Commenti
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Fabrizio Golinelli
25 ottobre 2007 0:00
Non credo che da un convegno organizzato dal Comitato Francoitaliano dei Notariati Ligure e Provenzale ci si potesse aspettare un attacco alla funzione notarile. Citarne i contenuti come verita' assolute mi sembra un insulto all'intelligenza di chi legge. Se il convegno fosse stato organizzato da un gruppo di assertori del liberismo, probabilmente avremmo letto l'opinione di un luminare di Harvard che avrebbe dichiarato senza problemi che la presenza del notaio nelle transazioni economiche costituisce un freno alla crescita del mercato e della ricchezza nazionale.
Antonio
25 ottobre 2007 0:00
Egregio Bersanotto
sarebbe ora di finirla di fare gratuita demagogia.
Premesso il fatto che in un congraao di notai, fatto da notai con lo scopo di magnificare tale categoria altro non poteva emergere, non dobbiamo dimenticare qual'era l'oggetto iniziale della discussione.
Nessuno vuole eliminare detta categoria ma si vorrebbe affiancare loro altre categorie, quali gli avvocati e i segretari comunali, che potrebbero dare altrettante certezze e sicurezza.
Ciò avrebbe lo scopo di ridurre le parcella a vantaggio dei cittadini. Del resto, se un funzionario pubblico qual'è il Notaio è la categoria professionale maggiormente (e spropositamente) retribuita in Italia (ancor più dei medici, degli ingegneri, degli architetti, degli avvocati, ecc..), qualcosa non funziona.
bersanotto
25 ottobre 2007 0:00
Credo che sia arrivato il momento di ignorare matteo e Privato e fare un po' di corretta informazione.

(ANSA-Genova 20 0ttobre) - Il sistema notarile in uso nei Paesi a matrice latina e' una garanzia (rispetto a quello anglosassone) contro le frodi immobiliari ed ipotecarie agevolate dalla crisi dei mutui subprime americani: e' quanto emerso nel convegno "La garantie du notaire a l'acces au credit" che si è svolto a Genova, in occasione del ventiquattresimo congresso del Comitato Francoitaliano dei Notariati Ligure e Provenzale.

Scott Broshears, agente speciale dell'FBI e coordinatore della sezione frodi ipotecarie, collegato in videoconferenza da Washington, ha spiegato che gruppi di criminali noti, come i trafficanti di droga, si sono inseriti nella crisi dei subprime sfruttando a proprio vantaggio le falle del sistema dei mutui.

Broshears ha anche tranquillizzato i risparmiatori e gli utenti italiani spiegando come, nel sistema di diritto europeo, il sistema notarile costituisca una garanzia contro gli eccessi, tanto che nelle migliaia di inchieste in corso sui subprime all'FBI non e' mai capitato di avere contatti con le istituzioni dei Paesi regolati dal sistema notarile non anglosassone.

"Larga parte di quella crisi - ha aggiunto il notaio Bechini - deriva dalla grande circolazione di documenti ipotecari falsi che c'e' negli Stati Uniti d'America. Non e' un caso se nei Paesi di notariato latino, che sono circa 90 e rappresentano il 56 per cento della popolazione mondiale, questo fenomeno e' sconosciuto".

Per Bechini la crisi americana dei mutui subprime e' derivata dal mancato controllo in vari campi soprattutto negli atti con cui l'ipoteca viene concessa. "Paesi come la Russia, la Cina e il Giappone - ha poi ricordato il presidente del comitato franco italiano - hanno abbandonato o rifiutato il sistema anglosassone per adottare in questo campo il sistema latino".

(Comunicato ANSA)


per chi sa l'inglese:

http://www.fbi.gov/publications/fraud/mortgage_fraud06.htm
per chi non lo sa, pagina 2 de Il sole 24 ore di domenica scorsa.
Massimo
25 ottobre 2007 0:00
Matteo B.

Sarò breve:


dove li vedi (concedimi il "tu" visto che siamo coetanei trent'enni) i "DOGMI INDIMOSTRABILI" e le "FRASI FATTE"?
Nel caso della Florida?
nella differenza fra un'autentica ad Innsbruck ed un rogito in italia?
nel fatto che Lei è stato dal NOTAIO 1 SOLA VOLTA?
Le difficoltà dell'attuale concorso e relativa preparazione?
1 immobile ogni 22 che negli States va perduto dal proprietario?
ect ect

Io più che dogmi o minchiate simili vedo FATTI,
se vuoi ho anche tanti numeri e statistiche da sbrodolarle, ma immagino non ti interessino: molto più comodo, in effetti, dare del talebano(???) piuttosto che capire.

I luoghi comuni colano in abbondanza dalla tua bocca e non di certo dalla mia io riporto FATTI.


Comunque non sviiamo la questione,

RISPONDI ALLE DOMANDE,

visto che lavori nella finanza comprenderai l'importanza dei numeri e di come questi abbiano ben + valore delle parole.

Dunque, PUBBLICA QUALCHE NUMERO O DATO STATISTICO A GIUSTIFICAZIONE DELLE TUE GRAVI ACCUSE.

