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sugar magnolia
16 gennaio 2010 18:49
Bene bene.
E' stata messa della carne al fuoco e diversi punti di vista appoggiati sul bilancino.

Il banale sillogismo populista PERFETTAMENTE SI ADATTA ALLA NOSTRA REALTA' NAZIONALE IMPERANTE FIN DAL PRIMISSIMO DOPOGUERRA.
E questo, almeno secondo il mio parere, lo dicono i fatti nudi e crudi.

Proviamo a fare un'altra proporzione.
Prendiamo il governo del territorio dell'Emilia e quello della Calabria.
Qui da noi, pur con alcune mazzette, favoritismi e quant'altro, la cosa pubblica locale e' gestita con criterio.
Non possiamo lamentarci dei servizi regionali e comunali, anzi dobbiamo andarne fieri.
In Calabria la situazione e' sotto gli occhi di tutti.
Quindi, quando gli elettori eleggono amministatori in Emilia, questi vanno al potere gestendo le cose con criterio ed efficenza, non si intende la "res pubblica" come una torta da spolpare a mani basse senza pudore ne' ritegno di sorta.
Questi uomini lavorano bene, quegli altri malissimo.

Ora proviamo a proporzionare l'Italia con la Finlandia (esempio gia' fatto a suo tempo).

Le analogie sono piu' o meno le stesse; quindi

CALABRIA : EMILIA = ITALIA : FINLANDIA

(anche questa e' una riduzione di comodo, lo so, non me ne vogliate)

Quando gli amministratori Emiliani arrivano nelle stanze del potere locale, appena eletti trovano un Humus piu' fertile, una macchina ben rodata, criteri di efficenza gia' avviati e percepiti in quanto tali, e dagli elettori, e da tutta la struttura lavorativa gestionale (Comune, Regione, Municipalizzate, Enti locali etc.)
Quindi, ne consegue che il lavoro deve solo essere organizzato ed impostato su basi gia' ben delineate nel corso delle amministrazioni precedenti.

Chi arriva al potere in quel di ROMA, ovviemente trova una botte satura di merda e deve, per forza di cose muoversici in mezzo per esercitare la propria funzione.

Chi arriva al potere in Finlandia invece trova un Humus eccellente (2 culture differenti, ovvio, e' solo per fare un esempio) e sin da subito inizia l'azione di governo su binari gia' solidi e saldi.

Giustissimo che:

"...la "corruzione" derivante dal Potere non è nè necessariamente AUTOMATICA, e nenneno PROPORZIONALE al grado gerarchico raggiunto (e ci mancherebbe!)"

Ma il mio esempio (in un Forum certi concetti ampi e complessi non vengono sviscerati interamente non per cattiva volonta' dell'estensore, ma per la natura stessa del mezzo; quando scrivo faccio del mio meglio ma puntualizzare il mio punto di vista in ogni singola concetto esposto diverrebbe noioso e ridondante) SI RIFERIVA ALL'ITALIA DELL'EPOCA DI BETTINO E AL "modus operandi" imperante all'epoca.

Un quarantennio di DC ed il primo governo retto da un non DC, tutte le porcherie fatte prima e durante, INSOMMA, CHI FOSSE ASCESO A P. CHIGI ALL'EPOCA, .......... CHE "humus" AVREBBE MAI TROVATO ??


Si prosegue con:

"... ma se i loro colleghi "meno integerrimi" non hanno ancora fatto una COMPLETA man bassa, è PROPRIO perchè si scontrano con l'opposizione di questi oscuri "anomali normali" che rifiutano di adattarsi all'andazzo imperante nell'ambiente"

Io sostengo invece che chi si fosse trovato al potere a ROMA negli anni '80 avrebbe gioco-forza dovuto uniformarsi al sistema imperante in quel periodo.
- Se non eri di "quella pasta" non andavi al potere.
- Se eri nelle stanze dei bottoni (perche' Capo del Governo non lo diventi dal giorno alla notte) eri gia' "tarato" su quegli standard


E ancora:
"così il loro operato deve MEDIARE le rigide disposizioni dettate dalla Teoria con le situazioni che invece rilevano "sul campo" - e che possono richiedere disposizioni di tutt'altra natura"

D'accordissimo; infatti l'esercizio del potere e' (anche, ma non solo) la mediazione tra i concetti etici (cosi' come dovrebbe essere secondo ragione) e l'applicazione nella pratica, tenuto conto di una serie enorme di variabili (interne ed esterna, non stiamo al elencarle perche' sono centinaia).

Quello che voglio dire e' che un politico, o una fazione di politici, quando governano, che sia su base nazionale o locale, si scontrano per forza con quanto seminato in precedenza, possono migliorarlo o peggiorarlo a seconda della loro integrita' 'personale, ma sicuramente non possono cambiare "l'andazzo" in 4 e 4/8.

Esempio da me fatto gia' diverse volte e' elezione in luoghi come Campania o Calabria.
Se non sei della "loro sponda", non ti fanno salire a bordo.
PUNTO E BASTA !!
Nessun rompicoglioni deve dare fastidio.
Se il potere e' monopolizzato da un certo tipo di persone, e' logico supporre che queste, vorranno altri come loro alla successiva tornata elettorale.
E quindi muoveranno le pedine sulla scacchiera (controllo dei voti, nomine nei posti chiave etc. etc.) in una certa direzione che consenta SOLO E SOLTANTO AI LORO ACCOLITI DI ENTRARE NEI POSTI IN CUI SI PRENDONO LE DECISIONI PIU' "delicate" che per loro natura vanno ad influire nel tessuto economico/politico di riferimento.

E purtroppo un eventuale cambiamento e/o rovesciamento di certi malcostumi potra' partire solo dal basso, non dall'alto, cioe' nel mutamento di mentalita' della gente che eleggera' persone diverse che interpreteranno bisogni diversi rispetto all'andazzo precedente.

Mi riferivo quindi all'Italia anni '80, poi su Bettino ciascuno puo' pensarla come crede.

Mi spiace che il mio piccolo esempio sia stato sminuito ad una "banalita' populista", non spiego sempre tutto perche' diverrei noioso ( e magari gia' lo sono, perche' no ??)
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Salutoni a TNT un bentornato al ns. Lucio, e' la prima volta che ti leggo, quindi mi pare di capire che e' tutto OK.
Io lunedi' vado a fare l'11° esame, Biopsia esofagea, speriamo bene .......
Lucio Musto
16 gennaio 2010 11:35
"Se un uomo con un fucile incontra un uomo con la pistola, l'uomo con la pistola è un uomo morto."

recitava una antico film western. Non è dogma certo, ma c'è tanta verità in quest'affermazione, e spesso la pistola serve anche solo per cercare di rimanere vivi nel mondo in cui ci si trova.

Forse dovremmo anche sforzarci di comprendere che certe corruzioni, per noi inaccettabili, sono poco più che modesti compromessi, là dove le regole del gioco sono molto differenti...
IVAN.
16 gennaio 2010 1:16
.



"PIOVE, GOVERNO (UN PO') LADRO!"
*****

(da Sugar:)
«Sillogismo: Il Potere corrompe = Più sali verso l'alto, più sei corrotto.»
________________________


Non "sillogismo", Sugar: "luogo comune".

Infatti la "corruzione" derivante dal Potere non è nè necessariamente AUTOMATICA, e nenneno PROPORZIONALE al grado gerarchico raggiunto (e ci mancherebbe!)

La conferma di ciò deriva dalla miriade di bravuomini più o meno "potenti" che, pur trovandosi nella posizione di POTER approfittare del proprio ruolo, si sforzano invece di conservare un minimo di integrità personale.

Di norma, costoro non sono sotto gli occhi dei riflettori, ma se i loro colleghi "meno integerrimi" non hanno ancora fatto una COMPLETA man bassa, è PROPRIO perchè si scontrano con l'opposizione di questi oscuri "anomali normali" che rifiutano di adattarsi all'andazzo imperante nell'ambiente.
E costoro sono molti di più di quanto il nostro disfattismo vorrebbe farci credere.

Personalmente ritengo che ad essere "anomali" siano invece i politici davvero "corrotti dal Potere".
La maggioranza degli altri, pur essendo animati dalle migliori intenzioni, sono soltanto consapevoli che la Struttura Democratica prevista SULLA CARTA è semplicemente INAPPLICABILE allo stato di cose REALE;
così il loro operato deve MEDIARE le rigide disposizioni dettate dalla Teoria con le situazioni che invece rilevano "sul campo" - e che possono richiedere disposizioni di tutt'altra natura.

Vedi ad esempio il caso Rosarno:
Le disposizioni teoriche (o meglio: "generiche") possono prevedere accoglienza, integrazione, tutela, espulsione, diritti e doveri; fin qui okay.
La realtà rilevata sul posto richiede invece dei provvedimenti dettati dal Buonsenso e dalla sensibilità umana di trovare soluzioni "ad hoc" in circostanze EXTRA-ORDINARIE, a costo di ignorare le rigide (ed INADEGUATE, n.b.) disposizioni previste sui pezzi di carta.

Questa libera iniziativa di "aggirare" le Leggi ne fa dei "politici corrotti"?
Dipende; a volte sì, a volte no.
Il confine tra le due cose rimane sempre l'intenzione personale del politico "trasgressore".

E comunque ci dà l'idea di quanto le parole "Potere" e "Corruzione" siano molto più COMPLESSE della loro riduzione ad un banale sillogismo populista. Almeno talvolta.



.
t_n_t
15 gennaio 2010 20:34
Ciao Sugar, un salutino...bel post...ci sarebbe stato bene nel thead da me attivato...ma anche qui...chiaramente...
lucillafiaccola1796
15 gennaio 2010 19:05
Sugar Magnolia
Veramente interessante il tuo I Prodi [Romano?]
del Vatic.Ano! Me lo sono copiato!



