Commenti
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LUIGI RAIMONDO 18 febbraio 2009 0:00
questa è una mia domanda..... se è vero come
sarà senz'altro vero che il legislatore istituì i
notai per difendere le parti più deboli in un contratto....
per evitare di portare in giudizio casi in cui la parte
debole dovrà poi aspettare che la sentenza diventi
fefinitiva... e nel frattempo deve pagare lo stesso il
mutuo.... se il legislatore istituì i notai per
evitare che il ricco che può permettersi l'avvocato
più bravo....possa vincere in una dilungagine dei
processi....... E QUESTA SICUREZZA CHE IL NOTAIO
GARANTISCE DI EVITARE ALCUNE SITUAZIONI SGRADEVOLI AI
CLIENTI... DEVE ESSERE BEN REMUNERARTA... ALLORA
LA DOMANDA SORGE SPONTANEA.... UN GIORNO IN CUI
IN ITALIA FOSSE APPROVATA UNA INTEGRALE RIFORMA DELLA
PROCEDURA DEL PROCESSO , PER CUI I PROCESSI DA CHE DURANO
6-10 ANNI , A SEGUITO DI QUESTA RIFORMA INCOMINCIASSERO A
DURARE 5-7 MESI E DICO MESI E NON ANNI... ALORA E SOLO
ALLORA LA FIGURA, LA UTILITà, LE PARCELLE DEL NOTARO,
SAREBBERO DA RIVALUTARE A RIBBASSO O NO????
ASPETTO VOSTRE CRITICHE!!!!!!
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luigi raimondo 18 febbraio 2009 0:00
questa è una mia domanda..... se è vero come
sarà senz'altro vero che il legislatore istituì i
notai per difendere le parti più deboli in un contratto....
per evitare di portare in giudizio casi in cui la parte
debole dovrà poi aspettare che la sentenza diventi
fefinitiva... e nel frattempo deve pagare lo stesso il
mutuo.... se il legislatore istituì i notai per
evitare che il ricco che può permettersi l'avvocato
più bravo....possa vincere in una dilungagine dei
processi....... E QUESTA SICUREZZA CHE IL NOTAIO
GARANTISCE DI EVITARE ALCUNE SITUAZIONI SGRADEVOLI AI
CLIENTI... DEVE ESSERE BEN REMUNERARTA... ALLORA
LA DOMANDA SORGE SPONTANEA.... UN GIORNO IN CUI
IN ITALIA FOSSE APPROVATA UNA INTEGRALE RIFORMA DELLA
PROCEDURA DEL PROCESSO , PER CUI I PROCESSI DA CHE DURANO
6-10 ANNI , A SEGUITO DI QUESTA RIFORMA INCOMINCIASSERO A
DURARE 5-7 MESI E DICO MESI E NON ANNI... ALORA E SOLO
ALLORA LA FIGURA, LA UTILITà, LE PARCELLE DEL NOTARO,
SAREBBERO DA RIVALUTARE A RIBBASSO O NO????
ASPETTO VOSTRE CRITICHE!!!!!!
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marco 16 febbraio 2009 0:00
Perchè, Giacomo, non è vero che ad oggi ben 700 sedi
notarili sono vacanti? Basta questo a dare un quadro preciso
della situazione...Altro che 840 (e non 1000) notai in più,
non si vogliono nemmeno coprire le sedi già previste dalla
pianta organica attuale... E poi, mica me lo sono
inventato io che del concorso dell'anno scorso non si
conoscono ancora i risultati....E questa lentezza è quanto
meno sospetta...
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Marco 16 febbraio 2009 0:00
Giacomo, il DM da te citato parla di 840 unità e non
di 1000 (ma siete sempre così approssimativi voi notai???
