Commenti
|
|
|
Giuseppe 16 maggio 2006 0:00
Progressista, oltre a lavarti il cervello con
fonti che tra l'altro non citi mai perché non ti leggi
il bel "Gesù, ebreo di Galilea" di Giuseppe
Barbaglio? Sulla sinagoga di Cafarnao chi
sarebbero gli studiosi che hanno sostenuto quanto affermi?
Non dirmi Cascioli, ti prego.
|
Progressista 16 maggio 2006 0:00
da un articolo su Repubblica: Esce il
"Codice da Vinci". Chiesa mobilitata: dalle
proteste al gioco online. .....[cut]
Al di là delle dichiarazione dei vertici, c'è una
fetta di società civile cattolica che sembra essere meno
tollerante. Lo stesso quotidiano dei vescovi, Avvenire, nel
suo inserto E-Vita ha già invitato al boicottaggio. E ci
sono posizioni ancora più radicali. Come quella di Riccardo
Robuschi dell'Aiart, l'associazione cattolica degli
utenti radiofonici e televisivi: "Boicottare il film è
ancora troppo poco", ha dichiarato.
Intanto, dal nord al sud della Penisola, continuano a
giungere notizie pro o contro la pellicola di Ron Howard. Un
avvocato napoletano, Massimo Capasso, ha chiesto alla
Procura della Repubblica partenopea il sequestro su tutto il
territorio nazionale. Più serena l'iniziativa della
diocesi di Pistoia, che il 19 maggio, giorno dell'uscita
del film nelle sale, riproporrà la visione del Grande
silenzio, film documentario di Philip Groening sulla vita in
un monastero. Ancora, nell'estremo meridionale del
nostro Paese - a Ribera, provincia di Agrigento - i gestori
della sala cinematografica hanno rifiutato l'invito
della chiesa locale al boicottaggio: loro, Il Codice da
Vinci, lo programmeranno regolarmente. * * * * *
* * * * Quella di Riccardo Robuschi è una delle
più inquietanti esternazioni fatte da arnesi
fondamentalisti cattolici. Cosa ha in mente questo novello
crociato?...Attaccare le "diligenze" che portano
un po' di luce anche nei borghi più sperduti della
nostra italietta? Ancora più delirante e
paradossale è l'iniziativa di tal Capasso Massimo,
avvocato in quel di Napoli. Costui, prendendo alla lettera
le indicazioni di qualche giorno fa date dai vertici
cattofondamentalisti, ha inteso addirittura dar seguito alla
denuncia del film con richiesta di sequestro su tutto il
territorio nazionale! Manifestazioni di intolleranza si
rincorrono ormai per tutto il Paese. Ecco quali
sono le vere "radici" cristiane a cui, secondo le
arroganti aspettative del clero nostrano, l'Europa si
dovrebbe uniformare, dopo che per moltissimi secoli i
responsabili della Chiesa si sono macchiati di crimini di
ogni genere e dei più efferati, all'insegna dello
sprone agostiniano "compelle intrare"!
Ecco come si à diffuso il cristianesimo, negando agli altri
la libertà di esercitare pubblicamente il culto che più
loro gradiva! Ed oggi hanno anche la spudoratezza (normale
per il clero cattolico) di lamentarsi delle presunte
"persecuzioni" operate contro i cristiani.
(ovviamente il riferimento era al governo cinese, non certo
a quello del generale Videla che in Argentina, con
l'aiuto dell'alto clero cattolico, massacrava i
cristiani non allineati con la politica, più che con la
Chiesa cattolica!) Progressista
"..la fede in Dio non aggiunge
nè toglie nulla alla dignità raziocinante degli
uomini; la fede nelle religioni li riporta al loro
stato primordiale, quando l'uomo era appena uscito
dalla sua primitiva condizione bestiale per evolversi
sino alla stato attuale delle sue conoscenze."
|
Progressista 16 maggio 2006 0:00
dal sito:
http://www.storiamedievale2.net/Rec/introvigne.htm
"Massimo Introvigne, profondo conoscitore del
mondo delle società iniziatiche, ha incontrato
personalmente diversi fra i protagonisti contemporanei delle
vicende che, per la prima volta, narra con minuzia di
particolari e ricchezza di dettagli, chiedendosi anche –
da sociologo – di quale «volontà di credere» siano in
preda gli uomini e le donne del nostro tempo, pronti a
semplificare la complessità della storia in miti
suggestivi, ma falsi. Dietro il Grande Complotto – in cui
altri vorrebbero coinvolgere i massoni, i Templari e perfino
gli extraterrestri – si rivela così la verità di un
complotto più specifico, che mira non a conquistare il
mondo, ma a diffamare la Chiesa cattolica, di cui lo stesso
Dan Brown si fa con i suoi romanzi strumento"
Secondo l'estensore dell'articolo, gli uomini
e le donne della nostra epoca sarebbero inclini a
semplificare le "complessità" della storia (leggi
groviglio di menzogne attraverso il quale il clero cattolico
è riuscito per 2000 anni a tenere nascosto il più
colossale degli inganni mai messo a segno da mente umana) in
miti suggestivi ma "falsi". Inoltre, egli aggiunge
che scopo degli scrittori come Dan Brown è quello di
diffamare la Chiesa cattolica (come se per questo la Chiesa
avesse bisogno di sostegni esterni!). Prima di staccare
altri "frammenti" di intonaco che celano alla
vista l'antichissimo "mosaico" virtuale delle
origini della Chiesa cristiana, vediamo innanzitutto i
passaggi di cui sotto e relativi ad alcuni vangeli:
dal vangelo di Marco, cap.1 [21]Andarono a
Cafarnao e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù
si mise ad insegnare. dal vangelo di Luca,
cap.4 [31]Poi discese a Cafarnao, una città
della Galilea, e al sabato ammaestrava la gente.
[32]Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava
con autorità. [33]Nella sinagoga c'era un uomo con un
demonio immondo e cominciò a gridare forte: [34]«Basta!
Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a
rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!». [35]Gesù
gli intimò: «Taci, esci da costui!». Eil demonio,
gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza
fargli alcun male. dal vangelo di Giovanni,
cap.6 [59]Queste cose disse Gesù, insegnando
nella sinagoga a Cafarnao. Come si può
constatare "de visu", in tre Vangeli su quattro è
citata la Sinagoga di Cafarnao in cui Gesù avrebbe
predicato. La prima menzogna che si riscontra in
tutto ciò è l'insulsa presunzione (insulsa perchè si
fa beffe dell'intelletto altrui) secondo la quale Gesù
soleva predicare il suo "verbo" all'interno
delle sinagoghe o del tempio di Gerusalemme. Gesù, sia
detto per inciso, era un NAZARENO il che non faceva di lui
un abitante di Nazareth (anche se vi ha abitato), ma un
appartenente ad una comunità che dal mondo giudaico di
allora era ritenuta eretica (da qui la mistificazione nel
far credere che nazareno significasse "abitante di
Nazareth!); onde per cui è facile intuire che nessun
rabbino avrebbe mai permesso ad un eretico di predicare la
sua religione, peraltro offensiva per ciò che concerne la
stessa tradizione giudaica, all'interno della sua
Sinagoga! Ma la seconda e più stupefacente prova
che avvalora l'affermazione che quella della Sinagoga di
Cafarnao fu una "disinvolta" menzogna citata dagli
evangelisti è costituita dal fatto che i resti della
Sinagoga che gli archeologi hanno rinvenuto nel sito
archeologico di Cafarnao, risalgono al periodo bizantino:
vale a dire 3 o 4 secoli dopo la nascita di Gesù!
Secondo espertissimi archeologi israeliani,
risulterebbe chiaro che che tale Sinagoga NON fu costruita
per il culto dei giudei di quel luogo, ma direttamente come
"rovina" per essere mostrata agli ignari
pellegrini cristiani i quali chiedevano (ovviamente prima
della sistemazione in loco di quei resti) ove si trovasse la
"celebre" Sinagoga dove Gesù usava predicare!
Per difendersi dall'accusa di aver falsificato il
sito, i responsabili e gli apologisti cattolici hanno
affermato che sotto i resti dell'attuale Sinagoga si
troverebbero quelli della Sinagoga del I secolo. Tutto ciò
è categoricamente smentito, dal momento che i resti dei
muri che giacciono sotto all'attuale Sinagoga, sono
ASSOLUTAMENTE identici a quelli delle varie case poste nelle
vicinanze! E poi, se vi fossero stati veramente i resti di
una Sinagoga, a quale scopo importarne degli altri da un
altro sito affrontando ingenti spese? In base
alle considerazioni degli studiosi israeliti, le
caratteristiche del piccolo centro di Cafarnao, situato in
una zona di confine, rende assai improbabile che i fedeli
giudaici possano aver costruire una Sinagoga lì, dal
momento che la popolazione del posto era costituita per la
maggior parte da elementi greci, arabi e siriani. (Cafarnao
era situata sulla "Strada del Mare" la quale
portava dal nord del lago di Tiberiade sino a Damasco)
Quella della Sinagoga di Cafarnao non è la sola
allucinante menzogna con cui il clero cattolico ha infarcito
la propria dottrina, ma ne esisteno a bizzeffe: basta solo
cercarle! Progressista
"..la fede in Dio non aggiunge nè toglie
nulla alla dignità raziocinante degli uomini; la
fede nelle religioni li riporta al loro stato
primordiale, quando l'uomo era appena uscito dalla
sua primitiva condizione bestiale, per evolversi sino
alla stato attuale delle sue conoscenze."
|
Scripta manent 12 maggio 2006 0:00
Per curioso: Non avrei comunque più risposto
battuta per battuta alle tue folli degenerazioni verbali ma
mi hai sorpreso: hai fatto un intervento che si commenta da
sè! Attenzione a non rovinarti il fegato, eh!
Saluti
|
Curioso 11 maggio 2006 0:00
da: Scripta manent Data: 11 Maggio 2006
"Tra parentesi io credo di sapere il perché: ti ricito
la tua affermazione-negazione, forse stavolta coglierai il
punto: “Esprimi apertamente la tua opinione in merito
senza assumere la vocazione del crociato!” (eccolo
l’integralismo, senza catto)" E'
proprio con questa puntigliosità senza nè capo nè coda
che dimostri la tua malafede di stampo fondamentalista!
