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A 41 a 26 luglio 2009 0:00
RIFLETTIAMO! Un professore universitario sfidò i
suoi alunni con questa domanda: "Dio creò tutto quello
che esiste?". Uno studente rispose coraggioso:
"sì, lo fece". "Quindi, Dio creò
tutto?", domandò nuovamente il professore "sì
signore" rispose il giovane. Il professore
replicò: "se Dio creò tutto, allora Dio creò anche
il male, perché esiste; allora Dio è anche cattivo".
Lo studente rimase silenzioso. Un altro studente
alzò la mano e disse: "Posso fare una domanda,
professore? Esiste il freddo?". "Che razza
di domanda è questa? Ovviamente che esiste, per caso non
hai mai avuto freddo?". Il ragazzo rispose:
"in realtà, signore, il freddo non esiste; secondo le
leggi della fisica, quello che consideriamo freddo, è:
assenza di caldo; si è sviluppato quel termine per
descrivere come ci sentiamo se non abbiamo caldo. E
l'oscurità esiste?" continuò lo studente.
Il professore rispose, "ovviamente". E lo
studente: "nuovamente si sbaglia, signore, neanche
l'oscurità esiste. L'oscurità è, in realtà,
l’assenza di luce. La luce si può studiare,
l'oscurità non si può studiare; un semplice raggio di
luce strappa le tenebre ed illumina la superficie sulla
quale finisce il fascio di luce. “Oscurità” è un
termine che l’uomo ha sviluppato per descrivere quello che
succede quando non c'è luce". Infine, il giovane
domandò al professore: "signore, esiste il
male?”. Il professore rispose: "ovviamente
esiste, come ho detto all'inizio, vediamo crimini e
violenza in tutto il mondo, queste cose sono il male".
A questo punto lo studente rispose: "il male non
esiste, signore. il male è semplicemente l'assenza di
Dio; è, come ho detto prima, un termine che l'uomo ha
sviluppato per descrivere l'assenza di Dio. Dio
non creò il male, quindi non è cattivo. Mentre la fede e
l'amore, il caldo e la luce, questi esistono; il male è
il risultato dell'umanità che non ha Dio nel suo cuore.
E' come il freddo quando non c'è caldo, o
l'oscurità quando non c'è luce". Allora il
professore, dopo avere annuito con la testa, restò in
silenzio. Il ragazzo si chiamava Albert Einstein.
Nella Bibbia troviamo: "Lo stolto ha detto in
cuor suo: «Non c'è Dio»" (Salmo 14:1)
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A 41 a 26 luglio 2009 0:00
La Bibbia è un libro storico, attendibile e fondamentale da
sempre, anche per scoperte importanti di ogni genere,
riconosciuto da tutti, anche da atei di tutti i tempi, e
solo la tua ignoranza che la vuole continuare a
screditare. E' parte integrante della storia
di un popolo (Ebrei) che esiste fin dai tempi della comparsa
dell'uomo sulla terra a detta di tutti coloro che fanno
archeologia, fin da prima degli egiziani o quasi
contemporanei, ci sono documenti che non possono essere
messi in discredito, quindi sei solo uno sbruffone
presuntuoso e orgoglioso, anche se cerchi di nasconderlo a
chiacchiere. La cosa che ti disturba è che tu
non comprendi che chiunque abbia creato ciò che ti circonda
sia più intelligente di te e che possa decidere del tuo
eterno futuro senza doverti chiedere alcun permesso; quindi
ti rimane più comodo pensare che non esista e vuoi
costringere altri a rifiutarlo per non rimanere solo; ma non
ti preoccupare che non sarai solo! Quello che
faccio io serve solo a dire alle persone che leggendo la
Bbibia possono conoscere colui che è il creatore e che
deciderà il loro futuro eterno senza dubbio, e possono
diventarci amici e soprattutto figli e conoscere cosa Egli a
preparato per il loro futuro eterno con Lui se lo
seguiranno. Non odio il clero o la chiesa
cattolica, ma come Gesù Cristo non condivido chi insegna
cose che non sono volontà di Dio, cose che non sono
conformi alla Bibbia, e se Gesù faceva sempre riferimento
alle scritture e non ad altro significa che chi insegna le
cose inerenti a Dio non deve discostarsi dall'unica
fonte autorevole che Dio ci ha permesso di non mandare
perduta mai dalla creazione a tutt'oggi; poi se è vero
che sia un libro per ragazzi soltanto, dammene prova con
fonti autorevoli, altrimenti sei solo un vagabodo, sbruffone
frequentatore di bar per chiacchiere vuote come le bottiglie
che ti vai scolando! CI VOGLIONO PROVE E TU NON
LE TROVERAI MAI!
