Commenti
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Privato sottufficiale
2 luglio 2007 0:00
Per Giacomo.

Da avvocato avrei mille ragioni (di convenienza) per dire sì al ripristino del numero chiuso; però sono contrario.
Mi basterebbe sapere che il concorso per l'abilitazione si fa in modo serio, senza permettere scopiazzature, e mandando all'altro paese quelli che nelle prove d'esame commettono errori di ortografia.

Veniamo all'AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati).
Non ti pare che siano un pochino egoisti questi giovani rampanti che chiedono di chiudere le porte ora che essi sono al sicuro?
Adesso propongono il numero programmato per l'accesso alla facoltà di Giurisprudenza ed un secondo numero programmato per l'accesso al praticantato?
Quest'ultima cosa mi pare, francamente, ridicola.
Alla fine di questo tortuoso percorso, il praticante entrerà finalmente nello studio di un giovane avvocato AIGA, che forse ha fatto l'esame a Catanzaro qualche anno fa; il quale, forte della conoscenza acquisita nell'aggirare gli ostacoli che gli impedivano l'accesso alla professione, dispenserà i suoi consigli e la sua scienza al povero disgraziato, guardandosi bene dal dire dove ha conseguito l'abilitazione.
Topesio
2 luglio 2007 0:00
Finiamola, una volta per tutte: da che mondo è mondo le lobby e le corporazioni hanno sempre fatto di tutto per difendere il loro orticello (talvolta un vero e proprio latifondo), dando nel contempo ad intendere che lo facevano nell'interesse della comunità e non certo nel loro.
Quindi, fate pure le vostre riflessioni...
Gourry
2 luglio 2007 0:00
Mariella da quei 3.400 euro devi sottrarci le imposte ecc.ecc.. Quelli sono soldi che dai a Prodi e a Bersani ;)
Giacomo
2 luglio 2007 0:00


Giusto Oggi sono stato da un mio caro amico Notaio per una stipula, abbiamo poi pranzato insieme,


HO PARLATO DI VOI E DELLE VOSTRO SOSTEGNO ALL'APERTURA LA MERCATO.


MI HA RISPOSTO PROMETTENDO DI INVIARMI UNA CHICCA A SMENTITA DELL'UTILITA' DI TAL PROVVEDIMENTO

ED DI COME ALTRE PROFESSIONI RICHIEDONO UNA REGOLAMENTAZIONE CHE LIMITI L'ACCESSO ALLA PROFESSIONE


LEGGETE POI, AVENDONE VOGLIA, COMMENTATE:

i "nota bene" sono miei

"14.10.2005 AVVOCATI, DOPPIO NUMERO CHIUSO PER FRENARE IL BOOM"


("Il Sole 24 Ore" del 14/10/2005)



IL SOLE 24 ORE

Avvocati, doppio numero chiuso per frenare il boom

I GIOVANI DEVONO ESSERE I PROTAGONISTI DELLA "RINASCITA" DELL'AVVOCATURA, PROPONENDO UNA STRATEGIA CREDIBILE PER SUPERARE LE INSIDIE DI QUANTI SOLLECITANO LA LIBERALIZZAZIONE E IL RIDIMENSIONAMENTO DEGLI ORDINI.
LA STRADA, SECONDO MARIO PAPA, PRESIDENTE DELL'AIGA (1'ASSOCIAZIONE DEI GIOVANI AVVOCATI), PASSA DALLA QUALITÀ:

("nota bene") UNA CARATTERISTICA IN ANTINOMIA CON LA CRESCITA ESPONENZIALE CHE LA CATEGORIA STA CONOSCENDO NEGLI ULTIMI ANNI.

GLI ISCRITTI AGLI ALBI SONO ORMAI 160 MILA E I NUOVI INGRESSI VIAGGIANO AL RITMO DI 12-15MILA UNITÀ L'ANNO.
COME HA DENUNCIATO A PIÙ RIPRESE IL CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE (ATTRAVERSO EMILIO NICOLA BUCCICO, GIÀ PRESIDENTE E ORA AL CSM, E GUIDO ALPA, CHE È AL VERTICE DEL CNF)
L' AVVOCATURA,

("nota bene") PER LE SUE DIMENSIONI, STA DIVENTANDO UN CORPO INGOVERNABILE IN RELAZIONE ALLE PREROGATIVE DI GARANZIA DEL PUBBLICO CHE GIUSTIFICANO L'ORDINE: IL CONTROLLO DEONTOLOGICO E SULLA QUALITÀ DELLA PRESTAZIONE.


