Commenti
|<   <- 61-90/141 ->   >|
francesco
11 febbraio 2008 0:00
Sig. Gianni, lei come tanti ha studiato un'altra storia, una storia scritta a tavolino, la storia vera è un'altra
Lucio Musto
11 febbraio 2008 0:00
Grazie signor luigi della cortese risposta.

Andiamo per gradi. Nessuna obiezione sulla prima parte del suo intervento:
non le vanno quelli di destra, non le vanno quelli di sinistra, e nemmeno quelli di centro e tutti gli altri!... e chi può interferire sul suo giudizio?... lei è una persona libera, può pensarla come le pare! (ed in questo caso mi trova anche concorde; ma naturalmente questo non conta).

Andiamo avanti. Se lei non va a votare, la sua azione non conterà "niente"!
Lei rinuncia ad un suo diritto, lei non assolve ad un suo dovere, ma non è prevista alcuna sanzione.
Semplicemente, lei "non conta"!
Per il popolo italiano, lei non esiste. Infatti, come certamente sa, nelle elezioni politiche non è previsto un quorum come per i referendum, ed ai fini dell'attribuzione dei posti di responsabilità, contano solo le schede votate. Quante ne siano.
Se insieme a lei ci sono altri milioni di schede bianche... "l'affluenza alle urne è stata più bassa...", diranno i TG, e non accadrà altro, perché non è previsto che altro accada.

Continuiamo: lei va al seggio e vota scheda bianca. Questa volta il voto c'è, ma non è un voto di dissenso, non esprime il suo ribrezzo per le istituzioni, come qualcuno cercherà di farle intendere!... il suo sarà un voto di acquiescenza, un voto di delega!... ad interpretarlo in modo politicamente corretto significa: "fate voi, per me va bene qualunque cosa!"...
Anche se naturalmente, a spoglio finito ognuno dirà: "Quelli erano voti chiaramente miei!"... ma la correttezza politica, si sa, è una leggenda metropolitana.
Paradossalmente, se TUTTE le schede fossero bianche, non cambierebbe nulla, il voto sarebbe valido e continuerebbero a governare quelli che c'erano prima! (ma naturalmente questa è solo una ipotesi matematica!)

Ed ecco allora la conclusione. L'unico mezzo che le rimane per manifestare il suo dissenso alle istituzioni.
Votare scheda nulla e farlo in modo cosciente ed inequivocabile, non facendo ipotizzare un possibile errore, ma esprimendo il suo disagio.
Non servirà a nulla, naturalmente il suo voto, che sarà messo fra le schede "nulle", ma contrariamente ai casi precedenti, un numero molto rilevante di schede nulle ha un peso, appunto il peso della insoddisfazione dei cittadini.

E questo è pane per i media, pane per l'opinione pubblica.
Un milione di schede nulle costituisce una volontà popolare di cui tener conto, un milione di pareri da andare a leggere, non da interpretare a piacimento come le astensioni!

Già!... perché ci ha pensato, signor luigi, che il suo andare al mare può essere interpretato, e legittimamente, anche come un suo considerare superflue le elezioni visto che meglio di così non potrebbe stare, desiderando invece che nulla cambi?

Ecco, se lei va al mare, io penserò proprio questo: "meno male che almeno qualcuno è soddisfatto!... beato lei, signor luigi... si diverta!"
luigi
11 febbraio 2008 0:00
per Gianni

"corsi e ricorsi storici".
E' ovvio che quando si tocca il fondo,la democrazia và a farsi fottere,vuoi o non vuoi.Guardati intorno e vedi ciò che succede :Latino America,Medio Oriente,Paesi Africani.
La democrazia se ne stà andando perchè i VALORI NON SONO TUTELATI.

DE pravato
11 febbraio 2008 0:00
Lo sai Gianni come si è insegnata educazione civica nelle scuole, sin dall'inizio?

Un Ministro della Pubblica istruzione, evidentemente imbecille, si svegliò una mattina e disse: "Bisogna insegnare educazione civica a questi ragazzi!".

Andò in bottega, cioè al Ministero e cacciò il decreto: "Da oggi gli insegnanti di lettere insegnano anche educazione civica". Punto.

Sai quanto ne sapevano, quegli insegnanti, di educazione civica?...


M A N C O IL C A Z Z O !

e che preparazione gli ha offerto il signor Ministro?

