Commenti
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Jaw Xu 14 settembre 2009 18:36
I nostri rispettosi omaggi a te, o maestro spirituale,
servitore di Sarasvati Gosvami. Tu stai gentilmente
predicando il messaggio di Sri Caitanyadeva e stai liberando
i Paesi dell'Occidente, oppressi dall'impersonalismo e dal
nichilismo.
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Jaw Xu 14 settembre 2009 18:18
ankarsanah karana-toya-sayi
garbhoda-sayi ca payobdhi-sayi
sesas ca yasyamsa-kalah sa nitya-
nandakhya-ramah saranam mamastu
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Jaw Xu 14 settembre 2009 17:36
Quando Krishna lascia Vrindavana per diventare re di un
grande regno,
rimane lo stesso Krishna, il tesoro dei cuori dei Suoi
devoti.
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Isaia Kwick 13 settembre 2009 19:13
Questo forum mi piaceva..........
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HIJEN XEI NEE 8 settembre 2009 9:30
Kanchipuram
La casa del Re delle benedizioni
Ogni pellegrino che visita questo tempio dell'India del Sud
è testimone
di un miracoloso scambio tra il Signore e colui che Lo
adora.
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HIJEN XEI NEE 7 settembre 2009 9:08
Hare rama, Krishna e' il Dio onnipotente, benevolo che ama
tutti.
In questo periodo di guerre di religioni Krishna soffre per
il mondo.
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Isaia Kwick 6 settembre 2009 14:54
Che noia che noia......
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Isaia Kwick 5 settembre 2009 9:43
Hare Krishna
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Xluaia Der Stadt 31 agosto 2009 0:00
aya radha-vinoda radha-vinoda radhe (lokanather
prana-dhana he) Tutte le glorie a Radha-vinoda,
che è il tesoro del cuore di Lokanatha Gosvami!
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Hadabipahubati 27 agosto 2009 0:00
Sri Krishna è molto soddisfatto quando Lo chiamiamo coi
Suoi nomi che sono associati coi Suoi devoti, con le Sue
qualità e i Suoi divertimenti. Questa canzone di
Bhaktivinoda Thakura si compone dei nomi di Krishna in
differenti aspetti:
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LA VISIONE DI PRABHUPADA 25 agosto 2009 0:00
Prima del suo trapasso Srila Prabhupada parlava spesso del
varnasrama-dharma, il sistema sociale vedico finalizzato ad
aiutare tutti a fare un graduale progresso spirituale. Era
chiaramente un raggio della ruota del suo progetto
missionario. “Il nostro dovere è quello di organizzare
anche gli impegni esterni così bene che un giorno con
grande facilità raggiungeranno la piattaforma spirituale
aprendo la strada… diventare Vaisnava non è tanto facile.
Per diventare Vaisnava bisogna stabilirsi nel
varnasrama-dharma. Non è così facile diventare Vaisnava.
(Srila Prabhupada, Mayapur, India 14/2/77) Sebbene
nessuno di noi fosse in grado di descrivere in dettaglio una
“comunità varnasrama”, di una cosa eravamo sicuri:
dovevamo impegnarci a costituire un gruppo di devoti ben
intenzionati a essere coscienti di Krishna immessi nella
selvaggia Colombia Britannica, con la proprietà privata
delle loro case e di una parte della terra circostante, i
quali nel tempo avrebbero realizzato il varnasrama. Era come
seminare una manciata di semi di grano in un campo
abbandonato e incolto a primavera e tornarvi in autunno
sperando di avere un raccolto — una tecnica infruttuosa
che una volta ho sperimentato. Che cosa accadde?
Portare secchi d’acqua da più di venti litri giù lungo
percorsi ghiacciati in pendenza era un po’ scoraggiante
dopo una vita trascorsa ad aprire i rubinetti. Stare
sdraiati sulla schiena nel fango freddo per stringere
pesanti catene di metallo sulle ruote di un camion bloccato
in una strada fangosa sembrava più un modo di vivere
stupido che una vita semplice. Raspare nella terra incolta
per produrre un po’ di carote e di patate anziché andare
dal verduraio sembrava proprio una perdita di tempo. E
trascorrere una giornata nella foresta tagliando e caricando
legna da ardere era molto più faticoso per la schiena che
far scattare un termostato. Riesco ancora a ricordare la
triste delusione di quando piantai i miei primi spinaci
spingendo i semi dieci centimetri sotto terra — non
sapendo che li stavo spedendo in un mondo di eterne tenebre.