ED È PER CORRERE AI RIPARI CHE MARIO PAPA - NELLA GIORNATA DI APERTURA DEL XIX CONGRESSO DELL'ASSOCIAZIONE IN CORSO FINO A DOMANI A NAPOLI -

("nota bene") HA RILANCIATO LA PROPOSTA DEL NUMERO CHIUSO, ARTICOLATO SU DUE LIVELLI.
L'AIGA PROPONE CIOÈ IL «NUMERO PROGRAMMATO ALL'UNIVERSITÀ, DOPO IL PRIMO
ANNO COMUNE E PRIMA DELL'INGRESSO AL QUADRIENNIO DELLA NUOVA CLASSE DI LAUREA IN GIURISPRUDENZA.
CIÒ - HA DETTO PAPA – CONSENTIREBBE DI MISURARE MOTIVAZIONI E SOSTENIBILITÀ INIZIO DEL PERCORSO,QUANDO CIOÈ IL GIOVANE HA TUTTE LE OPPORTUNITÀ ALTERNATIVE ANCORA APERTE, DIVERSAMENTE DA QUANTO ACCADE IN SEDE DI ESAME DI STATO, ALLORCHÉ L'INGRESSO ALL'ALBO, DOPO CINQUE ANNI DI UNIVERSITÀ E DUE DI PRATICANTATO, DIVENTA UNO SBOCCO LAVORATIVO DISPERATAMENTE OBBLIGATO».
UN SECONDO NUMERO PROGRAMMATO, NELL'ACCESSO AL PRATICANTATO, «PERMETTEREBBE - SECONDO PAPA – DI SAGGIARE LA PREPARAZIONE CONSEGUITA ALL'UNIVERSITÀ, OVVERO L'IDONEITÀ AD AFFRONTARE IL PERCORSO CHE CONDUCE ALL' ISCRIZIONE ALL'ALBO.
LA VERIFICA POTRÀ CONSISTERE IN UNA PROVA PRESELETTIVA PER QUIZ FUNZIONALE ALL'INGRESSO DEL LAUREATO IN UNA SCUOLA FORENSE BIENNALE».
IL PROGETTO DELL' AIGA PREVEDE, A QUESTO PROPOSITO, LA CENTRALITÀ DELLE SCUOLE FORENSI, COORDINATE DAL CENTRO DI FORMAZIONE DEL CNF: A LORO SPETTERÀ LA DECISIONE DI RICORRERE, EVENTUALMENTE, A CONVENZIONI CON LE UNIVERSITÀ.
IL CONGRESSO - CUI INTERVERRANNO LE VARIE COMPONENTI DELL' AVVOCATURA – COSTITUIRÀ UNA PROVA DEL NOVE PER VERIFICARE SE, ALMENO A GRANDI LINEE, QUESTA PIATTAFORMA POSSA RACCOGLIERE L'ADESIONE DELLE COMPONENTI DEL MONDO FORENSE.


("nota bene" ANZI "benissimo" ) ANCHE SE PAPA È CONVINTO CHE ORMAI OCCORRE GIOCARE ANCHE "D'ANTICIPO", SCHIERANDO I GIOVANI IN PRIMA FILA PER DIFENDERE, CON FIEREZZA, LE RAGIONI DELLA PROFESSIONE, CONTRO CHI PRETENDE DI EQUIPARARLA ALL'IMPRESA.
N.T.



DUNQUE COME LA METTIAMO?

stancodellecaste
2 luglio 2007 0:00
Mariella!!!! Ma cosa mi racconti mai!!!! Non ci posso credere!!!!! Noooooooo!!! Ma davvero i notai fanno queste cose???? Ma guarda che ti sarai sbagliata!!!! Non te ne sei accorta, ma di sicuro era un avvocato travestito da notaio!!!! Non hai visto come era brutto, piccolo, torvo e cattivo??? Se fosse stato un notaio sarebbe stato alto, biondo, atletico, bello come il sole e soprattutto ONESTISSIMO!!!!
Ma guarda che i notai queste cose non le fanno mica...nonononono. Brutto avvocato cattivo che ti travesti da notaio e fai le brutte cose!!!!
Mariella, se tu hai seguito il forum avrai capito che i notai queste cose le fanno nel tuo interesse di cittadina!!! Avrai capito che, come dice il nostro buon De Falco sul forum gemello a questo, il notaio ti fa pagare 3400 € (più, ovviamente, il nero) nel tuo interesse!!! Solo che tu, non avendo passato il concorso di notaio, non puoi capire!!! Tu non lo sai ma "in realtà la tariffa notarile è sottratta alla libera contrattazione NELL'INTERESSE DEL CITTADINO" (cfr. notaio Roberto De Falco, 01.07.2007, frase da scolpire nella roccia e da fondere nel bronzo ad imperitura memoria). Ergo, i 3400 € (+ i 1000 € diciamo così, "in contanti", ma questi sono dettagli...) tu li paghi non perchè quella dei notai è una lobby, ma per tutelare i tuoi stessi interessi di cittadina!!!! Ma non ti sei sentita più felice e tutelata dopo aver ammirato il notaio brandire coraggiosamente l'arma del rogito come un impavido scudiero al fine di trafiggere mortalmente il mostro dell'incertezza del diritto??? Non ti si riempiono gli occhi di commossa ammirazione di fronte a cotanto e fulgido esempio di tutela delle legalità? Non ti si riempie il cuore di gioia pensando che quando dormi il plebeo sonno della zotica (perché tale sei tu, esattamente come me, non avendo potuto abbeverare la tua povera ed arida mente alle fonti di illuminata saggezza del Codice Civile) il prode notaio veglia su di te assicurando, unico illuminato tra vil genti, la legalità e la certezza del diritto?
Quindi, non perderti dietro a miseri 3400 € (più 1000 €, diciamo così, non ufficiali..) Non è il vile denaro che conta. Ben altre cose costituiscono le fondamenta del vivere civile, ed il notaio è sempre lì, al tuo fianco, a difenderle con la spada e con la penna…Solo che tu, Mariella, non essendo, come me, laureata in Giurisprudenza, e non avendo passato il concorso da notaio, non puoi nè capire nè giudicare...Chiedi ad Alex, lui ti spiegherà tutto....io non posso, c'ho solo una pezzentissima laurea in ingegneria...
Giacomo
2 luglio 2007 0:00


