Commenti
|<   <- 61-90/131 ->   >|
francescomangascia
26 novembre 2012 20:16
underground, una sola domanda ma dove hai letto che Arrigoni è stato ucciso degli israeliani? spero non sia una reente ri- edizione dei svi di sion? le altre domande me le risparmio, le la lascio a IVAN, uno statista, sull'antisemitismo, possiede poi una propria cultura su Marx, che mette davvero paura...'na cima..
underground
26 novembre 2012 18:49
Un altra cosa. Spero che non tutti gli israeliani siano rappresentati da loro esercito...

Avete per caso letto Vittime di Benny Morris e La Catedrale del mare e La mano di Fatima di Ildefonso Falcones? Illuminanti.
underground
26 novembre 2012 18:31
Ciao.
Il Trota spero sia andato a fare qualcosaltro da qualche altra parte per sempre...pero' peccato: quanto ci faceva rifere.

Torniamo a noi: quoto al 100% il tuo mettere motivi religiosi fra virgolette.
Mi ero spiegato male: sono i ministri della religione che "ci marciano" su queste cose...oltre a quelli che ne traggono profitti economici.
Io sono agnostico ed ho frequentato dalla prima elementare fino al quarto scientifico un istituto retto dai Gesuiti...il quinto l'ho fatto in una scuola pubblica. Li' mi sono finalmente reso conto quanto potevo essere "inquadrato" su una certa logica che parte da preconcetti assolutistici...o me o l'altoforno eterno...No. Ci sono modi alternativi di vita che non offendono e che sicuramente, personalissima opinione, una persona illuminata ed onniscente come dio, potra' capire.
Detto questo: le radici dell'odio fra arabi e israelani ha radici millenarie e, sempre modestissima opinione, e' inutile chiedere chi ha iniziato...bisognerebbe convincere tutti e due a finire, adesso. Ho visto sul web foto orribili di cadaveri di ex abitanti (in quanto morti) della striscia di Gaza con ferite impressionanti, tutte nere...da uno studio sui deceduti dell'azione piombo fuso, e' risultato che l'esercito israeliano usa armi non convenzionali...oltretutto non rispetta le regole di ingaggio...ma dall'atra parte sparano i qassam, razzi non altrettanto sofisticati (http://it.wikipedia.org/wiki/Qassam) ma sicuramente letali. Solo che volevo ricordare una cosa importante: la fazione di hamas non rappresenta tutti i palestinesi. Giusto per mettere i punti sulle i allora dico (ma e' una domanda senza risposta da molto tempo), ma perche' non si fa una bella spedizione onu o qualcosa di simile, per accertare la verita' che viene sempre distorta? Perche una persona come Arrigoni e' stata uccisa dagli israeliani? Perche' sia Hamas che Israele prendono sovvenzioni americane (Stati Uniti)?
Addsposizione per eventuali risposte...Pace e bene a tutti. Aloha.
IVAN.
26 novembre 2012 16:46
.



LA FARSA DELLE GUERRE “RELIGIOSE”
*****


Ciao, Underground, come sta il Trota? Non se ne sente più parlare (che sia tornato in Albania a completare gli studi? Boh...)
Ma torniamo a nobis.

Hai scritto:
• «Una cosa che condivido del pensiero di Marx e' la frase: "La religione è l'oppio dei popoli".»

Dipende. Bisognerebbe sapere se l'amico Karl sapesse cosa sono le “religioni” (ne dubito), o l'“oppio” (ne dubito ancor di più) o i “popoli” (son quasi certo di no).



Se vogliamo restare obiettivi ed imparziali nelle nostre analisi, dobbiamo partire dal presupposto che ogni religione, o ideologia politica, o corrente di pensiero, è di per sè NEUTRALE; a fare la differenza sono le PERSONE che portano avanti questi movimenti.

Prendi ad esempio il Cristianesimo: se ne analizzi i meri concetti fondanti, può essere - potenzialmente - una dottrina positiva.
Ma è sufficiente che di questa dottrina se ne impossessino le PERSONE SBAGLIATE per trasformarla in una macchina da oppressione. Lo abbiamo visto molte volte nel corso della Storia: le crociate, l'Inquisizione, la vendita delle indulgenze, il benestare al commercio degli schiavi, la neutralità di fronte alle persecuzioni razziali nazifasciste...(e stendiamo un velo pietoso sul pastore tedesco che attualmente ricopre la carica di “rappresentante-di-dio-in-terra”).

