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sugar magnolia 16 gennaio 2010 18:49
Bene bene.
E' stata messa della carne al fuoco e diversi punti di vista
appoggiati sul bilancino.
Il banale sillogismo populista PERFETTAMENTE SI ADATTA ALLA
NOSTRA REALTA' NAZIONALE IMPERANTE FIN DAL PRIMISSIMO
DOPOGUERRA.
E questo, almeno secondo il mio parere, lo dicono i fatti
nudi e crudi.
Proviamo a fare un'altra proporzione.
Prendiamo il governo del territorio dell'Emilia e quello
della Calabria.
Qui da noi, pur con alcune mazzette, favoritismi e
quant'altro, la cosa pubblica locale e' gestita con
criterio.
Non possiamo lamentarci dei servizi regionali e comunali,
anzi dobbiamo andarne fieri.
In Calabria la situazione e' sotto gli occhi di tutti.
Quindi, quando gli elettori eleggono amministatori in
Emilia, questi vanno al potere gestendo le cose con criterio
ed efficenza, non si intende la "res pubblica" come una
torta da spolpare a mani basse senza pudore ne' ritegno di
sorta.
Questi uomini lavorano bene, quegli altri malissimo.
Ora proviamo a proporzionare l'Italia con la Finlandia
(esempio gia' fatto a suo tempo).
Le analogie sono piu' o meno le stesse; quindi
CALABRIA : EMILIA = ITALIA : FINLANDIA
(anche questa e' una riduzione di comodo, lo so, non me ne
vogliate)
Quando gli amministratori Emiliani arrivano nelle stanze del
potere locale, appena eletti trovano un Humus piu' fertile,
una macchina ben rodata, criteri di efficenza gia' avviati e
percepiti in quanto tali, e dagli elettori, e da tutta la
struttura lavorativa gestionale (Comune, Regione,
Municipalizzate, Enti locali etc.)
Quindi, ne consegue che il lavoro deve solo essere
organizzato ed impostato su basi gia' ben delineate nel
corso delle amministrazioni precedenti.
Chi arriva al potere in quel di ROMA, ovviemente trova una
botte satura di merda e deve, per forza di cose muoversici
in mezzo per esercitare la propria funzione.
Chi arriva al potere in Finlandia invece trova un Humus
eccellente (2 culture differenti, ovvio, e' solo per fare un
esempio) e sin da subito inizia l'azione di governo su
binari gia' solidi e saldi.
Giustissimo che:
"...la "corruzione" derivante dal Potere non è nè
necessariamente AUTOMATICA, e nenneno PROPORZIONALE al grado
gerarchico raggiunto (e ci mancherebbe!)"
Ma il mio esempio (in un Forum certi concetti ampi e
complessi non vengono sviscerati interamente non per cattiva
volonta' dell'estensore, ma per la natura stessa del mezzo;
quando scrivo faccio del mio meglio ma puntualizzare il mio
punto di vista in ogni singola concetto esposto diverrebbe
noioso e ridondante) SI RIFERIVA ALL'ITALIA DELL'EPOCA DI
BETTINO E AL "modus operandi" imperante all'epoca.
Un quarantennio di DC ed il primo governo retto da un non
DC, tutte le porcherie fatte prima e durante, INSOMMA, CHI
FOSSE ASCESO A P. CHIGI ALL'EPOCA, .......... CHE "humus"
AVREBBE MAI TROVATO ??
Si prosegue con:
"... ma se i loro colleghi "meno integerrimi" non hanno
ancora fatto una COMPLETA man bassa, è PROPRIO perchè si
scontrano con l'opposizione di questi oscuri "anomali
normali" che rifiutano di adattarsi all'andazzo imperante
nell'ambiente"
Io sostengo invece che chi si fosse trovato al potere a ROMA
negli anni '80 avrebbe gioco-forza dovuto uniformarsi al
sistema imperante in quel periodo.
- Se non eri di "quella pasta" non andavi al potere.
- Se eri nelle stanze dei bottoni (perche' Capo del Governo
non lo diventi dal giorno alla notte) eri gia' "tarato" su
quegli standard
E ancora:
"così il loro operato deve MEDIARE le rigide disposizioni
dettate dalla Teoria con le situazioni che invece rilevano
"sul campo" - e che possono richiedere disposizioni di
tutt'altra natura"
D'accordissimo; infatti l'esercizio del potere e' (anche, ma
non solo) la mediazione tra i concetti etici (cosi' come
dovrebbe essere secondo ragione) e l'applicazione nella
pratica, tenuto conto di una serie enorme di variabili
(interne ed esterna, non stiamo al elencarle perche' sono
centinaia).
Quello che voglio dire e' che un politico, o una fazione di
politici, quando governano, che sia su base nazionale o
locale, si scontrano per forza con quanto seminato in
precedenza, possono migliorarlo o peggiorarlo a seconda
della loro integrita' 'personale, ma sicuramente non possono
cambiare "l'andazzo" in 4 e 4/8.
Esempio da me fatto gia' diverse volte e' elezione in luoghi
come Campania o Calabria.
Se non sei della "loro sponda", non ti fanno salire a
bordo.
PUNTO E BASTA !!
Nessun rompicoglioni deve dare fastidio.
Se il potere e' monopolizzato da un certo tipo di persone,
e' logico supporre che queste, vorranno altri come loro alla
successiva tornata elettorale.
E quindi muoveranno le pedine sulla scacchiera (controllo
dei voti, nomine nei posti chiave etc. etc.) in una certa
direzione che consenta SOLO E SOLTANTO AI LORO ACCOLITI DI
ENTRARE NEI POSTI IN CUI SI PRENDONO LE DECISIONI PIU'
"delicate" che per loro natura vanno ad influire nel tessuto
economico/politico di riferimento.
E purtroppo un eventuale cambiamento e/o rovesciamento di
certi malcostumi potra' partire solo dal basso, non
dall'alto, cioe' nel mutamento di mentalita' della gente che
eleggera' persone diverse che interpreteranno bisogni
diversi rispetto all'andazzo precedente.
Mi riferivo quindi all'Italia anni '80, poi su Bettino
ciascuno puo' pensarla come crede.
Mi spiace che il mio piccolo esempio sia stato sminuito ad
una "banalita' populista", non spiego sempre tutto perche'
diverrei noioso ( e magari gia' lo sono, perche' no ??)
-------------------------
Salutoni a TNT un bentornato al ns. Lucio, e' la prima volta
che ti leggo, quindi mi pare di capire che e' tutto OK.
Io lunedi' vado a fare l'11° esame, Biopsia esofagea,
speriamo bene .......
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Lucio Musto 16 gennaio 2010 11:35
"Se un uomo con un fucile incontra un uomo con la pistola,
l'uomo con la pistola è un uomo morto."
recitava una antico film western. Non è dogma certo, ma
c'è tanta verità in quest'affermazione, e spesso la
pistola serve anche solo per cercare di rimanere vivi nel
mondo in cui ci si trova.
Forse dovremmo anche sforzarci di comprendere che certe
corruzioni, per noi inaccettabili, sono poco più che
modesti compromessi, là dove le regole del gioco sono molto
differenti...
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IVAN. 16 gennaio 2010 1:16
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"PIOVE, GOVERNO (UN PO') LADRO!"
*****
(da Sugar:)
«Sillogismo: Il Potere corrompe = Più sali verso l'alto,
più sei corrotto.»
________________________
Non "sillogismo", Sugar: "luogo comune".
Infatti la "corruzione" derivante dal Potere non è nè
necessariamente AUTOMATICA, e nenneno PROPORZIONALE al grado
gerarchico raggiunto (e ci mancherebbe!)
La conferma di ciò deriva dalla miriade di bravuomini più
o meno "potenti" che, pur trovandosi nella posizione di
POTER approfittare del proprio ruolo, si sforzano invece di
conservare un minimo di integrità personale.
Di norma, costoro non sono sotto gli occhi dei riflettori,
ma se i loro colleghi "meno integerrimi" non hanno ancora
fatto una COMPLETA man bassa, è PROPRIO perchè si
scontrano con l'opposizione di questi oscuri "anomali
normali" che rifiutano di adattarsi all'andazzo imperante
nell'ambiente.
E costoro sono molti di più di quanto il nostro disfattismo
vorrebbe farci credere.
Personalmente ritengo che ad essere "anomali" siano invece i
politici davvero "corrotti dal Potere".
La maggioranza degli altri, pur essendo animati dalle
migliori intenzioni, sono soltanto consapevoli che la
Struttura Democratica prevista SULLA CARTA è semplicemente
INAPPLICABILE allo stato di cose REALE;
così il loro operato deve MEDIARE le rigide disposizioni
dettate dalla Teoria con le situazioni che invece rilevano
"sul campo" - e che possono richiedere disposizioni di
tutt'altra natura.
Vedi ad esempio il caso Rosarno:
Le disposizioni teoriche (o meglio: "generiche") possono
prevedere accoglienza, integrazione, tutela, espulsione,
diritti e doveri; fin qui okay.
La realtà rilevata sul posto richiede invece dei
provvedimenti dettati dal Buonsenso e dalla sensibilità
umana di trovare soluzioni "ad hoc" in circostanze
EXTRA-ORDINARIE, a costo di ignorare le rigide (ed
INADEGUATE, n.b.) disposizioni previste sui pezzi di
carta.
Questa libera iniziativa di "aggirare" le Leggi ne fa dei
"politici corrotti"?
Dipende; a volte sì, a volte no.
Il confine tra le due cose rimane sempre l'intenzione
personale del politico "trasgressore".
E comunque ci dà l'idea di quanto le parole "Potere" e
"Corruzione" siano molto più COMPLESSE della loro riduzione
ad un banale sillogismo populista. Almeno talvolta.
.
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t_n_t 15 gennaio 2010 20:34
Ciao Sugar, un salutino...bel post...ci sarebbe stato bene
nel thead da me attivato...ma anche qui...chiaramente...
