Commenti
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IVAN
18 gennaio 2008 0:00

Per Franco:
D'accordo su “Il silenzio degli innocenti”, stenderei invece un velo pietoso sui successivi “Hannibal” (terribile conferma dell'involuzione di Ridley Scott) e soprattutto sull'immondo “Red Dragon” (perché mai rifare – scena per scena IN PEGGIO – lo splendido “Manhunter” di Michael Mann? Ve lo ricordate Brian Cox nei panni di Lecter? Grande!).

“Seven” ha il merito di non mostrare mai i delitti, lasciandoli all'immaginazione dello spettatore. Ha di contro il torto di ABUSARE eccessivamente di questo meccanismo, risultando un po' troppo compiaciuto nella sua “violenza suggerita”. Rimane comunque uno dei migliori film del filone “Serial Killer”, concordo sull'inserimento.

A proposito di “The ring”, spero che tu ti riferisca alla versione giapponese: chiunque abbia visto il remake americano, è rimasto deluso dal confronto (ovviamente, se ha visto solo quello, può anche apparirgli un ottimo film...) .

Il “Dracula” di Coppola...Ahi!, Secondo me, solo un manieristico esercizio di stile. Né lode né infamia, ma se si scomoda Coppola, qualche “lode” in più è lecito aspettarsela. Opinione personale, naturalmente. Ciao.

Rossella
18 gennaio 2008 0:00
e...della storia infinita che mi dite
Fata Morgana
18 gennaio 2008 0:00
Arnold, perdonami (anche per la "h" di "intrinsechi", succede quando scrivi alla velocità della luce sulla tastiera...), un film che non comporti significati o messaggi etici o morali o anche politici (in questo caso però li prendo con le pinze) come può essere considerato opera d'arte? In base a cosa? Agli effetti speciali? Un computer volendo è in grado di creare tutti gli effetti speciali che vuoi, quella è arte? L'intelligenza artificiale è arte?
Un film impegnato invece lo riterrei un film da tenere in considerazione.
Kathan hari
18 gennaio 2008 0:00
La vita e' bella di R.Benigni ?
Kathan
Isaia Kwick
18 gennaio 2008 0:00
E Anna Magnani?
Isaia Kwick Zingaro ROM
IVAN
18 gennaio 2008 0:00

Per Arnold Schwarznegger (senza una “e”?):
Sui film che hai interpretato, sottoscrivo il tuo giudizio sui “Terminator” (nel primo eri davvero ganzo, nel secondo sembravi un mezzo finocchio, nel terzo ti mancavano solo i tacchi a spillo).
Parlando di apripista, anche il primo “Robocop” passerà alla storia come L'UNICO buon film di Paul Verhoeven.

Inverto invece il tuo giudizio sui “Predator”. Stephen Hopkins è solo un discreto mestierante, non vale certo John Mc Tiernan. Nel secondo “Predator” c'è una storia forse più articolata, ma è stata rimossa l'atmosfera claustrofobica (alla “Alien”) che invece c'era, nel suo semplicismo, nel primo film. Risultato: exploitment senza emozione, un buon quadro senza cornice.
Sul resto ti do pienamente ragione: il primo “Predator” avrebbe sfiorato il capolavoro, se invece di te a fare il gradasso risolvitutto, ci fosse stato un mezzo sfigato (alla Glover, appunto) a fronteggiare l'alieno “rasta”. Il risultato perfetto sarebbe stato quindi mixare i protagonisti dei due film.

Non sarei così spietato sui seguiti del “Padrino”; al di là dei mezzi usati (giustamente opinabili, in alcune sequenze), trovo che i messaggi di critica e denuncia permangono. Non scordiamoci che il Cinema non è solo ATTENDIBILITÀ col mondo reale, è anche artificio e “licenza narrativa” (con saggia moderazione, ovviamente...)

Ciao, e lascia presto la politica, che è meglio (sogno che incontri Bush e gli dici “Mio Dio...Sei un mostro schifoso!”)

IVAN
17 gennaio 2008 0:00

Per Moana:
Cara ex Mario, purtroppo di film così non ne fanno più. Gerard Damiano ha dichiarato che senza scontrarsi con la censura non c'è più gusto a fare film porno...e Linda Lovelace ora fa l'assistente per l'infanzia (!!!), non indago oltre...
Arnold
17 gennaio 2008 0:00
"Oddio, Arnold... il Padrino 2, mi spiace,
è un capolavoro come il primo. E' il terzo che non è uscito benissimo, tra l'altro a vent'anni di distanza non è facilissimo fare un sequel.
Non è che i film da te menzionati brillino per particolare significati intrinsechi, eh... quelli sì che sono boiate, dai... un gradino appena sopra i cinepanettoni italiani..."