speriamo di no). Peccato che manchi il dato
fondamentale: entro QUANDO le 840 sedi notarili saranno
coperte. Perchè a pensare male si fa peccato ma qualche
volta ci si azzecca: se già oggi c'è, chissà perchè
(ma in realtà lo sappiamo benissimo), un deficit di 700
unità tra pianta organica e numero effettivo di notai,
deficit incolmato da decenni, non ci sarà da stupirsi se ci
ritroveremo tra dieci anni con lo stesso numero di notai di
oggi, con un deficit di 1500 unità rispetto alla pianta
organica. Perchè, vedi, con il deficit di 700 unità
attuale è dimostrato in modo palese che un conto è il
numero "formale" delle sedi notarili, un conto è
l'effettivo. E nel giocare tra numero
"formale" e numero effettivo i notai hanno
dimostrato di essere dei maestri. Sempre che non cambi
qualcosa (speriamo), ma non è certo dai notai che possiamo
aspettarci questo cambiamento. E' evidente, infatti, che
loro hanno tutto da guadagnare dal mantenimento dello status
quo. Per il resto ribadisco quanto scritto: 1) I
risultati del concorso notarile dell'anno scorso non
sono ancora noti (e non si capisce che colpa abbiano in
tutto questo gli avvocati) 2) Quello dei notai è un
sistema basato di fatto su un controllo estremamente rigido
e "sospetto" del numero chiuso (che sia
impossibile fare i controlli che tu dici in caso di
raddoppio del numero dei notai lo dici tu, non si sa su
quali basi) 3) I costi medi dei notai sono da 3 a 5
volte superiori ai costi medi di tutte le altre professioni
di pari o superiore livello (ed ho già fornito numerosi
esempi concreti, non costringermi a ripeterli) 4)
L'esempio della Svizzera dimostra che il dogma del
numero chiuso per i notai è una invenzione tutta italiana
(e lo ribadisco: la funzione notarile in sè non ha nulla a
che fare con il numero chiuso nè è inassociabile alla
professione forense; se lo è in Italia, è per rispondere
agli interessi di parte della corporazione e non per
rispondere alle esigenze della collettività) COme
vedi, Giacomo, le tue argomentazioni si sciolgono come neve
al sole... riprova, sarai più fortunato...
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Giacomo 16 febbraio 2009 0:00
Vabbè, meglio chiuderla qui. Pensavo facessi. Mi sa
proprio che ci sei.
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Giacomo 16 febbraio 2009 0:00
1) Cerca il supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale
n.102 del 2 maggio u.s., su cui è stato pubblicato il D.M.
28 aprile 2008. Vediamo chi scrive di "fatti
concreti" od "aria fritta"; 2) che
i risultati del bando di concorso precedente non siano
ancora stati resi noti è innanzitutto un fatto del tutto
eccezionale che con estrema rarità si è verificato negli
anni, quando, di contro, è assolutamente la norma (cioè
capita da anni ogni anno) in altre tipologie di esami come
quello per avvocato. Secondo, l'attuale, e come
detto eccezionale, accavallamento fra 2 concorsi è dovuto
alla sommatoria dell'esigenza di ridurre i termini fra
un bando e l'altro (per portare all'aumento
sorpacitato) con il fatto che di ciascun candidato tutti e 3
i compiti vengono visionati dalla commissione congiuntamente
e congiuntamente se ne da' un giudizio. Non riesco ad
immaginare sistema più obbiettivo ed estraneo a qualunque
forma di pressione/raccomandazione (difficile corrompere
tutti i magistrati, professori di diritto e notai presenti
in commisione. Senza contare la difficoltà di individuare
l'autore del compito che sino a correzione ultimata di
tutti i temi e dopo la stesura della graduatoria risulta del
tutto anonimo); 3) nulla di sospetto, a voler
essere seri, obbiettivi, e dotti. Pochi significa forte
selezione e facilità di controllo da parte degli organi
preposti. Facile controllare (ogni 2 anni) l'intero
repertorio di 5.000 notai. Impossibile, salvo costi
insostenibili, se fossero già solamente il doppio. Il
numero dei notai, in tutti i paesi in cui il notaio esiste,
è sempre programmato; 4) perfetto esempio di
quanto tu sia ottuso quando scrivi di costi superiori.
Evidentemente la tabella da me postata nei giorni passati
non ha valore. A questo punto smentiscimi e fai
altrettanto. Fammi vedere, confrontando gli onorari, dove un
notaio è più caro; 5) non ho scritto
1.453.829.349.039, ma semplicemente 76 (settantasei), che
altro non è che il numero di paesi in cui esiste il notaio
esattamente come noi. Possibile che non ti entri in testa un
semplice 76?
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LUIGI RAIMONDO 16 febbraio 2009 0:00
DOMANDA...... se è vero come sarà
senz'altro vero che il legislaTtore istituì la legge
notarile, e quindi i notai per il fatto che essendo
l'italia un paese che ha i processi che durano dai 6 ai
10 anni, e pertanto doveva istituire una figura che levasse
con la sua professionalità i casi da portare in giudizio da
parte dei clienti, e che sventasse con il suo occhio da
giurista eventuali vizi nei rogiti e nei scritti
autenticati.... allora la domanda sorge
spontanea... SE UN GIORNO IL SISTEMA GIUDIZIARIO
ITALIANO SARà COSì VELOCE ED EFFICIENTE, PER CUI LA DURATA
MEDIA DEI PROCESSI ANDASSE DAI 6-10 ANNI AI 3-4 MESI E DICO
MESI NON ANNI.... ALLORA E SOLO ALLORA IL RUOLO DEI NOTAI
DOVREBBE ESSERE RIDIMENSIONATO A RIBBASSO??? O DOVREBBE
ESSERE RIDIMENSIONATO A RIBBASSO LE PARCELLE??