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lucillafiaccola1796 15 gennaio 2010 19:05
Sugar Magnolia
Veramente interessante il tuo I Prodi [Romano?]
del Vatic.Ano! Me lo sono copiato!
Federico Lombardi ha due qualità... il fratello Luigi
Lombardi Vallauri [Meditare in Occidente] ed il nipote
Edoardo Lombardi Vallauri [Castelli in aria] due libri
veramente notevoli.... Li ho conosciuti entrambi a Radio Rai
3...
Il Gasbarri Alberto... suppongo parente del Maitizio quello
imitato da Neri Marcorè...
sta messo proprio male quanto a parentelele... pove
rino!!!!!
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sugar magnolia 15 gennaio 2010 14:56
I PRODI DEL VATICANO
Profondo rosso in Vaticano, ma stavolta non è la porpora
dei cardinali bensì il deficit dello stato più piccolo del
mondo, vittima anch’esso della crisi economica: 15 milioni
313 mila euro il disavanzo della Città del Vaticano, 911
mila euro quello della Santa sede.
Per correre ai ripari il consiglio dei cardinali ha definito
alcune linee di azione: valorizzazione del patrimonio
immobiliare, revisione degli asset finanziari, blocco del
turnover del personale, risparmi nei mass media.
In realtà il disavanzo sarebbe molto superiore, se nel
consuntivo 2008 fossero state conteggiate le perdite
relative ai corsi azionari e obbligazionari, investimenti in
valuta e in oro che costituiscono circa un terzo del
patrimonio della Sede apostolica (stimato in circa 1,4
miliardi di euro). Le perdite del 2008 si sommano al passivo
dell’anno precedente, pari a oltre 9 milioni di euro.
Ma se la Provvidenza sembra avere abbandonato i sacri
palazzi, ci pensano i cardinali a correre ai ripari. Con
l’aiuto di consulenti internazionali, il consiglio dei 15
cardinali incaricati dei problemi organizzativi ed economici
della Santa sede, presieduto da Tarcisio Bertone, ha
disegnato le nuove strategie di azione.
Al primo posto c’è la rivalutazione del patrimonio
immobiliare distribuito in Italia, Francia, Svizzera e Regno
Unito. Il valore, sottostimato, del portafoglio immobiliare
che fa capo all’Apsa (Amministrazione del patrimonio della
Sede apostolica) si aggira intorno ai 430 milioni di euro.
Nel 2006 ha prodotto oltre 36 milioni di euro di ricavi a
fronte di 18 milioni di euro di spese. Vanno poi aggiunti
gli immobili della Congregazione “de Propaganda fide”,
anch’essi molto sottostimati, pari a circa 53 milioni di
euro (incluso il Palazzo di Valentino in piazza Mignanelli)
e quelli dello Ior (l’Istituto per le opere di religione,
la banca vaticana).
Sul fronte degli investimenti immobiliari si affaccia ora il
Fondo pensioni per i dipendenti vaticani che costituisce
ormai la terza realtà finanziaria della Santa sede, dopo
l’Apsa e lo Ior. Il fondo acquisterà 12 filiali
dell’Unicredit a Roma, per un valore di 60 milioni di
euro, che verranno cedute in locazione allo stesso gruppo
bancario. L’investimento ha ricevuto il plauso degli
esperti, a differenza di un’altra operazione immobiliare,
gestita dallo Ior, che ha sollevato forti dubbi.
La banca vaticana ha venduto infatti due stabili alle spalle
del lussuoso quartiere Coppedè a Roma, per un totale di 80
appartamenti, più negozi, box e seminterrati. Ciascun
edificio è stato venduto a corpo per un ricavo totale di
circa 50 milioni di euro incassati dallo Ior. La società
che ha comprato gli edifici, però, ha messo in vendita i
singoli appartamenti, con diritto di prelazione per gli
inquilini. La cifra richiesta oscilla tra gli 1,2 e gli 1,5
milioni di euro ad appartamento, per un ricavo complessivo
di oltre 100 milioni di euro, cioè più del doppio di
quanto è stato pagato per l’acquisto.
Gli esperti si chiedono perché lo Ior non abbia trattato
direttamente la vendita degli immobili e perché si sia
accontentato di una cifra pari a metà del valore di
mercato.
Per monitorare e gestire il portafoglio finanziario l’Apsa
ha fatto una scelta nel segno della continuità e della
professionalità, ma destinata a far discutere: ha chiamato
Paolo Mennini, figlio di Luigi Mennini, già direttore dello
Ior e coinvolto nel crac del Banco ambrosiano.
Pure il governatorato rivedrà il settore finanza: fino a
oggi il portafoglio titoli era affidato a tre gestori
esterni (Goldman Sachs, BlackRock e Ubs). D’ora in poi la
gestione tornerà in seno al Vaticano, con l’aiuto di
quattro consulenti: Ettore Gotti Tedeschi, Massimo
Ponzellini, Pellegrino Capaldo e Carlo Fratta Pasini.
Come ogni altra multinazionale alle prese con la crisi,
anche oltretevere ci si prepara a ridurre il personale.
Negli ultimi due anni i dipendenti del governatorato sono
cresciuti di 200 unità, fino a un totale di 1.894
lavoratori, quasi tutti laici. Decisamente troppi per il
consiglio dei cardinali che ha chiesto di bloccare il
turnover e ottimizzare le risorse.
Tagli in vista anche nei mass media, in particolare alla
Radio Vaticana. L’emittente costa circa 20 milioni
l’anno. Il direttore generale, padre Federico Lombardi, e
quello amministrativo, Alberto Gasbarri, hanno presentato al
consiglio dei cardinali il piano di contenimento dei costi
dell’emittente, che entro il 2013 ridurrà il personale di
60 unità (grazie al blocco del turnover e all’uso del
digitale) scendendo da 390 a 330 dipendenti. Mentre
l’introduzione della pubblicità porterà alcune centinaia
di migliaia di euro di ricavi. Nuovi investimenti sono
invece previsti a partire dal 2009 per potenziare i servizi
internet e intranet.
Preoccupa i cardinali il calo nella raccolta dell’Obolo di
San Pietro (scesa da 101 milioni di dollari nel 2006 a 75
milioni nel 2008) e l’altrettanto consistente diminuzione
del contributo delle diocesi alla Santa sede, passato da 24
a 20 milioni negli ultimi due anni.
Insomma, si registra una drastica diminuzione delle offerte
e dei contributi inviati alla Sede apostolica, legata forse
anche all’uscita di scena del cardinale americano Edmund
Casimir Szoka, che aveva solidi contatti con i donatori
statunitensi.
Nulla di nuovo, almeno per il momento, ai vertici dello Ior:
il presidente Angelo Caloia resta confermato fino al
2011.
I CONTI D’OLTRETEVERE
Le cifre che è hanno imposto nuove linee d’azione
15,3milioni di euro il disavanzo della Città del
Vaticano.
911 mila euro quello della Santa sede.
1,4miliardi di euro patrimonio: complessivo della Sede
apostolica.
430milioni di euro: portafoglio immobiliare che fa capo
all’Apsa (Amministrazione del patrimonio della Sede
apostolica).
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E QUESTO E' IL PAPOCCHIO CHE CI TENIAMO IN CASA
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" Ovvero, che pur sapendo TUTTI QUANTI "cosa" era Craxi,
nessuno può opporsi alla loro operazione di "riabilitare"
ARBITRARIAMENTE(sic) quello che era stato un autentico
CANCRO UMANO della nostra Storia politica"
Nessun Canco-Umano, solo uno che e' arrivato al vertice e in
quanto tale era piu' corrotto dei quadri internedi o di
base.
SILLOGISMO:
IL POTERE CORROMPE = PIU' SALI VERSO L'ALTO PIU' SEI
CORROTTO
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lucillafiaccola1796 13 gennaio 2010 20:15
Ivan Tu scrivi:
"In breve, è un TEST per saggiare la mancanza di
opposizione della massa all'esercizio del Potere di pochi
farabutti altolocati"
Mi pare che di Test sulla "imbecillità" scelta dalla massa
e sopportata per mancanza di numeri da Noi, ne abbiano fatti
parecchi... Dovrebbero essere sicuri dei "fatti di cocaina"
loro !
Inoltre mi sembra che io potere lo eserciti solo 1 che non
è certo alto....locato.... si mette anche i rialzi nelle
"pappe"... Sempre con le scarpe, mai coi sandali o a piedi
nudi...kekkroce puerin !
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IVAN. 13 gennaio 2010 19:58
.
"CRAXI? UN EROE, MI CONSENTA..."
*****
(da Sugar:)
«Immagino che la puntata di Minoli su Craxi la scorsa sera
non l'abbia vista nessuno.»
_______________________
(E dagli con gli emuli di Tafazzi...)
Vista, invece. Anche se nulla di nuovo è stato aggiunto a
quanto già conoscevo.
A dire il vero, fatico ad immaginare che ci sia ancora
qualcuno che ignora quanto spiegato in quella
trasmissione.
Craxi è semplicemente INDIFENDIBILE; qualunque tentativo di
"rivalutarlo" si rivela solo un goffo autorete degno del
peggior Communardo Niccolai.
Eppure, eccoci qui a parlare di dedicargli una Via (ne
esistono già 5 o 6, peraltro), o a sorbirci i suoi osceni
rampolli che sbandierano i filantropici risultati della
"Fondazione Craxi", o a sentire un Premier che si vanta di
essere stato "un suo grande amico e referente" (nonchè di
averlo adottato come modello di Statista).
Ci credono forse tutti dei pecoroni disinformati?
No, peggio:
Ci credono tutti IMPOTENTI.
Ovvero, che pur sapendo TUTTI QUANTI "cosa" era Craxi,
nessuno può opporsi alla loro operazione di "riabilitare"
ARBITRARIAMENTE(sic) quello che era stato un autentico
CANCRO UMANO della nostra Storia politica.
Perchè provarci PROPRIO con Craxi, quindi?
Perché riuscire a riabilitare uno come "lui"
significherebbe poter riabilitare a piacimento CHIUNQUE.
