Commenti
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francesco 11 febbraio 2008 0:00
Sig. Gianni, lei come tanti ha studiato un'altra storia,
una storia scritta a tavolino, la storia vera è
un'altra
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Lucio Musto 11 febbraio 2008 0:00
Grazie signor luigi della cortese risposta.
Andiamo per gradi. Nessuna obiezione sulla prima parte del
suo intervento: non le vanno quelli di destra, non le
vanno quelli di sinistra, e nemmeno quelli di centro e tutti
gli altri!... e chi può interferire sul suo giudizio?...
lei è una persona libera, può pensarla come le pare! (ed
in questo caso mi trova anche concorde; ma naturalmente
questo non conta). Andiamo avanti. Se lei non
va a votare, la sua azione non conterà
"niente"! Lei rinuncia ad un suo diritto, lei
non assolve ad un suo dovere, ma non è prevista alcuna
sanzione. Semplicemente, lei "non
conta"! Per il popolo italiano, lei non esiste.
Infatti, come certamente sa, nelle elezioni politiche non è
previsto un quorum come per i referendum, ed ai fini
dell'attribuzione dei posti di responsabilità, contano
solo le schede votate. Quante ne siano. Se insieme a
lei ci sono altri milioni di schede bianche...
"l'affluenza alle urne è stata più
bassa...", diranno i TG, e non accadrà altro, perché
non è previsto che altro accada. Continuiamo:
lei va al seggio e vota scheda bianca. Questa volta il
voto c'è, ma non è un voto di dissenso, non esprime il
suo ribrezzo per le istituzioni, come qualcuno cercherà di
farle intendere!... il suo sarà un voto di acquiescenza, un
voto di delega!... ad interpretarlo in modo politicamente
corretto significa: "fate voi, per me va bene qualunque
cosa!"... Anche se naturalmente, a spoglio finito
ognuno dirà: "Quelli erano voti chiaramente
miei!"... ma la correttezza politica, si sa, è una
leggenda metropolitana. Paradossalmente, se TUTTE le
schede fossero bianche, non cambierebbe nulla, il voto
sarebbe valido e continuerebbero a governare quelli che
c'erano prima! (ma naturalmente questa è solo una
ipotesi matematica!) Ed ecco allora la
conclusione. L'unico mezzo che le rimane per
manifestare il suo dissenso alle istituzioni. Votare
scheda nulla e farlo in modo cosciente ed inequivocabile,
non facendo ipotizzare un possibile errore, ma esprimendo il
suo disagio. Non servirà a nulla, naturalmente il suo
voto, che sarà messo fra le schede "nulle", ma
contrariamente ai casi precedenti, un numero molto rilevante
di schede nulle ha un peso, appunto il peso della
insoddisfazione dei cittadini. E questo è pane
per i media, pane per l'opinione pubblica. Un
milione di schede nulle costituisce una volontà popolare di
cui tener conto, un milione di pareri da andare a leggere,
non da interpretare a piacimento come le astensioni!
Già!... perché ci ha pensato, signor luigi, che il
suo andare al mare può essere interpretato, e
legittimamente, anche come un suo considerare superflue le
elezioni visto che meglio di così non potrebbe stare,
desiderando invece che nulla cambi? Ecco, se lei
va al mare, io penserò proprio questo: "meno male che
almeno qualcuno è soddisfatto!... beato lei, signor
luigi... si diverta!"
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luigi 11 febbraio 2008 0:00
per Gianni "corsi e ricorsi
storici". E' ovvio che quando si tocca il
fondo,la democrazia và a farsi fottere,vuoi o non
vuoi.Guardati intorno e vedi ciò che succede :Latino
America,Medio Oriente,Paesi Africani. La democrazia se
ne stà andando perchè i VALORI NON SONO TUTELATI.
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DE pravato 11 febbraio 2008 0:00
Lo sai Gianni come si è insegnata educazione civica nelle
scuole, sin dall'inizio? Un Ministro della
Pubblica istruzione, evidentemente imbecille, si svegliò
una mattina e disse: "Bisogna insegnare educazione
civica a questi ragazzi!". Andò in bottega,
cioè al Ministero e cacciò il decreto: "Da oggi gli
insegnanti di lettere insegnano anche educazione
civica". Punto. Sai quanto ne sapevano,
quegli insegnanti, di educazione civica?...
M A N C O IL C A Z Z O ! e che preparazione
gli ha offerto il signor Ministro? U N A M I N
C H I A ! ! ! ! e quelli che insegnano
educazione civica oggi sono gli alunni di quei professori di
lettere lì! ECCO perché ci VUOLE LA
FRUSTA!... per trent'anni!... per due generazioni!
