Commenti
|
|
|
Pukka 1 marzo 2007 0:00
Vi assicuro che io alla scuola 2F ci ho lavorato davvero, e
se me ne sono andata è proprio perchè ho capito in tempo
che lì dentro non avrei avuto nè possibilità di crescere
professionalmente nè economicamente (contratti a progetto,
stipendi decantati come ottimi ma in realtà dentro dovevi
farci rientrare tutto, persino le ore di fila spese in
autostrada per raggiungere i posti impervi in cui ti
spedivano). Probabilmente il mio messaggio precedente è
stato in parte frainteso. Non voleva essere un'arringa a
favore della scuola, ma semplicemente far notare che spesso
la colpa non sta tutta da una parte (anche se in gran parte
magari si ;-). Io per loro ho fatto sia corsi con il metodo
"1 pc solo in classe" sia con il metodo "1 pc
a testa" e garantisco che nel secondo caso, appena
giravo la testa, la gente si andava a gingillare su internet
o coi giochini di Windows. E' naturale, spesso gli
allievi sono ragazzi iscritti "a forza" dai
genitori, a cui non gliene può fregare di meno di imparare
a programmare in Visual Basic. Comunque se me ne sono andata
è chiaro che anche io ho capito che alla base di quella
scuola c'era solo una direzione che mira a far
quattrini: lì appunto otteneva risultati chi si faceva il
culo per conto proprio, non certo perchè ti davano un
supporto tecnico. E quando, dopo anni di sforzi per riuscire
a raggiungere risultati, sono riuscita (scusate la
ripetizione) a fare il 100% di prenotazioni in una classe e
a vendere a tutti e 12 gli allievi un pc a testa, mi sono
sentita rispondere "ah, grazie, mandaci pure gli
assegni via corriere", allora mi sono detta: chi
cappero me lo fa fare? grazie della considerazione e
soprattutto di avermi fatto sentire gratificata e apprezzata
per il traguardo raggiunto. A quel punto, se per tanto tempo
la soddisfazione di trasmettere le mie conoscenze ad altre
persone mi avevano fatto passare sopra alle ore assurde a
cui tornavo a casa (spesso anche l'una di notte, quando
avevo corsi serali lontani centinaia di kilometri) o agli
inverni passati a insegnare in stanze di circolini
fatiscenti senza riscaldamento e talvolta anche senza bagno,
ho detto BASTA. Certa gente non è degna degli sforzi che ho
fatto per loro e per mantenere alta la reputazione della
scuola e si merita appieno tutti gli insulti che gli vengono
lanciati dietro. Quindi, Stefano, stai sicuro che la mia
testimonianza è vera al 100%.
|
Stefano 1 marzo 2007 0:00
Doc.info, è ammirevole che tu abbia risposto a Pukka, ma
purtroppo temo che lei sia una dei tanti insegnanti che
appaiono magicamente quando si parla male della scuola
2f. Non mi si venga a raccontare che i pc a domicilio
servano a fare riflettere... In realtà l'unico pc
dell'insegnante permette di fare i corsi nei luoghi più
bizzarri e i pc a domicilio in comodato d'uso servono
solo a far comprare un bel pc frael. Esami a domicilio?
Che cavolo di esami sono? Che valore ha un diploma
rilasciato in questo modo? Se gli insegnanti vengono
selezionati in maniera un po' pressapochista che nozioni
possono fornire? Abbiamo, dunque una società che
contatta gente per telefono dicendo cose non vere sulla
valenza del diploma e quant'altro. Che spinge le persone
a firmare un contratto senza ponderarlo. Che recluta
insegnanti alla carlona e che organizza corsi nel retro dei
bar,con un solo pc. Che offre materiale didattico ridicolo e
puerile. Che fa fare esercizi e prove finali a domicilio. E
che sopratutto fa spendere più di 1500 euro a corso. A
voi l'ardua sentenza: secondo voi trattasi di società
seria?
|
Doc.info 1 marzo 2007 0:00
X Pukka e X tutti gli altri Rispondo facendo dei
riferimenti alla lettera di Pukka, e scusate rispondo con
cognizione di causa in quanto sono un insegnante di
informatica da oramai 20 anni quasi e sono anche una persona
che crea e redige i progetti per corsi regionali.
Pukka scrive " il metodo previsto (un solo computer in
classe e esercitazioni da soli a casa" la
regione, le provincie, il Fondo Sociale Europeo, e anche il
Miur stabilisce che in una classe composta al massimo di 20
persone vi devone essere almeno 12 PC, di cui un pc per ogni
due allievi, un pc per l'insegnante e un altro pc per
eventuali problematiche legate all'apprendimento
didattico, sotto a questa regola non vi puo' essere
compatibilità con i corsi professionali. Pukka
scrive " l'allievo si trovava così a dover
riflettere senza i suggerimenti dell'insegnante,
sviluppando le proprie capacità deduttive" La
disciplina regionale, provinciale, del FSE e del Miur
stabilisce che l'allievo deve essere seguito passo passo
dall'insengante, ove occorre per classi numerosi ( ossia
piu' di 15 allievi) bisogna avere due insengnati uno
primario e un altro di supporto, e non lasciare i ragazzi
senza suggeriementi dell'insegnante, altrimenti basta
prendere un libro e seguire passo passo quello che viene
riportato dal libro senza spendere tanti soldi.
Pukka scrive "Ogni lezione da due ore in classe
affrontava tantissimi argomenti che per essere assimilati a
casa necessitavano di 2 settimane di esercizi svolti
giornalmente dall'allievo per cui ogni lezione aveva
cadenza appunto bisettimanale" sempre la Regione
le Provincie il FSE e il Miur stabiliscono che le leziono
devono essere tutti i giorni che la presenza è obbligatoria
e che ogni lezione deve contenre almeno 3 ore di pratica e 1
di teoria Pukka scrive " La scuola ha
sempre avuto una grossa pecca: selezioni sommarie e poco
professionali del corpo docente. Io stessa per entrare ho
semplicemente risposto ad un annuncio sul giornale, sapevo
usare un poco Windows e Word (Excel era totalmente
sconosciuto) e mi hanno presa solo perchè in quel periodo
non avevano insegnanti sufficienti per coprire tutti i
corsi" Cosa gravissima questa in quanto
sempre i sopra citati ( regione provincie miur e fse)
stabiliscono delle regole indiscutibili e precisi, tutti i
docenti devono avere una documentazione reale relative alle
materie per cui si chiede la docenza, tale documentazione
deve essere tra: - almeno 5 anni di esperienza
comprovata - avere una laurea specifica e un
esperienza di almeno due anni - deve superare un
esame di abilitazione per la o le materia/e che si vuole
fare docenza - deve essere, per il primi due anni di
insegnamento, coordinato con un "vecchio"
insegnante. - il docente deve essere iscritto nelle
liste Pukka scrive "si presentò
all'esame portando come progetto una tabella semplice di
Excel (senza formule, nè riferimenti, nè macro) fatta
palesemente da una terza persona" semrpe le
sopracitate, stabiliscono che gli esami devono essere svolte
nell'ambiente scolastico, e devono essere presenti dei
membri di commissione di cui uno della regione, uno del miur
uno del ministero del lavoro e a scelta uno dei sindacati,
uno o piu' docenti e il rappresentate scolastico, dove
devono assicurare che tutto sia fatto a norma, ossia che ci
sia una prova pratica da fare davanti alla suddetta
commissione e nell'ambiente scolastico, e non materiale
portato da casa, si possono svolgere delle tesine per la
parte teorica dove si devono discutere davanti alla
commissione stessa. Tutto questo mio scritto non
è per dire che Pukka sia nel torto, ma forse non sa le vere
regole che sono previste pere una scuola che voglia fare
corsi professionali. Sottolineo che c'e' da ammirare
Pukka che ha sentito la responsabilità di mettersi a
studiare per dare ai propri allievi delle vere conoscienze
della materia. Ma vi dico di badare bene prima cosa
firmate e di guardare che ci sono degli enti preposti per
fare corsi professionali, oltretutto gratuiti, in quanto i
corsi sono pagati o dalle regioni tramite le provincie o dai
Fondo Sociale Europeo, e sono aperti a tutti, oltretutto non
dovete spendere nulla in quanto vi danno anche del
materiale da portare a casa per poter studiare. Non
credete alle favole e come ha detto qualcuno nel forum
parlate con altre persone e per chi si trova intrappolato
per aver firmato, non fatevi intimorire reagite di
conseguenza. Scusate se parlo cosi' ma come
ho detto prima parlo con cognizione di causa.
Doc.info
|
Pukka 28 febbraio 2007 0:00
Salve. Sono un ex-insegnante della Scuola 2F, anche se ormai
sono circa 2 anni che non lavoro più per loro. Ho letto con
molto interesse i vostri commenti sulla serietà e sul costo
dei corsi, in parte divertita da alcune considerazioni che
sono state fatte (sia qui che su altri forum in cui sono
incappata). Premetto che ho lavorato per la suddetta scuola
per circa 5 anni quindi vi parlo con cognizione di causa.
