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Antonella 18 ottobre 2007 0:00
Dal Sole 24 Ore di stamattina... Una proposta di
autoriforrna, per rispondere alle esigenze economiche del
Paese e per aprire la strada a una maggiore concorrenza,
preservando la natura della professione. Che si è rivelata
un sistema efficace di garanzia dei rapporti patrimoniali e
contrattuali. Con questi obiettivi, il presidente del
Consiglio nazionale del notariato, Paolo Piccoli, nei
giorni scorsi ha preso carta e penna per illustrate a
ministri ed esponenti parlamentari un pacchetto di proposte
per incidere sugli aspetti bersaglio di forti critiche,
dall'opinione pubblica e da una parte del ceto politico.
Se l'accusa verso i notai è quella di essere una casta
chiusa ai giovani, gelosa di posizioni precostituite e
autoreferenziale nella formazione dei prezzi, Piccoli lancia
il manifesto per cambiare, senza scardinare il sistema. In
particolare si propone: l'adeguamento delle piante
organiche secondo parametri economici (lo sviluppo di un
territorio); l'aumento del numero dei notai, si stimano
mille professionisti in più in tre-quattro anni; il bando
dei concorsi a cadenza annuale, Con un aumento del 50% dei
posti a disposizione; l'introduzione di tariffe
agevolate per i giovani; l'istituzione di borse di
studio triennali per i praticanti. Sono le linee di una
riforma "leggera" e realista. Leggera perchè,
come 1ipiega Piccoli, molte delle misure prospettate sono
attuabili per iniziativa dello stesso notariato,
accompagnato dall'azione amministrativa del Governo.
Solo la questione delle piante organiche va regolata per
legge. «II notariato- afferma Piccoli – e pronto a
sedersi attorno a un tavolo. Lo strumento per le modifiche
può essere la legge di riforma delle professioni; ma si
può cogliere l'opportunità offerta da un altro veicolo
legislativo. E si tratta. di una riforma realista perchè il
notariato è disponibile a fare qualche sacrificio, «in un
momento in cui -dice Piccoli - registriamo un calo dei
volumi d'affari». II notariato, dunque, si è
pronunciato a favore di una programmazione dei posti
calibrata non più sul rapporto
professionista-abitanti, sul rispetto delle distanze tra uno
studio e l'altro e sulla consistenza degli affari.
La rivoluzione è il progetto di una pianta organica fondata
sulla realtà economica, e non più modellata sugli
equilibri interni alla professione. A questa va collegato la
"moral suasion" per accorpare i distretti con
meno di 30 notai: in questo modo,- afferma Piccoli - si
amplia 1'0fferta di servizi e si aumenta la
concorrenza non solo sui prezzi ma anche sulla qualità”.
Tuttavia, toccherà al ministero recepire la volontà dei
distretti o prendere l'iniziativa in caso di
immobilismo. «Sono pronto dice Piccoli - a sollecitare
in , questa senso il ministro della Giustizia». Sui
prezzi è già attivato un canale con i consumatori. La
proposta è individuare tariffe – di riferimento -
agevolate per i giovani che acquistano la prima casa,
accendono un mutuo, avviano un'impresa. II risultato
dovrebbe quindi essere recepito nel decreto ministeriale che
ufficializza la tariffa. L'attenzione ai giovani è il
filo conduttore di un'altra iniziativa cui il Consiglio
nazionale, attraverso la Fondazione, sta lavorando: cento
borse di studio triennali per sostenere i praticanti
meritevoli e privi di mezzi. In preventivo, a regime, ci
sono 1,8 milioni di euro l'anno a carico della comunità
professionale. «Le proposte - conclude Piccoli - sono il
risultato di un lungo lavoro, che si è intensificato nei
mesi scorsi quando e stato presentato l'emendamento sul
trasferimento di immobili. Credo che il risultati coniughi
le esigenze di modernizzazione con quelle della sicurezza
giuridica. Non ignoriamo le sollecitazioni per una
maggiore concorrenza, ma preserviamo l'efficienza del
sistema che è un patrimonio sociale».
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Massimo 17 ottobre 2007 0:00
mi sa invece che l'asino sia lei, e comunque
alla sua età il ricorso al tentativo d'insulto è
l'unica arma di cui continua ad avvalersi perchè di
altro non dispone...che tristezza, che bell'esempio.
