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Giuseppe
16 maggio 2006 0:00
Progressista,

oltre a lavarti il cervello con fonti che tra l'altro non citi mai perché non ti leggi il bel "Gesù, ebreo di Galilea" di Giuseppe Barbaglio?

Sulla sinagoga di Cafarnao chi sarebbero gli studiosi che hanno sostenuto quanto affermi? Non dirmi Cascioli, ti prego.
Progressista
16 maggio 2006 0:00
da un articolo su Repubblica:

Esce il "Codice da Vinci". Chiesa mobilitata:
dalle proteste al gioco online.

.....[cut]

Al di là delle dichiarazione dei vertici, c'è una fetta di società civile cattolica che sembra essere meno tollerante. Lo stesso quotidiano dei vescovi, Avvenire, nel suo inserto E-Vita ha già invitato al boicottaggio. E ci sono posizioni ancora più radicali. Come quella di Riccardo Robuschi dell'Aiart, l'associazione cattolica degli utenti radiofonici e televisivi: "Boicottare il film è ancora troppo poco", ha dichiarato.

Intanto, dal nord al sud della Penisola, continuano a giungere notizie pro o contro la pellicola di Ron Howard. Un avvocato napoletano, Massimo Capasso, ha chiesto alla Procura della Repubblica partenopea il sequestro su tutto il territorio nazionale. Più serena l'iniziativa della diocesi di Pistoia, che il 19 maggio, giorno dell'uscita del film nelle sale, riproporrà la visione del Grande silenzio, film documentario di Philip Groening sulla vita in un monastero. Ancora, nell'estremo meridionale del nostro Paese - a Ribera, provincia di Agrigento - i gestori della sala cinematografica hanno rifiutato l'invito della chiesa locale al boicottaggio: loro, Il Codice da Vinci, lo programmeranno regolarmente.

* * * * * * * * *

Quella di Riccardo Robuschi è una delle più inquietanti esternazioni fatte da arnesi fondamentalisti cattolici. Cosa ha in mente questo novello crociato?...Attaccare le "diligenze" che portano un po' di luce anche nei borghi più sperduti della nostra italietta?

Ancora più delirante e paradossale è l'iniziativa di tal Capasso Massimo, avvocato in quel di Napoli. Costui, prendendo alla lettera le indicazioni di qualche giorno fa date dai vertici cattofondamentalisti, ha inteso addirittura dar seguito alla denuncia del film con richiesta di sequestro su tutto il territorio nazionale! Manifestazioni di intolleranza si rincorrono ormai per tutto il Paese.

Ecco quali sono le vere "radici" cristiane a cui, secondo le arroganti aspettative del clero nostrano, l'Europa si dovrebbe uniformare, dopo che per moltissimi secoli i responsabili della Chiesa si sono macchiati di crimini di ogni genere e dei più efferati, all'insegna dello sprone agostiniano "compelle intrare"!

Ecco come si à diffuso il cristianesimo, negando agli altri la libertà di esercitare pubblicamente il culto che più loro gradiva! Ed oggi hanno anche la spudoratezza (normale per il clero cattolico) di lamentarsi delle presunte "persecuzioni" operate contro i cristiani. (ovviamente il riferimento era al governo cinese, non certo a quello del generale Videla che in Argentina, con l'aiuto dell'alto clero cattolico, massacrava i cristiani non allineati con la politica, più che con la Chiesa cattolica!)



Progressista




"..la fede in Dio non aggiunge nè toglie nulla
alla dignità raziocinante degli uomini; la fede
nelle religioni li riporta al loro stato primordiale,
quando l'uomo era appena uscito dalla sua
primitiva condizione bestiale per evolversi sino
alla stato attuale delle sue conoscenze."
Progressista
16 maggio 2006 0:00
dal sito: http://www.storiamedievale2.net/Rec/introvigne.htm


"Massimo Introvigne, profondo conoscitore del mondo delle società iniziatiche, ha incontrato personalmente diversi fra i protagonisti contemporanei delle vicende che, per la prima volta, narra con minuzia di particolari e ricchezza di dettagli, chiedendosi anche – da sociologo – di quale «volontà di credere» siano in preda gli uomini e le donne del nostro tempo, pronti a semplificare la complessità della storia in miti suggestivi, ma falsi. Dietro il Grande Complotto – in cui altri vorrebbero coinvolgere i massoni, i Templari e perfino gli extraterrestri – si rivela così la verità di un complotto più specifico, che mira non a conquistare il mondo, ma a diffamare la Chiesa cattolica, di cui lo stesso Dan Brown si fa con i suoi romanzi strumento"


Secondo l'estensore dell'articolo, gli uomini e le donne della nostra epoca sarebbero inclini a semplificare le "complessità" della storia (leggi groviglio di menzogne attraverso il quale il clero cattolico è riuscito per 2000 anni a tenere nascosto il più colossale degli inganni mai messo a segno da mente umana) in miti suggestivi ma "falsi". Inoltre, egli aggiunge che scopo degli scrittori come Dan Brown è quello di diffamare la Chiesa cattolica (come se per questo la Chiesa avesse bisogno di sostegni esterni!). Prima di staccare altri "frammenti" di intonaco che celano alla vista l'antichissimo "mosaico" virtuale delle origini della Chiesa cristiana, vediamo innanzitutto i passaggi di cui sotto e relativi ad alcuni vangeli:

dal vangelo di Marco, cap.1

[21]Andarono a Cafarnao e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare.

dal vangelo di Luca, cap.4

[31]Poi discese a Cafarnao, una città della Galilea, e al sabato ammaestrava la gente. [32]Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità. [33]Nella sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte: [34]«Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!». [35]Gesù gli intimò: «Taci, esci da costui!». Eil demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male.

dal vangelo di Giovanni, cap.6

[59]Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafarnao.

Come si può constatare "de visu", in tre Vangeli su quattro è citata la Sinagoga di Cafarnao in cui Gesù avrebbe predicato.

La prima menzogna che si riscontra in tutto ciò è l'insulsa presunzione (insulsa perchè si fa beffe dell'intelletto altrui) secondo la quale Gesù soleva predicare il suo "verbo" all'interno delle sinagoghe o del tempio di Gerusalemme. Gesù, sia detto per inciso, era un NAZARENO il che non faceva di lui un abitante di Nazareth (anche se vi ha abitato), ma un appartenente ad una comunità che dal mondo giudaico di allora era ritenuta eretica (da qui la mistificazione nel far credere che nazareno significasse "abitante di Nazareth!); onde per cui è facile intuire che nessun rabbino avrebbe mai permesso ad un eretico di predicare la sua religione, peraltro offensiva per ciò che concerne la stessa tradizione giudaica, all'interno della sua Sinagoga!

Ma la seconda e più stupefacente prova che avvalora l'affermazione che quella della Sinagoga di Cafarnao fu una "disinvolta" menzogna citata dagli evangelisti è costituita dal fatto che i resti della Sinagoga che gli archeologi hanno rinvenuto nel sito archeologico di Cafarnao, risalgono al periodo bizantino: vale a dire 3 o 4 secoli dopo la nascita di Gesù!

Secondo espertissimi archeologi israeliani, risulterebbe chiaro che che tale Sinagoga NON fu costruita per il culto dei giudei di quel luogo, ma direttamente come "rovina" per essere mostrata agli ignari pellegrini cristiani i quali chiedevano (ovviamente prima della sistemazione in loco di quei resti) ove si trovasse la "celebre" Sinagoga dove Gesù usava predicare!

Per difendersi dall'accusa di aver falsificato il sito, i responsabili e gli apologisti cattolici hanno affermato che sotto i resti dell'attuale Sinagoga si troverebbero quelli della Sinagoga del I secolo. Tutto ciò è categoricamente smentito, dal momento che i resti dei muri che giacciono sotto all'attuale Sinagoga, sono ASSOLUTAMENTE identici a quelli delle varie case poste nelle vicinanze! E poi, se vi fossero stati veramente i resti di una Sinagoga, a quale scopo importarne degli altri da un altro sito affrontando ingenti spese?

In base alle considerazioni degli studiosi israeliti, le caratteristiche del piccolo centro di Cafarnao, situato in una zona di confine, rende assai improbabile che i fedeli giudaici possano aver costruire una Sinagoga lì, dal momento che la popolazione del posto era costituita per la maggior parte da elementi greci, arabi e siriani. (Cafarnao era situata sulla "Strada del Mare" la quale portava dal nord del lago di Tiberiade sino a Damasco)

Quella della Sinagoga di Cafarnao non è la sola allucinante menzogna con cui il clero cattolico ha infarcito la propria dottrina, ma ne esisteno a bizzeffe: basta solo cercarle!



Progressista



"..la fede in Dio non aggiunge nè toglie nulla
alla dignità raziocinante degli uomini; la fede
nelle religioni li riporta al loro stato primordiale,
quando l'uomo era appena uscito dalla sua
primitiva condizione bestiale, per evolversi sino
alla stato attuale delle sue conoscenze."
Scripta manent
12 maggio 2006 0:00
Per curioso:

Non avrei comunque più risposto battuta per battuta alle tue folli degenerazioni verbali ma mi hai sorpreso: hai fatto un intervento che si commenta da sè!
Attenzione a non rovinarti il fegato, eh!
Saluti
Curioso
11 maggio 2006 0:00
da: Scripta manent
Data: 11 Maggio 2006

"Tra parentesi io credo di sapere il perché: ti ricito la tua affermazione-negazione, forse stavolta coglierai il punto: “Esprimi apertamente la tua opinione in merito senza assumere la vocazione del crociato!” (eccolo l’integralismo, senza catto)"

E' proprio con questa puntigliosità senza nè capo nè coda che dimostri la tua malafede di stampo fondamentalista! Tutte le tue chiacchiere ed argomentazioni STANNO A ZERO, perchè tu nel tuo primo intervento HAI PRETESO di invitare gli altri a comportarsi secondo il tuo piacimento nei riguardi dell'opera di Dan Brown e questo, "guarda caso", è esattamente la stessa cosa che il clero, in qualunque parte, va ripetendo ostinatamente!