Tutte le tue chiacchiere ed argomentazioni STANNO A ZERO,
perchè tu nel tuo primo intervento HAI PRETESO di invitare
gli altri a comportarsi secondo il tuo piacimento nei
riguardi dell'opera di Dan Brown e questo, "guarda
caso", è esattamente la stessa cosa che il clero, in
qualunque parte, va ripetendo ostinatamente! TU
HAI LETTO IL CODICE DA VINCI?..Bene, allora lascia che chi
vuole decisa da per sè se comprarlo e leggerlo! Qualunque
altra "iniziativa" da parte tua, che non fosse la
semplice espressione della propria opinione in merito al
libro, è PURO ESERCIZIO DI MALAFEDE! Ciò che
decidono gli altri, lo decidono loro e NON TU PER LORO,
indicando quali libri comprare e quali non comprare! QUESTO
VALLO A SCRIVERE SULLA PORTA DELLA TUA PARRROCCHIA!
Riesci a capire tutto questo o no?..O pretendi di
avere ancora ragione?... "Il tuo paragone
dimostra la faciloneria con cui ti accosti a questo genere
di problemi: CHI può invitare con garbo gli italiani all’
astenersi dal comprare e leggere bibbia e vangeli? Eh si,
perché dipende da chi lo fa. In ogni caso il fatto che tu
metta sullo stesso piano Bibbia, Vangeli e il Codice di
Brown la dice lunga sulla qualità delle tue analisi,
prescindendo pure dal resto." A me sembra
che tu stia rasentando la follia! Che tu dia più
credibilità alla Bibbia piuttosto che al romanzo di Dan
Brown sono affari tuoi. Altri, come il sottoscritto per
esempio, sono del parere opposto! Il solo fatto che Dan
Brown non abbia MAI AFFERMATO di essere stato ispirato da
Dio nello scrivere ciò che ha scritto, pone il suo lavoro
sulla vetta dell'Everest rispetto alla Bibbia la quale
neppure può essere usata per trastullare i bambini,
malgrado le ridicole panzane che contiene! Uno che dimostra
di credere a tali fesserie si dovrebbe astenere poi
dall'esprimere giudizi di merito sul lavoro di uno
scrittore serio come Dan Brown, il quale non ha mai inteso
ingannare nessuno, a differenza di quanto fa il clero da
2000 anni! "Risp: Bravo! Lo stesso
“chiunque” può leggere i tuoi improperi su di me, qui e
nei precedenti interventi: “cattointegralista”, “i
tuoi padroni “, “crociato”, “nelle sagrestie a farmi
consigliare da quei preti che finiscono sui
giornali”ecc..: questi non sono SQUALLIDI?? No hai
ragione, questi sono INFAMANTI, che è molto peggio. E non
cercano di indirizzare tutto da una parte? A parte lo stile
che è proprio basso perché conduce irrispettosi attacchi
personali a persone che non conosci è abbastanza ovvio che
le tue parole, anche se non espresse come consigli, sono
ESTREMAMENTE di parte. Visto che la pensi all’opposto di
me, non posso io esprimere le ragioni della mia parte, con
un po’ più di stile ovviamente?" ANCORA
MALAFEDE! Il tuo atteggiarti a vittima per fare il carnefice
lascia il tempo che trova, essendo esso un arnese becero e
consunto, adatto ai "dogmatici" privi di fantasia!
Sei tu che sei entrato arrogantemente
("pittorescamente" secondo te) nel forum
pretendendo di imporre agli altri cio che devono leggere e
comprare! NON TI RENDI CONTO CHE AVETE ROTTO LE PALLE TU E I
TUOI P A D R O N I con questa presunzione di voler
decidere per gli altri?? Ma cosa credete di essere ancora
nel Medioevo?? E che pena prevedete per chi non si
allinea?..La tortura?..I roghi?..La scomunica?..Perchè non
ci fai un bell'elenco di ciò che rischiamo? Ma
non ti rendi conto di essere ridicolo?... E ci insisti
pure??.. "A proposito:”centinaia e
centinaia di milioni di dollari” i grandi numeri sono
sempre dei brutti clienti, è pericoloso citarli, ci ha
provato anche Brown con le streghe del Medioevo e ci ha
fatto brutta figura, l’unica cosa a tuo vantaggio è che
non sei così famoso." Per un bigotto come
te, mettere limiti alla "divina provvidenza" suona
quasi blasfemo.. Immagino che sulle "streghe"
il tuo giudizio sia allineato a quello del
"Timone": ameno ambiente dove si afferma che in
realtà gli inquisiti dell'inquisizione non solo non
venivano torturati (che figuracce quelli che affermano il
contrario!) ma addirittura le vittime (per così dire)
venivano ospitate in luoghi paragonabili ai moderni hotel,
dove le lenzuola venivano loro cambiate due volte a
settimana e dove ricevevano vitto ed alloggio gratuito!
Ed ancora stiamo discutendo sulla veridicità della
"sacra" scrittura!..
Curioso
|
Xman 11 maggio 2006 0:00
Se è scandaloso credere nelle teorie scritte da Dan Brown,
allora (anche se nessuno lo dice) penso vada ben oltre la
follia, riconoscere ancora oggi ufficialmente e
storicamente, la ressurezione di Gesù così come un sacco
di altri fatti anomali e inventati dai religiosi riguardanti
santi, santoni, santucci ecc.
|
Scripta manent 11 maggio 2006 0:00
PER CURIOSO: Non ti offendere ma o non sai leggere o,
peggio perché ti ributterei addosso l’accusa di malafede,
non vuoi leggere: se vuoi citarmi, non sei molto onesto a
travisare a tuo piacimento. Spero tu non faccia così anche
con le fonti su cui ti sarai documentato riguardo ai fatti
in discussione…. E poi il mio primo intervento, CHE SE LA
PRENDEVA CON CHI SI ACCONTENTA DI LEGGERE UN ROMANZO O POCO
PIU’ PER NEGARE TUTTA, ripeto TUTTA LA RELIGIONE CRISTIANA
l’ho già commentato due o tre volte. RIPETO come ho già
risposto ad altri: è da anni che studi queste cose? ti sei
documentato in modo estremamente serio? PERCHE’ TE LA
PRENDI CON ME ALLORA? Tra parentesi io credo di sapere il
perché: ti ricito la tua affermazione-negazione, forse
stavolta coglierai il punto: “Esprimi apertamente la tua
opinione in merito senza assumere la vocazione del
crociato!” (eccolo l’integralismo, senza catto)
L’anticlericalismo a priori che sento nelle tue
parole non ti permetteranno mai di fare discussioni serie
sull’argomento, non so quanto tu possa capirne le
risposte. In una omelia ufficiale,come ho detto, saprai
cos’è una omelia, è apparsa una volta la citazione fino
a qualche giorno fa, ma non è questo che importa, avrebbe
potuto essere anche di più o di meno. Tra l’altro ti
consiglio di usare “critica”, la “calunnia” è
un’altra cosa: è quella che usi contro di me ad esempio
(vedi dopo). Inoltre se uno parla a titolo personale (come
me per esempio, alla faccia dei “padroni” da te citati)
sono fatti e responsabilità suoi perché in questo paese
vige la libertà di opinione, che a te, ormai ho capito, dà
molto fastidio. Il tuo paragone dimostra la
faciloneria con cui ti accosti a questo genere di problemi:
CHI può invitare con garbo gli italiani all’ astenersi
dal comprare e leggere bibbia e vangeli? Eh si, perché
dipende da chi lo fa. In ogni caso il fatto che tu metta
sullo stesso piano Bibbia, Vangeli e il Codice di Brown la
dice lunga sulla qualità delle tue analisi, prescindendo
pure dal resto. Il resto del tuo ancor più
allucinato intervento, direi anzi obnubilato, gira attorno
ancora al mio primo intervento: " I consigli
che avevo dati nel mio primo intervento erano solo un modo
pittoresco.." Davvero?? Io li trovo invece SQUALLIDI ED
IGNOBILI in quanto finalizzati ad un risultato
spudoratamente di parte, ancorchè ad un consiglio
"artistico"!! Chiunque può leggere sopra i tuoi
"consigli" e verificare di persona quanto ci sia
di "pittoresco" in essi!………….. Ti ho
già detto e te lo ripeto che qui nessuno intende impedirti
di esprimere la tua opinione! Qui ti si contesta il subdolo
nonchè squallido tentativo di propagandare le intenzioni
dei tuoi padroni! Risp: Bravo! Lo stesso
“chiunque” può leggere i tuoi improperi su di me, qui e
nei precedenti interventi: “cattointegralista”, “i
tuoi padroni “, “crociato”, “nelle sagrestie a
farmi consigliare da quei preti che finiscono sui
giornali”ecc..: questi non sono SQUALLIDI?? No hai
ragione, questi sono INFAMANTI, che è molto peggio. E non
cercano di indirizzare tutto da una parte? A parte lo stile
che è proprio basso perché conduce irrispettosi attacchi
personali a persone che non conosci è abbastanza ovvio che
le tue parole, anche se non espresse come consigli, sono
ESTREMAMENTE di parte. Visto che la pensi all’opposto di
me, non posso io esprimere le ragioni della mia parte, con
un po’ più di stile ovviamente?
