Commenti
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mestruo di mcs 13 maggio 2008 0:00
Schifani ha querelato wikipedia?
E' un problema tuo o di Schifani?
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Mai con silvio 13 maggio 2008 0:00
Fuori tema: Critiche ed aspetti controversi
Nel 1979 Schifani è stato nel tra i fondatori (con una
quota del 3%) della società Siculabrokers, nella quale ha
anche assunto il ruolo di amministratore[6]. Tra i soci di
questa società, vi erano l'ex ministro degli Affari
regionali Enrico La Loggia, Benny D'Agostino, Giuseppe
Lombardo e Nino Mandalà[7][8][9][10]: Benny D'Agostino
- all'epoca dei fatti un imprenditore incensurato
facente parte di una nota famiglia impegnata nella
costruzione di porti e banchine in tutta la Sicilia - nel
1997 fu arrestato con l'accusa di concorso esterno in
associazione mafiosa e successivamente condannato; Mandalà,
che nel 1980 era incensurato e svolgeva l'attività di
rivenditore di carburanti, è stato arrestano nel 1998 per
mafia, successivamente anch'egli condannato[11][12][13]
è stato definito dai giudici il capocosca di Villabate[14];
Lombardo è stato presidente e consigliere delegato della
società di recupero crediti Satris[15] della quale erano
soci i discussi esattori ed uomini d'onore della
"famiglia" di Salemi Nino e Ignazio Salvo,
arrestati da Giovanni Falcone nel 1984[16]. Nel dicembre del
1980, un anno e mezzo dopo esservi entrato, Schifani ha poi
liquidato la propria quota uscendo dalla società.
Nel 1992 Schifani insieme all'avvocato Antonino
Garofalo è stato socio fondatore di Gms (una società di
recupero crediti). Garofalo è stato arrestato nel 1997 e
rinviato a giudizio per usura ed estorsione[6]. Schifani
tuttavia non è stato coinvolto nella vicenda. Il
10 maggio 2008 Travaglio, invitato al programma televisivo
della Rai "Che tempo che fa" condotto da Fabio
Fazio, ha menzionato i succitati rapporti del presidente del
Senato Renato Schifani con uomini legati alla mafia[17]
provocando dure critiche da parte di esponenti del PdL e
della capogruppo del PD al Senato Anna Finocchiaro per
quello che hanno considerato un uso distorto del servizio
pubblico, mentre altri esponenti politici come Antonio Di
Pietro hanno difeso la libertà di cronaca del
giornalista[18]. Il direttore generale della Rai Claudio
Cappon e lo stesso Fazio hanno invece porto a Schifani le
proprie scuse [19][20]. In seguito a tale vicenda
Schifani ha poi annunciato di aver dato mandato ai propri
avvocati per querelare Travaglio "per le affermazioni
calunniose dei giorni scorsi sulla sua
persona"[21]. Schifani ha querelato
wikipedia?
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Harakiri 13 maggio 2008 0:00
L'oligarchia di sinistra si è autoestinta rimanendo
vittima dell'antiberlusconismo inconcludente e di
facciata. La fine della casta è iniziata per
mano del più impolitico dei politici e del "popolo di
sinistra" geneticamente diverso da quello di destra
(vedete mio intervento del 14 marzo). Questa
vittoria elettorale segnerà la fine del berlusconismo:
così sarà. Berlusconi dovrà confrontarsi con
un paese che saprà essere vigile senza più sirene alla
guida di una opposizione che è sempre stata fasulla dai
tempi di Berlinguer sino a oggi. Dovremo
impegnarci a fondo per far fallire il tentativo di Veltroni
di ergersi come paladino dell'antiberlusconismo.
Non lo è e non dobbiamo dargli fiducia.
Politicamente scorretti deve essere la parola d'ordine
del popolo di sinistra che troverà nel popolo di destra un
ottimo alleato, attento com'è alla propria
individualità (quanto a Veltroni, basta ignorarlo... ma
anche beh fate voi). Ricordatevi: i problemi
esistono ma non li ha creati Berlusconi; lui è solo il
prodotto della oligarchia cha governa l'Italia dalla
fine della guerra. La prova incontestabile risiede nel
fatto che il centrosinistra in tanti anni non ha risolto un
solo problema che indicava come vulnus per la democrazia.