Non fare finta di nulla,
e, se possibile, evita di scimiottare lo stile del tuo comprare Privato nel tentativo di ricorrere a sottili/infantili forme di insulto.
matteo b
24 ottobre 2007 0:00
Massimo, il suo intervento è la dimostrazione della veridicità della tesi di privato: la sua non è una battaglia di idee ma di fede. Lei procede non per passaggi logici e razionali ma per dogmi indimostrabili. Ma proprio qui sta la debolezza delle sue lunghe (e, mi perdoni, spesso noiose) argomentazioni. Ha scritto mezza pagina, ma non è riuscito a dimostrare un bel nulla. E' tutto un fiorire di frasi fatte, basate sul presupposto che il sistema attuale non deve essere modificato perchè è già perfetto così. Tutto sommato sono contento che lei viva in Italia la sua gratificante esperienza di galoppino. Se non altro duelliamo solo a parole sul forum. Se lei fosse nato in Medio Oriente, con l'approccio che dimostra di avere nei confronti delle discussioni pacate e serene, sarebbe probabilmente diventato un fedayn, un talebano, un estremista, e magari avrebbe già ammazzato qualcuno. Invece qui, se non altro, danni non ne può fare. Può sparare uan marea di cavolate, questo sì, ma se non altro non fa male a nessuno.
matteo b
24 ottobre 2007 0:00
Bersanotto, l'intervento del notaio Bechini conferma in modo definitivo che il notaio medio italiano di economia non capisce assolutamente un tubo. La crisi dei mutui subprime non ha assolutamente nulla a che vedere con ciò che dice Bechini. Lo lasci dire a me che sono abbastanza fresco di laurea alla Bocconi e che lavoro da un paio di anni nel settore finanziario. Con un discreto successo, tra l'altro, e con buone prospettive di carriera (grazie a Dio non faccio il galoppino di nessuno).
La crisi dei mutui subprime non ha nulla a che vedere con le garanzie ipotecarie di cui si occupa il notaio. Questa crisi nasce molto più banalmente dal fatto che negli USA i valori di mercato degli immobili sono crollati per cui il valore a cui potrebbero essere venduti oggi gli immobili ipotecati non riesce più a coprire il valore dell'ipoteca stessa. E' come se lei comprasse tramite mutuo (non si spaventi, è solo una ipotesi, lo so che lei è ricchissimo e non farebbe mai un mutuo, ma è solo per farle capire....) in un determinato momento del mercato un immobile a 100, e si ritrovasse dopo due anni con l'immobile che vale 70 ed al tempo stesso impossibilitato a pagare le rate del mutuo. Come fa la banca a rientrare? Non può, neanche se la sbattesse fuori casa e vendesse l'immobile che lei ha dato a garanzia. MOltiplichi questo per centinaia di migliaia di casi e comprenderà (spero) perchè c'è preoccupazione nel mondo finanziario (a parte i costi sociali). Di fatto si sta generando un fenomeno di accumulo di crediti inesigibili da parte delle banche, fenomeno che può avere un effetto domino anche in altre parti del mondo.
A questo si aggiunge che le banche hanno concesso in molti casi mutui a persone la cui solvibilità era a rischio e che adesso non sono più in grado di pagare.
Quello che non ha funzionato negli USA è la vigilanza da parte delle istituzioni finanziarie centrali (es Federal Reserve) che non hanno mosso un dito per limitare questo fenomeno di accumulo del rischio...
In tutto questo i notai non c'entrano assolutamente nulla. Quanto avvenuto negli USA potrebbe teoricamente avvenire anche in Italia notai o non notai. In Italia ci sono minori rischi non perchè ci sono i notai ma perchè le banche sono italiane sono portate, per tutta una serie di fattori che non le sto a raccontare, ad assumersi molti meno rischi di quelle americane e perchè tradizionalmente il mercato immobiliare è sempre stato molto stabile (i prezzi sono scesi ma mai crollati di colpo). A meno che in un delirio di onnipotenza non mi venga a raccontare che i notai sono anche in grado di controlare il mercato immobiliare e si occupano di vigilare sulla stabilità del sistema bancario....
Ma vista la mancanza di misura che lei ha dimostrato nel difendere con toni invasati e fanatici la tribù cui appartiene non mi stupirei poi più di tanto se lo facesse....

bersanotto
24 ottobre 2007 0:00
Credo che sia arrivato il momento di ignorare matteo e Privato e fare un po' di corretta informazione.

(ANSA-Genova 20 0ttobre) - Il sistema notarile in uso nei Paesi a matrice latina e' una garanzia (rispetto a quello anglosassone) contro le frodi immobiliari ed ipotecarie agevolate dalla crisi dei mutui subprime americani: e' quanto emerso nel convegno "La garantie du notaire a l'acces au credit" che si è svolto a Genova, in occasione del ventiquattresimo congresso del Comitato Francoitaliano dei Notariati Ligure e Provenzale.

Scott Broshears, agente speciale dell'FBI e coordinatore della sezione frodi ipotecarie, collegato in videoconferenza da Washington, ha spiegato che gruppi di criminali noti, come i trafficanti di droga, si sono inseriti nella crisi dei subprime sfruttando a proprio vantaggio le falle del sistema dei mutui.

Broshears ha anche tranquillizzato i risparmiatori e gli utenti italiani spiegando come, nel sistema di diritto europeo, il sistema notarile costituisca una garanzia contro gli eccessi, tanto che nelle migliaia di inchieste in corso sui subprime all'FBI non e' mai capitato di avere contatti con le istituzioni dei Paesi regolati dal sistema notarile non anglosassone.

"Larga parte di quella crisi - ha aggiunto il notaio Bechini - deriva dalla grande circolazione di documenti ipotecari falsi che c'e' negli Stati Uniti d'America. Non e' un caso se nei Paesi di notariato latino, che sono circa 90 e rappresentano il 56 per cento della popolazione mondiale, questo fenomeno e' sconosciuto".

Per Bechini la crisi americana dei mutui subprime e' derivata dal mancato controllo in vari campi soprattutto negli atti con cui l'ipoteca viene concessa. "Paesi come la Russia, la Cina e il Giappone - ha poi ricordato il presidente del comitato franco italiano - hanno abbandonato o rifiutato il sistema anglosassone per adottare in questo campo il sistema latino".

(Comunicato ANSA)


per chi sa l'inglese:

http://www.fbi.gov/publications/fraud/mortgage_fraud06.htm
per chi non lo sa, pagina 2 de Il sole 24 ore di domenica scorsa.