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marco 15 febbraio 2009 0:00
Giacomo, tante parole vuote ma fatti concreti zero.
Confermo quanto scritto precedentemente: i 350 posti da te
citati come prova della volontà di voler aumentare il
numero dei notai sono molto più banalmente 350 posti messi
al bando per coprire sedi notarili già previste. Dei 1000
in più da te citati non c'è traccia. Rimangono i
fatti: 1) Rispetto alla pianta organica attuale 700
posti risultano vacanti 2) I risultati del concorso
notarile dell'anno scorso non sono ancora noti 3)
Quello dei notai è un sistema basato di fatto su un
controllo estremamente rigido e "sospetto" del
numero chiuso 4) I costi medi dei notai sono da 3 a 5
volte superiori ai costi medi di tutte le altre professioni
di pari o superiore livello 5) L'esempio della
Svizzera dimostra che il dogma del numero chiuso per i notai
è una invenzione tutta italiana Questi, Giacomo, sono
fatti concreti, fatti che dimostrano che l'assetto
attuale è pensato per favorire i notai a scapito della
collettività. Il resto è aria fritta....
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Giacomo 15 febbraio 2009 0:00
Marco puoi gironzolare su internet quanto ti
pare, fatto è che l'aumento di sedi è esattamente di
quanto riportato: 1.000 unità spalamate in 5 concorsi.
Aggiungo che trovo assolutamente avvilente rispondere ad uno
che ha come propria fonte internet dove, ormai anche mia
nonna sa, che si trova di tutto e di più.
Quanto allo svolgimento ed alla correzione dei compiti,
credimi, lascia perdere. Ti avventureresti su di un percorso
da cui ne vieni sicuramente fuori con le ossa rotte.
Quanto alla Svizzera, per la quale è ora
assolutamente chiaro che la news l'hai appresa durante
le tue peregrinazioni sulla rete, non mi pare neanche più
il caso di risponderti. Leggi in rete che i loro
avvocati possono fare anche i notai e ti si accende la
lampadina??? Immagino che, quantomeno, tu ti sia
chiesto quale sia la differenza fra i nostri sistemi
giuridici? vero??? Fammi un piacere, molla
l'ossa e su internet guarda il meteo lo troverai
sicuramente più interessante. Vuoi invece parlare di
Notai? Volentieri, ma PRIMA ti informi....ed ovviamente
internet non serve a NULLA
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Marco 14 febbraio 2009 0:00
Giacomo, la tua risposta è l'esatto esempio della mala
fede con cui tu ed i tuoi colleghi (perchè io a questo
punto non credo, francamente, che tu non sia un notaio)
state affrontando l'argomento. Nell'intervento
del 12.2 tu parli di un aumento di 1000 unità, che poi un
giorno dopo diventano, chissà perchè, 350. Poi uno va a
documentarsi (sai com'è, nell'era di Internet le
bugie hanno le gambe corte) e scopre che i 350 posti di cui
parli non sono 350 posti IN PIU', ma vanno semplicemente
a coprire posti GIA' VACANTI, comprendendo in questo
numero anche i notai che a breve cesseranno la attività
Quindi non è vero quello che tu dici, e cioè che il
notariato ha deciso un aumento di 1000 unità.
