Commenti
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IVAN. 18 dicembre 2013 22:48
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VIVA IL NUOVO!
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(Prima dichiarazione di Matteo Renzi dopo la nomina di capo
del PD:) «Restiamo ribelli, faremo un patto con Letta di 15
mesi!»
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WoW. Il nuovo capintesta del PD parte subito col piede
giusto: con una contraddizione in termini da manuale. (Tanto
valeva che dicesse: «Vogliamo onestà in politica,
nominiamo Provenzano ministro della Giustizia!»)
Non so proprio come il fantasioso Matteo riesca a conciliare
l'“essere ribelli” col “sostenere Letta”...comunque
lo ringraziamo per averci dimostrato fin da subito di che
pasta è fatto.
(Date retta al profeta: quest'uomo darà grandi
soddisfazioni agli amanti del trash!)
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IVAN. 18 dicembre 2013 22:46
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• (da NN1999:) «M5S e Forconi...Avendo così tante cose
in comune, la conseguenza politicamente logica è aspettare
che i due movimenti si accorgano di essere una coppia
predestinata e raggiungere l'unico obiettivo che entrambi
gli schieramenti di governo si prefiggono: uscire
dall'Euro.»
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“Uscire dall'Euro”. E perché? Io la trovo una questione
priva di senso.
Il dibattito “Euro sì/Euro no” è del tutto FUORVIANTE,
poiché non tocca affatto il nocciolo del problema.
Se si esce dall'Euro MA nel contempo si lascia inalterato il
perverso sistema di regole & personaggi che gestiscono la
Moneta, l'intera operazione si riduce semplicemente a
sostituire la vaselina con il burro. Ma sempre nel culo ce
lo ritroviamo. Quindi cosa cambierebbe?
Allora il problema non è “Euro sì o Euro no”, bensì
rifondare il sistema di gestione della Moneta QUALUNQUE SIA
LA VALUTA IN VIGORE.
In tal senso, allora pure tenerci l'Euro andrebbe benissimo.
Perciò è inutile accanirsi solo sulla annosa questione
“Euro sì/Euro no”, che di per sé non conduce proprio a
NULLA. Corrisponde al famoso “guardare il dito quando il
dito indica la luna” - ovvero la ristretteza di vedute
degli stolti. Basta con gli scrutatori di dita, santo
cielo!
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NN1999 17 dicembre 2013 10:28
Io ho la vaga sensazione che piano piano stiamo ritornado
alla prima repubblica quando i partiti erano i proprietari
dello Stato. Mi ricordo che allora tutto veniva fatto per
il nostro bene e se non ti andava bene ti invitavano a
tapparti il naso ed a ubbidire. Dopo due decadi siamo allo
stesso punto, tappiamoci il naso e ubbidiamo. Questo
Parlamento l'abbiamo eletto con una legge maggioritaria che
non è in grado di generare una maggioranza in entrambe le
Camere. La dichiarazione di incostituzionalità di una parte
della norma non ha fatto altro che mettere in evidenza che
l'attuale maggioranza si è formata come se i parlamentari
fossero stati eletti con il sistema proporzionale. La
domanda che mi sorge spontanea è: questi parlamentari ci
rappresentano? Io direi di sì, li abbiamo, ehm..., scelti
noi. Questo Governo ci rappresenta? Io direi di no. Non lo
abbiamo scelto. Ma tant'è, siamo in una situazione di
emergenza e bisogna tapparsi il naso. Una situazione di
emergenza meramente contabile sembrerebbe. Si perde
tantissimo tempo a discutere se è meglio o no far pagare
cinque euro in più o in meno di tasse sulla prima casa.
Sebbene io sono contrario a qualsiasi tassazione della casa
di abitazione, non avrei fatto obiezione ad una sua
reintroduzione, basta tapparsi il naso. Si perde tempo,
perchè non sanno cosa fare. Si perde tempo perchè
politicamente è vantaggioso così. Si perde tempo sperando
di trovare il biglietto vincente prima o poi.
Dall'altro lato ci sono Grillo e i Forconi. Il movimento di
Grillo e i Forcono sono due entità distinte con alcune
caratteristiche comuni: entrambi raccolgono incazzati,
entrambi ritengono che i problemi ce li crea l'Europa,
entrambi - chi prima chi dopo - vogliono cacciare i deputati
e i senatori dal Parlamento, ecc. ecc. Grillo sta perdendo
una grande occasione non barattando la restituzione dei
rimborsi elettorali con una nuova legge elettorale. Quelli
là stanno perdendo tempo e Grillo si sta trasformando in
una perdita di tempo anche. Le battute prima o poi
terminano. I Forconi sono riusciti a farci manifestare in
tutta Italia, sebbene in ritardo. Ma non sono un semplice
movimento di incazzati, sono un partito politico non ancora
registrato. La manifestazione del 9 dicembre si potrebbe
trasformare in una ulteriore perdita di tempo. Avendo così
tante cose in comune, la conseguenza politicamente logica è
aspettare che i due movimenti si accorgano di essere una
coppia predestinata e raggiungere l'unico obiettivo che
entrambi gli schieramenti di governo si prefiggono: uscire
dall'Euro.
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savpg8801 17 dicembre 2013 9:23
A seguire sugli ultimi ragionamenti e che condivido appieno,
salvo altre molteplici ragioni che ne preludono o seguono,
il sunto della pecora di IVAN, e il suo finale
mah...nell'ultimo suo post sono raccapriccianti se dovessimo
estendere dette conclusioni almeno (democraticamente) a
molti grandi numeri.
Tutto il Popolo, quindi, conosce o è consapevole(termine di
moda non solo per far tacere l'utente finale, ma,
maggiormente, per far stare tranquillo chi impone o comanda)
di essere PECORA consenziente o avulsa.
Questo semplice esame non risolve alcunchè.
Adesso è di moda indicare ed evocare la "crescita" quale
risoluzione di tutti i nostri mali dovuti alla crisi. Queste
parole sottintendono la ricerca di un "alibi" da parte del
potere, ancora una volta delegando a tutto ciò che non è
pubblico la responsabilità delle cadute nel baratro.
Infatti il sistema pubblico non può crescere come intendono
e predicano (se capissero come vanno le cose non lo
direbbero) i responsabili economici mondiali ed in Europa
Draghi stesso.La "crescita" che mai nessuno sa dire cosa
effettivamente essa sia, presume che sia sostenuta da una
globale, forte, domanda affinchè possa essere stimolata una
serie di componenti che attuino una crescita; economica,
finanziaria,occupazionale, dei consumi ecc. e che si scontra
con il fatto che il popolo, avendo o avendo avuto già più
del necessaro e strettamente indispensabile, ha avuto ben di
più da induzioni socio-economiche ed ora si trova monco di
questo surplus.
Il sistema pubblico è sì cresciuto, ma in tutte cose
negative quali spese, persone, consulenze, opere mai portate
a compimento, malversazioni, capacità di mai decidere,
lotte di classe e di potere, introduzione di imposte e tasse
in continuazione, ecc.ecc.ecc..
E se il popolo, bi-specie di pecora, avesse studiato qualche
anno diritto pubblico si può pensare che sarebbe servito a
qualcosa?
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IVAN. 17 dicembre 2013 0:58
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CHI PECORA SI FA...
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• (da Sav:) «...tutto ciò che ne deriva, validato da
persone elette o delegate da altre uguali, non promette
niente di buono o di non-opportunistico di quanto sarebbe se
le decisioni fossero prese dal popolo stesso in prima
battuta. Questo proprio perchè il popolo non è in grado di
prendere decisioni tecniche per lo scopo pubblico.»