Federico Lombardi ha due qualità... il fratello Luigi Lombardi Vallauri [Meditare in Occidente] ed il nipote Edoardo Lombardi Vallauri [Castelli in aria] due libri veramente notevoli.... Li ho conosciuti entrambi a Radio Rai 3...

Il Gasbarri Alberto... suppongo parente del Maitizio quello imitato da Neri Marcorè...
sta messo proprio male quanto a parentelele... pove rino!!!!!
sugar magnolia
15 gennaio 2010 14:56
I PRODI DEL VATICANO


Profondo rosso in Vaticano, ma stavolta non è la porpora dei cardinali bensì il deficit dello stato più piccolo del mondo, vittima anch’esso della crisi economica: 15 milioni 313 mila euro il disavanzo della Città del Vaticano, 911 mila euro quello della Santa sede.
Per correre ai ripari il consiglio dei cardinali ha definito alcune linee di azione: valorizzazione del patrimonio immobiliare, revisione degli asset finanziari, blocco del turnover del personale, risparmi nei mass media.
In realtà il disavanzo sarebbe molto superiore, se nel consuntivo 2008 fossero state conteggiate le perdite relative ai corsi azionari e obbligazionari, investimenti in valuta e in oro che costituiscono circa un terzo del patrimonio della Sede apostolica (stimato in circa 1,4 miliardi di euro). Le perdite del 2008 si sommano al passivo dell’anno precedente, pari a oltre 9 milioni di euro.

Ma se la Provvidenza sembra avere abbandonato i sacri palazzi, ci pensano i cardinali a correre ai ripari. Con l’aiuto di consulenti internazionali, il consiglio dei 15 cardinali incaricati dei problemi organizzativi ed economici della Santa sede, presieduto da Tarcisio Bertone, ha disegnato le nuove strategie di azione.

Al primo posto c’è la rivalutazione del patrimonio immobiliare distribuito in Italia, Francia, Svizzera e Regno Unito. Il valore, sottostimato, del portafoglio immobiliare che fa capo all’Apsa (Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica) si aggira intorno ai 430 milioni di euro. Nel 2006 ha prodotto oltre 36 milioni di euro di ricavi a fronte di 18 milioni di euro di spese. Vanno poi aggiunti gli immobili della Congregazione “de Propaganda fide”, anch’essi molto sottostimati, pari a circa 53 milioni di euro (incluso il Palazzo di Valentino in piazza Mignanelli) e quelli dello Ior (l’Istituto per le opere di religione, la banca vaticana).

Sul fronte degli investimenti immobiliari si affaccia ora il Fondo pensioni per i dipendenti vaticani che costituisce ormai la terza realtà finanziaria della Santa sede, dopo l’Apsa e lo Ior. Il fondo acquisterà 12 filiali dell’Unicredit a Roma, per un valore di 60 milioni di euro, che verranno cedute in locazione allo stesso gruppo bancario. L’investimento ha ricevuto il plauso degli esperti, a differenza di un’altra operazione immobiliare, gestita dallo Ior, che ha sollevato forti dubbi.

La banca vaticana ha venduto infatti due stabili alle spalle del lussuoso quartiere Coppedè a Roma, per un totale di 80 appartamenti, più negozi, box e seminterrati. Ciascun edificio è stato venduto a corpo per un ricavo totale di circa 50 milioni di euro incassati dallo Ior. La società che ha comprato gli edifici, però, ha messo in vendita i singoli appartamenti, con diritto di prelazione per gli inquilini. La cifra richiesta oscilla tra gli 1,2 e gli 1,5 milioni di euro ad appartamento, per un ricavo complessivo di oltre 100 milioni di euro, cioè più del doppio di quanto è stato pagato per l’acquisto.


Gli esperti si chiedono perché lo Ior non abbia trattato direttamente la vendita degli immobili e perché si sia accontentato di una cifra pari a metà del valore di mercato.

Per monitorare e gestire il portafoglio finanziario l’Apsa ha fatto una scelta nel segno della continuità e della professionalità, ma destinata a far discutere: ha chiamato Paolo Mennini, figlio di Luigi Mennini, già direttore dello Ior e coinvolto nel crac del Banco ambrosiano.
Pure il governatorato rivedrà il settore finanza: fino a oggi il portafoglio titoli era affidato a tre gestori esterni (Goldman Sachs, BlackRock e Ubs). D’ora in poi la gestione tornerà in seno al Vaticano, con l’aiuto di quattro consulenti: Ettore Gotti Tedeschi, Massimo Ponzellini, Pellegrino Capaldo e Carlo Fratta Pasini.

Come ogni altra multinazionale alle prese con la crisi, anche oltretevere ci si prepara a ridurre il personale. Negli ultimi due anni i dipendenti del governatorato sono cresciuti di 200 unità, fino a un totale di 1.894 lavoratori, quasi tutti laici. Decisamente troppi per il consiglio dei cardinali che ha chiesto di bloccare il turnover e ottimizzare le risorse.

Tagli in vista anche nei mass media, in particolare alla Radio Vaticana. L’emittente costa circa 20 milioni l’anno. Il direttore generale, padre Federico Lombardi, e quello amministrativo, Alberto Gasbarri, hanno presentato al consiglio dei cardinali il piano di contenimento dei costi dell’emittente, che entro il 2013 ridurrà il personale di 60 unità (grazie al blocco del turnover e all’uso del digitale) scendendo da 390 a 330 dipendenti. Mentre l’introduzione della pubblicità porterà alcune centinaia di migliaia di euro di ricavi. Nuovi investimenti sono invece previsti a partire dal 2009 per potenziare i servizi internet e intranet.
Preoccupa i cardinali il calo nella raccolta dell’Obolo di San Pietro (scesa da 101 milioni di dollari nel 2006 a 75 milioni nel 2008) e l’altrettanto consistente diminuzione del contributo delle diocesi alla Santa sede, passato da 24 a 20 milioni negli ultimi due anni.

Insomma, si registra una drastica diminuzione delle offerte e dei contributi inviati alla Sede apostolica, legata forse anche all’uscita di scena del cardinale americano Edmund Casimir Szoka, che aveva solidi contatti con i donatori statunitensi.
Nulla di nuovo, almeno per il momento, ai vertici dello Ior: il presidente Angelo Caloia resta confermato fino al 2011.

I CONTI D’OLTRETEVERE
Le cifre che è hanno imposto nuove linee d’azione
15,3milioni di euro il disavanzo della Città del Vaticano.
911 mila euro quello della Santa sede.
1,4miliardi di euro patrimonio: complessivo della Sede apostolica.
430milioni di euro: portafoglio immobiliare che fa capo all’Apsa (Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica).
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E QUESTO E' IL PAPOCCHIO CHE CI TENIAMO IN CASA
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" Ovvero, che pur sapendo TUTTI QUANTI "cosa" era Craxi, nessuno può opporsi alla loro operazione di "riabilitare" ARBITRARIAMENTE(sic) quello che era stato un autentico CANCRO UMANO della nostra Storia politica"

Nessun Canco-Umano, solo uno che e' arrivato al vertice e in quanto tale era piu' corrotto dei quadri internedi o di base.

SILLOGISMO:
IL POTERE CORROMPE = PIU' SALI VERSO L'ALTO PIU' SEI CORROTTO
lucillafiaccola1796
13 gennaio 2010 20:15
Ivan Tu scrivi:
"In breve, è un TEST per saggiare la mancanza di opposizione della massa all'esercizio del Potere di pochi farabutti altolocati"
Mi pare che di Test sulla "imbecillità" scelta dalla massa e sopportata per mancanza di numeri da Noi, ne abbiano fatti parecchi... Dovrebbero essere sicuri dei "fatti di cocaina" loro !

Inoltre mi sembra che io potere lo eserciti solo 1 che non è certo alto....locato.... si mette anche i rialzi nelle "pappe"... Sempre con le scarpe, mai coi sandali o a piedi nudi...kekkroce puerin !
IVAN.
13 gennaio 2010 19:58
.


"CRAXI? UN EROE, MI CONSENTA..."
*****

(da Sugar:)
«Immagino che la puntata di Minoli su Craxi la scorsa sera non l'abbia vista nessuno.»
_______________________


(E dagli con gli emuli di Tafazzi...)

Vista, invece. Anche se nulla di nuovo è stato aggiunto a quanto già conoscevo.

A dire il vero, fatico ad immaginare che ci sia ancora qualcuno che ignora quanto spiegato in quella trasmissione.

Craxi è semplicemente INDIFENDIBILE; qualunque tentativo di "rivalutarlo" si rivela solo un goffo autorete degno del peggior Communardo Niccolai.

Eppure, eccoci qui a parlare di dedicargli una Via (ne esistono già 5 o 6, peraltro), o a sorbirci i suoi osceni rampolli che sbandierano i filantropici risultati della "Fondazione Craxi", o a sentire un Premier che si vanta di essere stato "un suo grande amico e referente" (nonchè di averlo adottato come modello di Statista).

Ci credono forse tutti dei pecoroni disinformati?
No, peggio:
Ci credono tutti IMPOTENTI.

Ovvero, che pur sapendo TUTTI QUANTI "cosa" era Craxi, nessuno può opporsi alla loro operazione di "riabilitare" ARBITRARIAMENTE(sic) quello che era stato un autentico CANCRO UMANO della nostra Storia politica.

Perchè provarci PROPRIO con Craxi, quindi?
Perché riuscire a riabilitare uno come "lui" significherebbe poter riabilitare a piacimento CHIUNQUE.