Nonostante queste e innumerevoli altre difficoltà,
Saraganati esiste ancora. C’è stata una miracolosa
trasformazione del territorio? La perseveranza e
la grazia di Dio avevano fatto sì che i devoti
trasformassero un deserto in Indraprastha, un paradiso sulla
Terra. Una vittoria gloriosa contro tutte le difficoltà?
Non esattamente. Eravamo riusciti a realizzare giardini, una
scuola, un tempio e venticinque case di vario stile, dal
rustico all’elegante, e la felicità della nostra nuova
vita tra le montagne in qualche modo aveva conquistato i
nostri cuori. C’è una soddisfazione primitiva nel poter
aprire la propria porta di casa a qualsiasi ora del giorno e
della notte e poter gridare “Jaya Radhe-Syama!” forte
quanto si vuole senza paura di essere criticati dai vicini.
È un sollievo sapere che fare il pendolare per lavoro
significa camminare verso un appezzamento coltivato a
lamponi. Sembra giusto anche dormire al ritmo delle stagioni
anziché dell’orologio. Cieli notturni chiari come il
cristallo con stelle risplendenti placano la mente.
L’allegro canto degli uccelli ha sostituito i suoni
assordanti di una gigantesca macchina urbana. Questi piccoli
piaceri fanno sembrare di poca importanza le difficoltà del
“vivere senza”. E il nostro mandato originale? Che ne è
stato della nostra missione? Abbiamo realizzato il
varnasrama? Siamo arrivati un po’ più vicini a capire che
cosa sia? Abbiamo soddisfatto i desideri del nostro Guru
Maharaja?
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Zuhng Xen Nam Kee 24 agosto 2009 0:00
vrindayai tulasi-devyai priyayai kesavasya ca
krishna-bhakti-prade devi satyavatyai namo namah
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Hadabipahubati 24 agosto 2009 0:00
Offro il mio omaggio rispettoso al Signore Supremo, Sri
Krishna Caitanya, che ha assunto il colore dorato di Srimati
Radharani ed è il più munifico tra tutti gli avatara,
perfino di Krishna Stesso. Egli sta elargendo liberamente a
tutti ciò che nessun altro aveva mai elargito - il puro
amore per Krishna.
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Jukibupati 24 agosto 2009 0:00
Krishna è l'amante di Radha. Egli mette in atto
numerosi divertimenti d'amore nei boschi di Vrindavana.
È l'amante delle pastorelle di Vraja, Colui che solleva
la grande collina Govardhana, l'amato figlio di madre
Yasoda, che dà grande felicità agli abitanti di Vraja e
vaga per le foreste lungo le rive del fiume Yamuna.
Srila Prabhupada era molto affezionato a questa
canzone e la cantava sempre prima di iniziare la sua
lezione. Ad Allahabad e a Gorakhpur Srila Prabhupada cadde
in trance dopo aver cantato le prime due linee, e quando
dopo un po' di tempo tornò alla coscienza esterna
disse: "Ora cantate Hare Krishna." Srila
Prabhupada diceva che questa canzone è "un dipinto di
Vrindavana. C'è tutto: Srimati Radharani, Vrindavana,
Govardhana, Yasoda e i pastori.")
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Zuhng Xen Nam Kee 24 agosto 2009 0:00
Grazie al potere di quei piedi, le mie attività
diventeranno favorevoli alla devozione; così la perfezione
spirituale sarà raggiunta, e sarò capace di vedere
veramente con questi occhi. La squisita bellezza dei piedi
divini di Sri Rupa Manjari brillerà come una luna sul loto
del mio cuore, sia di giorno sia di notte, e darà sollievo
alla mia anima afflitta.