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Ettore Chiacchio 26 luglio 2009 0:00
@pinetree principi generali se sono
qui è per avere un "dibattito" con gli altri, se
scrivessi da solo non avrei prova che quello che scrivo
serva a qualcosa...invece, con interlocutori, anche
fortemente critici, riesco a sbaragliare le balle
ecclesiastiche man mano che vengono propinate.
Pertanto non è che voglio un antagonista, ma su questo
forum mi sembra l'unico modo di far emergere cose che
altri vogliono tenere occulte Ti dirò invece che
anche io stavo godendo dell'impaludamento del
topic gesù, segno che ormai gli "avversari"
erano stati sconfitti! Avrei gradito continuare a
vederlo impaludarsi sempre di più! Se ho
risposto ad A41a stato perchè lui è qui a fare il
piazzista di libri religiosi, in concorrenza alla chiesa,
fingendo una fede che evidentemente è proporzionale al
fatturato (e quindi alla sua percentuale sul fatturato)
della libreria online che pubblicizza! Caso
specifico chiacchiologo ha appena fatto una
figura di merda dimostrando di essere "compagno
joseph". Se ricordi la polemica che decretò la
"morte"(almeno quella apparente) di Useg, come
nick, evidentemente chiacchiologo non voleva
vedersi costretto a far fuori questi altri 2 nick di cui
si serve da mesi...Ha quindi tentato una mossa disperata, ha
tentato di attribuire a me l'intervento dove aveva
toppato malamente (25/07/2009
http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=266528)
rispondendo come "chiacchiologo" mentre avrebbe
dovuto rispondere come "compagno joseph"
Tutti gli interventi successivi di questo buffone, che si
è accorto tardivamente dell'errore, sono stati un
tentativo di far credere che la risposta di chiacchiologo
non arrivasse da chiacchiologo...attribuendola addirittura
a me.. E, come sono soliti fare gli ipocriti
gesuiti (http://it.wikipedia.org/wiki/Compagnia_di_Ges%C3%B9
"...Essi sono stati anche accusati di usare la
casistica per giustificare ciò che è
indimostrabile. In parecchie lingue "gesuita" o
"gesuitico" acquisì di conseguenza un significato
di aggiramento della verità obiettiva o di
ipocrita") ha provato ad utilizzare la
casistica per dimostrare questa sua menzogna
cercando un intervento che attribuiva a me pur
non essendo mio per dimostrare che faccio sempre
così Tra quelli che gli sono sembrati più
"papabili" c'era quello che tu hai appena
riconosciuto per tuo... Quindi alla fine, è
solo una manovra disperata per cercare di salvare i nick
"compagno joseph" e "chiacchiologo"
dall'impaludamento nella merda in cui li aveva infilato
a seguito dell'errore qualche altro
riscontro 1)come fa compagno joseph a sapere con
certezza che chiacchiologo non riceve la pagnotta dal
vaticano? Infatti dice:"sono io che ricevo la pagnotta
dal vaticano, non Chiacologo". 2)come fa compagno
joseph ad ipotizzare che a chiacchiologo abbiano rubato il
nome "...a cui credo, abbiano rubato il
nome..." 3) le precedenti sono affermazioni da
arrampicata sugli specchi di chi cerca di tamponare un
maldestro errore appena commesso 4)altro maldestro
tentativo è stato di affibiare a Bruno Gioia quello che
loro volevano far passare per furto di nick (
"...Avrà capito il concetto, 'sto Latrinoide
che si spaccia per Chiacchiologo?!.."
Tutte soltanto arrampicate di specchi! Ma vedi a
che mezzucci squallidi ricorrono quelli della casta pedofilo
sacerdotale cattolica pur di non perdere la pagnotta (e
più in alto i lingotti e i culi di bimbi) che loro pensano
essere un diritto che gli spetta! Pinetree
attento ai gesuiti- itiUSEG! Sono sempre stati
forgiati, come dice la stessa wikipedia, per ingannare il
prossimo, e "chiacchiologo" proviene da quella
scuola! Ettore Chiacchio Computer Guru -
Libero Pensatore
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Pinetree 26 luglio 2009 0:00
a mazza come cambia il significato se sposti un virgola.
Dovevo dire: "Tranquillo Chiacchiologo, è
roba mia" e non: "Tranquillo,
Chiacchiologo è roba mia"
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Chiacchiologo 26 luglio 2009 0:00
Per quel che mi riguarda, anche quest'ultima risposta
potrebbe essere di Chiacchio, non a caso appare subito
dopo il thread su Ratzinger, dove lui mi risponde,
ostinandosi nelle sue ridicole convinzioni...