Quindi facciamo attenzione quando parliamo, genericamente, di “religioni”; il nostro riferimento dovrebbero sempre essere le PERSONE che di queste religioni si proclamano portavoci (molto spesso, in modo del tutto arbitrario e pretestuoso).



Premesso ciò, Underground, ti chiedo: a te risulta che sia mai scoppiata una guerra per motivi “religiosi”?

A me no. Non come motivo REALE, intendo.
Certo; spesso la “religione” è usata come motivazione DI FACCIATA, ma è chiaro che si tratta solo di un PRETESTO di comodo per mascherare i reali interessi di quei (pochi) sciacalli che hanno da guadagnarci nello scatenare un conflitto tra fazioni.



Quindi, anche nel caso del conflitto Israele-Palestina, chi parla di motivi “religiosi” o è in MALAFEDE o è irrecuperabilmente OTTUSO (una delle due cose; non ci si scappa).

Nel caso specifico, l'appellarsi ad un fantomatica “volontà divina” per stabilire la legittima proprietà di un determinato territorio suona quantomeno RIDICOLO (è un “casus belli” valido quanto “Io ho la clava più grossa, quindi tu sloggi da questa caverna!”)

La verità è che, allo stato attuale della situazione, nessuna delle due parti ricorda COME e PERCHÈ è iniziato il conflitto.
E secondo me, a questo punto giunti, non gliene importa più niente a nessuno dei due contendenti[*]: infatti ormai ognuno si è legato al dito un torto o un lutto da vendicare, per cui anche se si giungesse ad un ipotetico accordo diplomatico sui motivi INIZIALI della guerra, il conflitto proseguirebbe COMUNQUE. Questo è poco ma sicuro.

-----

[*] Precisazione d'obbligo:
Quando affermo: “Ormai di ricordare i motivi iniziali della guerra non gliene importa più niente a nessuno dei due contendenti”, mi riferisco specificatamente ai VERTICI POLITICI sia di Hamas che di Israele; il popolo di ENTRAMBE le fazioni è sempre da discernere dalle scellerate decisioni prese dai loro (altrettanto scellerati) capi politici.



.
underground
25 novembre 2012 23:48
Una cosa, forse l'unica, che condivido del pensiero di Marx e' la frase: "La religione e' l'oppio dei popoli".
Disintossicatevi con questo video.

http://www.youtube.com/watch?v=UIFd6KMlwXQ&feature=relmfu.
francesco9244
25 novembre 2012 13:59
LEGGENDA O VERITA'?
la mia memoria storica, va oltre, ai tempi di Abramo quando da Ur in Mesopotamia venne chiamato in Gerusalemme.
dal racconto biblico, Abramo non aveva potuto avere figli dalla propria moglie Sara e a questo venne ovviato attraverso il ventre di Agar una schiava di Sara, che gli generò il primogenito Ismaele; in seguito Sara, ormai vecchia, rimase inaspettatamente in cinta e generò Israele.
nel corso del lungo viaggio da Ur verso Gerusalemme, Sara convinse Abramo a sopprimere la sua schiava con il figlio, affinchè la primogenitura passasse al suo Israele, unico erede di Abramo.
ma Abramo da 'buon' sacerdote dell'Altissimo, ordinò ad un suo servo di abbandonare in un luogo deserto a morte certa madre e figlio, così non si sarebbe macchiato del proprio sangue!
ma casualmentei due vennero soccorsi dal passaggio di una carovana, e Agar che era ormai prossima alla fine, lanciò una maledizione contro Abramo, che ci fosse eterna inimicizia fra i discendenti di suo figlio Ismaele e quelli di Israele
gli ismaeliti, il popolo d'Ismaele, sono gli attuali arabi, mentre i figli d'Israele sono gli ebrei!
gli antichi pensavano che la disperazione di una madre commuovesse gli stessi dei e accogliessero la sua maledizione rendendola imperitura!
a tutt'oggi arabi ed ebrei, gli ismaeliti ed gli israeliti, si portano un odio totale, di distruzione reciproca, che appare ben significativo!
francescomangascia
25 novembre 2012 7:22
IVAN prima di parlare dei problemi ke riguardano il medioriente ha voluto raccontare una storia: circa 4500 anni,quando Mosè portò fuori gli ebrei dall'egitto e li condusse vicino la terra d'israele il popolo era stanco e assetato...... così gli ebrei andarono da Mosè per dirgli ke avevano sete.... e Mosè parlo al signore pregando d far qualcosa. Così il signore fece piovere. Cadde talmente tanta acqua ke si formarono delle pozze. Così Mosè colse l'occasione per fare un bagno e rinfrescarsi......poggiò i suoi vestiti su una roccia. Finito d rinfrescarsi si accorse ke i vestiti gli erano stati rubati,rubati da un palestinese! a questo punto il portavoce palestinese irritato si alzò d scatto esclamando: non è possibile in quel tempo i palestinesi non esistevano! il portavoce israeliano,bene ora che abbiamo chiarito questa cosa possiamo andare avanti!
IVAN.
24 novembre 2012 3:33
.