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Yhaman Hal Khanasabaupi 23 agosto 2009 0:00
sri-krishna-caitanya prabhu doya koro more toma bina ke
doyalu jagat-samsare
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Vincent Brhaman 21 agosto 2009 0:00
Hare Krishna, il Dio che rispetta la natura, la terra,
l'acqua, il vento, il sole, la luna, la pioggia, il
mare, le nubi, il mondo intero.
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Quasjinabi 15 agosto 2009 0:00
krishna-prema: amore per Krishna; pradaya: che può dare;
te: a Te; krishnaya: l'originale Personalità di Dio;
krishna-caitanya-namne: con il nome di Krishna Caitanya;
gaura-tvise: dal colorito dorato come quello di Srimati
Radharani; namah: omaggi.
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Vincent Brhaman 14 agosto 2009 0:00
Haribol! Svelta! Faremo tardi!” Mio marito stava gridando
con tutta la sua voce rivolgendosi a me. Avevamo da
rispettare un appuntamento, ma io ci stavo impiegando più
tempo del solito. La mia esitazione e il mio imbarazzo erano
evidenti. Ci accingevamo a incontrare un uomo ricco al quale
avremmo chiesto un’offerta per aiutarci a trasferire il
nostro tempio e noi non avevamo mai fatto niente di simile
fino ad allora.. Il Punjabi Bagh (Delhi) dell’ISKCON era
in crisi e tutti noi — un piccolo gruppo di devoti
residenti e della congregazione — ci prendemmo la
responsabilità di risolvere questo problema. Le nostre
amate Divinità di Sri Sri Radhika-Ramana e Sri Sri
Jagannatha, Baladeva e Subhadra avevano risieduto nello
stesso edificio per diciotto anni, ma ora il proprietario
aveva mandato un avviso legale che chiedeva Loro di
andarsene. Ne fummo sconvolti; dovevamo cercare
un altro posto. Chiaramente cercavamo un edificio più
grande e migliore perché la congregazione stava crescendo
grazie all’impegno del tempio nella diffusione di vari
programmi. Cercare un luogo adatto alle Loro Signorie
in questo quartiere elegante era un’impresa
difficilissima, ma il Signore Supremo, Sri Krishna, rispose
alle nostre preghiere sincere fugando tutte le paure. Mio
marito, Rasapriya Dasa, agente immobiliare, trovò un grande
edificio in una strada principale. Senza difficoltà, le
autorità cittadine ne approvarono l’acquisto. Ma il
denaro da dove sarebbe arrivato? Avevamo bisogno di una
somma ingente in pochissimo tempo. Ispirati dal nostro
maestro spirituale, Sua Santità Gopala Krishna Goswami e
impegnati a servire la missione di Srila Prabhupada, mio
marito ed io ci prendemmo l’impegno di raccogliere una
quantità di denaro che ci sembrava enorme. Tutti i devoti,
di qualsiasi varna o asrama, s’impegnarono totalmente per
assicurare il finanziamento del nuovo tempio.
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Parhnama Pari Zualigh 13 agosto 2009 0:00
Anche i servizi prestati dalle donne del gruppo
organizzatore sono parte integrante del successo del
festival. Radha Govinda Dasi organizza le decorazioni del
carro e l’abbigliamento delle Divinità. Le donne
preparano anche il prasadam per distribuirlo al festival. A
tutte piace accogliere gli ospiti che vengono da tutto il
mondo per collaborare a questo evento. Vatsala conferma
l’incomparabile accoglienza da loro offerta a tutti gli
ospiti in un ambiente cordiale ed affettuoso. Esse attendono
con impazienza questo importante evento dell’anno e il
loro entusiasmo ispira gli altri a partecipare
all’avventura dell’organizzazione e della realizzazione
del festival del Signore. Come ricompensa alle dure fatiche
dei devoti, Krishna fece aumentare le loro opportunità di
servizio quando il carro del Ratha-yatra che porta Sri
Jagannatha prese parte ad una grande parata natalizia nella
città di Panama. Migliaia di spettatori
affollavano le strade. I devoti distribuirono grandissime
quantità di biscotti e fiori ad una folla entusiasta. Sri
Jagannatha e i devoti furono anche oggetto di una ripresa
televisiva favorevole alla manifestazione. Vatsala Dasa fino
ad ora ha preso parte a tre Ratha-yatra della città di
Panama. Ha voluto condividere questo racconto con la
comunità internazionale dei devoti, nella speranza che
altri in tutto il mondo possano essere ispirati
dall’esempio di queste cinque coppie – tutti lavorano a
tempo pieno e mantengono le famiglie. A volte crediamo che
non sia possibile fare alcun servizio importante quando
siamo alle prese con la vita di famiglia, ma con una visione
e un forte desiderio – e con la misericordia del Signore
– un cieco può vedere le stelle, un muto può recitare
poesie e uno zoppo può attraversare le montagne.