Dalla mia esperienza personale come insegnante di
informatica devo controbattere con chi denigra a priori la
tipologia di corso offerta dalla scuola. Sebbene anche io
abbia sempre sostenuto (e l'ho a suo tempo espresso
chiaramente ai responsabili della scuola) che in effetti il
prezzo del corso, soprattutto del materiale didattico, fosse
eccessivamente esoso, sono convinta che i corsi offerti non
fossero affatto una truffa: posso assicurare che nei corsi
in cui si è riuscito ad applicare con costanza il metodo
previsto (un solo computer in classe e esercitazioni da soli
a casa) ha dato dei frutti a dir poco sorprendenti. Io
stessa ho avuto moltissimi allievi che, scontentissimi
all'inizio del corso perchè si ritrovavano in classi
magari di 10 persone con un solo pc mentre si aspettavano
tutt'altro, e ben decisi a portare la scuola a
trasmissioni come Striscia la Notizia o similari, si sono
poi ricreduti di lezione in lezione e sono arrivati alla
fine ben soddisfatti di quanto imparato, e molti di loro
hanno continuato con i corsi di livello più avanzato. Nel
piccolo della mia esperienza personale, posso
tranquillamente affermare che sono due i casi in cui le
classi arrivavano scontente a fine corso: o era perchè gli
allievi in questione non svolgevano con costanza e
applicazione gli esercizi affidati loro dall'insegnante
oppure era -ebbene sì- colpa dell'insegnante che non
era riuscito ad applicare le regole didattiche impartite
dalla scuola. Mi spiego meglio. La filosofia della scuola
partiva da questo presupposto: un solo pc in classe fa sì
che l'attenzione di tutti sia rivolta alla lezione,
senza distrazioni, l'insegnante deve spiegare
l'argomento e guidare gli allievi nel risolvere i
problemi di volta in volta affrontati, cosicchè, essendo
gli allievi stessi a suggerire la soluzione, questa rimanga
più impressa nelle loro menti che se la
leggessero/sentissero passivamente da un insegnante o testo
didattico. Parallelamente venivano assegnati degli esercizi,
ripartiti in piccole lezioni quotidiane da svolgere a casa
da soli, l'allievo si trovava così a dover riflettere
senza i suggerimenti dell'insegnante, sviluppando le
proprie capacità deduttive. Vi assicuro che i libri (almeno
nel periodo in cui ho fatto io i corsi) erano scritti con
linguaggio davvero semplice e intuitivo, pieni di foto di
schermate che illustravano la lezione, e si trattava di
piccole unità didattiche che potevano essere svolte in
circa 30/60 minuti circa, giorno per giorno, pensate appunto
anche per chi magari non aveva molto tempo da dedicare alla
lezione. Ogni lezione da due ore in classe affrontava
tantissimi argomenti che per essere assimilati a casa
necessitavano di 2 settimane di esercizi svolti giornalmente
dall'allievo per cui ogni lezione aveva cadenza appunto
bisettimanale. Questa era una delle cose che spesso veniva
contestata all'inizio dei corsi. In alcune classi
particolarmente scontente abbiamo anche variato la cadenza
da quindicinale a settimanale, ma dopo 2 o 3 lezioni furono
gli allievi stessi a chiedere di riportarle alla cadenza
originaria in quanto si resero conto subito delle
motivazioni per cui era preferibile un intervallo di tempo
più lungo tra le due lezioni. E' importante
sottolineare comunque che l'insegnante doveva a inizio
corso lasciare agli allievi il proprio recapito telefonico e
rendersi reperibile (non dico 24ore su 24 ma poco ci manca)
in caso di difficoltà nello svolgimento delle lezioni a
casa, così come doveva recarsi a casa di chi per qualche
motivo aveva dovuto saltare la lezione (e il recupero a casa
ovviamente era gratis per l'allievo). Vi assicuro che
chi arrivava impreparato alla fine del corso, il 99% delle
volte era perchè a casa non aveva voglia di fare gli
esercizi e quindi arrivava alla lezione successiva senza
aver studiato un tubo. Più sotto vi racconterò un paio di
aneddoti a riguardo. L'altro motivo che citavo sopra è
l'incapacità di alcuni insegnanti. La scuola ha sempre
avuto una grossa pecca: selezioni sommarie e poco
professionali del corpo docente. Io stessa per entrare ho
semplicemente risposto ad un annuncio sul giornale, sapevo
usare un poco Windows e Word (Excel era totalmente
sconosciuto) e mi hanno presa solo perchè in quel periodo
non avevano insegnanti sufficienti per coprire tutti i
corsi. Ora, a costo di apparire presuntuosa (però serve per
capire la realtà di quella scuola), posso sinceramente
affermare che se sono diventata una brava insegnante lo devo
esclusivamente a me stessa: mi sono messa d'impegno, ho
studiato durante l'estate (il colloquio l'avevo
fatto a luglio) tutti i libri di testo, ho imparato a usare
Excel, l'html, i programmi di grafica e tutto quello che
non conoscevo, e poi ho iniziato appunto a insegnare in vari
corsi. Prima di ogni lezione mi ripassavo gli argomenti e
preparavo, di mia iniziativa, dispense aggiuntive e esercizi
più semplici per gli allievi meno dotati e seguivo con
molta dedizione i miei allievi. Accanto a me c'erano
un'altra decina di insegnanti in quel periodo, mi è
capitato spesso di doverli sostituire quando non potevano
fare lezione e in alcuni casi mi sono messa le mani nei
capelli: mi sono ritrovata davanti a classi che,
all'ottava lezione, ancora non sapevano fare il
taglia/copia/incolla o creare una cartella. Il vero problema
è sempre stato infatti il menefreghismo di alcuni
responsabili didattici che, volutamente, chiudevano gli
occhi sulla totale incompetenza di alcuni insegnanti, solo
perchè ne avevano numericamente bisogno, e non solo non si
preoccupavano minimamente di riprenderli o correggerli, ma
li licenziavano solo quando ormai avevano rovinato decine di
classi, contribuendo alla pubblicità negativa che, si sa,
viaggia ben più veloce di quella positiva. Io, se mi
passate il francesismo, mi sono sempre fatta il culo, ho
messo tutta la passione possibile in questo lavoro e
l'ho trasmessa ai miei studenti che mi hanno ripagata
arrivando preparati e contenti alla fine dei corsi, molti
hanno continuato con me ai livelli successivi, molti mi
portavano anche dei regali per il mio compleanno o per
Natale o Pasqua, e a fine corso si faceva sempre tutti
insieme una bella cena per salutarci. Insomma, si diventava
amici. Ma questo è stato possibile perchè IO mi impegnavo
per loro, e LORO si impegnavano per me ma soprattutto per se
stessi. Ancora oggi, a distanza di anni, mi mandano mail di
auguri, o mi chiamano per chiedermi consigli sul computer, o
semplicemente per un saluto. Sono indubbiamente cose che
fanno piacere, no? Putroppo, come dicevo sopra, se il metodo
2F sarebbe in sè ottimo e veramente efficace, è la
completa disorganizzazione amministrativa il vero problema.
Ragazzi, un corso di primo livello insegnava a usare
Windows, Word e Excel a livello approfondito (non semplice
videoscrittura, ma anche cose come le query, la stampa
unione, le funzioni complesse, le macro, il visual basic
applicato a Excel e Word), Power Point, il linguaggio html,
la creazione di siti Web con editor html, la grafica e il
fotoritocco, cose di utilizzo quotidiano come la
masterizzazione, gli mp3, l'editing video, i
compattatori, lo scanner e le fotocamere digitali, l'uso
della posta elettronica... e via discorrendo. Non mi sembra
un programma di contenuti scarsi o poco validi. Solo che
spesso non veniva appunto realizzato come si doveva... di
colleghi me ne sono passati accanto a bizzeffe, spesso come
meteore, facevano i loro danni e a noi toccava ripararli (o
almeno provarci). Alla fine, scusate di nuovo il
francesismo, io mi sono rotta le scatole (sono stata il più
fine possibile). Vedere che solo io (e pochi altri) mi
facevo il mazzo per dare un buon servizio mentre gli altri
se ne fregavano e preferivano sparare cazzate a lezione pur
di accattivarsi le simpatie degli allievi e raccattare una
prenotazione in più al secondo livello o vendere un pc in
più... e d'altro canto, vedere che i responsabili se ne
fregavano perchè tanto il soldo lo prendevano lo stesso, mi
ha fatto passare completamente la passione per questo lavoro
e l'ho mollato dedicandomi ad altro. In conclusione, e
scusate se mi sono dilungata troppo, i corsi sarebbero
davvero validi se "chi comanda" si facesse un
esame di coscienza, potasse i rami secchi e si rimboccasse
le maniche per riportare quella professionalità che manca
da tempo nel personale docente e non (ovvero, i commerciali
non sanno nemmeno accendere un pc spesso e volentieri, lo
dico perchè io ci lavoravo e so che era così!!!). Allora
si che potrebbero andare a testa alta a vendere corsi da
2500 euro nelle case degli italiani! Il passo dalla
incompetenza alla truffa spesso è breve.......
Concludo solo con i due aneddoti a cui accennavo prima. Caso
1: un mio allievo di 80 anni non aveva mai acceso un pc in
vita sua, ha imparato a usare benissimo il computer, fa dei
fotoritocchi vi assicuro degni del miglior grafico in
circolazione, si è addirittura iscritto a ben 3 livelli di
corso e avrebbe continuato con il quarto se io non avessi
lasciato la scuola. Caso 2: avevo in classe un ragazzo che
non aveva voglia di fare un tubo, si presentava in classe
sempre coi flopp dei compiti che magicamente smettevano di
funzionare 5 minuti prima della lezione con suo sommo
stupore, e così fece per tutto l'anno nonostante gli
abbia telefonato più volte e abbia persino parlato con i
genitori che gli pagavano il corso; si presentò
all'esame portando come progetto una tabella semplice di
Excel (senza formule, nè riferimenti, nè macro) fatta
palesemente da una terza persona, fece scena muta
all'orale e il compito scritto era pieno zeppo di
errori: il commento dei compagni fu "cavoli, gli hai
fatto delle domande talmente facili che le sapevamo
tutti". Ovviamente lo bocciai. Secondo voi, uno così
aveva il diritto di lamentarsi del servizio offerto dalla
scuola 2F?
|
pinco 28 febbraio 2007 0:00
x tutti quelli che scrivono o leggono questo forum
Se volete essere utili a tutti, ed evitare ad altri le
vostre cattive esperienze, dovete cominciare ad informare i
vostri amici, conoscenti, la scuola che vostro figlio/a
frequenta ( A PROPOSITO: Nessuno di voi
si è chiesto come fanno ad avere il vostro nome ed
indirizzo e numero di telefono??? non è certo con
dall'elenco telefonico...). Cominciate
chiedendo a chi si presenta alla vostra porta o al telefono
: 1) CHI GLI HA DATO IL VOSTRO NUMERO DI TELEFONO
O IL VOSTRO INDIRIZZO DI CASA (nell'elenco telefonico
non c'è scritto che avete un figlio di 14/17
anni!!!) 2) Se non vi danno soddisfazione entro
15 giorni, inviate una lettera alla sede chiedendo di darvi
chiarimenti sul possesso dei dati di vostro figlio/a e che
se non lo fanno informerete il garante della privacy.