Capolavoro? Figurarsi, basta solo l'assenza del vecchio leone (Marlon Brando) x squalificarlo... e poi quella "pruderie" (dettata da moralismo commerciale) di voler giustificare e riscattare l'eroe nero... e così nel Padrino 2 vediamo che Don Vito diventa mafioso xkè è stato vittima della mafia a sua volta, così come in Terminator 2 Schwarzy che in Terminator 1 era una magnifica macchina da guerra, al di là del bene e del male, diventa un ridicolo fantoccio al servizio dei buoni: patetico e fastidioso!
Quanto ai significati intrinseci (e non intrinsechi) cosa vorresti dire? Siamo ancora alla stupidissima figura retorica dell'opera "impegnata, pregna di messaggi"? Squallida, miserabile retorica di anni passati quando ogni stronzo di registucolo, scrittorucolo, cantautorucolo si fregiava dell'insulsa etichetta di "impegnato" e le sue merdette le spacciava per roba di valore perchè "c'era il messaggio" o " portava avanti il discorso"... ma per favore!

Una vera opera d'arte non ha bisogno di alcun "significato intrinseco" ma bensì vive di vita propria, è un'esplosione lirica e in questo senso per me ROBOCOP di Verhoeven (il primo, gli altri non sono suoi), violento e visionario, cupo ed ironico al tempo stesso, vale quanto L'ARANCIA MECCANICA di Kubrik o I SETTE SAMURAI di Kurosawa e più di molti (non tutti) film di Fellini.

A proposito, com'è che nessuno ha ricordato AMARCORD, OTTO E MEZZO, LA DOLCE VITA, I VITELLONI, ecc?... Ma per favore!!!!!
IVAN
17 gennaio 2008 0:00

Per Lor:
Non solo secondo te. Spenderei due parole su “L'odio”, che al di là del tema del film, è ricco di metafore e critiche alla società moderna. In particolare, il mitico aneddoto di Vincent Cassell:
“Questa è la storia di un uomo che cade da un palazzo di 50 piani; per farsi coraggio, ad ogni piano che vede passare il tizio si ripete "Fin qui tutto bene...Fin qui tutto bene...Fin qui tutto bene..." Il problema non è la caduta, ma l’atterraggio”.
(Pensate all'Italia, e chi vuole intendere intenda).

Kassovitz mi ha invece un po' deluso con il seguente “I fiumi di porpora”. Per carità, un buon film sul filone “Serial Killer”, ma ha strizzato troppo l'occhio al botteghino americano, risultando fine a se stesso. Un passo indietro rispetto a “L'odio”, almeno dal mio punto di vista.
IVAN
17 gennaio 2008 0:00
Per Morgan Le Fay:
Ah, ti piace “Via col vento”?
FRANCAMENTE ME NE INFISCHIO!
(Non fraintendere...Citavo solo la battuta storica di Gable! Finché i romanticoni non tirano in ballo “Titanic”, va tutto bene...)

Per Giorgio:
Li compro come li vendi, purtroppo non li ho ancora visti...
rosario
17 gennaio 2008 0:00
Ehi Ehi, qui si dimenticano dei capolavori come:

NUOVO CINEMA PARADISO
BRAVEHEART
LA CASA DEGLI SPIRITI ( Banderas,Irons, streep, ryder, close)
BALLA COI LUPI
BEN HUR
E poi andando un po' sul commerciale
ARMA LETALE
e tutti i film musicali con Gene Kelly
Ciccio Paccio
17 gennaio 2008 0:00
da: Franco
Data: 17 Gennaio 2008

Il silenzio degli innocenti

.....................................
Il vero titolo è:
THE SILENCE OF THE LAMBS

...cioè: Il silenzio degli AGNELLI
perchè cazzo cambiano le carte in tavola? forse x nn urtare la FIAT????? ;-))
Matteo
17 gennaio 2008 0:00
Perchè? "Atto di forza" mica è da buttare!
Poi per la serie pianti c'è "Love story" e ci metto anche "Anonimo veneziano"
IVAN
17 gennaio 2008 0:00
Per Milos:
Su “Qualcuno volò sul nido del cuculo” mi trovo terribilmente in disaccordo col tuo giudizio: parlando di un film così, “IMMENSO” va scritto in MAIUSCOLO!
Restando in tema del tuo omonimo, aggiungerei alla lista il magnifico (pardon...MAGNIFICO) “Amadeus”! È così che si fa una “biografia”, altro che quel pietoso semi-documentario di “Larry Flynt”, che sbatterei invece nella classifica dei film più brutti (Forman, ma perché l'hai fatto? Avevi bisogno di soldi o ti sei semplicemente rincoglionito? Mah...)
Gae
17 gennaio 2008 0:00
Mi limito alle dimenticanze, in ordine sparso:
-Quei Bravi Ragazzi
-Braveheart
-Il Patriota
-Balla coi lupi
-Hoffa, santo o mafioso?
-Il pianista
-Gunny
-Paolo Borsellino