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Pinetree 26 luglio 2009 0:00
Tranquillo, Chiacchiologo è roba mia, ogni tanto mi faccio
aiutare da un correttore ortografica, devo procurami uno
un po più professionale, uso Openoffice e mi trovo spesso
con parole consigliate sbagliati, e sono quindi costretto
a prendere decisioni. Nonostante sei un studioso
di Chiacchio, vedo che non lo conosci abbastanza bene.
A lui non frega una cazzo se qualcuno offendi i
cattolici (molto probabilmente è felice se lo fanno) e a
lui sta bene che A 4 a rimane qui a predicare merda contro
cattolici ed atei, perché a lui piace avere un
avversario, a me invece stanca e sono felice di vedere la
prima pagina assenti di robaccia religiosa
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Chiacchiologo 26 luglio 2009 0:00
Questa "conifera" in 6 punti mi puzza molto
di "chiacchiologia" (pochi errori alla
"pinetree" e solo alla fine)... E se il finto
chiacchiologo dell'altro thread fosse stato
invece proprio il nostro Ettore con il suo solito giochetto
delle tre(cento) carte?!... Dopotutto lui è pur sempre
quello che attribuisce agli altri quanto di brutto fa e
conosce di se stesso!... Che ne dite?!...
(chiacchiologo d.o.c.)
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Pinetree 25 luglio 2009 0:00
Questo confronto mi ha stancato, quello che faccio è
semplicemente dire alla gente che conoscere Dio
personalmente ti completa abbondantemente la vita, qualunque
tipo di vita si sia fatta; se non interessa la cosa è
reciproca, ma nessuno può vietarmi di continuare a dare
speranza a chi cerca Dio. 1. Tu non racconti
semplicemente, offendi i cattolici ed il papa. 2.
offendi gli atei. 3. minacci (inferno e altre cazzate)
chi non è d'accordo con te 4. Predichi OT,
potresti andare altrove visto che dopo il sesso la religione
è l'argomento più gettonato. 5. Tu vuoi vietare
la contraddittoria. 6. Una persona che cerca dio o
altro di simile, non viene in ADUC, quindi non è luogo
adatto per indicare la retta via ai ricercatori smarriti,
qui vuoi solo rompere il cazzo. Quindi tu avresti
il diritto di predicare senza contraddittoria ?
L'ateo dovrebbe invece stare zitto. Certo questo è
quello che succedeva per secoli, e questo è quello che
succede a tutt'oggi ovunque nel mondo. Mi dispiace
per te, sei perfettamente a conoscenza quale sono le vie per
predicare in modo indisturbato, qui nella piazza pubblica di
un associazione dei diritti di utenti e consumatori, TE LA
SCORDI. Io ho tutti i diritti di contraddirti, e
ho una “sacra” missione per fare conoscere alla gente le
vostre bugie. DIO NON ESISTE GESU se esistito era
solo un uomo normale. Purtroppo per chi ci tiene, a
causa dei continui manipolazioni e la volontà di farlo
diventare un dio, non si capisce più se fosse almeno un
buon uomo. La bibbia e solo un insieme di libri per
ragazzini, il vecchio testamento dovrebbe essere abolito per
l'eccesso di violenze e cretinate. Per quale motivo
io non posso predicare la non esistenza di dio ?
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A 41 a 24 luglio 2009 0:00
Se tu sei un uomo sai quali sono le dimensioni, e quindi
credo che fosse come quello di qualunque uomo.
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A 41 a 24 luglio 2009 0:00
Va bene pinetree, ma non credere che io abbia solo la Bibbia
nella mia vita, perchè faccio, vivo, tutto, tanto quanto
te, ma in più ho approfondito anche l'argomento
spirituale, che tu hai preferito negare e ignorare solo
perchè ti è stato per forza inculcato. Il mio
è stato un interesse coltivato senza obblighi, ascoltando
tutti, ma confrontando con la sola Bibbia ogni fonte,
perchè ho visto che la Bibbia è attendibile.
Questo confronto mi ha stancato, quello che faccio è
semplicemente dire alla gente che conoscere Dio
personalmente ti completa abbondantemente la vita, qualunque
tipo di vita si sia fatta; se non interessa la cosa è
reciproca, ma nessuno può vietarmi di continuare a dare
speranza a chi cerca Dio. Tu non lo cerchi?
Allora non interessarti ai miei messaggi, è molto
semplice! Ciao!
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pippo 20 luglio 2009 0:00
Qui si discute di Cazzi e Lazzi, vediamo di discutere della
Rava e della Fava...
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Cristo 19 luglio 2009 0:00
Sapete dirmi quanto Gesù Cristo ce l'aveva lungo il
cazzo? E che diametro era il cazzo di Cristo? Dove posso
trovare questi importanti dati? Grazie agli
esperti che risponderanno.