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Chiaro. E per questo che esiste il concetto di “delega
della rappresentanza politica” (ovvero, l'affidare il
compito di decidere ad un rappresentante in teoria “più
competente” di un comune cttadino su specifiche materie
tecniche).
Anche questo concetto è nato con nobili intenti sociali;
purtroppo col tempo è degenerato in ABUSO (“Mi hai
delegato in tua vece, e adesso ne approfitto per fare i miei
comodi”).
Inoltre, col tempo si sono consolidati certi perversi
meccanismi sociali per cui oggi NON è più possibile
revocargli la delega e riappropriarci delle nostre
responsabilità politiche per gestirle in prima persona.
In pratica, i delegati si “auto-delegano” da soli il
compito di rappresentarci, CON O SENZA IL NOSTRO ESPLICITO
PERMESSO. E così sfuma la nostra possibilità di
“ricattarli” attraverso il minacciare di ritirargli la
nostra delega qualora si rivelassero indegni della fiducia
che avevamo riposto in loro.
Questo discorso può sembrare una ovvietà, eppure dobbiamo
sempre ricordare i PRINCÌPI ORIGINARI che stanno alla base
del patto sociale tra Cittadini e Rappresentanti
politici.
Poiché molto spesso noto che un cittadino accetta il
sistema di cose in cui vive solo perché...DA QUANDO E' NATO
VEDE CHE ESISTE e tanto basta, senza interrogarsi sulla sua
origine o sui motivi per cui questo sistema funziona in un
dato modo.
Una riprova di questo fatto è che la maggioranza dei
cittadini ignora quasi totalmente i meccanismi degli
apparati istituzionali in cui vive quotidianamente. Ignora
ad esempio:
- La differenza tra Maggioritario e Proporzionale;
- La distinzione tra Senato e Camera dei Deputati;
- Gli articoli della Costituzione;
- La differenza ideologica tra Destra e Sinistra;
- Il funzionamento del Porcellum per l'assegnazione dei
Seggi su base regionale;
- La divisione dei Poteri (esecutivo, legislativo e
giudiziario) e da quali Organi sono rappresentati;
- La differenza tra Codice Civile e Codice Penale;
- Il funzionamento delle banche e del sistema monetario in
generale;
- Gli iter di un Referendum;
- Gli specifici compiti delle varie cariche istituzionali
(dal Presidente della Repubblica agli assessori delle
amministrazioni locali);
...etc etc.
Nulla di strano, perciò, che chi ignora queste cose si
metta DA SOLO in condizioni di SUDDITANZA rispetto a chi
invece si è preso il disturbo di INFORMARSI su tutte le
“noiose” cosine sopraelencate (e che solo per questo
fatto ottiene la nomina di “delegato” ad occuparsene in
vece di coloro che sono troppo pigri per informarsene a loro
volta).
Cosa possiamo dedurre da queste osservazioni?
Varie cose. In primis, l'assoluta veridicità del proverbio
“Chi pecora si fa, il lupo se la mangia”.
Ma anche in quel caso, c'è una bella differenza tra una
“pecora” che all'occorrenza tira fuori gli artigli, e
una “pecora” che invece si getta spontaneamente tra le
fauci del lupo senza nemmeno accorgersene. E dopo dà la
colpa al lupo se si ritrova spolpata per benino. Mah.
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francesco9244 16 dicembre 2013 2:01
ANNO III ERA MASSON BOLSCEVICA o della "Bestia"
Quanto detto in 2 post precedenti, sono solo servili
sproloqui di logorroici triti panegirici al potere, anche a
quelli più aberranti e ai suoi apparati, che sono i cani da
guardia a tutela dell'ignobile prevaricazione dell'uomo
sull'uomo, che ne caratterizza ogni sua forma!
Al punto da giustificare anche le più infami e devastanti
ideologie mai sorte contro l'uomo; che hanno in loro stesse
radice e genesi del male assoluto, quale quella
comunista
Sono ben documentate tutte le sue degenerate implicazioni;
dove ha prevalso questa lebbra, ha portato universalmente
solo orrore, corruzione, disperazione, persecuzione,
miseria, sangue e morte.
Ora ulteriormente degenerate con l'immondo connubio di
queste metastasi con le criminali logge masson sioniste,
espresse in questi governi fantocci di loro turpi sicari e
del golpista satrapo fra masson stalinista dei papponi PCI
...... PD/MPS a delinquere e prostituti accodati, che
devastano con scellerate politiche asservite questo feudo
ormai nelle grinfie delle fameliche mafie UE BCE FMI, con
ogni forma di inganno e menzogna, non ultima la bufala di
Letamov sulla fine del finanziamento di dette cosche
......... dal 2018!(???)
Rinnegati maramaldi che verranno sepolti dalla storia, con
tutto il loro abominio, quale feccia dell'evoluzione
umana!
Solo androidi moralmente degenerati , possono portare avanti
i soliti slogans: "che sono solo compagni che sbagliano!"
Ormai i tempi sono maturi affinchè i popoli possano
prendere sempre + coscienza contro ogni forma di delega, ma
reggersi con esponenti scelti solo x specifiche competenze,
che governino la res pubblica come un normale consiglio di
amministrazione, soggetto a rendere conto agli azionisti di
riferimento: il reale POPOLO SOVRANO!
SOLO LA CONOSCENZA DELLA VERITA' CI RENDERA' LIBERI DA
QUESTI REALI DEMONI CHE INCARNANO LA"BESTIA SELVAGGIA" E
LORO TURPI PAPPON-SERVITORI! (perifrasi evangelica)
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savpg8801 15 dicembre 2013 20:50
From IVAN:
..Insomma, la questione non è cambiare un apparato sociale
con un altro “teoricamente migliore”; la questione è
fare in modo che, qualunque apparato sociale sia in vigore,
sia gestito da persone oneste e responsabili.
In quel caso, non si porrebbe nemmeno la questione di
“fare riforme”, poiché QUALSIASI sia l'apparato in
vigore, esso funzionerebbe bene lo stesso........
Già, il ragionamento congiunto, quasi Konradpopperiano,
pacato e costruttivo, mi fa contento perchè il sunto
generale sta proprio nell'essenza del sistema, nella
esasperata definizione, non di un sistema elettorale al
posto di un altro o di altri, ma proprio nel sistema
stesso.
Il sistema elettorale prevede la decisione di comuni persone
UGUALI (in quanto, proprio, PERSONE prese da quel novero) a
quelle che andranno a rappresentarli.
Abbiamo analizzato che tutto ciò che ne deriva, validato da
persone elette o delegate da altre uguali non promette
niente di buono, di eccezionale, di non-opportunistico di
quanto sarebbe se le decisioni (in definitiva, leggi)
fossero prese dal popolo stesso in prima battuta.
Questo proprio perchè il popolo, non visto in senso
dispregiativo, ma, in senso realistico, non è in grado di
prendere decisioni tecniche, capaci, importanti per lo scopo
pubblico e non per le proprie tasche, e tramutarle in leggi
per il sublime scopo comune, sicome Qualcuno ci ha detto di
crescere, moltiplicarci e di aggregarci.
Questo stato deriva dal dettato costitutivo che sancisce e
definisce il Popolo come sovrano, principe, intoccabile. Una
sorta di reazione costituente per dare a qualcosa, che non
sia un solo Capo a cui tutto ricondurre ed entità solo da
osannare per l'illuminazione che ne contraddistingue le
gesta, una potenzialità dirigente.