U N A M I N C H I A ! ! ! !


e quelli che insegnano educazione civica oggi sono gli alunni di quei professori di lettere lì!


ECCO perché ci VUOLE LA FRUSTA!... per trent'anni!... per due generazioni!

Sennò continuiamo a sfornare generazioni di pseudo-sessantottini, ma senza le palle dei sessantottini!...

Capito Giovannino?... tutto perché c'è stato un ministro stronzo che una mattina si è svegliato con una idea brillante!
Andrea
11 febbraio 2008 0:00
Le votazioni
La scheda bianca è la più pericolosa perchè
viene trasformata in voto per un partito.
(Appena fanno lo sfoglio prendono le schede bianche è gli mettono il voto loro stessi)
Non vai a votare ? Tanto i rimborsi elettorali ed i finanziamenti ai partiti li prenderanno lo stesso.
Prenderanno soldi ad ogni elettorare basandosi solo sugli iscritti alle liste elettorali (dai 18 anni in su) quindi non andarci non serve.
Andare a votare ed nella scheda con la penna non con la matita riempirala di scarabocchi ma non sò in questo caso se sostituiscono la scheda ed la trasformano in voto lo stesso.

L' unica soluzione qualè ?
luigi
11 febbraio 2008 0:00
ciao Francesco
è proprio cosi,loro hanno pensato a coalizzarsi a priori per incularci e perchè non dovremmo farlo anche noi?
Di sicuro siamo almeno in due ad avere opinioni concordanti e...chissà non se ne aggiungano altri.
Gianni
10 febbraio 2008 0:00
Quando sento che qualcuno auspica un governo totalitario mi domando se insegnano ancora un po' di storia o di educazione civica nelle scuole.
Gianni
francesco
10 febbraio 2008 0:00
Hai visto Luigi, la storia è sempre la stessa quando non hanno argomenti, prendono ad insulti e parolacce.

Secondo i sapientoni, a chi dobbiamo votare?

Partiamo dal presupposto che il cavaliere vince l'elezioni, sia che noi votiamo e no.
Oltre al cavaliere che conosciamo bene il suo operato, chi è degno di rappresentarci?
forse Fini-ali?
Forse Casini?
forse Bossi?
o il Sig Rutelli, veltroni e company?

L'unica cosa certa è che chiunque va al potere, pensa prima alla sua tasca e poi ad inculare il cittadino.

La soluzione: Marcia su ROMA

luigi
10 febbraio 2008 0:00
signor Lucio Musto,

il "quindi" è consequenziale al fatto che dopo gli ultimi governi,destra e sinistra hanno dimostrato di non soddisfare i miei interessi e quello di tanti altri come me.
L'identità della politica DX/SX non esiste più.
Se parliamo di destra,quest'ultima dovrebbe quantomeno fra le sue varie prerogative garantire ordine pubblico,con leggi severe per cercare di reprimere la criminalità dilagante e mi sembra che nessun passo avanti si sia fatto durante tale periodo per aumentare le garanzie di sicurezza degli italiani.
Se parliamo di sinistra,fra le priorità si doveva garantire dignità ai lavoratori e soprattutto ai giovani(vedi lavoro precario/interinale),considerando soprattuto che al governo ci sono diversi EX SINDACALISTI.
Una cosa in comune però l'hanno avuta:hanno curato solo i loro interessi calpestando i pochi diritti della povera gente.
Io da comune cittadino senza scorta,da lavoratore salariato,da padre di figli disoccupati e precari,dovrei dare il mio voto a persone che non stimo,che sono responsabili della rovina di tante famiglie italiane come la mia?
Quello che prevale è il senso di sfiducia nelle istituzioni ed in coloro che rappresentano indecorosamente il nostro paese ,e non è sicuramente autolesionismo.
Per quanto riguarda il rinuncio alla cittadinanza italiana,penso che sarebbe saggio se la facessero coloro che ci hanno ridotto a zimbello dell'Europa.
Coloro che voteranno o l'uno o l'altro, sono quelli che hanno tratto e traggono beneficio da questo libertinaggio.
Il voto si dà per stima e fiducia,ed onestamente questa gentaglia non merita.
Il non voto è quindi una scelta molto più ben ponderata del voto,una scelta sofferta e meditata a lungo.
Tra i due mali,preferisco andare al mare a godermi un pò di sole(che ancora non pago).
"Buon voto" a lei signor Lucio.
luigi
10 febbraio 2008 0:00
per Depravato:
ma vedi che io sono d'accordo con te:meglio un governo totalitario,credo di averlo già detto.
Lucio Musto
10 febbraio 2008 0:00
Signor luigi, lei appare come persona intelligente e ragionevole, ma naturalmente io ho i miei limiti.