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Pinetree 20 luglio 2009 0:00
A 4 a, il mio punto debole sarebbe il mio orgoglio ?
perché lo rende dio di se stesso ? Certo che sei bravo
a sparare cazzate senza avere capito un cazzo di chi hai di
fronte. Vediamo la differenza tra me e te.
Non mi reputo figlio eletto di dio come ne sei
convinto di essere te. Tu sei convinto di essere già
salvato e avrai vita eterna, Io sono convinto che morirò in
eterno al massimo tra una ventina di anni, non ne faccio un
dramma, sono pienamente consapevole, e sono felice di avere
avuto la possibilità di godermi questa vita. Era tutto
in mano ai miei genitori, che avrebbero potuto benissimo
decidere di non avere figli. Tu credi nelle forze di
dio, Io credo negli uomini, l'aiuto reciproco,
l'unione fa la forza, la comunità. Non credo in
alcun dio, tanto meno se cerca di incarnarsi in un uomo
terreno (sarà un dittatore un despote, ma non un dio).
Tu vai in giro a predicare e promuovere le tue
elucubrazioni, le mie li esterno solo in risposta a
personaggi come te, tanto è vero che moltissimi persone che
mi conoscono da decenni, non sanno neanche che sono ateo,
nonostante loro abbiamo magari un crocefisso appesa al
collo. Io sono orgoglioso, di volta in volta di
cosa più disparate, magari perché sono riuscito a
ricordarmi l'intero tragitto per arrivare da un amico,
magari perché ho imparato finalmente a memoria un pezzo
musicale difficile (nonostante sono pienamente consapevole
che sia difficile per me, ma una cretinata per una persona
uscita dal conservatorio di musica).
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A 4 a 21 giugno 2009 0:00
pinetree il tuo punto debole è il tuo orgoglio, come quello
che hanno anche i gay, quello, come dice anche Vasco Rossi,
rovina l'uomo, perchè lo rende dio di se stesso, e lo
rimpicciolisce di mente, proprio come te che non vedi al di
la del naso dell'uomo. Sei proprio un poverino.
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A 4 a 21 giugno 2009 0:00
QUEL PEZZO DI CARNE COMUNE E' STATO GETTATO VIA COME
TUTTI QUELLI DEGLI ALTRI BAMBINI CHE VENIVANO
CIRCONCISI! Non mi sembra difficile da capire
no! Inoltre avranno avuto qualche gatto a cui
darlo; in effetti il discorso delle reliquie nacque nel
corso dei secoli per attrarre persone e scucirgli soldi
facili, ma non appartiene al vero cristianesimo che non ha
assolutamente oggetti di culto e non conosce nè monasteri
nè suore, frati, o monaci propriamente detti.
Ringrazio Dio di avermi liberato dalle menzogne storiche
della chiesa cattolica e di tutto quello che gli gire
intorno che con il vero cristianesimo non ha nulla a che
fare. Solo Gesù Cristo è il salvatore.
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Domanda 15 giugno 2009 0:00
Insomma, il pezzetto mancante del cazzo di Cristo, si può
sapere chi l'ha preso? Parlate, parlate, ma intanto del
cazzo di cristo nessuna traccia.
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Pinetree 13 giugno 2009 0:00
Mi stupisco come non ho alcun stimolo a risponderti, le tue
parole non mi dicono niente e non mi turbano
minimamente. Evidentemente sono alla pari di un
cane che abbiaia. Ma è evidente che sono tentativi di
toccare qualche punto debole, ma purtroppo per te, non ho
turbamente e debolezze di carattere da dovermi rivolgere a
pupazzi e fissazioni vari per sentirmi meglio.
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A 4 a 12 giugno 2009 0:00
Ma potrebbe anche essee la tua invidia che prende colore
intorno a me! Non ti preoccupare che quello che
scrivo è coerente e ti brucia povero 50 enne disperso!
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Pinetree 7 giugno 2009 0:00
A 4 a dice: "No pinetree tu non prendi
nessuno a calci in culo perchè ormai sappiamo tutti che sei
un poveretto che pensa di sapere tutto senza un briciolo di
basi riscontrabili e sei solo un accozzagliatore di
chiacchiere inutili, e oltremodo maleducato, ineducato,
presuntuoso e fasullo; deve ancora nascere quello che si
permette senza motivo di avere un comportamento come hai
scritto! Impara a essere un uomo prima di tutto
poi permettiti di prendere una posizione in maniera educata
e rispettosa e poi portala avanti." Lo quoto
per intero, detto da te non mi fa alcun effetto, ci sarà un
motivo ? Dice : "sappiamo tutti..:", parli a
nomi di tutti ? Guardati nello specchio, e smetti
di vedere un cerchio di luce intorno alla testa, quello e
sicuramente un riflesso da qualche parte.
