqua ce la privatizzano in modo che la paghiamo e non ce la danno... Neanche le faranno le centrali nucleari... importeranno a suon di quattrinoni [nostri], 50percento a zarkosì 50percento a pirlusckonì... Se ti faccio vedere una noce... tu pensi che contiene il gheriglio... invece... no!
Quindi non ci dobbiamo preoccupare neanche delle scorie! E' tutta nà bufola [si dice bufola... bufala... è la fattrice della mozzarella!]
sergio2
23 dicembre 2009 13:47
Il nucleare è ritornato all'attenzione dell'agenda politica.

Visto che in occasione delle feste tutti abbiamo un po' di tempo in più, rispolvero questa discussione per consigliare una lettura.

"Nucleare? Sì, grazie" di Luca Iezzi.

E' una lettura relativamente facile, non ideologica e apriorisitca, che affronta con una corretta impostazione e contestualizzazione il tema della scelta nucleare.

Ne consiglio la lettura a tutti, sostenitori, contrari e indifferenti... perché sul tema energetico nessuno dovrebbe essere indifferente.
vendo fagioli
9 agosto 2009 0:00
Se le centrali potessero andare con le cazzate di Topezio non ci sarebbero problemi. Il mondo intero ne avrebbe giovamento ma, purtoppo le sue cazzate non servono a niente
IVAN
9 agosto 2009 0:00


Caro "uno ecc" (ti secca usare un nick decente, almeno quando ti rivolgi direttamente ad un interlocutore? Grazie)

che "tutte le grosse nazioni stanno costruendo centrali nucleari" è una fantasia soltanto TUA.
Infatti le costruiscono SOLO le Nazioni che sono INDOTTE a farlo.
- Quelle che per loro stessa natura geografica/geologica NON possono sfruttare ALTRE fonti di energia.
- Quelle che per calcoli politici boicottano lo sviluppo delle energie rinnovabili.
- Quelle che non istruiscono i propri Cittadini ad una responsabile economia energetica nel privato.

Ti scatta qualche molla? No? Allora facciamola breve:
leggi il resto del thread - che stando al tuo commento hai evidentemente saltato a piè pari - e capirai che il punto non è Nucleare sì/Nucleare no, bensì il senso di responsabilità e coscienza civica di coloro che avanzano la proposta.

Quindi, possiamo parlare in modo SERIO di Nucleare SE a proporlo fosse una Commissione indipendente, coscienziosa, preparata e DISINTERESSATA...ma a questi intrallazzoni non lascerei installare neanche una pila duracell. Mas claro, ahora?

Topesio
8 agosto 2009 0:00
Il vero problema invece sono gli autentici idioti come te, quelli sì che rappresentano un vero pericolo per la società, specialmente quando straparlano di cose di cui non conoscono assolutamente NULLA!
uno non farabutto schifato dai farabutti
8 agosto 2009 0:00
per Ivan;
ritengo che i farabutti siano quella banda che con modo di fare incivile protesta, senza sapere il perchè, ed arreca danno al prossimo. I farabutti sono quelli che hanno promesso di risolvere tutto con il fotovoltaico e con l'eolico(forse dopo aver mangato fagioli)mentre sanno benissimo che con tali sistemi ben poco si potrà fare. I farabutti sono coloro che ci hanno costretto a comprare energia da quelle nazioni che, a spese nostre, hanno costruito le centrali nucleari a ridosso delle Alpi. I farabutti sono coloro che fingono di ignorare che tutte le grosse nazioni stanno costruendo centrali nucleari e/o demolendo le vecchie per potenziarle. I farabutti e nmascalzoni sono coloro che fingono di ignorare che senza energia una nazione è meno di zero ed è destinata a chiedere l'elemosina. Ecco chi sono i veri farabutti e i mascalzoni che rappresentano un pericolo ed una zavorra per la società.
IVAN
7 agosto 2009 0:00


IL SOLE? UN IMMIGRATO CLANDESTINO, MI CONSENTA!"


Per la serie: CVD...

La scelta del Governo di puntare sul Nucleare, oltre ad avere un costo enorme, sottrae risorse determinanti per lo sviluppo delle Energie Rinnovabili.