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Privato sottufficiale 17 ottobre 2007 0:00
Per Massimo. Il nostro genio del diritto -
indecente docente universitario - chierichetto di notaio -
mancato avvocato scrive "qual'è il suo livello di
conoscenza". Avevo detto in un precedente
messaggio che non era un cavallo da corsa. Preciso il
concetto: non è un cavallo, ma un asino.
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Massimo 17 ottobre 2007 0:00
Matteo B. latita, forse forse ha
finalmente finito di sbrodolare luoghi comuni dimostrando
qual'è il suo livello di conoscenza. e se
invece fosse alla ricerca di "prove"?
rimaniamo in attesa.
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Massimo 16 ottobre 2007 0:00
Matteo B. ben me ne guardo da darle del pirla,
tant'è che nel mess. precedentemente a lei indirizzato
del pirla l'ho dato al sottoscritto che da tempo CERCA
invano di farle capire che sta grossolanemante
sbagliando. Lei in questo 3D non ha fatto
altro che offendere, certo non è caduto in volgarità
come l'invidiose ed irrealizzato Privato, ma lo
sminuire, SENZA COGNIZIONE, il lavoro altrui è comunque
gesto non degno di plauso. Mi contesta il
fatto di non aver prodotto nulla di costruttivo alla
discussione (libero di pensarlo....prego), Cerchi
però di esserlo lei e giustifichi per cortesia certe
sue affermazioni, cosi' almeno si chiude in bellezza
e, soprattutto, dandole la possibilità di dire, cosa che
ha già fatto impropriamente, "i Notai ne sono usciti
massacrati" - 4.500 EU DI ONORARIO (ci dica
quanti MILIONI ha speso per la sua casa) - I
NOTAI ITALIANI SONO I PIU' CARI D'EUROPA (ci
fornisca qualche dato comparativo e fattura) - I
SISTEMI NEGLI ALTRI PAESI SONO PIù EFFICIENTI (mi
accontento di un solo articolo o fonte qualsiasi in cui ha
letto che il Notariato del paese x è migliore di quell
italiano) Ecco Matteo B.
quantoèveroiddio se lei motiva con materiale
probatorio quanto sopra io pubblicamente ritratto
tutto quanto sostenuto, divento portabandiera del NO
Notaio e quasi quasi ritorno a fare quel cesso di
mestiere dell' avvocato. Se non è in grado
di provarlo (e così sarà perchè quanto ha scritto sono
menzogne), abbia almeno la decenza di tacere e
finirla di dire che per il Notariato si dovrebbe fare così
o colà. Rimanendo in attesa delle motivazioni di
cui sopra la saluto.
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Massimo 16 ottobre 2007 0:00
Privato privato se solo sapessi invece di
ipotizzare....
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matteo b 15 ottobre 2007 0:00
Massimo, mi dia pure del pirla, tanto a farci una brutta
figura sarebbe soltanto lei... Io, come può notare,
in questo forum mi sono ben astenuto dall'offendere a
livello personale... Diciamo che dandomi del pirla lei
coronerebbe degnamente la presenza in questo forum, presenza
che ha brillato per insipienza ed incapacità dialettica...
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Privato sottufficiale 15 ottobre 2007 0:00
Per Matteo B. Caro Matteo, questa volta devo
dire che non sono d'accordo con te. Hai sbagliato
nel definire "galoppino" il nostro Massimo.
Siamo seri! Il nostro laureato-possidente-docente
universitario-mancato avvocato- aspirante notaio di lungo
corso non può essere un "galoppino" per la
semplice ragione che non riesce a galoppare. Non è un
cavallo da corsa e non sa che cosa sia il galoppo. Infatti,
"da anni lavora in uno studio Notarile, scrive atti,
parla con i clienti, studia, chiacchiera con amici
colleghi". Si sente importante come i chierichetti
per il solo fatto di essere vicino ai sacerdoti che dicono
messa: si accontenta del fumo dell'incenso che esce dal
turibolo nella vana speranza di poter sollevare un giorno il
calice al cielo. Mi ricorda tanto la battuta su un
Tizio che parlava degli bontà degli spaghetti perché un
suo fratello li aveva visti mangiare in un ristorante di
Napoli. Finita la funzione religiosa il nostro si
aggiorna con X-files. Allenato mentalmente secondo la
teoria dei riflessi condizionati, quando scrive il nome
"notaio" o l'aggettivo "notarile",
il suo indice sinistro si posiziona automaticamente sul
tasto "Shift" per generare la maiuscola.