O ci hanno turlupinato o sono degli incapaci: in ogni
caso non abbiamo bisogno di loro. Le falle nel
sistema ci sono, hanno prodotto i primi squarci che
opportunamente allargati consentiranno di creare varchi
prima angusti poi sempre più comodi per passare
agevolmente. La forza di tutto ciò risiede in un
Berlusconi che non ha più nulla da difendere e da cui
difendersi. Ascoltate la vosta pancia, ragionate
con l'utero e con i testicoli, imparate a essere teste
di cazzo e mignotte scoprirete che le belle parole sfamano
solo "loro" mentre noi ci facciamo il culo per
avere sempre meno. E allora, liberatevi della cintura
di castità e cominciate a godere. E la cintura di
castità è rappresentata (per chi non lo ha ancora
compreso) dalla retorica dei mille discorsi con i quali ci
hanno bombardato la testa tradendo con i comportamenti quei
valori che sono sempre pronti a sventolare come vessili
ridotti a stracci umili e umilianti. La retorica
dell'antifascismo, della costituzione, delle
istituzioni, della resistenza, del 25 aprile, del primo
maggio, del 2 giugno, del 4 novemnbre, del
multiculturalismo, della globalizzazione, del riformismo,
del fascismo, del conservatorismo, del moderatismo, del
razzismo, del sessismo, del meridionalismo, del
nazionalismo, dell'europeismo, della giustizia, della
democrazia, della famiglia, della religione, della patria...
Non esiste nulla di tutto ciò se prima non c'è
il rispetto per la vostra persona e la vostra dignità.
Premessa e inizio per ogni altra rispettabile e superiore
dimensione. Politicamente scorretti.
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DE pravato 12 maggio 2008 0:00
Non glielo posso dire signor Kaiser Sose. Come sa
io sono un legalitario, e se mi sbilanciassi farei
pubblicità occulta al mio nome!... Ma, per
rimandarle la palla, lei come la vedrebbe in tuta mimetica?
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Sergio 12 maggio 2008 0:00
Già, Ivan, "il come": questo sconosciuto.
Sul cosa, lunghi elenchi con fiumi di inutili parole,
sul come lo zero totale. Ma anche "il
quando" è ampiamente bistrattato. Come e
quando, rifletteteci: due domande che i giornalisti non
pongono quasi mai. Siamo invece sommersi dal
"che cosa" pensa ogni singolo "nominato"
al parlamento su qualsiasi cosa avvenuta o dichiarata da
chiunque. Il Parlamento dovrebbe essere chiamato
"opinionificio".
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Sergio 12 maggio 2008 0:00
Totalmente d'accordo con te, Harakiri: referendum sulla
legge elettorale e riforma Mastella sono due temi già
scritti nell'agenda politica. Il primo, è e
sarà dimenticato fino allo svolgimento dei referendum.
Il secondo, tutti fanno finta di ignorarlo in attesa
che la riforma della giustizia produca gli inevitabili
problemi di paralisi delel procure.
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Harakiri 12 maggio 2008 0:00
Chi ha mai parlato di "comunicazione
ufficiale"? La semplice indicazione della
squadra di governo, in caso di vittoria elettorale e di
incarico di formare il governo, è pienamente compatibile
con la costituzione e le leggi italiane. Il fatto
che non sia mai successo è solo il risultato delle
necessarie mediazioni tra partiti in conseguenza del voto:
ma adesso che si vota già per una coalizione di governo,
perchè attendere l'investitura ufficiale per comunicare
la rosa dei candidati ai ministeri? Non
prendiamoci in giro: non c'entra nulla il rispetto della
costituzione ma solo la necessità di valutare i pesi dei
partiti all'interno della maggioranza.