TU HAI LETTO IL CODICE DA VINCI?..Bene, allora lascia che chi vuole decisa da per sè se comprarlo e leggerlo! Qualunque altra "iniziativa" da parte tua, che non fosse la semplice espressione della propria opinione in merito al libro, è PURO ESERCIZIO DI MALAFEDE!

Ciò che decidono gli altri, lo decidono loro e NON TU PER LORO, indicando quali libri comprare e quali non comprare! QUESTO VALLO A SCRIVERE SULLA PORTA DELLA TUA PARRROCCHIA!

Riesci a capire tutto questo o no?..O pretendi di avere ancora ragione?...

"Il tuo paragone dimostra la faciloneria con cui ti accosti a questo genere di problemi: CHI può invitare con garbo gli italiani all’ astenersi dal comprare e leggere bibbia e vangeli? Eh si, perché dipende da chi lo fa. In ogni caso il fatto che tu metta sullo stesso piano Bibbia, Vangeli e il Codice di Brown la dice lunga sulla qualità delle tue analisi, prescindendo pure dal resto."

A me sembra che tu stia rasentando la follia! Che tu dia più credibilità alla Bibbia piuttosto che al romanzo di Dan Brown sono affari tuoi. Altri, come il sottoscritto per esempio, sono del parere opposto! Il solo fatto che Dan Brown non abbia MAI AFFERMATO di essere stato ispirato da Dio nello scrivere ciò che ha scritto, pone il suo lavoro sulla vetta dell'Everest rispetto alla Bibbia la quale neppure può essere usata per trastullare i bambini, malgrado le ridicole panzane che contiene! Uno che dimostra di credere a tali fesserie si dovrebbe astenere poi dall'esprimere giudizi di merito sul lavoro di uno scrittore serio come Dan Brown, il quale non ha mai inteso ingannare nessuno, a differenza di quanto fa il clero da 2000 anni!

"Risp: Bravo! Lo stesso “chiunque” può leggere i tuoi improperi su di me, qui e nei precedenti interventi: “cattointegralista”, “i tuoi padroni “, “crociato”, “nelle sagrestie a farmi consigliare da quei preti che finiscono sui giornali”ecc..: questi non sono SQUALLIDI?? No hai ragione, questi sono INFAMANTI, che è molto peggio. E non cercano di indirizzare tutto da una parte? A parte lo stile che è proprio basso perché conduce irrispettosi attacchi personali a persone che non conosci è abbastanza ovvio che le tue parole, anche se non espresse come consigli, sono ESTREMAMENTE di parte. Visto che la pensi all’opposto di me, non posso io esprimere le ragioni della mia parte, con un po’ più di stile ovviamente?"

ANCORA MALAFEDE! Il tuo atteggiarti a vittima per fare il carnefice lascia il tempo che trova, essendo esso un arnese becero e consunto, adatto ai "dogmatici" privi di fantasia! Sei tu che sei entrato arrogantemente ("pittorescamente" secondo te) nel forum pretendendo di imporre agli altri cio che devono leggere e comprare! NON TI RENDI CONTO CHE AVETE ROTTO LE PALLE TU E I TUOI P A D R O N I con questa presunzione di voler decidere per gli altri?? Ma cosa credete di essere ancora nel Medioevo?? E che pena prevedete per chi non si allinea?..La tortura?..I roghi?..La scomunica?..Perchè non ci fai un bell'elenco di ciò che rischiamo?
Ma non ti rendi conto di essere ridicolo?... E ci insisti pure??..

"A proposito:”centinaia e centinaia di milioni di dollari” i grandi numeri sono sempre dei brutti clienti, è pericoloso citarli, ci ha provato anche Brown con le streghe del Medioevo e ci ha fatto brutta figura, l’unica cosa a tuo vantaggio è che non sei così famoso."

Per un bigotto come te, mettere limiti alla "divina provvidenza" suona quasi blasfemo..
Immagino che sulle "streghe" il tuo giudizio sia allineato a quello del "Timone": ameno ambiente dove si afferma che in realtà gli inquisiti dell'inquisizione non solo non venivano torturati (che figuracce quelli che affermano il contrario!) ma addirittura le vittime (per così dire) venivano ospitate in luoghi paragonabili ai moderni hotel, dove le lenzuola venivano loro cambiate due volte a settimana e dove ricevevano vitto ed alloggio gratuito!
Ed ancora stiamo discutendo sulla veridicità della "sacra" scrittura!..



Curioso



Xman
11 maggio 2006 0:00
Se è scandaloso credere nelle teorie scritte da Dan Brown, allora (anche se nessuno lo dice) penso vada ben oltre la follia, riconoscere ancora oggi ufficialmente e storicamente, la ressurezione di Gesù così come un sacco di altri fatti anomali e inventati dai religiosi riguardanti santi, santoni, santucci ecc.
Scripta manent
11 maggio 2006 0:00
PER CURIOSO:
Non ti offendere ma o non sai leggere o, peggio perché ti ributterei addosso l’accusa di malafede, non vuoi leggere: se vuoi citarmi, non sei molto onesto a travisare a tuo piacimento. Spero tu non faccia così anche con le fonti su cui ti sarai documentato riguardo ai fatti in discussione…. E poi il mio primo intervento, CHE SE LA PRENDEVA CON CHI SI ACCONTENTA DI LEGGERE UN ROMANZO O POCO PIU’ PER NEGARE TUTTA, ripeto TUTTA LA RELIGIONE CRISTIANA l’ho già commentato due o tre volte. RIPETO come ho già risposto ad altri: è da anni che studi queste cose? ti sei documentato in modo estremamente serio? PERCHE’ TE LA PRENDI CON ME ALLORA? Tra parentesi io credo di sapere il perché: ti ricito la tua affermazione-negazione, forse stavolta coglierai il punto: “Esprimi apertamente la tua opinione in merito senza assumere la vocazione del crociato!” (eccolo l’integralismo, senza catto)

L’anticlericalismo a priori che sento nelle tue parole non ti permetteranno mai di fare discussioni serie sull’argomento, non so quanto tu possa capirne le risposte. In una omelia ufficiale,come ho detto, saprai cos’è una omelia, è apparsa una volta la citazione fino a qualche giorno fa, ma non è questo che importa, avrebbe potuto essere anche di più o di meno. Tra l’altro ti consiglio di usare “critica”, la “calunnia” è un’altra cosa: è quella che usi contro di me ad esempio (vedi dopo). Inoltre se uno parla a titolo personale (come me per esempio, alla faccia dei “padroni” da te citati) sono fatti e responsabilità suoi perché in questo paese vige la libertà di opinione, che a te, ormai ho capito, dà molto fastidio.
Il tuo paragone dimostra la faciloneria con cui ti accosti a questo genere di problemi: CHI può invitare con garbo gli italiani all’ astenersi dal comprare e leggere bibbia e vangeli? Eh si, perché dipende da chi lo fa. In ogni caso il fatto che tu metta sullo stesso piano Bibbia, Vangeli e il Codice di Brown la dice lunga sulla qualità delle tue analisi, prescindendo pure dal resto.

Il resto del tuo ancor più allucinato intervento, direi anzi obnubilato, gira attorno ancora al mio primo intervento:

" I consigli che avevo dati nel mio primo intervento erano solo un modo pittoresco.." Davvero?? Io li trovo invece SQUALLIDI ED IGNOBILI in quanto finalizzati ad un risultato spudoratamente di parte, ancorchè ad un consiglio "artistico"!! Chiunque può leggere sopra i tuoi "consigli" e verificare di persona quanto ci sia di "pittoresco" in essi!…………..
Ti ho già detto e te lo ripeto che qui nessuno intende impedirti di esprimere la tua opinione! Qui ti si contesta il subdolo nonchè squallido tentativo di propagandare le intenzioni dei tuoi padroni!

Risp: Bravo! Lo stesso “chiunque” può leggere i tuoi improperi su di me, qui e nei precedenti interventi: “cattointegralista”, “i tuoi padroni “, “crociato”, “nelle sagrestie a farmi consigliare da quei preti che finiscono sui giornali”ecc..: questi non sono SQUALLIDI?? No hai ragione, questi sono INFAMANTI, che è molto peggio. E non cercano di indirizzare tutto da una parte? A parte lo stile che è proprio basso perché conduce irrispettosi attacchi personali a persone che non conosci è abbastanza ovvio che le tue parole, anche se non espresse come consigli, sono ESTREMAMENTE di parte. Visto che la pensi all’opposto di me, non posso io esprimere le ragioni della mia parte, con un po’ più di stile ovviamente?

…………ECCOLA QUI LA MALAFEDE che informa tutti i tuoi post!

Risp: Posso capire che la parola Malafede sia semplice da usare per cavarsela velocemente con chi la pensa all’opposto. Anche questo è piuttosto SQUALLIDO, perché ancora un a volta ti invito a LEGGERE quello che scrivo: hai detto una frase contestabilissima "Comunque, rimane il fatto che la storia ha un'ottima fattura e lo dimostra lo stupefacente successo che ha avuto..", semplicemente ti ho risposto. Che poi il libro sia un bel passatempo, beh questo l’ho GIA’ detto anch’io e lo confermo. Anzi per inciso io faccio parte della categoria che aveva tempo da perdere e , non disdegnando la bassa merce, ha letto il libro ed è stato un bel passatempo. Ma capirai che c’è un po’ di differenza tra “bel passatempo” e storia di ottima fattura: e in ogni caso vedi sotto ancora sul discorso “ottima fattura".