In breve, è un TEST per saggiare la mancanza di opposizione della massa all'esercizio del Potere di pochi farabutti altolocati.

In un Paese civile, chiunque avanzi anche solo la PROPOSTA di una cosa del genere verrebbe politicamente sputtanato a vita; fine carriera, chiuso, stop.
Qui? Facile che ci riescano pure. In barba all'indignazione di 60 milioni di cittadini che non hanno alcuna voce in capitolo.



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lucillafiaccola1796
13 gennaio 2010 19:12
A proposito di vie....
Sugar! Hai fatto lo stesso errore che ha fatto il comune di roma o trasporto comunale se non l'hanno privatizzato come le forze armate e la protezione civile....
Ma la costituzione... indica il capo dello stato come capo delle forze armate... Ci volessero privatizzare anche il Neapolitan of Savois?
Su un autobus c'era scritto "via Dalla Chiesa"
e leggendolo, noi, poveri ottusi... siamo andati via dalla chiesa... tutte le chiese vuote aho!!!!
Quando se ne sono accorti... che facevano ridere i polli...l'hanno cambiato in via carlo alberto dalla chiesa!
Con il tuo "via bettino craxi" inviti tutti a disfarsi anche del bettino defunto.... eh eh eh eh!
sergio2
13 gennaio 2010 16:29
Qualche replica… partendo dall’antivigilia di Natale 2009.

X TNT
Nel mio brevissimo intervento del 23 dicembre rispondo al tuo intervento in pari data ma anche agli interventi “extra-large” che ci hai regalato nel giorno dell’Immacolata Concezione. In particolare al secondo intervento, perché al primo ho già più volte indirettamente risposto con le mie critiche all’impostazione duale con cui si tende ad affrontare ogni questione; unico aspetto dell’intervento che merita a mio avviso di essere preso in considerazione.
Nel mio intervento, non a caso cito l’insistenza del tuo ragionare intorno al “governo del mondo”, non a caso sviluppo un ragionamento proprio intorno alla guerra in Iraq citata, in modo dozzinale tra tante altre questioni, nel tuo secondo intervento del giorno 8 dicembre o, per meglio dire, nell’intervento da te ripreso.
Il mio scopo non è affermare che i “più non comprenderebbero” (non ho scritto ciò, non lo penso e non mi appartengono questi comportamenti pietosamente paternalistici).
Ho scritto di “evidenza” e di maggioranza alla quale non è evidente la fittizia contrapposizione tra le due coalizioni politiche.
Il fatto che qualcosa per la maggioranza non risulti evidente non significa che questa maggioranza non è in grado di comprendere ma che per un insieme di fattori non ha consapevolezza di qualcosa che a me appare evidente.
Non ho la pretesa di aver capito e di spiegare agli altri qualcosa; espongo le mie valutazioni e cerco di confrontarmi con gli altri nel tentativo di comprendere perché gli altri giungono a conclusioni profondamente diverse dalle mie, lasciando la porta aperta all’ipotesi che siano sbagliate le mie valutazioni.
Ho invece affermato che sono poco interessato e affascinato da certe tesi perché, come spiego, le trovo poco convincenti (vedi esempio Iraq) e produttive (peggio della fiducia nella provvidenza di manzoniana memoria: se i miei avversari sono dei burattini e i veri avversari sono irraggiungibili dietro le quinte allora quanto vale dedicarsi all’orto e ignorare ogni velleità di impegno civile).
In ogni caso, attendo le tue “preannunciate” precisazioni, ovviamente se vorrai darle.

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A proposito di privatizzazioni (prendendo spunto da un intervento di TNT).

Dovrebbe essere superfluo specificare che tanti termini politici e\o economici, o in generale che appartengono alle scienze sociali, sono “infelici isole verbali” che evocano mondi fantastici o terribili ma che in ogni caso vanno riempiti con qualcosa, diversamente diventano “isole del nulla”.
Il problema sta proprio in questo: l’utilizzo di termini vaghi trasformati in splendidi, coinvolgenti, appassionanti ed emozionanti programmi politici.
Il termine “privatizzazione” è una pernacchia, anzi una puzzolente scoreggia, se non si riempie questo termine “svuotante”, come la diarrea accompagnata dal vomito, con precise indicazioni sul come, quando e perché.
Se qualcuno scrive della privatizzazione come di una “favoletta” che “sarebbe servita a rendere più snelli e produttivi gli enti pubblici” probabilmente ha per riferimento mentale un’altra favoletta che ci vuole raccontare.
Un raccontastorie contro un altro raccontastorie… ma tutti con storie più o meno favolistiche e nessuno che vuole cercare di rendere intelligibile la storia.
Ieri favoletta pro-privatizzazione, oggi favoletta contro-privatizzazione.
Perché qualcuno che chiedeva e interrogava sul “come” privatizzare (tempi, modalità, obiettivi) c’era prima che le privatizzazioni prendessero corpo, quando i tanti critici di oggi delle privatizzazioni allora osannavano e si trasformavano in tappetini per i piedini dei grandi statisti “privatizzaturi”!
Poco consolante e soprattutto poco vero concludere "anche se poi mi consolo quando vedo che le stesse puttanate sono scritte su tutti i manuali, senza distinzioni”.
Falso, le distinzioni c’erano eccome e non tutti scrivevano le puttanate scritte allora e ripetute adesso ma rivolte a un’altra direzione.
Se poi vogliamo ridurre tutto il problema delle pessime privatizzazioni, in testa Telecom, con il problema delle bollette gonfiate… contenti voi. Evidentemente vi siete già scordate le vessazioni a cui erano sottoposti milioni di utenti-carcerati!
Morale di questa piccola storia ignobile.
Non è la privatizzazione che va demonizzata, perché non ha soddisfatto le aspettative. Andavano denunciate le declamate aspettative delle privatizzazioni per quello che erano: truffaldine illusioni o pessimi esercizi svolti da illiberali liberali dell’ultima ora.
Quelle privatizzazioni avvenero senza realizzare le necessarie premesse per evitare che i cittadini, derubati per costruire e "infeudare" le aziende pubbliche, fossero nuovamente derubati con la svendita delle aziende pubbliche e il trasferimento del potere dal pubblico a cricche private.
I più si produssero in servili affermazioni, per stupidità o compiacenza verso i potenti di turno, tacendo sulle modalità delle privatizzazioni e oggi sono in prima fila nel criticare gli effetti delle privatizzazioni.

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Ivan e Sugar, a proposito di Lega.

La Lega raccoglie, a mio avviso, domande politiche inevase, scontento e malessere diffuso, problemi reali del vivere… dando risposte inadeguate e di pancia.
Sempre più impelagata nelle trame di potere, non riesce ad esprimere una cultura politica del “fare rispettando” le leggi e la legalità.
Il pur bravo Maroni, con Rosarno, ha dimostrato quanto la Lega sia democristiana senza cultura: analfabetismo politico di stampo democristiano, questo è quanto esprime la Lega.
Non dovrebbe, ne va della propria credibilità politica e intellettuale, il Ministro dell’Interno rilasciare interviste in cui alza il dito accusatore su poteri locali e Magistratura, che avrebbero disatteso le leggi, dimenticando che il Governo, e specificatamente il Ministero dell’Interno, è presente in ogni Provincia con un signore che si chiama Prefetto e tutto l’apparato che da questo signore dipende: Prefettura - Ufficio Territoriale di Governo, organo periferico del Ministero dell’Interno.
Da anni la Lega lamenta la cattiva applicazione della legge Bossi-Fini.
Maroni ha il dovere di onorare la legalità delle leggi che “loro” hanno imposto a tutti noi.
Ha Maroni allertato i Prefetti per verificare le situazioni stile Rosarno, note da anni?
Ha il Ministro degli Interni, sulla scorta delle meticolose segnalazioni prodotte negli anni da molte inchieste giornalistiche se non dai solerti Prefetti, sollecitato il collega Alfano a mandare degli ispettori in quelle terre italiche in cui la Bossi-Fini è sotto gli occhi di tutti, magistrati compresi, violata? E’ intervenuto sulle indolenze e negligenze degli enti locali, ASL e direzioni provinciali del lavoro?
E dal momento che l’ASL territorialmente competente è COMMISSARIATA, quali provvedimenti ha preso il ministro Maroni nei confronti di quella specifica ASL e delle ASL inadempienti?
Non sapevo fossero sparite dai nostri codici l’obbligatorietà dell’azione penale e le previsioni dei reati di omissione d’atti d’ufficio e di attentato alla sicurezza e incolumità dei cittadini.
Se fossi Maroni mi divertirei a fare pulizia, per essere credibile. Ma non sono Maroni… sono solo un povero stronzo.
Ancora sulla “Lega democristiana” passando dal buon Maroni al confuso Calderoli, ministro della Complicazione Semplificata.
Riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori: risparmio previsto in finanziaria 12 milioni; dopo pochi giorni tutto rinviato ancora una volta.
Tutto sospeso, come il fantomatico programma di eliminazione delle province, presente nel programma del PdL ma non c’è il consenso della Lega e così non sappiamo sul tema il Governo che intenzioni ha.
Come non conosciamo quali siano i programmi di semplificazione, mentre conosciamo il programma democristiano della complicazione calderoliana: per cancellare un posto bisogna crearne due.
Così abbiamo una sola certezza: il federalismo prima o poi arriverà ma solo dopo aver studiato bene come garantire una lievitazione dell’apparato elefantiaco dello Stato in funzione partitocratica e clientelare, ovviamente senza migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione, riducendo la trasparenza, aumentando gli sprechi e i conflitti tra organi dello Stato. Ovviamente, con l'aiuto di Casini, Bersani e successore, Di Pietro...
Se fossi Calderoli, semplificherei… ma sono solo uno stronzo complicato.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Il Trattato di Lisbona, ancora su un intervento proposto da TNT.