Riguardo al "COME" affrontare i tanti problemi, è
chiaro che questo è l'aspetto centrale, sia per la
maggioranza, sia per l'opposizione che ancora una volta
sembra orientata ad andare al traino dell'agenda
politica scritta dagli altri; come è stato durante tutta la
campagna elettorale: è stato sempre Berlusconi a decidere
giorno per giorno di cosa si dovesse discutere.
Vedremo se l'opposizione sarà capace di incidere nella
definizione dell'agenda politica o se si limiterà a
criticare senza indicare strade e soluzioni alternative,
intorno alle quali creare consenso e una diversa cultura
politica. Se non sarà così, il governo ombra
servirà solo a fare ombra al governo ufficiale.
Una cosa è certa: da decenni sentiamo discutere sempre
degli stessi problemi senza che ci sia mai stato il coraggio
di affrontarli radicalmente per sradicarli. Si
tratti di giustizia o di pubblica amministrazione, di
sicurezza o di criminalità organizzata, di evasione fiscale
o di spesa pubblica, di infrastutture carenti o di riforme
costituzionali, di scuola o di mercato del lavoro, di tutela
ambientale o di pensioni, di informazione o di conflitto
d'interessi... Vedremo se di qui a qualche anno potremo
accantonare uno solo di questi problemi e poter finalmente
affermare "questo problema è risolto".
Intanto, ricordo che tra un anno voteremo i referenduma
sulla legge elettorale: scommettiamo che si attenderanno i
referendum e solo dopo, in base all'esito, anche
eventualmente determinato cavalcando l'astensione,
l'oligarchia deciderà cosa fare? Intanto,
entrerà in vigore la riforma voluta da Mastella:
scommettiamo sulla bufera che questa determinerà sulla
giustizia? Scommettiamo che una riforma destinata a creare
solo nuovi problemi diventerà un ritornello per accusare la
nuova maggioranza di voler affossare la giustizia? La
riforma è sbagliata, diranno a destra, voi affossate la
giustizia risponderanno a sinistra.
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IVAN 10 maggio 2008 0:00
LA QUESTIONE DEL “COME”
**************************** (da SERGIO:) << Tutti
siamo capaci di fare l’elenco dei problemi d’Italia o
del mondo, e su questo elenco c’è sostanziale accordo
quasi unanime. E’ sulle risposte che invece tutto
precipita e diviene vago. Quando finalmente arrivano i
“per cosa”, tutto si riduce a un nuovo elenco di belle
parole dove il “come” non trova mai posto. >>
Giustissimo. La questione del “COME” purtroppo è un
circolo vizioso. Ribadisco che, qualunque sia il
problema, le soluzioni sarebbero relativamente semplici...se
solo ci fosse la VOLONTÀ di risolverli. Le
situazioni di crisi fanno comodo a troppi di coloro che
detengono il compito di occuparsene. Ecco perché,
pure se qualche geniaccio di forumista proponesse tutti i
“come” del mondo, non ne verremmo comunque a capo.
Sarebbe semplicemente IGNORATO dagli “addetti ai
lavori”. Come dire: “Povero ingenuo...Ma credi
davvero che non teniamo GIÀ nel cassetto decine di
soluzioni...che non abbiamo nessuna INTENZIONE di
applicare?” Saluti a tutti. (Vi manderò una
cartolina da Plutone.) Ivan
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Kaiser Sose 10 maggio 2008 0:00
Perdoni il lapsus, Mr. De Pravato. Lei come vedrebbe Emma
Bonino in guepière e minigonna?
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comunista per sempre 10 maggio 2008 0:00
mai siamo scesi cosi' in basso, veline e cubiste
trasformate in ministri.....
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DE pravato 10 maggio 2008 0:00
"Da quando le nobili anime dei nostri politici sono
mosse da tanto amor cortese?" per
questo dettaglio, da sempre. Mai, nella storia
della Repubblica Italiana, un governo è stato annunciato
ufficialmente prima della consultazione finale col Capo
dello Stato, e della sua approvazione.
