Commenti
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danilo 22 febbraio 2010 16:19
Se hai voglia di parlare di nucleare, senza fare inutili
morali agli interlocutori, spiegami come i governi stanno
affrontando il problema dello smaltimento delle scorie
radioattive: non trovo niente di tranquillizzante a tal
proposito.
leggo:
http://www.zonanucleare.com/dossier_mondo/depositi_smaltimen
to_rifiuti_nucleari/A_smaltimento_bassa_radioattivita.htm
" Le unità di deposito, una volta riempite con i rifiuti
condizionati e sigillate con opportuni accorgimenti,
diventano nei sistemi più avanzati dei blocchi di
calcestruzzo di grande stabilità meccanica e chimica. In
tal modo tra il rifiuto radioattivo e l'ambiente esterno
sono interposte almeno tre barriere di protezione altamente
affidabili, la cui conservazione per qualche secolo non pone
problemi di sorta. "
per qualche secolo...
mi viene da pensare cosa ne penseremmo oggi noi di questa
metodica se l'energia nucleare fosse stata prodotta nel 1500
anzichè ai giorni nostri...
danilo.
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yannis 21 febbraio 2010 20:25
per danilo,
non vorrei sbagliarmi ma mi sembra che ti sei tolto di dosso
un pò di zavorra che sinceramente non ti faceva onore.
spero di non sbaglirmi. se poi mi sbaglio pazienza ma da
umbro spero che le cose stiano come credo.
yannis
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yannis 21 febbraio 2010 20:20
danilo,
come al solito non hai perso occasione di ndire anmenità.
solo mla Svizzera che ha ben 5 centralki ha in programma di
farne altrec tre. Non mi dilungo su quabto avviene per la
Germania, francia ed altre nazioni tanto per chi non vuol
capire non c'è niente da fare. Gli italiani nel 60 erani 50
milionui, in 5o anni sono passati a 60 milioni aumentando
del 20%. Sul frointe energetico i coinsumio sono aumentati
di ben tre volte. Ti dice nulla? So beissimo che dse si
potesse fare a meno dell'uranio sarebbe tutto di guadagnato
ma se vogliamo contiunuare a goderci anche il superfluo
allora dobbiamo rassegarci e fare le cose da adulti e non da
strilloni di piazza che dicono solo coglionate. tu mi hai
dettio che ti sei diplomato all'ITIS, ma ho l'impressione
che di fregnacce tecniche sei un pò a terra.
yannis
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danilo 21 febbraio 2010 16:16
beh, una barzelletta di mussolini ci voleva, che quelle che
sentiamo giornalmente non ci bastavano più.... Ieri sera su
LA7, in opposizione al festival hanno mandato tutta una
serie di barzellette raccontate dal tuo idolo remoto; c'era
da sbellicarsi!!!!
Per tornare al tema del topic poso dirti che in un paese che
si pregia di essere moderno, un computer acceso non fa la
differenza, ne può essere considerato causa degli sprechi
energetici tanto da ipotizzare, da perfetto qualunquista
quale sei, il ritorno alle candele.
Gli ecologisti fanno i propri errori di valutazione, per
certi versi peccano di estremismo nell'imporre alcune scelte
energetiche, ma non si può negare che in tutta europa il
pensiero dominante è quello di guardare alle fonti
rinnovabili come strada da percorrere per il nostro futuro
energetico.
D'altro canto i dati sulle installazioni operate nel nostro
paese ed in quelli a noi omologhi ci vengono tenute
nascoste, nessuno di noi sa esattamente quali siano le
potenzialita già operanti in italia.
il risparmio energetico in tandem alle energie rinnovabili
abbatterebbero in modo sostenibile l'utilizzo di quelle
convenzionali ( te li immagini gli arabi che da un giorno
all'altro non vendono più un barile di greggio? ), aiutando
l'umanità ad affrontare questo trapasso.
circa il finale della barzelletta di mussolini, che tu per
decenza non hai concluso, mi pare che i nostri governanti (
più o meno recenti )non abbiano mai avuto remore dal
raccontarcelo.
danilo.
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yannis 21 febbraio 2010 11:41
Se non se vole il nucleare se vada a piedi, si stauia a lume
di candela e noin si rompano le scatole al prossimo.
Racconto un abarzelletta del ventennio. A Piazzaenezia , in
quel di roma si erano riunitoi i scappini in quanto
richiedevano aumenti di stipendio. Il loro capopopolo disse
rivolto a Mussolini. "Benito noi per stì quattro sordi non
scopamo più." Benito sorpreso, rispose con una battuta a
dir poco ridicola ed offensiva " Be se non volete scopare
più allora..." Non concludo perchè olre ad essere volgare
offende anche onesti lavoratori che in quel caso avevano
tutte le ragioni. Ma gli ecologistti chic,
antipolverisottili esottilissime, gli anti sprechi
energetici (degli altri)e tutti i fautori di corbellere
ecologiche pensino al finale di quella barzelletta
yannis. a volte la storiaraccontata con barzellette può
essere istruttiva
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yannis 17 febbraio 2010 18:08
afessi che Obama si è dichiarato favorevole al nucleare i
nostri obaniani cosa faranno cambieranno di nuovo idea?