Massimo
24 ottobre 2007 0:00
Coma al solito il suo è un intervento ricco di contenuti interessanti e costruttivo ai fini della discussione.

Come già dettole se giocassimo a chi piscia più lontano, non v'è dubbio, il vincitore sarebbe lei.

Se non le è di troppo disturbo che ne pensa invece di commentare quanto oggetto di messaggio del 22 ottobre di Bersanotto in cui riporta gli interventi di Broshears?

Non mi dica P.S. che lei è uno di quelli che sorvola sulle questioni a cui non sa controbattere, ne uscirei troppo deluso.
Privato sottufficiale
24 ottobre 2007 0:00

Mi rendo conto che anche per Bersanotto, come per Massimo (suo impavido scudiero ed incompreso genio del diritto), ogni critica alla situazione esistente costituisce reato di lesa maestà.
Non è vero che il notariato è una casta.
E' una Chiesa, per la quale il dogma della verginità della Madonna non deve essere assolutamente messo in discussione.
Capisco che Bersanotto ha un suo interesse di bottega ad affermare il principio "quieta non movere". Mi meraviglia, invece, l'ostinazione dell'intrepido Massimo, che non ha nessuna chance di essere annoverato tra gli unti del Signore con l'attuale sistema (e non ne avrebbe alcuna nemmeno se si introducessero sostanziali cambiamenti), ma lui, come il capitano Drogo de "Il deserto dei Tartari", sta fermo sui bastioni per avvistare il nemico.
Bersanotto continua ad insistere imperterrito sulla differenza tra numero programmato e numero chiuso.
Il numero programmato non è, a suo dire, un numero chiuso; su questo presupposto continua a discutere sul sesso degli angeli.
Basterebbe un po' di buon senso per capire che si tratta di lana caprina, ma nel Forte Bastiani, tanto per rimanere nel romanzo di Buzzati, il buon senso non è di casa.
Per Bersanotto se il governo stabilisce che per il prossimo quinquennio il numero dei notai deve passare da 5.000 a 5.025 (tanto per fare un esempio), non siamo in presenza di numero chiuso.
Ci vuole tanto a capire che nel primo caso il numero è chiuso a 5.000 e nel secondo è chiuso a 5.025?
Ma chi ve l'ha data la laurea?


Massimo
24 ottobre 2007 0:00
Matteo B.


Lei non ha dimostaro nulla.


Punto per punto:

- I sistemi di common Law (States e U.K.) prosperano a tal punto che, come detto nel mio post precedente, il settore compravendita immobiliare è in grave crisi ed il contenzioso per recuperare la casa perduta ENORME.
A tal dimostrazione le cito la liberale Florida in cui si sta cercando il modo di introdurre una figura pari al nostro Notaio (QUESTA E' UNA DIMOSTRAZIONE)

- Avvocato Notaio?
evidentemente le sfugge la differenza fra le 2 professioni, evidentemente le sfugge la differenza che sussiste fra sistemi giuridici diversi, evidentemente le sfuggono le difficoltà di impiantare nei sistemi di civil low figure del common law, evidentemente le sfugge il mio esempio nel prec. post (QUESTA E' UNA DIMOSTRAZIONE)

- Notai stranieri - costosi?
Innanzitutto parli al SINGOLARE, poichè lei ha citato i soli Notai austrici...anzi di innsbruck... che AUTENTICANO, E NON ROGITANO (la diff. non è da poco), lasciando poi al consumatore ingenuo l'onere del pagamento di tutte le successive spese.

- redditi non giustificabili?
nessuno nega che i Notai guadagnino bene, ma un conto è il dichiarato un conto è il netto.
anche in questo caso la diff. non è da poco.
Stia pur certo che se i redditi fossero decisamente inferiori più nessuno deciderebbe di fare il Notaio per via del semplice fatto che i sacrifici richiesti, gli anni di studio e le responsabilità sono enormi
(propio in questi giorni, anzi oggi sino a venerdì ci sono gli scritti a Roma...vada ad annusare la tensione, vada a vedere a che ora entrano in aula, a che ora escono, con che faccia escono, e chieda quanto hanno studiato e per quanti anni poi VEDIAMO SE HA ANCORA LA FACCIA TOSTA DI DIRE CHE NON E' UN LAVORO VERO QUELLO DI NOTAIO!)

- Quanto detto da Piccoli deve essere contestualizzato in una visione molto più ampia,
e va da sè che la concorrenza dei prezzi non può che andare a discapito della qualità.
Prezzo basso e qualità, il libero mercato che lei ama tanto insegna, non possono coesistere.... a meno che lei pensi che l'abito di Prada da 2.000 eu sia di pari qualità a quello del Coin da 300.

- Quanto all'ultimo punto,
il come lei faccia di alcuni episodi un comportamento comune indica 2 cose:
la prima è che lei ama generalizzare spalmando il marcio ovunque,
la seconda che più che basarsi sulla sua esperienza orecchia quanto detto da altri.
Le ricordo che lei dal NOTAIO E' STATO 1 VOLTA E NONOSTANTE CIO' SI RITIENE ESPERTO.


In totale serenità.
Lei non ha risposto alle mie domande,
se n'è ben guardato.

Lei svia anzichè ammettere di avere espersso giudizi affrettati.

E' come se io dicessi:

gli Avvocati Spagnoli sono tutti dei cagnacci?
L'Avvocato spagnolo sentendosi chiamato in causa mi chiede di motivare la mia affermazione,
ed io rispondo: "perchè il vostro esame di abilitazione è di una semplicità imbarazzante".

Questa non è una prova, E' 1 DEDUZIONE per altro errata.


Lei ragiona così.