(Naturalmente al bar dell'angolo il toto-governo
l'abbiamo sempre fatta prima, ora come ogni volta, ma
non è proprio la stessa cosa!)
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DE pravato 10 maggio 2008 0:00
Kaiser Sose, anche a te ha preso il gusto della necrofilia
come ad altri premiati personaggi di questo Forum?
Per il momento mi limito ad ammonirti ricordandoti che la
senatrice Nilde Iotti è morta nel 1999
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Berlusconi 10 maggio 2008 0:00
Mi anete votato..Mo son cazzi vostri!
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Kaiser Sose 9 maggio 2008 0:00
da: Harakiri Data: 9 Maggio 2008 Avete visto
quanto è bella la Carfagna? L'avevo anche scritto:
Berlusconi ha dimostrato che la bellezza non serve solo per
avere successo in TV ma anche per sfondare in politica; da
soubrette a rappresentante del popolo e perfino ministra
della repubblica è un bel salto di qualità, non vi
pare? E poi dicono che la TV degrada...
___________________________ Per compensazione,
ecco le due nuove veline: Livia Turco e Nilde Iotti.
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Sergio 9 maggio 2008 0:00
Ciao, Ivan, ti assicuro che non c’è da parte mia alcuna
“ansia”: la squadra non fa la differenza.
Rimarcavo solo l’incongruenza e la scollatura tra parole e
fatti, leggi e prassi. Sul piano politico, noto il
prevalere delle solite antiche logiche partitiche, ma anche
questa non è una critica all’attuale maggioranza ma un
dato che appartiene al nostro sistema politico
Quanto a De pravato, il mio rispetto per le persone mi porta
a tentare sempre un dialogo, senza chiusure e
apriorismi. Ciò non significa che bisogna sempre avere
rispetto per le idee, ma per il diritto delle persone di
esprimere qualsiasi punto di vista, sì. Difendo il
diritto di espressione di chiunque, riservandomi di
criticare, anche duramente, quanto ciascuno esprime.
L’ultimo commento di De pravato (il pensiero del
nonno) è interessante, anche se non calzante nel mio
caso. Ho espresso molto chiaramente, in tante
occasioni, la mia sostanziale equidistanza dai due blocchi
che si contendono il potere (PDL e PD): quindi, non
appartengo agli sconfitti e neanche ai vincitori.
Ciò non per qualunquismo o antipolitica, ma per
considerazioni culturali, pre-politiche.
M’interessa poco la distinzione tra destra e sinistra,
allo stato attuale del dibattito politico.
M’interesa, invece, l’approccio metodologico ai
problemi. Tutti siamo capaci di fare l’elenco
dei problemi d’Italia o del mondo, e su questo elenco
c’è sostanziale accordo quasi unanime. E’ sulle
risposte che invece tutto precipita e diviene vago. Ed
è qui che entra in gioco il metodo con cui si approcciano i
problemi. Il confronto è sempre tra ricette, ma
l’analisi… dov’è? Risolvere un problema
richiede l’analisi dello stesso e del suo decorso
storico… insomma partire dalla realtà. Ciò consente
di avere dati comuni da cui partire e sui quali tutti si
possono riconoscere; poi cambieranno le valutazioni, i pesi
che ciascuno darà a ogni singola tessera che compone il
problematico mosaico, ma potrà esserci un confronto vero,
una mediazione, un reciproco arriccchimento perché ciascuna
parte ha qualche pezzo di ragione. Se invece
l’approccio ai problemi, prescindendo dall’analisi, è
pregiudizialmente subordinato a una visione, ideologica o
religiosa poco importa, precostituita della realtà le
soluzioni saranno sempre inadeguate e daranno sempre vita a
una contrapposizione frontale, ma sempre perdente,
indipendentemente da quale sarà l’impostazione che
prevarrà. Se la realtà è interpretata attraverso la
lente deformante dell’ideologia, tutto si riduce a un
“essere contro” o a una classifica basata sul
“peggio”. Contro l’aborto, contro la
droga, contro la violenza, contro Israele, contro gli USA,
contro gli OGM, contro la TAV, contro il nucleare… contro
tutto, ma per che cosa? E soprattutto come? Perché quando
finalmente arrivano i “per”, tutto si riduce a un nuovo
elenco di belle parole dove il “come” non trova mai
posto… e allora avremo per la vita, per la famiglia, per
la solidarietà, per la giustizia, per la pace…
Questo è peggio dell’altro, e allora? I fatti di
Verona (una persona barbaramente uccisa) sono meno gravi dei
fatti di Torino (bandiere bruciate e contestazione a
Israele) e allora? Dopo che abbiamo stabilito ciò, che
succede? Ecco che tutto il dibattito politico si
concentra su una frase del neo-presidente della Camera, per
fare un esempio legato alla recente cronaca. Ma è questo
che ci serve? E’ questo che serve al Paese per
crescere? Ciao Harakiri, ben tornato tra noi...