Quindi, a chi dare il potere se non al Popolo? Visto che il
Potere (e mi piacerebbe sentire anche qualche definizione
sul "potere", ma non cosa esso sia, bensì del perchè quasi
etologico del viscerale richiamo che esso accende e suscita
in animali e persone) è una caratteristica innegabilmente
ambìta quasi da tutti, e non potendosi esercitare da tutti,
ecco il presentarsi forzatamente il dilemma: facciamo un bel
numero di nostri delegati e noi ce ne laviamo le mani. Essi
poi decideranno al posto nostro.
Ma come s'è detto costoro provengono dalle stesse fila.
Si sa che un qualsiasi individuo nasce con lo spirito di
leader (non proprio "lader") o di succube (teorie di
illustri filosofi).
Si sa anche che ognuno è leader perlomeno di se stesso,
quindi tutti abbiamo la prosopopea leaderista in testa.
Poi, alla resa dei conti, chi più dà mazzate puntute in
testa agli altri, vince (altro concetto che nella vita
bisogna sempre vincere, aver successo, superare gli altri
ecc.) , chi più parla, vince; chi più imbonisce, vince;
chi più esercita logomachie convincenti, vince.
Ma qualità vincenti sotto questi aspetti, non bastano a
vincere nei luoghi dedicati dove serve ben altro che vincere
le becere lotte di parte.
From IVAN:
Sicuramente: .....chi dice di voler “fare il bene del
popolo” cambiando un apparato sociale ma SENZA CAMBIARE LE
PERSONE CHE LO GESTISCONO, è in chiara malafede.....
Se eufemisticamente così si possa definire un pensiero che
andrebbe visto sotto una luce di sovvertimento dovuto, direi
che non ci si può aspettare di meglio se non da un radicale
mutamento, sin dalla base.
Il capo di una tribù di macachi proviene da essi, anche se
forse ha i denti più acuti, ma è pur sempre un macaco.
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IVAN. 15 dicembre 2013 18:32
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IDEOLOGIE & PERSONE
(L'inganno delle cosiddette “riforme” degli apparati
sociali)
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• (da Sav:) «Che si discuta e si decida fuori dal
Parlamento non è un sospetto; è realtà. Però, al di là
di ogni strumentalizzazione anche rasentante l'atto
criminoso, terra terra bisogna considerare che per ogni
legge, leggina o conversione di decreti, se si discutessero
diecimila emendamenti ogni volta in Aula ci vorrebbero mesi
e mesi per ognuna approvazione. Per questo, visto con
l'aspetto buono, tutto ciò che si discute e prepara fuori
Aula determina un sunto operativo che necessita solo di
finale varo approvativo in votazione.»
____________________________________
Osservazione corretta: “Visto con l'aspetto buono”.
Infatti il presentarsi in Parlamento con le decisioni già
pronte non è un “male” in sé (anzi, è assolutamente
NECESSARIO per sveltire i tempi decisionali delle Camere;
diciamo che per i parlamentari corrisponde al “fare i
compiti a casa”).
Diventa un “male” quando coloro che approntano queste
decisioni in sedi extra-parlamentari NON sono persone oneste
e responsabili.
Quindi, come sempre, non sono le tecniche istituzionali o le
ideologie a dover essere giudicate, bensì sono le PERSONE
che di volta in volta le gestiscono.
Demonizzate o auspicate che siano, le ideologie sono
NEUTRALI, di per sé. L'attenzione va sempre focalizzata
sulle PERSONE che ne gestiscono la loro applicazione nella
pratica.
Questo va compreso molto bene, poiché è il fondamento
della Critica Obiettiva.
Facciamo alcuni esempi:
- Si invoca tanto l'abilizione del Porcellum. Perché? Cosa
migliorerebbe col cambiare un sistema elettorale con un
altro...se tanto i candidati votabili rimangono gli stessi
sciacalli di prima?
Supponiamo che i candidati siano persone oneste e
competenti; in quel caso, chi avrebbe da ridire contro il
Porcellum?
Allora, il vero problema non è il Porcellum o il
Mattarellum o il Tuasorellum; il vero problema sono le
PERSONE FINALI che ne usufruiscono (e a cui tornerebbe
comodo QUALUNQUE sistema elettorale sia in vigore).
- Il Comunismo, sulla carta, è un'ottima ideologia; peccato
che le PERSONE che storicamente si sono (auto)proclamate
fautori di quest'ideologia fossero interessati a ben altro
che al pensare al bene del popolo a cui l'hanno imposta. Ma
la colpa dei regimi oppressivi in Russia, Cina o DDR non è
del “Comunismo”, bensì delle PERSONE che lo hanno
applicato (male) solo in funzione dei propri scopi
meschini.
- Persino il Federalismo, se fatto da gente con la testa,
potrebbe essere un'ottima cosa; ma se viene fatto da
cialtroni come Bossi, Calderoli, Borghezio & C, il
Federalismo diventa una porcata da schivare come la peste.
Ma la colpa non è del “Federalismo” in sé, che è una
ideologia NEUTRA (e come tale, può essere applicata per
scopi propositivi oppure malsani).
- Abolire una Camera parlamentare? Può essere un bene
oppure un male; al solito, dipende dalle teste a cui è
affidato questo proposito. (In questo caso, le “teste”
che hanno avanzato la proposta mi sembrano parecchio MARCE,
per cui l'idea di abolire una Camera puzza di solenne
fregatura da bocciare in partenza. Se ne potrebbe discutere
solo se la proposta venisse lanciata da persone più
responsabili).
- Ritornare a produrre energia col Nucleare. Si può fare,
se la cosa fosse gestita da una commissione di esperti
competente e disinteressata...ma finché la proposta di
tornare al Nucleare proviene da balordi come Berlusconi,
Scajola e Prestigiacomo (genta alla quale non affiderei
neanche la gestione di una pila Duracell), ogni discorso sul
Nucleare va bocciato in partenza.
Insomma, la questione non è cambiare un apparato sociale
con un altro “teoricamente migliore”; la questione è
fare in modo che, qualunque apparato sociale sia in vigore,
sia gestito da persone oneste e responsabili.
In quel caso, non si porrebbe nemmeno la questione di
“fare riforme”, poiché QUALSIASI sia l'apparato in
vigore, esso funzionerebbe bene lo stesso.
Morale: chi dice di voler “fare il bene del popolo”
cambiando un apparato sociale ma SENZA CAMBIARE LE PERSONE
CHE LO GESTISCONO, è in chiara malafede. Rimandate le
proposte al mittente senza comprare nulla da lui.
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francesco9244 15 dicembre 2013 15:55
ANNO III ERA MASSON-BOLSCEVICA o della "Bestia"
ELIMINARE I TIRANNI NON E' DELITO! (detto biblico)
Di fronte a questo totale degrado delle + elementari
parvenze di democrazia da parte questo liberticida e cruento
regime di polizia fiscale masson bolscevico, l'unica
speranza che rimane a noi sventurati sudditi è che sorga da
questi movimenti di ribellione in atto, un vero leader
carismatico, l'uomo forte del destino; che ci riscatti da
tutti questi immondi parassiti partitokratci a
delinquere!
Infatti non vedo altra possibilità di riscatto/presa di
coscienza, da parte dei popoli italioti, ormai totalmente
condizionati/decerebrati da tutti i media sussidiati di
regime.
Qualsiasi altro dispotismo a tanta degenerazione
istituzionale e non possiamo aspettarci altro, non potrebbe
essere peggiore + cruento e odioso di codesta subdola,
liberticida, soffocante dittatura mafio-masson-bolscevica!