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Pinocchio 7 giugno 2009 0:00
XII. IL BURATTINAIO MANGIAFOCO REGALA CINQUE
MONETE D'ORO A PINOCCHIO, PERCHÉ LE PORTI AL SUO BABBO
GEPPETTO, E PINOCCHIO INVECE SI LASCIA ABBINDOLARE DALLA
VOLPE E DAL GATTO E SE NE VA CON LORO. Il
giorno dipoi Mangiafoco chiamò in disparte Pinocchio e gli
domandò: -- Come si chiama tuo padre? --
Geppetto. -- E che mestiere fa? -- Il
povero. -- Guadagna molto? -- Guadagna
tanto, quanto ci vuole per non aver mai un centesimo in
tasca. Si figuri che per comprarmi l'Abbecedario della
scuola dovè vendere l'unica casacca che aveva addosso:
una casacca che, fra toppe e rimendi, era tutta una piaga.
-- Povero diavolo, mi fa quasi compassione. Ecco qui
cinque monete d'oro. Vai subito a portargliele e
salutalo tanto da parte mia. Pinocchio, com'è
facile immaginarselo, ringraziò mille volte il burattinaio,
abbracciò, a uno a uno, tutti i burattini della Compagnia,
anche i giandarmi: e fuori di sé dalla contentezza, si mise
in viaggio per tornarsene a casa sua. Ma non aveva
fatto ancora mezzo chilometro, che incontrò per la strada
una Volpe zoppa da un piede e un Gatto cieco da tutt'e
due gli occhi, che se ne andavano là là, aiutandosi fra di
loro, da buoni compagni di sventura. La Volpe che era zoppa,
camminava appoggiandosi al Gatto: e il Gatto, che era cieco,
si lasciava guidare dalla Volpe. -- Buon giorno,
Pinocchio, -- gli disse la Volpe, salutandolo garbatamente.
-- Com'è che sai il mio nome? -- domandò il
burattino. -- Conosco bene il tuo babbo. --
Dove l'hai veduto? -- L'ho veduto ieri sulla
porta di casa sua. -- E che cosa faceva? --
Era in maniche di camicia e tremava dal freddo. --
Povero babbo! Ma, se Dio vuole, da oggi in poi non tremerà
piú. -- Perché? -- Perché io sono
diventato un gran signore. -- Un gran signore tu? --
disse la Volpe, e cominciò a ridere di un riso sguaiato e
canzonatore: e il Gatto rideva anche lui, ma per non darlo a
vedere, si pettinava i baffi colle zampe davanti. --
C'è poco da ridere, -- gridò Pinocchio impermalito. --
Mi dispiace davvero di farvi venire l'acquolina in
bocca, ma queste qui, se ve ne intendete, sono cinque
bellissime monete d'oro. E tirò fuori le monete
avute in regalo da Mangiafoco. Al simpatico suono di
quelle monete la Volpe, per un moto involontario, allungò
la gamba che pareva rattrappita, e il Gatto spalancò
tutt'e due gli occhi, che parvero due lanterne verdi: ma
poi li richiuse subito, tant'è vero che Pinocchio non
si accorse di nulla. -- E ora, -- gli domandò la
Volpe, -- che cosa vuoi farne di codeste monete? --
Prima di tutto, -- rispose il burattino, -- voglio comprare
per il mio babbo una bella casacca nuova, tutta d'oro e
d'argento e coi bottoni di brillanti; e poi voglio
comprare un abbecedario per me. -- Per te?
-- Davvero: perché voglio andare a scuola e mettermi a
studiare a buono. -- Guarda me! -- disse la Volpe.
-- Per la passione sciocca di studiare ho perduto una gamba.
-- Guarda me! -- disse il Gatto. -- Per la passione
sciocca di studiare ho perduto la vista di tutti e due gli
occhi. In quel mentre un Merlo bianco, che se ne
stava appollaiato sulla siepe della strada, fece il solito
verso e disse: -- Pinocchio, non dar retta ai
consigli dei cattivi compagni: se no, te ne pentirai!
Povero Merlo, non l'avesse mai detto! Il Gatto,
spiccando un gran salto, gli si avventò addosso, e senza
dargli nemmeno il tempo di dire ohi, se lo mangiò in un
boccone, con le penne e tutto. Mangiato che
l'ebbe e ripulitasi la bocca, chiuse gli occhi daccapo e
ricominciò a fare il cieco, come prima. -- Povero
Merlo, -- disse Pinocchio al Gatto, -- perché l'hai
trattato cosí male? -- Ho fatto per dargli una
lezione. Cosí un'altra volta imparerà a non metter
bocca nei discorsi degli altri. Erano giunti piú
che a mezza strada, quando la Volpe, fermandosi di punto in
bianco, disse al burattino: -- Vuoi raddoppiare le
tue monete d'oro? -- Cioè? -- Vuoi tu,
di cinque miserabili zecchini, farne cento, mille, duemila?