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Massimo 15 ottobre 2007 0:00
Matteo B. grazie del galoppino, in effetti
bisogna correre mica da ridere, ma lei che ne sa,
avendo pagato 4.500 eu di onorario notarile, per una casa da
milioni, di certo farà una gran bella vita.... COMA LA
INVIDIO, forse dovrei mollare tutti ed andare a lavorare dai
miei, magari... Vede Matteo B. è proprio
per quanto infra che Lei non potrà mai essere ritenuto
credibile: "fare il galoppino per un
professionista mica vuol dire padroneggiarne la
materia...per cui io ho gli stessi titoli che ha lei per
giudicare, da utente, le prestazioni ed i costi di un
determinato sistema..." poichè, solo un
idiota completo può pensare che una persona che è stata
una sola volta dal Notaio come lei, possa avere le
stesse conoscenze di un altro che è laureato in legge e che
da anni lavora in uno studio Notarile, scrive atti, parla
con i clienti, studia, chiacchiera con amici colleghi ect
ect.... Io sono convinto che lei crede in
ciò che scrive, sono altresì convinto che ritiene
corretto quanto scritto, ma il punto non è ciò che
lei scrivi o crede, ma le basi su cui fonda il suo
ragionamento, basi inesistenti, ignoranza assoluta.
Lei dimostra una conoscenza prossima allo zero
del notariato, ma nonostante ciò propone modofiche
(INATTUALBILI SENZA CONSEGUNZE) del sistema. Le
darei del pirla, ma in realtà qua i pirla siamo noi
che da mesi cerchiamo di spiegarle le cose senza ottenere
effetto alcuno, perchè tanto lei, anche messo di
fronte all'evidenza non si ricrederà mai,
anzi, non sapendo dove andare a parare, pensa che io sia
vittima del lavaggio del cervello....minchia! manco fossimo
su X-Files.
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matteo b 15 ottobre 2007 0:00
Quintino, se ha letto gli interventi precedenti di
Bersanotto lei avrà già potuto capire che quei 3950 Euro
(o 1300, stando a Bersanotto) servono a garantire al notaio
un reddito "dignitoso" (diciamo un mezzo
milioncino l'anno, altrimenti, capirà, come si fa a
campare?), a fronte del quale il notaio le garantisce
imparzialità, professionalità ed incorruttibilità...
Perchè è notorio che al di sotto del mezzo milioncino (di
Euro) all'anno la imparzialità, la incorruttibilità e
la professionalità mica possono essere garantite...
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bersanotto 12 ottobre 2007 0:00
Quintino ah, a proposito: quello che Lei chiama
"pezzo di carta" è il Suo titolo di proprietà,
che La garantisce in eterno sul Suo diritto con piena
garanzia assicurata dallo Stato. Quel "pezzo di
carta" è destinato a restare custodito presso il
NOTAIO rogante, e dopo il suo pensionamento presso
l'Archivio NOTARILE Distrettuale. E'
proprio per questo sistema così rigido e ricco di controlli
e responsabilità che la casa, nel nostro Paese, è un bene
SICURO. Ed è proprio questa sicurezza (PER TUTTI,
ANCHE PER I PIU' DEBOLI) che verrebbe minata alla base
adottando un sistema diverso.
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Topesio 12 ottobre 2007 0:00
quintino sei un poveretto ed hai proprio fatto la figura
dello scemo
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bersanotto 12 ottobre 2007 0:00
Quintino quello che Lei racconta è
IMPOSSIBILE. Vedrà che l'importo da Lei
pagato, di Euro 3.950,00 è comprensivo di imposte ed IVA, e
che l'onorario imponibile del Notaio sarà di Euro
1.300. A vergognarsi dovrebbe essere questo governo,
che afferma di voler agevolare l'acquisto della prima
casa e poi non fa nulla per diminuire le imposte.
Per favore, rettifichi ciò che ha scritto, perchè è
IMPOSSIBILE che per un atto di compravendita di Euro 100.000
il Notaio percepisca Euro 3.950,00 a titolo di onorario.
Se lo avesse fatto, si rivolga al Consiglio
Distrettuale ed alla Procura della Repubblica.
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quintino 12 ottobre 2007 0:00
Io ha fatto un rogito da 100000 euro ed ho dato al mio
notaio 3950 euro di parcella. Prima di dargli i soldi
guarfdandolo negli occhi gli ho detto " si fanno tanti
sacrifici per comprare una casa e lei per un pezzo di carta
mi chiede 4000 euro, vi dovreste vergognare".
l'imbarazzo del notaio era visibile ma i soldi se li è
presi comunque. sigh!!!!