Infatti questi ignobili parassiti partitokratici, luride
zecche, sono talmente becere, oltre che infami, da portarci
all'annientamento; in contrasto con ogni legge elementare
di natura: dove il parassita non tende mai a distruggere
l'ospite, in quanto indispensabile alla sua
sopravvivenza!
Queste emerite teste di minchia bocconiane e loro androidi
prestanomi sinis.. onzi, si sono accorti solo ora della
legge di Laffer; che indica, oltre una certa soglia di
predazione, il gettito del pizzo fiscale diminuisce, come è
di fatto!
Sfanculiamo questi turpi servi e sicari masson-bolscevici,
mortifere marionette delle mafie bancarie UE, i loro reali
Burattinai.
Questi demoni, sono sempre gli stessi rettiliani predatori
dell'antesignana Società delle Nazioni, che negli anni 30
strangolava il popolo tedesco, prima che venisse riscattato
e redento da artefici, x questo, prima dovettero essere
annientati e poi demonizzati all'estremo, da tutti i media
asserviti, con ogni menzogna e falsità; manipolando ogni
fatto storico, in quanto la storia è solo una favola
scritta dai vincitori, come documentato da un grande storico
francese:
A Norimberga dovevano essere giudicati tutti i crimini di
guerra, commessi da entrambe le fazioni, crimini ugualmente
nefandi; come in ogni conflitto; invece della solita lugubre
farsa: la vendetta dei vincitori sui vinti! VAE VICTIS!!!
A tanta putredine istituzional-masson-bolscevica:
DUCE RISORGI CHE TI PERDONIAMO!!!
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NN1999 15 dicembre 2013 9:37
Il Sole24ore ha pubblicato ieri un altro articolo in cui
descrive, dal suo punto di vista, le conseguenze della
disgregazione del sistema euro.
Ecco il link (eliminate eventuali spazi bianchi):
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-12-11/piu-europa
-meno-berlino-215152.shtml?uuid=ABm98Uj#navigation
Da più parti sento dire che la soluzione di tutti i
problemi dell'Italia è uscire dalla moneta unica, ma finora
non hanno mai spiegato il perchè. Ora tocca a loro spiegare
le proprie ragioni.
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francesco9244 14 dicembre 2013 16:09
.... e oltre questa refurtiva, questi partiti kanaglia,
hanno trovato il modo di papparsi anche il 2 x 1000 della
denuncia dei redditi di ancora troppi trinaricciuti e
italidioti compresi!
Usque tandem ..... i forconi, o il popolo redento nella
propria coscienza, non li tratteranno come si meritano, x
queste loro continue infamie sulle lacrime e il sangue di
sempre + sventurati sudditi di questi governi fantocci ai
dictat delle logge bancarie UE?
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savpg8801 14 dicembre 2013 13:11
.....“Non e' una truffa”, ha detto il presidente del
consiglio dei ministri, .........
Le percentuali che il cittadino contribuente può optare di
devolvere ormai a chiunque, sono belle e buone distorsioni
dagli introiti dello stato. Queste scelte fanno diminuire il
gettito.
Se il sottoscritto, poni caso, deve allo stato 1000, paga
1000 comunque, ma lo stato prende p.e. il 5‰(o il 2‰) e
lo gira a chi il contribuente ha scelto
Pertanto lo stato effettua una partita di giro, perchè,
vista la più o meno bontà della legge istitutiva al
proposito, preleva dal versamento di imposta del cittadino e
lo gira al destinatario, mancando ovviamente di incamerarlo.
Nulla di strano, quindi.
Lo strano è che è lo stato a rimetterci per il semplice
motivo che, se non esistesse questa legge, lo stato
incamererebbe a proprio vantaggio(vantaggio ovviamente del
bilancio di noi cittadini) e potrebbe utilizzarlo per scopi
, ad esempio, di riduzione del debito o costruzione di
carceri o di case di riposo e molto altro.
Quindi il contribuente non guadagna nè ci rimette allo
stato attuale delle cose.
A carico dello stato tutta la parte 8-5-2 ‰ o che altro,
per favorire le attività proprie degli enti destinatari,
ormai anche le bocciofile o altro dicono di averne
diritto.
La demagogica ed illusoria menata dell'abolizione del
finanziamento ai partiti direttamente dallo stato, col
meccanismo della scelta dichiarativa del contribuente, è
una bufala per il popolo. Questi contributi, ancorchè
scelti e firmati, saranno solo una deviazione sempre a
carico dello Stato.
Faccio un esempio premettendo l'ipotesi che il numero e gli
importi delle dichiarazioni siano uguali alle precedenti:
Io, dalla mia dichiarazione, rilevo che devo pagare 1000.
Bene, esempio il 5‰ che devolvevo a una onlus "X" ora la
firmo con preferenza "Y" (es. i partiti, anzi mi sbilancio
"il partito" così sanno pure per chi tifo, evviva la
privacy), cioè non cambia nulla. Solo che io firmo una sola
preferenza, quindi la distolgo da uno per darla ad un
altro.
Poniamo, poi, il caso che io avessi deciso di dare l'8‰
alla Chiesa Cattolica, ma fossi nel dubbio di dare il 2‰
al partito x, come dovrei comportarmi? Non è previsto, al
momento che si possa fare un pro-quota, cioè 6‰ alla
Chiesa e 2‰ al partito della bistecca; tot.8‰.
Se lo do alla bistecca, lo stato risparmia il 6.
---
Che trovata pazzesca... ammesso, poi, che il decreto venga
definitivamente commutato in legge, dove i più pazzeschi
altri deciditori, diranno la loro a seconda delle decisioni
del pifferaio di turno.
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savpg8801 14 dicembre 2013 10:23
Nord Corea; le bestemmie (per il mondo"quasi"intero, sono di
opinioni(chissà di chi perchè sono colà bandite
ufficialmente), attestanti la preferenza verso un regime
dittatoriale ad unico "capone" piuttosto che subire le lotte
di cento(o mille) cagnetti-capetti arrabbiati ed assetati di
potere, inconcludenti e negative.
Mi ricorda molto le situazioni a cui sono sottoposti i
popoli di altre realtà politiche.
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NN1999 13 dicembre 2013 11:02
Sito ufficiale.
http://www.iforconi.it
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NN1999 13 dicembre 2013 11:01
Anche questo (non conosco la testata).
(eliminate eventuali spazi bianchi)
http://www.wired.it/attualita/politica/2013/12/11/chi-sono-i
-forconi-online/
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NN1999 13 dicembre 2013 10:56
Articolo interessante.
(eliminate eventuali spazi bianchi)
http://espresso.repubblica.it/attualita/2013/12/12/news/calv
ani-ecco-chi-e-il-nuovo-leader-dei-forconi-1.145966
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savpg8801 12 dicembre 2013 16:16
Mi sembra di aver appreso che, togliendo il Senato
nazionale, faranno "senati" locali alle regioni. Forse non
alle 4 regioni a statuto speciale. Ma ne restano pur sempre
17.
Escono dalla porta e rientrano dalla finestra.
Stai a vedere che uscire dallo sporco e sciocco federalismo
tanto invocato dalla Lega ed attuato in più comparti, tipo
sanità comuni o altro (vedasi le autonomie impositive dei
sindaci, o quelle dei ticket diversificati o altro ancora,
cadremo in un peggiore federalismo multiplo. Cosa ci
starebbero a fare una ventina di Senati e quanta gente ci
caccerebbero dentro a moltiplicare i problemi di quello
unico che c'è adesso ancora non ultimo quello delle
paghe?