Con i cattointegralisti come te, gli ebrei e tutte le persone sensate sono duemila anni che si fanno "crasse risate"! Se ho ben capito, dunque, secondo il tuo "illuminante" giudizio artistico, le oltre 100 milioni di persone che hanno acquistato il libro di Dan Brown sarebbero tutti dei deficienti incolti, incapaci di fare una selezione critica di ciò che leggono?..Immagino, ovviamente, che in tale giudizio tu non includa tutte quelle decine di migliaia di persone che ogni anno acquistano letteratura "sacra"?

Risp: Eh no, non hai proprio voluto capire niente. Deficienti, incolti ???!! DOVE HO SCRITTO UNA COSA DEL GENERE? Io l’ho letto: non sono deficiente né incolto, credo di essere nella media, né mi auto-conferisco titoli del genere.

" Ma forse hai ragione se intendi "ottima fattura" il fatto di avere costruito un romanzetto con tecniche ad arte per incollare il lettore alle pagine trascurando tutto il resto, guadagnando fior di milioni."
Questo sì che è un giudizio critico!...Illuminaci, di grazia, su quali dovrebbero essere le tecniche "alternative" a cui un autore dovrebbe ricorrere per "incollare" il lettore alla lettura della propria opera!..Forse stai pensando alle sublimi tecniche di Messori o di Introvigne?..Forse sarebbero i loro romanzi o "saggi" che i lettori non si dovrebbero perdere, in luogo di leggere un romanzetto di appendice come quello di Dan Brown, i quali, tra l'altro, hanno l'"encomiabile" merito di non mettere "insane" pulci nelle orecchie dei fedeli?.. Illuminaci, o vate della letteratura!..

Risp: Messori o Itrovigne? No grazie, non mi interessano. Ripeto perché vedo che seguiti a dedurre con errate premesse: se intendi "ottima fattura" il fatto di avere costruito un romanzetto con tecniche ad arte per incollare il lettore alle pagine trascurando tutto il resto, guadagnando fior di milioni allora non contesto la tua implicazione successo --> fattura. Basta solo un po’di logica per capire quello che scrivo. Ti ho solo lasciato intendere che per dire “ottima fattura”, ci vuole ben altro

"...guadagnando fior di milioni."
E' questo l'aspetto artistico che non ti fa riposare la notte?...
……………………………. di Dan Brown mi sembra il metodo più onesto..

Risp: No no, io di notte riposo benissimo e poi io Brown lo ammiro da punto di vista economico, è stato molto furbo, con non grossissimo sforzo e tante semplici mosse giuste (l’argomento che colpisce l’emotività profonda dell’uomo ed un ritmo incalzante) ha guadagnato molto. Non so cosa sia più o meno onesto tra quello che dici faccia il Vaticano e l’operazione di Brown, non mi “arrogo”, per usare una parola che ti piace, nessun diritto di giudicare, so solo che nell’operazione commerciale architettata non tutto è stato onesto (la famosa paginetta iniziale delle prime edizioni e ciò che Brown afferma tuttora su quello che ha scritto NEL romanzo) pertanto le parti in causa hanno il diritto a difendersi (Opus Dei, Vaticano ecc..)
A proposito:”centinaia e centinaia di milioni di dollari” i grandi numeri sono sempre dei brutti clienti, è pericoloso citarli, ci ha provato anche Brown con le streghe del Medioevo e ci ha fatto brutta figura, l’unica cosa a tuo vantaggio è che non sei così famoso.
Questo è il mio ultimo intervento, non ho nient’altro da dire: vista il tuo modo di disputare e certe tue affermazioni, ti lascio volentieri l’ultima parola.
Buona fortuna


lalla
10 maggio 2006 0:00
volevo avvisare che sul sito antipapismo c'è il forum!
Progressista
10 maggio 2006 0:00
da: Pinco Pallino
Data: 10 Maggio 2006

Di ingenui è pieno il mondo...

Credono più ai cascioli e casciolini ai romanzi e ai romanzetti che a una montagna di documenti antichi tradotti da 2000 anni. Bah, ognuno ha la croce che si merita...



Più che di ingenui io direi che si tratti proprio di coglioni...Ovviamente mi riferisco a coloro che dominati completamente dalla loro superstizione e dalla paura del peccato che non li farà andare in "paradiso", pendono dalle labbra dello stregone di turno che sparge incenso ed acqua sporca su di loro..

Avete sterminato i pagani perchè dicevate che erano idolatri e poi voi siete diventati la setta più idolatra che esiste sulla terra! Ed hai il coraggio di dare dell'ingenuo agli altri??


Progressista

Pinco Pallino
10 maggio 2006 0:00
Di ingenui è pieno il mondo...

Credono più ai cascioli e casciolini ai romanzi e ai romanzetti che a una montagna di documenti antichi tradotti da 2000 anni. Bah, ognuno ha la croce che si merita...
Enrico Falcinelli
10 maggio 2006 0:00
Cara Simona, ho letto solo ora il suo pianto greco sulla sua presunta ignoranza, tale da dover pensare che io non voglia corrispondere con lei. Tutt'altro! In effetti ha fatto tutto da sola. Rispondo solo ora perchè non ho materialmente avuto tempo utile da dedicare al forum e anche ora lo faccio per risponderle perché, seppure notte, devo proseguire su degli impegni in corso.
Quindi, lasci perdere il "finocchio", perché credo che interessi poco, ora, di parlarne ed eviti di paragonarsi, almeno con me, in ragione di cultura, perché se questa fosse la norma, credo che nessuno possa avere il coraggio di esporsi in un qualsiasi forum e non solo!
Io non la ritengo né ignorante, né stupida,altrimenti non le risponderei perché non la riterrei in grado di capirmi. Mi scuso, piuttosto, per il mio modo di esprimermi; è colpa mia e non sua se mi ritiene contorto e mi perdoni la mia incapacità nell' essere, spesso,più semplice. L'unico rapporto e confronto che mi interessa con le persone è il lato umano e più profondamente vero. In questo vorrei che tutti si confrontassero e avanti a ciò non c'é cultura che valga.
Non importa ciò che pensa o le sue convinzioni sul codice da vinci o sui finocchi, perché lei mi imteressa come persona, al fondo di lei stessa, e il vero dell'animo umano non è costituito da convinzioni, tant'é che chiunque potrebbe addirittura anche sbagliare una vita intera, senza perdere nemmeno per un istante il diritto al riconoscimento della propria umanità ed anche al perdono.
Il fatto che il giudizio sulle cose possa essere diverso non significa che non possa esistere il rapporto; quello che è importante è che tale rapporto serva reciprocamente a capire quale sia il vero, cioè quello che più ci corrisponde come uomini. Questo può accadere solo quando si verifica un'affezione nei rapporti ed una fiducia, cioè quando si riconosce che l'altro si rivolge a te per il tuo bene. Questo troppo spesso non accade ed il risultato è quello di gettarsi in faccia le proprie ragioni, seppure soggettive, per astio di diversità, nel tentativo di pretenderne un riconoscimento.
Se vuole, può dirmi quello che ne pensa, liberamente; se fosse trattenuta da mancanza di fiducia nei miei confronti, riconoscerà l'inutilità di un rapporto, per quanto relativamente virtuale, come quello di risponderci in un forum.
Saluti cari.
mara
9 maggio 2006 0:00
Interrogativo originato da “Il Codice da Vinci”