Lo dimostra infatti la Mozione 155 presentata al Senato dal PDL, con cui il Governo si impegna a tagliare i fondi sul Solare Termodinamico.
Si tratta di una scelta in controtendenza con la strada intrapresa invece da Spagna e Germania.
Ma in Italia i governanti hanno altri interessi. Privati, non pubblici.

Non che da questo Governo mi aspetti qualcosa di differente, dato il grazioso elenchino dei suoi componenti (tra i firmatari della Mozione: MARCELLO DELL'UTRI. Fate voi...), però mi lascia sconcertato sentir sostenere il nucleare anche da coloro sui quali andranno a gravare tutti i controsensi di questa svergognata dimostrazione di facciadiculaggine.

La Mozione n. 155 del PDL è un INSULTO a chiunque abbia un po' di sale in zucca.
Questo è un Governo che pensa di abolire la caduta delle meteore per Decreto Legge. Vive in una realtà tutta sua, in cui i bisogni e le sofferenze del Popolo che in teoria dovrebbe rappresentare sono visti solo come un fastidioso disturbo ai suoi piani di fare man bassa.

Quella del Nucleare è una decisione che dimostra quanta voce in capitolo abbia il "dissenso" di un intero popolo contro il "consenso" di una quindicina di farabutti nei posti chiave della Gerarchia Sociale. Cosa loro e basta.

danilo
20 giugno 2009 0:00
per u.n.c.

io ti propongo " risparmio energetico " e tu mi rispondi " fica ".

sebbene il tuo argomento sia più interessante non siamo sulla stessa lunghezza d'onda.

hai vinto tu.

Ah,nel precedente post ho consumato inutilmente circa 33Wh, ma questo, ancora, me lo posso permettere: tanto non fumo!!!!

danilo.
'Coglione'
20 giugno 2009 0:00



Senti un po', multi-nick "non coglione":

Da una parte scrivi "il Nucleare proprio no", dall'altra "Grazie Silvio per le centrali"...
Bel giochino da fare coi "non coglioni" come te, ma se vuoi essere preso sul serio dai "coglioni" ti conviene pensarci sopra un po' di più, prima di premere il tasto "invio".
Ci guadagnamo tutti quanti, fidati.


uno non coglione
20 giugno 2009 0:00
per danilo,
hai fatto qualche calcolo per conoscere quanta energia hai consumato per fare quella serie di elencazioni Kulturali, progressiste e soprattutto inutili nelle quali, se fai un serio esame di coscienza, neache tu credi o, almeno, ritieni che siano inevitabili. Davati ad una bella gnocca tutti fanno dei pensieri e così succede per l'aria condizionata. L'esempio è un pò frivolo ma per la tua elencazione non poteva essere più acculturato.
danilo
20 giugno 2009 0:00
Uno non coglione ha scoperto che c'è bisogno di energia, ma siccome non è coglione è convinto che l'energia che serve debba necessariamente essere prodotta a modo suo.

non si accorge, invece, degli enormi sprechi di energia a cui il nostro forsennato tenore di vita ci ha abituati: luce stradale accesa anche a mezzogiorno in interi quartieri, aria condizionata in tutti gli uffici pubblici e privati a livelli da glaciazione in estate e da sublimazione in inverno,soffi di aria compressa a go-go in tutte le industrie a gonfiare le nuvole,megawatt di insegne luminose che restano accese tutta la notte quando il 95% dei potenziali clienti se ne stà a dormire,Automobili nei centri storici da 5 km al litro, eccetera.

E chi glielo dice che cambiando abitudini e sfruttando quello che si può sfruttare, le risorse disponibili potrebbero quasi bastare?

ah, ma lui già ce l'ha messa tutta: ha spento il led della televisione!

danilo.
лень
19 giugno 2009 0:00


Beh, caro Gianni, il signor U.N.C. non ha tutti i torti...
Infatti, se chiudi gli occhi, gli asini che volano puoi vederli anche tu. Se chiudi gli occhi.

(P.S: Nel Governo Bradipo ci manca giusto il Ministro per lo Sviluppo Energetico...Però ovviamente ci vuole uno che non sia coglione. Vuoi vedere che lo abbiamo trovato?...)

Commenti
|<   <- 31-60/158 ->   >|