Il federalismo è un istituto egoistico e tribale , forgiato
per difesa del proprio villaggio da interferenze altrui, un
razzismo perfetto, un animalesco retaggio di marcatura del
territorio.
Invece di progredire nell'uguaglianza fra i cittadini di uno
stato (ancora non esteso di fatto alla globalità per cui ci
vorrà ancora del tempo) di una uguale mutua assistenza per
tutti, di un'equità fiscale e sociale, di una uguaglianza
di tutti di fronte a qualsiasi fenomeno, legge compresa, di
un diritto ad esistere, ad essere protetti, a campare
dignitosamente ugualmente da Lampedusa alla Vetta d'Italia,
invece poco di tutto ciò escludendo i doveri che già
adesso sono ultimi in graduatoria e il cui lemma sta
scomparendo; l'unità d'Italia si cerca da più parti di
minarla.
NN1999, che si discuta e si decida fuori non è un sospetto;
è realtà.
Però, al di là di ogni strumentalizzazione anche
rasentante l'atto criminoso, terra terra bisogna considerare
che per ogni legge, leggina o disposizione o conversione di
decreti, se si discutessero diecimila emendamenti ogni volta
in Aula ci vorrebbero mesi e mesi per ognuna approvazione.
Per questo, visto con l'aspetto buono, tutto ciò che si
discute e prepara fuori Aula, dai circoli politici alle
segreterie, dai raduni o pranzi di lavoro in proprietà
private o locali pubblici, dalle consultazioni mail o
telefoniche o coi pizzini a finire alle commissioni o alle
parlate nell'orecchio di singoli parlamentari con altri, si
determina un sunto operativo che necessita solo di messa a
punto e di finale varo approvativo in votazione.
Procedure da colpo di stato ufficiali non esistono, o
meglio, all'infuori di nota marcia su Roma o di altri
tentativi di golpe-Borghese, o altre manovre piduistiche
conosciute, e nessuno potrà atteggiarsi a capo golpista, a
meno che non sia un Barbarossa o un Giovanni dalle Bande
Nere o un Principe tipo Il duca di Valentinois detto il
Valentino, alias Cesare Borgia che convocò a Sinigaglia una
quindicina di principi e signorotti locali che gli davano
fastidio e "parlavano troppo" e li assassinò seduta stante
(ovviamente non da lui stesso, ma dai suoi "lanzichenecchi")
e si spianò la strada che tutti conosciamo, almeno fino
alla sua prematura morte di poco dopo.
Le congiure, i complotti, le carbonerie sono tema di altri
thread.
Qui siamo solo alla mercè di una massa di arrivisti
operativamente innocui.
|
NN1999 12 dicembre 2013 15:15
Alcuni hanno affermato di voler cambiare come funziona il
parlamento. Precisamente, mi sembra di aver letto che ci
sarà una sola camera. Non hanno specificato se la camera
superflua verrà completamente eliminata o svolgerà altre
funzioni, non legislative. Il fatto che non si discute molto
in Parlamento è fonte di preoccupazione. Il Parlamento è
un luogo pubblico, e le discussioni devono essere pubbliche.
Ancora più preoccupante è avere il sospetto che si discuta
al di fuori di esso, anche al di fuori delle commissioni.
Purtroppo non credo che ci siano norme specifiche che
vietino assembramenti in luoghi privati, se non contrari
alla legge. E questo è un altro punto, come si fa a
stabilire se si sta tramando contro lo Stato? A tal
proposito, esiste la procedura da seguire se un tizio
qualsiasi si alza la mattina, beve un drink e una volta in
Parlamento si dichiara re? Se c'è, ditemela.
|
savpg8801 12 dicembre 2013 9:24
From IVAN........“dichiaratoio”. Infatti MAI è avvenuto
che i provvedimenti legislativi venissero decisi da
dibattiti in aula; essi sono TUTTI frutto di discussioni
avvenute precedentemente durante cene, o a riunioni di
partito, o tramite un giro di telefonate
private...............d ufficial(l)izzare decisioni prese
già TEMPO PRIMA........
- - - -
Mi viene in mente un'assemblea di bilancio di notissima
cooperativa di consumo, alla quale partecipai come delegato
dei soci, per approvarne, appunto, il bilancio annuale.
Dopo lettura di pagine di numeri (ai quali io sono,
peraltro, abituato) di S.P. e conto economico, e dopo una
relazione del presidente, qualcuno dell'assemblea,
ovviamente titolato quale socio, si provò ad eccepire
qualche voce e, alla sua insistenza, fu severamente ripreso
dalla dirigenza perchè """ormai"""" il bilancio era già
stato redatto, la presenza del notaio c'era e ben pagata, si
era in ultima convocazione e si voleva portare qualche
modifica (!?!?) impossibile da realizzarsi anche per i
termini che stavano per scadere. Cavolacci!! l'assemblea
svilita a mero organo di ascolto. Bocca cucita e orecchie
aperte.
L'assemblea di una società è il primo organo decisionale,
ma, a quanto pare e "così fan tutti", de facto non lo è;
prendere o lasciare.
Così è il Parlamento. Un parlottamento di individui
pilotati e profumatamente pagati da noi popolaccio
crocettaro che, in nome di questa presunta democrazia,
stanno lì (quando ci stanno) a svernare, a sparare qualche
critica, a leggere giornali o a pistolare sui telefonini, ad
esibirsi spesso in modalità indecenti per far scena e
basta. "Ed io pago".
Se proprio ci hanno convinti che questo sia il modo di
andare avanti nella conduzione di un paese, si devono
ricredere e "ci dobbiamo ricredere".
Se proprio la deve andare così, un centinaio di volonterosi
parlamentari basta e avanza. Il resto, con tutto il loro
seguito, a menar carriole e riparare buche stradali e li
pagherei pure anche 5000 euro al posto di quello che
prendono adesso per non far nulla, anzi spesso per rovinare
le cose.
|
IVAN. 11 dicembre 2013 23:29
.
• (da NN1999:) «A parer mio l'evento non è stato
scontato perchè i parlamentari possono votare come
vogliono...»
I guess you're joking, isn't?...
Una cosa è la TEORIA sul funzionamento degli organi
istituzionali; ben altra cosa è invece il loro svolgimento
DE FACTO.
Il Parlamento, più che “parlamento”, dovrebbe - più
propriamente - essere denominato “dichiaratoio”. Infatti
MAI è avvenuto che i provvedimenti legislativi venissero
decisi da dibattiti in aula; essi sono TUTTI frutto di
discussioni avvenute precedentemente durante cene, o a
riunioni di partito, o tramite un giro di telefonate
private.
Insomma, il Parlamento serve solo ad ufficiallizzare
decisioni prese già TEMPO PRIMA in sedi
extra-istituzionali. Nessuno che non sia nato ieri può
negare quest'evidenza. La riprova sta nel costante
assenteismo di deputati e senatori - che ovviamente non si
perderebbero mai una seduta in aula...se davvero lì si
discutesse di questioni ancora INCOGNITE (viceversa, mi
immagino il presidente della Camera: “Colleghi
parlamentari, oggi discutiamo della Fini-Giovanardi. Passo
subito alla lettura delle 7500 pagine di dati statistici in
merito...” Oh yeah, funziona senz'altro così, no?)
Idem nel caso in questione. E' verosimile credere sul serio
che la decadenza del Silvio sia stata decisa “sul
momento”, tramite votazione dall'esito imperscrutabile? Ma
suvvia. Tutto era già deciso da 2 mesi, mancava solo il
teatrino per l'ufficializzazione pubblica.
Il Parlamento è solo un DICHIARATOIO, come dicevo. Non si
“decide” proprio NULLA, lì dentro (e men che meno la
“Decadenza” di chicchessia).