Potrebbe spiegare con più dovizia di particolari quel suo:
"Io non mi sento rappresentato QUINDI non voto più"?...

Che significa, quel conseguenziale "QUINDI"?... se lei non vota, semplicemente va nel novero dei menefreghisti, cui purtroppo si aggiungono quelli impossibilitati ad esercitare il diritto-dovere del voto da infermità particolari o altre gravi contingenze sociali, ma null'altro!

Per "Non essere rappresentato", lei dovrebbe rinunciare alla cittadinanza italiana, non semplicemente andare al mare invece che al seggio elettorale!, non crede?
Ed a me sembra una cosa molto diversa!

Se non va a votare, almeno per un pezzetto la rappresenterò io, ma per altri pezzetti la rappresenteranno il signor Francesco, il signor Etienne (se poi ci ripenserà ed andrà al voto), il signor Andrea, il signor Darkdivin... ed anche i gignori DE pravato e Topesio che lei sembra non aver troppo in simpatia.

Signor Luigi, non è che lei commette l'errore di farsi (involontariamente, ma inevitabilmente!) rappresentare proprio da chi non le va giù?

Ci pensi! l'autolesionismo piccolo e moderato (come il semplice non andare a votare) spesso è controproducente!... soprattutto in questa nostra epoca che ci ha reso indifferenti anche ai kamikaze ed alle torce umane.

Spero di poterle dire "buon voto", signor luigi!
DE pravato
10 febbraio 2008 0:00
Senti sanfrancesco, trova il sistema di farti un paio di clisteri di umiltà!

E fatti anche un paio di gargarismi con l'acido muriatico prima di nominarmi, sennò potrei anche incazzarmi e mandarti affanculo, stronzo!

Quando a sapere tu non sai una scorreggia, quello che dici lo ripeti senza capirlo perché l'hai sentito dire da altri... e lo ripeti anche male, baccalà!
luigi
10 febbraio 2008 0:00
certamente Francesco,
il non voto è l'unica arma che ha il cittadino onesto che si è fatto da solo.
Nessuno da niente per niente.

DE pravato
10 febbraio 2008 0:00
luigi, la soluzione è semplice:

nominate me ed il Toppo Consoli della Repubblica, dove governeremo sei mesi per uno, alternando per voi quindi un breve periodo di dittatura ad uno altrettanto breve di libertinismo.

Tempo una quindicina d'anni (trenta cicli o giù di lì) voi pecoroni avrete deciso se preferire la frusta, l'anarchia, o tutt'e due assieme, e comunque avrete imparato a campare.
Ce lo direte, e noi indiremo per voi subito libere elezioni, ritirandoci quindi in campagna con quei pochi spiccioli frutto delle nostre fatiche di sei lustri, e voi starete capaci a darvi un governo come si deve.

Temi che potremo rubare?... si, probabilmente ruberemo, ma saremo solo in due, invece dei diecimila di oggi. Sai che risparmio?...

Ecco la soluzione che volevi. Tanto difficile pensarci da solo, luigino?
francesco
9 febbraio 2008 0:00
Vedi Luigi essere giudicati da persone che si fanno chiamare topesio e depravato, lascia il tempo che trova. Il problema non sono i non votanti, ma coloro che si fanno infinocchiare da promesse e regalie varie. Se la solita minestra non mi piace,non sono obbligato a mangiarla, del resto lo sappiamo tutti che le elezioni le vince berlusconi, e sappiamo tutti cosa è capace di fare. le alternative sono nulle ed incapaci di governare.
Quindi non ci resta che non votare per protesta o cambiano la legge elettorale o si stanno tutti a casa.
El Che
9 febbraio 2008 0:00
Io continuo a suggerire il ricorso all'art. 50 della Costituzione, che - a quanto pare ignorato anche dal Grillo Sparlante - credo non sia mai stato utilizzato e sta lì apposta per essere collaudato, magari affiancato da azioni clamorose di supporto (che si possono sempre fare...). Il fatto stesso che nessun politico ce lo abbia mai ricordato sta a significare che in qualche modo è temuto...
Sarò forse un ingenuo, però, vorremo forse vederlo morire vergine?...
luigi
9 febbraio 2008 0:00
ai saputelli Topesio e Depravato:
suggerite la geniale soluzione,ammesso che la abbiate.
luigi
9 febbraio 2008 0:00
DEpravato, di te già sanno tutti...
Amazing
9 febbraio 2008 0:00
Io non voto più da tempo e non solo perchè non sono rappresentata da nessun, ma peggio, perchè tutti i "votabili" vanno contro i miei interessi. Se votassi non potrei più guardarmi allo specchio.
Saluti
Andrea
9 febbraio 2008 0:00
Allora, non avete delle soluzioni ?
Topesio
9 febbraio 2008 0:00
Bravo fesso! Così sarai "rappresentato" lo stesso da chi se ne è sbattuto le palle del tuo non-voto.
DE pravato
9 febbraio 2008 0:00
Capito, luigi.
Sei nessuno e vuoi farlo sapere a tutti.
luigi
9 febbraio 2008 0:00
io ribadisco il mio concetto:
NON MI SENTO RAPPRESENTATO perciò NON VOTO.
DE pravato
9 febbraio 2008 0:00
Toppo, questa volta hai detto una cosa vera, e l'hai detta bene.