Semplicemente, si vanno a coprire le sedi già previste
dalla pianta organica, che soffre già oggi di un deficit di
700 unità (o non è vero? Abbi, per una volta, il coraggio
della verità) La verità è che il notariato non ha
preso alcun impegno in termini di aumento delle sedi
notarili, confermando il sospetto che il numero dei notai
oggi operanti in Italia è tenuto artificiosamente basso in
modo da evitare ogni forma di concorrenza, concorrenza che
avrebbe un benefico effetto su quanto viene pagato dalla
collettività. A volerla dire tutta, il concorso che
avrà luogo tra un mese viene indetto quando del concorso
precedente (avvenuto, parrebbe, più di un anno fa) non sono
ancora stati resi noti i risultati. Ed anche questa
bradipesca lentezza nel procedere con la nomina dei nuovi
notai è, perdonami, molto ma molto sospetta. COme
vedi, Giacomo, le bugie hanno le gambe corte... ed un
pubblico ufficiale bugiardo, permettimi, non è certo un
bell'esempio per noi... Rimane il tuo rifiuto a
voler dare una semplicissima spiegazione...Ma perchè nella
vicinissima e civilissima Svizzera (non in Cina ed in
Russia, che, permettimi, non sono proprio un fulgido esempio
di rispetto per la legalità e per la democrazia), ma nella
a noi vicinissma Svizzera) agli avvocati è concesso
svolgere funzioni notarili (tant'è vero che la figura
del notaio così come è concepita in Italia lì non esiste)
mentre da noi il solo accennare a questa ipotesi scatena
reazioni scomposte (da parte dei notai, ovviamente...)?
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Sal 13 febbraio 2009 0:00
Ha ragione Mario. Aboliamo anche le lauree in
giurisprudenza e tutto il diritto civile, roba ormai
anacronistica. Ci penseranno i dipendenti della
PA con il diploma di scuola media superiore a regolare i
rapporti di diritto privato tra i cittadini...
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Mario 13 febbraio 2009 0:00
"casta" anacronistica per le moderne possibilità
offerte dai nuovi modelli organizzativi della pubblica
amministrazione e dei nuovi strumenti informatici.
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Giacomo 13 febbraio 2009 0:00
..."Mi dica quando avverrà l'incremento delle sedi
notarili. NOn frase generiche, ma QUANDO. ed in CHE SEDE è
stato DECISO. Non frasi generiche, ripeto, ma FATTI ed
IMPEGNI CONCRETI"... con l'attuale bando
di concorso e per i prossimi 4 verrano assegante 350 sedi in
5 anni, proprio per portare all'aumento citato.
Quanto al resto meglio lasciar perdere,
soprattutto quanto al paragone notaio avvocato. Professioni
per le quali i più, ma evidentemnete non tutti, conoscono
le assolute differenze. Concludendo, in
merito all'invito a ritirarmi colgo la palla al balzo.
Basta perdere tempo, in fin dei conti da 1 settimana non fai
altro che ripetere le stesse 3 cose. Comunque, potrebbe
anche essere che tu abbia ragione ed i governi di 76 paesi
nel mondo, per ultimi in ordine di tempo Russia e Cina, non
abbiano capito nulla. Ti consiglio a questo punto di
aprire uno studio di consulenza....magari con la bella ed
elegante Amanda
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Marco 12 febbraio 2009 0:00
Giacomo, le cretinate le scrive lei, a propria immagine e
somiglianza. Mi dica quando avverrà l'incremento delle
sedi notarili. NOn frase generiche, ma QUANDO. ed in CHE
SEDE è stato DECISO. Non frasi generiche, ripeto, ma FATTI
ed IMPEGNI CONCRETI. Quanto ai "dati, numeri, ed
informazioni", non ne ho visto uno. E ripeto: ma
perchè in Svizzera è consentito agli avvocati di svolgere
funzioni notarili (come sarebbe giusto) ed invece in Italia
è proibito parlarne come se si trattasse di vilipendio alla
Costituzione? E' un caso che quella professione che ha
la clientela garantita dalla legge e viene esercitata in
rigidissimo degime di numero chiuso è la stessa che
garantisce, unica in Italia, un reddito 5 volte superiore a
quello di altre professioni di pari o superiore livello? E
non mi tiri fuori la baggianata che i notai sono gli unici a
non poter fare il nero per cortesia. Ripeto, dati,
numeri, ed informazioni, come lei ha detto. E non le
cretinate ed i luoghi comuni ai quali ci ha purtroppo
abituato. P.S.: francamente, dopo la sua
pecreccia caduta di stile sugli "appetiti" di
Amanda e la sua (di Amanda) spassosissima risposta, sarebbe
stata comprensibile una sua sia pur poco dignitosa ritirata.
Ed invece, dopo aver dato prova di protervia, mancanza di
stile ed imbecillità, persiste a voler scrivere baggianate
incredibili...Ma chi glielo fa fare? Si chiuda nel suo
polverosissimo studio e non ci rompa più le palle con le
sue cretinate
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Giacomo 12 febbraio 2009 0:00
Ed ecco l'ennesima cretinata! Chi dice a
Marco che il recente aumento delle sedi notarili di 1.000
unità è stato richiesto dallo stesso consiglio nazionale
del notariato? Anzi il CNN aveva richiesto un numero
superiore, ridotto dal ministero. Giusto per citare 1
provvedimento tutt'altro che "bieco ed
assolutista". Per sottolineare,
infine, lo spessore di quanto scrive Marco abbiamo la chicca
dell'analogia del senso di legalità che si avverte in
Italia e Svizzera. Quanto sia cretina questa
affermazione penso che qualunque lettore la possa capire da
sè. Abbiamo fornito dati, numeri, ed
informazioni certe. Marco, a sostegno delle tue, a
parte luoghi comui popolari, ti avvali di?