Maria di Magdala si sposò o no con Gesù?
:
di Luigi Cascioli
:
Per rispondere alla domanda che oggi tutti si pongono, dopo aver letto “Il Codice da Vinci” di Dan Brown, cioè se Maria di Magdala si sposò o no con Gesù bisogna soffermarci a considerare altre due persone: Lazzaro e Menahem che risultano essere coinvolte in questo matrimonio sia dai Testi Sacri che dai libri storici.
:
Testi Sacri
:
Nei vangeli si legge che Gesù era il maestro di una squadra formata da dodici discepoli, che Maria di Magdala era colei che a Betania gli aveva lavato i piedi e che Lazzaro era fratello di Maria di Magdala, nonché figlio di Giairo. Vedi miracolo della resurrezione (Mt. 9,18- Mc. 5,11– Lc. 8,4 – Gv. 11). Per capire la paternità attribuita a Giairo basta considerare che tutti e quattro i racconti, anche se cambiano in alcuni particolari, si riferiscono sempre e comunque alla stessa persona, cioè a Lazzaro.
:
Testi storici
:
Dai testi storici risulta che Gesù è stato costruito sulla figura di Giovanni, figlio primogenito di Giuda il Galileo e capo di una banda di rivoluzionari (Bohanerges). Da Giuseppe Flavio veniamo inoltre a sapere che Lazzaro, figlio di Giairo, era legato da vincoli di parentela con Menahem, figlio di Giuda il Galileo (Guerra giudaica).Sarà da questa parentela di cui ci parla Giuseppe Flavio, che potremo, oltre che confermare l’esistenza del matrimonio, trarre anche un’ulteriore prova della non esistenza storica di Gesù, parentela che risulterebbe incomprensibile se lo sposo fosse veramente figlio di Giuseppe e non di Giuda il Galileo come risulta dalle innumerevoli affermazioni che ci vengono dai testi storici. Menahem e Lazzaro, quali fratelli dei due coniugi, l’uno dell’uomo e l’altro della donna, ci confermano con la loro parentela di cognati che il matrimonio esisteva e che lo sposo era il primogenito di Giuda il Galileo. Che Gesù, alias Giovanni di Gamala, fosse marito di Maria di Magdala ci viene ancora confermato da altri documenti che si riferiscono a quella banda dei Bohanerges che i falsari hanno trasformato in una squadra di discepoli predicatori di pace: dal vangelo di Filippo ritrovato in Egitto nel 1945 durante le ricerche archeologiche: “Maria, che era la consorte del Signore, andava sempre con lui. Il Signore amava Maria di Magdala più degli altri discepoli e spesso la baciava davanti a tutti sulla bocca”.
Nel papiro 8502 di Berlino, detto vangelo di Maria, si parla della gelosia e del risentimento che gli altri discepoli, e soprattutto Simone, provavano per la predilezione che il Signore riservava a Maria: “Ha forse il Signore parlato in segreto alla sua donna prima che a noi senza farlo apertamente? (è Simone, altro figlio di Giuda il Galileo, che parla) Ci dobbiamo umiliare tutti e sottoporci a lei? Forse egli l’ha anteposta a noi?”
Dal vangelo copto viene riportata un’altra contestazione di Pietro contro Maria di Magdala: “Simone, detto Pietro, disse agli altri accoliti: «Maria deve andare via da noi perché le femmine non sono degne della vita» e il Signore, avendolo sentito, si rivolse a loro dicendo: «Ecco, io la guiderò da farne un maschio, affinché diventi una combattente come noi».
Soltanto il disprezzo che dimostra Simone verso le donne dicendo che non sono degne di vita, sarebbe già di per sé sufficiente per dimostrare che abbiamo davanti una banda di rivoltosi giudaici seguaci delle leggi Mosaiche nella forma più estremista.
«A questo punto, penso che non sia troppo avventato supporre che tra i presenti a quella cena di Pasqua che precedette la rivolta, ci fosse anche lei, Maria di Magdala, quale moglie di Giovanni di Gamala e membro attivo combattente della banda dei Bohanerghes». (Dal libro “Favola di Cristo – Inconfutabile dimostrazione della non esistenza di Gesù”, Cap.12, uscito il primo gennaio del 2002 quando ancora nessuno aveva scoperto che nell’ultima cena di Leonardo da Vinci si nascondesse il volto di una donna in quello del discepolo Giovanni, discepolo che, in realtà, non c’era, non poteva esserci, perché il vero apostolo amato da Gesù era Lazzaro. Ma questo fa parte di un altro capitolo).
:
Sperando di essere stato utile per la risoluzione dei principali interrogativi che sono sorti in seguito alla pubblicazione del libro “Il Codice da Vinci”, cordialmente saluto amici e nemici, intelligenti ed imbecilli. Dedico questo documento a tutti i miei sostenitori perché si rafforzi in loro la determinazione a combattere l’oscurantismo della “Corruttrice Eterna”.
:
Luigi Cascioli


Riferimenti:
www.luigicascioli.it
http://nochiesa.blogspot.com
Informazioni, interviste, conferenze:
Axteismo, Movimento Internazionale di Libero Pensiero
[email protected]
tel. +39 3393188116
Progressista
9 maggio 2006 0:00

Luigi Cascioli, Giovanni di Gamala, Dan Brown e Maria di Magdala: che relazione hanno tra loro? La relazione è Gesù Cristo. Se Cristo non è mai esistito, come asserisce e dimostra in maniera storica il Cascioli, non è colpa di Cascioli al quale dobbiamo essere grati per averci aperto gli occhi. La colpa dell’invenzione spudorata di questo Cristo è di altri. Chi ha inventato questa favola? Cribbio, la Chiesa! La Chiesa dice che Cristo è esistito in carne ed ossa? Bene, nessun problema, è sufficiente che la Chiesa esibisca una prova “sto-ri-ca” ammissibile che Cristo è esistito. La prova - sia detto per inciso - deve essere “sto-ri-ca” e non di catechismo. Se così fosse sarebbe capace anche il mio lattaio a inventarsi che so il personaggio Crasto o Crosta e dire che è un personaggio esistito nato in un pollaio e costruirci attorno la sua religione e magari mettersi un lungo cappello in testa e diventare colui che fa da ponte a Crosta.

* * * * * * *

Oltre che non catetichistiche, le prove non devono basarsi sulle ignobili falsificazioni che gli antichi scrittori cristiani operarono sulle opere degli autori non cristiani, come ad esempio il famigerato "testimonium flavianum"!

Sono infiniti gli esempi di tali falsificazioni che, grazie allo studio di tantissimi dotti, sono stati portati alla luce. Alcuni di questi esempi non richiedono neppure una preparazione specifica per essere smascherati, ma solo il buon senso. Un esempio per tutti è rappresentato da Vangelo di Luca e dagli Atti degli Apostoli, che da oltre 18 secoli il clero insiste "giurando" che essi furono scritti dallo stesso Luca. Ebbene, mentre nel suo Vangelo Luca afferma (o questo si evince dallo scritto) che Gesù sarebbe "salito" in cielo nello stesso giorno in cui venne scoperta la tomba vuota, negli Atti degli Apostoli è riportato, sempre dalla stesso Luca, che Gesù salì in cielo dopo 40 giorni!

Questo fatto può sicuramente essere preso quale emblema per dimostrare il colossale inganno che è alla base delle origini del cristianesimo, tanto è palese e sfacciata la menzogna!

La tendenza ufficiale alla falsificazione dei documenti storici da parte dei rappresentanti della Chiesa è stata denunciata ufficialmente a tutto il mondo dallo studioso Lorenzo Valla, oltre 5 secoli fa. Egli scoprì, infatti, che la famigerata "Donazione di Costantino" fu un ignobile falso costruito per spingere il re Carlomagno ad occupare l'Italia, allora sotto i longobardi, per cederla di "diritto" al papato! Ecco a cosa è servita la religione cristiana: per arricchire papi, cardinali, vescovi e tutta una lunga pletora di "monsignori"!

A differenza di quanto sostiene il Cascioli, Gesù fu effettivamnete una figura storica. Dal momento che tale figura fu totalmente diversa nella sua realtà da quella propagandata truffaldinamente dal clero cattolico, lo stesso fu costretto a rimuovere tutte le ricorrenze delle citazioni di Gesù dalle opere degli scrittori noncristiani, in quanto troppo compromettenti per le menzogne confezionate dagli scrittori patristici o "padri della Chiesa" che dir si voglia!

In luogo di tali citazioni vennero inseriti passaggi spuri che gli studiosi di tutte le epoche hanno implacabilmente denunciato come falsi. Così, come è accaduto per la "Donazione di Costantino", anche per queste falsificazioni la Chiesa si è rifiutata ufficialmente di riconoscerle come tali, costringendo i suoi fedeli a passare per degli allocchi che si bevono qualunque panzana venga loro "scodellata"!

Da tutto ciò si evince che il mondo ecclesiastico, per fornire delle prove "convincenti" come auspicate da Ennio Montesi, dovrebbe rivelare al mondo verità inconfessabili e questo, probabilmente, non accadrà mai. Tutto l' "affair", dunque, è destinato a finire in un'asettica archiviazione del caso: senza vincitori nè vinti!


Progressista


"..la fede in Dio non aggiunge nè toglie nulla
alla dignità raziocinante degli uomini; la fede
nelle religioni li riporta al loro stato primordiale,
quando l'uomo era appena uscito dalla sua
primitiva condizione bestiale, per evolversi sino
alla stato attuale delle sue conoscenze."

Fantasie
9 maggio 2006 0:00
“LOCUTUS EST IN PARABOLIS”

Di Giuseppe Ricciotti.

«Alcune decine d'anni fa verso il 1870, un celebre personaggio scrisse ed inviò una lettera ad un privato qualunque, che noi chiameremo convenzionalmente il signor Anthropos; la lettera era scritta in italiano, era assai lunga, e trattava di argomenti contemporanei vari, alcuni dei quali assai importanti. Data la celebrità del mittente, alcuni amici chiesero e ottennero dal signor Anthropos il permesso di ricopiar la lettera. Di fatti, ne furono eseguite sia semplici copie, sia traduzioni in varie lingue anche assai differenti dell'italiano, ad esempio in arabo e in giapponese. E fu una fortuna, giacché poco tempo dopo che il sig. Anthropos aveva ricevuto la lettera, avvenne un incendio nel suo studio e il testo originale della lettera andò distrutto.

Rimasero però le copie e traduzioni, che s'andavano sempre più moltiplicando col passare da amico ad amico. Sennonché questi testi ricopiati o tradotti avevano tutti, chi più chi meno, gravi difetti: una copia era stata fatta in gran fretta, e quindi conteneva sviste e lacune; un'altra era stata fatta da un amico di vista debole e di mano malferma, e perciò mostrava qua e là che si era scambiata una parola con un'altra somigliante, ed era poi riscritta con una calligrafia così tremolante che, a leggerci sopra, questi scambi potevano accrescersi in gran numero; una terza copia sarebbe stata ben fatta ma disgraziatamente rimase lunghi anni negletta in un ripostiglio, ove fu macchiata dalla pioggia, lacerata dai topi, e ridotta in uno stato per metà inservibile.

Le traduzioni avevano poi altri difetti. Quella in russo, ad esempio, era stata fatta da un amico moscovita di passaggio in Italia, che però aveva tradotto assai liberamente: di rado egli aveva seguito la parola, spesso si era accontentato di una certa corrispondenza di concetti, e talvolta - non contenendosi nel suo ufficio di traduttore - aveva inserito qua e là nel testo russo piccole spiegazioni, brevi richiami, e anche qualche riflessione personale.