In breve, è un TEST per saggiare la mancanza di opposizione
della massa all'esercizio del Potere di pochi farabutti
altolocati.
In un Paese civile, chiunque avanzi anche solo la PROPOSTA
di una cosa del genere verrebbe politicamente sputtanato a
vita; fine carriera, chiuso, stop.
Qui? Facile che ci riescano pure. In barba all'indignazione
di 60 milioni di cittadini che non hanno alcuna voce in
capitolo.
.
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lucillafiaccola1796 13 gennaio 2010 19:12
A proposito di vie....
Sugar! Hai fatto lo stesso errore che ha fatto il comune di
roma o trasporto comunale se non l'hanno privatizzato come
le forze armate e la protezione civile....
Ma la costituzione... indica il capo dello stato come capo
delle forze armate... Ci volessero privatizzare anche il
Neapolitan of Savois?
Su un autobus c'era scritto "via Dalla Chiesa"
e leggendolo, noi, poveri ottusi... siamo andati via dalla
chiesa... tutte le chiese vuote aho!!!!
Quando se ne sono accorti... che facevano ridere i
polli...l'hanno cambiato in via carlo alberto dalla
chiesa!
Con il tuo "via bettino craxi" inviti tutti a disfarsi anche
del bettino defunto.... eh eh eh eh!
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sergio2 13 gennaio 2010 16:29
Qualche replica… partendo dall’antivigilia di Natale
2009.
X TNT
Nel mio brevissimo intervento del 23 dicembre rispondo al
tuo intervento in pari data ma anche agli interventi
“extra-large” che ci hai regalato nel giorno
dell’Immacolata Concezione. In particolare al secondo
intervento, perché al primo ho già più volte
indirettamente risposto con le mie critiche
all’impostazione duale con cui si tende ad affrontare ogni
questione; unico aspetto dell’intervento che merita a mio
avviso di essere preso in considerazione.
Nel mio intervento, non a caso cito l’insistenza del tuo
ragionare intorno al “governo del mondo”, non a caso
sviluppo un ragionamento proprio intorno alla guerra in Iraq
citata, in modo dozzinale tra tante altre questioni, nel tuo
secondo intervento del giorno 8 dicembre o, per meglio dire,
nell’intervento da te ripreso.
Il mio scopo non è affermare che i “più non
comprenderebbero” (non ho scritto ciò, non lo penso e non
mi appartengono questi comportamenti pietosamente
paternalistici).
Ho scritto di “evidenza” e di maggioranza alla quale non
è evidente la fittizia contrapposizione tra le due
coalizioni politiche.
Il fatto che qualcosa per la maggioranza non risulti
evidente non significa che questa maggioranza non è in
grado di comprendere ma che per un insieme di fattori non ha
consapevolezza di qualcosa che a me appare evidente.
Non ho la pretesa di aver capito e di spiegare agli altri
qualcosa; espongo le mie valutazioni e cerco di confrontarmi
con gli altri nel tentativo di comprendere perché gli altri
giungono a conclusioni profondamente diverse dalle mie,
lasciando la porta aperta all’ipotesi che siano sbagliate
le mie valutazioni.
Ho invece affermato che sono poco interessato e affascinato
da certe tesi perché, come spiego, le trovo poco
convincenti (vedi esempio Iraq) e produttive (peggio della
fiducia nella provvidenza di manzoniana memoria: se i miei
avversari sono dei burattini e i veri avversari sono
irraggiungibili dietro le quinte allora quanto vale
dedicarsi all’orto e ignorare ogni velleità di impegno
civile).
In ogni caso, attendo le tue “preannunciate”
precisazioni, ovviamente se vorrai darle.
*******************
A proposito di privatizzazioni (prendendo spunto da un
intervento di TNT).
Dovrebbe essere superfluo specificare che tanti termini
politici e\o economici, o in generale che appartengono alle
scienze sociali, sono “infelici isole verbali” che
evocano mondi fantastici o terribili ma che in ogni caso
vanno riempiti con qualcosa, diversamente diventano “isole
del nulla”.
Il problema sta proprio in questo: l’utilizzo di termini
vaghi trasformati in splendidi, coinvolgenti, appassionanti
ed emozionanti programmi politici.
Il termine “privatizzazione” è una pernacchia, anzi una
puzzolente scoreggia, se non si riempie questo termine
“svuotante”, come la diarrea accompagnata dal vomito,
con precise indicazioni sul come, quando e perché.
Se qualcuno scrive della privatizzazione come di una
“favoletta” che “sarebbe servita a rendere più snelli
e produttivi gli enti pubblici” probabilmente ha per
riferimento mentale un’altra favoletta che ci vuole
raccontare.
Un raccontastorie contro un altro raccontastorie… ma tutti
con storie più o meno favolistiche e nessuno che vuole
cercare di rendere intelligibile la storia.
Ieri favoletta pro-privatizzazione, oggi favoletta
contro-privatizzazione.
Perché qualcuno che chiedeva e interrogava sul “come”
privatizzare (tempi, modalità, obiettivi) c’era prima che
le privatizzazioni prendessero corpo, quando i tanti critici
di oggi delle privatizzazioni allora osannavano e si
trasformavano in tappetini per i piedini dei grandi statisti
“privatizzaturi”!
Poco consolante e soprattutto poco vero concludere "anche se
poi mi consolo quando vedo che le stesse puttanate sono
scritte su tutti i manuali, senza distinzioni”.
Falso, le distinzioni c’erano eccome e non tutti
scrivevano le puttanate scritte allora e ripetute adesso ma
rivolte a un’altra direzione.
Se poi vogliamo ridurre tutto il problema delle pessime
privatizzazioni, in testa Telecom, con il problema delle
bollette gonfiate… contenti voi. Evidentemente vi siete
già scordate le vessazioni a cui erano sottoposti milioni
di utenti-carcerati!
Morale di questa piccola storia ignobile.
Non è la privatizzazione che va demonizzata, perché non ha
soddisfatto le aspettative. Andavano denunciate le declamate
aspettative delle privatizzazioni per quello che erano:
truffaldine illusioni o pessimi esercizi svolti da
illiberali liberali dell’ultima ora.
Quelle privatizzazioni avvenero senza realizzare le
necessarie premesse per evitare che i cittadini, derubati
per costruire e "infeudare" le aziende pubbliche, fossero
nuovamente derubati con la svendita delle aziende pubbliche
e il trasferimento del potere dal pubblico a cricche
private.
I più si produssero in servili affermazioni, per stupidità
o compiacenza verso i potenti di turno, tacendo sulle
modalità delle privatizzazioni e oggi sono in prima fila
nel criticare gli effetti delle privatizzazioni.
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Ivan e Sugar, a proposito di Lega.
La Lega raccoglie, a mio avviso, domande politiche inevase,
scontento e malessere diffuso, problemi reali del vivere…
dando risposte inadeguate e di pancia.
Sempre più impelagata nelle trame di potere, non riesce ad
esprimere una cultura politica del “fare rispettando” le
leggi e la legalità.
Il pur bravo Maroni, con Rosarno, ha dimostrato quanto la
Lega sia democristiana senza cultura: analfabetismo politico
di stampo democristiano, questo è quanto esprime la
Lega.
Non dovrebbe, ne va della propria credibilità politica e
intellettuale, il Ministro dell’Interno rilasciare
interviste in cui alza il dito accusatore su poteri locali e
Magistratura, che avrebbero disatteso le leggi, dimenticando
che il Governo, e specificatamente il Ministero
dell’Interno, è presente in ogni Provincia con un signore
che si chiama Prefetto e tutto l’apparato che da questo
signore dipende: Prefettura - Ufficio Territoriale di
Governo, organo periferico del Ministero dell’Interno.
Da anni la Lega lamenta la cattiva applicazione della legge
Bossi-Fini.
Maroni ha il dovere di onorare la legalità delle leggi che
“loro” hanno imposto a tutti noi.
Ha Maroni allertato i Prefetti per verificare le situazioni
stile Rosarno, note da anni?
Ha il Ministro degli Interni, sulla scorta delle meticolose
segnalazioni prodotte negli anni da molte inchieste
giornalistiche se non dai solerti Prefetti, sollecitato il
collega Alfano a mandare degli ispettori in quelle terre
italiche in cui la Bossi-Fini è sotto gli occhi di tutti,
magistrati compresi, violata? E’ intervenuto sulle
indolenze e negligenze degli enti locali, ASL e direzioni
provinciali del lavoro?
E dal momento che l’ASL territorialmente competente è
COMMISSARIATA, quali provvedimenti ha preso il ministro
Maroni nei confronti di quella specifica ASL e delle ASL
inadempienti?
Non sapevo fossero sparite dai nostri codici
l’obbligatorietà dell’azione penale e le previsioni dei
reati di omissione d’atti d’ufficio e di attentato alla
sicurezza e incolumità dei cittadini.
Se fossi Maroni mi divertirei a fare pulizia, per essere
credibile. Ma non sono Maroni… sono solo un povero
stronzo.
Ancora sulla “Lega democristiana” passando dal buon
Maroni al confuso Calderoli, ministro della Complicazione
Semplificata.
Riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori:
risparmio previsto in finanziaria 12 milioni; dopo pochi
giorni tutto rinviato ancora una volta.
Tutto sospeso, come il fantomatico programma di eliminazione
delle province, presente nel programma del PdL ma non c’è
il consenso della Lega e così non sappiamo sul tema il
Governo che intenzioni ha.
Come non conosciamo quali siano i programmi di
semplificazione, mentre conosciamo il programma
democristiano della complicazione calderoliana: per
cancellare un posto bisogna crearne due.
Così abbiamo una sola certezza: il federalismo prima o poi
arriverà ma solo dopo aver studiato bene come garantire una
lievitazione dell’apparato elefantiaco dello Stato in
funzione partitocratica e clientelare, ovviamente senza
migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione,
riducendo la trasparenza, aumentando gli sprechi e i
conflitti tra organi dello Stato. Ovviamente, con l'aiuto di
Casini, Bersani e successore, Di Pietro...