Naturalmente stiamo parlando di "Grandi Films",ma sicuramente i films che vedo più spesso e con maggior piacere sono tutti quelli di Bud Spencer... una vera pillola contro tristezza, nervosismo e noia... Grande Bud!!!!
Fata Morgana
17 gennaio 2008 0:00
Oddio, Arnold... il Padrino 2, mi spiace, è un capolavoro come il primo. E' il terzo che non è uscito benissimo, tra l'altro a vent'anni di distanza non è facilissimo fare un sequel.
Non è che i film da te menzionati brillino per particolare significati intrinsechi, eh... quelli sì che sono boiate, dai... un gradino appena sopra i cinepanettoni italiani...
Topesio
17 gennaio 2008 0:00
Ne mancano eccome!
Due su tutti:
1. 2001: Odissea nello spazio (gravissima dimenticanza!!!)
2. Blade runner

Così ho detto.
Arnold Schwarznegger
17 gennaio 2008 0:00
IL PADRINO 1 è OK, gli altri 2 sono kagate pazzesche, sciacquatura di piatti... astute operazioni commerciali x incassare camionate di soldi... ridicole e insulse nel Padrino 3 le scene di Mike che si confessa a Giovanni Paolo I e del vecchio mafioso avvelenato dai cannoli mentre assiste ai Pagliacci... terribile kitsch!!!!!!!!

Una vera opera d'arte dev'essere sobria, essenziale, concentrata, rigorosa come un teorema matematico: nel cinema questo può avvenire solo con l'opera prima, le altre diventano necessariamente brodo allungato e minestra riscaldata.
Fata Morgana
17 gennaio 2008 0:00
Per Ivan: ahahahaha! Sì, meriti di vederti la Corazzata e in più anche tutta la produzione di Carabinieri di fila!
Il Padrino 3 l'ho visto, sì, non mi è dispiaciuto, ma i primi 2 sono superlativi.
Sì! Parlavo proprio di Scarface di Hawks! Mi sa che l'abbiamo visto solo io e te... in genere quando si parla di Scarface tutti pensano a quello di De Palma, che non è male, intendiamoci, ma l'originale è mitico.
E invece che ne dici di Philadelphia? Colonna sonora insuperabile.
E L'Amante, di Jean Jacq Annaud?
io
17 gennaio 2008 0:00
L'allenatore nel pallone.
Franco
17 gennaio 2008 0:00
Il silenzio degli innocenti

Seven

The ring

Bram Stoker's Dracula (F. F. Coppola)
Arnold Schwarznegger
17 gennaio 2008 0:00
ROBOCOP
TERMINATOR
..... ma solo i n.1 della serie, che sono quelli veramente felici e originali, i seguiti sono cacate commerciali... geniale Schwarznegger come spietata macchina assassina in TERMINATOR 1 mentre nel 2 come robot buono che promette al ragazzino di non ammazzare nessuno fa solo cacare...
fa eccezione PREDATOR, il n.2 con Danny Glover (il negro di ARMA LETALE) è migliore del primo con Schwarzy, + suggestivo l'ambiente, giungla urbana invece di giungla verde, e il protagonista, duro poliziotto negro invece del commando-mercenario supermuscoloso.
Moana (....gia' Mario in precedenza )
17 gennaio 2008 0:00
Gola profonda ....un vero capolavoro .
Lor
17 gennaio 2008 0:00
L'Odio, Il Favoloso Mondo di Amelie (secondo me due capolavori)
IVAN
16 gennaio 2008 0:00
Per Criceto:
Jesus, ma carissimo...Hai dato un'occhiata generale ai post aperti?!
Con rispetto, ma se dovessi chiedere il “perchè” a ciascuno...
IVAN
16 gennaio 2008 0:00

Per Fata Morgana:
- Mea culpa! Sì, avevo dimenticato “Il Cacciatore”...Merito di vedermi “La Corazzata Kotionkin“ per tre giorni di fila!
- Concordo, la scena di Meg Ryan al ristorante è da oscar...Ma ancor più bella la battuta della tardona a fianco (il cameriere: “Cosa le porto, signora?” “Quello che ha preso lei!”)
- Ritengo che anche “Il Padrino 3” sia all'altezza della trilogia, non lo avrei separato dai precedenti. Forse non lo hai visto?
- “Scarface”...quale? Secondo me, il rifacimento di De Palma non arriva neanche alle ginocchia dell'originale di Hawks.

(P.S: È benvenuto tutto il miliardo...)
Giorgio
16 gennaio 2008 0:00
Aggiungiamo pure:
1) Le lumache vanno piano;
2) A tre passi dalla luna.
Fata Morgana
16 gennaio 2008 0:00
Schindler's list, Via col vento (inguaribile romantica io...)

Sì, bel post davvero, mi diverte.
milos
16 gennaio 2008 0:00
qualcuno volò sul nido del cucùlo

immenso!
criceto
16 gennaio 2008 0:00
Il post in se non è brutto,
Ma perchè farlo?
Forse perchè male non può farne?
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