Senza dire "troppo" in questo forum, molti
di voi avranno già capito come si possono reperire i vostri
nomi ed i vostri telefoni(non certo dall'elenco
telefonico!!!) Ricordate che ai sensi del D.Lgs.
196/2003 sulla privacy: E' fatto divieto di
diffondere i dati personali (indirizzo, telefono,
composizione familiare, etc.. senza il consenso scritto
dell'interessato o del tutore(per i minori). Il
reato di diffusione o comunicazione dei dati personali, è
punito con l'ammenda fino a 50.000 e, nel caso di
diffusione volontaria o a scopo di lucro, anche
l'arresto fino a 5 (dico CINQUE anni!!)
QUINDI: Se qualcuno ha il sospetto (o certezza??) che
qualche soggetto (qualche impiegato della scuola, amici,
qualche impiegato della scuola, colleghi d'ufficio,
qualche impiegato della scuola...) ha comunicato i vostri
dati senza il vostro permesso SCRITTO, allora ha commesso un
illecito PENALE e deve RISARCIRVI (fino a 50.000euro).
Per far valere i vostri diritti basta una lettera
raccomandata e una segnalazione al Garante.
UNICO NEO DELLA LEGGE: non si possono fare segnalazioni al
Garante della Privacy per conto di altri, ma solo per i
propri dati o per quelli dei propri figli. P.S.
chi vuole avere maggiore informazioni sulla legge della
privacy www.garanteprivacy.it
|
Michele 25 febbraio 2007 0:00
Anch'io sono stato scontento di loro: un consiglio. Non
limitatevi a parlare nei forum. bisogna spargere la voce:
purtroppo il mondo è pieno di società poco serie
|
tutmosi 24 febbraio 2007 0:00
Questa sera si sono presentati due tizi della scuola 2f
proponendo un corso esclusivo di inglese al prezzo di ca.
1700 Euro per mia figlia di 14 anni (che effettivamente ne
avrebbe bisogno). Come al solito sulle prime la cordialità
sprizzava da tutti i pori, poi al momento della firma della
"prenotazione", come la chiamano loro, ma in
realtà è il contratto vero e proprio con anticipo di 180
Euro sull'unghia e sedutastante, ho chiesto due giorni
per pensarci. Beh a questo punto si sono leggermente
alterati fornendo vaghe spiegazioni circa
l'impossibilità di garantire un posto per mia figlia e
facendomi vedere vari contratti siglati il giorno stesso. Ho
resistito dicendo che mi sembrava un metodo poco serio per
siglare contratti senza avere il tempo per pensarci, dopo
varie discussioni finalmente se ne sono andati. Poi ho
cercato notizie e ho trovato questo forum e tutto mi è
parso chiaro. Per fortuna mi sono risparmiato una fregatura
da fesso!(2F) Grazie a tutti. Ciao.
|
Marco 21 febbraio 2007 0:00
Sconsiglio anch'io la 2f: non dico che i corsi siano
proprio da buttare, ma sono davvero troppo cari e quelli
della scuola non sono stati chiari su questo punto
all'atto della firma.
|
Spartan 14 febbraio 2007 0:00
STATE LONTANI DALLA SCUOLA 3F. [...], sono un ragazzo
di 17 anni sto frequentanto il loro corso MA CHE CORSO!!
SONO SOLO XAZZATE QUELLO CHE TI FANNO CREDERE, MI DISPIACE
SOLO PER MIO PADRE CHE HA DOVUTO SCANCIARE 2500 EURO
[...]. Scusate lo sfogo ma non si puo...
|
Stefano 11 febbraio 2007 0:00
Se qualcuno avesse dei dubbi sulle capacità didattiche
della suddetta scuola, ecco il risultato di un corso per
webmaster pagato migliaia di euro
http://xoomer.alice.it/andrecoz/ Altrettando
preoccupante la retorica da tubo Tuker che riempie quel sito
|
cittadino 10 febbraio 2007 0:00
da: pinco Data: 10 Febbraio 2007 x
cittadino La sentenza pubblicata in data
21/09/2006, dichiara che la scuola 2F NON HA INSEGNANTI
MADRELINGUA qualificati e riconosciuti in ITALIA come tali.
E' stata condannata anche per la
"fantasiosa" definizione di laboratorio che in
realtà non è altro che un registratore e una cassetta.
Sarebbe da riderci sopra se non fosse drammatico per chi
deve pagare i Vostri esosi corsi. Inutile cercare
di sviare la discussione inventando studenti contenti: tanto
vi smascheriamo!!! BENE, PER IL PENE!
SON CONTENTO... Ma... xkè lo dici proprio a me? Vuoi
SMASCHERARE ME? Sbagli indirizzo, amico! [...]
|
pinco 10 febbraio 2007 0:00
Per coloro che voglio invece sapere la preparazione degli
insegnanti di Informatica della scuola 2F godetevi questo
annuncio di ricerca del personale: SCUOLA 2F,
p.zza Edison 12 - Fi - azienda operante nel settore
informatica, ricerca massimo 30enni per lavoro part-time
pomeridiano serale di 12 ore settimanali. Requisiti:
windows, office, progettazione web, offresi euro 624,00
mensili + rimborso spese. Per colloquio in zona residenza
telefonare ------------ L'annuncio originale
lo trovate qui:
http://annunci.repubblica.it/lombardia/lavoro-corsi/lavoro-g
enerico/scuola-2f-p-zza-edison-12-nk-297202.html
|
pinco 10 febbraio 2007 0:00
x cittadino La sentenza pubblicata in data
21/09/2006, dichiara che la scuola 2F NON HA INSEGNANTI
MADRELINGUA qualificati e riconosciuti in ITALIA come tali.
E' stata condannata anche per la
"fantasiosa" definizione di laboratorio che in
realtà non è altro che un registratore e una cassetta.
Sarebbe da riderci sopra se non fosse drammatico per chi
deve pagare i Vostri esosi corsi. Inutile cercare
di sviare la discussione inventando studenti contenti: tanto
vi smascheriamo!!!
|
doc.info 1 febbraio 2007 0:00
X cittadino e tu sei sicuro di saper almeno leggere????
Mio caro non sei capace di leggere....... credo proprio di
no. Comunque mi fai capire che ti ho colpito nel segno
con le mie parole. fai parte della scuola in ogetto????
credo proprio di si.... Consiglio da una che sa fare
il suo lavoro..... IMPARA A LEGGERE, prima di parlare.
|
er metico 1 febbraio 2007 0:00
... bé, proprio disonesti disonesti non sono stai; in fondo
il nome era azzeccato. Abbiamo capito che la "f"
sta per "fessi" e che qualsiasi sia il numero che
vi si pone davanti si tratta sempre degli stessi, perché il
numero indica puramente i "fessi" che hanno
fregato! Eh! Eh! Eh!
|
cittadino 1 febbraio 2007 0:00
X doc.info ma sei sicuro di essere un
docente? scrivi come uno che è arrivato al max alla
5° alimentare.... qundo hai preso la laura hai firmato con
una croce?
|
doc.info 31 gennaio 2007 0:00
Vorrei rivolgermi direttamente a Gabri, e anche agli altri.
Preciso che sono una docente regionale dei corsi di
formazione professionali, e che nella mia vita di docente (
circa 20 anni) ho visto tante aziende che vogliono fare i
FURBINI con i ragazzi, aggirandoli e facendogli credere cose
irreali, e alquanto false. Per poter effettuare un corso di
Formazione Professionale non occorre andare in queste scuole
fantasma che promettono cose mai realizzate, ma recatevi nel
dito della vostra provincia o in quello regionale e cercate
il corso che piu' vi ispira, sono totalmente gratuiti e
con il corso c'e' la possibilità di svolgere uno
stage in aziende reali e magari trovare un lavoro REALE.
L'attestato che vi viene rilasciato è un attestato
REGIONALE che è riconosciuto in tutto il territorio
NAZIONALE. Sono personaggi come questa scuola che portano a
non credere nella formazione professionale. GABRI per
effettuare la vera formazione professionale e si è davvero
una scuola esistente occorre ACCREDITARSI presso la regione
o provincia, e non è facile perche' se si vogliono fare
i corsi di lingua straniera occorre avere REALMENTE un
laboratorio linguistico altrimenti non si hanno i corsi.
Quindi ricapitolando la SCUOLA DEVE ESSERE ACCREDITATA
dalla regione o dalla provincia, deve avere un REGISTRO dove
si pone la firma per le presenze, si deve DARE il materiale
senza chiedere NESSUN SOLDO in cambio (tipo dispense,
quaderni, penne, ecc) i docenti devo essere tutti
certificati per l'insegnamento ( e non vecchi alunni ) e
non si deve vendere nulla ne computer e ne altro. Ma
bisogna solo INSEGNARE la materia e la professione.