-- Magari! E la maniera? -- La maniera è
facilissima. Invece di tornartene a casa tua, dovresti
venire con noi. -- E dove mi volete condurre?
-- Nel paese dei Barbagianni. Pinocchio ci pensò
un poco, e poi disse risolutamente: -- No, non ci
voglio venire. Oramai sono vicino a casa, e voglio andarmene
a casa, dove c'è il mio babbo che m'aspetta. Chi lo
sa, povero vecchio, quanto ha sospirato ieri, a non vedermi
tornare. Pur troppo io sono stato un figliolo cattivo, e il
Grillo parlante aveva ragione quando diceva: « I ragazzi
disubbidienti non possono aver bene in questo mondo ». E io
l'ho provato a mie spese, Perché mi sono capitate
dimolte disgrazie, e anche ieri sera in casa di Mangiafoco,
ho corso pericolo... Brrr! mi viene i bordoni soltanto a
pensarci! -- Dunque, -- disse la Volpe, -- vuoi
proprio andare a casa tua? Allora vai pure, e tanto peggio
per te. -- Tanto peggio per te! -- ripetè il Gatto.
-- Pensaci bene, Pinocchio, perché tu dai un calcio
alla fortuna. -- Alla fortuna! -- ripetè il Gatto.
-- I tuoi cinque zecchini, dall'oggi al domani
sarebbero diventati duemila. -- Duemila! -- ripetè
il Gatto. -- Ma com'è mai possibile che
diventino tanti? -- domandò Pinocchio, restando a bocca
aperta dallo stupore. -- Te lo spiego subito, --
disse la Volpe. -- Bisogna sapere che nel paese dei
Barbagianni c'è un campo benedetto, chiamato da tutti
il Campo dei miracoli. Tu fai in questo campo una piccola
buca e ci metti dentro per esempio uno zecchino d'oro.
Poi ricuopri la buca con un po' di terra: l'annaffi
con due secchie d'acqua di fontana, ci getti sopra una
presa di sale, e la sera te ne vai tranquillamente a letto.
Intanto, durante la notte, lo zecchino germoglia e fiorisce,
e la mattina dopo, di levata, ritornando nel campo, che cosa
trovi? Trovi un bell'albero carico di tanti zecchini
d'oro, quanti chicchi di grano può avere una bella
spiga nel mese di giugno. -- Sicché dunque, --
disse Pinocchio sempre piú sbalordito, -- se io sotterrassi
in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti
zecchini ci troverei? -- È un conto facilissimo, --
rispose la Volpe, -- un conto che puoi farlo sulla punta
delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di
cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e
la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento
zecchini lampanti e sonanti. -- Oh, che bella cosa!
-- gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza. -- Appena
che questi zecchini gli avrò raccolti, ne prenderò per me
duemila e gli altri cinquecento di piú li darò in regalo a
voi altri due. -- Un regalo a noi? -- gridò la
Volpe sdegnandosi e chiamandosi offesa. -- Dio te ne liberi!
-- Te ne liberi! -- ripetè il Gatto. --
Noi, -- riprese la Volpe, -- non lavoriamo per il vile
interesse: noi lavoriamo unicamente per arricchire gli
altri. -- Gli altri! -- ripetè il Gatto. «
Che brave persone! » pensò dentro di sé Pinocchio. E,
dimenticandosi lí sul tamburo, del suo babbo, della casacca
nuova, dell'Abbecedario e di tutti i buoni proponimenti
fatti, disse alla Volpe e al Gatto: -- Andiamo
subito: io vengo con voi.
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A 4 a 6 giugno 2009 0:00
No pinetree tu non prendi nessuno a calci in culo perchè
ormai sappiamo tutti che sei un poveretto che pensa di
sapere tutto senza un briciolo di basi riscontrabili e sei
solo un accozzagliatore di chiacchiere inutili, e
oltremodo maleducato, ineducato, presuntuoso e fasullo;
deve ancora nascere quello che si permette senza motivo di
avere un comportamento come hai scritto! Impara
a essere un uomo prima di tutto poi permettiti di prendere
una posizione in maniera educata e rispettosa e poi
portala avanti.