Che ci prepari, stavolta?
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comunista per sempre 9 maggio 2008 0:00
il vostro voto a berlusconi ha ridato anima ai naziskin
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Harakiri 9 maggio 2008 0:00
Perchè qualcuno crede in onestà che la squadra di governo
non sia stata definita prima del voto per una questione di
delicatezza istituzionale? Da quando le nobili
anime dei nostri politici sono mosse da tanto amor
cortese? Sbaglio o c'è stato qualcuno che ha
anche proposto l'esercizio scolastico delle dimissioni
del presidente? Sbaglio o nel 94, nel 96, nel 2001
abbiamo votato dando l'indicazione del premier senza che
ci fosse alcuna legge che prevedesse ciò? poichè si
trattava di una indicazione (e lo è ancora oggi ma con il
porcellum è stata almeno inserita come aspetto formale)
poteva essere tranquillamente disattesa dal presidente che
infatti l'ha sempre... seguita. Dimenticavo,
avete visto quanto è bella la Carfagna? L'avevo
anche scritto: Berlusconi ha dimostrato che la bellezza non
serve solo per avere successo in TV ma anche per sfondare in
politica; da soubrette a rappresentante del popolo e perfino
ministra della repubblica è un bel salto di qualità, non
vi pare? E poi dicono che la TV degrada...
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IVAN 8 maggio 2008 0:00
Sergio, lascia perdere il DEp. Gli piace credere che se
qualcuno non gli risponde è perché lo ha zittito con i
suoi inappellabili sofismi aulici. Dagli soddisfazione.
Piuttosto, non starei troppo in ansia per conoscere le
famose nomine. Come già sai, i giochi erano già
decisi fin da prima delle elezioni; questo è solo un
teatrino formale, che annoia pure loro. Fosse per
loro, le avrebbero rese note dopo 10 minuti...Ma si sa,
quando una porcata ha seguito una procedura formale, per
qualche arcana ragione non si può più dire che sia una
porcata (imperscrutabili misteri dell'Agiocosmo...)
Mi ricorda quell'episodio dei Simpson in cui tutti
erano in apprensione per sapere se il nuovo presidente
sarebbe stato “John Jackson” o il suo rivale “Jack
Johnson” (avevano pure la stessa faccia, a parte la
direzione della frangia). Al che, Lisa dice
candidamente: “Ma non lo capite che vi stanno prendendo in
giro? Chiunque vinca, saremo governati dalla stessa
persona!” Risposta di Homer: “Zitta, Lisa...È
così bello, quando ti aspetti una sorpresa!”
Ivan
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SERIO 8 maggio 2008 0:00
è partorita la squadra!!!! Troppo forte...ha trovato uno
più piccolo di Lui!!!
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DE pravato 8 maggio 2008 0:00
Diceva il nonno (che era un saggio): "io non
mi preoccupo tanto quando perdi, ma quando cerchi di
rifarti"
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Il Prete 8 maggio 2008 0:00
Perchè non ve lo sposate prima di fare adulterio?