MA CHE RAZZO DICONO I TG?
*****

(Notizia riferita da un po' tutti i media:)
• «Ripresi gli scontri nella Striscia. Israele risponde al lancio di razzi da Gaza, che hanno provocato 3 vittime israeliane. La massiccia controffensiva di Israele ha provocato più di 60 vittime tra i civili palestinesi.»
___________________________________



Israele risponde al lancio di...“RAZZI”, dicono?!
Ho capito, si ricomincia col teatrino della disinformazione mediatica.


In primis, è interessante osservare lo spazio concesso dai media alle versioni “israeliane” sui motivi della ripresa degli scontri (Peres, Nethanyahu, etc), e praticamente NESSUNA voce, invece, alla controparte palestinese.

Non che qualcuno senta la mancanza delle demenziali dichiarazioni di quegli esaltati dei capi di Hamas, ma l'obiettività giornalistica imporrebbe di sentire le versioni di ENTRAMBE le parti in conflitto. Che non sono soltanto terroristi fanatici (da una parte) e guerrafondai oppressori (dall'altra).

L'obiettività prescinde necessariamente dal PLURALISMO dell'informazione. Cioè, raccontare i fatti a 360° per quelli che sono, neutralmente, senza omissioni o favoritismi.
Verrebbe fuori, ad esempio, che i tanto menzionati “RAZZI” palestinesi (al cui uso è imputato il motivo della nuova “contro-offensiva” israeliana) non sono altro che dei tubetti in metallo riempiti di esplosivo artigianale, di scarsa gittata (circa 10 km) e dalla traiettoria assolutamente incontrollabile.
Insomma, i “terribili” razzi Qassam sono in realtà poco più che dei semplici mortaretti. Ma a sentire i media, sembra quasi che Israele sia bombardato da una pioggia di bombe atomiche (e ciò induce tendenziosamente l'opinione pubblica a solidarizzare con la “vittima” di questa terrificante aggressione, e a giustificarne la conseguente rappresaglia).



Visto? Basterebbe che i media spiegassero in COSA consistano questi “razzi” per far cadere il “CASUS BELLI” dichiarato e scoprire che in realtà questa guerra è tutt'altro che una semplice questione di “sacrosanto diritto a rispondere alle aggressioni” (come invece raccontano, ipocritamente, i portavoce di Israele).

Ma allora PERCHÈ nessun TG spiega COSA sono in realtà questi benedetti “razzi”?
Hanno forse paura di far sapere al pubblico che la reazione di Israele è spropositata? Che reagisce con missili, bombe, mitragliatrici, carri e cannoni al lancio di banali petardi?

Eppure, a quanto pare non si vuol proprio far sapere.
E quando si vuole nascondere la realtà dei fatti, allora qualcosa non quadra.
E a questo punto, pur senza parteggiare per nessuno dei contendenti, mi chiedo:
- Quale delle due parti ha sia la POSSIBILITÀ che l'INTERESSE di influenzare i media per nascondere al pubblico la realtà dei fatti?
(Domanda retorica, obv.)



.
IVAN.
24 novembre 2012 3:30
Ribadisco: velo pietoso e tiremm'innanz', sperando in interventi di interlocutori un po' più intellettualmente onesti.
francescomangascia
23 novembre 2012 23:22
IVAN, ma sempre queste riposte con sta fava. Ma risprmiatele. Son da poveraccio, da uno che non possiede in sé altro che odio e ego. Non ha un senso il tuo comportamento: se ti sta tanto antipatica la verità, quando questa riguarda Israele o degli ebrei da qualche altra parte, fatti curare, cerca di guarire daquest'immoralità che ti sta sovrasta, perché purtroppo, Tu,IVAN oltre che immorale sei confuso con la tua pretesa di rifilare panzane e bufale agli utenti dell'ADUC. Solo per loro ti posto un correttissima analisi di David Harris, poi ti lascio, non vale la pena di perdere tempo, con le tue castronerie.