PRIVATO SOTTUFFICIALE


mi sembrava ovvio che il riferimento all'acido lattico fosse del tutto ironico e privo di pretesa scientifica alcuna,

anche perchè sin'ora ho visto palestre con frequentatori intenti a pompare bicipidi e pettorali, ma cervelli non ancora.

Giacomo
2 luglio 2007 0:00


MARIELLA


dei 3.400 eu, quante erano imposte? Direi che specificarlo assume un certa importanza.


Quanto ai 1.000 euro in nero poteva benissimo non concorrere al comportamento scorretto e farne denucia.


Infine Lei in qualità di acquirente aveva diritto di scegliere il Notaio che meglio le pareva, anche dopo avere ricevuto i diversi preventivi di spesa.


Giacomo
2 luglio 2007 0:00


Ripeto ancora che non sono Notaio sebbene tale mi definiate.


Il dire che il Notaio costa/guadagna troppo è inevitabile conseguenza della totale perdite della riconoscenza dei meriti di ciascuno.

Non vedo perchè chi ha investito su se stesso in anni di studio e sacrifici debba ora quasi sentirsi in colpa perchè ha un reddito superiore a coloro i quali, in barba al proprio potenziale, hanno cestinato i libri e la formazione a 14 anni e si son messi a fare il primo lavoro che capitava, senza che si fossero posti alcun obbiettivo.


QUESTO MODO DI PENSARE E' A MIO AVVISO OLTREMODO PERICOLOSO.



STANCO DELLE CASTE:



Lei ha citato ad esempio i magistrati, ma è a conoscenza del fatto che ad oggi hanno uno stipendio netto di circa 10.000 eu al mese?

- che i notai Italiani dichiarano in media 420.000 eu l'anno (non 600.000)
ma soprattutto che il reddito dichiarato è cosa ben diverso "da quanto messo in tasca" a fine anno.
i notai dichiarano pressochè tutto a differenza delle altre categorie (o pensa che i 2,5 miliardi di imposte evase sia solo colpa di commercianti e ristoratori???) e dei 420.000 almeno 2/3 vanno in "fumo".

- molti Notai hanno un repertorio da 20/25 atti al mese (ho avuto modo di collaborare con diversi diversi) e questo porta ad un imponibile ben al di sotto dei 420.000 suddetti?



Lei e' libero di pensare che i Notai costino troppo ed
è assolutamente libero di SOGNARE DA BUON UTOPISTA CHE APRENDO IL MERCATO I COSTI SI RIDUCANO


Sebbene gliel'abbia già richiesto - inutilmente -


VORREI MI SPIGASSE:

- se un funzionario com. potesse autenticarel'atto, lo stesso chi lo redige?
Lei?
se le chiedo legge 47, o certificazione energetica, atto notorio, vendita a corpo e non a misura, trattamenti tributari, agevolazioni fiscali...
Lei sa si cosa si tratta?
E come scriverlo? (CONSIDERI CHE LE SUDDETTE SONO L'ABC DI UN ATTO)

Se le chiedo quali sono le formalità richieste (a pena d nullità) le conosce?

Ovviamente la risposta è noi perchè Lei è preparato in altro.

Deve dunque farlo redigere da un avvocato, E CREDE CHE LO STESSO LAVORI GRATIS?

GLIELO GIA' CHIESTO

Se un notaio sui citati 927 eu ha circa 300 eu di guadagno netto, l'avvocato che riduzuione vuole che le possa fare???


Possibile che per sia disposto a METTERE A RISCHIO LA PROPRIETA' DELLA SUA CASA a fronte di un misero risparmio di qualche Euro???


Quanto poi alle capacità dell'Avvocato in materia, ho seri dubbi poichè, come mille volte qui già detto, lo stesso ha competenze specifiche in altre materie.

