Commenti
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IVAN.
18 dicembre 2013 22:48
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VIVA IL NUOVO!
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(Prima dichiarazione di Matteo Renzi dopo la nomina di capo del PD:) «Restiamo ribelli, faremo un patto con Letta di 15 mesi!»
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WoW. Il nuovo capintesta del PD parte subito col piede giusto: con una contraddizione in termini da manuale. (Tanto valeva che dicesse: «Vogliamo onestà in politica, nominiamo Provenzano ministro della Giustizia!»)

Non so proprio come il fantasioso Matteo riesca a conciliare l'“essere ribelli” col “sostenere Letta”...comunque lo ringraziamo per averci dimostrato fin da subito di che pasta è fatto.
(Date retta al profeta: quest'uomo darà grandi soddisfazioni agli amanti del trash!)


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IVAN.
18 dicembre 2013 22:46
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• (da NN1999:) «M5S e Forconi...Avendo così tante cose in comune, la conseguenza politicamente logica è aspettare che i due movimenti si accorgano di essere una coppia predestinata e raggiungere l'unico obiettivo che entrambi gli schieramenti di governo si prefiggono: uscire dall'Euro.»
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“Uscire dall'Euro”. E perché? Io la trovo una questione priva di senso.
Il dibattito “Euro sì/Euro no” è del tutto FUORVIANTE, poiché non tocca affatto il nocciolo del problema.
Se si esce dall'Euro MA nel contempo si lascia inalterato il perverso sistema di regole & personaggi che gestiscono la Moneta, l'intera operazione si riduce semplicemente a sostituire la vaselina con il burro. Ma sempre nel culo ce lo ritroviamo. Quindi cosa cambierebbe?

Allora il problema non è “Euro sì o Euro no”, bensì rifondare il sistema di gestione della Moneta QUALUNQUE SIA LA VALUTA IN VIGORE.
In tal senso, allora pure tenerci l'Euro andrebbe benissimo.
Perciò è inutile accanirsi solo sulla annosa questione “Euro sì/Euro no”, che di per sé non conduce proprio a NULLA. Corrisponde al famoso “guardare il dito quando il dito indica la luna” - ovvero la ristretteza di vedute degli stolti. Basta con gli scrutatori di dita, santo cielo!


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NN1999
17 dicembre 2013 10:28
Io ho la vaga sensazione che piano piano stiamo ritornado alla prima repubblica quando i partiti erano i proprietari dello Stato. Mi ricordo che allora tutto veniva fatto per il nostro bene e se non ti andava bene ti invitavano a tapparti il naso ed a ubbidire. Dopo due decadi siamo allo stesso punto, tappiamoci il naso e ubbidiamo. Questo Parlamento l'abbiamo eletto con una legge maggioritaria che non è in grado di generare una maggioranza in entrambe le Camere. La dichiarazione di incostituzionalità di una parte della norma non ha fatto altro che mettere in evidenza che l'attuale maggioranza si è formata come se i parlamentari fossero stati eletti con il sistema proporzionale. La domanda che mi sorge spontanea è: questi parlamentari ci rappresentano? Io direi di sì, li abbiamo, ehm..., scelti noi. Questo Governo ci rappresenta? Io direi di no. Non lo abbiamo scelto. Ma tant'è, siamo in una situazione di emergenza e bisogna tapparsi il naso. Una situazione di emergenza meramente contabile sembrerebbe. Si perde tantissimo tempo a discutere se è meglio o no far pagare cinque euro in più o in meno di tasse sulla prima casa. Sebbene io sono contrario a qualsiasi tassazione della casa di abitazione, non avrei fatto obiezione ad una sua reintroduzione, basta tapparsi il naso. Si perde tempo, perchè non sanno cosa fare. Si perde tempo perchè politicamente è vantaggioso così. Si perde tempo sperando di trovare il biglietto vincente prima o poi.
Dall'altro lato ci sono Grillo e i Forconi. Il movimento di Grillo e i Forcono sono due entità distinte con alcune caratteristiche comuni: entrambi raccolgono incazzati, entrambi ritengono che i problemi ce li crea l'Europa, entrambi - chi prima chi dopo - vogliono cacciare i deputati e i senatori dal Parlamento, ecc. ecc. Grillo sta perdendo una grande occasione non barattando la restituzione dei rimborsi elettorali con una nuova legge elettorale. Quelli là stanno perdendo tempo e Grillo si sta trasformando in una perdita di tempo anche. Le battute prima o poi terminano. I Forconi sono riusciti a farci manifestare in tutta Italia, sebbene in ritardo. Ma non sono un semplice movimento di incazzati, sono un partito politico non ancora registrato. La manifestazione del 9 dicembre si potrebbe trasformare in una ulteriore perdita di tempo. Avendo così tante cose in comune, la conseguenza politicamente logica è aspettare che i due movimenti si accorgano di essere una coppia predestinata e raggiungere l'unico obiettivo che entrambi gli schieramenti di governo si prefiggono: uscire dall'Euro.
savpg8801
17 dicembre 2013 9:23
A seguire sugli ultimi ragionamenti e che condivido appieno, salvo altre molteplici ragioni che ne preludono o seguono, il sunto della pecora di IVAN, e il suo finale mah...nell'ultimo suo post sono raccapriccianti se dovessimo estendere dette conclusioni almeno (democraticamente) a molti grandi numeri.
Tutto il Popolo, quindi, conosce o è consapevole(termine di moda non solo per far tacere l'utente finale, ma, maggiormente, per far stare tranquillo chi impone o comanda) di essere PECORA consenziente o avulsa.
Questo semplice esame non risolve alcunchè.
Adesso è di moda indicare ed evocare la "crescita" quale risoluzione di tutti i nostri mali dovuti alla crisi. Queste parole sottintendono la ricerca di un "alibi" da parte del potere, ancora una volta delegando a tutto ciò che non è pubblico la responsabilità delle cadute nel baratro.
Infatti il sistema pubblico non può crescere come intendono e predicano (se capissero come vanno le cose non lo direbbero) i responsabili economici mondiali ed in Europa Draghi stesso.La "crescita" che mai nessuno sa dire cosa effettivamente essa sia, presume che sia sostenuta da una globale, forte, domanda affinchè possa essere stimolata una serie di componenti che attuino una crescita; economica, finanziaria,occupazionale, dei consumi ecc. e che si scontra con il fatto che il popolo, avendo o avendo avuto già più del necessaro e strettamente indispensabile, ha avuto ben di più da induzioni socio-economiche ed ora si trova monco di questo surplus.
Il sistema pubblico è sì cresciuto, ma in tutte cose negative quali spese, persone, consulenze, opere mai portate a compimento, malversazioni, capacità di mai decidere, lotte di classe e di potere, introduzione di imposte e tasse in continuazione, ecc.ecc.ecc..
E se il popolo, bi-specie di pecora, avesse studiato qualche anno diritto pubblico si può pensare che sarebbe servito a qualcosa?
IVAN.
17 dicembre 2013 0:58
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CHI PECORA SI FA...
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• (da Sav:) «...tutto ciò che ne deriva, validato da persone elette o delegate da altre uguali, non promette niente di buono o di non-opportunistico di quanto sarebbe se le decisioni fossero prese dal popolo stesso in prima battuta. Questo proprio perchè il popolo non è in grado di prendere decisioni tecniche per lo scopo pubblico.»
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Chiaro. E per questo che esiste il concetto di “delega della rappresentanza politica” (ovvero, l'affidare il compito di decidere ad un rappresentante in teoria “più competente” di un comune cttadino su specifiche materie tecniche).
Anche questo concetto è nato con nobili intenti sociali; purtroppo col tempo è degenerato in ABUSO (“Mi hai delegato in tua vece, e adesso ne approfitto per fare i miei comodi”).