Il conflitto Hamas-Israele richiede chiarezza morale

Un giornalista televisivo mi ha chiamato per chiedere perché Israele avesse risposto ad Hamas con la forza, piuttosto che utilizzare altre opzioni. Ci è voluto un momento per digerire la domanda. Dopo tutto, sembrava ovvio, a fronte di incessanti lanci di razzi da Gaza sotto il controllo di Hamas, che Israele non avesse altra scelta che mobilitare le sue forze militari.





Poi ho rivisto la storia con lui. È vero, in questi giorni pochi hanno la pazienza di approfondire la storia, in particolare in Medio Oriente, dove sembra infinitamente complessa e controversa. Ma per capire la situazione attuale, qualche informazione è necessaria e certi fatti sono incontestabili.



Gaza non è mai stato un’entità sovrana. Più di recente, dal 1948 al 1967, era sotto occupazione militare egiziana, senza prospettiva di indipendenza dal Cairo. Dopo la guerra dei Sei Giorni del 1967, scatenata dalle minacce del Cairo e di Damasco di distruggere Israele, lo stato ebraico è emerso vittorioso e ha assunto un riluttante controllo di Gaza.



Nel 2005, senza alcun partner palestinese in grado di negoziare il trasferimento di Gaza alla governance palestinese (l'Egitto avendo rifiutato di riprendere il controllo di Gaza), il primo ministro israeliano Ariel Sharon ritirò unilateralmente le truppe israeliane e i coloni. In tal modo, diede ai residenti locali la prima occasione nella storia di autogovernarsi.



Nel giro di due anni, Hamas prese il pieno controllo. Hamas è legata ai Fratelli Musulmani. Il suo statuto dichiara apertamente i suoi obiettivi, tra cui l'eliminazione di Israele e l'imposizione della Shari'a ovunque governi.



Così Israele, nel 2005 si ritira nella speranza di ottenere un confine tranquillo con Gaza, e invece si è trovata con un regime alla sua porta che contrabbanda armi e progetta attacchi terroristici contro il vituperato Stato ebraico.



Alcuni accusano Israele di cercare di soffocare Gaza. Sbagliato. Era nell'interesse di Israele vedere emergere uno Stato prospero e pacifico lungo il suo confine meridionale. Ma così non doveva essere. Le cifre sono sorprendenti. Letteralmente migliaia di razzi, missili e mortai sono stati lanciati da Gaza, tra cui circa 600 solo dal 14 novembre. Naturalmente, il fatto che Hamas è stata in grado di acquisire armi letali, di sempre maggiore gittata e più sofisticate, smentisce la tesi assurda di coloro che affermano che Gaza sia una "prigione imposta da Israele."



Che tipo di "prigione" permette l'introduzione di migliaia di armi letali, grazie al traffico di armi libiche e non, portato avanti dai contrabbandieri di Iran e Sudan e dai beduini del Sinai, e da utilizzare nei confronti del presunto guardiano?



È del tutto evidente che Israele non aveva altra scelta che rispondere al crescente fuoco di sbarramento da Gaza. Dopo tutto, è la prima responsabilità di un governo garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Al riguardo, che cosa avrebbe fatto l'Italia se avesse dovuto sopportare ripetuti attacchi missilistici provenienti da un paese vicino che avesse giurato di distruggerla? Perché Hamas ha scelto questa volta di intensificare il suo attacco su Israele?





Vorrei suggerire tre ragioni. In primo luogo, Hamas ritiene che, con l'ascesa dell'Islam politico, non sarebbero più stati emarginati. Il nuovo regime egiziano è dei Fratelli Musulmani. L'emiro del Qatar ha recentemente visitato Gaza e ha conferito legittimità a suoi governanti. Il primo ministro turco ha espresso solidarietà ad Hamas e così ha fatto la Tunisia.



In secondo luogo, ha frainteso Israele. Questo accade spesso con i regimi dispotici. Confondono il dibattito vivace in una democrazia come Israele con la debolezza, credendo che gli israeliani si dividano, e non si uniscano, intorno ad una forte risposta ad Hamas.



E in terzo luogo, Hamas contava sull’isolamento di Israele, memore del Rapporto Goldstone voluto dalle Nazioni Unite dopo l'ultimo conflitto di Gaza (che lo stesso giudice Goldstone ha in seguito ripudiato in gran parte), della copertura prevedibilmente critica su Israele da parte di una certa parte dei media e dei gruppi per i diritti umani sempre pronti a entrare in azione contro i presunti misfatti da parte di Israele (pur rimanendo in un assordante silenzio in merito ai diritti umani degli israeliani).