LA INVITO NUOVAMENTE A FORNIRE PROVE DELLE SUE DEDUZIONI

CI DICA DI 4.500 EU QUANTO E' ONORARIO QUANTE IMPOSTE

CI DICA IN QUALE PAESE (devon essere + d'uno perchè lei parla al plurale) I ROGITI COSTANO MENO CHE IN ITALIA

CI DICA QUALE SISTEMA E' PIU' EFFICIENTE


io continuo ad essere in attesa
e francamente mi ha anche stancato col suo modo di fare da saccente professore che a sostegno delle proprie teorie ricorre a luoghi comuni e dicerie, si basa su conoscenze assolutamente insufficienti,
e nonostante ciò VUOLE INSEGNARE COME E COSA FARE.


Risponda alle domande e vedrà che non esiterò 1 solo istante a porgerle le mie scuse e a dirle che aveva ragione.

risponda e tacerò senza mai + permettemri di dire nulla a favore del nostro Notariato.

VOLGIO FATTI,
ALTRIMENTI LA PIANTI DI DIRE BALLE COLOSSALI.
bersanotto
24 ottobre 2007 0:00
matteo

mi arrendo. Non mi aspetto più di convincerLa. Ma almeno la smetta di sparare boiate, ed abbia maggiore umiltà nel parlare di cose che ignora.
matteo b
23 ottobre 2007 0:00
Bersanotto, Massimo:

- vi è stato dimostrato che esistono sistemi che prosperano anche senza il notariato (USA, UK)
- vi è stato dimostrato che esistono sistemi in cui un avvocato può anche fare il notaio (Svizzera) contrariamente a quanto succede in Italia
- vi è stato dimostrato che i notai stranieri sono meno esosi di quelli italiani (Innsbruck)
- vi è stato dimostrato che i redditi dei notai italiani sono assolutamente non giustificabili se non a fronte del regime di monopolio in cui viene loro permesso di esercitare la loro professione
- vi è stato dimostrato che lo stesso capo tribù dei notai (Piccoli) ha esplicitamente parlato della necessità di introdurre nella professione notarile forme di concorrenza sui prezzi e, udite udite, persino sulla qualità della prestazione fornita...
- vi sono stati ripetutamente e da più parti segnalati casi in cui il regime di monopolio ha portato il notaio a comportamenti arrogantemente prevaricatori nei confronti del cliente/cittadino (pagamenti in nero, richieste esose, e via dicendo)

E nonostante tutto questo, insistete a sostenere che il sistema notarile italiano (il cui concorso, per inciso, parrebbe essere regolato da una legge del 1913) non deve assolutamente essere modificato poichè è quanto di più pefetto possa esistere al mondo??????
Qua, se c'è qualcuno che continua a fare brutte figure, siete voi, che vi arrampicate sui vetri ed insistete a negare l'evidenza.
Ammettete che il sistema attuale è concepito per tutelare fondamentalmente i privilegi dei notai, e che voi siete favorevoli al mantenimento degli attuali privilegi (posizione comprensibile per bersanotto, molto meno per il galoppino), e finiamola qui. Ma non insistete a propinarci la solita favoletta che il sistema notarile italiano è il sistema più moderno, efficiente, formidabile e fantasmagorico che mente umana abbia mai concepito. La storia insegna che niente è perfetto e tutto è migliorabile. E se la vostra posizione è tesa a difendere il mantenimento dello status quo invece che a proporre miglioramenti del sistema attuale, è la ennesima riprova che voi state difendendo un privilegio, e non la efficienza del sistema, di cui è chiaro che non ve ne frega un tubo.
bersanotto
23 ottobre 2007 0:00
matteo,

Lei insiste a parlare di cose che non conosce, e continua a fare brutte figure, idolatrando sistemi stranieri senza sapere nulla degli stessi, nè di quello italiano (che pure le si è spiegato esaurientemente).

Il notaio di Innsbruck, a differenza del Notaio italiano, non fa null'altro che autenticare la firma, per il semplice motivo che il sistema è DIVERSO. E' ovvio che il suo costo sia inferiore. Poi saranno le parti a farsi assistere ciascuno da un proprio consulente (e per i relativi costi, è istruttivo il forum "onorari spropositati", ricco di dati, e non di chiacchiere). Il risultato, ne sono certo, anzi certissimo, supererà di tantissimo il costo del rogito notarile italiano, e la sicurezza dei traffici giuridici ne risulta minata alla base.
NON TEMO CONFRONTI.

Ci risiamo con l'Emmenthal. Differentemente da Lei, ho l'umiltà di ammettere che non so lì come funziona. So solo che è un sistema diverso, la cui affidabilità è tutta da dimostrare (vd. precedenti post, dati, non chiacchiere). "L'avvocato che fa anche il notaio", ne sono CERTISSIMO, prenderà molto di più del Notaio italiano (ed inoltre ne saranno necessari due). Ci fornisca dati, per favore, non chiacchiere.
Massimo
23 ottobre 2007 0:00
Bersanotto

il suo ultimo intervento sarebbe più che sufficiente per convincere chiunque, dotato di un minimo di obbiettività, della maggiore efficienza del notariato Italiano.

Chissa se i nostri eroi Privato Sottufficiale e Matteo B. capiranno?

Secondo me no,
ed arriveranno a dire che il signor Broshears in realtà è un fakè che nel gergo del web significa una finzione.
In altre parole vedrà che riusciranno a dire che Broshears è un Notaio travestito.


Che pazienza!
Massimo
23 ottobre 2007 0:00
E no Matteo B.! Troppo comodo.

Lei lancia accuse e per giustificarle/provarle si basa su sue opinioni e nessun fatto.

Io le ho chiesto FATTI e lei non avendone non li cita.