Inoltre, col tempo si sono consolidati certi perversi meccanismi sociali per cui oggi NON è più possibile revocargli la delega e riappropriarci delle nostre responsabilità politiche per gestirle in prima persona.
In pratica, i delegati si “auto-delegano” da soli il compito di rappresentarci, CON O SENZA IL NOSTRO ESPLICITO PERMESSO. E così sfuma la nostra possibilità di “ricattarli” attraverso il minacciare di ritirargli la nostra delega qualora si rivelassero indegni della fiducia che avevamo riposto in loro.


Questo discorso può sembrare una ovvietà, eppure dobbiamo sempre ricordare i PRINCÌPI ORIGINARI che stanno alla base del patto sociale tra Cittadini e Rappresentanti politici.
Poiché molto spesso noto che un cittadino accetta il sistema di cose in cui vive solo perché...DA QUANDO E' NATO VEDE CHE ESISTE e tanto basta, senza interrogarsi sulla sua origine o sui motivi per cui questo sistema funziona in un dato modo.

Una riprova di questo fatto è che la maggioranza dei cittadini ignora quasi totalmente i meccanismi degli apparati istituzionali in cui vive quotidianamente. Ignora ad esempio:
- La differenza tra Maggioritario e Proporzionale;
- La distinzione tra Senato e Camera dei Deputati;
- Gli articoli della Costituzione;
- La differenza ideologica tra Destra e Sinistra;
- Il funzionamento del Porcellum per l'assegnazione dei Seggi su base regionale;
- La divisione dei Poteri (esecutivo, legislativo e giudiziario) e da quali Organi sono rappresentati;
- La differenza tra Codice Civile e Codice Penale;
- Il funzionamento delle banche e del sistema monetario in generale;
- Gli iter di un Referendum;
- Gli specifici compiti delle varie cariche istituzionali (dal Presidente della Repubblica agli assessori delle amministrazioni locali);
...etc etc.

Nulla di strano, perciò, che chi ignora queste cose si metta DA SOLO in condizioni di SUDDITANZA rispetto a chi invece si è preso il disturbo di INFORMARSI su tutte le “noiose” cosine sopraelencate (e che solo per questo fatto ottiene la nomina di “delegato” ad occuparsene in vece di coloro che sono troppo pigri per informarsene a loro volta).


Cosa possiamo dedurre da queste osservazioni?
Varie cose. In primis, l'assoluta veridicità del proverbio “Chi pecora si fa, il lupo se la mangia”.
Ma anche in quel caso, c'è una bella differenza tra una “pecora” che all'occorrenza tira fuori gli artigli, e una “pecora” che invece si getta spontaneamente tra le fauci del lupo senza nemmeno accorgersene. E dopo dà la colpa al lupo se si ritrova spolpata per benino. Mah.


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francesco9244
16 dicembre 2013 2:01
ANNO III ERA MASSON BOLSCEVICA o della "Bestia"

Quanto detto in 2 post precedenti, sono solo servili sproloqui di logorroici triti panegirici al potere, anche a quelli più aberranti e ai suoi apparati, che sono i cani da guardia a tutela dell'ignobile prevaricazione dell'uomo sull'uomo, che ne caratterizza ogni sua forma!

Al punto da giustificare anche le più infami e devastanti ideologie mai sorte contro l'uomo; che hanno in loro stesse radice e genesi del male assoluto, quale quella comunista

Sono ben documentate tutte le sue degenerate implicazioni; dove ha prevalso questa lebbra, ha portato universalmente solo orrore, corruzione, disperazione, persecuzione, miseria, sangue e morte.

Ora ulteriormente degenerate con l'immondo connubio di queste metastasi con le criminali logge masson sioniste, espresse in questi governi fantocci di loro turpi sicari e del golpista satrapo fra masson stalinista dei papponi PCI ...... PD/MPS a delinquere e prostituti accodati, che devastano con scellerate politiche asservite questo feudo ormai nelle grinfie delle fameliche mafie UE BCE FMI, con ogni forma di inganno e menzogna, non ultima la bufala di Letamov sulla fine del finanziamento di dette cosche ......... dal 2018!(???)

Rinnegati maramaldi che verranno sepolti dalla storia, con tutto il loro abominio, quale feccia dell'evoluzione umana!

Solo androidi moralmente degenerati , possono portare avanti i soliti slogans: "che sono solo compagni che sbagliano!"

Ormai i tempi sono maturi affinchè i popoli possano prendere sempre + coscienza contro ogni forma di delega, ma reggersi con esponenti scelti solo x specifiche competenze, che governino la res pubblica come un normale consiglio di amministrazione, soggetto a rendere conto agli azionisti di riferimento: il reale POPOLO SOVRANO!

SOLO LA CONOSCENZA DELLA VERITA' CI RENDERA' LIBERI DA QUESTI REALI DEMONI CHE INCARNANO LA"BESTIA SELVAGGIA" E LORO TURPI PAPPON-SERVITORI! (perifrasi evangelica)
savpg8801
15 dicembre 2013 20:50
From IVAN:
..Insomma, la questione non è cambiare un apparato sociale con un altro “teoricamente migliore”; la questione è fare in modo che, qualunque apparato sociale sia in vigore, sia gestito da persone oneste e responsabili.
In quel caso, non si porrebbe nemmeno la questione di “fare riforme”, poiché QUALSIASI sia l'apparato in vigore, esso funzionerebbe bene lo stesso........
Già, il ragionamento congiunto, quasi Konradpopperiano, pacato e costruttivo, mi fa contento perchè il sunto generale sta proprio nell'essenza del sistema, nella esasperata definizione, non di un sistema elettorale al posto di un altro o di altri, ma proprio nel sistema stesso.
Il sistema elettorale prevede la decisione di comuni persone UGUALI (in quanto, proprio, PERSONE prese da quel novero) a quelle che andranno a rappresentarli.
Abbiamo analizzato che tutto ciò che ne deriva, validato da persone elette o delegate da altre uguali non promette niente di buono, di eccezionale, di non-opportunistico di quanto sarebbe se le decisioni (in definitiva, leggi) fossero prese dal popolo stesso in prima battuta.
Questo proprio perchè il popolo, non visto in senso dispregiativo, ma, in senso realistico, non è in grado di prendere decisioni tecniche, capaci, importanti per lo scopo pubblico e non per le proprie tasche, e tramutarle in leggi per il sublime scopo comune, sicome Qualcuno ci ha detto di crescere, moltiplicarci e di aggregarci.
Questo stato deriva dal dettato costitutivo che sancisce e definisce il Popolo come sovrano, principe, intoccabile. Una sorta di reazione costituente per dare a qualcosa, che non sia un solo Capo a cui tutto ricondurre ed entità solo da osannare per l'illuminazione che ne contraddistingue le gesta, una potenzialità dirigente.
Quindi, a chi dare il potere se non al Popolo? Visto che il Potere (e mi piacerebbe sentire anche qualche definizione sul "potere", ma non cosa esso sia, bensì del perchè quasi etologico del viscerale richiamo che esso accende e suscita in animali e persone) è una caratteristica innegabilmente ambìta quasi da tutti, e non potendosi esercitare da tutti, ecco il presentarsi forzatamente il dilemma: facciamo un bel numero di nostri delegati e noi ce ne laviamo le mani. Essi poi decideranno al posto nostro.
Ma come s'è detto costoro provengono dalle stesse fila.
Si sa che un qualsiasi individuo nasce con lo spirito di leader (non proprio "lader") o di succube (teorie di illustri filosofi).
Si sa anche che ognuno è leader perlomeno di se stesso, quindi tutti abbiamo la prosopopea leaderista in testa.
Poi, alla resa dei conti, chi più dà mazzate puntute in testa agli altri, vince (altro concetto che nella vita bisogna sempre vincere, aver successo, superare gli altri ecc.) , chi più parla, vince; chi più imbonisce, vince; chi più esercita logomachie convincenti, vince.
Ma qualità vincenti sotto questi aspetti, non bastano a vincere nei luoghi dedicati dove serve ben altro che vincere le becere lotte di parte.
From IVAN:
Sicuramente: .....chi dice di voler “fare il bene del popolo” cambiando un apparato sociale ma SENZA CAMBIARE LE PERSONE CHE LO GESTISCONO, è in chiara malafede.....