Vabbè, ma hanno avuto qualche volta idee sensate?
Yannis
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yannis 17 febbraio 2010 17:18
Se non crediamo al nucleare come l'unica fonte di energia
che ci potrà tirare fuori dal pantano creato dagli
ambientalisti e dalla sinistra allora mettiamoci ad
elemosinare anche presso il più povero dei paesi perchè
anche loro avranno qualche idea geniale da darci. odiamo il
nucleare però intanto continuviamo blaterare con il
computer come se esso funzionasse a fesserie.
Yannis
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Ester 16 febbraio 2010 22:42
Anche noi stiamo rilanciando il nucleare, non so dove, ma lo
stiamo rilanciando, intanto ne parliamo, come siamo abituati
a fare in Italia. C'è chi è pro e chi e contro (io sono
contro per tutti quei motivi scritti qui sotto e in altri
forum). Fortunatamente ne parliamo e ne parleremo per anni,
tanto di fatti...niente.
Ogni regione italiana, specialmente sotto elezioni, non è
adatta ad ospitare una centrale, lo dicono tutti i
candidati.
Il nostro presidente però ha avuto un'idea geniale, da par
suo, ha trovato la 21esima regione italiana i cui
amministratori, come dice il presidente, sono entusiasti di
ospitare il nucleare sul proprio suolo: l'Albania.
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sugar magnolia 16 febbraio 2010 9:25
Barack Obama rilancia il nucleare. Per difendere l'ambiente,
combattere il cambiamento climatico e ridurre anche la
dipendenza dal petrolio straniero, il presidente degli Stati
Uniti, dopo più di trent'anni di stop, commissiona nuove
centrali atomiche. Martedì 16 febbraio sarà annunciato lo
stanziamento di oltre 8 miliardi di dollari, circa 6
miliardi di euro, per costruire due nuovi impianti
termonucleari in Georgia, i primi sul suolo americano dal
1979, quando i progetti di sviluppo di centrali furono
bloccati a seguito dell'incidente a Three Mile Island.
I soldi andranno alla Southern Company, una delle quattro
compagnie elettriche che si divideranno il budget di 18
miliardi di dollari, circa 13 miliardi di euro, stabilito
l'anno scorso per il settore nucleare. Gli impianti saranno
ultimati tra il 2016 e il 2017. Già nel suo primo Discorso
alla Nazione, lo scorso 27 gennaio, Obama parlò di una
«nuova generazione di centrali nucleari sicure e pulite».
Il ricorso all'atomo civile, nella strategia del presidente,
si inserisce in una nuova politica energetica il cui
pilastro è comunque la ricerca sulle fonti alternative.
I due reattori georgiani dovrebbero essere in grado di
produrre energia sufficiente a soddisfare i bisogni di circa
1,4 milioni di persone. I cantieri dovrebbero creare circa
3mila nuovi posti di lavoro e, una volta costruito,
l'impianto dovrebbe occupare stabilmente circa 850 persone.
Al momento negli Usa sono attivi 104 reattori sparsi in 31
stati che producono circa il 20% dell'energia elettrica
utilizzata dal paese. Inoltre rappresentano il 70% delle
fonti energetiche che non provocano emissioni atmosferiche
inquinanti, assieme all'eolico, il solare e l'idroelettrico.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
°
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
°
ALLORA ANCHE OBAMA SARA' UN IMBECILLE !!
QUINDI NON SIAMO GLI UNICI CHE STIAMO PROCEDENDO IN QUESTA
DIREZIONE !!!!!!!
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lucillafiaccola1796 11 febbraio 2010 18:18
NUCLEARE e OGM
Purtroppo anche Margherita Hack pensa bene degli OGM....!
Invece quello che taglia la testa al toro è che se vuoi
riseminare, devi ricomprare i semi per la nuova semina dai
pizzostatunitensimul-tinazionali.. e chi ti dice che il seme
riacquistato dia il suo frutto?
NUCLEARE quello che taglia la testa al solito toro che di
teste di pazzo ne ha tante.... è chi se le mangia le
scorie?
Fine delle polemiche!
L'Italia è nostra.... e guai a chi ce la tocca!
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danilo 11 febbraio 2010 10:56
una cosa mi pare di capire: a questo punto risulta chiaro
che non è affatto vero che l'energia nucleare non inquina;
quello che per alcuni di noi è una ferrea convinzione viene
avvalorato dal pressappochismo con cui gli stati affrontano
i problemi inerenti allo smaltimento, dalla
contestualizzazione della voce di spesa dei fondi necessari
per farlo, al modo di individuarne i metodi.