La traduzione inglese, al contrario, ci era proposta di esser fedelissima, ma troppo spesso era riuscita sbagliata; ne era autore un rigido e grave londinese che, conscio della sua debolezza in italiano, non si sentì tranquillo se non quando si vide dietro il riparo di un autorevole vocabolario: e così gli successe di tradurre il nome merluzzo, che capitava una volta nella lettera, come se significasse piccolo merlo (l'autorevole vocabolario di cui si serviva, era quello di J. E. Wessely, «19a ediz. interamente rifatta» da G. Rigutini e G. Payn, Milano, Hoepli, 1902; ivi egli lesse a pag. 100, che merluzzo significa young blackbird).

La traduzione in arabo, invece, fu fatta da un italiano, sì, ma che era alle sue prime anni con la lingua del Corano e che fece quella traduzione giusto per esercitarsi: è facile immaginarsi che cosa saltò fuori. E così, più o meno, per tutte le altre.

Pochi anni fa, il valore documentario di quella lettera crebbe a dismisura e se ne ricercò dappertutto, in Italia e all'estero, il testo esatto per vedere con precisione ciò che essa diceva. Naturalmente da principio ognuno che ne aveva una copia, o una traduzione, ritenne di possedere il testo esatto; ma poi, confrontate le varie copie e messe a riscontro con le diverse traduzioni si constatò che era necessario ricostruire attraverso tutti questi documenti il testo genuino, per quanto era possibile, apprestando un'edizione critica. E l'edizione critica fu fatta, naturalmente in Germania, a cura di un certo professor Deutschmann; essa risultò dalla collazione delle varie copie italiane, e insieme anche dal confronto con le varie traduzioni esistenti: quelle lezioni che apparvero raccomandate da un maggior numero di copie o di traduzioni furono accolte nel testo, le altre furono relegate in nota. Così la lettera ad Anthropos fu ricostruita, e se ne ebbe un testo complessivamente sicuro: sebbene qua e là rimanessero ancora delle incertezze, delle piccole lacune, e altri insoluti problemi di vario genere, che il prof. Deutschmann con i documenti a sua disposizione non riuscì ad eliminare.

La lettera, criticamente edita, fu ricercatissima, fece il giro di tutto il mondo, e i dotti cominciarono subito a pubblicarne commenti totali e dilucidazioni storiche parziali. Si ebbero dei risultati molto interessanti. La lettera era d'un italiano a un italiano; trattava di cose e fatti italiani d'attorno il 1870, allorché fu scritta la lettera; usava anche spesso quella fraseologia familiare che noi italiani impieghiamo in una conversazione amichevole. Perciò qualunque commento o dilucidazione richiedeva evidentemente una buona conoscenza, non solo dei fatti e delle cose italiane d’attorno il 1870, ma anche della terminologia politica e della fraseologia familiare di quei tempi.

Invece, che avvenne? Ecco qualche esempio a caso.

Un professore di una università del Giappone, trovando spesse volte nominato nella lettera un certo Garibaldi, sostenne che questo personaggio era un influentissimo cardinale: e non campò mica in aria la sua identificazione, giacché lunghe ricerche da lui fatte nelle biblioteche giapponesi lo autorizzarono ad affermare con ogni sicurezza che quel tal signor Garibaldi vestiva di rosso, precisamente come i cardinali.

Un altro commentatore, appartenente a un istituto superiore del Siam, notò nella lettera, ripetute più volte, le seguenti frasi: il Pio IX del 1848 e della Costituzione, e altrove, il Pio IX del «Non possumus» e del 1870; dopo lunghi e pazienti studi egli concluse che erano esistiti due personaggi storici chiamati Pio IX: uno, papa legittimo, aveva regnato a Roma; l'altro era morto, poco dopo, come antipapa a Gaeta, da dove era riuscito ad impadronirsi di Roma espellendone il legittimo Pio IX ed occupandone il seggio.

Un filologo australiano, invece fece oggetto delle sue esperte ricerche alcune espressioni alquanto oscure che aveva rinvenute qua e là nella lettera; riuscì, fra l'altro a fissare il significato di una sibillina frase della lettera che diceva il conte Y ha le mani in pasta ed è un vero accidente: la scoperta fu che quel personaggio doveva essere un conte caduto in miseria, e perciò costretto a maneggiare la pasta facendo il fornaio; inoltre, se egli era chiamato un vero accidente ciò dimostrava che quel personaggio non aveva più nella vita politica italiana alcuna «sostanziale» importanza, giacché il termine accidente significava – e qui il dotto filologo australiano citava in prova una congerie di testi di S. Tommaso e d'altri scrittori medievali - quod non pertinet ad substantiam (ciò che non compete alla sostanza).

Anche più erudito si mostrò il direttore di un'accademia dell'Africa centrale, che in una conferenza tenuta sotto un bel palmizio alla temperatura di 50 centigradi, ricorse ad argomenti sia storici che filologici per stabilire con sicurezza a che cosa alludesse il termine carbonari, che ricorreva più volte nella lettera. In primo luogo egli demolì in maniera definitiva la opinione, comunemente seguita, d'un professore cinese, secondo cui i carbonari sarebbero stati una specie di casta mandarinale, contraddistinta da un lungo paudamento di seta nera brillante come carbone, da cui il nome dei suoi membri. Niente affatto: l'accademico africano dimostrò invece che il termine doveva aver conservato il suo significato etimologico originario, e che si trattava di una vera corporazione di fabbricanti di carbone; ricorrendo poi ad argomenti storico-geografici spiegò in maniera del tutto convincente che la straordinaria potenza politica della corporazione era dovuta al fatto che l'Italia, paese freddissimo, aveva un bisogno assoluto di carbone, e perciò quei che lo producevano tenevano in mano le chiavi della vita economica e sociale.

Infine, un dotto monaco buddista, che nel suo nevoso altipiano del Tibet si occupava molto di studi folkloristici, mise bene in rilievo alcune curiose usanze italiane attestate dalla lettera, ad esempio quella di lavarsi ogni giorno e perfino di stare delle ore intere, durante i mesi di luglio e agosto, tuffati nelle onde sulla spiaggia del mare, e ne concluse che gli italiani erano resistenti al freddo molto più che i Tibetani, i quali facevano a meno di lavarsi e nei mesi di luglio e agosto preferivano stare attorno e un buon fuoco; confrontò anche l'usanza delle donne italiane di avere un solo marito con quella delle donne tibetane di averne fino a una dozzina, e vi fece sopra alcune considerazioni demografiche.

E qui, la storiella è finita.

Il lettore probabilmente dirà che è una favola di cattivo gusto. Il gusto lo lascio giudicare a lui: a me preme far notare che non è punto una favola; è invece una parabola, e una parabola tanto verosimile, che è veramente avvenuta, benché sotto altro nome, in altre circostanze, e mutatis mutandis.

La lettera ad Anthropos rappresenta la Bibbia. Le vicende del resto della lettera corrispondono, in sostanza, alle vicende del testo della Bibbia. I commenti e le dilucidazioni che hanno dato della lettera i dotti, rassomigliano in modo impressionante a molti - non tutti - commenti studi apparsi sulla Bibbia nelle ultime decine d'anni; con la differenza che le ricostruzioni storiche d'indole giapponese e siamese sono il campo preferito degli studiosi tedeschi e di chi ne segue il metodo; invece, le dilucidazioni varie di tipo australiano, africano e tibetano sono un campo assai più vasto, perché aperto a tutti gli incompetenti presuntuosi: nel cui numero entrano non soltanto «la nonnetta chiacchierona, il vecchio rimbambito», e compagnia bella, descrittaci da Girolamo, ma molti e molti altri»1.

Valerio
8 maggio 2006 0:00
Il Vaticano si dimostra sempre più insofferente verso il CODICE DA VINCI. Prima si è scagliato contro DAN BROWN, colpevole di aver riesumato antichissime "leggende" che affondano nella tradizione della Provenza dell'epoca, e poi contro il film che è stato tratto dalla sua opera.

E' patrimonio dell'intera cultura occidentale la storia che i re Merovingi presumevano di fare guarigioni miracolose ricorrendo ai loro poteri taumaturgici, conferiti loro dall'essere discendenti del messia cristiano.

Non solo tutto ciò non viene smentito dal clero cattolico, ma si è cercato nel contempo di darne una spiegazione scientifica: esattamente ciò che il Vaticano rigetta nei confronti dei presunti miracoli operati da Gesù e si iniste nel dire che essi furono opere "divine" connesse alla natura divina del messia.



Valerio
Simona
6 maggio 2006 0:00
Come mai Enrico Falcinelli non mi risponde?
Come mai non è così rapido?
Percaso è in fase di studio alla ricerca di termini inusuali che solo i grandi dotti conoscono? ... cercando di rendere la sua forma espressiva nello scritto, in modo da mettermi seriamente in difficoltà grammaticale?

Oppure non comunica con me perchè non sono alla sua altezza e dunque non degna di tanta eloquenza?

Io aspetto!! Sto aspettando la tua risposta, Enrico Falcinelli!!
Sono curiosa di sapere che cosa significavano quei due termini così difficili.

Ma non è che percaso io ti ho spaventato per tanta spudoratezza?
Curioso
5 maggio 2006 0:00
da: Scripta manent
Data: 5 Maggio 2006


"Il tuo allucinato intervento meriterebbe un commento riga per riga. Mi limito solo ad alcuni punti.."