Un Avvocato per quanto preparato, diciamo anche il migliore NON passerebbe mai il Concorso Notarile sulla base delle conoscenze di cui già dispone, poichè lo studio necessario e la pratica differiscono totalmente.


mariella
2 luglio 2007 0:00
Ho stipulato l'atto notarile il 5 giugno u.s. dopo un giro tra i notai di Cosenza e Rende "non avendo possibilità di scelta...è una lobby" ho dovuto obtorto collo pagarne al prezzo di euro 3400 in assegno circolare più 1000 euro in contanti "dicasi in nero". Ma è così tra tutti, non ho avuto scelta prendere o lasciare. Ora ciò che è stato pagato in assegno circolare è dichiarabile ma ciò che è in nero va a vantaggio del solo notaio. Si presume data la fama del notaio che faccia un notevole numero di Atti al mese. Fate voi i conti. Chi tutela lo Stato Italiano Noi che dichiariamo in busta paga o chi ruba?
Cordialmente. Mariella
stancodellecaste
2 luglio 2007 0:00
Alex, mi stupisce la tua reazione. Qui se c’è qualcuno che ha impostato la discussione basandola sulle provocazioni personali parlando di brugole da 12, autisti e netturbini, sei tu. Sei semplicemente stato ripagato con la tua stessa moneta…comunque, mi fa piacere che si possa reimpostare lo scambio di vedute lasciando da parte la rissa verbale e confrontandoci sui fatti e sulle loro interpretazioni…peccato che ritorniamo alla solita solfa “tu sei un ingegnere e non puoi capire…”..come se i Cittadini non laureati in Giurisprudenza non possano permettersi di valutare, giudicare ed esprimere il loro punto di vista su questioni che toccano molto pesantemente il loro portafoglio…
Io mi sono inserito in questo forum (che, continuo a sottolinearlo, non è per specialisti di Diritto ma è dedicato ai consumatori o, se vogliamo, ai Cittadini) segnalando con cifre concrete l’eccessivo costo delle prestazioni notarili e descrivendo in modo dettagliato il meccanismo perverso che porta alla esplosione di questi costi (il fatto che i notai siano da un lato pubblici ufficiali ai quali il Cittadino è obbligato per legge a rivolgersi e dall’altro dei liberi professionisti che agendo in regime di monopolio possono applicare le tariffe che meglio credono sottraendole a qualunque forma di controllo o contrattazione). Parlo, ancora una volta, di costi, e non di guadagni.
Ora, tu sei avvocato. Saprai benissimo che il presidente degli ordini degli Avvocati ha dichiarato a chiare lettere (intervenendo anche con pagine intere sui quotidiani a maggiore tiratura quali la Repubblica) che gli Avvocati sono pronti e professionalmente preparati a prendersi in carico, in affiancamento ai notai, l’onere relativo agli atti delle compravendite immobiliari con valore catastale inferiore ai 100.000 Euro. Questo è stato dichiarato ufficialmente dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati, e non ho motivo per non credergli. Al tempo stesso, come Cittadino abituato a confrontarsi con i meccanismi della economia di mercato, ho la matematica certezza che questo si tradurrà in un ampliamento della scelta da parte del Cittadino pur mantenendo inalterata la qualità della prestazione fornita (sempre stando a quanto dichiarato dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati). Non si impedisce ai notai di continuare ad occuparsi di tali atti, gli si dice semplicemente che non avranno più l’esclusiva e che per queste compravendite si dovranno confrontare in termini di rapporto qualità/costo con gli Avvocati. In questo non c’è nulla di avvilente o deprofessionalizzante né per gli avvocati né per i notai. Nonostante questo, i notai si sono opposti, ottenendo alla fine lo stralcio dell’emendamento. Qualcuno mi sa spiegare perché senza trincerarsi dietro spiegazioni su come funziona il sistema OGGI? Perché qui sta il punto…è chiaro che il sistema va modificato, ma se continuiamo a ragionare sulle regole di oggi sarò facile dimostrare che nulla può essere cambiato…
Ed un altro punto ancora non ha avuto risposta: se i notai sono convinti di applicare tariffe eque, perchè hanno così paura del confronto con gli Avvocati?
Saluti
Privato sottufficiale
1 luglio 2007 0:00
Per Alex.

Hai detto che "I notai scomparirebbero perché con i costi del percorso di vita nessuno farà più così tanta fatica per 12/14 anni di studio a fronte di un incentivo che è pari quello di un avvocato o segretario a caso che può studiare solo per 6/8 anni".

Ti dispiace dirci, nel dettaglio, come si arriva a 12/14 per i notai ed a 6/8 per gli avvocati?
Mille ringraziamenti anticipati per la risposta.
Alex
1 luglio 2007 0:00
A sottuff...