Il nucleare produrrebbe meno co2 nell'immediato, ne
creerebbe molto per la sua installazione ( come qualsiasi
altra attività umana ), lascerebbe ai nostri successori un
enorme problema da risolvere che noi stiamo affrontando alla
stessa stregua di come lo affronterebbe uno struzzo.
danilo.
( ah, a proposito della " munnezza " stò aspettando compaia
qualche topic illuminato circa quello che il NOS hanno
verificato ultimamente )
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/
2010/02/10/maxi-traffico-di-rifiuti-tossici-indagato-padre.h
tml
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sugar magnolia 10 febbraio 2010 11:00
L'Italia messa in mora dalla Commissione per la penale
nucleare
Contestate anche le sovvenzioni alle energie verdi e alla
ricerca
Un risparmio di 5,65 miliardi di euro (incluso un 20% di
Iva) potrebbe beneficiare le famiglie italiane in bolletta
elettrica, grazie a un intervento della Commissione europea.
Le autorità di Bruxelles hanno messo in mora lo Stato
italiano chiedendo spiegazioni, entro il termine perentorio
di due mesi, su una serie di voci di costo giudicate
improprie che gravano da molti anni su tutti noi che usiamo
l’elettricità. In assenza di risposte da parte di Roma, o
se queste non fossero giudicate soddisfacenti dall’Ue,
scatterebbe una procedura d’infrazione per forzare una
soluzione nel senso voluto dall’Unione - l’esito
verosimile sarebbe la cancellazione forzosa di quelle voci
in bolletta.
La Commissione afferma nel documento che le norme italiane
contestate sono quasi uguali a quelle bocciate dalla Corte
di giustizia europea in una recente sentenza che ha
riguardato la compagnia olandese Essent. L’esito,
ammonisce Bruxelles, è scontato anche per noi.
Le voci contestate nelle bollette italiane rientrano fra i
cosiddetti «oneri di sistema». In burocratese schietto
sono espresse da tre diciture misteriose: A2, A3 e A5.
Alla A2 corrisponde la «penale nucleare», che copre le
spese di smantellamento delle centrali dopo che il
referendum del 1987 fece uscire l’Italia dal settore
dell’atomo. La A3 riguarda le sovvenzioni alle energie
alternative e la A5 va a incentivare le spese di ricerca nel
settore energia.
La Commissione europea attacca gli «oneri di sistema» sul
terreno della distorsione della concorrenza attraverso il
finanziamento preferenziale di imprese italiane. «Tali
sovrapprezzi - si legge nella lettera di messa in mora -
incidono sul prezzo finale dell’energia elettrica
nazionale e di quella importata, che sono in concorrenza fra
loro». Questo perché «solo la produzione nazionale di
elettricità beneficia degli oneri a carico dei clienti,
usufruendo dei vantaggi derivanti da quegli stessi
sovrapprezzi, laddove per le imprese straniere questi
sovrapprezzi costituiscono un onere netto, che aumenta il
prezzo finale del loro prodotto».
In concreto: l’Ue dice che la penale nucleare A2 è pagata
da tutta l’energia prodotta in Italia o importata, mentre
va a remunerare solo «l’Enel Spa e le società
collegate». Secondo la Commissione «l’effetto
discriminatorio di questo sovrapprezzo non è giustificato
dal fatto che le imprese interessate sono state costrette a
smantellare gli impianti per ordine delle pubbliche
autorità (...) I costi inerenti alla chiusura del ciclo del
combustibile nucleare e alle attività connesse non hanno
nulla a che vedere con la chiusura prematura degli impianti
nucleari. Tali costi (...) devono essere sopportati dai
produttori di elettricità». Ancora più in dettaglio:
«Secondo il principio “chi inquina paga”, una quota
delle risorse finanziarie avrebbe dovuto essere messa da
parte dagli operatori nucleari per il trattamento dei
residui e il loro stoccaggio a lungo termine in previsione
dello smantellamento».
Bruxelles previene un’obiezione: le vecchie centrali sono
affidate a una società del gruppo Enel, la Sogin, che di
suo non produce elettricità e quindi non è in concorrenza
con produttori stranieri. Ma «questo non cambia il fatto
... che Enel sia beneficiaria economica della componente
tariffaria A2».