…………ECCOLA QUI LA MALAFEDE che informa tutti i tuoi
post! Risp: Posso capire che la parola Malafede
sia semplice da usare per cavarsela velocemente con chi la
pensa all’opposto. Anche questo è piuttosto SQUALLIDO,
perché ancora un a volta ti invito a LEGGERE quello che
scrivo: hai detto una frase contestabilissima
"Comunque, rimane il fatto che la storia ha
un'ottima fattura e lo dimostra lo stupefacente successo
che ha avuto..", semplicemente ti ho risposto. Che poi
il libro sia un bel passatempo, beh questo l’ho GIA’
detto anch’io e lo confermo. Anzi per inciso io faccio
parte della categoria che aveva tempo da perdere e , non
disdegnando la bassa merce, ha letto il libro ed è stato un
bel passatempo. Ma capirai che c’è un po’ di differenza
tra “bel passatempo” e storia di ottima fattura: e in
ogni caso vedi sotto ancora sul discorso “ottima
fattura". Con i cattointegralisti come te,
gli ebrei e tutte le persone sensate sono duemila anni che
si fanno "crasse risate"! Se ho ben capito,
dunque, secondo il tuo "illuminante" giudizio
artistico, le oltre 100 milioni di persone che hanno
acquistato il libro di Dan Brown sarebbero tutti dei
deficienti incolti, incapaci di fare una selezione critica
di ciò che leggono?..Immagino, ovviamente, che in tale
giudizio tu non includa tutte quelle decine di migliaia di
persone che ogni anno acquistano letteratura
"sacra"? Risp: Eh no, non hai proprio
voluto capire niente. Deficienti, incolti ???!! DOVE HO
SCRITTO UNA COSA DEL GENERE? Io l’ho letto: non sono
deficiente né incolto, credo di essere nella media, né mi
auto-conferisco titoli del genere. " Ma
forse hai ragione se intendi "ottima fattura" il
fatto di avere costruito un romanzetto con tecniche ad arte
per incollare il lettore alle pagine trascurando tutto il
resto, guadagnando fior di milioni." Questo sì
che è un giudizio critico!...Illuminaci, di grazia, su
quali dovrebbero essere le tecniche "alternative"
a cui un autore dovrebbe ricorrere per "incollare"
il lettore alla lettura della propria opera!..Forse stai
pensando alle sublimi tecniche di Messori o di
Introvigne?..Forse sarebbero i loro romanzi o
"saggi" che i lettori non si dovrebbero perdere,
in luogo di leggere un romanzetto di appendice come quello
di Dan Brown, i quali, tra l'altro, hanno
l'"encomiabile" merito di non mettere
"insane" pulci nelle orecchie dei fedeli?..
Illuminaci, o vate della letteratura!.. Risp:
Messori o Itrovigne? No grazie, non mi interessano. Ripeto
perché vedo che seguiti a dedurre con errate premesse: se
intendi "ottima fattura" il fatto di avere
costruito un romanzetto con tecniche ad arte per incollare
il lettore alle pagine trascurando tutto il resto,
guadagnando fior di milioni allora non contesto la tua
implicazione successo --> fattura. Basta solo un po’di
logica per capire quello che scrivo. Ti ho solo lasciato
intendere che per dire “ottima fattura”, ci vuole ben
altro "...guadagnando fior di milioni."
E' questo l'aspetto artistico che non ti fa
riposare la notte?...
……………………………. di Dan Brown mi sembra il
metodo più onesto.. Risp: No no, io di notte
riposo benissimo e poi io Brown lo ammiro da punto di vista
economico, è stato molto furbo, con non grossissimo sforzo
e tante semplici mosse giuste (l’argomento che colpisce
l’emotività profonda dell’uomo ed un ritmo incalzante)
ha guadagnato molto. Non so cosa sia più o meno onesto tra
quello che dici faccia il Vaticano e l’operazione di
Brown, non mi “arrogo”, per usare una parola che ti
piace, nessun diritto di giudicare, so solo che
nell’operazione commerciale architettata non tutto è
stato onesto (la famosa paginetta iniziale delle prime
edizioni e ciò che Brown afferma tuttora su quello che ha
scritto NEL romanzo) pertanto le parti in causa hanno il
diritto a difendersi (Opus Dei, Vaticano ecc..) A
proposito:”centinaia e centinaia di milioni di dollari”
i grandi numeri sono sempre dei brutti clienti, è
pericoloso citarli, ci ha provato anche Brown con le streghe
del Medioevo e ci ha fatto brutta figura, l’unica cosa a
tuo vantaggio è che non sei così famoso. Questo è il
mio ultimo intervento, non ho nient’altro da dire: vista
il tuo modo di disputare e certe tue affermazioni, ti lascio
volentieri l’ultima parola. Buona fortuna
|
lalla 10 maggio 2006 0:00
volevo avvisare che sul sito antipapismo c'è il forum!
|
Progressista 10 maggio 2006 0:00
da: Pinco Pallino Data: 10 Maggio 2006 Di
ingenui è pieno il mondo... Credono più ai
cascioli e casciolini ai romanzi e ai romanzetti che a una
montagna di documenti antichi tradotti da 2000 anni. Bah,
ognuno ha la croce che si merita...
Più che di ingenui io direi che si tratti proprio di
coglioni...Ovviamente mi riferisco a coloro che dominati
completamente dalla loro superstizione e dalla paura del
peccato che non li farà andare in "paradiso",
pendono dalle labbra dello stregone di turno che sparge
incenso ed acqua sporca su di loro.. Avete
sterminato i pagani perchè dicevate che erano idolatri e
poi voi siete diventati la setta più idolatra che esiste
sulla terra! Ed hai il coraggio di dare dell'ingenuo
agli altri?? Progressista
|
Pinco Pallino 10 maggio 2006 0:00
Di ingenui è pieno il mondo... Credono più ai
cascioli e casciolini ai romanzi e ai romanzetti che a una
montagna di documenti antichi tradotti da 2000 anni. Bah,
ognuno ha la croce che si merita...
|
Enrico Falcinelli 10 maggio 2006 0:00
Cara Simona, ho letto solo ora il suo pianto greco sulla sua
presunta ignoranza, tale da dover pensare che io non voglia
corrispondere con lei. Tutt'altro! In effetti ha fatto
tutto da sola. Rispondo solo ora perchè non ho
materialmente avuto tempo utile da dedicare al forum e anche
ora lo faccio per risponderle perché, seppure notte, devo
proseguire su degli impegni in corso. Quindi, lasci
perdere il "finocchio", perché credo che
interessi poco, ora, di parlarne ed eviti di paragonarsi,
almeno con me, in ragione di cultura, perché se questa
fosse la norma, credo che nessuno possa avere il coraggio di
esporsi in un qualsiasi forum e non solo! Io non la
ritengo né ignorante, né stupida,altrimenti non le
risponderei perché non la riterrei in grado di capirmi. Mi
scuso, piuttosto, per il mio modo di esprimermi; è colpa
mia e non sua se mi ritiene contorto e mi perdoni la mia
incapacità nell' essere, spesso,più semplice.
L'unico rapporto e confronto che mi interessa con le
persone è il lato umano e più profondamente vero. In
questo vorrei che tutti si confrontassero e avanti a ciò
non c'é cultura che valga. Non importa ciò che
pensa o le sue convinzioni sul codice da vinci o sui
finocchi, perché lei mi imteressa come persona, al fondo di
lei stessa, e il vero dell'animo umano non è costituito
da convinzioni, tant'é che chiunque potrebbe
addirittura anche sbagliare una vita intera, senza perdere
nemmeno per un istante il diritto al riconoscimento della
propria umanità ed anche al perdono. Il fatto che il
giudizio sulle cose possa essere diverso non significa che
non possa esistere il rapporto; quello che è importante è
che tale rapporto serva reciprocamente a capire quale sia il
vero, cioè quello che più ci corrisponde come uomini.
Questo può accadere solo quando si verifica
un'affezione nei rapporti ed una fiducia, cioè quando
si riconosce che l'altro si rivolge a te per il tuo
bene. Questo troppo spesso non accade ed il risultato è
quello di gettarsi in faccia le proprie ragioni, seppure
soggettive, per astio di diversità, nel tentativo di
pretenderne un riconoscimento. Se vuole, può dirmi
quello che ne pensa, liberamente; se fosse trattenuta da
mancanza di fiducia nei miei confronti, riconoscerà
l'inutilità di un rapporto, per quanto relativamente
virtuale, come quello di risponderci in un forum.
Saluti cari.
|
mara 9 maggio 2006 0:00
Interrogativo originato da “Il Codice da Vinci”
Maria di Magdala si sposò o no con Gesù?
: di Luigi Cascioli : Per rispondere alla
domanda che oggi tutti si pongono, dopo aver letto “Il
Codice da Vinci” di Dan Brown, cioè se Maria di Magdala
si sposò o no con Gesù bisogna soffermarci a considerare
altre due persone: Lazzaro e Menahem che risultano essere
coinvolte in questo matrimonio sia dai Testi Sacri che dai
libri storici. : Testi Sacri : Nei
vangeli si legge che Gesù era il maestro di una squadra
formata da dodici discepoli, che Maria di Magdala era colei
che a Betania gli aveva lavato i piedi e che Lazzaro era
fratello di Maria di Magdala, nonché figlio di Giairo. Vedi
miracolo della resurrezione (Mt. 9,18- Mc. 5,11– Lc. 8,4
– Gv. 11). Per capire la paternità attribuita a Giairo
basta considerare che tutti e quattro i racconti, anche se
cambiano in alcuni particolari, si riferiscono sempre e
comunque alla stessa persona, cioè a Lazzaro. :
Testi storici : Dai testi storici risulta che
Gesù è stato costruito sulla figura di Giovanni, figlio
primogenito di Giuda il Galileo e capo di una banda di
rivoluzionari (Bohanerges). Da Giuseppe Flavio veniamo
inoltre a sapere che Lazzaro, figlio di Giairo, era legato
da vincoli di parentela con Menahem, figlio di Giuda il
Galileo (Guerra giudaica).Sarà da questa parentela di cui
ci parla Giuseppe Flavio, che potremo, oltre che confermare
l’esistenza del matrimonio, trarre anche un’ulteriore
prova della non esistenza storica di Gesù, parentela che
risulterebbe incomprensibile se lo sposo fosse veramente
figlio di Giuseppe e non di Giuda il Galileo come risulta
dalle innumerevoli affermazioni che ci vengono dai testi
storici. Menahem e Lazzaro, quali fratelli dei due coniugi,
l’uno dell’uomo e l’altro della donna, ci confermano
con la loro parentela di cognati che il matrimonio esisteva
e che lo sposo era il primogenito di Giuda il Galileo. Che
Gesù, alias Giovanni di Gamala, fosse marito di Maria di
Magdala ci viene ancora confermato da altri documenti che si
riferiscono a quella banda dei Bohanerges che i falsari
hanno trasformato in una squadra di discepoli predicatori di
pace: dal vangelo di Filippo ritrovato in Egitto nel 1945
durante le ricerche archeologiche: “Maria, che era la
consorte del Signore, andava sempre con lui. Il Signore
amava Maria di Magdala più degli altri discepoli e spesso
la baciava davanti a tutti sulla bocca”. Nel papiro
8502 di Berlino, detto vangelo di Maria, si parla della
gelosia e del risentimento che gli altri discepoli, e
soprattutto Simone, provavano per la predilezione che il
Signore riservava a Maria: “Ha forse il Signore parlato in
segreto alla sua donna prima che a noi senza farlo
apertamente? (è Simone, altro figlio di Giuda il Galileo,
che parla) Ci dobbiamo umiliare tutti e sottoporci a lei?