Hamas ha sbagliato i suoi calcoli. Quali che siano le solite divisioni politiche israeliane, il paese oggi sorge forte, unito e resistente. E un certo numero di leader rispettati, dagli Stati Uniti al Canada, dalla Gran Bretagna alla Germania, hanno immediatamente afferrato con chiarezza morale la distinzione tra l'aggressore, Hamas, e la vittima, Israele.



Mentre la comunità internazionale è in procinto di prendere in considerazione un tentativo dell'Autorità Palestinese di aggiornare il suo status presso le Nazioni Unite, gli eventi dal 14 novembre dovrebbe essere un motivo in più per mettere tutto in pausa.



Non solo una simile mossa, aggirando il tavolo della pace, arretrerebbe ogni prospettiva di accordo a due stati tra israeliani e palestinesi, ma poiché l'Autorità palestinese non ha alcun controllo su Gaza sotto il governo di Hamas, quale “stato” esattamente pretenderebbero di rappresentare? Sì, la storia è importante. E così i fatti. E, non ultima, la chiarezza morale.
http://vaticaninsider.lastampa.it/documenti/dettaglio-artico lo/articolo/medio-oriente-middle-east-19994/
La Chiarezza morale è quella che manca agli odiatori di Israele.
IVAN.
23 novembre 2012 22:46
FM, non hai capito una beata fava.
Velo pietoso e tiremm' innanz'.

(Spero in interventi di interlocutori un po' più obiettivi, ma pure il Nulla è preferibile allo spamming di ottusa propaganda faziosa.)
francescomangascia
23 novembre 2012 22:08
Bravo! controffensiva, è il termine esatto. La vittima, quando contrattacca lo per difendersi dall'aggressore.
IVAN.
23 novembre 2012 20:55
.



MA CHE RAZZO DICONO I TG?
*****

(Notizia riferita da un po' tutti i media:)
«Ripresi gli scontri nella Striscia. Israele risponde al lancio di razzi da Gaza, che hanno provocato 3 vittime israeliane. La massiccia controffensiva di Israele ha provocato più di 60 vittime tra i civili palestinesi.»
___________________________________


Israele risponde al lancio di...“RAZZI”, dicono?!
Ho capito, si ricomincia col teatrino della disinformazione mediatica.


In primis, la cosa curiosa è osservare lo spazio concesso dai media alle versioni “israeliane” sui motivi della ripresa degli scontri (Peres, Netanyahu, ecc), e praticamente NESSUNA voce, invece, dalla controparte palestinese.

Non che qualcuno senta la mancanza delle demenziali dichiarazioni di quegli esaltati dei capi di Hamas, ma l'obiettività giornalistica imporrebbe di sentire le versioni di ENTRAMBE le parti in conflitto. Che non sono soltanto terroristi fanatici (da una parte) e guerrafondai oppressori (dall'altra).

L'obiettività prescinde dal pluralismo dell'informazione.
Verrebbe fuori, ad esempio, che i tanto menzionati “RAZZI” palestinesi (al cui uso è imputato il motivo della nuova “contro-offensiva” israeliana) non sono altro che dei tubetti in metallo riempiti di esplosivo artigianale, di scarsa gittata (circa 10 km) e dalla traiettoria assolutamente incontrollabile.
Insomma, i “terribili” razzi Qassam sono in realtà poco più che dei semplici mortaretti. Ma a sentire i media, sembra quasi che Israele sia bombardato da testate atomiche (e ciò induce l'opinionre pubblica a solidarizzare con la vittima di questa terrificante aggressione, e a giustificare la conseguente rappresaglia.)



Visto? Basta poco per far cadere il “casus belli” e scoprire che questa guerra è tutt'altro che una semplice questione di “sacrosanto diritto a rispondere alle aggressioni” (come raccontano, ipocritamente, i portavoce di Israele).

Ma allora PERCHÈ nessun TG racconta COSA sono in realtà questi benedetti “razzi”?
Hanno forse paura di far sapere al pubblico che la reazione di Israele è spropositata? Che reagisce con missili, bombe, carri e cannoni al lancio di banali petardi?

No, a quanto pare non si vuol far sapere.
E quando si vuole nascondere la realtà dei fatti, allora qualcosa non quadra.
E a questo punto, pur senza parteggiare per nessuno dei contendenti, mi chiedo: quale delle due parti ha la CONCRETA possibilità di influenzare i media e nascondere al pubblico la realtà dei fatti?



.
IVAN.
10 giugno 2010 0:32
.