Sennò continuiamo a sfornare generazioni di
pseudo-sessantottini, ma senza le palle dei
sessantottini!... Capito Giovannino?... tutto
perché c'è stato un ministro stronzo che una mattina
si è svegliato con una idea brillante!
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Andrea 11 febbraio 2008 0:00
Le votazioni La scheda bianca è la più pericolosa
perchè viene trasformata in voto per un partito.
(Appena fanno lo sfoglio prendono le schede bianche è gli
mettono il voto loro stessi) Non vai a votare ? Tanto i
rimborsi elettorali ed i finanziamenti ai partiti li
prenderanno lo stesso. Prenderanno soldi ad ogni
elettorare basandosi solo sugli iscritti alle liste
elettorali (dai 18 anni in su) quindi non andarci non
serve. Andare a votare ed nella scheda con la penna non
con la matita riempirala di scarabocchi ma non sò in questo
caso se sostituiscono la scheda ed la trasformano in voto lo
stesso. L' unica soluzione qualè ?
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luigi 11 febbraio 2008 0:00
ciao Francesco è proprio cosi,loro hanno pensato a
coalizzarsi a priori per incularci e perchè non dovremmo
farlo anche noi? Di sicuro siamo almeno in due ad avere
opinioni concordanti e...chissà non se ne aggiungano
altri.
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Gianni 10 febbraio 2008 0:00
Quando sento che qualcuno auspica un governo totalitario mi
domando se insegnano ancora un po' di storia o di
educazione civica nelle scuole. Gianni
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francesco 10 febbraio 2008 0:00
Hai visto Luigi, la storia è sempre la stessa quando non
hanno argomenti, prendono ad insulti e parolacce.
Secondo i sapientoni, a chi dobbiamo votare?
Partiamo dal presupposto che il cavaliere vince
l'elezioni, sia che noi votiamo e no. Oltre al
cavaliere che conosciamo bene il suo operato, chi è degno
di rappresentarci? forse Fini-ali? Forse
Casini? forse Bossi? o il Sig Rutelli, veltroni e
company? L'unica cosa certa è che chiunque
va al potere, pensa prima alla sua tasca e poi ad inculare
il cittadino. La soluzione: Marcia su ROMA
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luigi 10 febbraio 2008 0:00
signor Lucio Musto, il "quindi" è
consequenziale al fatto che dopo gli ultimi governi,destra e
sinistra hanno dimostrato di non soddisfare i miei interessi
e quello di tanti altri come me. L'identità della
politica DX/SX non esiste più. Se parliamo di
destra,quest'ultima dovrebbe quantomeno fra le sue varie
prerogative garantire ordine pubblico,con leggi severe per
cercare di reprimere la criminalità dilagante e mi sembra
che nessun passo avanti si sia fatto durante tale periodo
per aumentare le garanzie di sicurezza degli italiani.
Se parliamo di sinistra,fra le priorità si doveva
garantire dignità ai lavoratori e soprattutto ai
giovani(vedi lavoro precario/interinale),considerando
soprattuto che al governo ci sono diversi EX
SINDACALISTI. Una cosa in comune però l'hanno
avuta:hanno curato solo i loro interessi calpestando i pochi
diritti della povera gente. Io da comune cittadino
senza scorta,da lavoratore salariato,da padre di figli
disoccupati e precari,dovrei dare il mio voto a persone che
non stimo,che sono responsabili della rovina di tante
famiglie italiane come la mia? Quello che prevale è il
senso di sfiducia nelle istituzioni ed in coloro che
rappresentano indecorosamente il nostro paese ,e non è
sicuramente autolesionismo. Per quanto riguarda il
rinuncio alla cittadinanza italiana,penso che sarebbe saggio
se la facessero coloro che ci hanno ridotto a zimbello
dell'Europa. Coloro che voteranno o l'uno o
l'altro, sono quelli che hanno tratto e traggono
beneficio da questo libertinaggio. Il voto si dà per
stima e fiducia,ed onestamente questa gentaglia non
merita. Il non voto è quindi una scelta molto più ben
ponderata del voto,una scelta sofferta e meditata a
lungo. Tra i due mali,preferisco andare al mare a
godermi un pò di sole(che ancora non pago). "Buon
voto" a lei signor Lucio.