Forse egli l’ha anteposta a noi?” Dal vangelo copto
viene riportata un’altra contestazione di Pietro contro
Maria di Magdala: “Simone, detto Pietro, disse agli altri
accoliti: «Maria deve andare via da noi perché le femmine
non sono degne della vita» e il Signore, avendolo sentito,
si rivolse a loro dicendo: «Ecco, io la guiderò da farne
un maschio, affinché diventi una combattente come
noi». Soltanto il disprezzo che dimostra Simone verso
le donne dicendo che non sono degne di vita, sarebbe già di
per sé sufficiente per dimostrare che abbiamo davanti una
banda di rivoltosi giudaici seguaci delle leggi Mosaiche
nella forma più estremista. «A questo punto, penso
che non sia troppo avventato supporre che tra i presenti a
quella cena di Pasqua che precedette la rivolta, ci fosse
anche lei, Maria di Magdala, quale moglie di Giovanni di
Gamala e membro attivo combattente della banda dei
Bohanerghes». (Dal libro “Favola di Cristo –
Inconfutabile dimostrazione della non esistenza di Gesù”,
Cap.12, uscito il primo gennaio del 2002 quando ancora
nessuno aveva scoperto che nell’ultima cena di Leonardo da
Vinci si nascondesse il volto di una donna in quello del
discepolo Giovanni, discepolo che, in realtà, non c’era,
non poteva esserci, perché il vero apostolo amato da Gesù
era Lazzaro. Ma questo fa parte di un altro capitolo).
: Sperando di essere stato utile per la risoluzione dei
principali interrogativi che sono sorti in seguito alla
pubblicazione del libro “Il Codice da Vinci”,
cordialmente saluto amici e nemici, intelligenti ed
imbecilli. Dedico questo documento a tutti i miei
sostenitori perché si rafforzi in loro la determinazione a
combattere l’oscurantismo della “Corruttrice
Eterna”. : Luigi Cascioli
Riferimenti: www.luigicascioli.it
http://nochiesa.blogspot.com Informazioni, interviste,
conferenze: Axteismo, Movimento Internazionale di
Libero Pensiero [email protected] tel. +39
3393188116
|
Progressista 9 maggio 2006 0:00
Luigi Cascioli, Giovanni di Gamala, Dan Brown e Maria
di Magdala: che relazione hanno tra loro? La relazione è
Gesù Cristo. Se Cristo non è mai esistito, come asserisce
e dimostra in maniera storica il Cascioli, non è colpa di
Cascioli al quale dobbiamo essere grati per averci aperto
gli occhi. La colpa dell’invenzione spudorata di questo
Cristo è di altri. Chi ha inventato questa favola? Cribbio,
la Chiesa! La Chiesa dice che Cristo è esistito in carne ed
ossa? Bene, nessun problema, è sufficiente che la Chiesa
esibisca una prova “sto-ri-ca” ammissibile che Cristo è
esistito. La prova - sia detto per inciso - deve essere
“sto-ri-ca” e non di catechismo. Se così fosse sarebbe
capace anche il mio lattaio a inventarsi che so il
personaggio Crasto o Crosta e dire che è un personaggio
esistito nato in un pollaio e costruirci attorno la sua
religione e magari mettersi un lungo cappello in testa e
diventare colui che fa da ponte a Crosta. * * *
* * * * Oltre che non catetichistiche, le prove
non devono basarsi sulle ignobili falsificazioni che gli
antichi scrittori cristiani operarono sulle opere degli
autori non cristiani, come ad esempio il famigerato
"testimonium flavianum"! Sono infiniti
gli esempi di tali falsificazioni che, grazie allo studio di
tantissimi dotti, sono stati portati alla luce. Alcuni di
questi esempi non richiedono neppure una preparazione
specifica per essere smascherati, ma solo il buon senso. Un
esempio per tutti è rappresentato da Vangelo di Luca e
dagli Atti degli Apostoli, che da oltre 18 secoli il clero
insiste "giurando" che essi furono scritti dallo
stesso Luca. Ebbene, mentre nel suo Vangelo Luca afferma (o
questo si evince dallo scritto) che Gesù sarebbe
"salito" in cielo nello stesso giorno in cui venne
scoperta la tomba vuota, negli Atti degli Apostoli è
riportato, sempre dalla stesso Luca, che Gesù salì in
cielo dopo 40 giorni! Questo fatto può
sicuramente essere preso quale emblema per dimostrare il
colossale inganno che è alla base delle origini del
cristianesimo, tanto è palese e sfacciata la menzogna!
La tendenza ufficiale alla falsificazione dei
documenti storici da parte dei rappresentanti della Chiesa
è stata denunciata ufficialmente a tutto il mondo dallo
studioso Lorenzo Valla, oltre 5 secoli fa. Egli scoprì,
infatti, che la famigerata "Donazione di
Costantino" fu un ignobile falso costruito per spingere
il re Carlomagno ad occupare l'Italia, allora sotto i
longobardi, per cederla di "diritto" al papato!
Ecco a cosa è servita la religione cristiana: per
arricchire papi, cardinali, vescovi e tutta una lunga
pletora di "monsignori"! A differenza
di quanto sostiene il Cascioli, Gesù fu effettivamnete una
figura storica. Dal momento che tale figura fu totalmente
diversa nella sua realtà da quella propagandata
truffaldinamente dal clero cattolico, lo stesso fu costretto
a rimuovere tutte le ricorrenze delle citazioni di Gesù
dalle opere degli scrittori noncristiani, in quanto troppo
compromettenti per le menzogne confezionate dagli scrittori
patristici o "padri della Chiesa" che dir si
voglia! In luogo di tali citazioni vennero
inseriti passaggi spuri che gli studiosi di tutte le epoche
hanno implacabilmente denunciato come falsi. Così, come è
accaduto per la "Donazione di Costantino", anche
per queste falsificazioni la Chiesa si è rifiutata
ufficialmente di riconoscerle come tali, costringendo i suoi
fedeli a passare per degli allocchi che si bevono qualunque
panzana venga loro "scodellata"! Da
tutto ciò si evince che il mondo ecclesiastico, per fornire
delle prove "convincenti" come auspicate da Ennio
Montesi, dovrebbe rivelare al mondo verità inconfessabili e
questo, probabilmente, non accadrà mai. Tutto l'
"affair", dunque, è destinato a finire in
un'asettica archiviazione del caso: senza vincitori nè
vinti! Progressista
"..la fede in Dio non aggiunge nè toglie nulla
alla dignità raziocinante degli uomini; la fede nelle
religioni li riporta al loro stato primordiale, quando
l'uomo era appena uscito dalla sua primitiva
condizione bestiale, per evolversi sino alla stato
attuale delle sue conoscenze."
|
Fantasie 9 maggio 2006 0:00
“LOCUTUS EST IN PARABOLIS” Di Giuseppe
Ricciotti. «Alcune decine d'anni fa verso il
1870, un celebre personaggio scrisse ed inviò una lettera
ad un privato qualunque, che noi chiameremo
convenzionalmente il signor Anthropos; la lettera era
scritta in italiano, era assai lunga, e trattava di
argomenti contemporanei vari, alcuni dei quali assai
importanti. Data la celebrità del mittente, alcuni amici
chiesero e ottennero dal signor Anthropos il permesso di
ricopiar la lettera. Di fatti, ne furono eseguite sia
semplici copie, sia traduzioni in varie lingue anche assai
differenti dell'italiano, ad esempio in arabo e in
giapponese. E fu una fortuna, giacché poco tempo dopo che
il sig. Anthropos aveva ricevuto la lettera, avvenne un
incendio nel suo studio e il testo originale della lettera
andò distrutto. Rimasero però le copie e
traduzioni, che s'andavano sempre più moltiplicando col
passare da amico ad amico. Sennonché questi testi ricopiati
o tradotti avevano tutti, chi più chi meno, gravi difetti:
una copia era stata fatta in gran fretta, e quindi conteneva
sviste e lacune; un'altra era stata fatta da un amico di
vista debole e di mano malferma, e perciò mostrava qua e
là che si era scambiata una parola con un'altra
somigliante, ed era poi riscritta con una calligrafia così
tremolante che, a leggerci sopra, questi scambi potevano
accrescersi in gran numero; una terza copia sarebbe stata
ben fatta ma disgraziatamente rimase lunghi anni negletta in
un ripostiglio, ove fu macchiata dalla pioggia, lacerata dai
topi, e ridotta in uno stato per metà inservibile.
Le traduzioni avevano poi altri difetti. Quella in
russo, ad esempio, era stata fatta da un amico moscovita di
passaggio in Italia, che però aveva tradotto assai
liberamente: di rado egli aveva seguito la parola, spesso si
era accontentato di una certa corrispondenza di concetti, e
talvolta - non contenendosi nel suo ufficio di traduttore -
aveva inserito qua e là nel testo russo piccole
spiegazioni, brevi richiami, e anche qualche riflessione
personale. La traduzione inglese, al contrario,
ci era proposta di esser fedelissima, ma troppo spesso era
riuscita sbagliata; ne era autore un rigido e grave
londinese che, conscio della sua debolezza in italiano, non
si sentì tranquillo se non quando si vide dietro il riparo
di un autorevole vocabolario: e così gli successe di
tradurre il nome merluzzo, che capitava una volta nella
lettera, come se significasse piccolo merlo
(l'autorevole vocabolario di cui si serviva, era quello
di J. E. Wessely, «19a ediz. interamente rifatta» da G.