Francamente non sarei così drastico.
Varrebbe la pena leggere il Trattato (o meglio i Trattati riformulati alla luce delle modifiche di Lisbona) ed essere più precisi e circostanziati nelle critiche con riferimenti puntuali a codici, leggi, articoli…
C’è tanta aria fritta in quanto scritto nell’articolo riportato da TNT, ma se piacciono le affermazioni categoriche e non argomentate e dimostrate… allora accontentatevi della mia affermazione: aria fritta.
C’è un’altra soluzione?
Sì! Prendetevi la briga di leggere i Trattati, le proposte di legge, i documenti… e non prendete per oro colato quel che scrive chi vi è più simpatico (compreso me, simpatia o antipatia a parte).
Se non si conoscono i termini delle questioni poste, per non essersi documentati sul loro stato attuale e sul decorso storico, si rischia di dire solo stupidaggini e queste non sono mai servite a risolvere i problemi e nemmeno a chiarirsi le idee.
Fare controinformazione è difficile: richiede dedizione, studio, ricerca e intelligenza…
Le scorciatoie producono solo tanti piccoli “fede”.


°°°°°°°°°°°°°°
Per il momento è tutto... tanto per iniziare in armonia il 2010.

Buon anno a tutti!
sugar magnolia
13 gennaio 2010 16:12
Immagino che la puntata di Minoli la scorsa sera non l'abbia vista nessuno .......

Ma tanto gli intitoleremo la strada:

VIA BETTINO CRAXI

(al posto di via San Vittore, con il simbolo della pesciolina Lory sullo sfondo, ...... PER NON DIMENTICARE .......MAI !!)
sugar magnolia
11 gennaio 2010 11:32
MINOLI, UN GRANDE GIORNALISTA (almeno per me)

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Bettino Craxi in prima serata Rai (stasera, La storia siamo noi, RaiDue) è già, di per sé, un evento. E lo è ancora di più perché Giovanni Minoli è riuscito a trattare un materiale ancora così incandescente restando fedele al suo stile e al suo modo di fare storia in tv. Niente condanne senza appello, niente riabilitazioni, quasi che esistesse un qualche tribunale accreditato, con il variare delle circostanze, ora a gettare negli inferi, ora a sottrarvelo per ricondurlo in cielo, un lottatore politico caduto (malamente) lungo la sua battaglia. Se, come credo, si tratta piuttosto di restituire Bettino Craxi, con i suoi meriti e le sue colpe, non al culto dei suoi fedeli o alla esecrazione dei suoi nemici ma più semplicemente alla nostra storia, e quindi di discutere liberamente e criticamente di lui, del suo tempo e della sua (controversa) eredità, non c'è dubbio che questi ottantacinque minuti di tv siano molto più utili, e interessanti, delle entusiastiche agiografie e delle feroci stroncature di questi giorni.

A un pubblico per definizione non specialistico come quello televisivo Minoli prova semplicemente a raccontare (anche se la cosa non è davvero semplice) chi è stato Craxi. E lo fa lasciando parlare immagini mai banali (belle, illuminanti, e sin qui praticamente sconosciute, quelle del socialismo autonomista milanese degli anni Cinquanta e Sessanta), e dando voce ai testimoni, lungo una narrazione che cerca di individuare le costanti dell'uomo e della sua politica, ma anche di ricostruirne a grandi linee le diverse stagioni.

Il giovane delfino di Pietro Nenni che si fa le ossa (e forma la sua squadra) nelle amministrazioni di centro-sinistra di Milano. Il quarantenne che nel 1976, dopo le dimissioni di Francesco De Martino, diventa segretario del Psi soprattutto in ragione della sua (presunta) debolezza, e in nome della sopravvivenza stessa del partito (primum vivere, fu il suo motto degli esordi) scommette sull'impraticabilità del compromesso storico, lancia la doppia sfida alla Dc e al Pci che assieme disponevano del settanta per cento dei voti, e di fronte al sequestro del più importante dei suoi avversari, Aldo Moro, cerca a tentoni, solitario e additato allo sdegno popolare, una via per evitarne l'assassinio.
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Da non perdere, anche, se non altro, per poterne parlare male poi, ................
sugar magnolia
11 gennaio 2010 8:31
Sugar stanno per aprire le banche islamiche che non danno interessi come voi...ci fidiamo di più... emigreremo in massa coi nostri depositi che portano pro-fitti solo a voi

Solo chiacchiere, sul suolo italiano non aprira' nessuna banca islamica.

CMQ L'ARTICOLO PIACE ANCHE A ME, L'HO LETTO CON PIACERE.

A proposito di leggere; sto leggendo:
"Dentro l'Opus Dei"

Sapevo fosse una setta di fanatici, gente che strappa i ragazzini alle famiglie naturali a partire dai 15/16 anni, pero' leggere la testimonianza di una ex Numeraria che descrive tutto per filo e per segno ....... E' SCONCERTANTE.
Avevo letto testimonianze riferite all'Opera negli anni '60 o giu' di li', ma questo libro si riferisce va dal 1986 al 2001.

Agghiacciante !!!
lucillafiaccola1796
10 gennaio 2010 19:49
Volevo scrivere Aug [auguri]... m'è scappato il mignolo... del resto questo dito ha un brutto inizio "migno" e fa come gli pare Ah Ah Ah
lucillafiaccola1796
10 gennaio 2010 19:47
t_n_t Hai fatto benissimo a copiaincollare questo articolo... Solange Manfredi...sempre bravissima... noi dobbiamo imparare e distribuire il pensiero dei Giusti, quindi hai fatto benissimo!
Grazie buona salute ed sug!
t_n_t
10 gennaio 2010 19:19
Ma si...incominciamo nel nuovo anno a parlare di una "conquista" che dopo oltre un secolo finalmente è riuscita...unificare l'Europa!

Che bello!!!

Ora, come ultimamente ho preso gusto, proverò a far intervenire (forse) IVAN scrivendogli che non si comporta correttamente a scansare argomenti di carattere rilevante ed in linea con il titolo del thread che LUI ha attivato, e LUI (forse) interverrà rispondendomi: "Team, gli articoli copia/incolla non sono graditi perché il reale autore non può venire interessato dalle nostre eventuali repliche...nonché dalle nostre disquisizioni d'arte sui quadri e le cornici..."

Vabbè, io comunque questo bell'articolino reperito su uno dei miei siti attualmente preferiti (quello dell'Avv. Paolo franceschetti), lo riporto ugualmente e ci aggiungo pure la provocatoria frase: "Cari intelligenti ragionatori, quanto è appena entrato in vigore raggira la democrazia?"

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lunedì 4 gennaio 2010

AL CITTADINO NON FAR SAPERE......

Di Solange Manfredi

Ebbene sì, lo confesso, la sera del 31 dicembre ho atteso con grande curiosità, ed un fondo di speranza, il messaggio alla nazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Ero proprio curiosa di sapere cosa avrebbe detto, cosa avrebbe sottolineato tra le tante cose successe in questo 2009. Ma, sopratutto, attendevo di sentire cosa avrebbe detto circa il Trattato di Lisbona. Desideravo sentire come il Presidente della Repubblica avrebbe trattato questo argomento, ovvero quello che è stato sicuramente, a livello internazionale, l'evento più rilevante non solo di questo secolo, ma anche del precedente. I lavori per realizzare una Europa unita hanno, infatti, impegnato tra i più importanti studiosi sin dai primi decenni del '900, ora ci siamo, dal 01 dicembre 2009, con l' entrata in vigore del Trattato, il progetto si è realizzato, L'Europa Unita è nata! Rilevante no?

Certo ero rimasta sorpresa che nessun festeggiamento avesse salutato tale evento, che nessuna trasmissione televisiva avesse trattato la “conquista”, ma il Presidente della Repubblica, ero certa, almeno qualche cosa l'avrebbe detta.

E così eccomi, comodamente seduta davanti alla televisione, ad attendere il discorso. Inizia la trasmissione e manca l'audio, accidenti! Dopo poco fortunatamente arriva anche l'audio. Ascolto con attenzione, sono attentissima sino alla fine e........nulla! Sul Trattato di Lisbona nulla! Mi dico: "non è possibile, sicuramente sarà la prima cosa che ha detto quando non c'era l'audio". Quindi mi precipito al pc, e cerco in internet il discorso scritto. Lo trovo, lo leggo, lo rileggo, lo rileggo, cerco e......nulla, neanche una parola. Possibile?

Come è possibile che il Presidente Napolitano non dica neanche una parola su tale "conquista"? Siamo in Europa, parte della nostra sovranità verrà gestita da Bruxelles e nemmeno una parola? Perché?

Perché, probabilmente, trattare l'argomento, anche in maniera “parziale”, potrebbe far nascere delle curiosità nei cittadini e vuoi mai che, con questo infernale strumento che è internet, a qualcuno venga la malsana idea di digitare su un motore di ricerca “Trattato di Lisbona”? Pericoloso, meglio non farne proprio cenno, meglio tacere.

Il Presidente però ha cura, nel suo discorso, di sottolineare il suo pensiero: le riforme sono necessarie e la seconda parte della Costituzione può essere modificata.

Ed allora mi domando di cosa stia parlando. E sì perché oggi parlare di possibili modifiche della Costituzione, della sua salvaguardia dei diritti fondamentali, ha il sapore di una “leggerissima” presa in giro.