Se fossi Calderoli, semplificherei… ma sono solo uno
stronzo complicato.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Il Trattato di Lisbona, ancora su un intervento proposto da
TNT.
Francamente non sarei così drastico.
Varrebbe la pena leggere il Trattato (o meglio i Trattati
riformulati alla luce delle modifiche di Lisbona) ed essere
più precisi e circostanziati nelle critiche con riferimenti
puntuali a codici, leggi, articoli…
C’è tanta aria fritta in quanto scritto nell’articolo
riportato da TNT, ma se piacciono le affermazioni
categoriche e non argomentate e dimostrate… allora
accontentatevi della mia affermazione: aria fritta.
C’è un’altra soluzione?
Sì! Prendetevi la briga di leggere i Trattati, le proposte
di legge, i documenti… e non prendete per oro colato quel
che scrive chi vi è più simpatico (compreso me, simpatia o
antipatia a parte).
Se non si conoscono i termini delle questioni poste, per non
essersi documentati sul loro stato attuale e sul decorso
storico, si rischia di dire solo stupidaggini e queste non
sono mai servite a risolvere i problemi e nemmeno a
chiarirsi le idee.
Fare controinformazione è difficile: richiede dedizione,
studio, ricerca e intelligenza…
Le scorciatoie producono solo tanti piccoli “fede”.
°°°°°°°°°°°°°°
Per il momento è tutto... tanto per iniziare in armonia il
2010.
Buon anno a tutti!
|
sugar magnolia 13 gennaio 2010 16:12
Immagino che la puntata di Minoli la scorsa sera non l'abbia
vista nessuno .......
Ma tanto gli intitoleremo la strada:
VIA BETTINO CRAXI
(al posto di via San Vittore, con il simbolo della
pesciolina Lory sullo sfondo, ...... PER NON DIMENTICARE
.......MAI !!)
|
sugar magnolia 11 gennaio 2010 11:32
MINOLI, UN GRANDE GIORNALISTA (almeno per me)
---------------------------
Bettino Craxi in prima serata Rai (stasera, La storia siamo
noi, RaiDue) è già, di per sé, un evento. E lo è ancora
di più perché Giovanni Minoli è riuscito a trattare un
materiale ancora così incandescente restando fedele al suo
stile e al suo modo di fare storia in tv. Niente condanne
senza appello, niente riabilitazioni, quasi che esistesse un
qualche tribunale accreditato, con il variare delle
circostanze, ora a gettare negli inferi, ora a sottrarvelo
per ricondurlo in cielo, un lottatore politico caduto
(malamente) lungo la sua battaglia. Se, come credo, si
tratta piuttosto di restituire Bettino Craxi, con i suoi
meriti e le sue colpe, non al culto dei suoi fedeli o alla
esecrazione dei suoi nemici ma più semplicemente alla
nostra storia, e quindi di discutere liberamente e
criticamente di lui, del suo tempo e della sua (controversa)
eredità, non c'è dubbio che questi ottantacinque minuti di
tv siano molto più utili, e interessanti, delle
entusiastiche agiografie e delle feroci stroncature di
questi giorni.
A un pubblico per definizione non specialistico come quello
televisivo Minoli prova semplicemente a raccontare (anche se
la cosa non è davvero semplice) chi è stato Craxi. E lo fa
lasciando parlare immagini mai banali (belle, illuminanti, e
sin qui praticamente sconosciute, quelle del socialismo
autonomista milanese degli anni Cinquanta e Sessanta), e
dando voce ai testimoni, lungo una narrazione che cerca di
individuare le costanti dell'uomo e della sua politica, ma
anche di ricostruirne a grandi linee le diverse stagioni.
Il giovane delfino di Pietro Nenni che si fa le ossa (e
forma la sua squadra) nelle amministrazioni di
centro-sinistra di Milano. Il quarantenne che nel 1976, dopo
le dimissioni di Francesco De Martino, diventa segretario
del Psi soprattutto in ragione della sua (presunta)
debolezza, e in nome della sopravvivenza stessa del partito
(primum vivere, fu il suo motto degli esordi) scommette
sull'impraticabilità del compromesso storico, lancia la
doppia sfida alla Dc e al Pci che assieme disponevano del
settanta per cento dei voti, e di fronte al sequestro del
più importante dei suoi avversari, Aldo Moro, cerca a
tentoni, solitario e additato allo sdegno popolare, una via
per evitarne l'assassinio.
--------------------------
Da non perdere, anche, se non altro, per poterne parlare
male poi, ................
|
sugar magnolia 11 gennaio 2010 8:31
Sugar stanno per aprire le banche islamiche che non danno
interessi come voi...ci fidiamo di più... emigreremo in
massa coi nostri depositi che portano pro-fitti solo a
voi
Solo chiacchiere, sul suolo italiano non aprira' nessuna
banca islamica.
CMQ L'ARTICOLO PIACE ANCHE A ME, L'HO LETTO CON PIACERE.
A proposito di leggere; sto leggendo:
"Dentro l'Opus Dei"
Sapevo fosse una setta di fanatici, gente che strappa i
ragazzini alle famiglie naturali a partire dai 15/16 anni,
pero' leggere la testimonianza di una ex Numeraria che
descrive tutto per filo e per segno ....... E'
SCONCERTANTE.
Avevo letto testimonianze riferite all'Opera negli anni '60
o giu' di li', ma questo libro si riferisce va dal 1986 al
2001.
Agghiacciante !!!
|
lucillafiaccola1796 10 gennaio 2010 19:49
Volevo scrivere Aug [auguri]... m'è scappato il mignolo...
del resto questo dito ha un brutto inizio "migno" e fa come
gli pare Ah Ah Ah
|
lucillafiaccola1796 10 gennaio 2010 19:47
t_n_t Hai fatto benissimo a copiaincollare questo
articolo... Solange Manfredi...sempre bravissima... noi
dobbiamo imparare e distribuire il pensiero dei Giusti,
quindi hai fatto benissimo!
Grazie buona salute ed sug!
|
t_n_t 10 gennaio 2010 19:19
Ma si...incominciamo nel nuovo anno a parlare di una
"conquista" che dopo oltre un secolo finalmente è
riuscita...unificare l'Europa!
Che bello!!!
Ora, come ultimamente ho preso gusto, proverò a far
intervenire (forse) IVAN scrivendogli che non si comporta
correttamente a scansare argomenti di carattere rilevante ed
in linea con il titolo del thread che LUI ha attivato, e LUI
(forse) interverrà rispondendomi: "Team, gli articoli
copia/incolla non sono graditi perché il reale autore non
può venire interessato dalle nostre eventuali
repliche...nonché dalle nostre disquisizioni d'arte sui
quadri e le cornici..."
Vabbè, io comunque questo bell'articolino reperito su uno
dei miei siti attualmente preferiti (quello dell'Avv. Paolo
franceschetti), lo riporto ugualmente e ci aggiungo pure la
provocatoria frase: "Cari intelligenti ragionatori, quanto
è appena entrato in vigore raggira la democrazia?"
---
lunedì 4 gennaio 2010
AL CITTADINO NON FAR SAPERE......
Di Solange Manfredi
Ebbene sì, lo confesso, la sera del 31 dicembre ho atteso
con grande curiosità, ed un fondo di speranza, il messaggio
alla nazione del Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano.
Ero proprio curiosa di sapere cosa avrebbe detto, cosa
avrebbe sottolineato tra le tante cose successe in questo
2009. Ma, sopratutto, attendevo di sentire cosa avrebbe
detto circa il Trattato di Lisbona. Desideravo sentire come
il Presidente della Repubblica avrebbe trattato questo
argomento, ovvero quello che è stato sicuramente, a livello
internazionale, l'evento più rilevante non solo di questo
secolo, ma anche del precedente. I lavori per realizzare una
Europa unita hanno, infatti, impegnato tra i più importanti
studiosi sin dai primi decenni del '900, ora ci siamo, dal
01 dicembre 2009, con l' entrata in vigore del Trattato, il
progetto si è realizzato, L'Europa Unita è nata! Rilevante
no?
Certo ero rimasta sorpresa che nessun festeggiamento avesse
salutato tale evento, che nessuna trasmissione televisiva
avesse trattato la “conquista”, ma il Presidente della
Repubblica, ero certa, almeno qualche cosa l'avrebbe
detta.
E così eccomi, comodamente seduta davanti alla televisione,
ad attendere il discorso. Inizia la trasmissione e manca
l'audio, accidenti! Dopo poco fortunatamente arriva anche
l'audio. Ascolto con attenzione, sono attentissima sino alla
fine e........nulla! Sul Trattato di Lisbona nulla! Mi dico:
"non è possibile, sicuramente sarà la prima cosa che ha
detto quando non c'era l'audio". Quindi mi precipito al pc,
e cerco in internet il discorso scritto. Lo trovo, lo leggo,
lo rileggo, lo rileggo, cerco e......nulla, neanche una
parola. Possibile?
Come è possibile che il Presidente Napolitano non dica
neanche una parola su tale "conquista"? Siamo in Europa,
parte della nostra sovranità verrà gestita da Bruxelles e
nemmeno una parola? Perché?
Perché, probabilmente, trattare l'argomento, anche in
maniera “parziale”, potrebbe far nascere delle
curiosità nei cittadini e vuoi mai che, con questo
infernale strumento che è internet, a qualcuno venga la
malsana idea di digitare su un motore di ricerca “Trattato
di Lisbona”? Pericoloso, meglio non farne proprio cenno,
meglio tacere.
Il Presidente però ha cura, nel suo discorso, di
sottolineare il suo pensiero: le riforme sono necessarie e
la seconda parte della Costituzione può essere
modificata.
Ed allora mi domando di cosa stia parlando. E sì perché
oggi parlare di possibili modifiche della Costituzione,
della sua salvaguardia dei diritti fondamentali, ha il
sapore di una “leggerissima” presa in giro.