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Sergio 8 maggio 2008 0:00
Come anche i cafoni e le galline sanno, nulla vieta a chi si
candida a guidare il governo di dire: "Se vincerò
le elezioni e se il Presidente mi onorerà di affidarmi
l'incarico di governo, queste sono le persone con cui
realizzerò il programma". Come anche uno
scemo comprende, questo doppio "se" salva tutte le
fasulle attenzioni al "galateo istituzionale" e
non produce alcun vulnus istituzionale. Infatti, è il
primo ministro a proporre al presidente i ministri (art 92
della Costituzione che i cafoni conoscono ma gli ignoranti
no). Cosa vieta di anticipare quale sarà questa
proposta? Ma si sa i tifosi "a
prescindere" sanno solo applaudire avendo da tempo
rinunciato a ragionare... anche perché sanno che ci
riescono solo molto raramente.
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DE pravato 7 maggio 2008 0:00
Come tutti quelli che non siano dei grandissimi cafoni
sanno, è prassi, cortesia ed educazione che la squadra di
governo sia presentata prima dal Capo dello Stato e solo
dopo sua formale approvazione comunicata alla plebe.
Ma si sa, a parlare fanno prima i culi di gallina che
non le labbra delle persone.
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Sergio 7 maggio 2008 0:00
Cavaliere, siamo in trepida attesa di conoscere le sue
prodezze e la squadra con cui le compirà.
Dimenticavo. Come mai un avveduto imprenditore come Lei
non ha definito prima la squadra con cui scendere in
campo? Suvvia, Lei insegna che non si può decidere la
domenica mattina chi mandare allo stadio per giocare la
partita decisiva. Brutta la prima! Decisamente
brutta. Che figuraccia a 3 settiamne dal voto Lei
è lì come un Andreotti o un Prodi qualsiasi o De Mita o
Fanfani a discutere di ministri... L'inizio
di legislatura è molto deludente... Un uomo d'azione e
d'impresa come Lei chissà come scalpita per entrare in
azione... Ma se non sa con chi entrare in campo, ci
dica, Cavaliere, sa almeno cosa fare dopo essere entrato in
campo? Quanto mi sarebbe piaciuto se avesse
comunicato la squadra di governo prima del voto o almeno il
giorno dopo... adesso invece, guardi metta pure la Carfagna
alla Giustizia. Tanto è ormai accertato: meno una persona
è competente meno danni fa. Comunichi questa
lista dei ministri per onorare la liturgia, faccia in fretta
e si metta al lavoro. Se poi ha ancora un po' di
fantasia, cerchi di stupirci con qualche effeto
speciale. Almeno avremo qualcosa di cui parlare,
perché finora è una tristezza infame. Ha
bisogno di qualche consiglio? Non faccia complimenti,
le offro una consulenza gratuita.
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Sergio 17 aprile 2008 0:00
Carissimi, finita la dieta eccomi di nuovo qui.
Tranquillo e sereno, tutto è andato come era scritto e come
brillantemente Harakiri aveva intuito o forse è più
corretto dire compreso. Mi sembra che a qualcuno
sono mancato un po'. Ivan, leggo nei tuoi
ultimi interventi un po' di pessimismo: perchè?
Sai bene quali siano i limiti dei forum: è un cammino in
crescita e quindi tutto in salita. Harakiri,
accolgo volentieri la tua proposta di tenere viva la
discussione trasformandola in un diario della legislatura,
così non dimenticheremo le riflessioni da cui siamo
partiti. Harakiri, ho visto che hai aperto
diverse nuove discussioni: sembri molto determinato nel
voler battere il ferro... attenzione mi sembra che le
riflessioni non abbiano ancora superato il livello
"sgomento". Concordo però nel ritenere che
si stiano aprendo nuovi orizzonti: vedremo sin dove arriva
l'autolesionismo e la potenza autodistruttiva di quel
che rimane della leadership di sinistra.
Dimenticavo: alla fine anche tu hai scelto l'astensione.
Ne ero quasi certo: le tue acute analisi apparivano poco
coerenti con la partecipazione deliberata al gioco. Evidente
che indicavi il fiume che gli "incazzati" si
apprestavano a seguire. Il notevole spostamento di voti
dimostra che milioni di italiani cominciano ad avere chiaro
il gioco perverso che si è condotto sulla loro e nostra
pelle. Bene.