Se eufemisticamente così si possa definire un pensiero che andrebbe visto sotto una luce di sovvertimento dovuto, direi che non ci si può aspettare di meglio se non da un radicale mutamento, sin dalla base.
Il capo di una tribù di macachi proviene da essi, anche se forse ha i denti più acuti, ma è pur sempre un macaco.
IVAN.
15 dicembre 2013 18:32
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IDEOLOGIE & PERSONE
(L'inganno delle cosiddette “riforme” degli apparati sociali)
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• (da Sav:) «Che si discuta e si decida fuori dal Parlamento non è un sospetto; è realtà. Però, al di là di ogni strumentalizzazione anche rasentante l'atto criminoso, terra terra bisogna considerare che per ogni legge, leggina o conversione di decreti, se si discutessero diecimila emendamenti ogni volta in Aula ci vorrebbero mesi e mesi per ognuna approvazione. Per questo, visto con l'aspetto buono, tutto ciò che si discute e prepara fuori Aula determina un sunto operativo che necessita solo di finale varo approvativo in votazione.»
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Osservazione corretta: “Visto con l'aspetto buono”.
Infatti il presentarsi in Parlamento con le decisioni già pronte non è un “male” in sé (anzi, è assolutamente NECESSARIO per sveltire i tempi decisionali delle Camere; diciamo che per i parlamentari corrisponde al “fare i compiti a casa”).
Diventa un “male” quando coloro che approntano queste decisioni in sedi extra-parlamentari NON sono persone oneste e responsabili.

Quindi, come sempre, non sono le tecniche istituzionali o le ideologie a dover essere giudicate, bensì sono le PERSONE che di volta in volta le gestiscono.
Demonizzate o auspicate che siano, le ideologie sono NEUTRALI, di per sé. L'attenzione va sempre focalizzata sulle PERSONE che ne gestiscono la loro applicazione nella pratica.
Questo va compreso molto bene, poiché è il fondamento della Critica Obiettiva.
Facciamo alcuni esempi:

- Si invoca tanto l'abilizione del Porcellum. Perché? Cosa migliorerebbe col cambiare un sistema elettorale con un altro...se tanto i candidati votabili rimangono gli stessi sciacalli di prima?
Supponiamo che i candidati siano persone oneste e competenti; in quel caso, chi avrebbe da ridire contro il Porcellum?
Allora, il vero problema non è il Porcellum o il Mattarellum o il Tuasorellum; il vero problema sono le PERSONE FINALI che ne usufruiscono (e a cui tornerebbe comodo QUALUNQUE sistema elettorale sia in vigore).

- Il Comunismo, sulla carta, è un'ottima ideologia; peccato che le PERSONE che storicamente si sono (auto)proclamate fautori di quest'ideologia fossero interessati a ben altro che al pensare al bene del popolo a cui l'hanno imposta. Ma la colpa dei regimi oppressivi in Russia, Cina o DDR non è del “Comunismo”, bensì delle PERSONE che lo hanno applicato (male) solo in funzione dei propri scopi meschini.

- Persino il Federalismo, se fatto da gente con la testa, potrebbe essere un'ottima cosa; ma se viene fatto da cialtroni come Bossi, Calderoli, Borghezio & C, il Federalismo diventa una porcata da schivare come la peste. Ma la colpa non è del “Federalismo” in sé, che è una ideologia NEUTRA (e come tale, può essere applicata per scopi propositivi oppure malsani).

- Abolire una Camera parlamentare? Può essere un bene oppure un male; al solito, dipende dalle teste a cui è affidato questo proposito. (In questo caso, le “teste” che hanno avanzato la proposta mi sembrano parecchio MARCE, per cui l'idea di abolire una Camera puzza di solenne fregatura da bocciare in partenza. Se ne potrebbe discutere solo se la proposta venisse lanciata da persone più responsabili).

- Ritornare a produrre energia col Nucleare. Si può fare, se la cosa fosse gestita da una commissione di esperti competente e disinteressata...ma finché la proposta di tornare al Nucleare proviene da balordi come Berlusconi, Scajola e Prestigiacomo (genta alla quale non affiderei neanche la gestione di una pila Duracell), ogni discorso sul Nucleare va bocciato in partenza.


Insomma, la questione non è cambiare un apparato sociale con un altro “teoricamente migliore”; la questione è fare in modo che, qualunque apparato sociale sia in vigore, sia gestito da persone oneste e responsabili.
In quel caso, non si porrebbe nemmeno la questione di “fare riforme”, poiché QUALSIASI sia l'apparato in vigore, esso funzionerebbe bene lo stesso.

Morale: chi dice di voler “fare il bene del popolo” cambiando un apparato sociale ma SENZA CAMBIARE LE PERSONE CHE LO GESTISCONO, è in chiara malafede. Rimandate le proposte al mittente senza comprare nulla da lui.