E' l'Europa che decide, noi non abbiamo più strumenti per
difendere la nostra Costituzione, neanche qualora vengano
modificati i diritti fondamentali. Proprio così.
Non ci credete? Facciamo degli esempi, così la situazione
potrà apparire più chiara.
Poniamo che un giorno i cittadini italiani si accorgano che
l'adesione al Trattato di Lisbona non è una cosa buona, la
domanda è: possono adoperarsi per esercitare la loro
sovranità e chiedere l'abrogazione della legge di ratifica
al Trattato tramite referendum? In altri termini: possono
dire no all'Europa?
NO! Perché il referendum abrogativo (secondo comma
dell'art. 75 della Costituzione) non è ammissibile in caso
di: “leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di
indulto, di autorizzazione a ratificare trattati
internazionali".
Ok, non perdiamoci d'animo. Non abbiamo strumenti per dire
no all'Europa, ma se l'Europa dovesse emanare una direttiva,
non dico che ci danneggia, ma che contrasta con i valori
fondamentali della nostra Costituzione, ci sarà sicuramente
la possibilità di proporre un referendum abrogativo o
rivolgerci alla Corte Europea, che diamine, siamo in
democrazia!
NO! Infatti non esiste l'istituto del referendum abrogativo
in Europa, né può chiedersi alla Corte di Giustizia la
disapplicazione di una direttiva in uno Stato membro perché
questa confligge con la sua Costituzione.
Va bene, restiamo in Italia, strumenti ne abbiamo, che
diamine. Ad esempio, se in attuazione di una direttiva
comunitaria il nostro legislatore dovesse emanare delle
norme che violano palesemente la nostra Costituzione, sono
norme interne, sicuramente si potrà ricorrere al custode
per eccellenza della nostra Costituzione, all'organo
supremo, ovvero alla Corte Costituzionale!
NO! Infatti non è ammissibile il ricorso alla Corte
Costituzionale per atti normativi dell'Unione Europea o
leggi che li recepiscono, ovvero norme collegate ad impegni
comunitari.
Dunque, ricapitolando:
Non possiamo sottrarci all'Europa.
Se l'Europa emana una direttiva che contrasta con i diritti
fondamentali della nostra Costituzione non possiamo adire la
Corte di Giustizia chiedendone la disapplicazione
Se una direttiva, o le norme interne ad essa collegate,
violano apertamente i principi fondamentali della nostra
Costituzione non possiamo neanche fare ricorso alla Corte
Costituzionale.
Detto in altri termini: se l'Europa dovesse reintrodurre la
pena di morte, ampliando le previsioni purtroppo già ora
esistenti, e noi italiani dovessimo dire no a questa
previsione, magari con un referendum con una adesione del
100% dei cittadini, questo non servirebbe a nulla. La pena
di morte verrebbe reintrodotta e noi non avremmo alcuno
strumento per fermare questo abominio, non la possibilità
di dire no all'Europa, non la possibilità di chiedere alla
Corte di Giustizia che la norma non venga applicata, non la
possibilità del ricorso alla Corte costituzionale.
Nulla!
Visto che questa è la situazione, che senso ha parlare
ancora di possibile modifica della Costituzione?
Nessuna, la nostra Costituzione può essere modificata da
Bruxelles (e presto sarà modificata e, temo, in peggio)
anche nei diritti fondamentali e noi cittadini non possiamo
farci assolutamente nulla.
Forse era questo che il Presidente Napolitano doveva dire ai
cittadini, forse è per questo che il Presidente Napolitano
non ha neanche accennato al Trattato di Lisbona.
|
lucillafiaccola1796 9 gennaio 2010 18:38
Sugar stanno per aprire le banche islamiche che non danno
interessi come voi...ci fidiamo di più... emigreremo in
massa coi nostri depositi che portano pro-fitti solo a
voi..eh il nuovo slogan la concorrenza è la concorrenza
sostituisce quello gli affari sono affari....
|
lucillafiaccola1796 8 gennaio 2010 18:57
Come essere vivente soggetto a miglioramento
SIIIIIIIII!!!!!!
Per il resto... NOOOOOOOOO!!!!!!
|
sugar magnolia 8 gennaio 2010 15:10
Tse'.........
tutti a sparere a zero contro le banche.
E' fin troppo facile, anche se magari qualche ragione c'e
pure.
------------
Agli imprenditori non li date perché magari non vi danno
abbastanza garanzie
Vero, la banca non deve rischiare sofferenze, essendo
soggetto quotato in borsa, le sofferenze fanno calare
l'indice (ma non solo quelle, ovvio c'e' tanto altro)
------------
... ed allora ci giocate a monopoli in borsa fra voi
banchette?
Si' certo, ci prestiamo il denaro (scambi che avvengono di
notte, per non turbare i mercati aperti) e il tasso che ne
esce si chiama
E.U.R.I.B.O.R. (European Interbanking Offered Rate)
-----------
Finché non vi rivendete le azioni... avete solo carta
straccia
Assolutamente no, abbiamo i capitali (nostri e dei depositi,
che poi fruttano a noi, piu' tante altre voci che non ti sto
ad elencare)
-----------
... e certo la gente non investe i suoi soldi in carta
igienica usata... vi usa solo come cassaforte...
Ci sono 3 funzioni;
1/ Cassaforte
2/ Erogazione prestiti/fidi
3/ Servizi finanziari (compravendita titoli/azioni e/o altri
prodotti sul mercato)
----------
tanto a interessi zero
Sai ...... sono tempi difficili
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
°°°°°°°°°°°°°°°°°
LUCILLA,
MA TU MI VUOI UN PO' DI BENE ?????
|
lucillafiaccola1796 4 gennaio 2010 20:12
Il bonazzo Luigi DM invece mi è piaciuto! Sembrava
Trevaglio ai tempi dell'unità...
Pensate quanto è buono il bonazzo Luigi... manco i
centesimini da 1/100° gli getterebbe al dia voletto o
diavo lètto di Orco.Re....
Ed a proposito di Banche... mo che ci fate co' tutti sti
soldi che si dice siano rientrati con lo sputo fiscale? Agli
imprenditori non li date perché magari non vi danno
abbastanza garanzie... ed allora ci giocate a monopoli in
borsa fra voi banchette? Finché non vi rivendete le
azioni... avete solo carta straccia... e certo la gente non
investe i suoi soldi in carta igienica usata... vi usa solo
come cassaforte...
tanto a interessi zero... è meglio comprarci un bel pezzo
di terra da coltivare...almeno zappi e magni...
|
sugar magnolia 4 gennaio 2010 12:16
....COME IL SOLO CHE STA COMBATTENDO il Diavolo (cosi' lo ha
definito vero ??) a dispetto di tutto e di tutti, mettendosi
di traverso perfino con il pres. della repubblica che
invece, ad ogni verbo profferito, dovrebbe essere meritevole
solo di ampi consensi.
Fermo restando che il suddetto Presidente non conta
assolutamente nulla, tanto che i costituenti non gli hanno
attribuito altro potere se non quello di sciogliere le
Camere e nominare i Ministri (su proposta del Pres. del
Consiglio) e dice cose talmente scontate e banali che non si
puo' non approvare quello che risulta nei fatti solo un mero
esercizio di rappresentanza nazionale dell'unita' del
paese.
Quindi, ponendosi in rotta di collisione anche con la
massima autorita' dello Stato, il Tonino si e' ritagliato la
sua fetta di sostenitori che riconoscono nel loro prode
"l'ultima linea di difesa contro il diavoletto di Arcore"
Insomma, ricorderete la pioggia di monetine di Craxiana
memoria; travolto dagli eventi Bettino riparo' in Tunisia
protetto dalle autorita' locali e anche con il tacito
assenso della nomenklatura italiana.
Fu lasciato' li', abbandonato da tutti, a morire come un
cane (e non era certo esente da colpe, anzi, peccato pero'
che i 3 del C.A.F. vennero disintegrati nella stratosfera,
ma i capi di quello che era all'epoca PDS non vennero
nemmeno sfiorati, ma questa e' un'altra storia)
E ora arriva una proposta simile:
come un vecchio generale golpista che ha torturato, ucciso e
soppresso la liberta' del paese, gli facciamo una bella
Amnistia su misura, lo mandiamo all'estero e gli garantiamo
l'immunita' daigli atroci crimini commessi all'interno del
paese.
Questo ci da' la misura dello stato dell'opposizione.
GOVERNEREMO PER I PROSSIMI 20 ANNI (Fini permettendo,
s'intende.....)
Fini poi merita un'altra esposizione a parte, questa volta
pero' la cosa e' assai piu' subdola che non le sparate di
quei 2 cretini (ooops speriamo di non finire sotto processo
per vilipendio), l'uomo sta attraversando una profonda crisi
di coscienza e di identita', oppure e' un vero animale
politico che si sta astutamente posizionando in attesa delle
politiche del 2013.
Ci ragioneremo sopra prossimamente
|
sugar magnolia 4 gennaio 2010 11:58
errata corrige.
Hoi da fare ma mi sono rritagliato 20 min per esporre questo
argomento che mi ha colpito molto.
IL neo Euro deputato De Magistris recentemente ha profferito
un'uscitina davvero intelligente, forse dal suo punto di
vista meramente provocatoria (ma visto lo standard del suo
capo Tonino non ci conterei troppo)
La proposta di fondo - scrive l'ex pm - è questa: gli
garantiamo la possibilità di lasciare l'Italia senza
conseguenze. Non c'è trucco e non c'è inganno: solo il
bisogno di ritornare ad essere una nazione democratica e
civile". E rincara: "Un volo di Stato con annesso Apicella e
magari una graziosa signorina. Destinazione? Consigliamo le
isole Cayman. E se si annoia? Qualche cavallo e stalliere di
fiducia li potrebbe trovare anche lì. Il Parlamento
tornerebbe al proprio compito perché svincolato dalla sua
agenda giudiziaria che oggi detta i temi".
BENE....
Io che sono di destra, o meglio, che sostengo il Governo
Berlusconi, che voto Lega, ma il mio voto confluisce in al
Berlusca, io mi chiedo:
Ma noi di destra abbiamo di che lagnarci di questo modo di
fare opposizione ??