=================================================
• (da NN1999:) «Io trovo assurdo che esista una legge che
prevede la decadenza, o qualche altra misura, e che preveda
che la parola definitiva spetti ai colleghi di chi è stato
giudicato colpevole. In Italia vige il principio della
separazione dei poteri e dare questa possibilità ai
parlamentari 8ovvero ratificare o meno la conseguena del
reato) è semplicemente anticostituzionale. Quella legge
andrebbe modificata e prevedere la decadenza immediata, a
giudizio concluso.»
Bene; in tal caso ti propongo una contro-questione:
SECONDO TE, TOTO' RIINA PUO' LIBERAMENTE CANDIDARSI ALLA
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO?
(p.s. Inutile dire che ovviamente è una
domanda-trabocchetto...ma non è interessante la risposta in
sè, quanto le IMPLICAZIONI che essa comporta.)
=================================================
• (da Sugar:) «Abbiamo cambiato i vertici, svecchiato i
leader...ma che cambierà? A parole tutti bravi...ma
qualcuno di voi crede che si potrà realizzare anche solo
1/10 di ciò che viene detto?»
• (da Sav:) «...propaganda capillare che ha cercato di
imbonire gli ultimi creduloni innamorati della convincente
figura dell'ultimo "rottamatore" che ne ha infiammato le
brame.»
Matteo Renzi? Buon dio...Se ha intenzione di gestire
l'Italia come ha gestito il comune di Firenze, stiamo
freschi.
Ma d'altronde, ci sarà una ragione se il Potere ci presenta
solo “volti nuovi” che sono l'esatta fotocopia dei
burattini che hanno rimpiazzato.
(In proposito: avete notato che tra 700 parlamentari non ce
n'è UNO che non sia asservito agli interessi dei potentati
che l'hanno messo lì? Questo non vi fa sorgere dei sospetti
sulla REALE voce in capitolo del popolo sulla scelta dei
propri “rappresentanti”, al di là delle solite
favolette su “libere elezioni democratiche”?)
.
|
NN1999 11 dicembre 2013 10:57
Da IVAN:
"... , ma per l'importanza mediatica che è stata dedicata
ad un evento così SCONTATO e INSIGNIFICANTE."
A parer mio l'evento non è stato nè scontato e nè
insignificante. Non è stato scontato perchè i parlamentari
possono votare come vogliono, e nemmeno insignificante
perchè ancora oggi si pensa che è ancora accettabile che
il politico possa agire contro la legge e ritenere tale
comportamento insignificante, di scarso valore. Io trovo
assurdo che esista una legge che prevede la decadenza, o
qualche altra misura, e che preveda che la parola definitiva
spetti ai colleghi di chi è stato giudicato colpevole. In
Italia vige il principio della separazione dei poteri e dare
questa possibilità ai parlamentari, ovvero ratificare o
meno la conseguena del reato, è semplicemente
anticostituzionale. Quella legge andrebbe modificata e
prevedere la decadenza immediata, a giudizio concluso.
Questo è un altro privilegio da eliminare.
|
savpg8801 11 dicembre 2013 9:32
From IVAN:
..........il periodo di Decadenza durerà ancora parecchi
lustri. E' un motivo di cui rallegrarsi?
---
Si perchè attrae e mi attrae seguire, step by step, dove
andremo a finire: cioè al caos finanziario, politico,
sociale, esistenziale, morale, religioso, occupazionale,
consumistico, inquinante, produttivo ed europeo.
Persisterà solo il divertimento, l'ipocrisia, l'arrivismo,
l'arroganza, la speculazione, l'egoismo, le feste, le
crapulate, il sesso, il piacere, e la fame e la rabbia di
molti.
---
La politica sarà additata come primo elemento di
distruzione e il secondo verrà attribuito ai milioni di
omini(e di donnine) filopifferai guruinseguitori della
politica stessa.
Mi affascina vedere come questo lungo gioco dell'oca andrà
a finire.
Smetteremo, giocoforza, di alimentare tutti questi
inseguimenti saputellistici, noi poveri elementi
ectoplasmatici, di milioni di imbonitori opportunisti, anche
quelli che ora mitragliano contro ai "vecchi" politici.
Questo stato di cose, anche determinato da chi ci ricama
opinioni su opinioni, miliardi di parlotterie idiote dirette
e massmediatiche, è solo l'inizio di una esasperazione che
porterà ad aprire gli occhi veramente su questo passatempo
ancora praticato da convinti crocettari ancora certi che
urlare consensi tipo fans dei Beatles dei tempi andati,
porterà loro qualche vantaggio.
Le astensioni sempre crescenti alle consultazioni
politico-amministrative, lo dimostrano. L'affluenza di 2 o 3
milioni (su 50 milioni di italiani) alle primarie di stampo
americanistico per la segreteria del PD non fanno regola
perchè sono ste determinate da una propaganda capillare che
ha ulteriormente cercato di imbonire gli ultimi creduloni
innamorati delle, o meglio, della convincente figura
dell'ultimo "rottamatore" che ne ha infiammato le brame.
La regola dei numerini di stampo gregario e mercenerio,
visto che i fidenti ottengono sempre di meno, è destinata a
divenire marginale, per far comprendere che credere in
questa pletora di arrivisti (checchè promettano) è pura
idiozia.
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sugar magnolia 10 dicembre 2013 23:11
RICAMBIO AI VERTICI DEI PARTITI ITALIOTI
DS Renzi 38 anni
NCD Alfano 41 anni
FR d'Italia Meloni 40 anni
M5S ...vecchio leader di 65 anni ma nuovo partito
PM letta 46 anni
solo FI rimane col vecchio e ricchissimo capo carismatico
(senza di lui vanno tutti a casa)
bene abbiamo cambiato i vertici, svecchiato i leader...ma
che cambiera??
nulla perche' la cotenna della PA, delle Universita', degli
Enti, della politica locale (regionale e comunale) e
altro....sono tutte marce fino al midollo...e anche piu'
giu'....la cosa pubblica e' vista slo come una occasione di
munimgento della vacca....come possibilita' di arricchimento
personale, persone che messe in aziende private nn sarebbero
in grado neppure di fare i portieri di notte sono in qualche
segreteria....a e' la gente e la rispettiva mentalita' di
gestire la Res Publica che andrebbe cambiata
a parole tutti bravi
CAMBIAMENTO
ROTTAMAZIONE
SVECCHIAMENTO
TAGLIO DEI COSTI DELLA POLITICA DI 1 MILIARDI SUBITO
SUPERARE IL BICAMERALISMO PERFETTO
FARE IL SENATO DELLE REGIONI
META' PARLAMENTARI
MENO TASSE SUL LAVORO
MENO TASSE SUI GIOVANI
RIQUALIFICAZIONE DEL TERRIORIO
..e cosi'via...poteremmo continuare fino a domattina
ma qualcuno di voi crede che si potra' realizzare anche solo
1/10 di cio' che viene detto ??
si ??
ci credete ??...io no, non piu'...non credo piu' a nulla !!
|
IVAN. 10 dicembre 2013 22:16
.
***************************
DECADENZA...O DEGRADO?
***************************
• (Notizia:) Il 28/11 il Parlamento ha votato a favore
della decadenza di Berlusconi dalla carica di senatore.
Il Silvio: «E' un colpo di stato, un lutto per la
democrazia, un complotto di magistrati comunisti (ecc
ecc)»
_________________________________________________
Un piccolo appunto. Non sul fatto in sé, ma per
l'importanza mediatica che è stata dedicata ad un evento
così SCONTATO e INSIGNIFICANTE.