chi non ha argomenti scende alla rissa. Beh, vacci da solo. Non meriti nemmeno risposta.
Gourry
30 giugno 2007 0:00
Senza il timbro del Notaio il mondo non va a rotoli ci mancherebbe, ma sicuramente il nostro ordinamento e coloro che vengono governati ne subirebbero un grave pregiudizio. In ogni caso il mondo, e specialmente questo forum, starebbe meglio senza i tuoi vuoti e ripetitivi interventi.
Topesio
30 giugno 2007 0:00
Capisco... allora vuoi intendere che nelle altre discussioni ti sei limitato a dispensar sciocchezze?
Infatti mi pareva...
Lorenzo
30 giugno 2007 0:00
Senti, senti... gourry lo stupidotto che vuol fare una discussione seria! ahahaha!
Privato sottufficiale
30 giugno 2007 0:00
Adesso comincio a capirci qualcosa.
Dunque, Alex esercita la professione di avvocato in un paese africano e si trova in Italia per motivi turistici.
Per questa ragione non si è accorto che in Italia non esiste più il minimo inderogabile per gli onorari.
Non sa nemmeno che quando si consegue l'abilitazione in Italia si può esercitare in ogni ramo del diritto; ma che, per forza di cose, ogni avvocato sceglie di specializzarsi, in proprio, su una o più materie specifiche (amministrativo, contabile, penale, familiare, lavoro, fallimentare, infortunistica, ...).
Secondo il grande Alex gli avvocati possono trattare bene tutto, eccettuate le questioni relative alle compravendite immobiliari.
I segretari comunali provvedono già adesso a redigere gli atti nei quali sono parte i Comuni.
Evidentemente quelli sono quisquilie; le vere difficoltà, stando alle sue "argomentazioni", nascono quando due privati decidono la compravendita di un terreno che vale pochi Euro.
In questo caso, se non c'è il timbro del notaio il mondo va a rotoli.
Gourry
30 giugno 2007 0:00
Topesio per favore, questa è una discussione seria, o almeno pretende di essere tale, potresti astenerti dall'intervenire? Grazie ;)
Topesio
30 giugno 2007 0:00
E ti pareva che non infilassero anche qui le solite cretinate sull'URSS, su Cuba e via discorrendo!?
Mi pare che il vostro disco si sia incantato da un pezzo, ma d'altra parte se non fosse incantato non avreste più argomenti, ammesso che le minchiate che partorite siano da considerare argomenti.
Che pochezza intellettuale, che miseria...!
Alex
30 giugno 2007 0:00
Per Stanco Stanco

Tre passaggi veloci, o quasi.

In primis non condividerò mai le sciocchezze che scrivi ma non mi sono permesso di aggettivare continuamente la Tua persona. Criticherò sempre le Tue idee malsane ma non mi piace l’attacco gratuito. Proviamo a ricambiare per questioni di reciprocità. OK?

Di seguito. Il problema è che tu pensi che un servizio di altissimo livello debba essere nominalmente gratis (o simili) perché il costo deve essere spalmato sulla collettività.
Il servizio quindi funziona, dato che mi sembra comune, e il sistema giuridico ITALIA non mi sembra da abbattere.

Il Tuo problema è solo che non vuoi che questo costo, nell’entità odierna venga rovesciato sulle spalle degli italiani.

La tua alternativa allora ha due nomi: o pubblicizziamo il servizio o lo mettiamo in competizione con soggetti di cui c’è disponibilità, a prescindere dalla preparazione specifica.

Il servizio pubblico ha dimostrato negli anni il non essere in grado di fornire alcuna garanzia di efficienza. La PA è geneticamente in collasso e ogni tentativo di allargare le sue competenze è stato fallimentare sotto il profilo della funzionalità nonché si è palesato quale immotivato moltiplicatore dei costi, con tendenza a infinito.
Il trend odierno è quindi l’opposto: snellire la burocrazia e privatizzare ovunque possibile.
L’idea è pertanto da scartare in quanto antistorica e foriera di insuccessi tali da innescare un effetto domino su tutto il mondo degli atti di disposizione patrimoniale.

Tu proponi perciò di allargare le competenze dei notai, oggi esclusive, a soggetti che hanno a loro volta competenze esclusive.
Capisco il tuo ragionamento, ma solo perché sei un Ingegnere digiuno di formazione giuridica: Tu dici il costo è alto perché lo possono tenere artificialmente alto essendo pochi. Allarghiamo l’offerta e il costo crollerà.
Concetto suggestivo, ma sbagliato.

Se volessimo allora risolvere il problema endemico della giustizia italiana, sempre in arretrato con i fascicolo da smaltire, Tu diresti allarghiamo il numero dei magistrati togati. Certo Ti risponderei io, ma dove li prendiamo: non basta mica solo fare un concorso: Ti serve che un tot numero di soggetti con la preparazione minima richiesta lo passi, si faccia il biennio di uditorato, impari il mestiere ed entri a regime.

Giro l’esempio sui notai: non basta prendere soggetti con altre qualifiche farli entrare a casaccio nel circuito ed hai risolto il problema.

Devi garantire che chi entra abbia la stessa preparazione e abbia dedicato quindi anni e anni della sua vita post universitaria a studiare, aspettando spesso di passare i trent’anni prima di essere al livello, come dicevo altissimo, richiesto dal concorso di notaio.

La preparazione dei segretari comunali e degli avvocati non è certo mediamente paragonabile nello specifico settore a quella notarile. Ma non perché i primi sono scemi: solamente perché sono vocati ad altro.

L’attività forense non richiede l’aproffondimento quotidiano della materia immobiliare o societaria. Mentre chiama di certo a essere protagonisti della materia processuale.
Per altra materia (diritto amministrativo) puoi dire lo stesso dei segretari comunali.

Del resto questi due soggetti hanno competenze esclusive nelle proprie aree core business proprio in ragione di una naturale specializzazione nel settore.

Questo a garanzia dell’ottimizzazione del servizio, e del costo (inteso come rapporto qualità prezzo e non come minor spesa).
E non si possono confondere ruoli e professionalità. Sarebbe come dire che un ingegnere civile e un informatico, che hanno lavorato per dieci anni nei rispettivi settori, sono fungibili. Oppure che un medico ortopedico vale quanto un cardiologo in un’operazione a cuore aperto.
Non sta in piedi: la laurea in comune non basta.