Dobbiamo sentirci offesi o risentiti ??
Dobbiamo indignarci di fronte a tanta grettezza umana e
intellettuale ??
Certo che no, DOBBIAMO GIOIREe dobbiamo accendere tanti ceri
in Chiesa quante sono le volte che il prode Tonino e il suo
nuovo accolito aprono bocca; questi, come sottolineato da
piu' parti, sono i migliori alleati di S.B., sono le truppe
Brancaleone che contribuiscono a schifare il popolo italico
che disilluso e schifato lo e' gia' di suo.
Ma qual'e la ragione di tale comportamento ??
Io ritengo che queste uscite intrise di basso populismo da
borgata, condito con battute e doppi sensi di tale basso
livello che non fanno ne' ridere ne' piangere,
semplòicemente fanno il ns. gioco....... beh' credo che
dietro ci sia un calcolo politico ben orchestrato.
Inbfatti cosi' facendo il Tonino nazionale gioca a
rmpiattino con l'elettorato scontento accreditandosi COME IL
SOLO CHE STA COMBATTENDO
|
sugar magnolia 4 gennaio 2010 11:44
Ho molto da fare ma mi sono ritagliato 20 min per esporre q
|
IVAN. 30 dicembre 2009 16:40
.
(da Sugar:) «È riduttivo...non è stata menzionata
l'esasperazione che ha portato il 40% degli elettori del
Nord a votare Lega.»
Diciamo che era già implicita in questo passaggio:
(...) «Il Federalismo" rappresentava solo una "ideologia"
come un'altra per approfittare di un Sistema di regole che
(in QUEL particolare momento) avrebbe permesso persino al
Nulla più totale di conquistarsi un notevole spazio in
politica.»(...)
In altre parole: una volta compromessi i primi 3 partiti in
classifica, i consensi sono passati IN AUTOMATICO al
4°...ma solo PER ESCLUSIONE, non certo per "intima
condivisione di ideali".
Insomma, in QUEL particolare momento perfino il Club di
Topolino avrebbe potuto catalizzare i voti vaganti degli
"esasperati".
(Riduttivo anche questo, lo so, ma non mi sento di
dettagliare più di tanto.)
=============================
(da Sugar:) «C'è molto di più...sarebbe una analisi che
richiederebbe ore di preparazione, spero di riuscire a
farla...anche se poi non interesserà nessuno.»
Cazzo. Qui sembra esserci un'epidemia di demoralizzati che
si fanno i conti in tasca da soli.
Hai letto un po' degli ultimi OT, Sugar? La situazione del
forum è quella, e NESSUNO di noi può farci niente.
QUALSIASI utente potrebbe avanzare le tue stesse identiche
perplessità. Ma servirebbe solo ad aumentare il livello di
mutuo scoglionamento.
Molto più propositivo sarebbe invece sforzarsi di CAMBIARE
il nostro approccio personale a questo Spazio.
Parlando solo per me: no, non sarei molto "interessato" ad
un'analisi sul tema "Lega", ma questo non deve significare
NULLA, per te.
Se il tuo scopo nel postare fosse solo di trovare degli
interlocutori, avresti perso IN PARTENZA, anche se ti
rispondessero in 50.
Quali sono gli "altri scopi" nel postare in questo
trita-post? Confermo: io posso solo suggerire quali sono gli
scopi da EVITARE; gli altri scopi (ammesso che ne rimangano)
affiorano da sè.
.
|
sugar magnolia 29 dicembre 2009 16:04
"...Perdona la stringatezza...ma mi sembra già più di
quanto merita il "fenomeno"
No, non sono d'accordo, non e' stata menzionata
l'esasperazione che ha portato il 40% degli elettori del
Nord a votare per:
" un'Istituzione politica di privilegiati intrallazzoni al
pari delle altre"
Certo, andando a Roma altro non puoi fare che calarti in
quell'ambiente e pian pèiano ne asorbi anche e soprattutto
i germi e i microbi.
Impresentabile poi e' la grettezza intellettuale degli
esponenti nazionali e soprattutto locali (questo e'
innegabile sono il primo ad ammetterlo) per non scordare poi
i prodi Speroni e Borghezio in quel di Stasburgo.
QUANDO POI APRONO BOCCA SU QUESTIONI DI POLITCA ESTERA
DIMOSTRANO IL LORO STRETTISSIMO ANGOLO MENTALE E LA
MISERRIMA REGIONALITA' (provincialita') DEL LORO
PENSIERO.
Io stesso, che non mi ritengo un cretino (pur con tutti i
miei errori) mi sono volto a loro perche' PUR CON TUTTI I
LORO LIMITI SENTO CHE RAPPRESENTANO ALLA MENO PEGGIO LE MIE
ISTANZE (il mio disprezzo contro il Sistema-Sud)
Mi obietterai che gli elettori storici (della prima ora)
della Lega venivano da qulla parte burbera, lavoratrice,
semplice e "con pochi fronzoli" tipicamente situata
nell'estremo Nord del paese.......... benissimo.
Ma allora come mai in meno di 10 anni sono arrivati ad avere
ben 2 regioni al Nord (Veneto e Piemonte, sicure al 95% alle
prossime regionali del 2010).
E che dire del fiuto politico del Senatur ??
Ha dimostrato una notevole abilita', questo e'
innegabile.
Insomma
"
Perdona la stringatezza...ma mi sembra già più di quanto
merita il "fenomeno"
E' RIDUTTIVO, CI SONO RAGIONI PROFONDE DI MALCONTENTO
POPOLARE (e qui la colpa e' degli altri) DI PRESSIONE
MIGRATORIA, DI CAMBIAMENTO DI COSTUME E DI ABILITA'
POLITICA.
UOMINI MI MEDIA CARATURA (se non proprio bassa)HANNO META'
DEI VOTI DEL NORD, LA PARTE DEL PAESE EFFICENTE E
PRODUTTIVA, avranno anche cavalcato la tigre del malcontento
popolare, ma non e' tutto qui.
C'e' molto di piu'.
Almeno secondo me (peccato che ora ho pochissimo tempo,
sarebbe una analisi che richiederebbe ore di preparazione e
almeno 4/5 post di esposizione, spero proprio di riuscire a
farla, .......anche se poi non interessera' nessuno)
|
t_n_t 29 dicembre 2009 11:40
@ IVAN
1. Ok, l'apparire polemici è talvolta la conseguenza di
voler "provocare" qualche riscontro per vedere se poi
arriva...ed a volte arriva, a volte no!
2. Ok, anch'io ho sottolineato che alle volte il copia
incolla potrebbe comunque contenere delle belle info e
sarebbe inutile e dispendioso personalizzare l'articolo
altrui per farlo apparire proprio; solitamente IO considero
il contenuto.
3-a. Lego a parte ti eri espresso in modo da crearmi dubbi
sull'interpretazione del tuo pensiero; in ogni caso la mia
risposta è quella che ti ho dato in precedenza.
3-b. NI' ... nel senso che pure io ne ho preso atto e l'ho
fatto presente per constatare cosa veniva replicato; circa
la partecipazione, dipende quanti te ne bastano di
partecipanti per continuare su un buon discorso. Alle volte
ne è sufficiente 1 che dopo un po' possono diventare 2 e
poi magari anche 3...ma se non si prova a dar seguito ai
confronti neppure al primo, gli altri faranno altrettanto,
non credi?
(Ok, per il quadro e la cornice...almeno penso...)
|
IVAN. 29 dicembre 2009 2:39
.
(da Sugar:)
«Quando avrò un'oretta libera mi cimenterò su una analisi
del fenomeno Lega. Sarà un'analisi lunghina...»
______________________
Liberissimo, Sugar...anche se dal mio punto di vista il
fenomeno "Lega" potrebbe essere sintetizzato in poche
righe.
Tralasciando le sue connotazioni "storiche", prendiamo in
considerazione il BOOM della Lega, riconducibile a circa 20
anni fa.
In breve: un piccolo movimento politico fa improvvisamente
incetta di consensi battendo il tasto su un fantomatico
"Federalismo" (autonomia regionale) come simbolo delle
proprie proposte di rinnovamento sociale.
Da lì si susseguono vari avvenimenti (Tangentopoli, la
nascita di Forza Italia, la crisi generale delle correnti di
Sinistra) che portano la Lega a divenire l'ago della
bilancia degli sviluppi politici italiani.
Veniamo ad ora.
A distanza di 20 anni, e nonostante il notevole potere nel
frattempo accentrato su di sè dalla Lega, il tanto invocato
"Federalismo" è fermo al punto iniziale; ciò avalla
l'ipotesi che non ci sia mai stata una REALE intenzione di
perseguirlo, ma soltanto di usarlo come veicolo
propagandistico per conquistare qualche poltroncina.
Il "Federalismo" (o addirittura il suo CONTRARIO,
l'abolizione delle Regioni) rappresentava solo una
"ideologia" come un'altra per approfittare di un Sistema di
regole che avrebbe permesso persino al Nulla più totale di
conquistarsi un notevole spazio in politica.
Il Senatùr & C. sguazzano benissimo nell'attuale stato di
cose, anche senza insistere a portare avanti di una virgola
quel progetto fittizio che aveva funto da suo vulnus
"ideologico" (ben sapendo, in cuor loro, che il
"Federalismo" era ed è IRREALIZZABILE nella forma
proposta).
Se qualcosa in tal senso doveva essere fatto, sarebbe GIÀ
stato fatto.
Ora la Lega non è altro che un'Istituzione politica di
privilegiati intrallazzoni al pari delle altre; se delle
"ideologie" ancora esistono, direi che sono da ricercare
ALTROVE.
Perdona la stringatezza...ma mi sembra già più di quanto
merita il "fenomeno".
.
|
IVAN. 29 dicembre 2009 2:32
.
(replica a TNT:)
-----------------
1) Certo. Però c'è una differenza tra "permettersi
rispettosamente di scrivere o spronare o richiedere ect", e
apparire POLEMICI (n.b: "apparire", non "essere").