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Xluaia Der Stadt 12 agosto 2009 0:00
Il crocifisso nelle aule in Spagna e' stato tolto, bene
la legge italiana che riduce l'influenza della religione
cattolica nelle scuole.
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KEKKUL 8 agosto 2009 0:00
Hare krisna. A voi per lo meno non rompete i coglioni
piu' di tanto. KeK
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Xluaia Der Stadt 21 luglio 2009 0:00
Dove sono i miei Raghunatha Bhatta e Gopala Bhatta, e
dov'è Krishnadasa Kaviraja? Dov'è andato
all'improvviso il Signore Gauranga, il grande danzatore?
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Hadabipahubati 19 luglio 2009 0:00
IL NUOVO TEMPIO Il Nuovo Tempio di Punjabi Bagh
somiglia ad un grandioso palazzo, che mostra le abilità
degli artigiani degli Stati vicini. Per esempio, gli
artigiani del Rajasthan hanno scolpito le bellissime jarokha
(finestre tradizionali) e intagliato fiori e foglie sul
soffitto, sulle pareti e sulle colonne. Tutto è dipinto in
modo squisito, con colori vivaci e la finitura opaca dà al
tempio un aspetto luminoso ma delicato. L’artista russo
Anjana Dasa ha ravvivato le pareti interne con dipinti
originali raffiguranti Sri Venkatesvara, Sri Nrisimhadeva e
i Damodara-lila. Lo simhasana (il trono) reale d’oro per
Radhika-Ramana e Krishna-Balarama è stato costruito ad
Ahmedabad, città famosa per i manufatti di legno eseguiti a
mano. Il grande candeliere di cristallo illumina
l’ingresso del tempio di circa 200 metri quadrati con una
luce gialla che si aggiunge alla radiosità
delle Loro Signorie. Lo splendido pavimento ricoperto
di mattonelle moderne, un perfettissimo sistema audio e
l’impianto d’aria condizionata fanno del tempio il luogo
perfetto dove assorbirsi nell’ascolto, nella predica e nel
canto di Krishna. L’ingresso maestoso somiglia al cancello
di un forte, con diorama dei passatempi di Krishna che ne
adornano i due lati. Nell’imponente cortile l’aquila
reale Garuda sta di fronte alle Divinità con le mani
giunte. Appoggiata ad un angolo del cortile c’è una
fontana dalla forma di loto con un bel mosaico che
rappresenta pesci colorati che danno gioia alle Loro
Signorie. Rama Dasa del Kenya ha dedicato il suo tempo alla
supervisione di questo progetto.