Rigutini e G. Payn, Milano, Hoepli, 1902; ivi egli lesse a
pag. 100, che merluzzo significa young blackbird).
La traduzione in arabo, invece, fu fatta da un
italiano, sì, ma che era alle sue prime anni con la lingua
del Corano e che fece quella traduzione giusto per
esercitarsi: è facile immaginarsi che cosa saltò fuori. E
così, più o meno, per tutte le altre. Pochi
anni fa, il valore documentario di quella lettera crebbe a
dismisura e se ne ricercò dappertutto, in Italia e
all'estero, il testo esatto per vedere con precisione
ciò che essa diceva. Naturalmente da principio ognuno che
ne aveva una copia, o una traduzione, ritenne di possedere
il testo esatto; ma poi, confrontate le varie copie e messe
a riscontro con le diverse traduzioni si constatò che era
necessario ricostruire attraverso tutti questi documenti il
testo genuino, per quanto era possibile, apprestando
un'edizione critica. E l'edizione critica fu fatta,
naturalmente in Germania, a cura di un certo professor
Deutschmann; essa risultò dalla collazione delle varie
copie italiane, e insieme anche dal confronto con le varie
traduzioni esistenti: quelle lezioni che apparvero
raccomandate da un maggior numero di copie o di traduzioni
furono accolte nel testo, le altre furono relegate in nota.
Così la lettera ad Anthropos fu ricostruita, e se ne ebbe
un testo complessivamente sicuro: sebbene qua e là
rimanessero ancora delle incertezze, delle piccole lacune, e
altri insoluti problemi di vario genere, che il prof.
Deutschmann con i documenti a sua disposizione non riuscì
ad eliminare. La lettera, criticamente edita, fu
ricercatissima, fece il giro di tutto il mondo, e i dotti
cominciarono subito a pubblicarne commenti totali e
dilucidazioni storiche parziali. Si ebbero dei risultati
molto interessanti. La lettera era d'un italiano a un
italiano; trattava di cose e fatti italiani d'attorno il
1870, allorché fu scritta la lettera; usava anche spesso
quella fraseologia familiare che noi italiani impieghiamo in
una conversazione amichevole. Perciò qualunque commento o
dilucidazione richiedeva evidentemente una buona conoscenza,
non solo dei fatti e delle cose italiane d’attorno il
1870, ma anche della terminologia politica e della
fraseologia familiare di quei tempi. Invece, che
avvenne? Ecco qualche esempio a caso. Un
professore di una università del Giappone, trovando spesse
volte nominato nella lettera un certo Garibaldi, sostenne
che questo personaggio era un influentissimo cardinale: e
non campò mica in aria la sua identificazione, giacché
lunghe ricerche da lui fatte nelle biblioteche giapponesi lo
autorizzarono ad affermare con ogni sicurezza che quel tal
signor Garibaldi vestiva di rosso, precisamente come i
cardinali. Un altro commentatore, appartenente a
un istituto superiore del Siam, notò nella lettera,
ripetute più volte, le seguenti frasi: il Pio IX del 1848 e
della Costituzione, e altrove, il Pio IX del «Non
possumus» e del 1870; dopo lunghi e pazienti studi egli
concluse che erano esistiti due personaggi storici chiamati
Pio IX: uno, papa legittimo, aveva regnato a Roma;
l'altro era morto, poco dopo, come antipapa a Gaeta, da
dove era riuscito ad impadronirsi di Roma espellendone il
legittimo Pio IX ed occupandone il seggio. Un
filologo australiano, invece fece oggetto delle sue esperte
ricerche alcune espressioni alquanto oscure che aveva
rinvenute qua e là nella lettera; riuscì, fra l'altro
a fissare il significato di una sibillina frase della
lettera che diceva il conte Y ha le mani in pasta ed è un
vero accidente: la scoperta fu che quel personaggio doveva
essere un conte caduto in miseria, e perciò costretto a
maneggiare la pasta facendo il fornaio; inoltre, se egli era
chiamato un vero accidente ciò dimostrava che quel
personaggio non aveva più nella vita politica italiana
alcuna «sostanziale» importanza, giacché il termine
accidente significava – e qui il dotto filologo
australiano citava in prova una congerie di testi di S.
Tommaso e d'altri scrittori medievali - quod non
pertinet ad substantiam (ciò che non compete alla
sostanza). Anche più erudito si mostrò il
direttore di un'accademia dell'Africa centrale, che
in una conferenza tenuta sotto un bel palmizio alla
temperatura di 50 centigradi, ricorse ad argomenti sia
storici che filologici per stabilire con sicurezza a che
cosa alludesse il termine carbonari, che ricorreva più
volte nella lettera. In primo luogo egli demolì in maniera
definitiva la opinione, comunemente seguita, d'un
professore cinese, secondo cui i carbonari sarebbero stati
una specie di casta mandarinale, contraddistinta da un lungo
paudamento di seta nera brillante come carbone, da cui il
nome dei suoi membri. Niente affatto: l'accademico
africano dimostrò invece che il termine doveva aver
conservato il suo significato etimologico originario, e che
si trattava di una vera corporazione di fabbricanti di
carbone; ricorrendo poi ad argomenti storico-geografici
spiegò in maniera del tutto convincente che la
straordinaria potenza politica della corporazione era dovuta
al fatto che l'Italia, paese freddissimo, aveva un
bisogno assoluto di carbone, e perciò quei che lo
producevano tenevano in mano le chiavi della vita economica
e sociale. Infine, un dotto monaco buddista, che
nel suo nevoso altipiano del Tibet si occupava molto di
studi folkloristici, mise bene in rilievo alcune curiose
usanze italiane attestate dalla lettera, ad esempio quella
di lavarsi ogni giorno e perfino di stare delle ore intere,
durante i mesi di luglio e agosto, tuffati nelle onde sulla
spiaggia del mare, e ne concluse che gli italiani erano
resistenti al freddo molto più che i Tibetani, i quali
facevano a meno di lavarsi e nei mesi di luglio e agosto
preferivano stare attorno e un buon fuoco; confrontò anche
l'usanza delle donne italiane di avere un solo marito
con quella delle donne tibetane di averne fino a una
dozzina, e vi fece sopra alcune considerazioni
demografiche. E qui, la storiella è finita.
Il lettore probabilmente dirà che è una favola di
cattivo gusto. Il gusto lo lascio giudicare a lui: a me
preme far notare che non è punto una favola; è invece una
parabola, e una parabola tanto verosimile, che è veramente
avvenuta, benché sotto altro nome, in altre circostanze, e
mutatis mutandis. La lettera ad Anthropos
rappresenta la Bibbia. Le vicende del resto della lettera
corrispondono, in sostanza, alle vicende del testo della
Bibbia. I commenti e le dilucidazioni che hanno dato della
lettera i dotti, rassomigliano in modo impressionante a
molti - non tutti - commenti studi apparsi sulla Bibbia
nelle ultime decine d'anni; con la differenza che le
ricostruzioni storiche d'indole giapponese e siamese
sono il campo preferito degli studiosi tedeschi e di chi ne
segue il metodo; invece, le dilucidazioni varie di tipo
australiano, africano e tibetano sono un campo assai più
vasto, perché aperto a tutti gli incompetenti presuntuosi:
nel cui numero entrano non soltanto «la nonnetta
chiacchierona, il vecchio rimbambito», e compagnia bella,
descrittaci da Girolamo, ma molti e molti altri»1.
|
Valerio 8 maggio 2006 0:00
Il Vaticano si dimostra sempre più insofferente verso il
CODICE DA VINCI. Prima si è scagliato contro DAN BROWN,
colpevole di aver riesumato antichissime
"leggende" che affondano nella tradizione della
Provenza dell'epoca, e poi contro il film che è stato
tratto dalla sua opera. E' patrimonio
dell'intera cultura occidentale la storia che i re
Merovingi presumevano di fare guarigioni miracolose
ricorrendo ai loro poteri taumaturgici, conferiti loro
dall'essere discendenti del messia cristiano.
Non solo tutto ciò non viene smentito dal clero cattolico,
ma si è cercato nel contempo di darne una spiegazione
scientifica: esattamente ciò che il Vaticano rigetta nei
confronti dei presunti miracoli operati da Gesù e si iniste
nel dire che essi furono opere "divine" connesse
alla natura divina del messia.
Valerio
|
Simona 6 maggio 2006 0:00
Come mai Enrico Falcinelli non mi risponde? Come mai
non è così rapido? Percaso è in fase di studio alla
ricerca di termini inusuali che solo i grandi dotti
conoscono? ... cercando di rendere la sua forma espressiva
nello scritto, in modo da mettermi seriamente in difficoltà
grammaticale? Oppure non comunica con me perchè
non sono alla sua altezza e dunque non degna di tanta
eloquenza? Io aspetto!! Sto aspettando la tua
risposta, Enrico Falcinelli!! Sono curiosa di sapere
che cosa significavano quei due termini così difficili.
Ma non è che percaso io ti ho spaventato per tanta
spudoratezza?
|
Curioso 5 maggio 2006 0:00
da: Scripta manent Data: 5 Maggio 2006
"Il tuo allucinato intervento meriterebbe un commento
riga per riga. Mi limito solo ad alcuni punti.."