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matteo b 11 ottobre 2007 0:00
Bersanotto, mica è colpa mia se lei scrive cose che non
stanno nè in cielo nè in terra. Se lei pone
l'elevato reddito (garantito dall'esercizio della
professione in regime di oligopolio) come condicio sine qua
non per garantire imparzialità, incorruttibilità e
professionalità, che colpa ne ho io? Se lei
nell'argomentare si incarta con passaggi logici che
portano a dimostrare l'esatto contrario di ciò che lei
vorrebbe provare, perchè se la prende con me? Se la
prenda con se stesso e con la sua incapacità a sostenere
una discussione seria...Oppure ammetta, e la chiudiamo qui,
che il sistema notarile è oggi concepito fondamentalmente
per garantire in prima battuta le rendite di posizione dei
notai stessi...su, lo ammetta, così almeno fa la figura
della persona sincera...
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mateo b 11 ottobre 2007 0:00
Massimo, fare il galoppino per un professionista mica vuol
dire padroneggiarne la materia...per cui io ho gli stessi
titoli che ha lei per giudicare, da utente, le prestazioni
ed i costi di un determinato sistema... Sull'esame
di abilitazione si sta arrampicando sui vetri.
L'affermazione "è impossibile dire quali siano i
requisiti per giudicare idoneo un tema" è
semplicemente assurda. Per i notai, esattamente come per
tutte le altre professioni, ci sono delle competenze ben
precise, che bisogna dimostrare di avere. Uno sostiene
l'esame, e se dimostra di possedere tali competenze
viene abilitato ad esercitare quella professione. Non mi
sembra così difficile da capire...ma è evidente che sono
riusciti a farle il lavaggio del cervello, per cui la sua
capacità di giudizio risulta ottenebrata da preconcetti
costruiti ad arte per difendere una rendita di
posizione... Su, lavori un po' di fantasia...A
questo mondo non esitono solo concorsi e numeri chiusi
(pardon...programmati)...esistono anche altri sistemi
attraverso cui regolamentare l'esercizio di una
professione... Quanto al confronto tra l'onorario
del mediatore e l'onorario del notaio,le sfugge un non
secondario particolare: io dal mediatore non sono obbligato
ad andarci, se voglio posso vendermi la casa da me, e se la
richiesta del mediatore mi pare esosa ho la facoltà di non
avvalermi dei suoi servigi. Al notaio, invece, non posso
rinunciare , in quanto la legge mi impone di rivolgermi a
lui. Per cui, di fronte ad una prestazione che è resa
obbligatoria per legge, è più che opportuno pensare a
meccanismi di riequilibrio del rapporto tra notaio e
cittadino...concorrenza e libero mercato, appunto...se il
numero dei notai è sufficiente, le leggi del mercato
portano automaticamente ad una distribuzione equilibrata dei
professionisti sul territorio. Ma queste sono cose che
lei non può capire...che ne sa di libero mercato uno che fa
il galoppino per un professionista che esercita in regime di
oligopolio se non di monopolio?
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Massimo 11 ottobre 2007 0:00
Matteo sa com'è, facendo il praticante
Notaio, vivendo l'ambiente, avendo amici Notai, avendo
frequentato scuole notarili, (tra l'altro avevo un
bisnonno Notaio in un paese del Bustocco se non ricordo
male) direi che ci si possa aspettare che io qualche
conoscenza l'abbia, non crede? LE
RISPONDO: * una preselezione, prove scritte (3) e
prova orale già ci sono, ma è impossibile dire quali siano
i requisiti per giudicare idoneo un tema,
poichè, ad esempio, 1 determinato problema giuridico ha 2
sole soluzione, ma tizio GENIALE trova la terza che è
impossibile da mettere in pratica nella quotidianità,
dunque il compito sarebbe da scartare, ma se tizio è
in grado di motivarla in modo ESTREMAMENTE convincente il
tema può essere ritenuto a sua volta positivo,
poichè ciò che in realtà conta al concorso è la
capacità di risolvere il problema elaborando la situazione,
poichè la soluzione giuridica preconfezionata non c'è
mai. Caio, invece, ha imbroccato la soluzione giusta,
ma non motivandola in modo esauriente prende un voto sotto
la suff. * Togliere la graduatoria? e
secondo lei le sedi secondo quale principio dovrebbero
venire assegnate? a sorte? o estraendo il bastoncino +
lungo? * esercitare dove si ritiene
più opportuno? Certo! così avremo tutti nelle grandi
città e nessuno nei paesoni, paesi, paesini.