Se Tu ritieni di poter abbassare il prezzo allargando l’opera a soggetti che fanno altro ed hanno a loro volta le proprie competenze esclusive dimentichi che questo ragionamento non si può fermare e fa conseguire la fine della professionalità.

Se il miglioramento del servizio è l’abbattimento del prezzo, nessuno allora dovrebbe avere competenze esclusive per ottimizzare la concorrenza. I notai andranno in tribunale, non so con che danni, gli avvocati potranno essere nominati segretari comunali, chissà con che patti, e questi ultimi stipuleranno qua e là.

L’unica certezza sarà l’abbassamento della qualità della prestazione offerta da soggetti non specializzati e l’innalzamento del contenzioso (che ha comunque un costo per il contribuente, inteso non solo come stipendi e spese di giustizia ma come danno al sistema).

Da ultimo Ti ricordo che il ruolo di questi soggetti (avvocati, segretari e notai) non è però in competizione: oggi, tutti e tre hanno competenze esclusive e quindi tu non puoi dirmi che ci sarà competizione. Conseguenza della Tua riforma, per quanto nefasta che sia, sarà solamente la scomparsa di un ordine professionale e il nascere di un servizio gestito da soggetti non abilitati e impreparati.

I notai scomparirebbero perché con i costi del percorso di vita nessuno farà più così tanta fatica per 12/14 anni di studio a fronte di un incentivo che è pari quello di un avvocato o segretario a caso che può studiare solo per 6/8 anni.

Spero di averti lasciato qualcosa su cui riflettere. Fammi sapere.


P.S. Io esercito la professione di avvocato. Il mio timore è che seguendo l’ondata di massimalismo antinotai si pensi che un servizio valga l’altro e che qualunque professione sia simile o assimilabile all’altra. Dopodomani si dirà che anche gli avvocati e gli ingegneri hanno costi libero professionali troppo elevati e allora bisogna metterli in competizione con i diplomati geometri e ragionieri.
Il livello medio della prestazione professionale sarà quindi quello del ragioniere e del geometra, che sono bravissime persone ma sanno parlare di altro e non di eccezione processuale, di postergazione dell’ipoteca o di patologia del contratto.
Gourry
30 giugno 2007 0:00
Alex hai notato che questo ragionamento del nostro detrattore unico sa non solo di Khmer rossi ma anche e principalmente di URSS? Ma il fatto che quel sistema abbia fallito non ha insegnato niente a nessuno? Mah, che tipi.
stancodellecaste
30 giugno 2007 0:00
Giacomo, a scanso di equivoci la informo che le ho risposto, forse le è sfuggito...
Le ho dimostrato, dati alla mano, che il costo dei notai è eccessivo, e le ho anche spiegato il meccanismo che consente ai notai, unici nel loro genere, di scaricare costi inauditi sulla collettività.
Quindi, invece di dirmi che mi ritiro nel silenzio, la invito a leggersi ciò che ho scritto ed a rispondermi, ammesso che abbia argomentazioni valide.
Saluti
Trastevere
30 giugno 2007 0:00
Ar disincantato.