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francesco9244
15 dicembre 2013 15:55
ANNO III ERA MASSON-BOLSCEVICA o della "Bestia"
ELIMINARE I TIRANNI NON E' DELITO! (detto biblico)
Di fronte a questo totale degrado delle + elementari parvenze di democrazia da parte questo liberticida e cruento regime di polizia fiscale masson bolscevico, l'unica speranza che rimane a noi sventurati sudditi è che sorga da questi movimenti di ribellione in atto, un vero leader carismatico, l'uomo forte del destino; che ci riscatti da tutti questi immondi parassiti partitokratci a delinquere!
Infatti non vedo altra possibilità di riscatto/presa di coscienza, da parte dei popoli italioti, ormai totalmente condizionati/decerebrati da tutti i media sussidiati di regime.
Qualsiasi altro dispotismo a tanta degenerazione istituzionale e non possiamo aspettarci altro, non potrebbe essere peggiore + cruento e odioso di codesta subdola, liberticida, soffocante dittatura mafio-masson-bolscevica!
Infatti questi ignobili parassiti partitokratici, luride zecche, sono talmente becere, oltre che infami, da portarci all'annientamento; in contrasto con ogni legge elementare di natura: dove il parassita non tende mai a distruggere l'ospite, in quanto indispensabile alla sua sopravvivenza!
Queste emerite teste di minchia bocconiane e loro androidi prestanomi sinis.. onzi, si sono accorti solo ora della legge di Laffer; che indica, oltre una certa soglia di predazione, il gettito del pizzo fiscale diminuisce, come è di fatto!
Sfanculiamo questi turpi servi e sicari masson-bolscevici, mortifere marionette delle mafie bancarie UE, i loro reali Burattinai.
Questi demoni, sono sempre gli stessi rettiliani predatori dell'antesignana Società delle Nazioni, che negli anni 30 strangolava il popolo tedesco, prima che venisse riscattato e redento da artefici, x questo, prima dovettero essere annientati e poi demonizzati all'estremo, da tutti i media asserviti, con ogni menzogna e falsità; manipolando ogni fatto storico, in quanto la storia è solo una favola scritta dai vincitori, come documentato da un grande storico francese:
A Norimberga dovevano essere giudicati tutti i crimini di guerra, commessi da entrambe le fazioni, crimini ugualmente nefandi; come in ogni conflitto; invece della solita lugubre farsa: la vendetta dei vincitori sui vinti! VAE VICTIS!!!
A tanta putredine istituzional-masson-bolscevica:
DUCE RISORGI CHE TI PERDONIAMO!!!
NN1999
15 dicembre 2013 9:37
Il Sole24ore ha pubblicato ieri un altro articolo in cui descrive, dal suo punto di vista, le conseguenze della disgregazione del sistema euro.
Ecco il link (eliminate eventuali spazi bianchi):

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-12-11/piu-europa -meno-berlino-215152.shtml?uuid=ABm98Uj#navigation

Da più parti sento dire che la soluzione di tutti i problemi dell'Italia è uscire dalla moneta unica, ma finora non hanno mai spiegato il perchè. Ora tocca a loro spiegare le proprie ragioni.
francesco9244
14 dicembre 2013 16:09
.... e oltre questa refurtiva, questi partiti kanaglia, hanno trovato il modo di papparsi anche il 2 x 1000 della denuncia dei redditi di ancora troppi trinaricciuti e italidioti compresi!

Usque tandem ..... i forconi, o il popolo redento nella propria coscienza, non li tratteranno come si meritano, x queste loro continue infamie sulle lacrime e il sangue di sempre + sventurati sudditi di questi governi fantocci ai dictat delle logge bancarie UE?
savpg8801
14 dicembre 2013 13:11
.....“Non e' una truffa”, ha detto il presidente del consiglio dei ministri, .........
Le percentuali che il cittadino contribuente può optare di devolvere ormai a chiunque, sono belle e buone distorsioni dagli introiti dello stato. Queste scelte fanno diminuire il gettito.
Se il sottoscritto, poni caso, deve allo stato 1000, paga 1000 comunque, ma lo stato prende p.e. il 5‰(o il 2‰) e lo gira a chi il contribuente ha scelto
Pertanto lo stato effettua una partita di giro, perchè, vista la più o meno bontà della legge istitutiva al proposito, preleva dal versamento di imposta del cittadino e lo gira al destinatario, mancando ovviamente di incamerarlo.
Nulla di strano, quindi.
Lo strano è che è lo stato a rimetterci per il semplice motivo che, se non esistesse questa legge, lo stato incamererebbe a proprio vantaggio(vantaggio ovviamente del bilancio di noi cittadini) e potrebbe utilizzarlo per scopi , ad esempio, di riduzione del debito o costruzione di carceri o di case di riposo e molto altro.
Quindi il contribuente non guadagna nè ci rimette allo stato attuale delle cose.
A carico dello stato tutta la parte 8-5-2 ‰ o che altro, per favorire le attività proprie degli enti destinatari, ormai anche le bocciofile o altro dicono di averne diritto.
La demagogica ed illusoria menata dell'abolizione del finanziamento ai partiti direttamente dallo stato, col meccanismo della scelta dichiarativa del contribuente, è una bufala per il popolo. Questi contributi, ancorchè scelti e firmati, saranno solo una deviazione sempre a carico dello Stato.
Faccio un esempio premettendo l'ipotesi che il numero e gli importi delle dichiarazioni siano uguali alle precedenti:
Io, dalla mia dichiarazione, rilevo che devo pagare 1000. Bene, esempio il 5‰ che devolvevo a una onlus "X" ora la firmo con preferenza "Y" (es. i partiti, anzi mi sbilancio "il partito" così sanno pure per chi tifo, evviva la privacy), cioè non cambia nulla. Solo che io firmo una sola preferenza, quindi la distolgo da uno per darla ad un altro.
Poniamo, poi, il caso che io avessi deciso di dare l'8‰ alla Chiesa Cattolica, ma fossi nel dubbio di dare il 2‰ al partito x, come dovrei comportarmi? Non è previsto, al momento che si possa fare un pro-quota, cioè 6‰ alla Chiesa e 2‰ al partito della bistecca; tot.8‰.
Se lo do alla bistecca, lo stato risparmia il 6.
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Che trovata pazzesca... ammesso, poi, che il decreto venga definitivamente commutato in legge, dove i più pazzeschi altri deciditori, diranno la loro a seconda delle decisioni del pifferaio di turno.
savpg8801
14 dicembre 2013 10:23
Nord Corea; le bestemmie (per il mondo"quasi"intero, sono di opinioni(chissà di chi perchè sono colà bandite ufficialmente), attestanti la preferenza verso un regime dittatoriale ad unico "capone" piuttosto che subire le lotte di cento(o mille) cagnetti-capetti arrabbiati ed assetati di potere, inconcludenti e negative.
Mi ricorda molto le situazioni a cui sono sottoposti i popoli di altre realtà politiche.
NN1999
13 dicembre 2013 11:02
Sito ufficiale.

http://www.iforconi.it
NN1999
13 dicembre 2013 11:01
Anche questo (non conosco la testata).

(eliminate eventuali spazi bianchi)

http://www.wired.it/attualita/politica/2013/12/11/chi-sono-i -forconi-online/
NN1999
13 dicembre 2013 10:56
Articolo interessante.