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Marco 12 febbraio 2009 0:00
Non so se farmacisti e tassisti guadagnano più dei notai
(forse sì, visto che una farmacia in Italia costa qualche
milioe di euro), so che in Italia abbiamo i farmaci ed i
taxi più cari d'Europa. E guarda guarda si tratta in
entrambi i casi di professioni in cui vige il più rigido
numero chiuso e le cui associazioni combattono nel modo più
bieco ede assolutista qualunque forma di liberalizzazione.
Esattamente come i notai. Sarà un caso?????
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bersanotto 12 febbraio 2009 0:00
Caro Marco, dalle Sue espressioni poco misurate emerge
tutto il SUo livore e la scarsa informazione. Ma
quest'ultima non è colpa sua, bensì dei media e dei
politici, che certamente non hanno in simpatia un meccanismo
che garantisce CONTROLLI efficienti e diffusi, e che
funziona EGREGIAMENTE, tanto da essere imitato dai Paesi che
oggi entrano nell'economia di mercato.
"Guardi (...) noi cittadini delle vostre tutele non
abbiamo proprio bisogno. Basta ed avanza ciò che ci
sottraete occupandovi in esclusiva, grazie ad una legge
compiacente, delle compravendite immobiliari. Se riuscite a
farvi pagare da 3 a 5 volte ciò che sarebbe giusto con i
rogiti, non oso pensare a cosa sareste capaci di
"prelevare" dalle tasche dei cittadini se vi
occupaste anche del resto...." La sua colpa,
a mio modo di vedere, non è l'ignoranza degli argomenti
di cui discetta, bensì l'arroganza e la scompostezza
con la quale parla di "prelevare" soldi dalle
tasche dei cittadini. Forse Lei allude alla funzione di
esattori che i Notai esercitano senza alcun aggio per conto
dello Stato, e nella storia gli esattori non sono mai stati
simpatici a nessuno. Ci faccia sentire, Lei a chi
"PRELEVA" ?
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Gianfranco 12 febbraio 2009 0:00
Vedo che ora sta andando di moda il "delirio di
onnipotenza" (espressione tanto cara a Marco ed
Amanda). Farei notare solo questo: -
"noi cittadini delle vostre tutele non abbiamo proprio
bisogno" = delirio di onnipotenza; - "Se
riuscite a farvi pagare da 3 a 5 volte ciò che sarebbe
giusto...": Marco sa che il moltiplicatore va
esattamente da 3 a 5 e sa anche a quanto ammonta il giusto =
delirio di onnipotenza. Credo che Marco oserebbe
meglio se pensasse che chi "preleva dalle tasche dei
cittadini" sono quella marea (non tutti!) di lavoratori
autonomi, artigiani e piccole e medie imprese che sono
evasori totali o poco più e che appezzentiscono
l'erario provocando 3 enormi mali: - mantengono il
debito pubblico a livelli insostenibili; - scaricano la
pressione fiscale sui lavoratori dipendenti e su coloro che
dichiarano onestamente i loro redditi; - costringono lo
Stato a mantenere alta, rispetto ad altri Paesi,
l'imposizione indiretta che vuol dire aliquote molto
più alte del necessario per le imposte sui trasferimenti
immobiliari. L'epressione "rendita di
posizione" viene utilizzata spesso a sproposito e nei
confronti dei mestieri più disparati: Antonio Di Pietro, ad
esempio, ha definito rendite di posizione anche quelle dei
farmacisti e dei tassisti: che guadagnino come o più dei
notai?
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Amanda 11 febbraio 2009 0:00
Mah ha usato il termine giusto: rendita di posizione. Questo
è ciò che sta alla base dei "giusti" compensi
dei notai....
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marco 11 febbraio 2009 0:00
"Il numero non è chiuso, ma programmato"
Forte questa, da fare invidia alle "convergenze
parallele" degli anni Settanta... Quanto alla
"estensione di altre competenze a tutela dei cittadini
e dell'efficienza della PA. ai notai anche altre
funzioni", è un vero delirio di onnipotenza...