Qui la Polemica (volontaria o meno) indispone i neofiti e
annoia i veterani. Niente altro.
2) Infatti era un discorso sui copia/incolla IN GENERALE,
non sul "tuo" copia/incolla.
(E tieni presente che l'effetto solitamente "schivato" di un
copia/incolla non l'ho deciso "io"; è così e basta, io
l'ho semplicemente sottolineato.)
3-a) Scrivi: «Circa gli scopi...mi spiace ma non riesco a
seguirti.»
Team, cerca di tenere insieme i tasselli del discorso, se no
rispondendo solo all'ultimo post apparso in ordine di tempo
si rischia di procedere come coi "Lego" (un pezzo dopo
l'altro, che hanno pertinenza solo con quello adiacente).
Magari chiedendo troppo, davo per scontato si capisse che il
discorso sugli "scopi" era correlato ai post del 20 ott & 8
dic.
Comunque, in breve intendevo: "Uno degli scopi da evitare
nel postare è l'Aspettativa di un riscontro". (Guarda se
adesso il punto 3 ti suona più "seguibile".)
3-b) Scrivi: «Te ne frega qualcosa dei thread seri che
attivi e di quei 10 utenti più o meno stabili che hanno
piacere a svilupparli?»
La formulazione non è corretta.
Quello di cui mi "frega" come attivatore di un thread è
semplicemente di impostare al meglio una "cornice" che offra
agli eventuali partecipanti di inserire dei "quadri" in modo
PROGRESSIVO e CONTINUATIVO (inteso come "costantemente
attualizzabile").
Dopo di ciò, non sono responsabile del RISCONTRO che la mia
iniziativa andrà a raccogliere.
Se la situazione del forum è che viene frequentato da soli
10 utenti, e questi 10 utenti sono pure disinteressati per
motivi loro, ne prendo semplicemente atto, poiché NON ho
voce in capitolo su questo fatto (e ci mancherebbe! Che
faccio, mi fabbrico gli interessati?)
Chiaro che se invece la discussione prende i binari giusti,
sono io il primo a cercare di darle energia positiva...ma
questo è vincolato anche ad altri fattori personali
talmente OVVI che non mi metto neppure ad elencarli ("Tempo"
basta e avanza).
Quindi la prima regola tacita per evitare delusioni è:
NIENTE ASPETTATIVE, nè attese nè dovute. Il resto sarà
tutta manna.
(Fine parentesi sulla "cornice". Per quanto ben realizzati,
i "quadri" non stanno appesi da soli, TNT. Riflettici sopra,
e comprenderai meglio perché su questo forum-tritacarne
"taluni utenti" si muovono in un certo modo.)
.
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t_n_t 28 dicembre 2009 23:35
Poiché in questo periodo preferisco fare il ricercatore di
articoli significativi per questo thread, piuttosto che
sviluppare argomenti di mio pugno (...tanto poi rimarrebbero
lì privi di riscontro per le varie spiegazioni date anche
da taluni utenti...), mi permetto di riportarne uno
decisamente ben fatto che risponde sia al punto 5 indicato
in principio da IVAN, sia allo scopo di questo forum di
Associazione di Utenti e Consumatori.
E' tratto dal blog di Paolo Franceschetti che ultimamente mi
ispira come fonte informativa e vorrei dargli il seguente
titolo che, a mente mia, ci calza proprio.
Buona lettura dal parte del vostro TNT.
---
"DELLA SERIE: IO SONO LO STATO, E VOI CITTADINI NON SIETE UN
CAZZO!!!"
Premessa. La privatizzazione degli enti pubblici e la
sistematica truffa dello Stato ai danni dei cittadini
Innanzitutto c'è da premettere che la vecchia gestione
dello Stato, centralizzata, aveva i suoi difetti innegabili,
ma aveva anche molti pregi.
La trasformazione in Spa, quando non la privatizzazione
completa, di enti statali che si è avuta in questi ultimi
anni non ha raggiunto l'obiettivo di rendere più efficienti
gli apparati statali, ma ha invece aumentato l'inefficienza,
aumentato le truffe ai danni dei cittadini, e aumentato lo
sperpero dei soldi pubblici.
Ci avevano raccontato la favoletta che la privatizzazione, o
la trasformazione in SPA, sarebbe servita a rendere più
snelli e produttivi gli enti pubblici.
E noi, docenti e giuristi, ci eravamo cascati come
deficienti. Qualche anno fa pubblicai un manuale di Diritto
amministrativo dove, insieme alle altre pecore che belano,
anche io ho scritto le consuete cazzate sulla
privatizzazione formale e sostanziale, sul modello di PA
più efficiente, e stronzate varie.
Ora quando rileggo quelle pagine, mi sembrano scritte da un
cerebroleso, anche se poi mi consolo quando vedo che le
stesse puttanate sono scritte su tutti i manuali, senza
distinzioni.
La verità è che ci hanno fottuti. La trasformazione in SPA
è stata una delle più grandi truffe mai perpetrate ai
danni dei cittadini. Vediamo alcuni esempi.
LA TRUFFA TELECOM
Il passaggio da Sip a Telecom ha aumentato i costi delle
bollette; aumentato l'inefficienza, e aumentato le truffe.
Migliaia sono i cittadini che si sono visti arrivare
bollette farlocche, cambi di tariffe non richiesti, ecc.
Siccome poi lo Stato ha inventato quella meravigliosa tassa
da 40 euro che bisogna pagare per poter fare ricorso, con la
conciliazione obbligatoria, il meccanismo processuale per
difendersi è diventato impossibile da praticare, perlomeno
quando si tratta di somme modeste.
Il risultato è che Telecom e TIM incassano somme
esorbitanti perché rubando piccole somme il cittadino ha
difficoltà a difendersi; siccome il meccanismo è applicato
a centinaia di migliaia di utenti, con questo sistema si
realizzano guadagni illeciti per milioni di euro.
I sistemi escogitati sono tanti. Dai famigerati numeri con
prefisso 144, alle ricariche per internet che terminano alla
mezzanotte del 30 esimo giorno senza possibilità di
ricaricare in anticipo (così l'utente si scorda la scadenza
e spende un capitale), alle carte vacanze che danno diritto
a chiamare 500 minuti gratis (ma non ti dicono che allo
scadere dei 500 minuti paghi una tariffa enormemente
superiore e quindi va a finire che paghi un salasso senza
accorgertene); poi abbiamo le bollette gonfiate, i cordless
e i telefoni inviati a chi non ne ha fatto richiesta con
l'addebito in bolletta; la fantasia degli amministratori
dell'azienda è senza limiti. Uno dei sistemi migliori poi
è quello di dare in appalto a una ditta privata esterna la
vendita di alcuni servizi truffa in modo che poi il truffato
non possa rivalersi su TIM ma debba far causa alla ditta di
servizi (che o ha cessato di operare, oppure è introvabile
perché l'utente non riesce a ritrovare il numero).
E che dire di quella genialata dello scatto alla risposta?
Così se sei in una zona con scarsa copertura in cui la
linea salta dopo pochi secondi e devi richiamare dieci
volte, paghi dieci scatti senza motivo.
Telecom e TIM sono state condannate più volte a pagare
milioni di euro, ad esempio 2,4 milioni di euro per le
truffe dialer, 6,5 milioni di euro per le truffe mediante
sms che comunicavano che esistevano messaggi nella
segreteria telefonica mai attivata dall'utente; ma i soldi
incassati con queste truffe superano immensamente le multe
che hanno dovuto sborsare.
LA TRUFFA EQUITALIA
Fantastico anche il meccanismo di trasformazione in SPA di
Equitalia, con le conseguenti leggi per riscuotere i
tributi.
Che fa Equitalia? Manda cartelle pazze a migliaia di
cittadini.
Su 1000 cittadini che ricevono tasse arretrate senza
giustificazione, 200 pagano senza fiatare; magari sono
risparmiatori che hanno da parte qualche decina di migliaia
di euro e per evitare noie e il costo di un avvocato pagano
e zitti.
Una buona parte protesta e spesso ottiene una consistente
riduzione della somma da pagare, e quindi si accontenta di
pagare la riduzione, felice di poter evitare un contenzioso
sborsando "solo" poche centinaia di euro anziché le
migliaia che erano state richieste all'inizio. Tempo fa
vennero mandate ad alcuni pensionati delle cartelle per
trentamila euro, adducendo un errore nel calcolo della
liquidazione. Molti pagarono; chi andò a protestare si vide
immediatamente ridurre a 500 euro la cartella originaria
(quindi molti pagarono, felici di cavarsela con una somma
inferiore); solo chi ha impugnato la cartella è riuscito a
non pagare nulla.
Un sistema che ha fruttato ad Equitalia milioni di euro.
Una parte delle cartelle finisce invece in tribunale; il
contribuente vince la causa, ma a conti fatti, nel complesso
dell'operazione, Equitalia ci guadagna sempre somme
esorbitanti.
In molte zone d'Italia poi Equitalia ha pignorato centinaia
di case, auto, e beni dei contribuenti; contribuenti che
spesso sono addirittura all'oscuro della richiesta di
pagamento.
Vengono recapitate tasse arretrate per essere proprietari di
immobili mai pesseduti; per aver esercitato mestieri mai
fatti; o aver esercitato la professione in periodi in cui le
persone erano disoccupate, o addirittura... in carcere.
In pratica con questo meccanismo Equitalia si assicura un
enorme flusso di capitali, che sono illeciti perché si
tratta di somme non dovute, ma trattandosi di una società
privata nessun amministratore rischia alcunché.
La guardia di finanza e alcune procure hanno spesso iniziato
indagini, ma esse non portano né porteranno mai ad alcun
risultato, perché il reato ipotizzato (la truffa) è troppo
blando e i tempi di prescrizione sono troppo brevi.