Ti piace il gioco duro, eheeh?..Bene, non sarò certo io a tirarmi indietro!Vediamo innanzitutto cosa hai scritto nel tuo primo intervento:

da: Scripta manent
Data: 3 Maggio 2006

Dunque riguardo al Codice da Vinci vorrei elargire alcuni consigli, così col cuore in mano:

A chi, credente, non piaccia la letteratura infantile:
RISPARMIA SOLDI E TEMPO, NON COMPRARLO

A chi, completamente ateo, non piaccia la letteratura infantile:
RISPARMIA COMUNQUE SOLDI E TEMPO, NON COMPRARLO

Per chiunque abbia tempo e soldi da perdere o si appaghi con merce bassa: PUO' ESSERE UN BEL PASSATEMPO, COMPRALO

Per coloro a cui questo libro ha cambiato la vita e che ora credono fermamente nel matrimonio e discendenza di Cristo ecc ecc..: NON PREOCCUPARTI, LA PSICANALISI PUO' AIUTARti A RISOLVERE I PROBLEMI DI DISSOCIAZIONE DALLA REALTA' CUI VAI SOGGETTO. MA NON PERDERE TEMPO

Auguri



Ed ora vediamo la roba "profumata" che hai scritto in quest'ultimo post:

"1. Palese malafede? In che senso? Credo nelle cose che ho scritto e le ho scritte apertamente. Sono in malafede solo perchè ho un idea diversa dalla tua? Chi è l'arrogante?"

Sono contento che tu "creda" nelle cose che hai scritto, visto che ora le ho riportate per il giudizio dei "molti"! Questo vuol dire che la tecnica del "qui lo dico e qui lo nego" te la puoi scordare! Andiamo oltre:

"2. Il coro delle autorità cattoliche? "Non perdono occasione"???. Dov'è questo coro? Perchè in un'omelia ufficiale è stato citato una volta Dan Brown? Caspita, avranno anche loro il diritto di criticare? O si vuole cancellare questo diritto, ancora una volta arrogantemente? E nel coro, quello delle persone non delle autorità, ci sono anche esponenti atei, agnostici o razionalisti."

UNA SOLA VOLTA??..E' da più di un mese che questi ritornelli circolano in casa vaticana! Se i tuoi padroni si sentono in diritto di calunniare in pubblico uno scrittore ed invitare i consumatori ad astenersi dall'acquistare un libro, con evidente danno per l'autore e per la casa editrice, vuol dire che lo stesso diritto ce l'hanno anche coloro che potrebbero invitare pubblicamente i cittadini italiani (con qualunque mezzo essi lo ritenessero opportuno) di astenersi dall'acquistare vangeli e le altre opere "sacre", in quanto insulse favole scritte da gente illetterata e priva di fantasia, suscettibile di rendere i nostri figli oltre che idioti (e gli esempi non mancano), anche vaticano-dipendenti! E' interessante che tu esprima un giudizio in merito, per far capire chiaramente a chi ti legge se questo diritto ce l'hanno o no..

"3. "Quello che pensi del libro sono affari tuoi". Per carità certo, ma anche quello che pensi tu sono affari tuoi e allora perchè sei intervenuto a "Dì la tua"? Anch'io ho detto la mia: ti da fastidio la libertà di opinione? I consigli che avevo dati nel mio primo intervento erano solo un modo pittoresco, se vuoi un po' forte, per manifestare la mia opinione, che ho poi chiarito nel secondo intervento. Un opinione che ovviamente deve lasciare spazio anche a chi la pensi diversamente, al contrario della tua, a quanto vedo: "Esprimi .. la tua opinione ..senza assumere la vocazione del crociato!".


"..ma anche quello che pensi tu sono affari tuoi"
Perchè?..Ho forse affermato qualcosa di diverso?

"Anch'io ho detto la mia: ti da fastidio la libertà di opinione?"
Vuoi fare il furbo, ehehe? TU NON HAI ESPRESSO semplicemente un'opinione: ti sei arrogato il diritto di indirizzare gli altri ad effettuare le scelte che piacciono a te ad ai tuoi padroni!

" I consigli che avevo dati nel mio primo intervento erano solo un modo pittoresco.." Davvero?? Io li trovo invece SQUALLIDI ED IGNOBILI in quanto finalizzati ad un risultato spudoratamente di parte, ancorchè ad un consiglio "artistico"!! Chiunque può leggere sopra i tuoi "consigli" e verificare di persona quanto ci sia di "pittoresco" in essi!

"Un opinione che ovviamente deve lasciare spazio anche a chi la pensi diversamente, al contrario della tua.."
Ti ho già detto e te lo ripeto che qui nessuno intende impedirti di esprimere la tua opinione! Qui ti si contesta il subdolo nonchè squallido tentativo di propagandare le intenzioni dei tuoi padroni!

"4. "Immagino che le tue "ricerchine" tu le faccia dentro le sagrestie, confortato dalla guida di qualche santo padre.." ecc qui proprio il famoso raziocinio è andato alle ortiche"
Perchè?...Ti danno fastidio le mie opinioni?!...

"5. "Comunque, rimane il fatto che la storia ha un'ottima fattura e lo dimostra lo stupefacente successo che ha avuto ed io..": Mi piace questa implicazione: stupefacente successo--> ottima fattura. Se ti sentisse un critico penso che si farebbe grasse risate. Anche gli "harmony" hanno avuto, al pubblico cui erano indirizzati, un grande successo. Ma forse hai ragione se intendi "ottima fattura" il fatto di avere costruito un romanzetto con tecniche ad arte per incollare il lettore alle pagine trascurando tutto il resto, guadagnando fior di milioni."

ECCOLA QUI LA MALAFEDE che informa tutti i tuoi post!

"Mi piace questa implicazione: stupefacente successo--> ottima fattura.."
Se ho ben capito, dunque, tu ti arroghi il diritto di esclusività sui giudizi "artistici".. Certamente capisco che per te le opere d'arte siano la vita di San Cirillo, di San Torquemada o San Pippetto da Velletri..Cosa vuoi..a Dan Brown la sua "ignoranza" non gli permetteva tanto!..

"Se ti sentisse un critico penso che si farebbe grasse risate.."
Con i cattointegralisti come te, gli ebrei e tutte le persone sensate sono duemila anni che si fanno "crasse risate"! Se ho ben capito, dunque, secondo il tuo "illuminante" giudizio artistico, le oltre 100 milioni di persone che hanno acquistato il libro di Dan Brown sarebbero tutti dei deficienti incolti, incapaci di fare una selezione critica di ciò che leggono?..Immagino, ovviamente, che in tale giudizio tu non includa tutte quelle decine di migliaia di persone che ogni anno acquistano letteratura "sacra"?

" Ma forse hai ragione se intendi "ottima fattura" il fatto di avere costruito un romanzetto con tecniche ad arte per incollare il lettore alle pagine trascurando tutto il resto, guadagnando fior di milioni."
Questo sì che è un giudizio critico!...Illuminaci, di grazia, su quali dovrebbero essere le tecniche "alternative" a cui un autore dovrebbe ricorrere per "incollare" il lettore alla lettura della propria opera!..Forse stai pensando alle sublimi tecniche di Messori o di Introvigne?..Forse sarebbero i loro romanzi o "saggi" che i lettori non si dovrebbero perdere, in luogo di leggere un romanzetto di appendice come quello di Dan Brown, i quali, tra l'altro, hanno l'"encomiabile" merito di non mettere "insane" pulci nelle orecchie dei fedeli?.. Illuminaci, o vate della letteratura!..

"...guadagnando fior di milioni."
E' questo l'aspetto artistico che non ti fa riposare la notte?...
Anche la Chiesa Cattolica, a differenza delle chiese protestanti, guadagna ogni anno centinaia e centinaia di milioni di dollari con la vendita di sacre "reliquie" ed oggetti vari...
Francamente quello di Dan Brown mi sembra il metodo più onesto..



Curioso
lalla
5 maggio 2006 0:00
nell'ultima puntata sempre di matrix, fatta sempre sul codice da vinci, mi sembra che ad uscirne con le ossa rotte sia stato qualcun altro...evvvvvvvvvvvai!
Scripta manent
5 maggio 2006 0:00

Il tuo allucinato intervento meriterebbe un commento riga per riga. Mi limito solo ad alcuni punti:
1. Palese malafede? In che senso? Credo nelle cose che ho scritto e le ho scritte apertamente. Sono in malafede solo perchè ho un idea diversa dalla tua? Chi è l'arrogante?
2. Il coro delle autorità cattoliche? "Non perdono occasione"???. Dov'è questo coro? Perchè in un'omelia ufficiale è stato citato una volta Dan Brown? Caspita, avranno anche loro il diritto di criticare? O si vuole cancellare questo diritto, ancora una volta arrogantemente? E nel coro, quello delle persone non delle autorità, ci sono anche esponenti atei, agnostici o razionalisti.
3. "Quello che pensi del libro sono affari tuoi". Per carità certo, ma anche quello che pensi tu sono affari tuoi e allora perchè sei intervenuto a "Dì la tua"? Anch'io ho detto la mia: ti da fastidio la libertà di opinione? I consigli che avevo dati nel mio primo intervento erano solo un modo pittoresco, se vuoi un po' forte, per manifestare la mia opinione, che ho poi chiarito nel secondo intervento. Un opinione che ovviamente deve lasciare spazio anche a chi la pensi diversamente, al contrario della tua, a quanto vedo: "Esprimi .. la tua opinione ..senza assumere la vocazione del crociato!".
4. "Immagino che le tue "ricerchine" tu le faccia dentro le sagrestie, confortato dalla guida di qualche santo padre.."ecc qui proprio il famoso raziocinio è andato alle ortiche
5. "Comunque, rimane il fatto che la storia ha un'ottima fattura e lo dimostra lo stupefacente successo che ha avuto ed io..": Mi piace questa implicazione: stupefacente successo--> ottima fattura. Se ti sentisse un critico penso che si farebbe grasse risate. Anche gli "harmony" hanno avuto, al pubblico cui erano indirizzati, un grande successo. Ma forse hai ragione se intendi "ottima fattura" il fatto di avere costruito un romanzetto con tecniche ad arte per incollare il lettore alle pagine trascurando tutto il resto, guadagnando fior di milioni.