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luigi 10 febbraio 2008 0:00
per Depravato: ma vedi che io sono d'accordo con
te:meglio un governo totalitario,credo di averlo già detto.
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Lucio Musto 10 febbraio 2008 0:00
Signor luigi, lei appare come persona intelligente e
ragionevole, ma naturalmente io ho i miei limiti.
Potrebbe spiegare con più dovizia di particolari quel
suo: "Io non mi sento rappresentato QUINDI non
voto più"?... Che significa, quel
conseguenziale "QUINDI"?... se lei non vota,
semplicemente va nel novero dei menefreghisti, cui purtroppo
si aggiungono quelli impossibilitati ad esercitare il
diritto-dovere del voto da infermità particolari o altre
gravi contingenze sociali, ma null'altro! Per
"Non essere rappresentato", lei dovrebbe
rinunciare alla cittadinanza italiana, non semplicemente
andare al mare invece che al seggio elettorale!, non
crede? Ed a me sembra una cosa molto diversa!
Se non va a votare, almeno per un pezzetto la
rappresenterò io, ma per altri pezzetti la rappresenteranno
il signor Francesco, il signor Etienne (se poi ci ripenserà
ed andrà al voto), il signor Andrea, il signor Darkdivin...
ed anche i gignori DE pravato e Topesio che lei sembra non
aver troppo in simpatia. Signor Luigi, non è che
lei commette l'errore di farsi (involontariamente, ma
inevitabilmente!) rappresentare proprio da chi non le va
giù? Ci pensi! l'autolesionismo piccolo e
moderato (come il semplice non andare a votare) spesso è
controproducente!... soprattutto in questa nostra epoca che
ci ha reso indifferenti anche ai kamikaze ed alle torce
umane. Spero di poterle dire "buon
voto", signor luigi!
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DE pravato 10 febbraio 2008 0:00
Senti sanfrancesco, trova il sistema di farti un paio di
clisteri di umiltà! E fatti anche un paio di
gargarismi con l'acido muriatico prima di nominarmi,
sennò potrei anche incazzarmi e mandarti affanculo,
stronzo! Quando a sapere tu non sai una
scorreggia, quello che dici lo ripeti senza capirlo perché
l'hai sentito dire da altri... e lo ripeti anche male,
baccalà!
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luigi 10 febbraio 2008 0:00
certamente Francesco, il non voto è l'unica arma
che ha il cittadino onesto che si è fatto da solo.
Nessuno da niente per niente.
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DE pravato 10 febbraio 2008 0:00
luigi, la soluzione è semplice: nominate me ed
il Toppo Consoli della Repubblica, dove governeremo sei mesi
per uno, alternando per voi quindi un breve periodo di
dittatura ad uno altrettanto breve di libertinismo.
Tempo una quindicina d'anni (trenta cicli o giù
di lì) voi pecoroni avrete deciso se preferire la frusta,
l'anarchia, o tutt'e due assieme, e comunque avrete
imparato a campare. Ce lo direte, e noi indiremo per
voi subito libere elezioni, ritirandoci quindi in campagna
con quei pochi spiccioli frutto delle nostre fatiche di sei
lustri, e voi starete capaci a darvi un governo come si
deve. Temi che potremo rubare?... si,
probabilmente ruberemo, ma saremo solo in due, invece dei
diecimila di oggi. Sai che risparmio?... Ecco
la soluzione che volevi. Tanto difficile pensarci da solo,
luigino?
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francesco 9 febbraio 2008 0:00
Vedi Luigi essere giudicati da persone che si fanno chiamare
topesio e depravato, lascia il tempo che trova. Il problema
non sono i non votanti, ma coloro che si fanno infinocchiare
da promesse e regalie varie. Se la solita minestra non mi
piace,non sono obbligato a mangiarla, del resto lo sappiamo
tutti che le elezioni le vince berlusconi, e sappiamo tutti
cosa è capace di fare. le alternative sono nulle ed
incapaci di governare. Quindi non ci resta che non
votare per protesta o cambiano la legge elettorale o si
stanno tutti a casa.
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El Che 9 febbraio 2008 0:00
Io continuo a suggerire il ricorso all'art. 50 della
Costituzione, che - a quanto pare ignorato anche dal Grillo
Sparlante - credo non sia mai stato utilizzato e sta lì
apposta per essere collaudato, magari affiancato da azioni
clamorose di supporto (che si possono sempre fare...). Il
fatto stesso che nessun politico ce lo abbia mai ricordato
sta a significare che in qualche modo è temuto...
Sarò forse un ingenuo, però, vorremo forse vederlo morire
vergine?...