Riflettete ragazzi, e rifletti Gabri, non essere cosi'
otimista ed entusiasta di una cosa che non si deve fare in
quel modo. Doc.info
|
starla 26 gennaio 2007 0:00
ciao a tutti... in questo momento mi sento la persona più
stupida al mondo...anch'io ieri ho sottoscritto il
contratto con questa scuola 2f. per mi fortuna stasera nn
avevo nulla da fare e ho cercato informazioni su internet.
la maggior parte sono negative e quelle positive
probabilmente sono mandate da loro collaboratori. già
domani gli manderò una lettera raccomandata x recidere il
contratto e ho pure l'appuntamento con un avvocato per
farmi leggere e interpretare lo stesso. qualcuno di voi a
recesso il contratto entro i 10 giorni previsti x legge?
vorrei sapere com'è andata a finire... io abito in un
comune piccolo e al più presto informerò anche il sindaco
ke ha dato il permesso a questa scuola di operare sul
"suo" territorio e il povero prete ke gli presta
le stanze. cmq sono degli......., prima mi hanno fatto
contattare da un mio conoscente, poi si sono presentati in 2
e mi hanno intortata su in una maniera astronomica, quando
gli ho chiesto il prezzo sono stati molto vaghi dicendomi ke
si poteva pagare a rate da tot o a rate da tot o rate da tot
così mi hanno mandata in confusione... e nn mi hanno
comunicato il costo totale del corso... quando ho firmato nn
mi hanno specificato ke era un contratto e mi hanno
richiesto immediatamente 180 euro a titolo di
acconto.dimenticavo io mi sono "iscritta" x il
corso di inglese ma penso sia la stessa cosa come per
informatica... inoltre avete fatto il calcolo ( io
dovrei pagare 1604 euro, l'ho letto sul contratto dopo e
quasi ho fatto un infarto) ke il costo di un'ora di
lezione si aggira intorno a 25/30 euro? con quella cifra ti
paghi un insegnante privato...più ci penso più mi
meraviglio della mia stupidità!
|
Simone 25 gennaio 2007 0:00
Rotfl... Ti hanno fatto vedere anche a te un sacco di
fogli di carta con queste fregnacce? Scusa, ti risulta che
enti pubblici o privati rilascino referenze? Comunque la
scuola ha tutto l'interesse a lavorare meglio con enti
pubblici e ti assicuro che in quel caso il PC lo usano tutti
e non s utilizza il mirabolante metodo 2f dell'unico Pc
per l'insegnate. Meditate gente...
|
griff 24 gennaio 2007 0:00
eccomi....ho appena salutato l'ingegnere della scuola
lader 3 f che come letto sopra mi proponeva il contratto da
firmare "seduta stante" con contributo statale di
10.000/00 euro e 2.500/00 da pagare privatamente...la cosa
curiosa è il registratore a cassetta (oggi abbiamo
l'ipod da 4 giga)acceso durante il colloquio..., cmq la
scuola rappresentata mi ha dato subito un'ottima
impressione, nonchè un'ottimo corso e un buon metodo di
insegnamento...., non ho firmato il contratto xchè la
decisione era appunto "seduta stante", prendere o
lasciare....e dato che io un contratto del valore di 2500
euro non li firmo senza leggerlo e rileggerlo e pensarci
almeno 24 ore o rinunciato accompagnando cortesemente alla
porta l'ingegnere 3 f... Cmq ,quello che mi ha
impressionato è la rappresentazione della scuola 3f in
settori noti come l'arma dei carabinieri, polizia, banca
san paolo,Chiesa e altri utenti importantissimi, insomma una
moltetudini di ditte o istituzioni importanti che sono molto
lontane dalla mia "monotona" e semplice vita
quotidiana....da qui mi sono posto una semplice
domanda...xchè un'istituto che ha un giro di milioni di
euro quotidiani chiama prorpio me? infine la mia
perplessità sta nella conoscenza.... un breve contatto
telefonico(sono stato chiamato), un'appuntamento presso
il mio domicilio, un colloquio di circa 1 ora, ed un
contratto da 2500 euro.Ovviamente non voglio dichiarare
nulla di fraudolento e imbarazzante contro la prestigiosa
scuola 3f, ma io non mi sono fidato. cmq c'è da
meditare...
|
Stefano 22 gennaio 2007 0:00
Ecco alcune lettere di clienti soddisfatti della scuola 2f o
3f mandati all'Aduc Salve vorrei sapere se mi
potete aiutare poiche' quest'estate ho sottoscritto
un contratto relativo ad un corso di informatica, avevo il
diritto di rescissione di 7 gg ma il corso e' iniziato
un mese dopo la mia sottoscrizione, su che base potevo
rescindere? Comunque non e' tutto qui le differenze
tra le promesse e i fatti sono enormi, prima di tutto la
caratteristica speciale del corso doveva essere come
dicevano loro nell' "elasticita' negli
orari" che si e' risolto in una democratica scelta
a maggioranza, la sede del corso e' la sala di un
ristorante, avevano promesso "una sede adeguata",
il docente poco preparato(e sono stato buono), il programma
del corso da seguire si e' dimostrato diverso (si
parlava di un corso di Visual basic, Windows, Office 2000),
si e' trasformato in "Cenni su Windows, qualche
cosa su Word, Excel, se abbiamo tempo Visual Basic" Il
corso era cosi' definito 166 "lezioni"
cioe' ogni 10 "lezioni pratiche" a casa da
eseguirsi con il "materiale", ci sarebbe stata una
lezione pratica di 2 ore (al ristorante di cui sopra) e
questo e' un corso da 1.683, 00 Euro, che buon'anime
mi hanno fatto l'offerta di dilazionare in 13 rate
mensili da 156, 00 Euro l'una. Io ho gia'
pagato la quota di iscrizione 155, 00 Euro e il
"materiale" 247, 00 Euro. La prima rata del corso
scadeva il 30 settembre 2003 ma non l'ho pagata,
perche' non soddisfatto delle lezioni a cui avevo
assistito ma non partecipato poiche' i computer a nostra
disposizione erano uno solo, a disposizione
dell'insegnante. Come me stanno altre 10 persone
del mio corso. Siamo andati da un avvocato che ci ha
sconsigliato di andare in causa con la "Scuola 3F
Italia" poiche' il contratto era un contratto
capestro. Mi rivolgo a voi per far esaminare il contratto in
questione poiche' aiutando noi aiutate anche padri di
famiglia che pensando di fare il classico "affare"
hanno sottoscritto due di questi idilliaci contratti, per se
stessi e per il proprio figlio o per i due figli.
Facendo vera pubblicita' e comunicando informazioni
veritiere salviamo altre persone dal commettere lo stesso
errore. In attesa di Vs. riscontro vi porgo distinti
saluti Risposta dell'ADUC il diritto di
recesso (QUANDO c'e') e' una cosa -ossia un
ripensamento: le contestazioni contrattuali sono una cosa
diversa. Pertanto, ovviamente, non aveva modo di recedere
per "vizi" contrattuali: entro i 7 gg doveva solo
decidere se voleva risolvere il contratto oppure no.
Per quanto concerne la rateizzazione, attenzione: in caso
avesse sottoscritto un finanziamento, l'interruzione
arbitraria le comporterebbe dei danni. Se un avvocato
ha gia' visionato il contratto non sappiamo se possiamo
essere effettivamente d'aiuto (in queste cose, i vizi o
sono rilevabili o non lo sono, non c'e' molto spazio
per interpretazioni "geniali"), comunque se vuole
puo' farcelo valutare. In ogni caso, a nostro avviso va
documentata l'inadempienza contrattuale piu' che
aspettarsi di trovare clausole vessatorie. 147604
- La mia fidanzata, avendo stipulato un contratto di
formazione informatica con la scuola 3f Italia, avendo
versato una somma di 160.00 euro con la promessa
dell'incaricato, veniva chieste le informazioni dovute e
tale persona dichiarava che il corso e riconosciuto dalla
regione Campania, che veniva mandato un persona computer in
comodato uso e il tutto compreso nella somma di euro 1800.00
con pagamento realizzato. Al momento della stipula veniva
chiesto qualche giorno di tempo per leggere il tutto e
essere chiari di cio' che veniva firmato.
l'incaricato invece mi diceva che tali corsi erano ha
numero chiusi per tanto bisogna dare subito una risposta e
sottoscrivere il contratto. Alla lettura di tale contratto e
al ricevimento dei primi materiali didattici, si ci rendeva
conto che tutte le belle parole dette dall'incaricato
non erano veritiere e tale materiale veniva rispedito al
mittente. In questi giorni, mi e' pervenuta una lettera
raccomandata con allegato bollettino postale spedito
dall'avocato che si incarica dei recuperi crediti per un
valore di euro 510.00 a titolo di penale. Chiedo di sapere
se devo pagare oppure se vi e' qualche possibilita'
di poter contestare il contratto. Distinti saluti.