E' l'Europa che decide, noi non abbiamo più strumenti per difendere la nostra Costituzione, neanche qualora vengano modificati i diritti fondamentali. Proprio così.

Non ci credete? Facciamo degli esempi, così la situazione potrà apparire più chiara.

Poniamo che un giorno i cittadini italiani si accorgano che l'adesione al Trattato di Lisbona non è una cosa buona, la domanda è: possono adoperarsi per esercitare la loro sovranità e chiedere l'abrogazione della legge di ratifica al Trattato tramite referendum? In altri termini: possono dire no all'Europa?

NO! Perché il referendum abrogativo (secondo comma dell'art. 75 della Costituzione) non è ammissibile in caso di: “leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali".

Ok, non perdiamoci d'animo. Non abbiamo strumenti per dire no all'Europa, ma se l'Europa dovesse emanare una direttiva, non dico che ci danneggia, ma che contrasta con i valori fondamentali della nostra Costituzione, ci sarà sicuramente la possibilità di proporre un referendum abrogativo o rivolgerci alla Corte Europea, che diamine, siamo in democrazia!

NO! Infatti non esiste l'istituto del referendum abrogativo in Europa, né può chiedersi alla Corte di Giustizia la disapplicazione di una direttiva in uno Stato membro perché questa confligge con la sua Costituzione.

Va bene, restiamo in Italia, strumenti ne abbiamo, che diamine. Ad esempio, se in attuazione di una direttiva comunitaria il nostro legislatore dovesse emanare delle norme che violano palesemente la nostra Costituzione, sono norme interne, sicuramente si potrà ricorrere al custode per eccellenza della nostra Costituzione, all'organo supremo, ovvero alla Corte Costituzionale!

NO! Infatti non è ammissibile il ricorso alla Corte Costituzionale per atti normativi dell'Unione Europea o leggi che li recepiscono, ovvero norme collegate ad impegni comunitari.


Dunque, ricapitolando:

Non possiamo sottrarci all'Europa.

Se l'Europa emana una direttiva che contrasta con i diritti fondamentali della nostra Costituzione non possiamo adire la Corte di Giustizia chiedendone la disapplicazione

Se una direttiva, o le norme interne ad essa collegate, violano apertamente i principi fondamentali della nostra Costituzione non possiamo neanche fare ricorso alla Corte Costituzionale.

Detto in altri termini: se l'Europa dovesse reintrodurre la pena di morte, ampliando le previsioni purtroppo già ora esistenti, e noi italiani dovessimo dire no a questa previsione, magari con un referendum con una adesione del 100% dei cittadini, questo non servirebbe a nulla. La pena di morte verrebbe reintrodotta e noi non avremmo alcuno strumento per fermare questo abominio, non la possibilità di dire no all'Europa, non la possibilità di chiedere alla Corte di Giustizia che la norma non venga applicata, non la possibilità del ricorso alla Corte costituzionale. Nulla!

Visto che questa è la situazione, che senso ha parlare ancora di possibile modifica della Costituzione?

Nessuna, la nostra Costituzione può essere modificata da Bruxelles (e presto sarà modificata e, temo, in peggio) anche nei diritti fondamentali e noi cittadini non possiamo farci assolutamente nulla.

Forse era questo che il Presidente Napolitano doveva dire ai cittadini, forse è per questo che il Presidente Napolitano non ha neanche accennato al Trattato di Lisbona.
lucillafiaccola1796
9 gennaio 2010 18:38
Sugar stanno per aprire le banche islamiche che non danno interessi come voi...ci fidiamo di più... emigreremo in massa coi nostri depositi che portano pro-fitti solo a voi..eh il nuovo slogan la concorrenza è la concorrenza sostituisce quello gli affari sono affari....
lucillafiaccola1796
8 gennaio 2010 18:57
Come essere vivente soggetto a miglioramento SIIIIIIIII!!!!!!
Per il resto... NOOOOOOOOO!!!!!!
sugar magnolia
8 gennaio 2010 15:10
Tse'.........
tutti a sparere a zero contro le banche.
E' fin troppo facile, anche se magari qualche ragione c'e pure.


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Agli imprenditori non li date perché magari non vi danno abbastanza garanzie

Vero, la banca non deve rischiare sofferenze, essendo soggetto quotato in borsa, le sofferenze fanno calare l'indice (ma non solo quelle, ovvio c'e' tanto altro)
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... ed allora ci giocate a monopoli in borsa fra voi banchette?

Si' certo, ci prestiamo il denaro (scambi che avvengono di notte, per non turbare i mercati aperti) e il tasso che ne esce si chiama
E.U.R.I.B.O.R. (European Interbanking Offered Rate)
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Finché non vi rivendete le azioni... avete solo carta straccia

Assolutamente no, abbiamo i capitali (nostri e dei depositi, che poi fruttano a noi, piu' tante altre voci che non ti sto ad elencare)
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... e certo la gente non investe i suoi soldi in carta igienica usata... vi usa solo come cassaforte...

Ci sono 3 funzioni;
1/ Cassaforte
2/ Erogazione prestiti/fidi
3/ Servizi finanziari (compravendita titoli/azioni e/o altri prodotti sul mercato)
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tanto a interessi zero

Sai ...... sono tempi difficili

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° °°°°°°°°°°°°°°°°°
LUCILLA,
MA TU MI VUOI UN PO' DI BENE ?????
lucillafiaccola1796
4 gennaio 2010 20:12
Il bonazzo Luigi DM invece mi è piaciuto! Sembrava Trevaglio ai tempi dell'unità...
Pensate quanto è buono il bonazzo Luigi... manco i centesimini da 1/100° gli getterebbe al dia voletto o diavo lètto di Orco.Re....
Ed a proposito di Banche... mo che ci fate co' tutti sti soldi che si dice siano rientrati con lo sputo fiscale? Agli imprenditori non li date perché magari non vi danno abbastanza garanzie... ed allora ci giocate a monopoli in borsa fra voi banchette? Finché non vi rivendete le azioni... avete solo carta straccia... e certo la gente non investe i suoi soldi in carta igienica usata... vi usa solo come cassaforte...
tanto a interessi zero... è meglio comprarci un bel pezzo di terra da coltivare...almeno zappi e magni...
sugar magnolia
4 gennaio 2010 12:16
....COME IL SOLO CHE STA COMBATTENDO il Diavolo (cosi' lo ha definito vero ??) a dispetto di tutto e di tutti, mettendosi di traverso perfino con il pres. della repubblica che invece, ad ogni verbo profferito, dovrebbe essere meritevole solo di ampi consensi.

Fermo restando che il suddetto Presidente non conta assolutamente nulla, tanto che i costituenti non gli hanno attribuito altro potere se non quello di sciogliere le Camere e nominare i Ministri (su proposta del Pres. del Consiglio) e dice cose talmente scontate e banali che non si puo' non approvare quello che risulta nei fatti solo un mero esercizio di rappresentanza nazionale dell'unita' del paese.

Quindi, ponendosi in rotta di collisione anche con la massima autorita' dello Stato, il Tonino si e' ritagliato la sua fetta di sostenitori che riconoscono nel loro prode "l'ultima linea di difesa contro il diavoletto di Arcore"

Insomma, ricorderete la pioggia di monetine di Craxiana memoria; travolto dagli eventi Bettino riparo' in Tunisia protetto dalle autorita' locali e anche con il tacito assenso della nomenklatura italiana.
Fu lasciato' li', abbandonato da tutti, a morire come un cane (e non era certo esente da colpe, anzi, peccato pero' che i 3 del C.A.F. vennero disintegrati nella stratosfera, ma i capi di quello che era all'epoca PDS non vennero nemmeno sfiorati, ma questa e' un'altra storia)

E ora arriva una proposta simile:
come un vecchio generale golpista che ha torturato, ucciso e soppresso la liberta' del paese, gli facciamo una bella Amnistia su misura, lo mandiamo all'estero e gli garantiamo l'immunita' daigli atroci crimini commessi all'interno del paese.

Questo ci da' la misura dello stato dell'opposizione.
GOVERNEREMO PER I PROSSIMI 20 ANNI (Fini permettendo, s'intende.....)

Fini poi merita un'altra esposizione a parte, questa volta pero' la cosa e' assai piu' subdola che non le sparate di quei 2 cretini (ooops speriamo di non finire sotto processo per vilipendio), l'uomo sta attraversando una profonda crisi di coscienza e di identita', oppure e' un vero animale politico che si sta astutamente posizionando in attesa delle politiche del 2013.
Ci ragioneremo sopra prossimamente
sugar magnolia
4 gennaio 2010 11:58
errata corrige.

Hoi da fare ma mi sono rritagliato 20 min per esporre questo argomento che mi ha colpito molto.

IL neo Euro deputato De Magistris recentemente ha profferito un'uscitina davvero intelligente, forse dal suo punto di vista meramente provocatoria (ma visto lo standard del suo capo Tonino non ci conterei troppo)

La proposta di fondo - scrive l'ex pm - è questa: gli garantiamo la possibilità di lasciare l'Italia senza conseguenze. Non c'è trucco e non c'è inganno: solo il bisogno di ritornare ad essere una nazione democratica e civile". E rincara: "Un volo di Stato con annesso Apicella e magari una graziosa signorina. Destinazione? Consigliamo le isole Cayman. E se si annoia? Qualche cavallo e stalliere di fiducia li potrebbe trovare anche lì. Il Parlamento tornerebbe al proprio compito perché svincolato dalla sua agenda giudiziaria che oggi detta i temi".

BENE....
Io che sono di destra, o meglio, che sostengo il Governo Berlusconi, che voto Lega, ma il mio voto confluisce in al Berlusca, io mi chiedo:

Ma noi di destra abbiamo di che lagnarci di questo modo di fare opposizione ??
Dobbiamo sentirci offesi o risentiti ??
Dobbiamo indignarci di fronte a tanta grettezza umana e intellettuale ??