* Laureati in legge? non so la percentale,
ma del mio corso (centinaia) a fare i praticanti Notai siamo
finiti in meno di una dozzina. Per curiosità aspetti
al di fuori di una scuola notarile qualsiasi (in Italia sono
un diecina circa) e veda in quanti escono.
* una dolosa volontà selettiva x parasi il culo?
questo è ciò che vede Lei, in realtà, se fosse un
pò meno fazioso, capirebbe che la rigidità del concorso è
solo finalizzata a far emergere chi è sul serio
preparato. * Notai troppo cari?
legga la discussione, anzi già la legge poichè anima anche
quella, "onorari spropositati", 2 cose
in merito: 1) un esempio, ho sotto mano ora la
vendita di un immobile valore 307.000 eu, fattura
mediatore per chi vende 4.200 eu, fattura mediatore per
chi compra 7.200 eu, (11.400 eu... classica %)
preventivo di massima del Notaio BEN al di sotto dei 3.000
eu 2) se tutti pagassero le tasse vedrebbe che i
Notai nelle dischiarazione dei redditi sparirebbero dai
primi posti. Del quanto dichiarato un Notaio si mette
in tasca 1/3 Troppo? allora è proprio pura
invidia! Rifletta Matteo.
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bersanotto 11 ottobre 2007 0:00
matteo, lasci perdere. Non so Lei che lavoro fa, ma mi
pare proprio che Lei vive sulla luna. Constato
che Lei insiste sui redditi. E da qui l'invidia.
E' proprio vero: i Notai dovrebbero evadere le
tasse (o almeno evaderle al pari dei commercianti e degli
altri professionisti). Ora basta, mi sono rotto.
Si diverta da solo. Cordialità.
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Napoli 11 ottobre 2007 0:00
I notai prendono la paga giusta per vivere degnamente,siamo
noi operai che non prendiamo un cazzo! Quindi i
sindacati che si sveglino, e i governi da sempre latitanti,
devono detassare gli stipendi dei dipendenti fino a 100000
euro. La gente deve essere libera di lavorare,il lavoro
non va tassato e basta!
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matteo b 11 ottobre 2007 0:00
Massimo, le risposte NON mi sono state date... Sono
stati sventolati tanti slogan, ma risposte concrete
zero... Armato di pazienza, provo a spiegarle che cosa
è un esame di abilitazione.... Dicasi esame di
abilitazione un esame nel quale tramite prove scritte ed
orali viene verificata la rispondenza di un ipotetico
candidato a determinati requisiti...non è un concetto
difficile sa? Provo a farle un esempio semplice
semplice...prenda il concorso notarile, gli tolga la
graduatoria e sostituisca il principio che non passano i
primi trecento ma passano gli idonei, cioè coloro che
dimostrano di avere una preparazione adeguata...Costoro, che
definiremo idonei, saranno abilitati (da qui il nome) ad
esercitare la professione di notaio dove lo ritengono più
opportuno...so già che lei mi dirà: "ma già oggi
coloro ceh superano il concorso sono in numero inferiore ai
posti disponibili!!!" Ma io le rispondo: "ma
guarda un po', abbiamo una marea di laureati in
giurisprudenza e solo cento all'anno riescono a
diventare notai.... Non è che magari qualcuno sta
volutamente rendendo eccessivamente selettivo tale esame in
modo da non avere concorrenza?? Non è che magari togliendo
il concetto di numero chiuso (pardon, programmato...) le
cose cambiano un pochino per cui avremo più notai e meno
costosi???" Non mi sembra così difficile....
Quanto al fatto che "del Notariato non sa nulla e vuole
impartire lezioni", mi scusi, ma che nel frattempo lei
è diventato notaio? perchè lei è un non notaio
esattamente come me. Ma dove ha sviluppato siffatte
capacità dilettiche? Mi dica, mi dica... Quanto al
fatto che i notai siano troppo cari, non c'è bisogno di
esempi, i redditi parlano da soli...
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Massimo 11 ottobre 2007 0:00
P.S. come già scritto non ho alcuna intenzione
di risponderti oltre. soddisfa con altro le tue
pulsioni goduriose.