I 4.500 eu di onorario sono una BALLA COLOSSALE,
poichè esattamente ora ho sotto gli occhi una vendita con mutuo di un appartamento del valore di 220.000 eu (dunque esattamente come il suo) ed effettivamente il preventivo è di 4.838,19 Euro di cui però SOLO 1580,00 Iva esposta di onorario.

Dunque cerchi di essere un pò più serio e faccia lo sforzo mentale di decurtare dai 4.500 eu pagati le imposte che il Notaio trattiene e poi versa.


Lei si impunta con la Svizzera,
continuando a non capire che il sistema giuridico è differente.
Se lo capisce un galoppino mi chiedo come non possa farlo un affermato lavoratore come lei.

Comunque per farle capire come il sistema Svizzero sia meno garantista le cito un episodio accaduto ad un amico dei miei:

Tizio 18 anni fa andò in una Casa Comunale per vendere un appartamento a Flims, firmato, incassato i danè.
Tutto a posto.
3 mesi fa Tizio decide di comprare una casa a St. Moritz, la vede gli piace, paga la caparra,
MA, al momento di firmare, gli dicono che lui la casa non la può comprare poichè risulta già intestatario di una casa di vacanza a Flims....a Flims?
Viene inoltre contestata la non corresponsione delle imposte per i 18 anni precedenti!
Ha passato momenti di forte tensione sino a quando non è riuscito a dimostare che quella casa l'aveva venduta e che l'acquirente mai si era degnato di cambiarne l'intestazione.

Di episodi simili ve n'è moltissimi....alla faccia della maggiore efficienza!
Costano meno, forse, ma vuol mettere la differenza?
Anticipo: non non la ammetterà, poichè come al solito la cosa che più conta è pagare meno anche a costo di perdere la propria casa.


Quanto infine all'efficienza maggiore negli altri paesi:

tropo comodo dire "c'è concorrenza è allora è + efficiente"

Questa è SOLO una sua supposizione,
Io che cerco di essere più concreto le dico 2 cose (ripetute 1.000 volte) per smentirla:

- il Notariato COME IL NOSTRO c'è in 76 settantasei 76 settantasei 76 settantasei paesi in tutto il mondo civilizzato, possibile che in 76 non capiscano un una cippa lei invece si?

- ove manca, veda gli States, la situazione è svuggita di mano e la liberalizzazione dei settore ha portato a costi superiori e minori garanzie (sono necessari 2 professionisti,
il contezioso è enorme cioè 2,5% del PIL,
su 22 immobili 1 va perduto,
i professionisti hanno quella bella abitudine di far partire il loro "tassametro" anche solo per una telefonata...)


Dunque

Matteo B.

la invito a giustificare le sue posizioni in modo analogo a quanto quanto da me fatto.
in caso contrario la invito a ritirarsi, anche nel silenzio, poichè, alla chicchierata, il suo basarsi su preconcetti e luoghi comuni campati per aria non serve a nulla.


Ah dimenticavo quando Piccoli parla di concorrenza
cita un qualcosa che già c'è, ma è inutile dirle come e quando tanto se non ha capito l'efficienza del Notariato Italiano perchè andare allo step successivo?

Infine non esulti per l'articolo riportato da Antonella,
infatti il numero delle sedi verrà rivisto ("numero programmato" ricorda?)cosa che è già accaduta più volte in passato.
Dunque nulla di nuovo.



bersanotto
22 ottobre 2007 0:00
(ANSA-Genova 20 0ttobre) - Il sistema notarile in uso nei Paesi a matrice latina e' una garanzia (rispetto a quello anglosassone) contro le frodi immobiliari ed ipotecarie agevolate dalla crisi dei mutui subprime americani: e' quanto emerso nel convegno "La garantie du notaire a l'acces au credit" che si è svolto a Genova, in occasione del ventiquattresimo congresso del Comitato Francoitaliano dei Notariati Ligure e Provenzale.

Scott Broshears, agente speciale dell'FBI e coordinatore della sezione frodi ipotecarie, collegato in videoconferenza da Washington, ha spiegato che gruppi di criminali noti, come i trafficanti di droga, si sono inseriti nella crisi dei subprime sfruttando a proprio vantaggio le falle del sistema dei mutui.

Broshears ha anche tranquillizzato i risparmiatori e gli utenti italiani spiegando come, nel sistema di diritto europeo, il sistema notarile costituisca una garanzia contro gli eccessi, tanto che nelle migliaia di inchieste in corso sui subprime all'FBI non e' mai capitato di avere contatti con le istituzioni dei Paesi regolati dal sistema notarile non anglosassone.

"Larga parte di quella crisi - ha aggiunto il notaio Bechini - deriva dalla grande circolazione di documenti ipotecari falsi che c'e' negli Stati Uniti d'America. Non e' un caso se nei Paesi di notariato latino, che sono circa 90 e rappresentano il 56 per cento della popolazione mondiale, questo fenomeno e' sconosciuto".

Per Bechini la crisi americana dei mutui subprime e' derivata dal mancato controllo in vari campi soprattutto negli atti con cui l'ipoteca viene concessa. "Paesi come la Russia, la Cina e il Giappone - ha poi ricordato il presidente del comitato franco italiano - hanno abbandonato o rifiutato il sistema anglosassone per adottare in questo campo il sistema latino".

(Comunicato ANSA)

bersanotto
22 ottobre 2007 0:00
un po' di informazione:

per chi sa l'inglese:

http://www.fbi.gov/publications/fraud/mortgage_fraud06.htm
per chi non lo sa, pagina 2 de Il sole 24 ore di ieri.