Guardi, bersanotto (un nome, un programma), noi cittadini
delle vostre tutele non abbiamo proprio bisogno. Basta ed
avanza ciò che ci sottraete occupandovi in esclusiva,
grazie ad una legge compiacente, delle compravendite
immobiliari. Se riuscite a farvi pagare da 3 a 5 volte ciò
che sarebbe giusto con i rogiti, non oso pensare a cosa
sareste capaci di "prelevare" dalle tasche dei
cittadini se vi occupaste anche del resto....
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marco 11 febbraio 2009 0:00
Giacomo, vedo che fai fatica a capire, ed allora provo a
riformulare la domanda: ma perchè in Svizzera, paese in cui
dici di abitare, e di cui presumo apprezzerai l'assoluto
rispetto per la legalità, per i notai non vige il numero
chiuso mentre in Italia deve esserci? E non tirarmi fuori
per cortesia la storia che l'Italia è un paese
"illegale", perchè allora non si capirebbe
perchè solo i notai dovrebero avere quella
"patente" di rispetto per la legalità che tu
neghi a tutti i tuoi connazionali.... Va bene ragionare
per dogmi, ma tu esageri.... I dogmi servono a non
spiegare, ma non è un approccio applicabile ad un forum di
discussione.....
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bersanotto 11 febbraio 2009 0:00
Il vizio di fondo di questo forum è la volontà di spiegare
ogni cosa con le leggi del "dio mercato". Il
"mercato", con il notariato, non c'azzecca
proprio niente. Il numero non è chiuso, ma programmato;
il numero programmato consente i controlli (leggete un
po' la situazione italiana nel report della Corte dei
Conti nella PA, e riflettete un attimo sulla necessità di
controlli efficienti: tra l'altro, il disatstro
amerikano è stato originato dalla TOTALE assenza di
controlli delle istituzioni finanziarie) e fa sì che la
prestazione a carico del singolo cittadino sia regolata da
una tariffa calmierata (e ciò è dimostrato
indiscutibilmente dalle tariffe triple se non quadruple di
soggetti - avvocati, mediatori - per i quali non c'è
numero programmato). Ma mi sa che il movente di
queste discussioni traboccanti di vuoti slogan sia solo uno:
l'invidia. Quindi, sfogatevi pure: la verità è che il
notariato italiano funziona egregiamente, ed anzi sarebbe
auspicabile l'estensione di altre competenze (volontaria
giurisdizione; partecipazione ai Collegi Sindacali delle
società; ausilio a Consob e banca d'Italia) a tutela
dei cittadini e dell'efficienza della PA.
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Giacomo 11 febbraio 2009 0:00
..."Ma ci sei mai stato?"... Vi abito a 12 km
e mia moglie è di Lugano ..."se in
uno dei Paesi più rispettosi della legge che esista
l'avvocato può essere abilitato a svolgere notarili,
non si capisce perchè la stessa cosa non potrebbe accadere
in Italia"... Agganciandomi alla tua,
perchè l'Italia è uno dei paesi MENO rispettoso della
legge al mondo. "...A me sembra
demenziale il tuo atteggiamento, volto ad escludere
qualunque forma di serio confronto con chi ha idee diverse
dalle tue..." Un confronto serio può essere
fatto con chi ha conoscenza. Tu ne sei ben lontano. Ben me
ne guardo di fartene una colpa, dovresti però avere il buon
gusto di finirla di sostenere idee campate per aria.
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mah 11 febbraio 2009 0:00
"Si, rimarebbe inalterato. Il perchè ti è già stato
spiegato, ma evidentemente non ci arrivi. A questo punto il
problema è tuo e credo sia demenziale insistere nella
richiesta di spiegazioni." e allora perchè siete
contro la liberalizzazione del numero e non volete la prova
dei fatti? "Visto che ormai grazie ai vari
Marco, Mah, ect ect il livello della discussione è passato
dalla sagra del luogo comune a quella della porchetta
affumicata," ciccio bello, se questo è il tuo
livello non te la puoi prendere con gli altri!!!
inutile fare il confronto con altre categorie, non potete
giustificare il numero chiuso solo perchè altrove ci sono
tariffe (ufficiali) più alte. certo il numero chiuso
fa comodo.. è ciò che in economia si chiama "rendita
di posizione". comunque quella che hai espresso è
una tua personale opinione, non è una dimostrazione
oggettiva che le tariffe non potrebbero scendere.
tant'è che il numero chiuso non lo si vuole abolire.
strano, no?