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matteo b. 11 ottobre 2007 0:00
Bersanotto, che palle dovrei dirlo io che continuo a non
ricevere risposte sensate a più che legittime
argomentazioni. "Meno garanzie, meno qualità,
più costi" è soltanto uno slogan...che
l'eliminazione del numero chiuso (pardon...programmato),
fermo restando l'obbligo di superare un adeguatamentre
severo esame di abilitazione, si trasformi automaticamente
in una totale anarchia è una sua opinione assolutamente non
dimostrabile. E' invece dimostrabile che un regime
di concorrenza e l'eliminazione del numero chiuso
(pardon...programmato)comporterebbe ad una diminuzione dei
costi oltre che a maggiori opportunità di lavoro per i
laureati in legge. Questo, le ripeto perchè lei sembra
non voler capire, fermo restando il superamento di un esame
di abilitazione ed il mantenimento delle responsabilità
attuali connesse alla figura del notaio. Quanto al
fatto che "il dignitoso reddito connesso alla funzione
consente al notaio di rifiutare simili
condizionamenti", le suggerirei di non rendersi
ridicolo. Le faccio presente due punti: 1) un reddito
medio in Lombardia (quindi non in Calabria dove c'è la
criminalità organizzata) di 629.406 € non è dignitoso,
è scandalosamente alto se confrontato con quello di altre
professioni con responsabilità uguali o superiori a quelle
notarili. 2) il principio per cui il rifiuto di
condizionamenti, la professionalità, la imparzialità e la
incorruttibilità siano garantiti solo ed esclusivamente in
presenza di redditi "dignitosi" è semplicemente
folle. Il pubblico ufficiale DEVE garantire rifiuto di
condizionamenti, professionalità, imparzialità e
incorruttibilità indipendentemente dal reddito...come le ho
già scritto devono essere caratteristiche intriseche in una
professione, non degli optional messi a disposizione dal
notaio in funzione di quanto è pagato...ma questo, come ho
già avuto modo di dire, rende molto chiara la statura
morale sua e della categoria che lei insiste a voler
difendere...
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Privato sottufficiale 11 ottobre 2007 0:00
Ancora per Massimo. I ragionamenti di Massimo non
riescono ad elevarsi al di sopra della cintola. Dice
che non ha le palle e che si sta facendo un culo
pazzesco. Se provasse a spostare il suo punto di vista
settanta centimetri più in alto, forse potrebbe proporci
qualche osservazione meno ripetitiva, meno banale, meno
ovvia e con un po' di sugo. Il docente
universitario, maxilaureato, possidente ed aspirante notaio
di lungo corso non sa fare nemmeno le divisioni e dice che
nei 400 post di questo forum i notai ed i loro scudieri
hanno dato tutte le risposte dovute. Poveraccio! Non si
è accorto che metà degli interventi contengono critiche
all'attuale sistema del notariato.
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bersanotto 11 ottobre 2007 0:00
La concorrenza sta al NOTARIATO come i cavoli a merenda.
Per l'espletamento della loro funzione, i NOTAI
devono garantire il servizio su tutto il territorio
nazionale, anche nei luoghi più disagiati. Non c'è
quindi "libero stabilimento", nè "libera
concorrenza". matteo, guardi, la sua
insistenza è veramente incredibile: forse lei vive sulla
luna, e non sa quante proposte indecenti (date false, firme
estorte) provengono ogni giorno dal pubblico e dagli altri
professionisti. Del resto, la necessità dell'autentica
NOTARILE sulle cessioni di quote e di aziende fu introdotta
nel 1993 in seguito alle famose cessioni effettuate dai
"moribondi": chissà perchè, quando non c'era
il controllo NOTARILE, accadesse così spesso che per
eludere il fisco in punto di morte avvenissero tante
cessioni di quote: fenomeno che infatti oggi non c'è
più. Guarda un po'... Inoltre, ci sono zone del
Paese dove ci sono pesanti condizionamenti della
criminalità sull'operato della PA. L'efficiente
sistema di controlli e il dignitoso reddito connesso alla
funzione consente al NOTAIO di rifiutare simili
condizionamenti, ed il sistema tiene. E' così ovvio,
che non capisco dove sia il tema di discussione.