Sulla questione mediorientale, ultimamente su questo forum si sta sparando una bischerata dietro l'altra.
Giusto per evitare altre figure da pecoroni ignoranti, sarebbe utile dare almeno una sbirciatina al topic soprastante.
(Un MINIMO di cognizione di causa, perdio.)


.
IVAN
29 gennaio 2009 0:00
(Della serie "post strani":)
PALESTINADUC

Una piccola celia.
Mi è venuto da pensare alle similitudini esistenti tra questo forum e la situazione arabo-israeliana.

C'è uno Spazio Libero, in cui il Padrone di Casa dice: "Gestitevelo come volete. Le regole sono solo quelle tacite della convivenza civile".
E cominciano i primi, timidi insediamenti. Bel posto, e gli arrivi aumentano, sempre più diversificati ed eterogenei.
Prime scaramucce tra "coloni" e "nativi", ma nessuna conseguenza e nessuna assunzione di responsabilità.
Così si sparge la voce che in questo Spazio Libero si può fare impunemente "il cazzo che si vuole". Persino prevaricare le "tacite regole della convivenza civile" disposte dal Padrone di Casa.
In breve si comincia ad esagerare. L'invadenza di chi pretende più visibilità porta a confinare/allontanare i presenti più mansueti e civili.
E persino i "turisti" di passaggio arrivano, si beccano una scarica di legnate e scappano. Alla faccia dello "Spazio Libero"! Mai più da quelle parti!

Qualcuno lo sa, talvolta mi sono proposto come noiosissimo "mediatore dell'ONU":
Occhio, se abusiamo di questo spazio libero facciamo terra bruciata per tutti noi. Non esageriamo, non offendiamo gratuitamente, apriamo solo i thread strettamente necessari, e campiamo benone tutti...
Macchè. Proprio come parlare a dei leaders di Hamas e Israele.
"Io scrivo il cazzo che mi pare e apro tutti i thread che voglio. Cazzo, piscio, merda e vaffanculo."
E le regole tacite di convivenza civile in uno spazio libero?
"Mi ci pulisco il culo. Se lo spazio è libero, posso prendermelo anche tutto. Gli altri si fottano."

Il bello è che molti sono gli stessi che ora sentenziano sull'assurdità della guerra arabo-israeliana.
Sarebbe ironico, se non fosse semplicemente ipocrita.

"Così è nel Grande, così è nel Piccolo" (Ermete)

APS
29 gennaio 2009 0:00
La differenza tra Israele e Gaza è questa.
Se vai a Tel Aviv a sventolare una bandiera Palestinese non ti fanno niente, in Israele vige la libertà di manifestare il pensiero e il 20% della popolazione Israeliana di nazionalità araba lo fa regolarmente.
Se vai a Gaza a sventolare una Israeliana ti ammazzano dopo averti squartato.
E' troppo sottile per voi?
IVAN
29 gennaio 2009 0:00
No comment, Berto. Già chiarissimo.
(Comunque qui di "imbecilli faziosi" non ce ne sono, solo qualche attorazzo che ha sbagliato palcoscenico...)

BertO
28 gennaio 2009 0:00
Forse gli imbecilli faziosi si sono persi questa :
(Corriere):"Abitanti di Gaza accusano i militanti di Hamas: "Ci impedivano di lasciare le case e da li' sparavano"
(Corriere): "L'esercito israeliano impedisce alla Croce Rossa di soccorrere i civili feriti"
E mo prendete anche le difese di uno dei due??.
BertO
Storia Viva...
27 gennaio 2009 0:00
Pretendiamo che, in ricordo dell'OLOCAUSTO PALESTINESE (e a sostegno di un popolo-martire), il 14 maggio (nascita dello stato di israele) venga finalmente dichiarato
"Giorno della Vergogna"!...
IVAN
27 gennaio 2009 0:00
SINTESI DELL'OPERAZIONE "PIOMBO FUSO"
(Aggiornamento del topic dopo la ripresa degli scontri:)

19 dicembre 2008
Si interrompe la tregua di 6 mesi tra Hamas e Israele.
Hamas riprende il lancio provocatorio di razzi in territorio israeliano, definendolo "rappresaglia contro l'embargo".
Da notare che l'embargo, formalmente imposto per evitare l'importazione di armi nella Striscia, si estendeva anche ai rifornimenti di aiuti umanitari.

27 dicembre 2008
Israele risponde lanciando l'offensiva denominata "Piombo Fuso".
Ufficialmente essa avrebbe lo scopo di individuare e disarmare le riserve belliche di Hamas.