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Xluaia Der Stadt 19 luglio 2009 0:00
Govinda. venum kvanantam ara vinda-dalayataksam
barhavatamsam asitambuda-sundarangam
kandarpa-koti-kamaniya-visesa-sobham govindam
adi-purusam tam aham bhajami. angani yasya
sakalendriya-vritti-manti pasyanti panti kalayanti
ciram jaganti ananda-cinmaya-sad-ujjvala-vigrahasya
govindam adi-purusam tam aham bhajami. Adoro Govinda,
il Signore primordiale, i cui occhi sono simili ai petali
del loto appena sbocciato; Egli suona il flauto in modo
meraviglioso e una piuma di pavone orna la Sua testa. Il Suo
corpo, raggiante di bellezza ha il colore di una nuvola
carica di pioggia. La Sua incomparabile grazia affascina
milioni di Cupìdi. Adoro Govinda, il Signore
primordiale, la cui forma sublime tutta di felicità e
verità emana uno splendore perfetto. Ciascun organo del Suo
corpo spirituale possiede la facoltà di adempiere
perfettamente alle funzioni di tutte le altre membra. Da
sempre e per sempre veglia sugli infiniti universi,
spirituali e materiali, creandoli e proteggendo la loro
esistenza. --------------------------------------
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WASI 19 luglio 2009 0:00
DWARKA, terra di passatempi ....... Quando Sri
Krishna viveva nella sua capitale, trascorreva ore felici
sul monte Raivataka insieme alla Sua famiglia e ai Suoi
concittadini. Con i suoi 1.117 metri, il monte Girnar
è la vetta più alta dello Stato indiano del Gujarat. Noto
nell'antichità come monte Raivataka viene citato nel
Mahabharata ed in alcuni Purana. L'incanto delle sue
grotte e dei suoi boschetti, cinquemila anni fa, abbelliva
l'ingresso orientale di Dwarka, la città reale di Sri
Krishna sul mare. Gli Yadu, i cittadini di Dwarka
consideravano le belle foreste ed i celestiali giardini di
Raivataka luoghi ideali per le loro feste e per i loro
divertimenti. Il monte Raivataka si trova appena fuori della
città di Junagadh. Ho visitato questo luogo mentre, con un
piccolo gruppo di devoti del centro ISKCON di Vadodara,
viaggiavo nel Gujarat per distribuire i libri di Prabhupada.
Lasciando alle nostre spalle Rajkot, ci avvicinammo da nord
al monte Raivataka che si ergeva imponente sulla pianura del
Gujarat. Con le sue fitte foreste, la sua atmosfera di
serenità e la sua vicinanza a Junagadh, ci sembrò un posto
ideale per studiare, meditare e distribuire libri.
Un componente del nostro gruppo, Shodan Bakshi è
originario di Junagadh. Egli ci consigliò di attraversare
Junagadh seguendo il corso superiore del fiume Kalva,
conosciuto nei Purana con il nome di Suvarnarekha. Su sua
indicazione ci fermammo in uno degli ashram vicino al tempio
di Radha-Damodara, sulle colline ai piedi del monte
Raivataka. Qui ogni giorno potevamo vedere le divinità di
RadhaDamodara e goderci l'incantevole bellezza della
montagna. In occasione delle nostre visite mattutine al
tempio di Radha-Damodara, eravamo sempre felici di
incontrare Sarju, una mucca marrone che viveva nel nostro
ashram. Ogni mattina questa mucca andava al tempio di
RadhaDamodara prima di noi e mangiava l'erba che le
davano le persone che la vendevano davanti al tempio.
Ci fermavamo ad uno dei molti negozi per comprare
fiori da offrire alle divinità. Mentre attraversavamo il
ponte sul fiume Suvarnarekha per raggiungere il tempio,
sentivamo il piacevole suono dell'acqua sulle rocce. A
sinistra del ponte, in un'ansa del fiume si trova
Damodar Kund, dove un devoto di Sri Krishna di nome
Narasimha Mehta, famoso in questo luogo sacro, era solito
fare il bagno. Tutte le volte che passavamo da Damodar Kund
vedevamo molti pellegrini che vi si bagnavano o offrivano i
loro omaggi spruzzandosi l'acqua sulla testa. Saliti
alcuni scalini, raggiungemmo l'altare principale del
tempio, dove sono poste le divinità di Radha-Damodara.
Secondo lo Skanda Purana quelle divinità hanno dodicimila
anni e si sono automanifestate. Le loro forme sono in pietra
di color marrone scuro. Sebbene vengano chiamate col nome di
RadhaDamodara, esse appaiono nella forma di
Lakmi-Narayana, con quattro mani che tengono la mazza, il
disco, la conchiglia e danno le loro benedizioni con la mano
destra abbassata.
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WASI 12 luglio 2009 0:00
bhagavater katha se taba avatar dhira hoiya sune jadi
kane bar bar Le parole dello Srimad Bhagavatam
sono la Tua incarnazione, e quando una persona sobria le
riceve con un costante e sottomesso ascolto sarà in grado
di capire il Tuo messaggio.