Considerazioni analoghe valgono per gli oneri A3 e A5. Ma
per le energie verdi e per la ricerca l’Europa ha dato
molti anni fa via libera a condizioni che poi, però,
l’Italia ha modificato o disatteso, secondo la lettera
dell’Ue. In questo caso l’obiezione non è di principio
ma di modalità del prelievo, quindi si può immaginare che,
alla fine, le famiglie dovranno pagare l’equivalente di A3
e A5 in altra forma (forse con un trasferimento alla
fiscalità generale). Invece, par di capire - ma è materia
per avvocati e giudici - che sulla penale nucleare le
obiezioni siano di principio; dato che la A2 nel 2009 ci è
costata in bolletta 1 miliardo (inclusa l’Iva) questo
potrebbe essere in futuro il risparmio effettivo annuale per
noi consumatori di elettricità. Il secondo e ultimo avviso
La messa in mora dell’Italia sugli oneri di sistema è la
seconda: ce ne fu una già nel 2004. Ora se il governo
italiano non darà risposte soddisfacenti entro 2 mesi
scatterà il cosiddetto avviso motivato, che non è più una
fase di trattativa fra Roma e Bruxelles (come ora) ma
rappresenta, in sostanza, un ordine a mettersi in regola
senza discussioni. In caso di non ottemperanza, il
deferimento alla Corte di giustizia di Lussemburgo per
inadempienza e una sentenza avversa porterebbero l’Italia
a pagare una multa minima di 9.920.000 euro più eventuali
interessi di mora, e metterebbe fine al pagamento delle voci
A2, A3 e A5 in bolletta (certo, è probabile che qualcuna
torni in altra veste).
Non ci sarebbero invece rimborsi ai clienti: tecnicamente la
Commissione non accusa l’Italia di aiuti di Stato alle
imprese elettriche nazionali, assimila invece gli oneri
impropri a dei dazi camuffati a danno delle imprese di altri
Stati europei, e per questi è prevista solo
l’eliminazione, senza rimborsi.
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danilo 11 gennaio 2010 12:02
d'accordo, Sugar, ma credo che il discorso dell'inutile
spreco di energia che si perpetra in ogni angolo della
nostra ( ed altrui ) nazione, sia nella sua parte produttiva
che ludica,non presupponga da parte nostra grosse competenze
in materia: lo spreco è spreco e basta; sempre lo è stato
e sempre lo sarà. Ed è VERAMENTE tanto !
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sugar magnolia 11 gennaio 2010 10:40
"....checchè tu ne dica, anche i tuoi amici della sedicente
parte più evoluta di essa ne fanno parte"
La SEDICENTE parte piu' evoluta (o piu' produttiva, o meno
arraffona ......) e' anche quella che consuma di piu'.
Ovvio, producendo di piu' consuma anche di piu'.
Ma quello che volevo dire, ed e' un discorso serio, e' che
pochi di noi hanno una COMPETENEZA REALE ed effettiva per
capire questo complesso problema nella sua interezza.
------------------
"altro che centrale davanti casa"
Nel senso che non sono uno di quegli ipocriti
NOT IN MY BACK-YARD
Se credo che una cosa sia sicura, bene, fatemela anche
davanti a casa, QUESTO INTENDEVO DIRE !!
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danilo 9 gennaio 2010 0:35
purtroppo siamo immersi in una spirale per cui, se non si
aumentano i consumi si soccombe, se si consuma di più per
non dover soccombere, le risorse disponibili non basteranno
più e dovremo soccombere. Così, a grandi linee, sarà il
nostro futuro.
il problema immediato e quello di poter esaudire la prima
richiesta, e questo porta a trascurare una delle possibili
scappatoie a questa situazione; risparmiare energia, evitare
gli sprechi.
Ce ne sono tanti: se crediamo ai dati che ci vengono forniti
per cui, spegnendo il led rosso dello stand-by della
televisione potremmo fare a meno di qualche centrale
elettrica di svariati Mw, cosa succederebbe ( come ho già
detto in altro post ) se ci accontentassimo di 21-22 gradi
negli ambienti di lavoro ( nell'ufficio del vicedirettore
della banca nel mio paese l'ambiente è assolutamente
surriscaldato in inverno e da glaciazione in estate, così
come negli uffici della azienda dove lavoravo fino a 4-5
anni fa e ancor più in quelli dove lavoro oggi , ed in
tutti gli uffici pubblici in cui si mette piede ):
l'illuminazione pubblica accesa a mezzogiorno, le insegne
luminose accese quando tutti stanno a dormire : c'è un mare
di energia che và perduta inutilmente, e noi ci
preoccupiamo maggiormente del led della televisione, male
assoluto della nostra civiltà!Cominciassero a costruire i
televisori che non vanno in stand-by se necessario,ma anche
obbligassero gli utilizzatori di grosse quantità di energia
a mettere in essere sistemi per un razionale utilizzo di
essa; vuoi vedere che potremmo fare a meno dell'apporto del
misero 4 o 5 % di energia delle costruende centrali nucleari
italiane?
Sugar, è questo il problema: non scordiamoci neanche per un
attimo che siamo in Italia ( checchè tu ne dica, anche i
tuoi amici della sedicente parte più evoluta di essa ne
fanno parte ): questo dovrebbe bastare, per il momento, per
poter ragionare con i piedi per terra, altro che centrale
davanti casa!
danilo.