28 dicembre 2008
Sono già 240 gli obiettivi dichiarati "raggiunti" da Israele attraverso i soli raid aerei.
Tra essi vari tunnel di collegamento con l'Egitto, che oltre al rifornimento di armi importavano nella Striscia anche medicinali e generi di prima necessità.

1 gennaio 2009
Il leader di Hamas Nizar Rayyan muore sotto un bombardamento aereo.

3 gennaio 2009
Inizia l'attacco via terra.
Gaza, che già prima si trovava in condizioni di emergenza a causa dell'embargo, si trova ora anche senza elettricità ed acqua corrente.
L'assistenza sanitaria ai feriti funziona solo ad intermittenza.

4 gennaio 2009
Gaza viene accerchiata dall'esercito israeliano, privandola così di rifornimenti.

7 gennaio 2009
Solo oggi Israele permette una tregua affinché le organizzazioni umanitarie possano entrare a Gaza e prestare soccorsi.

18 gennaio 2009
A Sharm El-Sheikh (Egitto) viene stipulata una tregua bilaterale di una settimana.
Essa prevede, da parte di Hamas, la cessazione del lancio di razzi verso Israele se quest'ultimo ritirerà le proprie truppe dalla Striscia.

---------------

Il bilancio di 22 giorni di scontri è di circa 1200 vittime palestinesi, contro 15 israeliane.

A questo si aggiungono, sul fronte palestinese, più di 5000 feriti e 80.000 civili rimasti senza casa.
Sono infatti circa 5000 le abitazioni distrutte o danneggiate.

A tutt'oggi Israele vieta ancora l'apertura dei valichi di frontiera agli aiuti umanitari.

Contraballe
23 gennaio 2009 0:00
1948, come i terroristi ebraici invasero la Palestina

Presso le alture ad Ovest di Gerusalemme, Deir Yassin era un villaggio come tanti altri, 300 abitanti in tutto. Gli israeliani pensarono di compiere lì una “azione esemplare” che servisse a convincere i palestinesi ad abbandonare collettivamente la zona. La spedizione fu organizzata ed eseguita dal capo dell’Irgun, Menachem Begin. Le sue truppe circondarono il villaggio, all’alba del 9 aprile 1948, ed uccisero sistematicamente 250 abitanti: uomini, donne, bambini. Di proposito la notizia fu sparsa in tutti i villaggi, utilizzando i pochi superstiti, organizzando conferenze stampa, riproduzioni fotografiche del villaggio distrutto, volantini incitanti a fuggire. Iniziò allora l’esodo in massa dei palestinesi. Lo stesso Begin, capo del governo racconta: «Dappertutto noi eravamo i primi a passare all’azione. Gli arabi, spaventati, cominciarono a fuggire. L’Haganah compiva attacchi vittoriosi su altri fronti, mentre le forze ebraiche continuavano ad avanzare verso Haifa come un coltello nel burro. Presi dal panico, gli arabi scappavano gridando: “Deir Yassin”».

(M. Begin, “The Revolt Story of the Irgun”)

La reazione degli arabi, e le proteste di quasi tutti i paesi extraeuropei (tra i quali, solo il Sudafrica si schierò apertamente con i sionisti), costrinsero le Nazioni Unite a riesaminare la spartizione.

La situazione in Palestina era allora la seguente: dopo trenta anni di dominazione inglese in Palestina, la comunità ebraica era diventata 12 volte piu grande che nel 1917 e rappresentava quasi un terzo della popolazione. Le terre in suo possesso - come proclamava la legge costituzionale dell’Agenzia Ebraica (1929) - dovevano «essere registrate a nome del Fondo Nazionale Ebraico, affinché divenissero proprietà inalienabile del popolo ebraico» . Avevano dunque il carattere di extraterritorialità e non potevano più essere ricomprate dagli arabi. Si era così formato uno “stato nello stato”, anche se, per la forte resistenza dei palestinesi a vendere le loro terre, i massicci sforzi degli ebrei colonizzatori avevano portato, dopo vent’anni, all’acquisto di meno del 6% delle terre di Palestina.

Quando l’ONU votò il piano di spartizione l’«Agenzia Ebraica» ordinò di operare il tutto per tutto e di mettere il mondo di fronte al fatto compiuto: il 1948 doveva diventare l’anno del terrore sistematico attuato per allontanare gli arabi dalla Palestina. L’obiettivo era la conquista della maggior quantità possibile di territorio. Si attaccarono militarmente villaggi e terre con valore strategico, specialmente nelle zone assegnate, nel progetto dell’ONU, allo Stato arabo. Si utilizzò la minaccia di “fare di ogni villaggio una nuova Deir Yassin” per convincere gli abitanti delle regioni controllate dagli ebrei ad evacuare».
Contraballe
22 gennaio 2009 0:00
Ma senti sta fetenzia di un Ivan!!
la prima cosa che mi dice, anzi che dice agli altri, è di IGNORARMI.
Poi fa anche il ricchioncello "Se non sono esposti in modo civile e corretto, gli "argomenti" non li considero nemmeno."