Mario, da Altavilla Silentina Risposta
dell'ADUC: L'errore e' stato di essersi fidato
del venditore e non aver resistito alle pressioni. A questo
punto una via d'uscita senza oneri e' possibile solo
ipotizzando la truffa. Una via che si presta anche alla
contro denuncia da parte della scuola. Altra
possibilita' e' quella di evidenziare le
inadempienze (rispetto a quanto riportato sul contratto, non
alle promesse verbali). Un tentativo senza coinvolgere un
legale potrebbe farlo tramite una raccomandata a/r di messa
in mora
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.p
hp?Scheda=111051 in cui richiede una liberatoria scritta
alla scuola. Senza riscontri, pero', o tenta una mera
conciliazione davanti al giudice di pace oppure coinvolge un
suo legale che possa verificare tutta la situazione.
|
pinco 22 gennaio 2007 0:00
Per la gioia di Gabri e piccini, eccovi una chicca che la
dice lunga sulla preparazione dei corsi 2f, sulla
qualificazione degli insegnanti "madrelingua" dei
corsi di lingue (di cui Gabri pare essere una
"contentissima" alunna) e del parere
dell'autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato(il sito è ISTITUZIONALE, non vende computer, e non
fa parte di "parrocchie" o "circoli"
). Provvedimento PI5342 -
CORSO DI INGLESE DUEFFE
------------------------------------------------------------
-------------------- tipo Chiusura istruttoria
numero 15980 data 21/09/2006
PUBBLICAZIONE Bollettino n. 38/2006
Procedimento collegato (esito) Procedimento
collegato (esito) - Ingannevole Testo
Provvedimento Testo Provvedimento PI5342 - CORSO
DI INGLESE DUEFFE Provvedimento n. 15980
L’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
NELLA SUA ADUNANZA del 21 settembre 2006;
SENTITO il Relatore Consigliere Antonio Catricalà;
VISTO il Titolo III, Capo II, del Decreto Legislativo
6 settembre 2005, n. 206, recante Codice del consumo;
VISTO il Regolamento sulle procedure istruttorie in
materia di pubblicità ingannevole e comparativa, di cui al
D.P.R. 11 luglio 2003, n. 284; VISTI gli atti
del procedimento; CONSIDERATO quanto segue:
I. RICHIESTA DI INTERVENTO 1. Con
richiesta di intervento pervenuta in data 14 aprile 2006
un’Associazione di consumatori, anche per conto di un
consumatore iscritto, ha segnalato la presunta
ingannevolezza, ai sensi del Titolo III, Capo II, del
Decreto Legislativo n. 206/05, del messaggio rappresentato
da un opuscolo della Scuola 2F S.r.l., volto a pubblicizzare
corsi di lingua inglese, consegnato il 18 novembre 2005 da
un operatore della società stessa al domicilio del
consumatore segnalante. 2. Nella richiesta di
intervento si evidenzia la presunta ingannevolezza del
messaggio in relazione sia alle reali caratteristiche sia
alla fruibilità in concreto dei corsi di lingua inglese, in
quanto diverse da quelle descritte nell’opuscolo. In
particolare, il segnalante lamenta che a fronte della
pubblicizzazione di “laboratori linguistici” i corsi, in
realtà, si sono svolti presso luoghi di ristoro o in aule
parrocchiali, naturalmente sforniti delle apparecchiature
che caratterizzano i laboratori in questione. Inoltre, a
fronte del vanto per il quale la Scuola si avvarrebbe
“unicamente di insegnanti madrelingua”, l’insegnante
che ha realmente tenuto le lezioni nel caso di specie non
era di madrelingua inglese bensì croata. II.
MESSAGGIO 3. Il messaggio oggetto della
richiesta d’intervento è costituito da un opuscolo
articolato su quattro facciate. Sulla prima di esse, a
caratteri cubitali, sono riportate le diciture “corsi di
lingua - metodo diretto – laboratorio linguistico” e, a
seguire, vengono elencate, riassumendole, le caratteristiche
dei corsi quali: “classi con numero limitato – Garanzia
di profitto la sicurezza di imparare – insegnante
madrelingua – particolare cura nell’apprendimento della
pronuncia – sistema esclusivo “full immersion”
Mansfield House – laboratorio linguistico – diploma
finale – dal piccolo centro alle grandi capitali europee:
ovunque c’è un corso della Scuola 2F”. 4. Sulla
seconda facciata, sotto la dicitura “corsi di lingua con
metodo diretto – laboratorio linguistico”, vengono
illustrate le modalità di svolgimento dei corsi spiegando
che: “I nostri corsi di lingue adottano un metodo
esclusivo “diretto situazionale” portando ogni allievo
ad imparare la lingua con naturalezza. I corsi (…) si
avvalgono unicamente di insegnanti madrelingua. Requisito
importantissimo per garantire una pronuncia corretta e dare
la possibilità all’allievo di parlare o ascoltare subito
la nuova lingua”. 5. Nella terza facciata si legge:
“Scuola 2F, presente nei principali Stati Europei, opera
in Italia da oltre 20 anni ed è una delle più conosciute
organizzazioni nel campo della Formazione Professionale”.
III. COMUNICAZIONI ALLE PARTI 6. In
data 29 maggio 2006 è stato comunicato alla scuola 2F
S.r.l., in qualità di operatore pubblicitario, l’avvio
del procedimento ai sensi del Titolo III, Capo II, del
Decreto Legislativo n. 206/05, precisando che l’eventuale
ingannevolezza del messaggio oggetto della richiesta di
intervento sarebbe stata valutata ai sensi degli artt. 19,
20 e 21 del citato Decreto Legislativo, in relazione alle
caratteristiche dei corsi di lingua inglese pubblicizzati e
all’eventuale idoneità della formulazione e presentazione
del messaggio a suscitare nei consumatori falsi affidamenti
in ordine alle effettive condizioni di fruibilità dei corsi
stessi, unitamente alla rilevanza di eventuali omissioni
informative riscontrate nel suddetto messaggio.
IV. RISULTANZE ISTRUTTORIE a) Informazioni
richieste 7. Contestualmente alla comunicazione
di avvio del procedimento, è stato richiesto alla Scuola 2
F S.r.l., in qualità di operatore pubblicitario, di fornire
informazioni e la relativa documentazione (anche a
diffusione interna) riguardanti: a) la data in cui la Scuola
ha iniziato ad esercitare l’attività di insegnamento
della lingua inglese con indicazione della presenza ed
ubicazione di eventuali sedi secondarie sul territorio
nazionale o estero; b) le modalità di iscrizione ai corsi,
corredate di copia dei contratti tipo e delle note
informative consegnate all’atto dell’iscrizione e del
costo del corso (durata: 5 mesi) di inglese; c) i
nominativi, la nazionalità, il luogo di nascita ed i titoli
degli insegnanti di lingua inglese di cui si avvale la
Scuola; d) le aule in cui si tengono i corsi, specificando
se le stesse siano ubicate presso le sedi della Scuola 2F o
presso terzi nonché se siano dotate di “laboratori
linguistici”; e) le dotazioni dei laboratori linguistici
di cui si avvale la Scuola con indicazione delle modalità
di accesso e fruibilità degli stessi da parte degli allievi
dei corsi; f) la suddivisione degli allievi in classi,
specificando se la loro composizione sia effettuata sulla
base dell’età anagrafica, ovvero sul livello di
conoscenza della lingua inglese. b) Le
argomentazioni difensive rese con memoria del 22 giugno 2006
8. In esito alla suddetta richiesta di
informazioni, la società ha prodotto una memoria difensiva
evidenziando che: - la Scuola 2F ha sede in Firenze,
esercita l’attività dal 1982, svolgendo corsi per
l’insegnamento di lingue straniere da oltre 20 anni;
- la pubblicizzazione dell’attività viene svolta da
società esterne che tramite “telemarketing selezionano le
persone interessate alla didattica svolta e, su
appuntamento, inviano i propri collaboratori ad illustrare
il programma didattico che verrà svolto nel corso e le
particolarità del metodo 2F”; - i corsi vengono
svolti nei luoghi di residenza dei partecipanti,
utilizzando, ove non sia possibile “svolgere i corsi
presso le agenzie operanti per la società”, aule reperite
presso terzi e “sale comunali, parrocchiali o di
privati”; - i partecipanti devono sottoscrivere
apposito contratto - prodotto in copia dall’operatore -
dal quale si evince, tra l’altro, che il corso richiede
“un impegno minimo di 34 lezioni”, ciascuna di durata
pari a 45 minuti con cadenza settimanale, precisamente due
lezioni in un giorno alla settimana; - le classi
vengono formate in considerazione del numero dei
partecipanti e delle risultanze del “test valutazionale”
cui sono sottoposti coloro che si iscrivono. Tali
circostanze sono confermate dal contratto da cui si evince
che le classi sono composte da un numero minimo di sei
persone e che la Scuola provvede ad iscrivere il richiedente
al “corso di lingua inglese per preparazione media
elementare, intermedia o avanzata, in funzione della
verifica effettuata con il metodo 2F” (“test
valutazionale”); - il costo complessivo del corso è
pari ad 1.057 euro; - gli insegnanti di cui si avvale
la Scuola 2F sono madrelingua “per garantire all’allievo
di relazionarsi (ascoltare e parlare) con l’insegnante
nella lingua straniera (…) intendendosi per madrelingua
(non risultando sufficiente l’essere nativo di un paese
per avere una corretta conoscenza della lingua e della
grammatica) si è sempre inteso chiunque abbia acquisito per
titoli la conoscenza della lingua come fosse quella propria
di origine”. La selezione degli insegnanti viene
effettuata nei luoghi di svolgimento dei corsi, verificando
che siano muniti dei necessari titoli per il possesso della
qualifica madrelingua; - il laboratorio linguistico
consiste in un “apparecchio” da utilizzare nelle lezioni
teoriche in classe, per dialogare con i compagni e
l’insegnante “risentendo la propria pronuncia e
confrontandola con quella dell’insegnante, senza
interferenze esterne” e a casa “per esercitarsi nella
pronuncia a mezzo di riconoscimento vocale, approfondire la
conoscenza dei vocaboli utilizzati nelle lezioni e lo
svolgimento di esercizi di completamento grammaticale
riascoltando anche la propria voce dall’esterno”.