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Yhaman Hal Khanasabaupi 12 luglio 2009 0:00
Il nome Krishna vuol dire 'Colui che attrae tutti',
il nome Rama significa 'Colui che dà piacere a
tutti' e il nome Hare è indirizzato all’energia
devozionale del Signore. Quindi il maha-mantra significa:
“O Signore che attrai e dai piacere a tutti, o energia del
Signore, Ti prego impegnami nel Tuo servizio di
devozione”. Cantate il mantra Hare Krishna e le vostre
vite saranno sublimi.
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Xluaia Der Stadt 11 luglio 2009 0:00
E NATO UN MELA. Ogni grande idea ha un luogo di
nascita. Per questa in particolare fu la riunione dei
gurukuli del 2004 nella soleggiata Alachua in Florida. Come
al solito tutti si divertivano molto, immersi nella naturale
freschezza della primavera, festeggiando fino a tardi la
notte. Ma un gurukuli, Baladeva Keilman, CEO del Commodore
Gaming di Amsterdam, aveva in mente qualcosa di meglio.
“Pensavo che è strano che ci siano persone disposte a
fare grandi sforzi per venire a questi raduni, attraversando
in volo tutto il paese e perfino il globo con nessun altro
scopo che essere ospitati,” dice Baladeva.
Nella sua mente cominciò a prendere forma un’idea.
Telefonò al suo amico Kapila Monet, che lavora per una
compagnia pubblicitaria di Londra. Quando gli espresse il
suo desiderio di offrire a queste riunioni un’alternativa
cosciente di Krishna più vitale e più creativa, fu come se
avesse attivato un interruttore elettrico. “Si!”
disse Kapila. “Dovremmo fare un festival grandioso con
migliaia di persone e un’estasi cosciente di Krishna che
dura tutta una notte e un elicottero che faccia cadere
petali di loto mentre tutti bevono nettare di mango! E
potremmo fare conferenze, seminari e …” “Ferma,
ferma,” disse Baladeva, gridando dall’altra estremità
del telefono. “Vedremo. Ne parleremo quando
tornerò.” Subito dopo il ritorno di Bala, i
due, presi da una frenesia organizzativa, parlarono del
progetto praticamente a chiunque fosse interessato ad
ascoltare, facendo subito una lista di altri gurukuli.
Govinda Gosh si assunse il compito di occuparsi della festa
e del cibo, Bhimasena Jones era il responsabile delle varie
attività operative e logistiche e quando Chaitanya Mangala
gli chiese: “Che cosa farai per i nostri bambini?” egli
rispose assumendosi personalmente la responsabilità di
organizzare un campo per loro. La squadra esaminò
diversi nomi possibili per l’evento, come Kulistock o
quello preferito da Kapila, Kulipalooza, prima di trovare
quello giusto – Kuli Mela! Proprio come nel Kumba Mela in
India, famoso in tutto il mondo, essi stavano organizzando
una grandiosa riunione spirituale di persone che provenivano
da ogni angolo del mondo – anche se speravano con meno
perizomi e meno brocche da acqua. Quale poteva essere un
nome migliore? Formularono proposte che subito
attrassero l’incoraggiamento e il supporto finanziario di
personalità importanti come Gopala Bhatta Dasa, Ambarisha
Dasa, Hari Krishna Dasa e Sua Santità Radhanatha Swami. In
poco tempo raccolsero 30.000 dollari per realizzare il loro
scopo. Le cose però non erano tutte promettenti e
facili. Potevano avere organizzatori e fondi, ma cosa
sarebbe accaduto se non fosse venuto nessuno? Avevano
sperato nella presenza di almeno trecento persone, con
ambiziosi piani di sostegno per ottocento, ma fino a quel
giorno, sul website si erano registrate meno di cinquanta
persone. E mancava solo un mese…
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Quamar Abdul Halani 7 luglio 2009 0:00
Sri Krishna è adorato dai più grandi yogi ed è il figlio
di Nanda; Egli rimuove tutte le paure degli abitanti di
Vraja; il Suo corpo ha il colore di una nuvola fresca di
pioggia e la Sua forma è incantevole. Quando passeggia
suonando il flauto, manifesta il Suo irresistibile fascino.
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