Ti piace il gioco duro, eheeh?..Bene, non sarò certo
io a tirarmi indietro!Vediamo innanzitutto cosa hai scritto
nel tuo primo intervento: da: Scripta manent
Data: 3 Maggio 2006 Dunque riguardo al Codice da
Vinci vorrei elargire alcuni consigli, così col cuore in
mano: A chi, credente, non piaccia la letteratura
infantile: RISPARMIA SOLDI E TEMPO, NON COMPRARLO
A chi, completamente ateo, non piaccia la letteratura
infantile: RISPARMIA COMUNQUE SOLDI E TEMPO, NON
COMPRARLO Per chiunque abbia tempo e soldi da
perdere o si appaghi con merce bassa: PUO' ESSERE UN BEL
PASSATEMPO, COMPRALO Per coloro a cui questo
libro ha cambiato la vita e che ora credono fermamente nel
matrimonio e discendenza di Cristo ecc ecc..: NON
PREOCCUPARTI, LA PSICANALISI PUO' AIUTARti A RISOLVERE I
PROBLEMI DI DISSOCIAZIONE DALLA REALTA' CUI VAI
SOGGETTO. MA NON PERDERE TEMPO Auguri
Ed ora vediamo la roba "profumata" che
hai scritto in quest'ultimo post: "1.
Palese malafede? In che senso? Credo nelle cose che ho
scritto e le ho scritte apertamente. Sono in malafede solo
perchè ho un idea diversa dalla tua? Chi è
l'arrogante?" Sono contento che tu
"creda" nelle cose che hai scritto, visto che ora
le ho riportate per il giudizio dei "molti"!
Questo vuol dire che la tecnica del "qui lo dico e qui
lo nego" te la puoi scordare! Andiamo oltre:
"2. Il coro delle autorità cattoliche? "Non
perdono occasione"???. Dov'è questo coro? Perchè
in un'omelia ufficiale è stato citato una volta Dan
Brown? Caspita, avranno anche loro il diritto di criticare?
O si vuole cancellare questo diritto, ancora una volta
arrogantemente? E nel coro, quello delle persone non delle
autorità, ci sono anche esponenti atei, agnostici o
razionalisti." UNA SOLA VOLTA??..E' da
più di un mese che questi ritornelli circolano in casa
vaticana! Se i tuoi padroni si sentono in diritto di
calunniare in pubblico uno scrittore ed invitare i
consumatori ad astenersi dall'acquistare un libro, con
evidente danno per l'autore e per la casa editrice,
vuol dire che lo stesso diritto ce l'hanno anche coloro
che potrebbero invitare pubblicamente i cittadini italiani
(con qualunque mezzo essi lo ritenessero opportuno) di
astenersi dall'acquistare vangeli e le altre opere
"sacre", in quanto insulse favole scritte da gente
illetterata e priva di fantasia, suscettibile di rendere i
nostri figli oltre che idioti (e gli esempi non mancano),
anche vaticano-dipendenti! E' interessante che tu
esprima un giudizio in merito, per far capire chiaramente a
chi ti legge se questo diritto ce l'hanno o no..
"3. "Quello che pensi del libro sono affari
tuoi". Per carità certo, ma anche quello che pensi tu
sono affari tuoi e allora perchè sei intervenuto a
"Dì la tua"? Anch'io ho detto la mia: ti da
fastidio la libertà di opinione? I consigli che avevo dati
nel mio primo intervento erano solo un modo pittoresco, se
vuoi un po' forte, per manifestare la mia opinione, che
ho poi chiarito nel secondo intervento. Un opinione che
ovviamente deve lasciare spazio anche a chi la pensi
diversamente, al contrario della tua, a quanto vedo:
"Esprimi .. la tua opinione ..senza assumere la
vocazione del crociato!". "..ma
anche quello che pensi tu sono affari tuoi"
Perchè?..Ho forse affermato qualcosa di diverso?
"Anch'io ho detto la mia: ti da fastidio la
libertà di opinione?" Vuoi fare il furbo, ehehe?
TU NON HAI ESPRESSO semplicemente un'opinione: ti sei
arrogato il diritto di indirizzare gli altri ad effettuare
le scelte che piacciono a te ad ai tuoi padroni!
" I consigli che avevo dati nel mio primo intervento
erano solo un modo pittoresco.." Davvero?? Io li trovo
invece SQUALLIDI ED IGNOBILI in quanto finalizzati ad un
risultato spudoratamente di parte, ancorchè ad un
consiglio "artistico"!! Chiunque può leggere
sopra i tuoi "consigli" e verificare di persona
quanto ci sia di "pittoresco" in essi!
"Un opinione che ovviamente deve lasciare spazio anche
a chi la pensi diversamente, al contrario della tua.."
Ti ho già detto e te lo ripeto che qui nessuno
intende impedirti di esprimere la tua opinione! Qui ti si
contesta il subdolo nonchè squallido tentativo di
propagandare le intenzioni dei tuoi padroni!
"4. "Immagino che le tue "ricerchine" tu
le faccia dentro le sagrestie, confortato dalla guida di
qualche santo padre.." ecc qui proprio il famoso
raziocinio è andato alle ortiche" Perchè?...Ti
danno fastidio le mie opinioni?!... "5.
"Comunque, rimane il fatto che la storia ha
un'ottima fattura e lo dimostra lo stupefacente successo
che ha avuto ed io..": Mi piace questa implicazione:
stupefacente successo--> ottima fattura. Se ti sentisse un
critico penso che si farebbe grasse risate. Anche gli
"harmony" hanno avuto, al pubblico cui erano
indirizzati, un grande successo. Ma forse hai ragione se
intendi "ottima fattura" il fatto di avere
costruito un romanzetto con tecniche ad arte per incollare
il lettore alle pagine trascurando tutto il resto,
guadagnando fior di milioni." ECCOLA QUI LA
MALAFEDE che informa tutti i tuoi post! "Mi
piace questa implicazione: stupefacente successo--> ottima
fattura.." Se ho ben capito, dunque, tu ti
arroghi il diritto di esclusività sui giudizi
"artistici".. Certamente capisco che per te le
opere d'arte siano la vita di San Cirillo, di San
Torquemada o San Pippetto da Velletri..Cosa vuoi..a Dan
Brown la sua "ignoranza" non gli permetteva
tanto!.. "Se ti sentisse un critico penso
che si farebbe grasse risate.." Con i
cattointegralisti come te, gli ebrei e tutte le persone
sensate sono duemila anni che si fanno "crasse
risate"! Se ho ben capito, dunque, secondo il tuo
"illuminante" giudizio artistico, le oltre 100
milioni di persone che hanno acquistato il libro di Dan
Brown sarebbero tutti dei deficienti incolti, incapaci di
fare una selezione critica di ciò che leggono?..Immagino,
ovviamente, che in tale giudizio tu non includa tutte quelle
decine di migliaia di persone che ogni anno acquistano
letteratura "sacra"? " Ma forse
hai ragione se intendi "ottima fattura" il fatto
di avere costruito un romanzetto con tecniche ad arte per
incollare il lettore alle pagine trascurando tutto il resto,
guadagnando fior di milioni." Questo sì che è un
giudizio critico!...Illuminaci, di grazia, su quali
dovrebbero essere le tecniche "alternative" a cui
un autore dovrebbe ricorrere per "incollare" il
lettore alla lettura della propria opera!..Forse stai
pensando alle sublimi tecniche di Messori o di
Introvigne?..Forse sarebbero i loro romanzi o
"saggi" che i lettori non si dovrebbero perdere,
in luogo di leggere un romanzetto di appendice come quello
di Dan Brown, i quali, tra l'altro, hanno
l'"encomiabile" merito di non mettere
"insane" pulci nelle orecchie dei fedeli?..
Illuminaci, o vate della letteratura!..
"...guadagnando fior di milioni." E'
questo l'aspetto artistico che non ti fa riposare la
notte?... Anche la Chiesa Cattolica, a differenza delle
chiese protestanti, guadagna ogni anno centinaia e centinaia
di milioni di dollari con la vendita di sacre
"reliquie" ed oggetti vari... Francamente
quello di Dan Brown mi sembra il metodo più onesto..
Curioso
|
lalla 5 maggio 2006 0:00
nell'ultima puntata sempre di matrix, fatta sempre sul
codice da vinci, mi sembra che ad uscirne con le ossa rotte
sia stato qualcun altro...evvvvvvvvvvvai!
|
Scripta manent 5 maggio 2006 0:00
Il tuo allucinato intervento meriterebbe un commento
riga per riga. Mi limito solo ad alcuni punti: 1.
Palese malafede? In che senso? Credo nelle cose che ho
scritto e le ho scritte apertamente. Sono in malafede solo
perchè ho un idea diversa dalla tua? Chi è
l'arrogante? 2. Il coro delle autorità cattoliche?
"Non perdono occasione"???. Dov'è questo
coro? Perchè in un'omelia ufficiale è stato citato una
volta Dan Brown? Caspita, avranno anche loro il diritto di
criticare? O si vuole cancellare questo diritto, ancora una
volta arrogantemente? E nel coro, quello delle persone non
delle autorità, ci sono anche esponenti atei, agnostici o
razionalisti. 3. "Quello che pensi del libro sono
affari tuoi". Per carità certo, ma anche quello che
pensi tu sono affari tuoi e allora perchè sei intervenuto a
"Dì la tua"? Anch'io ho detto la mia: ti da
fastidio la libertà di opinione? I consigli che avevo dati
nel mio primo intervento erano solo un modo pittoresco, se
vuoi un po' forte, per manifestare la mia opinione, che
ho poi chiarito nel secondo intervento. Un opinione che
ovviamente deve lasciare spazio anche a chi la pensi
diversamente, al contrario della tua, a quanto vedo:
"Esprimi .. la tua opinione ..senza assumere la
vocazione del crociato!". 4. "Immagino che le
tue "ricerchine" tu le faccia dentro le sagrestie,
confortato dalla guida di qualche santo padre.."ecc qui
proprio il famoso raziocinio è andato alle ortiche 5.
"Comunque, rimane il fatto che la storia ha
un'ottima fattura e lo dimostra lo stupefacente successo
che ha avuto ed io..": Mi piace questa implicazione:
stupefacente successo--> ottima fattura. Se ti sentisse un
critico penso che si farebbe grasse risate. Anche gli
"harmony" hanno avuto, al pubblico cui erano
indirizzati, un grande successo. Ma forse hai ragione se
intendi "ottima fattura" il fatto di avere
costruito un romanzetto con tecniche ad arte per incollare
il lettore alle pagine trascurando tutto il resto,
guadagnando fior di milioni.
|
Curioso 4 maggio 2006 0:00
: Scripta Manent Data: 4 Maggio 2006 Caro
"Curioso" riscrivo altrimenti il mio precedente
intervento per evitare di essere volutamente frainteso:
1: E' lampante a chiunque abbia un minimo di gusto
per la letteratura che il famoso libro è un romanzetto
d'appendice, quindi, ripeto, merce bassa.