A disincanta', Trilussa e Belli se stanno a rivorta' ar cimitero. Datte 'na rinfrescata de romanesco prima de parla' e de rompe li cojoni!
Te rode er culo quanno senti di' che er notaro non è domineddio?
Vor di' che sei notaro e che te fai er sangue amaro ar penziero de perde quarche lira.
stancodellecaste
30 giugno 2007 0:00
Alex, non riesco a capire se ci sei o se ci fai…eppure, nonostante qualche caduta di stile e l’intrinseca debolezza delle tue argomentazioni, mi sembri una persona abbastanza intelligente…il problema non è che i notai GUADAGNANO troppo, il problema è che COSTANO troppo…e COSTANO troppo perché operano in una situazione che è unica del suo genere, in cui da un lato hanno lo status di pubblico ufficiale che garantisce loro con certezza assoluta la clientela (che è obbligata per legge ad andare da loro), dall’altro hanno lo status di libero professionista che permette loro di applicare le tariffe che gli pare.
Da un punto di vista economico e dal punto di vista dei costi sostenuti dai Cittadini questa è una evidentissima stortura totalmente contraria a quello che è ormai universalmente accettato come il modello economico di maggiore efficienza, e cioè l’economia di mercato. Da un punto di vista economico quello dei notai è un residuo del passato, che sa tanto di feudalesimo.
E la logica che c’è dietro le mie argomentazioni, mio caro Alex, non è quella maoista o dei Khmer rossi, ma esattamente l’opposto: è una logica da economia di mercato, basata su una sana ed onesta competizione. Se qui c’è qualcuno che sta adottando una logica da Khmer rossi sono al contrario i notai, che si trincerano dietro indimostrabili assunti ideologici (tipo “nessuno può garantire la trasparenza e la certezza del diritto al di fuori dei notai”) senza avere il coraggio o l’onestà intellettuale di affrontare il tema dei loro costi. Perché, vedi, io l’argomentazione l’ho portata: se il ruolo dei notai si giustifica in termini di servizio alla collettività, è giusto confrontare il loro COSTO a quello sostenuto dalla collettività per altri tipi di servizi di importanza equivalente o superiore alla loro (Banca d’Italia, Magistratura, Forze Armate, Corpo Diplomatico). Se invece il ruolo dei notai si inquadra nella libera professione, beh, allora devono accettare la competizione con l’Ordine degli Avvocati che ha già fatto sapere di essere pronto e preparato ad assumersi tale onere (ed è giusto che lo faccia). Invece tutti voi su questo punto continuate ad essere sfuggenti ed ambigui come delle anguille…
A Gourry non varrebbe neanche la pena rispondere ma lo faccio lo stesso per magnanimità: vedi, Gourry, io non sono né mi sento un fallito. Ho studiato ingegneria perché ho sempre amato la fisica e la matematica, ed oggi faccio un lavoro che mi piace, che mi permette di viaggiare e conoscere il mondo. Davvero, non sarei capace di fare un lavoro che mi obbliga a stare dodici ore al giorno in mezzo alle scartoffie, indipendentemente dal reddito. I soldi non sono tutto nella vita, e fare un lavoro che ti piace è estremamente importante. Ho la necessità quasi fisiologica di conoscere altre realtà ed altre culture, opportunità che ad altre professioni è preclusa. Non mi sento un fallito perché guadagno solo centomila Euro l’anno. Ce n’è tanta al mondo di gente che guadagna molto ma molto più di me, e molti di loro se lo meritano perché in base ai criteri dell’economia di mercato valgono più di me. Non mi sento un fallito per questo né li invidio. Sono un manager, ma accetto il fatto che Marchionne guadagni cento volte quello che guadagno io. E’ giusto, è infinitamente più bravo di me ed ha responsabilità enormemente maggiori. Ma proprio perché conosco a fondo la logica dell’economia di mercato ho tutte le ragioni per sostenere che quella dei notai è una anomalia assurda ed anacronistica, e finora non ho ricevuto uno straccio di controargomentazione valida. Ho dimostrato che i loro costi sono eccessivi, e sto ancora aspettando una risposta concreta su questo tema.
Vedi, se invece di metterla sul piano della rissa verbale facessi funzionare un po’ di più la tua testolina, capiresti che la logica di fondo è che ad ogni servizio deve corrispondere un costo proporzionato al suo valore di mercato. Mi sembra molto semplice, ma non mi stupisce che tu faccia fatica ad arrivarci…Perché, vedi, io di essere saggio ed intelligente e l’ho dimostrato con la civiltà e la pacatezza con cui ho portato avanti questa discussione. Non ho provocato ed insultato nessuno. Ho portato avanti argomentazioni ben precise che sono dispostissimo a discutere. Tu, invece, più che insultare e provocare le persone non sai fare. Per cui, non posso fare altro che ribadirti la compassione per persone come te che, incapaci di sostenere una discussione civile basata sui fatti, sanno solo metterla sul piano della rissa verbale. Questo, se ci fai caso, non è un forum di giuristi. E’ un forum di consumatori. Ed io mi presento come consumatore (e Cittadino). Quindi il mio intervento è più che coerente. Se c’è qualcuno fuori posto qui sei tu, e sarebbe ora che facessi interventi un po’ più intelligenti, altrimenti l’unico effetto che ottieni è quello di farti compatire.
Saluti
disincantato
30 giugno 2007 0:00
A privà,
certo che sò ignorante, embé, mica possono esse tutti avvocati falliti?
Comunque te do 'n consiglio, siccome che se capisce che te rode sta storia de notari, pei soldi che tengono, la megio possibilità che tieni pe farli è de giocà a superenalotto, perché se caposce che sei de coccio e co sta coccia che tieni nun me meraviglia che te sei ridotto a sfogà la rabbia a sparà c... da sti siti.
E poi,pe risponderte, quando se parla de l'unico concorso serio nun se pò usà er dialetto.
Vattaffànbagno và, così sbollisci la roditura.
stancodellecaste
29 giugno 2007 0:00
Giacomo, scusi, ma rileggendo uno dei suoi interventi precedenti ho trovato una frase che mi ha fatto scoppiare dal ridere e che non posso non commentare. Riporto testualmente: "e solo economici poichè in merito alla qualità della prestazione è ovvio che, meglio del Notaio, un funzionario comunale ed un Avvocato non possono fare"
Ma ovvio dove? Ma ovvio chi? Ma ovvio che cosa? Ma chi lo dice, scusi? Lo dice Lei, che è notaio!! Ma, perdoni, non pensa che un minimo di umiltà potrebbe farle bene? Ma chi crede di essere per giudicare la preparazione di un Avvocato o di un Funzionario Comunale? Non le viene il dubbio che magari uno ha fatto l'Avvocato per scelta e che di diritto ne sa più di Lei? Ma vedete che ritorniamo al solito complesso di superiorità ed alla solita autoreferenzialità? La vostra tesi è la seguente: "siccome nessuno può fare questo mestiere al di fuori dei notai non liberalizziamo nulla". Ma lo capite che è una tesi ridicola? Ma che elementi avete per dirlo? Solo il fatto che avete passato il concorso, magari qurant'anni fa!!! Ma scusi, mi faccia il piacere!!! Se devo argomentare lo voglio fare con argomentazioni concrete!!! E le autoincensazioni non danno assolutamente nessun valore aggiunto alla discussione...
Privato sottufficiale
29 giugno 2007 0:00
Per Giacomo.