Ciascun partecipante viene dotato di tale apparecchio,
consistente in un registratore dotato di cuffie e microfono,
che resta di sua proprietà insieme ai testi ed ai supporti
magnetici e ottici (4 CD-Rom e 2 CD audio da installare su
PC); - il metodo didattico è un “sistema esclusivo
Full Immersion” denominato “Mansfield House”; -
al termine del corso viene rilasciato un diploma di
partecipazione con valutazione in centesimi dell’attività
svolta dal partecipante in ordine agli argomenti oggetto del
corso. 9. In allegato alla memoria difensiva, la
società ha prodotto copia: a) della visura camerale
relativa alla Scuola 2F S.r.l., b) del dépliant
pubblicitario oggetto di contestazione, c) del contratto
tipo da sottoscrivere all’atto dell’iscrizione al corso,
d) del curriculum vitae dell’insegnante che ha tenuto il
corso di lingua oggetto di segnalazione, e) dell’elenco
dei nominativi di n. 167 insegnanti di cui si avvarrebbe la
Scuola, f) dell’elenco dei sei nominativi degli allievi
del corso cui ha partecipato il segnalante, g) del contratto
sottoscritto da uno dei partecipanti al corso, h) della
corrispondenza avuta con la Federconsumatori di Gorizia, i)
della fotocopia delle copertine dei CD-ROM consegnati ai
partecipanti da utilizzare a casa. c)
Attribuzione onere della prova 10. In data 8
agosto 2006, considerato che l’operatore pubblicitario
aveva adempiuto in maniera non esaustiva alla summenzionata
richiesta di informazioni, l’Autorità ha chiesto alla
Scuola 2F di provare l’esattezza materiale
dell’affermazione “insegnante madrelingua” contenuta
nel messaggio segnalato dimostrando - attraverso l’invio
di idonea documentazione di carattere oggettivo ed ufficiale
- il rapporto (lavoro dipendente, collaborazione, altro) che
intercorre tra la Scuola 2F e gli insegnanti di cui si
avvale nonché, in ragione del vanto “insegnante
madrelingua”, di comprovare l’idoneità
all’insegnamento della lingua inglese attraverso i
curricula vitae ovvero i titoli posseduti dagli insegnanti
impiegati nei corsi svolti. d) Le argomentazioni
difensive e la documentazione rese con memoria del 31 agosto
2006 11. In data 31 agosto 2006, in adempimento
alla suddetta richiesta probatoria, la Scuola 2F ha prodotto
una memoria ed alcuni documenti. 12. Dalla memoria si
evince quanto segue: - con riferimento alla qualifica
“insegnante madrelingua”: la Società ha precisato che
“uniformandosi a quella che è la prassi del settore,
utilizza - all’esito di selezioni e addestramento
specifico - solo personale che risulti in possesso dei
requisiti ritenuti necessari per lo svolgimento della
didattica “a progetto” e cioè padronanza della lingua
(per nascita o per titolo) e capacità di svolgimento del
programma didattico previsto dal metodo 2F”. Gli
insegnanti vengono “selezionati periodicamente dalla Sede
e, valutati i titoli e la complessiva predisposizione, viene
loro offerto un “corso” per l’assimilazione del metodo
2F e della didattica a progetto ivi prevista”. Inoltre, la
società si avvale di un “un rilevante numero di docenti
da utilizzare, con rapporto flessibile, nelle diverse zone
nelle quali vengono organizzati i corsi” e, per ciascun
corso, il nominativo dell’insegnante è specificato nel
relativo contratto; - con riferimento alla qualifica
“insegnante”: l’operatore pubblicitario non ha fornito
alcun mezzo di prova ritenendo che, a fronte di una
competenza regionale, sia “davvero particolare che codesta
Autorità ritenga necessario conoscere (…) i titoli di
studio comprovanti l’idoneità all’insegnamento della
lingua inglese in relazione agli insegnanti
madrelingua”; - con riferimento al rapporto
intercorrente tra gli insegnanti e la Scuola 2 F: gli
insegnanti sono “legati alla società mediante un
contratto a progetto” e “collaborano con la società
sino alla risoluzione del contratto venendo applicati nei
corsi svolti nelle zone di propria residenza (o da loro
facilmente raggiungibili)”; - con riferimento al
metodo di insegnamento: il metodo 2F consiste “in un corso
con didattica predisposta dalla società secondo un
“sistema frontale” di apprendimento che prevede una
parte teorica svolta in classe ed una parte pratica svolta a
casa con sussidio dei testi e del materiale didattico
accessorio ai libri di testo, in formato magnetico ed
ottico, fornito direttamente al partecipante”. Inoltre, la
Scuola “valuta l’attività svolta nel concreto
svolgimento del progetto basandosi, oltre che sulle
segnalazioni inviate alla Direzione dai propri coordinatori
di zona, anche sul giudizio scritto compilato dai
partecipanti a metà del percorso formativo” e nel caso in
cui si presentino problemi di “incompatibilità” con i
partecipanti o qualsiasi “carenza nel corretto svolgimento
della didattica del metodo 2F” l’insegnante viene
sostituito; - con riferimento ai profili di
ingannevolezza evidenziati nella comunicazione di avvio: la
Scuola ritiene che le dichiarazioni contenute nel messaggio
corrispondono alle modalità di svolgimento dei corsi di
lingue con il “metodo 2F sì che le affermazioni
effettuate dall’operatore pubblicitario non appaiono in
grado di ingenerare equivoci né risultano in grado di
pregiudicare il comportamento economico del destinatario del
messaggio”. 13. In allegato alla memoria difensiva,
la società ha inviato: a) copia di n. 11 contratti “a
progetto”, in corso di svolgimento, per uno dei quali è
stato prodotto il relativo allegato da cui si evince una
descrizione dell’attività di progetto relativa a
“inglese II livello”, b) i “titoli” posseduti dagli
11 contraenti che, a detta dell’operatore, comproverebbero
il possesso della qualifica di “insegnante madrelingua
inglese”, c) la stampa di una pagina del sito Internet
www.dantealighieri.net nella quale, in risposta ad un
annuncio volto alla “ricerca traduttori madrelingua
inglese, turco e olandese”, un soggetto interessato
produce il proprio curriculum vitae in cui si qualifica
“madrelingua inglese”. 14. Dall’allegato “A”
di uno dei contratti prodotti dall’operatore
pubblicitario, avente ad oggetto un corso di “Inglese di
II livello”, si evince che a colui che viene reclutato
come insegnante (“contraente”) è demandato il compito
di “creare un percorso didattico personalizzato in
funzione del diverso grado di conoscenza già acquisito da
ogni singolo partecipante, con la finalità di massimizzare
l’utilizzo del materiale didattico fornito dalla società
in funzione dei singoli obiettivi della clientela. Fornire
adeguata e dettagliata informazione per la risoluzione di
eventuali quesiti relativi all’utilizzo del materiale
didattico.” 15. In data 6 settembre 2006 è stata
comunicata alle parti la data di conclusione della fase
istruttoria ai sensi dell’articolo 12, comma 1, del D.P.R.
11 luglio 2003, n. 284. V. VALUTAZIONI
CONCLUSIVE 16. Il messaggio in esame, attraverso
le diciture “corsi di lingua- metodo diretto –
laboratorio linguistico”, dal piccolo centro alle grandi
capitali europee: ovunque c’è un corso della scuola 2F”
e “Scuola 2 F, presente nei principali Stati Europei,
opera in Italia da oltre 20 anni ed è una delle più
conosciute organizzazioni nel campo della formazione
Professionale”, riportate tutte con particolare evidenza
grafica, lascia inequivocabilmente intendere che la Scuola
possa vantare un’affidabilità e notorietà su tutto il
territorio nazionale ed estero con un’organizzazione e
strutture, quali il laboratorio linguistico, concepite
appositamente per l’insegnamento della lingua inglese e
che i corsi siano tenuti unicamente da insegnati
madrelingua. 17. In particolare, con riferimento alla
qualifica “insegnante madrelingua”, tale convincimento
è rafforzato sia dalla reiterazione della dicitura stessa
in più parti dell’opuscolo, sia da affermazioni enfatiche
quali “I corsi (…) si avvalgono unicamente di insegnanti
madrelingua. Requisito importantissimo per garantire una
pronuncia corretta e dare la possibilità all’allievo di
parlare o ascoltare subito la nuova lingua”, riportate
nella seconda pagina della brochure; con riferimento alla
dotazione della scuola di laboratori linguistici, dalla
particolare evidenza grafica e dalla posizione della
dicitura “laboratorio linguistico” presente
nell’intestazione del dèpliant (“corsi di lingua -
metodo diretto – laboratorio linguistico”) e dalla
reiterazione della stessa nell’ambito sia della sintesi
delle caratteristiche dei corsi presente nella prima pagina,
sia della descrizione generale delle modalità di
svolgimento degli stessi riportata sulla seconda
facciata. 18. Le risultanze istruttorie hanno dato
evidenza al fatto che la Scuola 2F non ha
un’organizzazione e una struttura stabili su tutto il
territorio nazionale in quanto la sede (direzione generale)
è ubicata a Firenze mentre i corsi vengono svolti nei
luoghi di residenza dei partecipanti e “quando non sia
possibile svolgere i corsi presso le agenzie operanti per la
società” si tengono in “sale comunali, parrocchiali o
di privati”. Questi sono naturalmente privi di laboratori
linguistici mentre, con riferimento alle “agenzie operanti
per la società”, non è stata fornita alcuna indicazione
né con riguardo all’esistenza di tale dotazione, né
relativamente al numero o alla sede delle “agenzie” che
vengono dichiarate operanti in Italia o all’estero.
19. Per tali motivi la pubblicizzata dotazione
“laboratorio linguistico” assume valenza decettiva
peraltro confermata anche dalle argomentazioni, svolte dalla
Scuola 2F nelle memorie difensive, a tenore delle quali il
laboratorio linguistico consisterebbe in quanto riprodotto
fotograficamente nel messaggio pubblicitario, vale a dire in
un registratore fornito di cuffie con microfono, da
utilizzare sia in classe “per dialogare con i compagni e
l’insegnante risentendo la propria pronuncia e
confrontandola con quella dell’insegnante, senza
interferenze esterne”, sia a casa “per esercitarsi nella
pronuncia a mezzo di riconoscimento vocale”.
Nell’accezione comune invece, un laboratorio linguistico
consiste non già con la mera strumentazione descritta
dall’operatore bensì con una struttura stabile, dotata di
molteplice materiale didattico cartaceo e audiovisivo e,
soprattutto, di particolari apparecchiature che consentono
al discente l’apprendimento interagendo con il sistema
(audio-visivo) - di volta in volta attivato mediante
pulsantiere o registratori - nonché avvalendosi di
apparecchiature per la proiezione di filmati et similia, al
fine di rendere più efficace l’apprendimento di una
lingua straniera per tutti i livelli di conoscenza. 20.