- SCONTATO:
Sapevano già anche i sassi che il Parlamento si sarebbe
espresso a favore della decadenza; la votazione è stata una
semplice PROFORMA.
Allora che senso ha trattare l'evento come se l'esito fosse
un'incognita, tipo estrazioni della lotteria?
- INSIGNIFICANTE:
Espellere dal Parlamento lo gnometto non vuol dire proprio
NULLA. Infatti metà dei parlamentari sono scagnozzi che ha
piazzato lì proprio lui; quindi gli basta una telefonata
per influenzare le decisioni delle Camere esattamente come
se si trovasse ancora in aula.
Allora che diamine vorrebbe significare l'espressione
“Interdizione dai pubblici uffici”? Che l'omino può
continuare gli stessi maneggi di prima...con la sola
differenza che ora non sarà più FISICAMENTE in aula?
(Ecco; qui mi rammarico di non conoscere un modo forbito per
dire “Grazie al cazzo!”)
A me non importa nulla che il Silvio sia senatore, o
deputato, o pontefice, o presidente della Repubblica, o
carcerato a Rebibbia;
ovunque si trovi e qualunque sia la sua carica, mi importa
solo che lui (e chiunque come lui) non sia libero di fare
disinvoltamente scempio di 60 anni di conquiste
democratiche.
E la decisione di espellerlo dal Parlamento non ha
modificato di una virgola la sua libertà d'azione in tal
senso. Di questo fatto dovrebbero rendersene ben conto tutti
quegli allocchi che mercoledì scorso festeggiavano
per...non si sa bene cosa (forse per la decadenza del loro
cervello, suppongo).
Quella che si è svolta mercoledì 28 è stata in effetti
una “Decadenza”...ma non di una carica istituzionale,
bensì una “decadenza” intesa come un periodo di DEGRADO
sociale e culturale.
Degrado che riguarda la (lenta ma sistematica) sostituzione
degli apparati democratici con gli apparati dittatoriali
“invisibili” tanto cari a Licio Gelli. Un degradino
oggi, un degradino domani...e quasi senza accorgercene, in
meno di 20 anni ci siamo ritrovati sottomessi al programma
della P2, ormai realizzato in ogni suo dettaglio (e non per
modo di dire!)
Purtroppo i regimi mascherati da democrazie sono anche i
più difficili da smantellare, poiché la loro azione
oppressiva non è così violenta e appariscente da indurre
il popolo a prendere coscienza della propria reale
condizione.
Da questo punto di vista, un cileno sotto Pinochet era molto
più “fortunato” di un italiano sotto il berlusconismo,
poiché a parità di condizione (l'essere considerato solo
un limone da spremere fino alla morte) un cileno aveva
almeno le idee chiare sul suo status di oppresso, su CHI era
il suo nemico, e su COSA doveva fare per combatterlo. Noi
invece siamo ancora ridotti a festeggiare...il
non-cambiamento delle cose. Come siamo disgraziati.
Morale: berlusca o non berlusca, la Cassandra dice che il
periodo di Decadenza durerà ancora parecchi lustri. E' un
motivo di cui rallegrarsi?
.
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francesco9244 8 dicembre 2013 18:05
DOMANI PRESIDIO IN TUTTA itaglia X FERMARE LA MANO ASSASSINA
PARTITOKRATIKA
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francesco9244 8 dicembre 2013 18:02
ANNO III ERA MASSON BOLSCEVICA
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NN1999 6 dicembre 2013 16:21
Desidererei ricordare Nelson Mandela, imprigionato per circa
trenta anni (ebbe l'ergastolo) per aver difeso i diritti
degli uomini di colore.
|
IVAN. 4 dicembre 2013 23:41
.
• (da Sav:) «...Il sistema comunista era sulla strada
giusta; tutti uguali, tutti poveri con minimo di
sostentamento, tutti lavoro per lo stato, niente libertà di
opinione, ecc. ecc. Stavano bene? Io mi sono recato a suo
tempo in paesi con tali regimi e ho avuto paura di non
ritornare.»
Sav, è meglio precisare che il VERO “Comunismo” non
l'ha mai visto NESSUNO.
Ho vissuto in Bulgaria, Russia, Polonia...e di
“comunismo” (inteso come applicazione pratica COMPLETA
dei princìpi di questa ideologia politica) non ne ho vista
neanche l'ombra; ovunque io sia andato, ho visto solo dei
governanti spingere il proprio popolo in un recinto, ed
appiccicarci poi un cartello con scritto talvolta
“Comunismo” e talvolta “Democrazia”. Cambia
qualcosa, per coloro che stanno dentro quel recinto? (Pensa
solo alla DDR, che si auto-definiva “democratica”: se
solo ti avvicinavi ad un muretto, le Grenztruppen ti
facevano la pelle. Alè. Viva la democrazia.)
Allora che senso ha basare le nostre analisi sulla banale
contrapposizione tra “Comunismo” e “Democrazia”? Non
solo è una visione riduttiva, ma è pure profondamente
OTTUSA. Le analisi vanno fatte sui dati riscontrati “de
visu”, e non sulle teorie “ideologiche” (che di per
sé sono TUTTE belle & buone...finchè le valutiamo solo
SULLA CARTA!)
=========================================
• (da Sav:) «Più che al conto della serva bisognerebbe
ricondursi al conto del "buon padre di famiglia", dove la
testa ce la metteva (nel bene e nel male) uno solo. Lo Stato
è uguale, in grande, ad una famiglia da gestire; metodi e
tecniche uguali...solo che manca UNA testa (non 1 milione di
teste).»
In breve, dici che è una questione di “troppe teste a
decidere l'economia familiare”?
Forse è così nella facciata APPARENTE della politica...ma
a me sembra invece che DIETRO la politica a noi conosciuta,
la “testa pensante” sia soltanto UNA.
Senza tirare in ballo teorie complottarde, è innegabile che
esistano poteri extra-istituzionali che tirano i fili della
“politica” a noi nota (quella “di facciata”,
composta da parlamenti, premiers, Dx, Sx, berluschi, monti,
letti, alfani & C).
E questo sistema di potere massonico ce l'ha sì una
“testa” unica. (Votata al male, ma UNICA; non ci sono
“contrasti decisionali” all'interno di questa élite,
quando si discute di come inchiappettare il popolo.)
La prova è che la “crisi” in cui sta sprofondando la
società moderna sta seguendo un PIANO PRECISO; insomma, non
sono eventi casuali che si susseguono a cazzodicane solo
perchè ci sono troppe teste in disaccordo tra loro sulle
soluzioni da adottare per uscire dalla merda.
Nessun bipede senziente può negare né l'esistenza di
poteri sovra-nazionali, né che la cosiddetta “crisi”
che ci sta strangolando sta seguendo un preciso PIANO
PREORDINATO - che è quello di far confluire le ricchezze
dei singoli cittadini nelle tasche di pochi speculatori
altolocati. Piano che - finora - sta riuscendo alla
grande.
=========================================
• (da Sav:) «Inutile chiedersi come siamo arrivati a
questo punto, ma è anche deleterio pensare che tutte queste
teste in cooperativa possano risolvere alcunchè.»
Chiaro che no, se prendiamo per buono quanto detto sopra.
Tutti questi “esperti” hanno il compito di ALLARGARE la
crisi, e non di cercarne un rimedio.
Ciò è evidente da come FINGONO (sic!) di non vedere
soluzioni che invece apparirebbero PALESI anche ad un bimbo
di 10 anni...che fosse in BUONAFEDE.