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Harakiri 17 aprile 2008 0:00
Caro Ivan e cari tutti voi che avete partecipato a questa
discussione, apparentemente provocatoria. Così
non era e i dati lo dimostrano. Ho dato corpo a
un sentimento diffuso a sinistra (quindi non c'entra il
PD). Le prime analisi dei flussi elettorali indicano in
circa due milioni gli elettori di sinistra che sono passati
al PdL o alla Lega: sembra assurdo ma non lo è, per tutte
le ragioni che ho illustrato in questa e in altre
discussioni (segnatamente, Chi tira i fili). Ho
annunciato che il pubblico (noi elettori) ci saremmo potuti
distrarre e a causa delle falle del sistema esautorare la
leadership di sinistra: la partita è iniziata e adesso
sarà l'inizio della fine per il berlusconiano
Veltroni. Ho annunciato che i sondaggi erano
tutti fasulli: nelle forchette delle previsioni c'era la
risposta all'enigma che tale non era. Ho
annunciato che l'oligarchia di sinistra si sarebbe
autoestinta rimanendo vittima dell'antiberlusconismo
inconcludente e di facciata: così è stato e la fine della
casta è iniziata per mano del più impolitico dei politici
e del "popolo di sinistra" geneticamente diverso
da quello di destra (vedete mio intervento del 14
marzo). Posso anche annunciare che non ho votato:
non c'era bisogno del mio voto: il risultato era chiaro
ed era chiaro che l'astensione non avrebbe determinato
il risultato vittorioso per il berlusca. Ho
annunciato che questa vitoria segnerà la fine del
berlusconismo: così sarà. Il varco si è
aperto. Berlusconi dovrà confrontarsi con un paese
che saprà essere vigile senza più sirene alla guida di una
opposizione che è sempre stata fasulla dai tempi di
Berlinguer sino a oggi. Dovremo adesso impegnarci
a fondo per far fallire il tentativo di Veltroni di ergersi
come unico paladino dell'antiberlusconismo. Non lo è e
non dobbiamo dargli fiducia in nessuna iniziativa:
aprioristicamente contro Veltroni e il PD qualsiasi cosa
faccia, proponga, dichiari. No e sempre solo no a chi è
alla guida di una formazione politica che si presenta come
nuova solo perchè cambia continuamente leader ma di nuovo
non ha nulla e ha solo determinato la perdita di 14 anni
prezioni per il paese e per ogni italiano.
Politicamente scorretti deve essere la parola d'ordine
del popolo di sinistra che troverà nel popolo di destra un
ottimo alleato, attento com'è alla propria
individualità (quanto a Veltroni, basta ignorarlo... ma
anche beh fate voi). Ricordatevi: i problemi
esistono ma non li ha creati Berlusconi; lui è solo il
prodotto della oligarchia cha governa l'Italia dalla
fine della guerra. La prova incontestabile risiede nel
fatto che il centrosinistra in tanti anni non ha risolto un
solo problema che indicava come vulnus per la democrazia.