Quanto ai costi, rinvio al forum "onorari
spropositati", dove è dimostrato in maniera
incontrovertibile che il costo per il singolo cittadino è
ben superiore anche in settori dove c'è il "dio
mercato": in media, su ogni singola compravendita, il
mediatore immobiliare guadagna 6 (dico 6) volte in più del
NOTAIO; un avvocato o un commercialista per assistere ad
un'assemblea guadagna 2-3 volte quello del NOTAIO; un
avvocato, per la redazione di un preliminare, può chiedere
dal 2 al 4 per cento del valore (mentre dal NOTAIO è quasi
gratis). Insomma, per il cittadino meno garanzie,
meno qualità, più costi. Infine, e concludo: ma
quale privilegio ? E' lo Stato a indire un pubblico e
severo concorso per l'espletamento delle funzioni
notarili. Quando lo Stato deciderà diversamente, il settore
starà in mano al"mercato", i pubblici registri
saranno affidabili come in un paese del terzo mondo e coloro
che oggi ambiscono a fare il NOTAIO si dirigeranno verso
altri settori. ma sono cose dette e stradette...
che palle
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Massimo 11 ottobre 2007 0:00
Matteo guardi che le risposte alle sue
domande le sono state date, solo che lei non vuole
vederle. Lasciamo perdere allora, non si può
mica andare avanti per secoli con questa situazione.
ogni volta che leggo: "un
esame di abilitazione adeguatamente severo"
MAtteo b. lei mi fa scompisciare. Ma cosa vuol
dire un'esame di abilitazione? Cosa cazzo vuol
dire???? LEI SCRIVE DELLE ASSURDITA', SE NE
RENDA CONTA SANTO DIO! Del Notariato non sa nulla e
vuole impartire lezioni....MA CHE DIAVOLO DI PRESUNTUOSO
E' LEI? Agli occhi di chi vive l'ambiente
Notarile le sue posizioni sono assolutamente esilaranti,
nonchè inattuabile. qualche giorno
fa scrisse: - I NOTAI ITALIANI SONO I
PIU' CARI D'EUROPA - I SISTEMI NEGLI
ALTRI PAESI SONO PIù EFFICIENTI benissimo,
non discuto (anche so che sono menzogne)
PERO' VORREI CHE LEI ORA GIUSTIFICASSE LE SUE
AFFERMAZIONI, CITASSE LE FONTI, FACESSE ESEMPI.
FORZA! SIAMO TUTTO ORECCHIE.
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Massimo 11 ottobre 2007 0:00
P.S. ammettilo: prendi ogni mio
messaggio lo copi, lo incolli su word e con zoom al 200%
cerchi l'errore. Bravo! Oltre ad avere
un'erezione nel mentre che lo fai riesci anmche ad
imbrattare i tuoi pantaloni in simil frescolana?
Non avrei voluto arrivare a tanto, ma tant'è.
Immaginare un uomo della tua età costretto a cercare
nelle altrui competenze un pò di guadagni e che da mesi
discute su di un forum per sostenere ciò che crede essere
giusto, mi mette una tristezza infinita. Si P.S.
mi fai tristezza, tanta tristezza. ma in fin dei conti
penso sia inevitabile, poichè cosa ci si può aspettare da
un uomo che crede di essere un luminare della lingua
Italiota dimostrando invece un'iNIoranza sconfinata per
quanto attiene al mondo Notarile. P.S.
stasera vai dai tuoi figli e di loro che da mesi discuti
con un "ragazzino" sul ruolo dei Notai. Di
loro che il "ragazzino" ti ha tirato fuori dai
gangheri facendoti incazzare e che provi gran piacere
nell'insultarlo, di loro che il "ragazzino" è
un figlio di papà cresciuto con culo nel burro, di
loro che i Notai sono l'orco, di loro che la
meritocrazia non esiste, di loro ciò che ritieni più
opportuno tanto dopo aver saputo che il loro padre passa le
giornate a bisticciare sui forum si saran fatti un gran
bella opinione. Con te la chiudo qui. Hai
dimostrato di essere un uomo invidioso e animato da soli
propositi revanenscistici. Bell'esempio, davvero un
bell'esempio.