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Gesù cristo superstar 31 maggio 2009 0:00
innanzitutto gesù cristo diceva di essere umile cazzo
è più famoso dei rolling stones come cazzo faceva a
camminare nell'acqua aveva i piedi palmati ? o forse era
solo che gli piaceva bagnarsi ... cmq ... i preti riesumano
i santi xkè gli piace vedere i morti sono attratti dalla
necrofilia amano i morti sono coglioni e gli piace il cazzo
pieno di vermi cmq .... tornando alla realtà gesù vi
punirà tutti xkè lui ha i super poteri cazzo se li ha
teroppi moltiii mamolittt cmq il suo cazzo sarà sempre
nei noastri culi ben vaccinati dal battesimo secondo cazzo
,.... io credo9 che siate tutti degli stronxzi xkè vi
piace credere a un tizio che3 vi salva invece muovetevi il
culo falliti di merda nessuno vi salva cazooni disperati o
vi fate il culo da soli o crepate come i barboni nelle
strade viva gesù viva gesù
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Pinetree 31 maggio 2009 0:00
A 4 a, se ti comportassi cosi come fai nel foruma in un
ambiente "normale", Io ti prenderei a calci in
culo. So che ti farebbe piacere, cosi puoi
assomigliare a gesu.
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A 4 a 30 maggio 2009 0:00
No caro Luigi raimondo, perchè se avessi modo di scorrere i
miei interventi troverai anche quelli a toni espressi in
base ai contenuti e non alla forma, ma in questo ambiente
l'educazione e il buon senso sono cosa rara.
La mente degli uomini comuni è turbata e in questi ambiti
così anonimi sfogano ciò che nel quotidiano non possono
rivelare, ecco perchè alcuni (molti) danno libero sfogo a
ciò che non potrebbero esprimere in ambienti normali; non
sono malati psicologici, ma repressi d'ignoranza
superba!
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Ratzy 28 maggio 2009 0:00
LA MADONNA AVEVA LA FIGA PELOSA? L'HO LETTO SUL VANGELO,
MA NON TROVO LA PAGINA. CHI SA DIRE QUALCOSA?
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luigi raimondo 25 maggio 2009 0:00
sono in totale accordo con axteo....
rimane il fatto che se la forma dello scritto non deve
essere presa per assoluta per valutare uno scritto..ma
bensì bisognerebbe valutare i contenuti.....
sono sicuro che se avesse usato un tono più pacato.....e
meno aggressorio e scurrile..... tutti avrebbero potuto
apprezzare le sue memorie.....
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Luigi 24 maggio 2009 0:00
Simili note non andrebbero pubblicate su un forum
accessibile a tutti, perché offendono i sentimenti
religiosi di milioni di persone. Chi ha scritto queste cose
dovrebbe farsi visitare da uno psichiatra. Infatti uno può
credre e pensare quello che vuole su Gesù Cristo; ma se non
crede nella religione cristiana, che bisogno c'é di
offendere i sentimenti degli altri? Certo che quando la
ragione non ci governa più non c'é confine o limite a
quello che possiamo dire o fare. Fatti curare Axteo, mi
raccomando.
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a tutti gli stronzi 24 maggio 2009 0:00
finirete tutti i9nculati dagli stronzi come voi e vi
rimangerete la vostra stessa merda ma siete talmente
ignoranti he crederete di mangiare quella degli altri
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Pinocchio 24 maggio 2009 0:00
XI. MANGIAFOCO STARNUTISCE E PERDONA A PINOCCHIO,
IL QUALE POI DIFENDE DALLA MORTE IL SUO AMICO
ARLECCHINO. Il burattinaio Mangiafoco che
(questo era il suo nome) pareva un uomo spaventoso, non dico
di no, specie con quella sua barbaccia nera che, a uso
grembiale, gli copriva tutto il petto e tutte le gambe; ma
nel fondo poi non era un cattiv'uomo. Prova ne sia che
quando vide portarsi davanti quel povero Pinocchio, che si
dibatteva per ogni verso, urlando « Non voglio morire, non
voglio morire! » principiò subito a commuoversi e a
impietosirsi e, dopo aver resistito un bel pezzo, alla fine
non ne poté piú, e lasciò andare un sonorissimo starnuto.
A quello starnuto, Arlecchino, che fin allora era
stato afflitto e ripiegato come un salcio piangente, si fece
tutto allegro in viso, e chinatosi verso Pinocchio, gli
bisbigliò sottovoce: -- Buone nuove, fratello. Il
burattinaio ha starnutito, e questo è segno che s'è
mosso a compassione per te, e oramai sei salvo.
Perché bisogna sapere che, mentre tutti gli uomini, quando
si sentono impietositi per qualcuno, o piangono o per lo
meno fanno finta di rasciugarsi gli occhi, Mangiafoco,
invece, ogni volta che s'inteneriva davvero, aveva il
vizio di starnutire. Era un modo come un altro, per dare a
conoscere agli altri la sensibilità del suo cuore.