BRAVO TOPPO!
francesco
8 febbraio 2008 0:00
Se ritenete che tra i candidati non c'è nessuno che vi rappresenta:


NON VOTATE
Andrea
8 febbraio 2008 0:00
X Topesio
Informati sulla legge porcata delle elezioni........

Vince sempre il primo della lista.....


-----------------------
da: Topesio
Data: 6 Febbraio 2008

STRONZATE!
Le elezioni non sono un referendum, in cui esiste il "quorum". Chi vince se ne sbatte altamente del non voto.
D'altra parte questa è la strategia della destra che abbiamo in Italia: cercare di alimentare la sfiducia e il non voto.
Cerchiamo di non cascare nelle loro trame...
Andrea
7 febbraio 2008 0:00
Sul sito www.noprivilegipolitici.it ho inserito altri articoli.

Ve ne cito uno:
I partiti avranno lo stesso 300 milioni

La fine della legislatura non blocca il pagamento dei rimborsi elettorali per il 2006: un euro per ciascun voto

ROMA — Trecento milioni di euro. È il costo aggiuntivo delle elezioni del 13 e 14 aprile, o meglio della fine traumatica della legislatura. Sono i soldi dei rimborsi elettorali che i partiti continueranno a riscuotere nei tre anni che mancano alla fine naturale della XV legislatura e che si accumulano...

leggete il continuo sul sito www.noprivilegipolitici.it nella sezione Dalla stampa nazionale.

BASTA !!! BASTA !!!!!
Ormai hanno passato tutti i limiti, ormai la casta è diventata insopportabile, bisogna fare qualcosa.

Proporrete soluzioni.

Se si va a votare o non si va a votare prenderanno sempre 16 euro:

'Vale a dire che ogni elettore, o meglio ogni cittadino iscritto alle liste elettorali, anche se non vota, vale 10 euro a legislatura, con le elezioni anticipate di aprile, varrà 16 euro per la prossima. L’inghippo è nascosto al secondo comma lettera a) del quattordicesimo capitolo dell’articolo 39 della legge 51 del 2006, approvata poco prima delle ultime elezioni, proposta dal ministero dell’Economia di Giulio Tremonti con il patrocinio bipartisan dei partiti e dei loro tesorieri: in caso di elezioni anticipate i rimborsi, versati di anno in anno, «non si interrompono».'

Per evitare di prenderli bisogna farsi cancellare dalle liste elettorali.
Insomma si deve trovare a tutti i costi una soluzione.
Darkdivin
6 febbraio 2008 0:00
Ma prodi non si era dimesso?
Cosa cazzo centra adesso con Alitalia???
Sono tutti padroni di quello che vogliono fare? Entrono ed escono come gli pare!
un ITALIANO
6 febbraio 2008 0:00

da: passante
Data: 3 Febbraio 2008

io sicuramente non voto più.
..................

Io neppure
Passante
6 febbraio 2008 0:00
D'altra parte questa è la strategia della destra che abbiamo in Italia: cercare di alimentare la sfiducia e il non voto.
***
Ma che cavolo dici!!!! Cosa importa alla destra se uno non vota? Al massimo interessa che voti per la destra!
Non dire fesserie, dai!
Commenti
|<   <- 61-90/141 ->   >|