O ci hanno turlupinato o sono degli incapaci: in ogni
caso non abbiamo bisogno di loro. Le falle nel
sistema ci sono, hanno prodotto i primi squarci che
opportunamente allargati consentiranno di creare varchi
prima angusti poi sempre più comodi per passare
agevolmente. La forza di tutto ciò risiede in un
Berlusconi che non ha più nulla da difendere e da cui
difendersi. Ho già detto che l'essere
stronzo è una mia caratteristica; appunto, politicamente
scorretto. E la modestia non è il mio forte: perchè
dovrebbe esserlo dal momento che so come stanno le cose e ho
la certezza del dubbio? Il dubbio che mi consente di
chiedermi sempre "perchè". Perchè la nostra
vita negli ultimi dieci anni non è migliorata e la
"loro" sì? Perchè sentiamo sempre parlare
degli stessi problemi? Ascoltate la vosta pancia,
ragionate con l'utero e con i testicoli, imparate a
essere teste di cazzo e mignotte scoprirete che le belle
parole sfamano solo "loro" mentre voi vi fate il
culo per avere sempre meno. E allora, liberatevi della
cintura di castità e cominciate a godere. E la cintura
di castità è rappresentata (per chi non lo ha ancora
compreso) dalla retorica dei mille discorsi con i quali ci
hanno bombardato la testa tradendo con i comportamenti quei
valori che sono sempre pronti a sventolare come vessili
ridotti a stracci umili e umilianti. La retorica
dell'antifascismo, della costituzione, delle
istituzioni, della resistenza, del 25 aprile, del primo
maggio, del 2 giugno, del 4 novemnbre, del
multiculturalismo, della globalizzazione, del riformismo,
del fascismo, del conservatorismo, del moderatismo, del
razzismo, del sessismo, del meridionalismo, del
nazionalismo, dell'europeismo, della giustizia, della
democrazia, della famiglia, della religione, della patria...
Non esiste nulla di tutto ciò se prima non c'è
il rispetto per la vostra persona e la vostra dignità.
Premessa e inizio per ogni altra rispettabile e superiore
dimensione.
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Harakiri 17 aprile 2008 0:00
X APS So che dal tuo punto di vista sei
contento. Lo sono anch'io per la vittoria della
sinistra. La sinistra comincia a respirare ora
che i berlusconiani travesttiti da antiberlusconiani sono
rimasti con le pive nel sacco. Dobbiamo solo
liberarci del berlusconiano Veltroni e poi la pulizia sarà
completa e finalmente Berlusconi o chi per lui potrà
contare su qualche avversario reale. Possiamo
però darci appuntamento su questa discussione, trasformarla
in un diario di questa nuova splendida legislatura senza
dimenticarci il punto di partenza. Ho espresso un
pensiero e un sentimento che serpeggiava in un paio di
milioni di elettori di sinistra antagonista. Un altro
milione ha preferito disertare le urne. Alla
faccia dei sondaggisti, dei politologi, dei sociologi, dei
gionalisti politici e di tutti gli altri cagacazzi.
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Harakiri 17 aprile 2008 0:00
X Alfonso Grazie per il tuo commento.
Il verificarsi di quanto sai che si verificherà crea
comunque amarezza: vorresti poterti svegliare e dire
"quanto sono stato stupido". I fatti
invece hanno superato le mie aspettative. Si è aperta
però finalemte un varco enorme che consentirà di cambiare
le cose. A una sola condizione. Nessuno di coloro
che fa parte della oligarchia deve avere la fiducia del
popolo di sinistra. Veltroni & C. non meritano la
nostra fiducia perchè hanno riconsegnato il paese a
Berlusconi senza aver risolto uno solo dei problemi che
affliggono la nostra democrazia e dopo aver distrutto
l'enorme potenziale di lotta rappresentato da milioni di
persone che credendo nei valori di sinsitra si sono fatti
fottere da fascistelli conservatori vestiti di rosso.
L'ho detto e lo ripeto. Berlusconi è un avversario
politico. Veltroni e gli altri quadrumviri sono i
nemici da combattere.
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Harakiri 16 aprile 2008 0:00
X Lara Grazie, sei un tesoro e sono contento se
sono riuscito a farti sorridere anche se non ho potuto
addolcire l'amaro in bocca che certe cose lasciano.
Consumiamo domani alle 14.30 una caramella in un
simbolico e simbiotico abbraccio per momenti più dolci e
per augurarci di non perdere mai la capacità di
sorridere. A domani, ciao. PS: dimmi
di che gusto la preferisci, la caramella.
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APS 15 aprile 2008 0:00
Carissimi Ivan, Harakiri e tutti altri. E' passata,
andata, finita. Ci rivediamo tra cinque anni. Speriamo
che l'Italia sia 5 anni sia migliore di quella di oggi.
E' solo un auspicio, non una certezza. Ciao.
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