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luigi 9 febbraio 2008 0:00
ai saputelli Topesio e Depravato: suggerite la geniale
soluzione,ammesso che la abbiate.
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luigi 9 febbraio 2008 0:00
DEpravato, di te già sanno tutti...
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Amazing 9 febbraio 2008 0:00
Io non voto più da tempo e non solo perchè non sono
rappresentata da nessun, ma peggio, perchè tutti i
"votabili" vanno contro i miei interessi. Se
votassi non potrei più guardarmi allo specchio. Saluti
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Andrea 9 febbraio 2008 0:00
Allora, non avete delle soluzioni ?
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Topesio 9 febbraio 2008 0:00
Bravo fesso! Così sarai "rappresentato" lo stesso
da chi se ne è sbattuto le palle del tuo non-voto.
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DE pravato 9 febbraio 2008 0:00
Capito, luigi. Sei nessuno e vuoi farlo sapere a tutti.
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luigi 9 febbraio 2008 0:00
io ribadisco il mio concetto: NON MI SENTO
RAPPRESENTATO perciò NON VOTO.
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DE pravato 9 febbraio 2008 0:00
Toppo, questa volta hai detto una cosa vera, e l'hai
detta bene. BRAVO TOPPO!
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francesco 8 febbraio 2008 0:00
Se ritenete che tra i candidati non c'è nessuno che vi
rappresenta: NON VOTATE
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Andrea 8 febbraio 2008 0:00
X Topesio Informati sulla legge porcata delle
elezioni........ Vince sempre il primo della
lista..... ----------------------- da:
Topesio Data: 6 Febbraio 2008
STRONZATE! Le elezioni non sono un referendum, in cui
esiste il "quorum". Chi vince se ne sbatte
altamente del non voto. D'altra parte questa è la
strategia della destra che abbiamo in Italia: cercare di
alimentare la sfiducia e il non voto. Cerchiamo di non
cascare nelle loro trame...
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Andrea 7 febbraio 2008 0:00
Sul sito www.noprivilegipolitici.it ho inserito altri
articoli. Ve ne cito uno: I partiti avranno
lo stesso 300 milioni La fine della legislatura
non blocca il pagamento dei rimborsi elettorali per il 2006:
un euro per ciascun voto ROMA — Trecento
milioni di euro. È il costo aggiuntivo delle elezioni del
13 e 14 aprile, o meglio della fine traumatica della
legislatura. Sono i soldi dei rimborsi elettorali che i
partiti continueranno a riscuotere nei tre anni che mancano
alla fine naturale della XV legislatura e che si
accumulano... leggete il continuo sul sito
www.noprivilegipolitici.it nella sezione Dalla stampa
nazionale. BASTA !!! BASTA !!!!! Ormai hanno
passato tutti i limiti, ormai la casta è diventata
insopportabile, bisogna fare qualcosa. Proporrete
soluzioni. Se si va a votare o non si va a votare
prenderanno sempre 16 euro: 'Vale a dire che
ogni elettore, o meglio ogni cittadino iscritto alle liste
elettorali, anche se non vota, vale 10 euro a legislatura,
con le elezioni anticipate di aprile, varrà 16 euro per la
prossima. L’inghippo è nascosto al secondo comma lettera
a) del quattordicesimo capitolo dell’articolo 39 della
legge 51 del 2006, approvata poco prima delle ultime
elezioni, proposta dal ministero dell’Economia di Giulio
Tremonti con il patrocinio bipartisan dei partiti e dei loro
tesorieri: in caso di elezioni anticipate i rimborsi,
versati di anno in anno, «non si interrompono».'
Per evitare di prenderli bisogna farsi cancellare
dalle liste elettorali. Insomma si deve trovare a tutti
i costi una soluzione.
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Darkdivin 6 febbraio 2008 0:00
Ma prodi non si era dimesso? Cosa cazzo centra adesso
con Alitalia??? Sono tutti padroni di quello che
vogliono fare? Entrono ed escono come gli pare!
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un ITALIANO 6 febbraio 2008 0:00
da: passante Data: 3 Febbraio 2008 io
sicuramente non voto più. ..................
Io neppure
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Passante 6 febbraio 2008 0:00
D'altra parte questa è la strategia della destra che
abbiamo in Italia: cercare di alimentare la sfiducia e il
non voto. *** Ma che cavolo dici!!!! Cosa importa
alla destra se uno non vota? Al massimo interessa che voti
per la destra! Non dire fesserie, dai!
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