(eliminate eventuali spazi bianchi)

http://espresso.repubblica.it/attualita/2013/12/12/news/calv ani-ecco-chi-e-il-nuovo-leader-dei-forconi-1.145966
savpg8801
12 dicembre 2013 16:16
Mi sembra di aver appreso che, togliendo il Senato nazionale, faranno "senati" locali alle regioni. Forse non alle 4 regioni a statuto speciale. Ma ne restano pur sempre 17.
Escono dalla porta e rientrano dalla finestra.
Stai a vedere che uscire dallo sporco e sciocco federalismo tanto invocato dalla Lega ed attuato in più comparti, tipo sanità comuni o altro (vedasi le autonomie impositive dei sindaci, o quelle dei ticket diversificati o altro ancora, cadremo in un peggiore federalismo multiplo. Cosa ci starebbero a fare una ventina di Senati e quanta gente ci caccerebbero dentro a moltiplicare i problemi di quello unico che c'è adesso ancora non ultimo quello delle paghe?
Il federalismo è un istituto egoistico e tribale , forgiato per difesa del proprio villaggio da interferenze altrui, un razzismo perfetto, un animalesco retaggio di marcatura del territorio.
Invece di progredire nell'uguaglianza fra i cittadini di uno stato (ancora non esteso di fatto alla globalità per cui ci vorrà ancora del tempo) di una uguale mutua assistenza per tutti, di un'equità fiscale e sociale, di una uguaglianza di tutti di fronte a qualsiasi fenomeno, legge compresa, di un diritto ad esistere, ad essere protetti, a campare dignitosamente ugualmente da Lampedusa alla Vetta d'Italia, invece poco di tutto ciò escludendo i doveri che già adesso sono ultimi in graduatoria e il cui lemma sta scomparendo; l'unità d'Italia si cerca da più parti di minarla.
NN1999, che si discuta e si decida fuori non è un sospetto; è realtà.
Però, al di là di ogni strumentalizzazione anche rasentante l'atto criminoso, terra terra bisogna considerare che per ogni legge, leggina o disposizione o conversione di decreti, se si discutessero diecimila emendamenti ogni volta in Aula ci vorrebbero mesi e mesi per ognuna approvazione. Per questo, visto con l'aspetto buono, tutto ciò che si discute e prepara fuori Aula, dai circoli politici alle segreterie, dai raduni o pranzi di lavoro in proprietà private o locali pubblici, dalle consultazioni mail o telefoniche o coi pizzini a finire alle commissioni o alle parlate nell'orecchio di singoli parlamentari con altri, si determina un sunto operativo che necessita solo di messa a punto e di finale varo approvativo in votazione.
Procedure da colpo di stato ufficiali non esistono, o meglio, all'infuori di nota marcia su Roma o di altri tentativi di golpe-Borghese, o altre manovre piduistiche conosciute, e nessuno potrà atteggiarsi a capo golpista, a meno che non sia un Barbarossa o un Giovanni dalle Bande Nere o un Principe tipo Il duca di Valentinois detto il Valentino, alias Cesare Borgia che convocò a Sinigaglia una quindicina di principi e signorotti locali che gli davano fastidio e "parlavano troppo" e li assassinò seduta stante (ovviamente non da lui stesso, ma dai suoi "lanzichenecchi") e si spianò la strada che tutti conosciamo, almeno fino alla sua prematura morte di poco dopo.
Le congiure, i complotti, le carbonerie sono tema di altri thread.
Qui siamo solo alla mercè di una massa di arrivisti operativamente innocui.
NN1999
12 dicembre 2013 15:15
Alcuni hanno affermato di voler cambiare come funziona il parlamento. Precisamente, mi sembra di aver letto che ci sarà una sola camera. Non hanno specificato se la camera superflua verrà completamente eliminata o svolgerà altre funzioni, non legislative. Il fatto che non si discute molto in Parlamento è fonte di preoccupazione. Il Parlamento è un luogo pubblico, e le discussioni devono essere pubbliche. Ancora più preoccupante è avere il sospetto che si discuta al di fuori di esso, anche al di fuori delle commissioni. Purtroppo non credo che ci siano norme specifiche che vietino assembramenti in luoghi privati, se non contrari alla legge. E questo è un altro punto, come si fa a stabilire se si sta tramando contro lo Stato? A tal proposito, esiste la procedura da seguire se un tizio qualsiasi si alza la mattina, beve un drink e una volta in Parlamento si dichiara re? Se c'è, ditemela.
savpg8801
12 dicembre 2013 9:24
From IVAN........“dichiaratoio”. Infatti MAI è avvenuto che i provvedimenti legislativi venissero decisi da dibattiti in aula; essi sono TUTTI frutto di discussioni avvenute precedentemente durante cene, o a riunioni di partito, o tramite un giro di telefonate private...............d ufficial(l)izzare decisioni prese già TEMPO PRIMA........
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Mi viene in mente un'assemblea di bilancio di notissima cooperativa di consumo, alla quale partecipai come delegato dei soci, per approvarne, appunto, il bilancio annuale.
Dopo lettura di pagine di numeri (ai quali io sono, peraltro, abituato) di S.P. e conto economico, e dopo una relazione del presidente, qualcuno dell'assemblea, ovviamente titolato quale socio, si provò ad eccepire qualche voce e, alla sua insistenza, fu severamente ripreso dalla dirigenza perchè """ormai"""" il bilancio era già stato redatto, la presenza del notaio c'era e ben pagata, si era in ultima convocazione e si voleva portare qualche modifica (!?!?) impossibile da realizzarsi anche per i termini che stavano per scadere. Cavolacci!! l'assemblea svilita a mero organo di ascolto. Bocca cucita e orecchie aperte.
L'assemblea di una società è il primo organo decisionale, ma, a quanto pare e "così fan tutti", de facto non lo è; prendere o lasciare.
Così è il Parlamento. Un parlottamento di individui pilotati e profumatamente pagati da noi popolaccio crocettaro che, in nome di questa presunta democrazia, stanno lì (quando ci stanno) a svernare, a sparare qualche critica, a leggere giornali o a pistolare sui telefonini, ad esibirsi spesso in modalità indecenti per far scena e basta. "Ed io pago".
Se proprio ci hanno convinti che questo sia il modo di andare avanti nella conduzione di un paese, si devono ricredere e "ci dobbiamo ricredere".
Se proprio la deve andare così, un centinaio di volonterosi parlamentari basta e avanza. Il resto, con tutto il loro seguito, a menar carriole e riparare buche stradali e li pagherei pure anche 5000 euro al posto di quello che prendono adesso per non far nulla, anzi spesso per rovinare le cose.
IVAN.
11 dicembre 2013 23:29
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• (da NN1999:) «A parer mio l'evento non è stato scontato perchè i parlamentari possono votare come vogliono...»


I guess you're joking, isn't?...
Una cosa è la TEORIA sul funzionamento degli organi istituzionali; ben altra cosa è invece il loro svolgimento DE FACTO.
Il Parlamento, più che “parlamento”, dovrebbe - più propriamente - essere denominato “dichiaratoio”. Infatti MAI è avvenuto che i provvedimenti legislativi venissero decisi da dibattiti in aula; essi sono TUTTI frutto di discussioni avvenute precedentemente durante cene, o a riunioni di partito, o tramite un giro di telefonate private.
Insomma, il Parlamento serve solo ad ufficiallizzare decisioni prese già TEMPO PRIMA in sedi extra-istituzionali. Nessuno che non sia nato ieri può negare quest'evidenza. La riprova sta nel costante assenteismo di deputati e senatori - che ovviamente non si perderebbero mai una seduta in aula...se davvero lì si discutesse di questioni ancora INCOGNITE (viceversa, mi immagino il presidente della Camera: “Colleghi parlamentari, oggi discutiamo della Fini-Giovanardi. Passo subito alla lettura delle 7500 pagine di dati statistici in merito...” Oh yeah, funziona senz'altro così, no?)
Idem nel caso in questione. E' verosimile credere sul serio che la decadenza del Silvio sia stata decisa “sul momento”, tramite votazione dall'esito imperscrutabile? Ma suvvia. Tutto era già deciso da 2 mesi, mancava solo il teatrino per l'ufficializzazione pubblica.
Il Parlamento è solo un DICHIARATOIO, come dicevo. Non si “decide” proprio NULLA, lì dentro (e men che meno la “Decadenza” di chicchessia).