Analoghe considerazioni vanno svolte circa il claim “i
corsi (…) si avvalgono unicamente di insegnanti
madrelingua”, in quanto la persona deputata alla
svolgimento del corso oggetto di segnalazione non possedeva
tali qualifiche. Comunemente con il termine
“madrelingua” si intende la lingua che si è appresa sin
dalla prima infanzia, il cui appre ndimento sia
oggettivamente verificabile non solo in ragione della
nazionalità bensì attraverso i titoli di studio
conseguiti, utilizzando la lingua dello Stato di nascita,
con la primaria istruzione. Nel caso di specie, invece, dal
curriculum vitae prodotto dall’operatore pubblicitario si
evince che la persona incaricata di svolgere il corso
risulta essere nata in Italia - Stato in cui ha compiuto gli
studi primari e secondari - è titolare del Diploma di
educatrice dell’infanzia rilasciato in Italia, ha
conseguito il “First Certificate” e il “Proficiency in
English”, ma non ha esperienze nell’ambito
dell’insegnamento e, con riferimento alla lingua inglese,
ha dichiarato segnatamente di avere “ottima conoscenza,
sia scritta sia parlata, della lingua inglese”. Alle
medesime conclusioni si perviene a seguito dell’esame
della documentazione prodotta relativamente agli altri
undici insegnanti di cui la Scuola dichiara di avvalersi.
Infatti, trattandosi di curricula vitae generici, non
sottoscritti in originale né supportati da idonea
documentazione quanto ai titoli di studio negli stessi
contemplati, non consentono di provare il possesso delle
qualifiche in contestazione difettando peraltro, in alcuni
di essi, la qualifica di insegnante, in altri, quella di
madrelingua inglese. 21. Pertanto, il messaggio in
oggetto si palesa non veritiero in ordine alle reali
caratteristiche dei corsi ed alla fruibilità della
dotazione rappresentata dal laboratorio linguistico e,
quindi, idoneo a pregiudicare il comportamento economico dei
consumatori e a ledere le imprese concorrenti, la cui
offerta formativa avrebbe potuto essere preferita a quella
reclamizzata sulla base di caratteristiche inesistenti.
22. Quanto alla programmazione della campagna pubblicitaria
del messaggio si evidenzia che l’opuscolo viene diffuso
consegnandolo direttamente al domicilio dei potenziali
clienti della Scuola, previo contatto telefonico.
VI. QUANTIFICAZIONE DELLA SANZIONE 23. Ai sensi
dell’articolo 26, comma 7, del Decreto Legislativo n.
206/05, con la decisione che accoglie il ricorso,
l’Autorità dispone l’applicazione di una sanzione
amministrativa pecuniaria da 1.000 a 100.000 euro, tenuto
conto della “gravità e della durata della
violazione”. 24. Inoltre, in ordine alla
quantificazione della sanzione deve tenersi conto, in quanto
applicabili, dei criteri individuati dall’articolo 11
della legge n. 689/81, in virtù del richiamo previsto
all’articolo 26, comma 12, del Decreto Legislativo n.
206/05: in particolare, della gravità della violazione,
dell’opera svolta dalle imprese per eliminare o attenuare
l’infrazione, della personalità dell’agente nonché
delle condizioni economiche dell’impresa stessa. 25.
Più specificamente, nel caso in questione, con riguardo
alla gravità della violazione, occorre avere riguardo alle
modalità di diffusione del messaggio, alla durata della
diffusione (breve) nonché all’entità del potenziale
pregiudizio economico per i consumatori (esborso
monetario). 26. Alla luce dei predetti criteri, la
sanzione da applicare alla scuola 2F S.r.l. può essere
determinata in misura pari ad 4.600 € (quattromilaseicento
euro). 27. Infine, nel caso di specie sussiste la
circostanza aggravante della recidiva, in quanto
l’operatore pubblicitario è già stato destinatario del
provvedimento di ingannevolezza PI2337, adottato
dall’Autorità in data 6 maggio 1999. Pertanto, si ritiene
di irrogare alla Scuola 2F S.r.l. una sanzione di importo
pari a 9.600 € (novemilaseicento euro).
RITENUTO, pertanto, che il messaggio segnalato è idoneo ad
indurre in errore i consumatori, pregiudicandone il
comportamento economico, con riguardo alle reali
caratteristiche ed alle condizioni di fruibilità dei corsi
di lingua inglese; DELIBERA a)
che il messaggio pubblicitario descritto al paragrafo II del
presente provvedimento costituisce, per le ragioni e nei
limiti esposti in motivazione, una fattispecie di
pubblicità ingannevole ai sensi degli artt. 19, 20, e 21,
comma 1, lettera a), del Decreto Legislativo n. 206/05, e ne
vieta l’ulteriore diffusione; b) che, per la
violazione di cui al punto a), alla Società 2F S.r.l. sia
irrogata una sanzione amministrativa pecuniaria di 9.600 €
(novemilaseicento euro); La sanzione
amministrativa di cui alla precedente lettera b) deve essere
pagata entro il termine di trenta giorni dalla notificazione
del presente provvedimento, con versamento diretto al
concessionario del servizio della riscossione oppure
mediante delega alla banca o alle Poste Italiane,
presentando il modello allegato al presente provvedimento,
così come previsto dal Decreto Legislativo 9 luglio 1997,
n. 237. Decorso il predetto termine, per il periodo di
ritardo inferiore a un semestre, devono essere corrisposti
gli interessi di mora nella misura del tasso legale a
decorrere dal giorno successivo alla scadenza del termine
del pagamento e sino alla data del pagamento. In caso di
ulteriore ritardo nell’adempimento, ai sensi
dell’articolo 27, comma 6, della legge n. 689/81, la somma
dovuta per la sanzione irrogata è maggiorata di un decimo
per ogni semestre a decorrere dal giorno successivo alla
scadenza del termine del pagamento e sino a quello in cui il
ruolo è trasmesso al concessionario per la riscossione; in
tal caso la maggiorazione assorbe gli interessi di mora
maturati nel medesimo periodo. Dell’avvenuto
pagamento deve essere data immediata comunicazione
all’Autorità attraverso l’invio di copia del modello
attestante il versamento effettuato. Ai sensi
dell’articolo 26, comma 10, del Decreto Legislativo n.
206/05, in caso di inottemperanza alla presente delibera,
l’Autorità applica una sanzione amministrativa pecuniaria
da 10.000 a 50.000 euro. Nei casi di reiterata
inottemperanza l’Autorità può disporre la sospensione
dell’attività di impresa per un periodo non superiore a
trenta giorni. Il presente provvedimento verrà
notificato ai soggetti interessati e pubblicato nel
Bollettino dell’Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato. Avverso il presente provvedimento può essere
presentato ricorso al TAR del Lazio, ai sensi
dell’articolo 26, comma 12, del Decreto Legislativo n.
206/05, entro sessanta giorni dalla data di notificazione
del provvedimento stesso, ovvero può essere proposto
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ai
sensi dell’articolo 8, comma 2, del Decreto del Presidente
delle Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199 entro il termine
di centoventi giorni dalla data di notificazione del
provvedimento stesso. IL SEGRETARIO
GENERALE Fabio Cintioli IL PRESIDENTE Antonio
Catricalà Il testo copiato integralmente
è tratto dal seguente link:
http://www.agcm.it/agcm_ita/DSAP/DSAP_PI.NSF/88a1d51baadd276
9c1256a680035ec80/e46b34dc04083dc3c12572030029c0c6?OpenDocum
ent P.S. per Gabri La sentenza di CONDANNA e
stata emessa in ITALIA e in data 21/09/2006
|
Sergio 16 gennaio 2007 0:00
Un tizio di Cagliari si è fatto annullare il contratto
dimostrando che in esso non c'erano informazioni
sufficienti sul recesso. Attenzione la scuola 2f (dueffe) e
3f (treffe) sono la stessa cosa Svolgimento
del processo. – Con atto di citazione notificato il 27
novembre 1997, il sig. Meloni Roberto ha convenuto in
giudizio la Scuola 3F Italia s.r.l. opponendosi al decreto
ingiuntivo 1582/97, emesso nei suoi confronti dal
giudice di pace di Perugia per il pagamento, in favore
della ricorrente, di lire 1.721.400, più spese ed accessori
di legge. Il Meloni ha preliminarmente eccepito
l’incompetenza territoriale del giudice che ha emesso il
decreto, sostenendo che, sulla base e ai sensi
dell’art. 12 d.leg. 15 gennaio 1992 n. 50, di attuazione
della direttiva Cee 577/85 relativa ai contratti
negoziati fuori dei locali commerciali, giudice competente
è, inderogabilmente, quello del luogo di residenza o
di domicilio del consumatore; e quindi, nella specie,
il giudice di pace di Cagliari. L’opponente ha chiesto
pertanto la revoca del decreto, in quanto affetto da
nullità assoluta, e ha eccepito, inoltre, la nullità del
contratto stipulato con la Scuola 3F Italia s.r.l. in
quanto l’informazione del diritto a recedere non sarebbe
stata fornita seguendo le disposizioni previste negli
art. da 4 a 11 del già citato d.leg. 50/92. La
società opposta, ritualmente costituitasi in giudizio, ha
contestato l’eccezione di incompetenza territoriale
affermando che l’art. 12 invocato è applicabile solo
qualora si controverta del diritto di recesso mentre,
nella specie, l’opponente non solo non avrebbe mai
manifestato la volontà di recedere ma avrebbe anzi dato
esecuzione al contratto. Quanto poi alla pretesa
nullità del contratto, questo sarebbe pienamente valido in
forza dell’art. 11 delle condizioni predisposte nel
modulo contrattuale, che prevede esplicitamente il tempo e i
modi per esercitare il diritto di recesso.