Ma il primo a non essere stato corretto, a essere stato incivile sei tu!!!
Rispondi sull'invasione dei terroristi sionisti dai '20 al '48!
invece no, fai l'offesinino!
ma chi si offende è fetente!
A sfacimma di chi 'tte muorto!!
Third Class Troll
21 gennaio 2009 0:00
Arrivano i TROLL, quelli verii!!...

http://www.prisonplanet.com/israel-recruits-army-of-bloggers -to-troll-anti-war-websites.html

(Buone letture nel sito Prisonplanet.com, meglio quelle che queste...)
IVAN
21 gennaio 2009 0:00
(Ultime parole sprecate per i provocatori della mutua:)

Non mi importa chi siate, o quali "argomenti" fingete di sottoporre come pretesto per buttarla in cagnara.
Se non sono esposti in modo civile e corretto, gli "argomenti" non li considero nemmeno. Cercate soddisfazione da qualcun altro che abbocca, che devo dirvi.

(P.S: "Osservatore", così a memoria mi pare che Berto NON vada molto d'accordo con Francesco...ma se anche fosse, a chi frega una cosa del genere, scusa.)

Storia Viva...
21 gennaio 2009 0:00
Rimando al già citato articolo del Bollyn, perlomeno alla sezione dedicata al terrorismo israeliano, a correzione e integrazione dell'escursus storico proposto dalla discussione, che stranamente dimentica la vicenda del King David Hotel, fatto saltare in aria nel '46 dai terroristi (o vogliamo chiamarli "patrioti"?...) dell'Irgun su ordine di un certo Begin (a tutt'oggi l'attentato più sanguinoso nella contesa arabo-israeliana: 91 vittime), che portò alla rinuncia del mandato britannico sulla Palestina...

http://www.bollyn.com/index/?id=10769

Ringrazio peraltro lo stesso Ivan per la certificazione di "troll di terza categoria" appioppatami, supponendo che, dall'alto della sua imparzialità e magnanimità, lui si riservi la... "serie A"!...

(Sai già come la penso, Ivan, sulle discussioni che mascherano parzialità e supponenza in un inutile mare di belle e politicamente corrette argomentazioni: "sotto il vestito, niente"!... Giusto per restare nell'ambito a te decisamente più congeniale dei film...)

Osservatore
21 gennaio 2009 0:00
Ivan, io frequento questo Forum da molto prima che arrivassi tu e molti altri, e sempre come Osservatore.
Puoi andare indietro negli anni a guardare se vuoi.
Comunque mi devo ricredere riguardo quanto scritto poc'anzi, ho osservato invero che anche il Mangascià scrive nello stesso dialetto,...strano,no?
IVAN
21 gennaio 2009 0:00
Rassegnati, Multinick, qui non c'è niente per i troll di terza categoria.

Troll a me?!...
21 gennaio 2009 0:00
Ma che cavolo dici, continui a prender cantonate e te ne vanti?
Di Multy ce n'è uno, tutti gli altri son Nessuno!...

(-go)
Contraballe
20 gennaio 2009 0:00
O già che ci sei dillo pure che non vuoi che si parli dell'invasione dei terroristi ebrei in Palestina prima del '48, tanto per abbassare un po' di più il livello... Così le fottute posizione di falsa equidistanza funzionano un po' di più, no? poi ci sbatti dentro troll,nani e ballerine, dì pure che io sono un altro,cosa che non è vera e che dici sopltanto perchè non sai cosa dire, e il discorso secondo te fila.

Se io sono un troll, tu sei solo un truzz ke non capisce un kazz!

La classica giurisprudenza alla napoletana-chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato,ha dato, scurdammoce 'o passato, simmo a napoli paisà. E beviamoci un caffè.

Invece non è così, l'attuale conflitto ha una causa, e questa è l'invasione dei sionisti in Palestina.

Poi potete dire tutte le balle ke volete.
Contraballe
20 gennaio 2009 0:00
Ivan. clonato e disperato sarai tu, ma rileggi quello che dici o spari soltanto cazzate nel mucchio?
Commenti
|<   <- 61-90/131 ->   >|