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• (da NN1999:) «Io trovo assurdo che esista una legge che prevede la decadenza, o qualche altra misura, e che preveda che la parola definitiva spetti ai colleghi di chi è stato giudicato colpevole. In Italia vige il principio della separazione dei poteri e dare questa possibilità ai parlamentari 8ovvero ratificare o meno la conseguena del reato) è semplicemente anticostituzionale. Quella legge andrebbe modificata e prevedere la decadenza immediata, a giudizio concluso.»


Bene; in tal caso ti propongo una contro-questione:
SECONDO TE, TOTO' RIINA PUO' LIBERAMENTE CANDIDARSI ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO?
(p.s. Inutile dire che ovviamente è una domanda-trabocchetto...ma non è interessante la risposta in sè, quanto le IMPLICAZIONI che essa comporta.)


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• (da Sugar:) «Abbiamo cambiato i vertici, svecchiato i leader...ma che cambierà? A parole tutti bravi...ma qualcuno di voi crede che si potrà realizzare anche solo 1/10 di ciò che viene detto?»
• (da Sav:) «...propaganda capillare che ha cercato di imbonire gli ultimi creduloni innamorati della convincente figura dell'ultimo "rottamatore" che ne ha infiammato le brame.»


Matteo Renzi? Buon dio...Se ha intenzione di gestire l'Italia come ha gestito il comune di Firenze, stiamo freschi.
Ma d'altronde, ci sarà una ragione se il Potere ci presenta solo “volti nuovi” che sono l'esatta fotocopia dei burattini che hanno rimpiazzato.
(In proposito: avete notato che tra 700 parlamentari non ce n'è UNO che non sia asservito agli interessi dei potentati che l'hanno messo lì? Questo non vi fa sorgere dei sospetti sulla REALE voce in capitolo del popolo sulla scelta dei propri “rappresentanti”, al di là delle solite favolette su “libere elezioni democratiche”?)


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NN1999
11 dicembre 2013 10:57
Da IVAN:
"... , ma per l'importanza mediatica che è stata dedicata ad un evento così SCONTATO e INSIGNIFICANTE."

A parer mio l'evento non è stato nè scontato e nè insignificante. Non è stato scontato perchè i parlamentari possono votare come vogliono, e nemmeno insignificante perchè ancora oggi si pensa che è ancora accettabile che il politico possa agire contro la legge e ritenere tale comportamento insignificante, di scarso valore. Io trovo assurdo che esista una legge che prevede la decadenza, o qualche altra misura, e che preveda che la parola definitiva spetti ai colleghi di chi è stato giudicato colpevole. In Italia vige il principio della separazione dei poteri e dare questa possibilità ai parlamentari, ovvero ratificare o meno la conseguena del reato, è semplicemente anticostituzionale. Quella legge andrebbe modificata e prevedere la decadenza immediata, a giudizio concluso. Questo è un altro privilegio da eliminare.
savpg8801
11 dicembre 2013 9:32
From IVAN:
..........il periodo di Decadenza durerà ancora parecchi lustri. E' un motivo di cui rallegrarsi?
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Si perchè attrae e mi attrae seguire, step by step, dove andremo a finire: cioè al caos finanziario, politico, sociale, esistenziale, morale, religioso, occupazionale, consumistico, inquinante, produttivo ed europeo.
Persisterà solo il divertimento, l'ipocrisia, l'arrivismo, l'arroganza, la speculazione, l'egoismo, le feste, le crapulate, il sesso, il piacere, e la fame e la rabbia di molti.
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La politica sarà additata come primo elemento di distruzione e il secondo verrà attribuito ai milioni di omini(e di donnine) filopifferai guruinseguitori della politica stessa.
Mi affascina vedere come questo lungo gioco dell'oca andrà a finire.
Smetteremo, giocoforza, di alimentare tutti questi inseguimenti saputellistici, noi poveri elementi ectoplasmatici, di milioni di imbonitori opportunisti, anche quelli che ora mitragliano contro ai "vecchi" politici.
Questo stato di cose, anche determinato da chi ci ricama opinioni su opinioni, miliardi di parlotterie idiote dirette e massmediatiche, è solo l'inizio di una esasperazione che porterà ad aprire gli occhi veramente su questo passatempo ancora praticato da convinti crocettari ancora certi che urlare consensi tipo fans dei Beatles dei tempi andati, porterà loro qualche vantaggio.
Le astensioni sempre crescenti alle consultazioni politico-amministrative, lo dimostrano. L'affluenza di 2 o 3 milioni (su 50 milioni di italiani) alle primarie di stampo americanistico per la segreteria del PD non fanno regola perchè sono ste determinate da una propaganda capillare che ha ulteriormente cercato di imbonire gli ultimi creduloni innamorati delle, o meglio, della convincente figura dell'ultimo "rottamatore" che ne ha infiammato le brame.
La regola dei numerini di stampo gregario e mercenerio, visto che i fidenti ottengono sempre di meno, è destinata a divenire marginale, per far comprendere che credere in questa pletora di arrivisti (checchè promettano) è pura idiozia.
sugar magnolia
10 dicembre 2013 23:11
RICAMBIO AI VERTICI DEI PARTITI ITALIOTI

DS Renzi 38 anni
NCD Alfano 41 anni
FR d'Italia Meloni 40 anni
M5S ...vecchio leader di 65 anni ma nuovo partito
PM letta 46 anni

solo FI rimane col vecchio e ricchissimo capo carismatico (senza di lui vanno tutti a casa)

bene abbiamo cambiato i vertici, svecchiato i leader...ma che cambiera??
nulla perche' la cotenna della PA, delle Universita', degli Enti, della politica locale (regionale e comunale) e altro....sono tutte marce fino al midollo...e anche piu' giu'....la cosa pubblica e' vista slo come una occasione di munimgento della vacca....come possibilita' di arricchimento personale, persone che messe in aziende private nn sarebbero in grado neppure di fare i portieri di notte sono in qualche segreteria....a e' la gente e la rispettiva mentalita' di gestire la Res Publica che andrebbe cambiata

a parole tutti bravi

CAMBIAMENTO
ROTTAMAZIONE
SVECCHIAMENTO
TAGLIO DEI COSTI DELLA POLITICA DI 1 MILIARDI SUBITO
SUPERARE IL BICAMERALISMO PERFETTO
FARE IL SENATO DELLE REGIONI
META' PARLAMENTARI
MENO TASSE SUL LAVORO
MENO TASSE SUI GIOVANI
RIQUALIFICAZIONE DEL TERRIORIO

..e cosi'via...poteremmo continuare fino a domattina
ma qualcuno di voi crede che si potra' realizzare anche solo 1/10 di cio' che viene detto ??
si ??
ci credete ??...io no, non piu'...non credo piu' a nulla !!
IVAN.
10 dicembre 2013 22:16
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DECADENZA...O DEGRADO?
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• (Notizia:) Il 28/11 il Parlamento ha votato a favore della decadenza di Berlusconi dalla carica di senatore.
Il Silvio: «E' un colpo di stato, un lutto per la democrazia, un complotto di magistrati comunisti (ecc ecc)»
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Un piccolo appunto. Non sul fatto in sé, ma per l'importanza mediatica che è stata dedicata ad un evento così SCONTATO e INSIGNIFICANTE.