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Marco 11 febbraio 2009 0:00
Non sapevo che la Svizzera fosse un luogo comune...Ma ci sei
mai stato? Hai visto il loro tenore di vita? Lo hai
confrontato con il nostro? Ripeto, se in uno dei Paesi
più rispettosi della legge che esista l'avvocato può
essere abilitato a svolgere notarili, non si capisce perchè
la stessa cosa non potrebbe accadere in Italia. A me
sembra demenziale il tuo atteggiamento, volto ad escludere
qualunque forma di serio confronto con chi ha idee diverse
dalle tue... Il tuo intervento sugli appetiti di
Amanda, poi, ha dato la statura delle tue capacità
dialettiche...
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Giacomo 11 febbraio 2009 0:00
Ecco, alla discussione mancava solo l'esempio della
Svizzera. Manca solo che "solo i figli di notai
possono fare i notai" poi i luoghi comuni li abbiamo
toccati tutti. ...."Ma riesce a spiegarci
come mai solo in Italia c'è un regime così rigido di
numero chiuso per i notai?"... Sii preciso
Marco: Italia ed altri 75 paesi del mondo civilizzato.
Praticamente tutti quelli che si basano sul civil law.
..."Ed ancora, perchè tra mille tariffe
non ci risponde alla domanda di base, e cioè quanto
costerebbe una prestazione notariale là dove il numero dei
notai fosse raddoppiato? Ma è proprio sicuro che rimarrebbe
inalterata? E? lecito pensare di no"... Si,
rimarebbe inalterato. Il perchè ti è già stato spiegato,
ma evidentemente non ci arrivi. A questo punto il problema
è tuo e credo sia demenziale insistere nella richiesta di
spiegazioni. L'invito a smetterla di
scrivere cretinate è sempre valido.
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Marco 10 febbraio 2009 0:00
Giacomo, chiami un po' chi vuole, la legge non le
proibisce di chiamare l'ortopedico per farsi curare i
denti, e neanche un chirurgo, e neanche di andare presso i
centri ortopedici pubblici in cui sarebbe curato gratis.
La legge però impedisce a me di rivolgermi ad un avvocato
od ad un pubblico ufficiale che sia anche pubblico
dipendente per fare tutti gli atti necessari a comprare
casa. A proposito, ma lo sa che nella civilissima e
vicinissima Svizzera gli avvocati possono svolgere la
funzione di notai, previo ovviamente superamento
dell'esame? E sa che lì il numero chiuso per i notai
non c'è??? Ma riesce a spiegarci come mai solo in
Italia c'è un regime così rigido di numero chiuso per
i notai? E riesce anche a spiegarci se è un caso che
proprio quell'unica libera professione esercitata in
regime di numero chiuso garantisce ai suoi fortunati
appartenenti il privilegio di una rendita da 500.000 Euro
l'anno? Ed ancora, perchè tra mille tariffe non ci
risponde alla domanda di base, e cioè quanto costerebbe una
prestazione notariale là dove il numero dei notai fosse
raddoppiato? Ma è proprio sicuro che rimarrebbe inalterata?
E? lecito pensare di no... E ancora, Giacomo, ma se i
notai sono così economici, che paura hanno della
ocncorrenza degli altri? anche in regime di liberalizzazione
i clienti andrebbero comunque da loro, visto che sono così
economici... Con le tabelle che lei ha fornito, non
vedo proprio che cosa debbano temere i notai...
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Amanda 10 febbraio 2009 0:00
"A furia di nominarlo, il cazzo, mi porti a pensare che
tu per lo stesso abbia uno sfrenato appetito"
Giacomo, non tutte le donne sono come tua madre e tua
moglie... P.S.: te la sei voluta, avrei gradito
una risposta puntuale alle mie osservazioni, ma tu hai
preferito metterla sul pecoreccio. Probabilmente non è
neanche è colpa tua, probabilmente la tua misoginia deriva
dai traumi che ti ha lasciato tua madre...