Peraltro Equitalia ha il completo appoggio dei politici al
governo, perché le leggi in vigore consentono ad Equitalia
di espropriare immobili di qualsiasi cittadino anche a
fronte di tasse arretrate per 5000 euro, con un procedimento
rapidissimo e fuori da ogni regola di logica giuridica che
ha come conseguenza il fatto che spesso al cittadino viene
venduto l'immobile, anche quando poi il tribunale dà
tardivamente torto ad Equitalia.
Su un giornale ho letto di un tizio di Salerno, tale Nunzio
Birra, cui è stata espropriata e venduta la casa per un
credito (non dimostrato) di 15.000 euro; la casa (che valeva
400.000 euro) è stata acquistata all'asta per 56 mila euro,
dopodiché la società che aveva acquistato la casa ha
proposto al Birra di riacquistarla per 200.000 euro. Una
truffa colossale. Ed è una truffa di Stato.
Nella sola provincia di Napoli gli immobili ipotecati sono
200.000. E spesso sono ipotecati a persone che ignorano di
avere la casa ipotecata, e lo scoprono solo al momento in
cui questa viene messa in vendita.
Un altro metodo geniale è quello di inviare mini cartelle
da 10-20 euro. Così il contribuente paga e zitto, perché
è impossibile ricostruire la correttezza delle somma. A me
ad esempio arrivano ogni anno tasse arretrate di 40-50
euro... per un professionista (le cui tasse si determinano
con un calcolo complicato che tiene conto di tutte le
fatture in entrata e in uscita, le detrazioni, ecc...) è
impossibile rifare tutti i conti e sapere se quelle 40 euro
sono giuste o meno; d'altronde sono sicuro che è
impossibile che ad Equitalia qualcuno ogni anno rifaccia i
calcoli delle tasse che mi riguardano. Ma l'unica strada è
pagare, e rassegnarsi alla truffa.
Il meccanismo giuridico che sta alla base delle leggi che
regolano il rapporto tra Equitalia e cittadini è previsto
dal Dl 203/2005, nonché dal Dlg 112/1999, e 46/2009, oltre
che dal DPR 602/73 e dalle varie norme in materia di
contenzioso tributario; anche se è complicato da descrivere
in un articolo, penso che possa essere riassunto
efficacemente e in modo molto chiaro nella famosa frase che
il Marchese del Grillo disse nel film omonimo: "Io
(Equitalia) sono io, e voi non siete un cazzo".
Il problema è che dal punto di vista giuridico dovrebbero
finire in galera tutti i politici che hanno votato le leggi
che hanno permesso questo stato di cose, perchè si tratta
di una truffa immensa, ideata dai politici e perpetrata con
la complicità di amministratori, magistratura,
informazione.
LE TRUFFE ENEL
Per non parlare delle bollette della luce. La luce è un
bene essenziale, perché senza di essa nelle nostre cose e
negli uffici non funziona più nulla, PC, TV, frigorifero,
in alcuni casi i riscaldamenti e addirittura, nelle case di
campagna che non sono collegate all'acquedotto, la mancanza
dell'elettricità determina l'impossibilità di usare
l'acqua.
Nelle aziende e negli esercizi commerciali mancanza di
elettricità equivale al blocco dei macchinari.
Ecco quindi che se arriva una bolletta caricata abusivamente
di poche centinaia di euro conviene pagare subito, per
evitare il blocco della corrente.
Mentre i costi di una causa civile e del ricorso ad un
avvocato scoraggia normalmente i cittadini dal fare
ricorso.
Questo è il risultato della privatizzazione in Italia; di
quella privatizzazione che ci avevano presentato come la
soluzione del problema all'inefficienza statale, e che
invece si è rivelata essere uno degli indizi rivelatori
della fine del nostro sistema democratico, perché la
magistratura e la polizia sono troppo inefficienti e/o
corrotte per poter intervenire con efficacia su un sistema
così capillare.
A parte il fatto che il nostro sistema penale è totalmente
sfornito anche teoricamente di mezzi giuridici, perché le
pene previste per i reati di questo tipo sono già ridicole
in partenza.
LA TRASFORMAZIONE DELLE FORZE ARMATE IN SPA
La trasformazione delle FFAA in SPA si inserisce nel quadro
generale delle privatizzazioni. Qui però ci sono
conseguenze ulteriori e vantaggi diversi (per il
governo).
Ovviamente in un primo tempo resterà tutto identico a prima
e non cambierà nulla. La difesa continuerà a restare
ufficialmente pubblica, e la veste di SPA consentirà solo
una maggiore facilità nel truffare in alcuni settori.
Piano piano, però, sulla falsariga di quello che è
successo ad esempio con Telecom o con Banca d'Italia (in cui
di pubblico non è rimasto nulla, tranne il nomen iuris) si
amplierà l'area dei settori della difesa interessati dalla
privatizzazione e la truffa diventerà globale, fino ad
arrivare al seguente risultato:
- eliminazione del reato di corruzione e concussione:
Se un amministratore pubblico prende una tangente per
favorire qualcuno, ricorre il reato di corruzione; se
l'amministratore minaccia Tizio di non dargli un suo diritto
se costui non paga una tangente, il reato è quello di
concussione.
Se lo stesso comportamento è posto in essere
dall'amministratore di una società privata NON esiste alcun
reato.
Stessa cosa vale per il reato di abuso di ufficio.
In altre parole, privatizzando le FFAA gli amministratori
potranno affidare le commesse a chi pare loro, senza
rischiare alcunché dal punto di vista penale. Verranno
acquistati miliardi di materiale inefficiente, pagandolo
dieci volte il loro valore? Non sarà reato. Nessuno verrà
punito.
- eliminazione del meccanismo della gara pubblica:
Attualmente gli enti pubblici, per stipulare contratti di
qualsiasi tipo, in teoria devono ricorrere al meccanismo
dell'evidenza pubblica. Il meccanismo dell'evidenza pubblica
(sempre in teoria) garantisce che il contratto sia stipulato
con imparzialità ed efficienza al miglior offerente.
Truccare una gara poi, anche se è una cosa che succede
spesso, è comunque un reato.
Nel momento in cui le FFAA verranno privatizzate, invece,
scomparirà gradualmente il meccanismo dell'asta pubblica e
gli amministratori potranno fare quello che gli pare.
Ovviamente ciò non avverrà subito; inizialmente si dirà
che, nonostante la veste di società per azioni, le FFAA
sono comunque tenute a rispettare le leggi di diritto
pubblico per i contratti; ma gradatamente si arriverà alla
scomparsa del meccanismo.
- eliminazione del controllo della Corte di Conti:
Tutti gli enti pubblici passano attraverso il controllo
della Corte dei Conti e devono inviare periodicamente i loro
bilanci a questo organo.
Si tratta di un controllo imperfetto, blando, spesso viziato
dalla corruzione dei giudici della Corte, ma comunque
esiste. E in teoria, se i giudici venissero veramente scelti
per merito, se veramente applicassero le leggi, garantirebbe
la legalità nell'amministrazione.
Privatizzando le FFAA scomparirà gradatamente anche il
controllo della Corte dei Conti.
Altri meccanismi negativi li ha sottolineati Fabio Piselli
nel suo blog: gli amministratori, manco a dirlo,
acquisteranno beni e servizi da aziende di proprietà di
loro parenti; potranno decidere i settori e i reparti dove
investire o disinvestire. Inoltre (cito testualmente dal
blog di Fabio):
"il pericolo grande lo vivremo in Italia, ove avremo dei
carabinieri sempre meno liberi, dei soldati sempre più
presenti in strada, dei soggetti che se fino a ieri
rispondevano allo Stato (noi) d'ora in poi risponderanno al
consiglio d'amministrazione (loro) scelto tout court dal
ministro stesso e dai suoi accoliti.
Non ho sindromi complottistiche, ma ho l'esperienza
necessaria per dire che tutto questo non mi piace affatto,
il nostro paese non è l'America, è troppo piccolo per
consegnare il sistema Difesa in mano a dei privati
privilegiati sui quali ignoriamo ogni cosa, se non che
proverranno da ambienti destrorsi o paramilitari, oppure
scopriremo che il mafioso affitta le microspie ai
carabinieri, e questo è già avvenuto e fortunatamente
scoperto, grazie anche ai consulenti privati.
Meditate gente meditate perchè a quanto pare dove non si
riforma si privatizza.... "
Nei secoli passati il sovrano depredava al suddito quasi
tutto. E i soldati erano al servizio del re per mantenere il
potere costituito.
Oggi la situazione non è diversa. E' solo diventato più
sofisticato il metodo per rubare; è cambiata la forma
cioè, ma la sostanza è sempre la stessa.
Lo stato ruba e depreda il cittadino fino che può; e i
soldati saranno in modo sempre più evidente al soldo dei
potenti, anziché dei cittadini.
Per qualche decennio dopo il 1945 ci eravamo illusi di
essere una democrazia e che il popolo contasse qualcosa, con
i meravigliosi concetti dello stato sociale e della
sovranità popolare.
Oggi l'illusione è finita.
La sostanza della legge che regola tutto il meccanismo delle
privatizzazioni è questa, e non lascia dubbi: IO SONO LO
STATO, E VOI CITTADINI NON SIETE UN CAZZO!!!
---
Nel presente caso specifico che io avrei ben poco da
aggiungere...ma se qualcuno se la sente di dire qualcosa in
merito...non esiti, non esiti...
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t_n_t 27 dicembre 2009 11:37
IVAN
Un'altra cosa che cozza un po' con ciò che hai scritto al
punto 3 del precedente post...ovvero con la tua premessa di
apertura thread riferito ai punti 5 e 6...che invitano
quelli come me a trattare determinati argomenti...ed
"implicitamente" anche l'autore che ha avuto l'interesse di
attivare il thread a contribuire allo sviluppo ANCHE di quei
punti...SE LO RITIENE...ma se non lo ritiene lui, allora men
che meno dovrebbe fregare qualcosa a me...
Quindi, te ne frega qualcosa dei thread seri che attivi e di
quei 10 utenti più o meno stabili che hanno piacere a
svilupparli?
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