- SCONTATO:
Sapevano già anche i sassi che il Parlamento si sarebbe espresso a favore della decadenza; la votazione è stata una semplice PROFORMA.
Allora che senso ha trattare l'evento come se l'esito fosse un'incognita, tipo estrazioni della lotteria?

- INSIGNIFICANTE:
Espellere dal Parlamento lo gnometto non vuol dire proprio NULLA. Infatti metà dei parlamentari sono scagnozzi che ha piazzato lì proprio lui; quindi gli basta una telefonata per influenzare le decisioni delle Camere esattamente come se si trovasse ancora in aula.
Allora che diamine vorrebbe significare l'espressione “Interdizione dai pubblici uffici”? Che l'omino può continuare gli stessi maneggi di prima...con la sola differenza che ora non sarà più FISICAMENTE in aula? (Ecco; qui mi rammarico di non conoscere un modo forbito per dire “Grazie al cazzo!”)


A me non importa nulla che il Silvio sia senatore, o deputato, o pontefice, o presidente della Repubblica, o carcerato a Rebibbia;
ovunque si trovi e qualunque sia la sua carica, mi importa solo che lui (e chiunque come lui) non sia libero di fare disinvoltamente scempio di 60 anni di conquiste democratiche.
E la decisione di espellerlo dal Parlamento non ha modificato di una virgola la sua libertà d'azione in tal senso. Di questo fatto dovrebbero rendersene ben conto tutti quegli allocchi che mercoledì scorso festeggiavano per...non si sa bene cosa (forse per la decadenza del loro cervello, suppongo).


Quella che si è svolta mercoledì 28 è stata in effetti una “Decadenza”...ma non di una carica istituzionale, bensì una “decadenza” intesa come un periodo di DEGRADO sociale e culturale.
Degrado che riguarda la (lenta ma sistematica) sostituzione degli apparati democratici con gli apparati dittatoriali “invisibili” tanto cari a Licio Gelli. Un degradino oggi, un degradino domani...e quasi senza accorgercene, in meno di 20 anni ci siamo ritrovati sottomessi al programma della P2, ormai realizzato in ogni suo dettaglio (e non per modo di dire!)

Purtroppo i regimi mascherati da democrazie sono anche i più difficili da smantellare, poiché la loro azione oppressiva non è così violenta e appariscente da indurre il popolo a prendere coscienza della propria reale condizione.
Da questo punto di vista, un cileno sotto Pinochet era molto più “fortunato” di un italiano sotto il berlusconismo, poiché a parità di condizione (l'essere considerato solo un limone da spremere fino alla morte) un cileno aveva almeno le idee chiare sul suo status di oppresso, su CHI era il suo nemico, e su COSA doveva fare per combatterlo. Noi invece siamo ancora ridotti a festeggiare...il non-cambiamento delle cose. Come siamo disgraziati.

Morale: berlusca o non berlusca, la Cassandra dice che il periodo di Decadenza durerà ancora parecchi lustri. E' un motivo di cui rallegrarsi?


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francesco9244
8 dicembre 2013 18:05
DOMANI PRESIDIO IN TUTTA itaglia X FERMARE LA MANO ASSASSINA PARTITOKRATIKA
francesco9244
8 dicembre 2013 18:02
ANNO III ERA MASSON BOLSCEVICA
NN1999
6 dicembre 2013 16:21
Desidererei ricordare Nelson Mandela, imprigionato per circa trenta anni (ebbe l'ergastolo) per aver difeso i diritti degli uomini di colore.
IVAN.
4 dicembre 2013 23:41
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• (da Sav:) «...Il sistema comunista era sulla strada giusta; tutti uguali, tutti poveri con minimo di sostentamento, tutti lavoro per lo stato, niente libertà di opinione, ecc. ecc. Stavano bene? Io mi sono recato a suo tempo in paesi con tali regimi e ho avuto paura di non ritornare.»


Sav, è meglio precisare che il VERO “Comunismo” non l'ha mai visto NESSUNO.
Ho vissuto in Bulgaria, Russia, Polonia...e di “comunismo” (inteso come applicazione pratica COMPLETA dei princìpi di questa ideologia politica) non ne ho vista neanche l'ombra; ovunque io sia andato, ho visto solo dei governanti spingere il proprio popolo in un recinto, ed appiccicarci poi un cartello con scritto talvolta “Comunismo” e talvolta “Democrazia”. Cambia qualcosa, per coloro che stanno dentro quel recinto? (Pensa solo alla DDR, che si auto-definiva “democratica”: se solo ti avvicinavi ad un muretto, le Grenztruppen ti facevano la pelle. Alè. Viva la democrazia.)

Allora che senso ha basare le nostre analisi sulla banale contrapposizione tra “Comunismo” e “Democrazia”? Non solo è una visione riduttiva, ma è pure profondamente OTTUSA. Le analisi vanno fatte sui dati riscontrati “de visu”, e non sulle teorie “ideologiche” (che di per sé sono TUTTE belle & buone...finchè le valutiamo solo SULLA CARTA!)


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• (da Sav:) «Più che al conto della serva bisognerebbe ricondursi al conto del "buon padre di famiglia", dove la testa ce la metteva (nel bene e nel male) uno solo. Lo Stato è uguale, in grande, ad una famiglia da gestire; metodi e tecniche uguali...solo che manca UNA testa (non 1 milione di teste).»


In breve, dici che è una questione di “troppe teste a decidere l'economia familiare”?
Forse è così nella facciata APPARENTE della politica...ma a me sembra invece che DIETRO la politica a noi conosciuta, la “testa pensante” sia soltanto UNA.

Senza tirare in ballo teorie complottarde, è innegabile che esistano poteri extra-istituzionali che tirano i fili della “politica” a noi nota (quella “di facciata”, composta da parlamenti, premiers, Dx, Sx, berluschi, monti, letti, alfani & C).
E questo sistema di potere massonico ce l'ha sì una “testa” unica. (Votata al male, ma UNICA; non ci sono “contrasti decisionali” all'interno di questa élite, quando si discute di come inchiappettare il popolo.)

La prova è che la “crisi” in cui sta sprofondando la società moderna sta seguendo un PIANO PRECISO; insomma, non sono eventi casuali che si susseguono a cazzodicane solo perchè ci sono troppe teste in disaccordo tra loro sulle soluzioni da adottare per uscire dalla merda.

Nessun bipede senziente può negare né l'esistenza di poteri sovra-nazionali, né che la cosiddetta “crisi” che ci sta strangolando sta seguendo un preciso PIANO PREORDINATO - che è quello di far confluire le ricchezze dei singoli cittadini nelle tasche di pochi speculatori altolocati. Piano che - finora - sta riuscendo alla grande.


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• (da Sav:) «Inutile chiedersi come siamo arrivati a questo punto, ma è anche deleterio pensare che tutte queste teste in cooperativa possano risolvere alcunchè.»


Chiaro che no, se prendiamo per buono quanto detto sopra. Tutti questi “esperti” hanno il compito di ALLARGARE la crisi, e non di cercarne un rimedio.
Ciò è evidente da come FINGONO (sic!) di non vedere soluzioni che invece apparirebbero PALESI anche ad un bimbo di 10 anni...che fosse in BUONAFEDE.