Curioso
4 maggio 2006 0:00
: Scripta Manent
Data: 4 Maggio 2006

Caro "Curioso" riscrivo altrimenti il mio precedente intervento per evitare di essere volutamente frainteso:

1: E' lampante a chiunque abbia un minimo di gusto per la letteratura che il famoso libro è un romanzetto d'appendice, quindi, ripeto, merce bassa. L'argomento molto accattivante e il successo avuto purtroppo fa passare in secondo piano la qualità dell'opera, che così risulta essere estremamente scadente (traduzione italiana compresa). Poi se uno vuole leggerlo, affari suoi. L'ho letto anche io, che pure lo aborro.
2: Chi getta il proprio raziocinio? Sicuramente chi crede alle tesi propinate accontentandosi solo di aver letto questo libro malfatto o di aver fatto una qualche ricerchina qua e là su internet.


L'unica cosa di lampante che io scorgo è la tua palese malafede.
Stai unendo la tua voce al "coro": quello delle autorità cattoliche che non perdono occasione per denigrare Dan Brown ed il suo libro, colpevole, a loro giudizio, di aver messo una "fastidiosa" pulce nell'orecchio dei fedeli. La cosa più grave, che richiederebbe un'indagine giudiziaria, è che sono stati coinvolti anche i networks pubblici in tale fine. Certamente l'autore e la Mondadori, sua casa editrice in Italia, ne hanno tratto beneficio da tutto ciò, ma questo non toglie gravità alla cosa.

Quello che tu pensi del libro sono affari tuoi. Esprimi apertamente la tua opinione in merito senza assumere la vocazione del crociato! Ognuno ha il diritto di decidere da sè se procurarsi o meno il libro e decidere, sempre per proprio conto, se è da prendersi in considerazione o meno. Il tuo voler decidere per gli altri è pura manifestazione di arroganza.
Immagino che le tue "ricerchine" tu le faccia dentro le sagrestie, confortato dalla guida spirituale di qualche santo padre: magari uno dei tanti che di sovente balzano agli onori delle cronache!
Il raziocinio alle ortiche lo gettano coloro che decidono di accettare acriticamente le storie sconcertanti ed assolutamente improbabili contenute nelle "sacre" scritture: non solo di quelle cristiane ma anche di qualunque altra religione. Dan Brown, al contrario delle sconcertanti affermazioni che gli ecclesiastici cattolici ripetono da duemila anni, non ha scritto il suo lavoro per essere creduto ad "oltranza": questa è una pretesa del clero cattolico, non la sua.
Comunque, rimane il fatto che la storia ha un'ottima fattura e lo dimostra lo stupefacente successo che ha avuto ed io, che l'ho letto, l'ho trovato molto piacevole e nient'affatto di second'ordine come affermano i clericali ed i loro lacchè!

Curioso
Scripta manent
4 maggio 2006 0:00
Cara Simona, non capisco perchè te la prendi tanto.
Se guardi i miei interventi vedrai che non ti ho mai compresa: ho scritto testualmente "Chi getta il proprio raziocinio? Sicuramente chi crede alle tesi propinate accontentandosi solo di aver letto questo libro malfatto o di aver fatto una qualche ricerchina qua e là su internet". Se tu, dicendomi che è da anni che studi queste cose, non fai parte di questa categoria non te la devi prendere.
I miei interventi sono inerenti: l'argomento è un intervento su sfondo giallo che appare all'inizio ogni pagina
3: detto tutto ciò, per cui non sono così in disaccordo con te, sono altresì convinto che ora molte persone che cavalcano le tesi di Brown non siano affatto conscie (oppure omettano volutamente) delle dimostrazioni STORICHE che confutano gran parte di quello che afferma qua e là Brown.
E' pure vero che a parole una verità storica è uguale ad una favola, solo che la prima è accertata dagli studiosi seri, la seconda dai ciarlatani o dai mitomani
Simona
4 maggio 2006 0:00
Scripta Manent sono sicura che io ho letto più libri di lei in fatto delle tesi "romanzate" da Brown Dan.

La mia forza di pensiero su Leonardo e i suoi significati nascosti che trapelano attraverso le sue opere, IO LE STUDIO DA ANNI !!! ... VENGO DA UNA SCUOLA D'ARTE E DIPINGO PURE.

Sulle tesi di matrimonio di Gesù Cristo con la Maria Maddalena già mi ero documentata ancora prima che Brown Dan si ispirasse a scrivere quel suo romanzetto che (confesso) non mi è piaciuto molto ma apprezzo molto perchè era l'unico modo per portare certe verità sotto gli occhi di tutti.

Che il Codice da Vinci sia un romanzo, qui nessuno lo nega!!

Mi sembra che la discussione si sia ampliata ad altro e non si sia limitata solo a quello che ha scritto Brown Dan.

Rifletta prima dire cose futili e inutili alla discussione
Progressista
4 maggio 2006 0:00
da: Donato
Data: 4 Maggio 2006


"Scusa, Progressista, hai affermato che le due Maddalene non si chiamavano entrambe Maria. Se una è Maria Salome (chiamata, se non sbaglio, anche Maria Elena Salome detta "Sara"), quale fu il nome dell'altra Maddalena?"


MARIAMNE!


Il suo nome venne dapprima accorciato in "Mariam" e poi assimilato a "Miriam": un termine che nel linguaggio ebraico designava un attributo femminile e poi venne trasformato anche in un nome.
Con l'accorciamento del nome Mariamne in Mariam si vennero così a creare artificialmente due Maria Maddalena, creando volutamente quella confusione che avrebbe portato poi fatalmente tutti gli eruditi fuori strada!
Da tutto ciò si arguisce, dunque, che Dan Brown ha perfettamente ragione quando afferma che la Maddalena fu la moglie di Gesù, anche se non ha saputo specificare di quale Maddalena si trattasse: e questo, ovviamente, in quanto egli ignora tutto ciò!


Progressista


PS: "Sara" non fu l'unico attributo di Maria Elena Salome. In Provenza-Linguadoca, dove visse l'ultima parte della sua vita, ella venne chiamata anche la "Gitana". Per tale motivo Maria Salome è assurta alla "funzione" di santa protettrice dei gitani. In Inghilterra, in cui il suo culto si estese successivamente, ella venne chiamata "Gypsy": termine analogo al francese "gitane", anche se la sua radice è il verbo "to gyp" che significa ingannare, imbrogliare. Sempre in Inghilterra fu appellata anche "merri-maid" (mermaid): ragazza allegra o "vergine" gaia. Per quanto possa apparire assurdo è sicuramente questa seconda accezione la più probabile! Infine, la parola "Sara" (o Sarah) ha la valenza di una vera e propria chiave di lettura di tutto l' "affair"..

Scripta Manent
4 maggio 2006 0:00
Caro "Curioso" riscrivo altrimenti il mio precedente intervento per evitare di essere volutamente frainteso:

1: E' lampante a chiunque abbia un minimo di gusto per la letteratura che il famoso libro è un romanzetto d'appendice, quindi, ripeto, merce bassa. L'argomento molto accattivante e il successo avuto purtroppo fa passare in secondo piano la qualità dell'opera, che così risulta essere estremamente scadente (traduzione italiana compresa). Poi se uno vuole leggerlo, affari suoi. L'ho letto anche io, che pure lo aborro.
2: Chi getta il proprio raziocinio? Sicuramente chi crede alle tesi propinate accontentandosi solo di aver letto questo libro malfatto o di aver fatto una qualche ricerchina qua e là su internet.
Progressista
4 maggio 2006 0:00
da: Enrico Falcinelli
Data: 3 Maggio 2006


"Quanto ho meramente affermato, più per gioco che per preteso credito deriva da una semplice osservazione che Lei stesso è in grado di rilevare semplicemente osservando tutta la produzione di Leonardo, per il quale ho grande ammirazione (non mi risulta, per quanto sia mia esperienza, abiezione a Leonardo da parte della Chiesa)."

Prima di risponderle su tale argomento volevo farle presente che nulla vi è di preconcetto in me nei confronti dei miei occasionali interlocutori. La mia reazione sconfina nella manifestazione di sdegno quando mi convinco della palese malafede altrui!

Ora vediamo un suo precedente scritto:

"..Ecco perché, invece, io son più convinto della fallace torbidezza del grande Leonardo che nella sua tensione omosessuale veniva di buon grado a rappresentare tutti i giovani, angeli, santi o giovinetti fuori d'ogni gerarchia, seppur di seme maschile, esaltando il tratto femmineo per goderne della forma.
Ecco perché, a mio parere, il Santo personaggio di Giovanni, giovane rappresentato al fianco della divina Figura, altro non è che quello che realmente rappresenta, e il proprio sembiante è sol dovuto al perverso capriccio di Leonardo"

Ora mi chiedo: come può lei affermare "..non mi risulta, per quanto sia mia esperienza, abiezione a Leonardo da parte della Chiesa" se proprio lei è il primo ad usare tali abiezioni??

Se l'omosessualità dovesse inficiare la validità delle opere di un personaggio, allora più della metà delle ecincicliche, delle esternazione, delle bolle etc., "prodotte" dai papi dovrebbero essere gettate nel cestino dei rifiuti!

Che lei se ne renda conto o no, non fa differenza: agli occhi dei suoi interlocutori appare ovviamente in malafede!

"Lei, Progressista, è capace di un'atto umano come fosse il fare un passo verso l'altro con cui si rapporta, qualsiasi sia il suo colore? "

Mi spieghi esattamente cosa vuole dire con il "fare un passo verso l'altro"? Io non scrivo per entrare in conflitto con chicchessia, ma solo per esporre le mie tesi: che poi qualcuno voglia discuterne per va benissimo: che voglia criticarle, per me va bene ugualemente, purchè ciò avvenga in totale buona fede, altrimenti la mia reazione "urbana" non è più garantita!