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sugar magnolia 8 gennaio 2010 12:37
IVAN ha ragione.
Non chiacchieriamo "a istinto", informiamoci, ma credo che
alla fine ciascuno dentro di se' si sia gia' formato la
propria opinione e tendera' a seguire le "opinions" che lo
soddisfano maggiormente.
Magari pero' sbaglio ......
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sugar magnolia 8 gennaio 2010 12:29
1) La sicurezza
Il nucleare di oggi è già sicuro: si è giunti ad un
equivalente di oltre 24.000 reattori-anno di esperienza
operativa, gli unici incidenti rilevanti sono stati quello
di Three Mile Island (1979), che non ha causato vittime e
danni all’ambiente, e quello di Chernobyl (1986), doloso e
catastrofico, ma irripetibile nel resto del mondo per la
presenza, in tutti i reattori, di un sistema di sicurezza
fondamentale quale il contenitore esterno. Se poi si
considerano parametri tecnico-scientifici per la misura del
rischio reale, si osserva che spesso la frequenza attesa di
un evento severo e simile a quello accaduto a Three Mile
Island è di 1 su 100mila o 1milione di anni, ovvero
l’ordine di grandezza di un evento quale la caduta di un
grande meteorite sulla terra, come accadde milioni di anni
fa allorché scomparvero i dinosauri.
Ma l’alto livello di sicurezza raggiunto nel nucleare non
è solo questione di tecnologia e di sistemi, è soprattutto
l’effetto di una cultura della progettazione, della
gestione e del controllo che mette la salvaguardia della
salute degli operatori, della popolazione e dell’ambiente
prima di ogni altra cosa.
Nessuna o pochissime attività tecnologiche umane vengono
“vivisezionate” per anni come il nucleare prima di
ricevere l’approvazione e il via libera da parte delle
autorità di controllo e sicurezza: dalla fase di
progettazione (almeno 3 anni), alla scelta del sito (almeno
2 anni) sino alla fase di costruzione ed esercizio
dell’impianto (altri 2 anni).Il grado di sicurezza
raggiunto è indirettamente testimoniato dall’aumento dei
valori degli indicatori di performance dei reattori: una
migliore capacità di gestione è compatibile solo con un
elevato tasso di sicurezza, altrimenti il reattore viene
arrestato.
Nel 2006, la media mondiale di arresti forzati dei reattori
è stata di 0.5 eventi/anno, con una riduzione di oltre il
70% rispetto al 1990. La mancata produzione di energia
dovuta a interruzioni non pianificate è stata ridotta del
54% tra il 1990 e il 2006. Nello stesso periodo, la dose di
radiazione assorbita dal personale delle centrali, già ben
sotto i limiti di sicurezza, si è addirittura ridotta ad un
terzo .I reattori di nuova generazione non potranno che
migliorare ulteriormente queste caratteristiche. Con
l’utilizzo di sistemi di sicurezza passivi basati su leggi
naturali, che non necessitano l’intervento umano o
alimentazioni di energia dedicata, o seguendo la strategia
Safety-by-Design, volta ad eliminare alcuni pericoli e
potenziali incidenti sin dalla fase di progettazione.E
riducendo anche i rischi di proliferazione nucleare, come
proposto dall’iniziativa Gnep (Global Nuclear Energy
Partnership), lanciata dal Dipartimento dell’Energia (Doe)
Usa e alla quale l’Italia partecipa, attraverso
l’adesione siglata dal ministro Bersani. Gnep prevede di
offrire tecnologia nucleare e combustibile “in leasing”
ai paesi che intendono entrare nel nucleare, garantendo il
recupero del combustibile esaurito e il bruciamento delle
scorie nucleari, riducendone radiotossicità e tempo di
vita, in apposti reattori da sviluppare e da realizzare in
paesi “stabili” quali ad esempio Usa e Francia. Sempre
mantenendo un forte controllo internazionale.
2) I costi
Sui costi di produzione dell’energia nucleare non mi
dilungo, poiché sarà tema di altri contributi. Mi limito a
sottolineare che in uno studio condotto nel 2005 dall’Iea
(International Energy Agency, un ente non accusabile di
filo-nuclearismo) e dalla Nea (Nuclear Energy Agency) , si
riportano i range dei costi di produzione previsti
(levelised costs), con il nucleare tra i 31 e i 53 Us$/MWh,
mentre il gas è tra i 43 e i 59 Us$/MWh e il carbone tra 28
e 59 Us$/MWh. Quindi pienamente competitivo, nonostante un
10% di tasso di sconto ipotizzato per il denaro.