La verità è che stiamo assistendo all'ennesima applicazione del Princìpio fondante con cui il Potere si auto-preserva da 10.000 anni, e cioè:
NELLE SITUAZIONI DI CRISI GLI SCIACALLI FANNO SEMPRE AFFARI D'ORO, A COSTO DI PROVOCARLE INTENZIONALMENTE.

Cambia solo la FORMA in cui questo Princìpio si manifesta, ma se riduciamo un QUALSIASI problema sociale al suo nocciolo, vediamo che TUTTE le crisi (passate et presenti) della società hanno in comune quest'ossatura di base. Gli esempi sono infinti.

Tutti gli omini di Potere sono al servizio di questo Princìpio. Non fanno eccezione i nostri “rappresentanti” attuali, che a PAROLE fanno dichiarazioni pro-popolo, ma nei FATTI si muovono in direzione del tutto opposta (arrampicandosi poi sugli specchi per mascherare l'inconciliabilità tra le loro Parole e le loro Azioni).
Ciò li obbliga ad ignorare le soluzioni più evidenti ai problemi, facendo regolarmente la figura degli incapaci...ma del resto, per loro è molto meglio passare per INCOMPETENTI piuttosto che passare per SCIACALLI.

Se prendiamo per buona questa versione della realtà, ogni evento che accade combacia alla perfezione.
Viceversa, qualsiasi altra versione - per quanto più “popolare” - lascia troppi punti inspiegabili.


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IVAN.
4 dicembre 2013 23:26
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• (da NN1999:) «Si è parlato di vendita di beni, e a dire la verità si discute di ciò da tempo.»


Oh, sono d'accordissimo; vendiamo il nostro patrimonio culturale a chi può prendersene cura (...tanto si sa che coloro che hanno il capitale per comprarselo sono personcine oneste e responsabili, no?)

Eh, buon dio. Giusto 2 giorni fa a Pompei si è verificato l'ennesimo crollo per incuria. Moreover: Il Po sembra una discarica pubblica, gli asfalti si sbriciolano, le imprese chiudono a causa delle troppe tasse, le persone si suicidano perché perdono il lavoro, in Sicilia manca l'acqua potabile, i terremotati di L'Aquila vivono ancora nei containers, si tagliano i fondi per Istruzione, Ambiente e Sanità...
...e in tutto questo il salvatore della patria, l'unto del Signore, il più grande statista del secolo, voleva stanziare 6 MILIARDI DI EURO per costruire uno stupido ponte che non serve a niente e a nessuno. Wow. non c'è che dire, proprio un alto senso di responsabiilità nel riconoscere i problemi prioritari della Nazione. (A proposito: complimenti a quelli che hanno manifestato contro la sua espulsione dal Parlamento, eh?)

Questa menata delle “privatizzazioni” dei beni pubblici è una solenne fregatura.
Diffatti, CHI può permettersi di aggiudicarsi i beni pubblici che il Governo vorrebbe mettere all'asta? I poveri cristi, oppure i soliti noti?
Risposta scontata, immagino. La “privatizzazione” sarebbe solo una scusa per consentire ai pescecani di impossessarsi UFFICIALMENTE di ciò che già gestiscono UFFICIOSAMENTE (vedi RAI, ad esempio).

Se passa questa proposta di legge (e ci si sta avvicinando a grandi passi) finiamo tutti nella merda peggio che adesso.
Non è detto che il popolo si possa “opporre” ad una simile inculata...ma almeno la deve riconoscere per quella che è: una INCULATA, e non “una assennata soluzione voluta dai politici per il nostro benessere”.


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• (da NN1999:) «Sembrerebbe che all'improvviso si è scoperto che gli italiani sono ricchi. Conseguenza del social drag è anche la modifica delle nozioni di ricco e di proprietà. Oggi si viene considerati ricchi anche se si possiede solo la casa di abitazione, o se si posseggono poche migliaia di euro in banca. La conseguenza è che di fronte allo Stato saremo tutti uguali, tutti ricchi, mentre spetterà ai singoli cittadini dimostrare che la reale situazione è ben altra. L'estensione del principio "tu sei più ricco di quello che fai intendere" a tutti i cittadini diventa realtà, e la promessa di farci diventare tutti ricchi si è avverata. Mi sorgono, quindi, dubbi che determinati parametri ufficiali siano fasulli.»


Chiaro. E' un po' come la furbata del tasso di inquinamento nell'aria: basta alzare il parametro di Soglia Minima dei rilevatori, ed all'improvviso risulta che l'aria è sanissima...e così la “emergenza inquinamento” è rientrata come per magia (ma intanto, per qualche strano motivo, la gente continua ad ammalarsi lo stesso).

Idem avviene per la cosiddetta “soglia di povertà”: «Possiedi 10 euro? Allora non sei povero, lo dice il nostro parametro di povertà, che abbiamo fissato a 8 euro come soglia minima.»
Cazzo; sono un nababbo e non lo sapevo. E dire che stavo in coda alla mensa della Caritas, come un qualsiasi pezzente che possiede solo 8 euro. Meno male che i miei amati rappresentanti mi hanno illuminato sul mio reale status sociale; da adesso mi do alle spese pazze! Crepa d'invidia, Bill Gates!
(Però mi sorge un dubbio: non sarà che mi conviene mettere da parte una monetina da 20 cent, nel caso che la soglia della ricchezza dovesse abbassarsi ancora?...)


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savpg8801
3 dicembre 2013 18:47
Se ho ben capito, ma non ne sono certo dato che si traggono delle conclusioni che appaiono, a dir poco, sovrannaturali, il tutto si ricondurrebbe al deterioramento dello "Stato sociale". Ma cos'è lo Stato sociale?
Lo stato deve essere "sociale" per definizione, cioè cura gli interessi della società umana dei cittadini e delle loro espressioni anche giuridiche.
Dunque è lo Stato che si è deteriorato?
Visto da ogni sorta di osservatori lo Stato è sempre in progressione negativa di malgoverno, di malasanità, di mal welfare, di mal-occupazione, di mal tutto.
La soluzione di cavare tutto è bella e molti l'hanno già ventilata. Guarda il genovese e precedenti disfattisti di molta specie.
Il sistema comunista era sulla strada giusta; tutti uguali, tutti poveri con minimo di sostentamento, tutti lavoro per lo stato, quindi far pagare tasse sarebbe stata una partita di giro, niente sindacati, associazioni per la tutela dei diritti, niente informazione (a volte sarebbe auspicabile anche in altri regimi) niente libertà di opinione, ecc. ecc. niente di niente. Stavano bene? Io mi sono recato a suo tempo in paesi con tali regimi e ho avuto paura di non ritornare.
E qui da noi vi sono ancora numerosi che vorrebbero nostalgicamente comportarsi come quei sinistri. Ho già capito che, mascherati per democratici (e mi devono spiegare meglio cosa vogliono apparire con questi appellativi) intendano ricondursi a quanto, ormai in molte realtà, finito, cioè una oligarchica nomenklatura (che tutto può, ricca, potente) e una miriade di omini tutti uguali con capitali e ricchezze redistribuite.
Non che il contrario sia acqua di rose a causa di cattiva conduzione, ma essere come inquadrato in detti regimi è svilimento della persona e di tutto ciò che ne è corollario.
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