Antonella, era distratta ?
Lei, che è solitamente così informata...
bersanotto
22 ottobre 2007 0:00
Non capisco proprio il ringalluzzimento dei soliti due.
1) E' da qualche mese che ripetiamo che il numero dei NOTAI non è chiuso, ma programmato: bene, se il Ministero competente decide che c'è bisogno di un maggior numero, e che vanno cambiati i parametri di determinazione del medesimo, non scopriamo proprio nulla di nuovo. Il Ministero dovrà farsi carico di aumentare le spese per effettuare i controlli, la Cassa di Previdenza dovrà adeguare le contribuzioni ad un maggior numero di iscritti. Il tutto, mi sembra lontano anni luce lontano dai vaneggiamenti letti su questo forum circa le liberalizzazioni...

2) Le tariffe "agevolate", vi informo, ci sono sempre state in varie epoche della Repubblica: la legge sul credito fondiario riduce le tariffe del 50%, quelle delle case popolari e quelle delle cartolarizzazioni al 25%, la scelta di tassazione sulla rendita catastale (riforma voluta dal NOTARIATO) al 70%... ben venga una tariffa agevolata a favore di categorie svantaggiate: i NOTAI sono servitori dello Stato e parte delle Istituzioni, faranno la loro parte come l'hanno sempre fatta...

Il tutto, signori miei, con una discussione serena e pacata, nella sua specifica sedes materiae, senza stravolgere i ruoli e le competenze, e senza scatenare guerre tra professioni ben diverse tra di loro: soprattutto, nella consapevolezza che il NOTARIATO costituisce una funzione irrinunciabile dello Stato.

Non è che una conferma di tutto quanto pazientemente vi viene spiegato da mesi, da quando questo signore chiamato "Gigi" ha iniziato a scrivere i suoi vaneggiamenti e a dimostrare come sia disinformata l'opinione pubblica, di come i poteri forti possono facilmente manipolarla per i propri interessi e a danno dei cittadini.
matteo b
22 ottobre 2007 0:00
Massimo, l'ho già detto, i 4500 € mi sono stati chiesti per un appartamento da 200.000 € di cui la metà col mutuo....
Quanto al fatto che i notai italiani siano i più cari d'europa, le riconfermo quanto ho scritto. Se così non fosse non si spiegherebbe come mai in Trentino Alto Adige ci sia gente che va dai notai di Innsbruck (e possono farlo grazie ad una legge regionale) invece che rimanersene a Bolzano (fatto, questo, a cui la stampa ha dato ampio risalto e di cui si è ripetutamente parlato nel forum). E se non le fosse sufficiente questo esempio vada su Internet, cerchi alla voce notaio o avvocato del Canton Ticino (già, perchè lì, chissà perchè, l'avvocato può fare anche il notaio e viceversa), e telefoni...Nonostante la Svizzera sia il paese con il reddito pro-capite più alto d'Europa, vedrà che per una compravendita da 300.000 CHF (equivalente più o meno a 200.000 €) lì i notai chiedono molto ma molto meno di quel che chiedono i notai italiani.
Quanto al fatto che i sistemi negli altri paesi siano più efficienti, la sola mancanza di concorrenza da sola spiega la mancanza di efficienza...Perchè, come le ho già spiegato, se un professionista ha il lavoro assicurato dal regime di monopolio, non ha alcuno stimolo ad essere efficiente. Ma questi sono meccanismi arcinoti a chi ha un lavoro vero, ma che effettivamente possono risultare di oscura comprensione a chi passa il tempo facendo il galoppino di un professionista che scarica i costi della propria rendita di posizione sulle spalle della collettività...
Ma, Massimo, se persino il capo tribù dell'ordine notarile comincia a parlare di concorrenza, non le viene il dubbio che la sua sia una battaglia persa????
Massimo
22 ottobre 2007 0:00
Matteo B.

visto che è tornato può ora giustificare le sue affermazioni in appresso?

RIPORTO:

- 4.500 EU DI ONORARIO (ci dica quanti MILIONI ha speso per la sua casa)

- I NOTAI ITALIANI SONO I PIU' CARI D'EUROPA (ci fornisca qualche dato comparativo e fattura)

- I SISTEMI NEGLI ALTRI PAESI SONO PIù EFFICIENTI (mi accontento di un solo articolo o fonte qualsiasi in cui ha letto che il Notariato del paese x è migliore di quell italiano)


Volta giustificate queste si può chiacchierare di qualunque altra cosa.
Privato sottufficiale
22 ottobre 2007 0:00
Per Massimo.

Repetita iuvant?