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matteo b 10 ottobre 2007 0:00
Bersanotto, che il sistema attuale sia efficiente e a costi
ridotti lo dice lei cha fa il notaio. Chi tira fuori i soldi
coem me ed ha modo di vedere come funziona negli altri paesi
la pensa diversamente. Il sistema notarile può essere
molto più efficiente dell'attuale ed avere costi molto
più ridotti per i cittadini se si elimina il numero chiuso
(pardon, programmato...) fermo restando la obbligatorietà
di un esame di abilitazione che verifichi la corretta
preparazione. Su, lo dica chiaro e tondo, il numero chiuso
vi serve per poter godere di una rendita di posizione
determinata dalla più assoluta mancanza di concorrenza tra
voi. Lo dica, e finiamo qui questa discussione. Se non altro
farebbe la figura della persona sincera. Perchè, vede,
quando ci è venuto a scrivere che il notaio deve essere
pagato molto per poter garantire la propria imparzialità ed
incorruttibiità, non è che le ci ha fatto una gran bella
figura, nè come notaio-pubblico ufficiale, nè come
cittadino... Vede bersanotto, ci sono moltissime
persone che credono che l'onestà, la professionalità,
la imparzialità e la incorruttibilità debbano essere dei
requisiti obbligatori del pubblico ufficiale, e non degli
optional messi a disposizione dai notai in funzione del
reddito che viene loro garantito...
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Privato sottufficiale 10 ottobre 2007 0:00
Incredibile, ma vero: Massimo è riuscito a scrivere notaio
con la "n" minuscola! Per non smentire il mio
assunto che per lui l'italiano è una lingua straniera,
però, l'indecente docente universitario ci propone una
bella virgola tra il soggetto ed il predicato ("Gli
aspiranti Notai, sono e rimangono una minoranza ...").
L'aspirante notaio a vita ha scelto di diventare
notaio "nella consapevolezza di avere le spalle ben
coperte"; senza questa garanzia mai si sarebbe
azzardato, perché "ci vogliono 2 palle, che io mi
sogno". Grazie per la precisazione, ma ne eravamo
già convinti da tempo.
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bersanotto 10 ottobre 2007 0:00
Privato sei talmente invidioso che ti dà noia la
parola Notaio con la enne maiuscola. Ah, ah, ah...
Dai, accontentiamolo. D'ora in poi scriviamo
tutti... NOTAIO NOTAIO NOTAIO NOTAIO
Se sei contento di fare il tuo lavoro, non hai bisogno di
indignarti per una maiuscola. Ma se sei frustrato e ci tieni
tanto a fare il lavoro altrui (del resto, con il nick che ti
sei scelto...poveraccio, chissà quanto soffri), non
dovresti perdere tempo a blaterare qui... studia, piuttosto
! Sei così bravo... Torniamo al tema: Che cosa
c'è che non va nell'attuale sistema ? Il
sistema attuale è efficiente e a costi ridotti. "Il
Notariato (NOTARIATO) italiano, infatti, funge da esempio
cui attingono i paesi che recentemente passano
all'economia di mercato (Cina) ovvero quelli dove il
liberismo più sfrenato ha portato ad una crescita
esponenziale delle frodi ipotecarie e dei cd. furti di
identità (Canada, Florida: vedasi i recenti rapporti
dell'FBI in materia)". Mio intervento del 4
ottobre. Qualcuno ha saputo rispondere ? A parte gli insulti
personali e le frustrazioni... Antonella, Lei
parla di maggiore "equità sociale". Sentiamo,
perchè attraverso una riduzione delle riserve NOTARILI si
realizzerebbe una maggiore "equità sociale" ?
Sentiamo un po'... Lei mi incuriosisce proprio, a
differenza degli altri due invidiosetti...
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matteo b. 10 ottobre 2007 0:00
Massimo, è incredibile la sua capacità di non afferrare i
concetti basilari di una discussione... Nessuno mette
in discussione il rispetto che si deve per i professionisti
preparati (tra cui i notai), e nessuno mette in discussione
la necessità che un notaio debba essere preparato.
Quello che si mette in discussione è il modello attuale,
che prevede un numero troppo ristretto di notai e la
mancanza pressochè assoluta di concorrenza tra loro.
Con un modello diverso, che prevederebbe un esame di
abilitazione adeguatamente severo finalizzato a verificare
la appropriata preparazione e non a controllare il numero di
coloro che accedono alla professione, lei avrebbe notai con
la stessa identica preparazione di oggi....solo che il
numero di notai sarebbe maggiore, la copertura del servizio
sul territorio più efficace, ed i costi sarebbero inferiori
in quanto i notai sarebbero in competizione tra loro...
Il "culo così" di cui lei parla gli aspiranti
notai continuerebbero a farselo...solo che ci sarebbero più
speranze di accedere alla professione per quelli come lei,
che con il sistema attuale sono con altissima probabilità
destinati a fare il galoppino a vita...
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