Certo che no, DOBBIAMO GIOIREe dobbiamo accendere tanti ceri in Chiesa quante sono le volte che il prode Tonino e il suo nuovo accolito aprono bocca; questi, come sottolineato da piu' parti, sono i migliori alleati di S.B., sono le truppe Brancaleone che contribuiscono a schifare il popolo italico che disilluso e schifato lo e' gia' di suo.

Ma qual'e la ragione di tale comportamento ??
Io ritengo che queste uscite intrise di basso populismo da borgata, condito con battute e doppi sensi di tale basso livello che non fanno ne' ridere ne' piangere, semplòicemente fanno il ns. gioco....... beh' credo che dietro ci sia un calcolo politico ben orchestrato.

Inbfatti cosi' facendo il Tonino nazionale gioca a rmpiattino con l'elettorato scontento accreditandosi COME IL SOLO CHE STA COMBATTENDO
sugar magnolia
4 gennaio 2010 11:44
Ho molto da fare ma mi sono ritagliato 20 min per esporre q
IVAN.
30 dicembre 2009 16:40
.


(da Sugar:) «È riduttivo...non è stata menzionata l'esasperazione che ha portato il 40% degli elettori del Nord a votare Lega.»


Diciamo che era già implicita in questo passaggio:
(...) «Il Federalismo" rappresentava solo una "ideologia" come un'altra per approfittare di un Sistema di regole che (in QUEL particolare momento) avrebbe permesso persino al Nulla più totale di conquistarsi un notevole spazio in politica.»(...)
In altre parole: una volta compromessi i primi 3 partiti in classifica, i consensi sono passati IN AUTOMATICO al 4°...ma solo PER ESCLUSIONE, non certo per "intima condivisione di ideali".
Insomma, in QUEL particolare momento perfino il Club di Topolino avrebbe potuto catalizzare i voti vaganti degli "esasperati".
(Riduttivo anche questo, lo so, ma non mi sento di dettagliare più di tanto.)


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(da Sugar:) «C'è molto di più...sarebbe una analisi che richiederebbe ore di preparazione, spero di riuscire a farla...anche se poi non interesserà nessuno.»


Cazzo. Qui sembra esserci un'epidemia di demoralizzati che si fanno i conti in tasca da soli.
Hai letto un po' degli ultimi OT, Sugar? La situazione del forum è quella, e NESSUNO di noi può farci niente.
QUALSIASI utente potrebbe avanzare le tue stesse identiche perplessità. Ma servirebbe solo ad aumentare il livello di mutuo scoglionamento.
Molto più propositivo sarebbe invece sforzarsi di CAMBIARE il nostro approccio personale a questo Spazio.
Parlando solo per me: no, non sarei molto "interessato" ad un'analisi sul tema "Lega", ma questo non deve significare NULLA, per te.
Se il tuo scopo nel postare fosse solo di trovare degli interlocutori, avresti perso IN PARTENZA, anche se ti rispondessero in 50.
Quali sono gli "altri scopi" nel postare in questo trita-post? Confermo: io posso solo suggerire quali sono gli scopi da EVITARE; gli altri scopi (ammesso che ne rimangano) affiorano da sè.



.
sugar magnolia
29 dicembre 2009 16:04
"...Perdona la stringatezza...ma mi sembra già più di quanto merita il "fenomeno"

No, non sono d'accordo, non e' stata menzionata l'esasperazione che ha portato il 40% degli elettori del Nord a votare per:

" un'Istituzione politica di privilegiati intrallazzoni al pari delle altre"

Certo, andando a Roma altro non puoi fare che calarti in quell'ambiente e pian pèiano ne asorbi anche e soprattutto i germi e i microbi.
Impresentabile poi e' la grettezza intellettuale degli esponenti nazionali e soprattutto locali (questo e' innegabile sono il primo ad ammetterlo) per non scordare poi i prodi Speroni e Borghezio in quel di Stasburgo.
QUANDO POI APRONO BOCCA SU QUESTIONI DI POLITCA ESTERA DIMOSTRANO IL LORO STRETTISSIMO ANGOLO MENTALE E LA MISERRIMA REGIONALITA' (provincialita') DEL LORO PENSIERO.

Io stesso, che non mi ritengo un cretino (pur con tutti i miei errori) mi sono volto a loro perche' PUR CON TUTTI I LORO LIMITI SENTO CHE RAPPRESENTANO ALLA MENO PEGGIO LE MIE ISTANZE (il mio disprezzo contro il Sistema-Sud)

Mi obietterai che gli elettori storici (della prima ora) della Lega venivano da qulla parte burbera, lavoratrice, semplice e "con pochi fronzoli" tipicamente situata nell'estremo Nord del paese.......... benissimo.

Ma allora come mai in meno di 10 anni sono arrivati ad avere ben 2 regioni al Nord (Veneto e Piemonte, sicure al 95% alle prossime regionali del 2010).

E che dire del fiuto politico del Senatur ??
Ha dimostrato una notevole abilita', questo e' innegabile.

Insomma
"
Perdona la stringatezza...ma mi sembra già più di quanto merita il "fenomeno"

E' RIDUTTIVO, CI SONO RAGIONI PROFONDE DI MALCONTENTO POPOLARE (e qui la colpa e' degli altri) DI PRESSIONE MIGRATORIA, DI CAMBIAMENTO DI COSTUME E DI ABILITA' POLITICA.

UOMINI MI MEDIA CARATURA (se non proprio bassa)HANNO META' DEI VOTI DEL NORD, LA PARTE DEL PAESE EFFICENTE E PRODUTTIVA, avranno anche cavalcato la tigre del malcontento popolare, ma non e' tutto qui.

C'e' molto di piu'.

Almeno secondo me (peccato che ora ho pochissimo tempo, sarebbe una analisi che richiederebbe ore di preparazione e almeno 4/5 post di esposizione, spero proprio di riuscire a farla, .......anche se poi non interessera' nessuno)
t_n_t
29 dicembre 2009 11:40
@ IVAN

1. Ok, l'apparire polemici è talvolta la conseguenza di voler "provocare" qualche riscontro per vedere se poi arriva...ed a volte arriva, a volte no!

2. Ok, anch'io ho sottolineato che alle volte il copia incolla potrebbe comunque contenere delle belle info e sarebbe inutile e dispendioso personalizzare l'articolo altrui per farlo apparire proprio; solitamente IO considero il contenuto.

3-a. Lego a parte ti eri espresso in modo da crearmi dubbi sull'interpretazione del tuo pensiero; in ogni caso la mia risposta è quella che ti ho dato in precedenza.

3-b. NI' ... nel senso che pure io ne ho preso atto e l'ho fatto presente per constatare cosa veniva replicato; circa la partecipazione, dipende quanti te ne bastano di partecipanti per continuare su un buon discorso. Alle volte ne è sufficiente 1 che dopo un po' possono diventare 2 e poi magari anche 3...ma se non si prova a dar seguito ai confronti neppure al primo, gli altri faranno altrettanto, non credi?

(Ok, per il quadro e la cornice...almeno penso...)
IVAN.
29 dicembre 2009 2:39
.


(da Sugar:)
«Quando avrò un'oretta libera mi cimenterò su una analisi del fenomeno Lega. Sarà un'analisi lunghina...»
______________________


Liberissimo, Sugar...anche se dal mio punto di vista il fenomeno "Lega" potrebbe essere sintetizzato in poche righe.

Tralasciando le sue connotazioni "storiche", prendiamo in considerazione il BOOM della Lega, riconducibile a circa 20 anni fa.
In breve: un piccolo movimento politico fa improvvisamente incetta di consensi battendo il tasto su un fantomatico "Federalismo" (autonomia regionale) come simbolo delle proprie proposte di rinnovamento sociale.

Da lì si susseguono vari avvenimenti (Tangentopoli, la nascita di Forza Italia, la crisi generale delle correnti di Sinistra) che portano la Lega a divenire l'ago della bilancia degli sviluppi politici italiani.

Veniamo ad ora.
A distanza di 20 anni, e nonostante il notevole potere nel frattempo accentrato su di sè dalla Lega, il tanto invocato "Federalismo" è fermo al punto iniziale; ciò avalla l'ipotesi che non ci sia mai stata una REALE intenzione di perseguirlo, ma soltanto di usarlo come veicolo propagandistico per conquistare qualche poltroncina.
Il "Federalismo" (o addirittura il suo CONTRARIO, l'abolizione delle Regioni) rappresentava solo una "ideologia" come un'altra per approfittare di un Sistema di regole che avrebbe permesso persino al Nulla più totale di conquistarsi un notevole spazio in politica.

Il Senatùr & C. sguazzano benissimo nell'attuale stato di cose, anche senza insistere a portare avanti di una virgola quel progetto fittizio che aveva funto da suo vulnus "ideologico" (ben sapendo, in cuor loro, che il "Federalismo" era ed è IRREALIZZABILE nella forma proposta).

Se qualcosa in tal senso doveva essere fatto, sarebbe GIÀ stato fatto.
Ora la Lega non è altro che un'Istituzione politica di privilegiati intrallazzoni al pari delle altre; se delle "ideologie" ancora esistono, direi che sono da ricercare ALTROVE.

Perdona la stringatezza...ma mi sembra già più di quanto merita il "fenomeno".


.
IVAN.
29 dicembre 2009 2:32
.