L'argomento molto accattivante e il successo avuto
purtroppo fa passare in secondo piano la qualità
dell'opera, che così risulta essere estremamente
scadente (traduzione italiana compresa). Poi se uno vuole
leggerlo, affari suoi. L'ho letto anche io, che pure lo
aborro. 2: Chi getta il proprio raziocinio? Sicuramente
chi crede alle tesi propinate accontentandosi solo di aver
letto questo libro malfatto o di aver fatto una qualche
ricerchina qua e là su internet.
L'unica cosa di lampante che io scorgo è la tua palese
malafede. Stai unendo la tua voce al "coro":
quello delle autorità cattoliche che non perdono occasione
per denigrare Dan Brown ed il suo libro, colpevole, a loro
giudizio, di aver messo una "fastidiosa" pulce
nell'orecchio dei fedeli. La cosa più grave, che
richiederebbe un'indagine giudiziaria, è che sono stati
coinvolti anche i networks pubblici in tale fine. Certamente
l'autore e la Mondadori, sua casa editrice in Italia, ne
hanno tratto beneficio da tutto ciò, ma questo non toglie
gravità alla cosa. Quello che tu pensi del libro
sono affari tuoi. Esprimi apertamente la tua opinione in
merito senza assumere la vocazione del crociato! Ognuno ha
il diritto di decidere da sè se procurarsi o meno il libro
e decidere, sempre per proprio conto, se è da prendersi in
considerazione o meno. Il tuo voler decidere per gli altri
è pura manifestazione di arroganza. Immagino che le
tue "ricerchine" tu le faccia dentro le sagrestie,
confortato dalla guida spirituale di qualche santo padre:
magari uno dei tanti che di sovente balzano agli onori delle
cronache! Il raziocinio alle ortiche lo gettano coloro
che decidono di accettare acriticamente le storie
sconcertanti ed assolutamente improbabili contenute nelle
"sacre" scritture: non solo di quelle cristiane ma
anche di qualunque altra religione. Dan Brown, al contrario
delle sconcertanti affermazioni che gli ecclesiastici
cattolici ripetono da duemila anni, non ha scritto il suo
lavoro per essere creduto ad "oltranza": questa è
una pretesa del clero cattolico, non la sua. Comunque,
rimane il fatto che la storia ha un'ottima fattura e lo
dimostra lo stupefacente successo che ha avuto ed io, che
l'ho letto, l'ho trovato molto piacevole e
nient'affatto di second'ordine come affermano i
clericali ed i loro lacchè! Curioso
|
Scripta manent 4 maggio 2006 0:00
Cara Simona, non capisco perchè te la prendi tanto.
Se guardi i miei interventi vedrai che non ti ho mai
compresa: ho scritto testualmente "Chi getta il proprio
raziocinio? Sicuramente chi crede alle tesi propinate
accontentandosi solo di aver letto questo libro malfatto o
di aver fatto una qualche ricerchina qua e là su
internet". Se tu, dicendomi che è da anni che studi
queste cose, non fai parte di questa categoria non te la
devi prendere. I miei interventi sono inerenti:
l'argomento è un intervento su sfondo giallo che appare
all'inizio ogni pagina 3: detto tutto ciò, per cui
non sono così in disaccordo con te, sono altresì convinto
che ora molte persone che cavalcano le tesi di Brown non
siano affatto conscie (oppure omettano volutamente) delle
dimostrazioni STORICHE che confutano gran parte di quello
che afferma qua e là Brown. E' pure vero che a
parole una verità storica è uguale ad una favola, solo che
la prima è accertata dagli studiosi seri, la seconda dai
ciarlatani o dai mitomani
|
Simona 4 maggio 2006 0:00
Scripta Manent sono sicura che io ho letto più libri di lei
in fatto delle tesi "romanzate" da Brown Dan.
La mia forza di pensiero su Leonardo e i suoi
significati nascosti che trapelano attraverso le sue opere,
IO LE STUDIO DA ANNI !!! ... VENGO DA UNA SCUOLA D'ARTE
E DIPINGO PURE. Sulle tesi di matrimonio di Gesù
Cristo con la Maria Maddalena già mi ero documentata ancora
prima che Brown Dan si ispirasse a scrivere quel suo
romanzetto che (confesso) non mi è piaciuto molto ma
apprezzo molto perchè era l'unico modo per portare
certe verità sotto gli occhi di tutti. Che il
Codice da Vinci sia un romanzo, qui nessuno lo nega!!
Mi sembra che la discussione si sia ampliata ad altro
e non si sia limitata solo a quello che ha scritto Brown
Dan. Rifletta prima dire cose futili e inutili
alla discussione
|
Progressista 4 maggio 2006 0:00
da: Donato Data: 4 Maggio 2006
"Scusa, Progressista, hai affermato che le due
Maddalene non si chiamavano entrambe Maria. Se una è Maria
Salome (chiamata, se non sbaglio, anche Maria Elena Salome
detta "Sara"), quale fu il nome dell'altra
Maddalena?" MARIAMNE!
Il suo nome venne dapprima accorciato in "Mariam"
e poi assimilato a "Miriam": un termine che nel
linguaggio ebraico designava un attributo femminile e poi
venne trasformato anche in un nome. Con
l'accorciamento del nome Mariamne in Mariam si vennero
così a creare artificialmente due Maria Maddalena, creando
volutamente quella confusione che avrebbe portato poi
fatalmente tutti gli eruditi fuori strada! Da tutto
ciò si arguisce, dunque, che Dan Brown ha perfettamente
ragione quando afferma che la Maddalena fu la moglie di
Gesù, anche se non ha saputo specificare di quale Maddalena
si trattasse: e questo, ovviamente, in quanto egli ignora
tutto ciò! Progressista
PS: "Sara" non fu l'unico attributo di Maria
Elena Salome. In Provenza-Linguadoca, dove visse
l'ultima parte della sua vita, ella venne chiamata anche
la "Gitana". Per tale motivo Maria Salome è
assurta alla "funzione" di santa protettrice dei
gitani. In Inghilterra, in cui il suo culto si estese
successivamente, ella venne chiamata "Gypsy":
termine analogo al francese "gitane", anche se la
sua radice è il verbo "to gyp" che significa
ingannare, imbrogliare. Sempre in Inghilterra fu appellata
anche "merri-maid" (mermaid): ragazza allegra o
"vergine" gaia. Per quanto possa apparire assurdo
è sicuramente questa seconda accezione la più probabile!
Infine, la parola "Sara" (o Sarah) ha la valenza
di una vera e propria chiave di lettura di tutto l'
"affair"..
|
Scripta Manent 4 maggio 2006 0:00
Caro "Curioso" riscrivo altrimenti il mio
precedente intervento per evitare di essere volutamente
frainteso: 1: E' lampante a chiunque abbia un
minimo di gusto per la letteratura che il famoso libro è un
romanzetto d'appendice, quindi, ripeto, merce bassa.
L'argomento molto accattivante e il successo avuto
purtroppo fa passare in secondo piano la qualità
dell'opera, che così risulta essere estremamente
scadente (traduzione italiana compresa). Poi se uno vuole
leggerlo, affari suoi. L'ho letto anche io, che pure lo
aborro. 2: Chi getta il proprio raziocinio? Sicuramente
chi crede alle tesi propinate accontentandosi solo di aver
letto questo libro malfatto o di aver fatto una qualche
ricerchina qua e là su internet.
|
Progressista 4 maggio 2006 0:00
da: Enrico Falcinelli Data: 3 Maggio 2006
"Quanto ho meramente affermato, più per gioco
che per preteso credito deriva da una semplice osservazione
che Lei stesso è in grado di rilevare semplicemente
osservando tutta la produzione di Leonardo, per il quale ho
grande ammirazione (non mi risulta, per quanto sia mia
esperienza, abiezione a Leonardo da parte della
Chiesa)." Prima di risponderle su tale
argomento volevo farle presente che nulla vi è di
preconcetto in me nei confronti dei miei occasionali
interlocutori. La mia reazione sconfina nella manifestazione
di sdegno quando mi convinco della palese malafede
altrui! Ora vediamo un suo precedente
scritto: "..Ecco perché, invece, io son
più convinto della fallace torbidezza del grande Leonardo
che nella sua tensione omosessuale veniva di buon grado a
rappresentare tutti i giovani, angeli, santi o giovinetti
fuori d'ogni gerarchia, seppur di seme maschile,
esaltando il tratto femmineo per goderne della forma.
Ecco perché, a mio parere, il Santo personaggio di
Giovanni, giovane rappresentato al fianco della divina
Figura, altro non è che quello che realmente rappresenta, e
il proprio sembiante è sol dovuto al perverso capriccio di
Leonardo" Ora mi chiedo: come può lei
affermare "..non mi risulta, per quanto sia mia
esperienza, abiezione a Leonardo da parte della Chiesa"
se proprio lei è il primo ad usare tali abiezioni??
Se l'omosessualità dovesse inficiare la validità
delle opere di un personaggio, allora più della metà delle
ecincicliche, delle esternazione, delle bolle etc.,
"prodotte" dai papi dovrebbero essere gettate nel
cestino dei rifiuti! Che lei se ne renda conto o
no, non fa differenza: agli occhi dei suoi interlocutori
appare ovviamente in malafede! "Lei,
Progressista, è capace di un'atto umano come fosse il
fare un passo verso l'altro con cui si rapporta,
qualsiasi sia il suo colore? " Mi spieghi
esattamente cosa vuole dire con il "fare un passo verso
l'altro"? Io non scrivo per entrare in conflitto
con chicchessia, ma solo per esporre le mie tesi: che poi
qualcuno voglia discuterne per va benissimo: che voglia
criticarle, per me va bene ugualemente, purchè ciò avvenga
in totale buona fede, altrimenti la mia reazione
"urbana" non è più garantita!