3) Le scorie
E veniamo quindi ad uno dei temi più sensibili, sul quale
si addensano le accuse e le scuse per dire no al nucleare: i
rifiuti. Una doverosa premessa: basta col fare sempre i
primi della classe! Magari bravi (non è il nostro caso), ma
spesso terribilmente antipatici. Possibile che scopriamo
sempre i problemi prima degli altri, o ancor peggio a
differenza degli altri? Lo è stato sulla sicurezza, nel
dopo Chernobyl, e abbiamo chiuso le centrali nucleari che
avevamo.Ora, senza entrare nel merito del tema specifico,
chiediamoci: chi ha già il nucleare (alias tutti i paesi
più industrializzati più una buona fetta delle economie
emergenti), è un fesso, oppure un assassino che mette in
pericolo la vita e la salute dei propri cittadini, per
generazioni? Siamo ancora una volta i più intelligenti?
Il problema è eminentemente culturale: non si accetta che
la nostra azione sulla natura abbia una conseguenza (potenza
e responsabilità dell’agire umano), che sia per sua
natura imperfetta e che pur ci siano motivi validi (il bene
comune, lo sviluppo) per continuare ad agire. Ingegnandosi
per limitare i danni e per trarre il massimo vantaggio.
Quindi, via libera a discariche, inceneritori, raccolta
differenziata, risparmio energetico, garantendo rispetto per
le persone e per l’ambiente.Se così deve essere, allora i
rifiuti nucleari sono un problema contenuto in termini di
volumi e masse, che è sempre stato affrontato con grande
attenzione e con grandi margini di sicurezza, dando sfoggio
di tecnologia. Qualche numero per rendere l’idea: un
francese, che consuma energia elettrica praticamente solo da
fonte nucleare, produce ogni anno 3000 kg di rifiuti di ogni
tipo, che comprendono 100 kg di rifiuti tossico-nocivi
(chimici, metalli pesanti non degradabili, etc.) i quali
includono 1 kg di rifiuti nucleari, dei quali solo 0.05 kg
sono i rifiuti radioattivi pericolosi a lunga vita (oltre 30
anni).
In definitiva, un francese nell’intera sua vita, 70 anni
almeno, produce una quantità di rifiuti nucleari pericolosi
la cui quantità starebbe in una sfera di vetro sul palmo di
una mano. I metri cubi giornalieri di rifiuti che crescono
sul ciglio delle strade campane non saranno radioattivi, ma
non pongono meno problemi.Pensare che non si possano
realizzare depositi adeguati per trattare gli uni e gli
altri, pare francamente improbabile nel 2008. Si dirà: ma i
rifiuti nucleari permangono per migliaia di anni. Per ora è
ancora così, probabilmente non lo sarà in futuro con lo
sviluppo dei reattori per il bruciamento delle scorie. E
teniamo pure conto che la piramide di Cheope,
tecnologicamente meno sofisticata di un deposito nucleare,
è pur sempre in piedi da almeno 4500 anni.In conclusione,
nessuno intende sminuire la criticità, la delicatezza, la
complessità della questione nucleare. Ma la realtà urge
che si prenda posizione su alcuni problemi “tecnici”,
dai rifiuti convenzionali alle infrastrutture per i
trasporti all’energia. Sul nucleare, si prenda una
decisione politica, si muovano anche i corpi intermedi, le
associazioni, gli industriali. Ma non ci si nasconda dietro
a presunti problemi tecnologici insormontabili
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-----------------------
Chi non sia tecnico della materia (un professionista, e
credo che siano davvero pochi...... gli urlatori molti di
piu') DIFFICILMENTE PUO' PARLARE A RAGION VEDUTA SU UNA
MATERIA COSI' TECNICA.
Possiamo solo leggere i pareri (piu' o meno professionali)
PRO o CONTRO e lasciarci guidare dal nostro discernimento
che, sottolineiamolo per bene, non potra' mai essere
imparziale.
Siamo per forza guidati dalle ns. convinzioni
politico/ideologiche e da queste condizionati.
Potremmo trovare decine di pareri dell'una o l'altra sponda,
tutti piu' o meno competenti ma, chiedo io, NOI CHE
COMPETENZA ABBIAMO PER GIUDICARE A RAGION VEDUTA ????
Credo davvero poca, ciascuno ragiona guidato dal proprio
buon senso e dal proprio bagaglio culturale, ma l'argomento
e' davvero sconfinato.
SPERO DAVVERO CHE ENTRO IL 2020 SI POSSA PARTIRE E SAREI
DISPOSTISSIMO A CHE COSTRUISSERO ANCHE DI FRONTE A CASA
MIA.
Vedremo i successivi governi come si muoveranno.
anche se permane in me un certo grado di paura che
un'eventuale sinistra bloccherebbe il tutto solo per
opposizione ideologica a quanto fatto e disposto da S.B.
|
IVAN. 8 gennaio 2010 0:40
.