(replica a TNT:)
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1) Certo. Però c'è una differenza tra "permettersi rispettosamente di scrivere o spronare o richiedere ect", e apparire POLEMICI (n.b: "apparire", non "essere").
Qui la Polemica (volontaria o meno) indispone i neofiti e annoia i veterani. Niente altro.

2) Infatti era un discorso sui copia/incolla IN GENERALE, non sul "tuo" copia/incolla.
(E tieni presente che l'effetto solitamente "schivato" di un copia/incolla non l'ho deciso "io"; è così e basta, io l'ho semplicemente sottolineato.)

3-a) Scrivi: «Circa gli scopi...mi spiace ma non riesco a seguirti.»
Team, cerca di tenere insieme i tasselli del discorso, se no rispondendo solo all'ultimo post apparso in ordine di tempo si rischia di procedere come coi "Lego" (un pezzo dopo l'altro, che hanno pertinenza solo con quello adiacente).
Magari chiedendo troppo, davo per scontato si capisse che il discorso sugli "scopi" era correlato ai post del 20 ott & 8 dic.
Comunque, in breve intendevo: "Uno degli scopi da evitare nel postare è l'Aspettativa di un riscontro". (Guarda se adesso il punto 3 ti suona più "seguibile".)

3-b) Scrivi: «Te ne frega qualcosa dei thread seri che attivi e di quei 10 utenti più o meno stabili che hanno piacere a svilupparli?»
La formulazione non è corretta.
Quello di cui mi "frega" come attivatore di un thread è semplicemente di impostare al meglio una "cornice" che offra agli eventuali partecipanti di inserire dei "quadri" in modo PROGRESSIVO e CONTINUATIVO (inteso come "costantemente attualizzabile").
Dopo di ciò, non sono responsabile del RISCONTRO che la mia iniziativa andrà a raccogliere.
Se la situazione del forum è che viene frequentato da soli 10 utenti, e questi 10 utenti sono pure disinteressati per motivi loro, ne prendo semplicemente atto, poiché NON ho voce in capitolo su questo fatto (e ci mancherebbe! Che faccio, mi fabbrico gli interessati?)
Chiaro che se invece la discussione prende i binari giusti, sono io il primo a cercare di darle energia positiva...ma questo è vincolato anche ad altri fattori personali talmente OVVI che non mi metto neppure ad elencarli ("Tempo" basta e avanza).
Quindi la prima regola tacita per evitare delusioni è: NIENTE ASPETTATIVE, nè attese nè dovute. Il resto sarà tutta manna.


(Fine parentesi sulla "cornice". Per quanto ben realizzati, i "quadri" non stanno appesi da soli, TNT. Riflettici sopra, e comprenderai meglio perché su questo forum-tritacarne "taluni utenti" si muovono in un certo modo.)



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t_n_t
28 dicembre 2009 23:35
Poiché in questo periodo preferisco fare il ricercatore di articoli significativi per questo thread, piuttosto che sviluppare argomenti di mio pugno (...tanto poi rimarrebbero lì privi di riscontro per le varie spiegazioni date anche da taluni utenti...), mi permetto di riportarne uno decisamente ben fatto che risponde sia al punto 5 indicato in principio da IVAN, sia allo scopo di questo forum di Associazione di Utenti e Consumatori.

E' tratto dal blog di Paolo Franceschetti che ultimamente mi ispira come fonte informativa e vorrei dargli il seguente titolo che, a mente mia, ci calza proprio.

Buona lettura dal parte del vostro TNT.

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"DELLA SERIE: IO SONO LO STATO, E VOI CITTADINI NON SIETE UN CAZZO!!!"

Premessa. La privatizzazione degli enti pubblici e la sistematica truffa dello Stato ai danni dei cittadini

Innanzitutto c'è da premettere che la vecchia gestione dello Stato, centralizzata, aveva i suoi difetti innegabili, ma aveva anche molti pregi.

La trasformazione in Spa, quando non la privatizzazione completa, di enti statali che si è avuta in questi ultimi anni non ha raggiunto l'obiettivo di rendere più efficienti gli apparati statali, ma ha invece aumentato l'inefficienza, aumentato le truffe ai danni dei cittadini, e aumentato lo sperpero dei soldi pubblici.

Ci avevano raccontato la favoletta che la privatizzazione, o la trasformazione in SPA, sarebbe servita a rendere più snelli e produttivi gli enti pubblici.
E noi, docenti e giuristi, ci eravamo cascati come deficienti. Qualche anno fa pubblicai un manuale di Diritto amministrativo dove, insieme alle altre pecore che belano, anche io ho scritto le consuete cazzate sulla privatizzazione formale e sostanziale, sul modello di PA più efficiente, e stronzate varie.

Ora quando rileggo quelle pagine, mi sembrano scritte da un cerebroleso, anche se poi mi consolo quando vedo che le stesse puttanate sono scritte su tutti i manuali, senza distinzioni.

La verità è che ci hanno fottuti. La trasformazione in SPA è stata una delle più grandi truffe mai perpetrate ai danni dei cittadini. Vediamo alcuni esempi.

LA TRUFFA TELECOM

Il passaggio da Sip a Telecom ha aumentato i costi delle bollette; aumentato l'inefficienza, e aumentato le truffe. Migliaia sono i cittadini che si sono visti arrivare bollette farlocche, cambi di tariffe non richiesti, ecc.

Siccome poi lo Stato ha inventato quella meravigliosa tassa da 40 euro che bisogna pagare per poter fare ricorso, con la conciliazione obbligatoria, il meccanismo processuale per difendersi è diventato impossibile da praticare, perlomeno quando si tratta di somme modeste.

Il risultato è che Telecom e TIM incassano somme esorbitanti perché rubando piccole somme il cittadino ha difficoltà a difendersi; siccome il meccanismo è applicato a centinaia di migliaia di utenti, con questo sistema si realizzano guadagni illeciti per milioni di euro.

I sistemi escogitati sono tanti. Dai famigerati numeri con prefisso 144, alle ricariche per internet che terminano alla mezzanotte del 30 esimo giorno senza possibilità di ricaricare in anticipo (così l'utente si scorda la scadenza e spende un capitale), alle carte vacanze che danno diritto a chiamare 500 minuti gratis (ma non ti dicono che allo scadere dei 500 minuti paghi una tariffa enormemente superiore e quindi va a finire che paghi un salasso senza accorgertene); poi abbiamo le bollette gonfiate, i cordless e i telefoni inviati a chi non ne ha fatto richiesta con l'addebito in bolletta; la fantasia degli amministratori dell'azienda è senza limiti. Uno dei sistemi migliori poi è quello di dare in appalto a una ditta privata esterna la vendita di alcuni servizi truffa in modo che poi il truffato non possa rivalersi su TIM ma debba far causa alla ditta di servizi (che o ha cessato di operare, oppure è introvabile perché l'utente non riesce a ritrovare il numero).

E che dire di quella genialata dello scatto alla risposta? Così se sei in una zona con scarsa copertura in cui la linea salta dopo pochi secondi e devi richiamare dieci volte, paghi dieci scatti senza motivo.

Telecom e TIM sono state condannate più volte a pagare milioni di euro, ad esempio 2,4 milioni di euro per le truffe dialer, 6,5 milioni di euro per le truffe mediante sms che comunicavano che esistevano messaggi nella segreteria telefonica mai attivata dall'utente; ma i soldi incassati con queste truffe superano immensamente le multe che hanno dovuto sborsare.

LA TRUFFA EQUITALIA

Fantastico anche il meccanismo di trasformazione in SPA di Equitalia, con le conseguenti leggi per riscuotere i tributi.

Che fa Equitalia? Manda cartelle pazze a migliaia di cittadini.

Su 1000 cittadini che ricevono tasse arretrate senza giustificazione, 200 pagano senza fiatare; magari sono risparmiatori che hanno da parte qualche decina di migliaia di euro e per evitare noie e il costo di un avvocato pagano e zitti.

Una buona parte protesta e spesso ottiene una consistente riduzione della somma da pagare, e quindi si accontenta di pagare la riduzione, felice di poter evitare un contenzioso sborsando "solo" poche centinaia di euro anziché le migliaia che erano state richieste all'inizio. Tempo fa vennero mandate ad alcuni pensionati delle cartelle per trentamila euro, adducendo un errore nel calcolo della liquidazione. Molti pagarono; chi andò a protestare si vide immediatamente ridurre a 500 euro la cartella originaria (quindi molti pagarono, felici di cavarsela con una somma inferiore); solo chi ha impugnato la cartella è riuscito a non pagare nulla.

Un sistema che ha fruttato ad Equitalia milioni di euro.

Una parte delle cartelle finisce invece in tribunale; il contribuente vince la causa, ma a conti fatti, nel complesso dell'operazione, Equitalia ci guadagna sempre somme esorbitanti.

In molte zone d'Italia poi Equitalia ha pignorato centinaia di case, auto, e beni dei contribuenti; contribuenti che spesso sono addirittura all'oscuro della richiesta di pagamento.

Vengono recapitate tasse arretrate per essere proprietari di immobili mai pesseduti; per aver esercitato mestieri mai fatti; o aver esercitato la professione in periodi in cui le persone erano disoccupate, o addirittura... in carcere.

In pratica con questo meccanismo Equitalia si assicura un enorme flusso di capitali, che sono illeciti perché si tratta di somme non dovute, ma trattandosi di una società privata nessun amministratore rischia alcunché.

La guardia di finanza e alcune procure hanno spesso iniziato indagini, ma esse non portano né porteranno mai ad alcun risultato, perché il reato ipotizzato (la truffa) è troppo blando e i tempi di prescrizione sono troppo brevi.