Dalla relazione di Paolo Piccoli, presidente del Consiglio Nazionale del Notariato: "Ma qualunque rendita di posizione, anche se ammantata dal formalismo più perfetto, è destinata a non avere giustificazione".
Riesce a capire che queste sono le parole del capo tribù e non di chi lei indica come un "no notaio"?
Mi sono permesso di aggiungere una virgola nel testo riportato, perché non riesco a mandare giù la virgola tra il soggetto ed il predicato.
matteo b.
22 ottobre 2007 0:00
Massimo,
mi perdoni, ma non faccio il galoppino, ho la fortuna (o la sfortuna, dipende dai punti di vista) di avere un lavoro vero, che mi dà autonomia, stimoli, responsabilità ed un reddito più che dignitoso, anche se molto lontano da quello del notaio di Orzinuovi. La mia professione mi porta talvolta a dover fare viaggi di lavoro nei quali francamente non ho nè il tempo nè la possibilità di cazzeggiare su Internet. Questo, e non la mancanza di argomentazioni, spiega la mia assenza in questi ultimi giorni.
Sono divertito dal preziosissimo e gustosissimo intervento di Antonella...dopo essermi sciroppato per settimane la tiritera dei vari bersanotti e massimi circa gli effetti deleteri della concorrenza sul notariato, adesso ci troviamo di fronte al presidente dei suddetti notai che parla espressamente di, udite udite, "concorrenza", "aumento del numero dei notai", "tariffe agevolate ", "pianta organica fondata sulla realtà economica, e non più modellata sugli equilibri interni alla professione"...
E adesso sono proprio curioso di sapere che cosa i difensori dello status quo hanno da dirci...
A proposito, ma quando il presidente dei notai parla di "pianta organica modellata sugli equilibri interni alla professione", che cosa intende dire veramente??? Bersanotto, lei che è un luminare del notariato, mi spiega un po' che cosa il suo amato presidente intende dire con questo concetto??? Sono tutt'orecchi...
Fermo restando che privato ha colto nel segno...è evidente che il presidente dei notai ha annusato nell'aria la crescente insofferenza della opinione pubblica nei confronti degli ingiustificati privilegi di cui gode la sua categoria, e gioca d'anticipo, offrendo, come sempre capita nelle trattative, 10 per non perdere 50...
A meno che non si tratti di una manovra puramente politica, in cui il dibattito per la riforma dell'ordine notarile serve solo a prendere tempo ed a procrastinare il più possibile una reale e concreta riforma...in questo il nostro caro piccoli potrebbe essere un maestro, essendo nipote di quel flaminio che ha governato la DC trentina per un trentennio senza lasciare alcuna traccia del proprio operato (a parte forse l'autostrada più inutile d'Italia, la Vicenza-Valdastico)...
Un'ultima domanda: ma come mai se l'operato dei notai è perfetto il loro presidente parla di concorrenza sui prezzi ma anche sulla qualità????
Massimo
22 ottobre 2007 0:00
A riva del Garda c'ero, dunque ben ricordo quanto detto, gli umori, gli interventi, le opinioni.


Diliberto, come molti altri, ha preso una posione non a favore del Notariato, ma semplicemente ha riconosciuto l'importanza dello stesso e le drammatiche conseguenza nel caso in cui il settore fosse liberalizzato.


Quanto al punto:

2) se un cambiamento ci deve essere è giusto che questo avvenga a mezzo di un confronto e non in forza di un emendamento proposto da chicchessia e magari inserito in un maxiemendamento approvato con fiducia;

3) Di "rendita di posizione del Notaio" parlano i membri del NO Notaio, ma è un banale luogo comune nulla di più;

4) che i comportamenti non del tutto corretti di alcuni ledano l'intera categoria è cosa ovvia nonchè ammessa più volte in questo 3D.
Verso questi viene chiesto a gran voce che vengano presi provvedimenti (e qualcosa già è avvenuto)


Tutto cambia, ma questo non implica necessariamente un miglioramento della situazione o delle condizioni.
Ad oggi a' fini valutativi contano l'estetica, l'aspetto esteriore, il prezzo basso, ma la sostanza e la qualità per lo più non riscuotono interesse alcuno.

Questo lo si vede ovunque e quotidianamente.

Le barche oggi sono veloci, ipermoderne, tecnologiche, ma in 2 anni hanno gli scafi pieni di cricche nella vetroresina.

Le macchine pure, i 500.000 km di una vecchia Mercedes per le nuove sono un miraggio

Le case idem. Scelta per l'estetica per poi scoprire che il tetto non è coibentato

Nel mondo del lavoro pure:

Lei fa l'Avvocato, se l'è evidentemente meritato, ma quotidianamente ha a che fare con clienti che scelgono lei non perchè preparato, ma solo perchè, magari, ha fatto un preventivo inferiore.

Il merito non esiste più, tutti pretendono e vogliono, se un lavoratore ha qualcosa in più è per grazia divina e non perchè se lo sia mertato.

Ad oggi, spopola l'invidia e sinceramente la cosa è abbastanza inquietante.
Si ricordi P.S. che lei fa l'Avvocato e dunque destinatario, a prescindere, delle invidie altrui.

Vi sono ancora alcuni settori che tengono in cui qualità e sostanza sono elementi imprescindibili,
mi chiedo,
ma perchè pretenderne il decadimento con ammodernamenti pericolosi?

Ci penso, e la sola risposta che trovo risiede nell'invidia,
cioè chiedere/volere che anche altri subiscano quegli stessi pregiudizi che la categoria a cui si appartiene ha già vissuto.

Privato sottufficiale
19 ottobre 2007 0:00
Per Massimo, "giovin signore qui presente", che aspira al notariato e che dovrà ripetersi a vita il "nondum matura est" della favola.
Lasciamo stare il comunismo: sono stati i notai a fare gli elogi a Diliberto, a riprova del fatto che quando l'acqua va al loro mulino non guardano in faccia chi la trasporta.
I notai vogliono le liberalizzazioni, ma solo in casa d'altri.
Il Gran Ciambellano dell'Ordine del Sacro Sigillo ha detto a Riva del Garda il 17 Ottobre 2006:
1) "Avremmo gradito vedere liberalizzazioni ben più pesanti, riguardanti l’energia, le telecomunicazioni, i servizi pubblici locali, i sindacati, ed un intervento per ridurre la burocrazia, che costituisce il vero freno nei confronti delle imprese e dell’economia";
2) "il nostro compito è di sviluppare un confronto nelle sedi che contano, per individuare una strada che metta il notariato al sicuro da possibili imboscate"
3) "qualunque rendita di posizione, anche se ammantata dal formalismo più perfetto è destinata a non avere giustificazione"
4) "La strada è aperta, aperta da molti nostri colleghi che con i loro compor-

tamenti – frettolosi, formalistici o sciatti - danno voce a chi sostiene, a torto, che in alcuni passaggi vi sia una standardizzazione che rende superfluo il notaio. Pensare che quanto accade non ci riguardi, che il destino sia cinico e ba-

ro, che qualche Grande Vecchio complotti contro di noi, che il futuro riposi

sulle capricciose ginocchia di Giove, che il modo migliore per far fronte a ciò che tocca, cambia, spariglia le nostre abitudini, sia di concedere il meno

possibile, fedeli ad un’idea statica del mondo e della professione, un’idea

vecchia".
E' inutile chiedere a Massimo se capisce il senso del discorso. Troppo complicato per lui.