LE QUESTIONI SUL "NUCLEARE"
*****
Tanto per non chiacchierare "ad istinto", proviamo a
definire un questionario metodico dei punti principali:
1) CONVENIENZA: il Nucleare è davvero necessario - ed
economicamente conveniente?
2) FABBISOGNO INTERNO DI ENERGIA: quanto è previsto che
possa coprirne, l'attuale Programma?
3) CENTRALI: dove costruirle, ed a quali costi?
4) URANIO: dove procurarselo e come arricchirlo?
5) SICUREZZA: chi si occupa della supervisione degli
impianti?
6) SCORIE: come, dove e a che prezzo smaltirle?
7) SPECULAZIONI: quali interessi privati cela il Programma
avanzato dal Governo?
8) PRECEDENTI: che garanzie ci sono che le Centrali
divengano davvero operative, e non siano abbandonate come le
precedenti dopo che i loro promotori si sono spartiti gli
stanziamenti iniziali?
.
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lucillafiaccola1796 23 dicembre 2009 19:01
E l'uranio dove lo piano? E l'acqua? Il PòPò... poverino
è diventato un fiume secco di merla!
L'acqua ce la privatizzano in modo che la paghiamo e non ce
la danno... Neanche le faranno le centrali nucleari...
importeranno a suon di quattrinoni [nostri], 50percento a
zarkosì 50percento a pirlusckonì... Se ti faccio vedere
una noce... tu pensi che contiene il gheriglio... invece...
no!
Quindi non ci dobbiamo preoccupare neanche delle scorie! E'
tutta nà bufola [si dice bufola... bufala... è la fattrice
della mozzarella!]
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sergio2 23 dicembre 2009 13:47
Il nucleare è ritornato all'attenzione dell'agenda
politica.
Visto che in occasione delle feste tutti abbiamo un po' di
tempo in più, rispolvero questa discussione per consigliare
una lettura.
"Nucleare? Sì, grazie" di Luca Iezzi.
E' una lettura relativamente facile, non ideologica e
apriorisitca, che affronta con una corretta impostazione e
contestualizzazione il tema della scelta nucleare.
Ne consiglio la lettura a tutti, sostenitori, contrari e
indifferenti... perché sul tema energetico nessuno dovrebbe
essere indifferente.
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vendo fagioli 9 agosto 2009 0:00
Se le centrali potessero andare con le cazzate di Topezio
non ci sarebbero problemi. Il mondo intero ne avrebbe
giovamento ma, purtoppo le sue cazzate non servono a niente
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IVAN 9 agosto 2009 0:00
Caro "uno ecc" (ti secca usare un nick
decente, almeno quando ti rivolgi direttamente ad un
interlocutore? Grazie) che "tutte le
grosse nazioni stanno costruendo centrali nucleari"
è una fantasia soltanto TUA. Infatti le
costruiscono SOLO le Nazioni che sono INDOTTE a
farlo. - Quelle che per loro stessa natura
geografica/geologica NON possono sfruttare ALTRE fonti di
energia. - Quelle che per calcoli politici boicottano
lo sviluppo delle energie rinnovabili. - Quelle che non
istruiscono i propri Cittadini ad una responsabile economia
energetica nel privato. Ti scatta qualche molla?
No? Allora facciamola breve: leggi il resto del thread
- che stando al tuo commento hai evidentemente saltato a
piè pari - e capirai che il punto non è Nucleare
sì/Nucleare no, bensì il senso di responsabilità e
coscienza civica di coloro che avanzano la proposta.
Quindi, possiamo parlare in modo SERIO di Nucleare
SE a proporlo fosse una Commissione indipendente,
coscienziosa, preparata e DISINTERESSATA...ma a
questi intrallazzoni non lascerei installare neanche una
pila duracell. Mas claro, ahora?
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Topesio 8 agosto 2009 0:00
Il vero problema invece sono gli autentici idioti come te,
quelli sì che rappresentano un vero pericolo per la
società, specialmente quando straparlano di cose di cui non
conoscono assolutamente NULLA!
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uno non farabutto schifato dai farabutti 8 agosto 2009 0:00
per Ivan; ritengo che i farabutti siano quella banda
che con modo di fare incivile protesta, senza sapere il
perchè, ed arreca danno al prossimo. I farabutti sono
quelli che hanno promesso di risolvere tutto con il
fotovoltaico e con l'eolico(forse dopo aver mangato
fagioli)mentre sanno benissimo che con tali sistemi ben poco
si potrà fare. I farabutti sono coloro che ci hanno
costretto a comprare energia da quelle nazioni che, a spese
nostre, hanno costruito le centrali nucleari a ridosso delle
Alpi. I farabutti sono coloro che fingono di ignorare che
tutte le grosse nazioni stanno costruendo centrali nucleari
e/o demolendo le vecchie per potenziarle. I farabutti e
nmascalzoni sono coloro che fingono di ignorare che senza
energia una nazione è meno di zero ed è destinata a
chiedere l'elemosina. Ecco chi sono i veri farabutti e i
mascalzoni che rappresentano un pericolo ed una zavorra per
la società.