Progressista
|
Simona 4 maggio 2006 0:00
Donato ti rispondo io.. Maria Salomè, Maria
Maddalena, Maria di Magdala, ect ect non sono in realtà
nomi di persona ma più precisamente titoli e attributi dati
a quelli che reincarnavano la Dea della conoscenza (Sophia)
... Lo sò bene caro Progressista della
complessità dei nomi "della moglie di Gesù" ma
è già tanto far capire a questi profani che quella figura
al fianco di Gesù è una donna figurati tutto il resto.
Arrivano persino a dire e sostenere le tesi che Leonardo
aveva tendenze e gusti omosessuali, pur di non ammettere che
quella in realtà è una donna e non un uomo. Con
certa gente la verità va dosata bene altrimenti il loro
castello di certezze, consolidato da tre millenni, crolla
definitivamente con il rischio di schiacciarli nel loro
stesso oblio di finzione. Pensa cosa succederebbe
se scoprissero anche che Gesù Cristo in realtà è stato
sposato ed aveva una moglie "che ha amato più di
Pietro tanto da definirla sua discepola prediletta"
... ... Per chi vuole le fonti: "I
Vangeli Gnostici" parlano proprio di questo. Basta
leggerli e per chi li ha già letti sarebbe bene invitare i
"Credenti" a leggerli e saranno loro stessi a
porsi delle domande. Poi loro stessi avranno
l'accortezza di approfondire maggiormente certi temi e
certe realtà. Altre fonti sono gli stessi
"Vangeli Canonici", la "Bibbia" letta
per come è, cioè senza nessuna interpretazione cristiana,
e poi ci sono tanti altri libri di studiosi stimati. E
quando parlo di libri seri non mi riferisco al romanzo di
Brown Dan ma ad altri libri e ads altri autori come ad
esempio: Baigent, Leigh e Lincoln. Ebbene questi furono
i primi che approfondirono in modo scientifico e storico
certi temi portandoli al pubblico dei mass media, delle
televisioni. Loro scrissero il loro libro negli anni 80
e Brown Dan, sullo studio fatto da questi tre studiosi
scrisse il suo libro che adesso suscita più interesse e
riscuote molto più successo. E questo perchè?
Perchè la maggioranza delle persone è più portata a
credere alle favoline proprio come la Bibbia è in reltà:
UNA VERA FAVOLA!! Prima di diventare credenti,
leggete la vostra favola altrimenti sarete credenti sul
nulla.
|
Donato 4 maggio 2006 0:00
da: Progressista Data: 3 Maggio 2006 Cara
Simona, ciò che affermi in merito alla Maddalena
è giusto, tuttavia la realtà è molto più complessa, dal
momento che vi fu una Maddalena madre di Gesù ed una
Maddalena moglie di Gesù! Quella dipinta al fianco del
Nazareno da Leonardo è la Maddalena moglie di Gesù.
Sebbene non si chiamassero entrambe esattamente
"Maria", i falsari di 19 secoli fa fecero in modo
che ciò sembrasse per creare la necessaria ambiguità, al
fine di non permettere a coloro in cerca della verità di
"sbrogliare" la matassa! Per la cronaca, la
Maddalena che appare alla destra di Gesù nel Cenacolo di
Leonardo, si chiamava MARIA SALOME: vale a dire il DISCEPOLO
AMATO DA GESU'! Progressista
Scusa, Progressista, hai affermato che le due
Maddalene non si chiamavano entrambe Maria. Se una è Maria
Salome (chiamata, se non sbaglio, anche Maria Elena Salome
detta "Sara"), quale fu il nome dell'altra
Maddalena? Un saluto
Donato
|
Simona 4 maggio 2006 0:00
Accidenti, Enrico Falcinelli, ... ... quanto sei
contorto nell'esprimere i tuoi pensieri. Ho
letto tutta la risposta che hai dato a Progressista, sono
tentata a dire qualcosa anch'io ma poi mi fermo. Penso
sia più giusto che la risposta arrivi direttamente da
Progressista dal momento che il post lo hai rivolto a
lui. Invece ti rispondo a quello che hai
scritto a me: da: Enrico Falcinelli Data: 3
Maggio 2006 Cara Simona, è lei, se non erro,
che desiderava avere uno scontro-colloquio con me? Non teme,
dunque, di pentirsi di avermi dato dell'ortaggio
ombrellifero, pur se non ha specificato la specie di
Foeniculum a cui si riferiva? Saluti affettuosi.
...... Io sono abituata ad usare un
linguaggio un pò più semplice per comunicare con gli altri
perchè ci tengo che i miei messaggi arrivino direttamente
senza troppe masturbazioni mentali; cerco di rendere le mie
espressioni linguistiche più comprensibili possibili per
colloquiare sulla sostanza effettiva dei soggetti temi e non
sulle forme esterne per manifestanzione di mia grandezza
d'intelligenza. La comunicazione per me non è una
gara a chi sa più cose ma è semplicemente una forma di
dialogare per renderci tutti uguali per il bene della
conoscenza (Sophia). Non ho la tendenza a voler
dimostrare verso altri la mia superiorità di cultura o
altro, ma tendo a definirmi pari a chiunque. La
comunicazione e il linguaggio nasce da quelle persone che
vogliono creare e costruire ponti con chiunque. Se no a che
serve comunicare? Ora... tutte questo per
dirle in modo simpatico, e per bacchettarla un po' e per
farla scendere su un piano un po' più normale tra la
gente comune, che .... ... non ho capito un cazzo di
quanto lei mi ha scritto! Penso che lei ha voluto
spaventarmi un pò sulla sua ENORME CULTURA!!
Confesso che sono pigra e non c'ho voglia di perdere
tempo per andare a cercare che cosa vuol dire: “ortaggio
ombrellifero” e “la specie di Foeniculum”.
Mi dica lei che cosa mi voleva comunicare, usando
possibilmente termini più usuali ai comuni mortali da lei
considerati (mia impressione) non sufficientemente degna di
Sophia.
|
Enrico Falcinelli 3 maggio 2006 0:00
Be, caro amico Progrssista, non fa che ribadire malefatte di
uomini e me ne dolgo. Dedicandomi all'arte
figurativa, in quanto elemento cardine per la comunicazione,
mi soffermo abitualmente ad analizzare lo stile produttivo
degli artisti, per capirne le dinamiche personali e i
significati grafici. Quanto ho meramente affermato, più per
gioco che per preteso credito deriva da una semplice
osservazione che Lei stesso è in grado di rilevare
semplicemente osservando tutta la produzione di Leonardo,
per il quale ho grande ammirazione (non mi risulta, per
quanto sia mia esperienza, abiezione a Leonardo da parte
della Chiesa). D'altro canto, non ho
interesse né premura di difendere alcun che dal romanzo di
Brown, considerato che chi fosse veramente interessato alla
vicenda di Cristo e alla istituzionalità della Chiesa possa
reperire con facilità tutte le informazioni a riguardo.
Personalmente, non avendo necessità di esprimere la mia
tensione al Mistero vagando nell'esoterismo, preferisco
restar fedele al metodo nell'affrontare il reale, che
sia dettato da un oggetto. Per questo, ho la fortuna di
collaborare con personalità accademiche presso cui far
riferimento circa le tematiche storiche che riguardano i
miei interessi, tra i quali, vi è l'archeologia.
Infatti, sono intervenuto solo perché si parlava del
dipinto affrescato dell'Ultima cena di Leonardo; se
fosse stato per il relativo libro romanzato non sarei
nemmeno intervenuto. Piuttosto vorrei farle una
domanda, da uomo a uomo: Lei, Progressista, è capace di
un'atto umano come fosse il fare un passo verso
l'altro con cui si rapporta, qualsiasi sia il suo
colore? Vede, io non posso provare antipatia per lei,
perché non la conosco, ma so che anche se fosse su una
sedia a rotelle, astioso verso tutti, non sarebbe esonerato
dal fatto d'esser responsabile dell'altro, con cui
rapportarsi in modo serio e senza preconcetto. Se avessi del
preconcetto sarei portato a mandarla a quel paese, ma sono
più convinto che conoscendoci, forse, potremmo andare
d'accordo, come accade con quello sfegatato comunista
che mi lavora a fianco e con gli altri, con cui son legato
da affetto sincero. Le chiedo scusa, ma io, la
corrispondenza all'infinito per quel che tensiona il mio
cuore, l'ho trovata in Cristo. Non son bigotto, ma devo
grande credito a questa mia esperienza, perché se riesco a
rapportarmi con chi mi prende a pugni in faccia stento
davvero a credere che sia merito mio, visto che
caratterialmente non ne sarei capace! Solo nella
corrispondenza delle risposte che la testimonianza cristiana
dà alle mie domande originali avverto quella mia
continuità nel tempo e un senso di libertà e soddisfazione
ed è per questo che credo che possa valer la pena di
dedicarle qualche tempo per risponderle; altrimenti mi
saprebbe dire quale altro potebbe essere il mio intento con
Lei, da cui sono più le invettive che mi arrivano anziché
un normale scambio epistolare? Quello che mi
preme è la realizzazione di una modalità del rapportarsi
attinente al vero che ci definisce, in cui poter avere
quella fiducia nella concretizzazione di quella socialità
nuova che tanto auspichiamo ma che siamo parimenti incapaci,
al momento, di compiere. Alla base di questo vi
è la pura abiezione per il preconcetto, qualsiasi esso sia,
e la capacità di ripartire dal positivo che vi è,
nonostante tutto, in qualsiasi cosa. Si giudica capace
di far questo? Glielo auguro ma, parimenti, me lo auguro,
perché dalla sua capacità dipende la realizzazione di
quello che anche Lei son convinto desideri per la propria ed
altrui esistenza. La saluto caramente.
|
Alex 3 maggio 2006 0:00
Questo Alex clone-cojone se non fosse così idiota e
segaiolo sarebbe quasi simpatico.
|
Commenti
|
|
|
|