Non ti sbilanciare troppo con i complimenti (ironici) e leggi qualche cosa nei libri di scienze per evitare di dire sciocchezze riguardo all'acido lattico ed al cervello.
Privato sottufficiale
29 giugno 2007 0:00
Per disincantato.

Non ho mai tentato il concorso, ma mi aspetto che tu dica che non è vero.
Vorrei evitare di continuare a parlare di casi personali, perché il problema è di carattere generale.
Ho fatto riferimento ai miei studi soltanto perché qualche sapientone ipotizzava che io fossi soltanto un fuoricorso frustrato.

Visto che ti piace scrivere in romanesco, perché non cerchi di farlo bene?
Non puoi dire "er notaro" e "il concorso". E' evidente che sei ignorante anche in questo.
Gourry
29 giugno 2007 0:00
Mi pare che oltre che dire sempre le stesse cose, tu non abbia nient'altro da fare data la lunghezza dei messaggi che posti con tutti i tuoi nick ;)
Se ti senti un fallito non prendertela con i Notai ma con te stesso.
Per una volta, comportati da persona saggia ed intelligente.
Grazie.
Alex
29 giugno 2007 0:00
Insomma, finalmente ho capito.
* Non è che il sistema non funzioni.
* Non è che non sia efficienza o garanzia per il consumatore.
* Non è che si evitino prevedibili (vista l'esperienza altrui) contenziosi.
* Non è che ci sia competenza e specializzazione, rispetto ad altri che fanno altri lavori.
* NO!
Il problema è sempre uno solo: ci sono persone che guadagnano TROPPO! E il troppo lo valutiamo sulla tasca di coloro che, per mille motivi diversi, guadagnano poco.
La cura quindi è solo una. Che tutti, indipendentemente dalla loro capacità e professionalità, guadagnino meno. Cioè se avessimo notai che guadagnano in media 80.000 euro / anno allora il notariato andrebbe benissimo così!!
Per fortuna, gli altri servizi obbligatori vedono i soggetti protagonisti lavorare per meno soldi e allora possono continuare ad esistere ... non danno fastidio.
Ma i notai NO!
Loro sono il simbolo di un guadagno esageratamente elevato per una prestazione che nessuno capisce e che non sembra valere tutti quei soldi.
Che logica limpidissima!
Spero che non sia epidemica.
Io ho un bello studio, faccio discretamente i soldi, ho imparato ad investire quello che gudagno e a farlo rendere. Ma fra un pò direte che anch'io faccio un lavoro di casta, soldi facili, ho un trend eccezionalmente in crescita, mi protegge un sistema sbagliato (pure la costituzione che mi prevede quale soggetto necessario in giudizio).
Fra un pò scoprirete che l'importante è che tutti abbiano lo stessi reddito, gli stessi beni, le stesse possibilità di futuro professionale.
Che prospettiva radiosa. Anzi, maoista. Anzi, l'approccio distruttivo sa un pò di khmer rossi.
Giacomo
29 giugno 2007 0:00


PRIVATO SOTTUFFICIALE


dimostra di essere un discreta penna, il problema però è la mente che ne gestisce la danza su carta:

una buona testa, certo,
ma estremamente demogogica, di parte, poco obbiettiva e cocciutamente restia ad abbandonare le dicerie di massa.


Priv.Sott. invoca la liberalizzazione del settore Notarile , confidando nelle migliorie che da questa ne potrebbero derivare...una sorta di eldorado giuricico...
(anche se il punto è: si riferisce davvero al mercato o forse a se stesso e relativa compagnia del fil de fer? Mumble mumble!!!),

Anzichè, però, ipotizzare utopici benefici, basterebbe prendere coscenza dei precedenti che già in abbondanza si verificano laddove il modello italiota, dovrebbe, secondo il nostro Priv. Sott. & Co., orientarsi:

gli Stati Uniti,
URCA! L'AMMERICA e Priv. Sott sarà di certo il primo a vederla dalla prua;

Lo sforzo richiesto per vedere non sarebbe da immediato acido lattico alla materia grigia,

bensì agevole, se predisposta, anche per persona con livello culturale di ben minor spessore del Suo,

invece, ahimè, i "piedi" sono vincolati ad un blocco di cemento dal quale proprio non si vuole liberare.


Libero ognuno di avere le proprie idee,
per fortuna però, di tanto in tanto, anche il cocciuto è tenuto a ricredersi, ma, ahilui, quasi sempre il latte è già versato e, come bene si dovrebbe sapere, il piangere ha ben poca utilità.


Se L'America dunque arrivasse in Italia, in soddisfacimento dei desideri dei POTENTI, attenzione poi a piangere perchè ai coccodrilli il clima europeo piace poco....e alle signore le borse molto.


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