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IVAN 7 agosto 2009 0:00
IL SOLE? UN IMMIGRATO CLANDESTINO, MI
CONSENTA!" Per la serie:
CVD... La scelta del Governo di puntare sul
Nucleare, oltre ad avere un costo enorme, sottrae risorse
determinanti per lo sviluppo delle Energie Rinnovabili.
Lo dimostra infatti la Mozione 155
presentata al Senato dal PDL, con cui il Governo si impegna
a tagliare i fondi sul Solare Termodinamico. Si tratta
di una scelta in controtendenza con la strada intrapresa
invece da Spagna e Germania. Ma in Italia i governanti
hanno altri interessi. Privati, non pubblici. Non
che da questo Governo mi aspetti qualcosa di differente,
dato il grazioso elenchino dei suoi componenti (tra i
firmatari della Mozione: MARCELLO DELL'UTRI. Fate
voi...), però mi lascia sconcertato sentir sostenere il
nucleare anche da coloro sui quali andranno a gravare
tutti i controsensi di questa svergognata dimostrazione di
facciadiculaggine. La Mozione n. 155 del PDL è
un INSULTO a chiunque abbia un po' di sale in zucca.
Questo è un Governo che pensa di abolire la caduta delle
meteore per Decreto Legge. Vive in una realtà tutta sua, in
cui i bisogni e le sofferenze del Popolo che in teoria
dovrebbe rappresentare sono visti solo come un fastidioso
disturbo ai suoi piani di fare man bassa.
Quella del Nucleare è una decisione che dimostra quanta
voce in capitolo abbia il "dissenso" di un intero
popolo contro il "consenso" di una quindicina di
farabutti nei posti chiave della Gerarchia Sociale. Cosa
loro e basta.
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danilo 20 giugno 2009 0:00
per u.n.c. io ti propongo " risparmio
energetico " e tu mi rispondi " fica ".
sebbene il tuo argomento sia più interessante non
siamo sulla stessa lunghezza d'onda. hai
vinto tu. Ah,nel precedente post ho consumato
inutilmente circa 33Wh, ma questo, ancora, me lo posso
permettere: tanto non fumo!!!! danilo.
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'Coglione' 20 giugno 2009 0:00
Senti un po', multi-nick "non
coglione": Da una parte scrivi "il
Nucleare proprio no", dall'altra
"Grazie Silvio per le centrali"... Bel
giochino da fare coi "non coglioni" come te, ma se
vuoi essere preso sul serio dai "coglioni" ti
conviene pensarci sopra un po' di più, prima di premere
il tasto "invio". Ci guadagnamo tutti
quanti, fidati.
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uno non coglione 20 giugno 2009 0:00
per danilo, hai fatto qualche calcolo per conoscere
quanta energia hai consumato per fare quella serie di
elencazioni Kulturali, progressiste e soprattutto inutili
nelle quali, se fai un serio esame di coscienza, neache tu
credi o, almeno, ritieni che siano inevitabili. Davati ad
una bella gnocca tutti fanno dei pensieri e così succede
per l'aria condizionata. L'esempio è un pò frivolo
ma per la tua elencazione non poteva essere più
acculturato.
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danilo 20 giugno 2009 0:00
Uno non coglione ha scoperto che c'è bisogno di
energia, ma siccome non è coglione è convinto che
l'energia che serve debba necessariamente essere
prodotta a modo suo. non si accorge, invece,
degli enormi sprechi di energia a cui il nostro forsennato
tenore di vita ci ha abituati: luce stradale accesa anche a
mezzogiorno in interi quartieri, aria condizionata in tutti
gli uffici pubblici e privati a livelli da glaciazione in
estate e da sublimazione in inverno,soffi di aria compressa
a go-go in tutte le industrie a gonfiare le nuvole,megawatt
di insegne luminose che restano accese tutta la notte quando
il 95% dei potenziali clienti se ne stà a
dormire,Automobili nei centri storici da 5 km al litro,
eccetera. E chi glielo dice che cambiando
abitudini e sfruttando quello che si può sfruttare, le
risorse disponibili potrebbero quasi bastare? ah,
ma lui già ce l'ha messa tutta: ha spento il led della
televisione! danilo.
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лень 19 giugno 2009 0:00
Beh, caro Gianni, il signor U.N.C. non ha tutti
i torti... Infatti, se chiudi gli occhi, gli asini che
volano puoi vederli anche tu. Se chiudi gli
occhi. (P.S: Nel Governo Bradipo ci manca
giusto il Ministro per lo Sviluppo Energetico...Però
ovviamente ci vuole uno che non sia coglione. Vuoi
vedere che lo abbiamo trovato?...)
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