Invitati a precisare le conclusioni sul punto della
competenza, la Scuola 3F si è riportata alla comparsa
di risposta mentre l’opponente ha insistito
nell’eccezione proposta richiamandosi anche alla
disposizione contenuta nell’art. 1469 bis, 3° comma, n.
19, c.c., introdotto dall’art. 25 l. 52/96, avente
ad oggetto le clausole vessatorie nel contratto tra
professionista e consumatore. Motivi della
decisione. – Occorre qui subito dire che non è
applicabile al caso di specie la normativa a
protezione del consumatore introdotta dall’art. 25 l. 6
febbraio 1996 n. 52, di approvazione della comunitaria
1994, entrata in vigore il 25 febbraio 1996, perché il
contratto in esame è stato concluso dal Meloni e
dalla Scuola 3F il 30 febbraio 1994, e cioè prima
dell’entrata in vigore della legge predetta. Né vale
affermare in contrario che la direttiva Cee, cui il
citato art. 25 ha dato attuazione, sia stata emanata nel
1993: non si ritiene infatti di aderire
all’orientamento della giurisprudenza di merito, che
afferma l’efficacia diretta della normativa
comunitaria nei rapporti interprivati (cosiddetto carattere
self executing delle direttive comunitarie). Contro
tale orientamento si è pronunciata recentemente la
Cassazione, che ha escluso che il giudice di merito
possa utilizzare la direttiva comunitaria quale fonte del
diritto (v. Cass. 15 maggio 1995, n. 5289). Anche la
Corte di giustizia delle Comunità europee ha sempre
escluso l’efficacia diretta della normativa comunitaria
nei rapporti interprivati, ammettendola solo nei
rapporti verticali, cioè tra consumatore e Stato. La
direttiva del consiglio delle Comunità europee n. 13
del 1993, cui l’art. 25 l. 52/96 ha dato attuazione, non
può pertanto considerarsi immediatamente
operativa. La normativa cui far riferimento per la
decisione è quindi unicamente quella richiamata nella
citazione in opposizione, e cioè il d.leg. 50/92. Il
contratto stipulato dal Meloni con la Scuola 3F è un
contratto negoziato fuori dei locali commerciali:
rientra pertanto nei casi previsti dall’art. 1 d.leg.
50/92 (v. lett. a). La questione da risolvere è
dunque soltanto quella di stabilire se l’art. 12, in base
al quale «per le controversie civili inerenti
all’applicazione del decreto vi è la competenza
inderogabile del giudice del luogo di residenza o di
domicilio del consumatore», debba applicarsi a tutti i tipi
di controversie – come sembra risulti
inequivocabilmente dall’esame congiunto con l’art. 1,
che indica il campo d’applicazione del decreto – o
sia applicabile limitatamente ai casi in cui si discuta del
diritto di informazione e di recesso del
consumatore. Per l’interpretazione della ratio di
questa norma è indispensabile l’esame della direttiva del
consiglio delle Comunità europee del 20 dicembre 1985
(85/577/Cee), di cui il d.leg. del 1992 è
attuazione. Le ragioni della direttiva – che fa
parte di un’ampia serie di interventi comunitari a difesa
del consumatore e si inserisce nell’ambito di una
generale e sempre maggiore attenzione ai problemi ed
alle esigenze del medesimo, considerato come soggetto
«debole» del mercato – sono contenute nel 4°
‘considerando’, dove si pone l’accento sull’effetto
«sorpresa» e quindi sulle condizioni di inferiorità
psicologica cui il consumatore sarebbe sottoposto in caso di
vendita a domicilio o di contratti conclusi fuori dei
locali dell’impresa e sulla necessità, quindi, di
tutelarlo e garantirlo: tutela che viene assicurata mediante
l’introduzione, all’art. 4 ss. della direttiva,
del diritto di recesso per il consumatore e dell’obbligo
dell’informativa su tale diritto da parte
dell’operatore commerciale. La direttiva nulla
prevede in materia di competenza ma, all’art. 8, dichiara
che «nulla osta a che gli Stati membri adottino
disposizioni ancora più favorevoli in materia di tutela del
consumatore». Il legislatore italiano, pertanto,
autorizzato dalla stessa direttiva – e comunque non tenuto
a recepirla pedissequamente essendo pur sempre sovrano
nel suo potere normativo interno – ha ritenuto di
ampliare la portata della disposizione comunitaria: e, oltre
ad estendere la tutela a numerosi casi non previsti e
alle ipotesi in cui l’iniziativa sia assunta dal
consumatore, ha introdotto la regola
dell’inderogabilità della competenza territoriale del
luogo di residenza e domicilio del consumatore,
realizzando così in più ampia misura la ratio di tutela
del consumatore che la direttiva intendeva
raggiungere. Appare quindi quanto meno improbabile –
alla luce dell’orientamento di cui si è parlato – che
il legislatore nazionale, in caso di contratti
conclusi fuori dei locali commerciali, abbia voluto
proteggere e agevolare il consumatore limitatamente
alle controversie legate al diritto di recesso, con
esclusione di ogni altro tipo di controversia; con il
bel risultato, nell’ipotesi di più domande proposte in
base a differenti causae petendi, di prevedere due
fori diversi per cause evidentemente connesse e che la
logica e il buon senso consiglierebbero di riunire e non di
tener separate. V., al riguardo, Pret. Bologna 28
febbraio 1995, in cui si parla criticamente di «scissione
tra i criteri attributivi della competenza
relativamente ad un momento della formazione del consenso e
quelli operanti in relazione ad ogni aspetto del
rapporto». L’interpretazione restrittiva
dell’art. 12 data dalla società opposta non corrisponde
dunque alla comune ratio cui si ispirano la direttiva
comunitaria e il successivo decreto di attuazione ed è
oltretutto contraria all’economia e alla logica
processuale. L’art. 12 d.leg. 50/92, messo in
stretto rapporto con l’art. 1 dello stesso decreto, deve
essere quindi interpretato nel senso che la competenza
territoriale inderogabile in esso stabilita va
applicata a tutte le controversie relative a contratti
stipulati fuori dei locali commerciali. Ciò senza
dire che nella specie, lamentando l’insufficienza delle
indicazioni contenute nel modulo contrattuale in
relazione al diritto di recesso, l’opponente ha fondato le
sue istanze di merito – tendenti a far dichiarare la
nullità del contratto – anche sulla inosservanza delle
disposizioni del d.leg. del 1992 relative al diritto
di recesso. L’eccezione di incompetenza territoriale
proposta dall’opponente appare pertanto fondata e va
accolta, con assorbimento di ogni altra questione. Va
conseguentemente dichiarata la nullità del decreto
opposto, in quanto emesso dal giudice incompetente.
|
Luca 14 gennaio 2007 0:00
Pollice verso pure per me: ho fatto un corso di informatica
a un prezzo da rapina e non ho imparato nulla. Come ha detto
qualcuno mi hanno fatto firmare il contratto su due piedi e
alla fine del corso volevano anche rifilarmi un pc. State
alla larga da loro!
|
jacqueline 7 gennaio 2007 0:00
messaggio per autore Michele, se sai come retrocedere dal
contratto sappimi dire qualcosa xfavore, grazie. jacqueline
bologna
|
jacqueline 7 gennaio 2007 0:00
anche io sto frequentando questo corso della scuola 2f e NON
sono per niente contenta.... mi avevano assicurato un corso
di web designer e invece mi ritrovo a usare programmi base
come word, exel,ecc nonostante io specificai che li sapevo
già usare grazie alla scuole superiori che frequentai da
studente anni prima ( gratis...) . un'altra cosa
interessante che mi hanno detto che direttamente loro ti
cercavano piccoli lavoretti in aziende per guadagnare
qualche soldo in modo da riuscirmi a pagare la retta
scolastica piu' di 200 euro mensili. io non voglio
finire il corso e non voglio pagarlo perchè non è quello
che mi aspettavo..... e l'attestato che ti rilascino è
riconosciuto legalmente? io penso di no. ditemi la
vostra,datemi un consiglio. grazie e un saluto a chi legge.
|
Maria Singer 29 dicembre 2006 0:00
Io ho lavorato in gioventù x la leggendaria Scuola2F, ke è
partner di Frael x non dire ke sn la stessa cosa. Io
insegnavo nei corsi d'informatica 2F e uno degli
obiettivi x cui ti pressavano i coordinatori era kiaramente
vendere l'hardware Frael agli ignari allievi(ankio ero
ignara all'epoca come insegnante, purtroppo x i miei
allievi...). Fortunatamente io x la carriera di
commerciale sono negata, qdi nn mi sn scappate piu' di
2/3 ordinazioni. Cosa ho visto (e visto nelle classi
dei miei colleghi) nn mi dilungo a dirlo. Pezzi
funzionanti è stata cmq una rarità - e nn è ke i suddetti
pezzi te li dessero proprio a buon mercato! :|
|
Marco 27 dicembre 2006 0:00
Mi chiesero di firmare su due piedi un contratto da più di
mille euro. Non mi sono fidato
|
Simone 26 dicembre 2006 0:00
Ad ecco il solito Gabri, pronto a vendere fumo per
interesse. Occhio a personaggi del genere e diffidate di
coloro che vi impongono di firmare un contratto su due
piedi. Se non ci fosse la fregatura dietro l'angolo a
che pro, vero Gabri?
|
Marcello 20 dicembre 2006 0:00
Io non conosco la scuola, ma vedo miriadi di curricula di
presunti programmatori dopo un corsetto a pagamento fatto
nella scuola xy. Per imparare a programmare serve un corso
di formazione professionale, per dimostrare di saper usare
il computer basta la patente informatica. Se davvero un
corso 2f supera i 2000 euro, allora Gabri puoi essere
soltanto in malafede. La devono smettere le scuole private
di speculare sulla difficele congiuntura lavorativa! 2000
per un corsetto di informatica, ma dico scherziamo? Costa
quasi come un master!!!
|
Commenti
|
|
|
|