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Gianfranco 10 febbraio 2009 0:00
a Marco ed Amanda. Se vi danno fastidio le
espressioni colorite, sostituisco "cazzo" con
"quasi niente" e "rubati" con
"troppi". Ora chiedo: da quando qui è
vietato esprimere la propria opinione, per quanto radicale
essa possa essere? Comunque se per me sono addirittura
strapagati per quello che fanno, ho solo espresso la mia
opinione e sul fatto che frequentino ristoranti e alberghi
di un certo livello quando si spostano per servizio, lo
hanno detto e straripetuto giornali e televisioni durante la
faticosissima trattativa sindacale dei mesi scorsi. Io ho
solo ripetuto ciò che ho letto e sentito. Ad
Amanda vorrei poi dire che se io ho utilizzato un paio di
parole colorite, lei invece sta buttando la discussione
sullo scurrile e offensivo e direttamente nei miei
confronti. Io non ho mai definito, nè lo farei, i suoi
interventi "stupidi" ed "idioti"; non mi
chiedo chi "cazzo" sia Amanda per fare determinate
affermazioni: per me è una persona punto e basta; vorrei
capire cosa ne sa lei di quello che io faccio tutto il
giorno e dove lo faccio. E siccome offende personalmente con
grande disinvoltura, credo sia lei che "probabilmente
si ritiene al di sopra di tutto, anche della
legge". Comunque io continuo a contestare
fermamente e civilmente questa affermazione: "I notai
costano molto perchè sono troppo pochi." E,
precisamente, la parola "molto". Molto rispetto a
chi e a che cosa? Il paragone con le altre categorie (ho
cercato di dirlo in tutti i modi) non c'entra nulla.
Il numero chiuso non c'entra altrettanto perchè una
determinata prestazione professionale deve avere un certo
tipo di costo indipendentemente da quanti siano quelli che
la possano mettere in atto (ho ripetuto più volte che anche
le tariffe forensi sono determinate dalla legge e ciò
indipendentemente da quanti siano in quel momento gli
avvocati in attività). Quello che in realtà voi
pensate, è ciò che Amanda ha espresso nel suo sfogo:
- il notaio è uno che si occupa solo di carte bollate, che
sta chiuso nel suo studio dalla mattina alla sera e che ha
la clientela assicurata; - quindi è uno che ha la vita
facile senza preoccupazioni; - dunque guadagna troppo
per quello che fa e quello che rischia. Sono le vostre
opinioni, che rispetto, ma che contesto in toto senza
bisogno di offendervi. Dunque non c'e bisogno
di fare esempi, tirare fuori statistiche e inalberarsi.
Voi ritenete di pagare troppo il notaio in base al
servizio che vi offre, ma senza conoscere, nella realtà, in
cosa consiste la sua attività, mentre invece conoscete alla
perfezione il lavoro di pilota, chirurgo, magistrato e
manager. Per me invece le tariffe notarili non sono nè
economiche, nè care: sono giuste.
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Giacomo 10 febbraio 2009 0:00
Visto che ormai grazie ai vari Marco, Mah, ect ect il
livello della discussione è passato dalla sagra del luogo
comune a quella della porchetta affumicata, riporto
ancora una volta il confronto VERO fra le tariffe previste
in materia di cessione di quote. COSTI A
CONFRONTO. Importi richiesti in Euro per pratiche
relative alle cessioni di quote di SRL
Trasmissione telematica della pratica al Registro delle
Imprese NOTAI: 62,65 Euro COMMERCIALISTI: 100
Euro AVVOCATI: - Consulenza e atto notarile
su cessione quote da 100mila a 140mila Euro NOTAI:
1.000,00 Euro Consulenza contrattuale su cessione quote
di 100mila Euro COMMERCIALISTI: da 2.100 a 5.200
Euro AVVOCATI: da 3.500 a 8.652 Euro
Consulenza e atto notarile su cessione quote di 5milioni di
Euro NOTAI: 3.000,00 Euro Consulenza contrattuale
su cessione quote di 5milioni di Euro COMMERCIALISTI:
da 20.500 a 72.700 Euro AVVOCATI: da 24.365 a 87.745
Euro Fonte: Sole 24 Ore del 22.06.2008
La ratio non è quella di dimostrare
l'idiozia degli interventi dei, per fortuna pochi,
detrattori, quanto piuttosto quello di far capire
come NON VI SIA ALCUNA CORRELAZIONE FRA LE TARIFFE
IMPOSTE ED IL NUMERO DEI PROFESSIONISTI DI UN DETERMINATO
SETTORE. Se così non fosse dovremmo aspettarci
DATI opposti, cioè Notai (5.000 unità) enormemente più
cari degli avvocati (250.000 unità). Peccato però che
i DATI soprariportati ci dicono ben altro.
La tabella di cui sopra io la riterrei esaustiva ed in grado
di mettere a tacere i più. Dubito però che ciò si
possa pretendere da Marco il quale non ha ancora ben chiara
la distinzione fra notai ed avvocati. Marco, oggi ho un
gran mal di denti, devo chiamare l'ortopedico?
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