Dopo aver starnutito, il burattinaio, seguitando a fare il
burbero, gridò a Pinocchio: -- Finiscila di
piangere! I tuoi lamenti mi hanno messo un'uggiolina in
fondo allo stomaco... Sento uno spasimo, che quasi quasi...
Etcí, etcí, -- e fece altri due starnuti. --
Felicità, -- disse Pinocchio. -- Grazie. E il tuo
babbo e la tua mamma sono sempre vivi? -- gli domandò
Mangiafoco. -- Il babbo, sí; la mamma non l'ho
mai conosciuta. -- Chi lo sa che dispiacere sarebbe
per il tuo vecchio padre, se ora ti facessi gettare fra
que' carboni ardenti! Povero vecchio, lo compatisco!...
Etcí, etcí, etcí -- e fece altri tre starnuti. --
Felicità! -- disse Pinocchio. -- Grazie! Del resto
bisogna compatire anche me, perché, come vedi, non ho piú
legna per finire di cuocere quel montone arrosto, e tu, dico
la verità, in questo caso mi avresti fatto un gran comodo.
Ma oramai mi sono impietosito e ci vuol pazienza. Invece di
te, metterò a bruciare sotto lo spiedo qualche burattino
della mia Compagnia. Olà, giandarmi! A questo
comando comparvero subito due giandarmi di legno, lunghi
lunghi, secchi secchi, col cappello a lucerna in testa e
colla sciabola sfoderata in mano. Allora il
burattinaio disse loro con voce rantolosa: --
Pigliatemi lí quell'Arlecchino, legatelo ben bene, e
poi gettatelo a bruciare sul fuoco. Io voglio che il mio
montone sia arrostito bene. Figuratevi il povero
Arlecchino! Fu tanto il suo spavento, che le gambe gli si
ripiegarono e cadde bocconi per terra. Pinocchio,
alla vista di quello spettacolo straziante, andò a gettarsi
ai piedi del burattinaio e piangendo dirottamente e
bagnandogli di lacrime tutti i peli della lunghissima barba,
cominciò a dire con voce supplichevole: -- Pietà,
signor Mangiafoco! -- Qui non ci son signori, --
replicò duramente il burattinaio. -- Pietà, signor
Cavaliere! -- Qui non ci son cavalieri! --
Pietà, signor Commendatore! -- Qui non ci son
commendatori. -- Pietà, Eccellenza! A
sentirsi chiamare Eccellenza il burattinaio fece subito il
bocchino tondo, e diventato tutt'a un tratto piú umano
e piú trattabile, disse a Pinocchio: -- Ebbene, che
cosa vuoi da me? -- Vi domando grazia per il povero
Arlecchino. -- Qui non c'è grazia che tenga. Se
ho risparmiato te, bisogna che faccia mettere sul fuoco lui,
perché io voglio che il mio montone sia arrostito bene.
-- In questo caso, -- gridò fieramente Pinocchio,
rizzandosi e gettando via il suo berretto di midolla di
pane, -- in questo caso conosco qual è il mio dovere.
Avanti, signori giandarmi! Legatemi e gettatemi là fra
quelle fiamme. No, non è giusta che il povero Arlecchino,
il vero amico mio, debba morire per me. Queste
parole, pronunziate con voce alta e con accento eroico,
fecero piangere tutti i burattini che erano presenti a
quella scena. Gli stessi giandarmi, sebbene fossero di
legno, piangevano come due agnellini di latte.
Mangiafoco, sul principio, rimase duro e immobile come un
pezzo di ghiaccio: ma poi, adagio adagio, cominciò anche
lui a commuoversi e a starnutire. E fatti quattro o cinque
starnuti, aprí affettuosamente le braccia e disse a
Pinocchio: -- Tu sei un gran bravo ragazzo: Vieni
qua da me e dammi un bacio. Pinocchio corse subito,
e arrampicandosi come uno scoiattolo su per la barba del
burattinaio, andò a posargli un bellissimo bacio sulla
punta del naso. -- Dunque la grazia è fatta? --
domandò il povero Arlecchino, con un fil di voce che si
sentiva appena. -- La grazia è fatta, -- rispose
Mangiafoco; poi soggiunse sospirando e tentennando il capo:
-- Pazienza! Per questa sera mi rassegnerò a
mangiare il montone mezzo crudo; ma un'altra volta guai
a chi toccherà! Alla notizia della grazia ottenuta,
i burattini corsero tutti sul palcoscenico e, accesi i lumi
e i lampadari come in serata di gala, cominciarono a saltare
e a ballare. Era l'alba e ballavano sempre.
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A 4 a 24 maggio 2009 0:00
Dovresti vergognarti solo a pensare e esprimere vomitando i
tuoi inutili pensiere di inutile uomo di morte!
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Commenti
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