Massimo
19 ottobre 2007 0:00
P.S.:

confermo quanto scritto,
poichè

I) un conto è aumentare del 50% le sedi messe a bando in ciascun concorso per 4 concorsi,
ben altra raddoppiare il numero di Notai.

Nel primo caso l'incremento è di 400 unità complessive,
nel secondo sarebbe di 5.000.

La differenza di 4.600 mi sembra assolutamente rilevante.


II) una cosa è snaturare (portando alla sparizione) una categoria sulla base di un emendamente proposto da un pinco pallino qualsiasi privo di cognizione e senza per altro aver minimamente coinvolto i diretti interessati,
ben altra è l'apportare modifiche evolutive a mezzo di persone competenti previo accordo con i Notai stessi.



Dimenticavo:

non colgo e tanto meno rispondo ai suoi insulti perchè, con rispetto, penso davvero che lei sia un poveretto.

Secondo la sua totale mancanza di rispetto verso una professione, i membri della stessa ed il loro Presidente
dimostra, più di null'altro, che lei è una persona profondamente invidiosa che cerca soddisafzione alle proprie mancacanze con l'offesa altrui.

In sostanza lei mi ricorda tanto quei ragazzi che, essendo stati rifiutati da una donna, anzichè incassare il colpo ed ammettere il proprio limite le danno della troia...un atteggiamento maturo senza dubbio

Mi ricorda anche alcuni dei miei professori (ha presente il classico meridionale comunista frustrato ed incazzato?...Ecco questi) di medie e liceo i quali di tutto facevano per rivalersi/vendicarsi sull'irrispettoso giovin signore qui presente senza però mai riuscirci.
Nulla mi dava più soddisfazione che sfottere alla morte questi professori senza che mai abbiano avuto modo di cattarmi una sola volta impreparato.

Lei me li ricorda.
Massimo
19 ottobre 2007 0:00
Forse non avete ben chiara la situazione.
da tempo si parlava di un aumento delle sedi.
Questo già avveniva in tempi anteriori all'emendamento Lulli, anche se immagino che lo stesso abbia fatto si che i tempi si siano ridotti.

L'aumento delle sedi non è di certo una novità;
è infatti questa una cosa che nel tempo si è già verificata diverse volte.

Anche in questa occasione l'aumento delle sedi a concorso aumenterà dalle attuali indicative 200 alle 300 per 5 anni.

A dimostrazione di come questo non pregiudicherà il livello di preparazione complessivo basta pensare che fra 200 vincitori su 8.000 canditati e 300 non vi sia differenza alcuna.

Invito dunque i sostenitori del No Notaio a sopprimere il manifestato entusiasmo.


Antonella

io di concorrenza già ne vedo molta se per concorrenza s'intende l'ormai diffusa prassi del cliente che chiama dicendo: "il Notaio Tizio mi ha fatto prevendtivo di tot, le mi fa?"

Questo a mio avviso pregiudica la qualità complessiva della prestazione.
Privato sottufficiale
19 ottobre 2007 0:00
Nei precedenti interventi Massimo (il genio!) aveva affermato:
1)Come le ho già scritto MOLTE volte,
se da domani si decidesse di raddoppiare il numero delle sedi,
occorrerebbe inevitabilmente accettare che il livello degli ultimi fra i nuovi nominati sarà inferiore (Serie "A2)".
2) "Che paese!
Un giorno, qualsiasi giorno, un politicante qualunque si può svegliare e metterne in discussione meccanismi consolidati da tempo. ma le risulta tanto difficile da capire che se fosse aumentato il numero dei vincitori del concorso per forza il livello di preparazione complessivo diminuirebbe?".
Poi, il genio incompreso (perché incomprensibile) dice che era a conoscenza delle proposte del priore dell'Arciconfraternita del Sacro Sigillo, tra le quali quella di aumentare del 50% il numero dei notai.
Massimo, però, non potrà godere dei benefici di queste proposte.
Se potranno esercitare gli aborriti notai di seria A2, lui dovrà continuare a fare il chierichetto, perché appartiene alla ipotetica categoria degli aspiranti notai di categoria Z999, che comprende tutti quelli che sono laureati in giurisprudenza, ma che non capiscono un'acca di diritto.

Antonella
18 ottobre 2007 0:00
La cosa stupefacente e' che il grande capo dei notai parla di aumento della "concorrenza" (nei prezzi e nella qualità!!!), parola aborrita da bersanotto e co.
Massimo
18 ottobre 2007 0:00
La notizia si sapeva già da tempo (almeno agosto) e credo sia il miglior modo per iniziare a mettere a tacere un pò di invidiosette malelingue.


Matteo B.

Novità?
Privato sottufficiale
18 ottobre 2007 0:00
Ohibò!
Il sommo sacerdote dei notai è pronto ad attuare modifiche nell'attuale assetto del notariato.
Che ne pensa Bersanotto?
Finirà l'incorruttibilità?
Ma guarda! Il sommo sacerdote vuole coniugare le esigenze di modernizzazione con quelle della sicurezza giuridica!
Allora un problema di modernizzazione esiste nonostante tutti gli sproloqui di Bersanotto e del docente universitario digiuno di grammatica?
Io offro la mia interpretazione della proposta avanzata dal sommo sacerdote: siccome rischia di perdere 50 è disponibile ad accettare una perdita di 10.
Ovviamente tutto è riferito al volume d'affari, alla faccia delle coglionerie dette da Massimo.
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