La verità è che stiamo assistendo all'ennesima
applicazione del Princìpio fondante con cui il Potere si
auto-preserva da 10.000 anni, e cioè:
NELLE SITUAZIONI DI CRISI GLI SCIACALLI FANNO SEMPRE AFFARI
D'ORO, A COSTO DI PROVOCARLE INTENZIONALMENTE.
Cambia solo la FORMA in cui questo Princìpio si manifesta,
ma se riduciamo un QUALSIASI problema sociale al suo
nocciolo, vediamo che TUTTE le crisi (passate et presenti)
della società hanno in comune quest'ossatura di base. Gli
esempi sono infinti.
Tutti gli omini di Potere sono al servizio di questo
Princìpio. Non fanno eccezione i nostri
“rappresentanti” attuali, che a PAROLE fanno
dichiarazioni pro-popolo, ma nei FATTI si muovono in
direzione del tutto opposta (arrampicandosi poi sugli
specchi per mascherare l'inconciliabilità tra le loro
Parole e le loro Azioni).
Ciò li obbliga ad ignorare le soluzioni più evidenti ai
problemi, facendo regolarmente la figura degli incapaci...ma
del resto, per loro è molto meglio passare per INCOMPETENTI
piuttosto che passare per SCIACALLI.
Se prendiamo per buona questa versione della realtà, ogni
evento che accade combacia alla perfezione.
Viceversa, qualsiasi altra versione - per quanto più
“popolare” - lascia troppi punti inspiegabili.
.
|
IVAN. 4 dicembre 2013 23:26
.
• (da NN1999:) «Si è parlato di vendita di beni, e a
dire la verità si discute di ciò da tempo.»
Oh, sono d'accordissimo; vendiamo il nostro patrimonio
culturale a chi può prendersene cura (...tanto si sa che
coloro che hanno il capitale per comprarselo sono personcine
oneste e responsabili, no?)
Eh, buon dio. Giusto 2 giorni fa a Pompei si è verificato
l'ennesimo crollo per incuria. Moreover: Il Po sembra una
discarica pubblica, gli asfalti si sbriciolano, le imprese
chiudono a causa delle troppe tasse, le persone si suicidano
perché perdono il lavoro, in Sicilia manca l'acqua
potabile, i terremotati di L'Aquila vivono ancora nei
containers, si tagliano i fondi per Istruzione, Ambiente e
Sanità...
...e in tutto questo il salvatore della patria, l'unto del
Signore, il più grande statista del secolo, voleva
stanziare 6 MILIARDI DI EURO per costruire uno stupido ponte
che non serve a niente e a nessuno. Wow. non c'è che dire,
proprio un alto senso di responsabiilità nel riconoscere i
problemi prioritari della Nazione. (A proposito: complimenti
a quelli che hanno manifestato contro la sua espulsione dal
Parlamento, eh?)
Questa menata delle “privatizzazioni” dei beni pubblici
è una solenne fregatura.
Diffatti, CHI può permettersi di aggiudicarsi i beni
pubblici che il Governo vorrebbe mettere all'asta? I poveri
cristi, oppure i soliti noti?
Risposta scontata, immagino. La “privatizzazione”
sarebbe solo una scusa per consentire ai pescecani di
impossessarsi UFFICIALMENTE di ciò che già gestiscono
UFFICIOSAMENTE (vedi RAI, ad esempio).
Se passa questa proposta di legge (e ci si sta avvicinando a
grandi passi) finiamo tutti nella merda peggio che
adesso.
Non è detto che il popolo si possa “opporre” ad una
simile inculata...ma almeno la deve riconoscere per quella
che è: una INCULATA, e non “una assennata soluzione
voluta dai politici per il nostro benessere”.
==============================================
• (da NN1999:) «Sembrerebbe che all'improvviso si è
scoperto che gli italiani sono ricchi. Conseguenza del
social drag è anche la modifica delle nozioni di ricco e di
proprietà. Oggi si viene considerati ricchi anche se si
possiede solo la casa di abitazione, o se si posseggono
poche migliaia di euro in banca. La conseguenza è che di
fronte allo Stato saremo tutti uguali, tutti ricchi, mentre
spetterà ai singoli cittadini dimostrare che la reale
situazione è ben altra. L'estensione del principio "tu sei
più ricco di quello che fai intendere" a tutti i cittadini
diventa realtà, e la promessa di farci diventare tutti
ricchi si è avverata. Mi sorgono, quindi, dubbi che
determinati parametri ufficiali siano fasulli.»
Chiaro. E' un po' come la furbata del tasso di inquinamento
nell'aria: basta alzare il parametro di Soglia Minima dei
rilevatori, ed all'improvviso risulta che l'aria è
sanissima...e così la “emergenza inquinamento” è
rientrata come per magia (ma intanto, per qualche strano
motivo, la gente continua ad ammalarsi lo stesso).
Idem avviene per la cosiddetta “soglia di povertà”:
«Possiedi 10 euro? Allora non sei povero, lo dice il nostro
parametro di povertà, che abbiamo fissato a 8 euro come
soglia minima.»
Cazzo; sono un nababbo e non lo sapevo. E dire che stavo in
coda alla mensa della Caritas, come un qualsiasi pezzente
che possiede solo 8 euro. Meno male che i miei amati
rappresentanti mi hanno illuminato sul mio reale status
sociale; da adesso mi do alle spese pazze! Crepa d'invidia,
Bill Gates!
(Però mi sorge un dubbio: non sarà che mi conviene mettere
da parte una monetina da 20 cent, nel caso che la soglia
della ricchezza dovesse abbassarsi ancora?...)
.
|
savpg8801 3 dicembre 2013 18:47
Se ho ben capito, ma non ne sono certo dato che si traggono
delle conclusioni che appaiono, a dir poco, sovrannaturali,
il tutto si ricondurrebbe al deterioramento dello "Stato
sociale". Ma cos'è lo Stato sociale?
Lo stato deve essere "sociale" per definizione, cioè cura
gli interessi della società umana dei cittadini e delle
loro espressioni anche giuridiche.
Dunque è lo Stato che si è deteriorato?
Visto da ogni sorta di osservatori lo Stato è sempre in
progressione negativa di malgoverno, di malasanità, di mal
welfare, di mal-occupazione, di mal tutto.
La soluzione di cavare tutto è bella e molti l'hanno già
ventilata. Guarda il genovese e precedenti disfattisti di
molta specie.
Il sistema comunista era sulla strada giusta; tutti uguali,
tutti poveri con minimo di sostentamento, tutti lavoro per
lo stato, quindi far pagare tasse sarebbe stata una partita
di giro, niente sindacati, associazioni per la tutela dei
diritti, niente informazione (a volte sarebbe auspicabile
anche in altri regimi) niente libertà di opinione, ecc.
ecc. niente di niente. Stavano bene? Io mi sono recato a suo
tempo in paesi con tali regimi e ho avuto paura di non
ritornare.
E qui da noi vi sono ancora numerosi che vorrebbero
nostalgicamente comportarsi come quei sinistri. Ho già
capito che, mascherati per democratici (e mi devono spiegare
meglio cosa vogliono apparire con questi appellativi)
intendano ricondursi a quanto, ormai in molte realtà,
finito, cioè una oligarchica nomenklatura (che tutto può,
ricca, potente) e una miriade di omini tutti uguali con
capitali e ricchezze redistribuite.
Non che il contrario sia acqua di rose a causa di cattiva
conduzione, ma essere come inquadrato in detti regimi è
svilimento della persona e di tutto ciò che ne è
corollario.
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