Peraltro Equitalia ha il completo appoggio dei politici al governo, perché le leggi in vigore consentono ad Equitalia di espropriare immobili di qualsiasi cittadino anche a fronte di tasse arretrate per 5000 euro, con un procedimento rapidissimo e fuori da ogni regola di logica giuridica che ha come conseguenza il fatto che spesso al cittadino viene venduto l'immobile, anche quando poi il tribunale dà tardivamente torto ad Equitalia.

Su un giornale ho letto di un tizio di Salerno, tale Nunzio Birra, cui è stata espropriata e venduta la casa per un credito (non dimostrato) di 15.000 euro; la casa (che valeva 400.000 euro) è stata acquistata all'asta per 56 mila euro, dopodiché la società che aveva acquistato la casa ha proposto al Birra di riacquistarla per 200.000 euro. Una truffa colossale. Ed è una truffa di Stato.

Nella sola provincia di Napoli gli immobili ipotecati sono 200.000. E spesso sono ipotecati a persone che ignorano di avere la casa ipotecata, e lo scoprono solo al momento in cui questa viene messa in vendita.

Un altro metodo geniale è quello di inviare mini cartelle da 10-20 euro. Così il contribuente paga e zitto, perché è impossibile ricostruire la correttezza delle somma. A me ad esempio arrivano ogni anno tasse arretrate di 40-50 euro... per un professionista (le cui tasse si determinano con un calcolo complicato che tiene conto di tutte le fatture in entrata e in uscita, le detrazioni, ecc...) è impossibile rifare tutti i conti e sapere se quelle 40 euro sono giuste o meno; d'altronde sono sicuro che è impossibile che ad Equitalia qualcuno ogni anno rifaccia i calcoli delle tasse che mi riguardano. Ma l'unica strada è pagare, e rassegnarsi alla truffa.

Il meccanismo giuridico che sta alla base delle leggi che regolano il rapporto tra Equitalia e cittadini è previsto dal Dl 203/2005, nonché dal Dlg 112/1999, e 46/2009, oltre che dal DPR 602/73 e dalle varie norme in materia di contenzioso tributario; anche se è complicato da descrivere in un articolo, penso che possa essere riassunto efficacemente e in modo molto chiaro nella famosa frase che il Marchese del Grillo disse nel film omonimo: "Io (Equitalia) sono io, e voi non siete un cazzo".

Il problema è che dal punto di vista giuridico dovrebbero finire in galera tutti i politici che hanno votato le leggi che hanno permesso questo stato di cose, perchè si tratta di una truffa immensa, ideata dai politici e perpetrata con la complicità di amministratori, magistratura, informazione.

LE TRUFFE ENEL

Per non parlare delle bollette della luce. La luce è un bene essenziale, perché senza di essa nelle nostre cose e negli uffici non funziona più nulla, PC, TV, frigorifero, in alcuni casi i riscaldamenti e addirittura, nelle case di campagna che non sono collegate all'acquedotto, la mancanza dell'elettricità determina l'impossibilità di usare l'acqua.

Nelle aziende e negli esercizi commerciali mancanza di elettricità equivale al blocco dei macchinari.

Ecco quindi che se arriva una bolletta caricata abusivamente di poche centinaia di euro conviene pagare subito, per evitare il blocco della corrente.

Mentre i costi di una causa civile e del ricorso ad un avvocato scoraggia normalmente i cittadini dal fare ricorso.

Questo è il risultato della privatizzazione in Italia; di quella privatizzazione che ci avevano presentato come la soluzione del problema all'inefficienza statale, e che invece si è rivelata essere uno degli indizi rivelatori della fine del nostro sistema democratico, perché la magistratura e la polizia sono troppo inefficienti e/o corrotte per poter intervenire con efficacia su un sistema così capillare.

A parte il fatto che il nostro sistema penale è totalmente sfornito anche teoricamente di mezzi giuridici, perché le pene previste per i reati di questo tipo sono già ridicole in partenza.


LA TRASFORMAZIONE DELLE FORZE ARMATE IN SPA

La trasformazione delle FFAA in SPA si inserisce nel quadro generale delle privatizzazioni. Qui però ci sono conseguenze ulteriori e vantaggi diversi (per il governo).
Ovviamente in un primo tempo resterà tutto identico a prima e non cambierà nulla. La difesa continuerà a restare ufficialmente pubblica, e la veste di SPA consentirà solo una maggiore facilità nel truffare in alcuni settori.
Piano piano, però, sulla falsariga di quello che è successo ad esempio con Telecom o con Banca d'Italia (in cui di pubblico non è rimasto nulla, tranne il nomen iuris) si amplierà l'area dei settori della difesa interessati dalla privatizzazione e la truffa diventerà globale, fino ad arrivare al seguente risultato:

- eliminazione del reato di corruzione e concussione:

Se un amministratore pubblico prende una tangente per favorire qualcuno, ricorre il reato di corruzione; se l'amministratore minaccia Tizio di non dargli un suo diritto se costui non paga una tangente, il reato è quello di concussione.

Se lo stesso comportamento è posto in essere dall'amministratore di una società privata NON esiste alcun reato.

Stessa cosa vale per il reato di abuso di ufficio.

In altre parole, privatizzando le FFAA gli amministratori potranno affidare le commesse a chi pare loro, senza rischiare alcunché dal punto di vista penale. Verranno acquistati miliardi di materiale inefficiente, pagandolo dieci volte il loro valore? Non sarà reato. Nessuno verrà punito.

- eliminazione del meccanismo della gara pubblica:

Attualmente gli enti pubblici, per stipulare contratti di qualsiasi tipo, in teoria devono ricorrere al meccanismo dell'evidenza pubblica. Il meccanismo dell'evidenza pubblica (sempre in teoria) garantisce che il contratto sia stipulato con imparzialità ed efficienza al miglior offerente.

Truccare una gara poi, anche se è una cosa che succede spesso, è comunque un reato.

Nel momento in cui le FFAA verranno privatizzate, invece, scomparirà gradualmente il meccanismo dell'asta pubblica e gli amministratori potranno fare quello che gli pare.

Ovviamente ciò non avverrà subito; inizialmente si dirà che, nonostante la veste di società per azioni, le FFAA sono comunque tenute a rispettare le leggi di diritto pubblico per i contratti; ma gradatamente si arriverà alla scomparsa del meccanismo.

- eliminazione del controllo della Corte di Conti:

Tutti gli enti pubblici passano attraverso il controllo della Corte dei Conti e devono inviare periodicamente i loro bilanci a questo organo.

Si tratta di un controllo imperfetto, blando, spesso viziato dalla corruzione dei giudici della Corte, ma comunque esiste. E in teoria, se i giudici venissero veramente scelti per merito, se veramente applicassero le leggi, garantirebbe la legalità nell'amministrazione.

Privatizzando le FFAA scomparirà gradatamente anche il controllo della Corte dei Conti.


Altri meccanismi negativi li ha sottolineati Fabio Piselli nel suo blog: gli amministratori, manco a dirlo, acquisteranno beni e servizi da aziende di proprietà di loro parenti; potranno decidere i settori e i reparti dove investire o disinvestire. Inoltre (cito testualmente dal blog di Fabio):

"il pericolo grande lo vivremo in Italia, ove avremo dei carabinieri sempre meno liberi, dei soldati sempre più presenti in strada, dei soggetti che se fino a ieri rispondevano allo Stato (noi) d'ora in poi risponderanno al consiglio d'amministrazione (loro) scelto tout court dal ministro stesso e dai suoi accoliti.

Non ho sindromi complottistiche, ma ho l'esperienza necessaria per dire che tutto questo non mi piace affatto, il nostro paese non è l'America, è troppo piccolo per consegnare il sistema Difesa in mano a dei privati privilegiati sui quali ignoriamo ogni cosa, se non che proverranno da ambienti destrorsi o paramilitari, oppure scopriremo che il mafioso affitta le microspie ai carabinieri, e questo è già avvenuto e fortunatamente scoperto, grazie anche ai consulenti privati.

Meditate gente meditate perchè a quanto pare dove non si riforma si privatizza.... "

Nei secoli passati il sovrano depredava al suddito quasi tutto. E i soldati erano al servizio del re per mantenere il potere costituito.

Oggi la situazione non è diversa. E' solo diventato più sofisticato il metodo per rubare; è cambiata la forma cioè, ma la sostanza è sempre la stessa.

Lo stato ruba e depreda il cittadino fino che può; e i soldati saranno in modo sempre più evidente al soldo dei potenti, anziché dei cittadini.

Per qualche decennio dopo il 1945 ci eravamo illusi di essere una democrazia e che il popolo contasse qualcosa, con i meravigliosi concetti dello stato sociale e della sovranità popolare.

Oggi l'illusione è finita.

La sostanza della legge che regola tutto il meccanismo delle privatizzazioni è questa, e non lascia dubbi: IO SONO LO STATO, E VOI CITTADINI NON SIETE UN CAZZO!!!

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Nel presente caso specifico che io avrei ben poco da aggiungere...ma se qualcuno se la sente di dire qualcosa in merito...non esiti, non esiti...
t_n_t
27 dicembre 2009 11:37
IVAN

Un'altra cosa che cozza un po' con ciò che hai scritto al punto 3 del precedente post...ovvero con la tua premessa di apertura thread riferito ai punti 5 e 6...che invitano quelli come me a trattare determinati argomenti...ed "implicitamente" anche l'autore che ha avuto l'interesse di attivare il thread a contribuire allo sviluppo ANCHE di quei punti...SE LO RITIENE...ma se non lo ritiene lui, allora men che meno dovrebbe fregare qualcosa a me...

Quindi, te ne frega qualcosa dei thread seri che attivi e di quei 10 utenti più o meno stabili che hanno piacere a svilupparli?
Commenti
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