Progressista
Simona
4 maggio 2006 0:00
Donato ti rispondo io..

Maria Salomè, Maria Maddalena, Maria di Magdala, ect ect non sono in realtà nomi di persona ma più precisamente titoli e attributi dati a quelli che reincarnavano la Dea della conoscenza (Sophia) ...


Lo sò bene caro Progressista della complessità dei nomi "della moglie di Gesù" ma è già tanto far capire a questi profani che quella figura al fianco di Gesù è una donna figurati tutto il resto. Arrivano persino a dire e sostenere le tesi che Leonardo aveva tendenze e gusti omosessuali, pur di non ammettere che quella in realtà è una donna e non un uomo.

Con certa gente la verità va dosata bene altrimenti il loro castello di certezze, consolidato da tre millenni, crolla definitivamente con il rischio di schiacciarli nel loro stesso oblio di finzione.

Pensa cosa succederebbe se scoprissero anche che Gesù Cristo in realtà è stato sposato ed aveva una moglie "che ha amato più di Pietro tanto da definirla sua discepola prediletta" ...

... Per chi vuole le fonti:
"I Vangeli Gnostici" parlano proprio di questo. Basta leggerli e per chi li ha già letti sarebbe bene invitare i "Credenti" a leggerli e saranno loro stessi a porsi delle domande. Poi loro stessi avranno l'accortezza di approfondire maggiormente certi temi e certe realtà.

Altre fonti sono gli stessi "Vangeli Canonici", la "Bibbia" letta per come è, cioè senza nessuna interpretazione cristiana, e poi ci sono tanti altri libri di studiosi stimati.
E quando parlo di libri seri non mi riferisco al romanzo di Brown Dan ma ad altri libri e ads altri autori come ad esempio: Baigent, Leigh e Lincoln.
Ebbene questi furono i primi che approfondirono in modo scientifico e storico certi temi portandoli al pubblico dei mass media, delle televisioni.
Loro scrissero il loro libro negli anni 80 e Brown Dan, sullo studio fatto da questi tre studiosi scrisse il suo libro che adesso suscita più interesse e riscuote molto più successo.
E questo perchè?
Perchè la maggioranza delle persone è più portata a credere alle favoline proprio come la Bibbia è in reltà: UNA VERA FAVOLA!!

Prima di diventare credenti, leggete la vostra favola altrimenti sarete credenti sul nulla.
Donato
4 maggio 2006 0:00
da: Progressista
Data: 3 Maggio 2006

Cara Simona,

ciò che affermi in merito alla Maddalena è giusto, tuttavia la realtà è molto più complessa, dal momento che vi fu una Maddalena madre di Gesù ed una Maddalena moglie di Gesù! Quella dipinta al fianco del Nazareno da Leonardo è la Maddalena moglie di Gesù. Sebbene non si chiamassero entrambe esattamente "Maria", i falsari di 19 secoli fa fecero in modo che ciò sembrasse per creare la necessaria ambiguità, al fine di non permettere a coloro in cerca della verità di "sbrogliare" la matassa!
Per la cronaca, la Maddalena che appare alla destra di Gesù nel Cenacolo di Leonardo, si chiamava MARIA SALOME: vale a dire il DISCEPOLO AMATO DA GESU'!


Progressista


Scusa, Progressista, hai affermato che le due Maddalene non si chiamavano entrambe Maria. Se una è Maria Salome (chiamata, se non sbaglio, anche Maria Elena Salome detta "Sara"), quale fu il nome dell'altra Maddalena?


Un saluto


Donato
Simona
4 maggio 2006 0:00
Accidenti, Enrico Falcinelli, ...
... quanto sei contorto nell'esprimere i tuoi pensieri.

Ho letto tutta la risposta che hai dato a Progressista, sono tentata a dire qualcosa anch'io ma poi mi fermo. Penso sia più giusto che la risposta arrivi direttamente da Progressista dal momento che il post lo hai rivolto a lui.


Invece ti rispondo a quello che hai scritto a me:

da: Enrico Falcinelli
Data: 3 Maggio 2006

Cara Simona, è lei, se non erro, che desiderava avere uno scontro-colloquio con me? Non teme, dunque, di pentirsi di avermi dato dell'ortaggio ombrellifero, pur se non ha specificato la specie di Foeniculum a cui si riferiva?
Saluti affettuosi.

......

Io sono abituata ad usare un linguaggio un pò più semplice per comunicare con gli altri perchè ci tengo che i miei messaggi arrivino direttamente senza troppe masturbazioni mentali; cerco di rendere le mie espressioni linguistiche più comprensibili possibili per colloquiare sulla sostanza effettiva dei soggetti temi e non sulle forme esterne per manifestanzione di mia grandezza d'intelligenza.
La comunicazione per me non è una gara a chi sa più cose ma è semplicemente una forma di dialogare per renderci tutti uguali per il bene della conoscenza (Sophia).
Non ho la tendenza a voler dimostrare verso altri la mia superiorità di cultura o altro, ma tendo a definirmi pari a chiunque.

La comunicazione e il linguaggio nasce da quelle persone che vogliono creare e costruire ponti con chiunque. Se no a che serve comunicare?

Ora...
tutte questo per dirle in modo simpatico, e per bacchettarla un po' e per farla scendere su un piano un po' più normale tra la gente comune, che ....
... non ho capito un cazzo di quanto lei mi ha scritto!
Penso che lei ha voluto spaventarmi un pò sulla sua ENORME CULTURA!!

Confesso che sono pigra e non c'ho voglia di perdere tempo per andare a cercare che cosa vuol dire: “ortaggio ombrellifero” e “la specie di Foeniculum”.

Mi dica lei che cosa mi voleva comunicare, usando possibilmente termini più usuali ai comuni mortali da lei considerati (mia impressione) non sufficientemente degna di Sophia.
Enrico Falcinelli
3 maggio 2006 0:00
Be, caro amico Progrssista, non fa che ribadire malefatte di uomini e me ne dolgo.
Dedicandomi all'arte figurativa, in quanto elemento cardine per la comunicazione, mi soffermo abitualmente ad analizzare lo stile produttivo degli artisti, per capirne le dinamiche personali e i significati grafici. Quanto ho meramente affermato, più per gioco che per preteso credito deriva da una semplice osservazione che Lei stesso è in grado di rilevare semplicemente osservando tutta la produzione di Leonardo, per il quale ho grande ammirazione (non mi risulta, per quanto sia mia esperienza, abiezione a Leonardo da parte della Chiesa).

D'altro canto, non ho interesse né premura di difendere alcun che dal romanzo di Brown, considerato che chi fosse veramente interessato alla vicenda di Cristo e alla istituzionalità della Chiesa possa reperire con facilità tutte le informazioni a riguardo. Personalmente, non avendo necessità di esprimere la mia tensione al Mistero vagando nell'esoterismo, preferisco restar fedele al metodo nell'affrontare il reale, che sia dettato da un oggetto. Per questo, ho la fortuna di collaborare con personalità accademiche presso cui far riferimento circa le tematiche storiche che riguardano i miei interessi, tra i quali, vi è l'archeologia.

Infatti, sono intervenuto solo perché si parlava del dipinto affrescato dell'Ultima cena di Leonardo; se fosse stato per il relativo libro romanzato non sarei nemmeno intervenuto.

Piuttosto vorrei farle una domanda, da uomo a uomo: Lei, Progressista, è capace di un'atto umano come fosse il fare un passo verso l'altro con cui si rapporta, qualsiasi sia il suo colore? Vede, io non posso provare antipatia per lei, perché non la conosco, ma so che anche se fosse su una sedia a rotelle, astioso verso tutti, non sarebbe esonerato dal fatto d'esser responsabile dell'altro, con cui rapportarsi in modo serio e senza preconcetto. Se avessi del preconcetto sarei portato a mandarla a quel paese, ma sono più convinto che conoscendoci, forse, potremmo andare d'accordo, come accade con quello sfegatato comunista che mi lavora a fianco e con gli altri, con cui son legato da affetto sincero.

Le chiedo scusa, ma io, la corrispondenza all'infinito per quel che tensiona il mio cuore, l'ho trovata in Cristo. Non son bigotto, ma devo grande credito a questa mia esperienza, perché se riesco a rapportarmi con chi mi prende a pugni in faccia stento davvero a credere che sia merito mio, visto che caratterialmente non ne sarei capace!

Solo nella corrispondenza delle risposte che la testimonianza cristiana dà alle mie domande originali avverto quella mia continuità nel tempo e un senso di libertà e soddisfazione ed è per questo che credo che possa valer la pena di dedicarle qualche tempo per risponderle; altrimenti mi saprebbe dire quale altro potebbe essere il mio intento con Lei, da cui sono più le invettive che mi arrivano anziché un normale scambio epistolare?

Quello che mi preme è la realizzazione di una modalità del rapportarsi attinente al vero che ci definisce, in cui poter avere quella fiducia nella concretizzazione di quella socialità nuova che tanto auspichiamo ma che siamo parimenti incapaci, al momento, di compiere.

Alla base di questo vi è la pura abiezione per il preconcetto, qualsiasi esso sia, e la capacità di ripartire dal positivo che vi è, nonostante tutto, in qualsiasi cosa.
Si giudica capace di far questo? Glielo auguro ma, parimenti, me lo auguro, perché dalla sua capacità dipende la realizzazione di quello che anche Lei son convinto desideri per la propria ed altrui esistenza.

La saluto caramente.
Alex
3 maggio 2006 0:00
Questo Alex clone-cojone se non fosse così idiota e segaiolo sarebbe quasi simpatico.
Commenti
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