Commenti
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Corinna 20 aprile 2006 0:00
Io la metto sul pratico: sarà anche vero che alcune donne
si prostituiscono per soldi e sono contente di farlo, ma è
indubitabile che per la maggioranza non è così. Cari
maschietti, essere in fregola, come hanno detto alcuni, è
normale, non è normale però sfruttare sessualmente
l'altro usando il suo corpo per soddisfare la propria
libidine. Questo mi sembra quanto di più squallido un uomo
possa fare. Direi che è anche ora di finirla con la
storiella che l'uomo ha bisogno e deve sfogare il
prorpio istinto e che se non ce la fa con il corteggiamento
è giusto che ce la faccia pagando... Questi sono
ragionamenti che portano pian piano a giustificare anche lo
stupro. Dico io, fatevi le pippe piuttosto, o seguite
l'esempio dei pastori...
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Lucio Musto 20 aprile 2006 0:00
X Corinna Il mio perbenismo non giustifica, come
ho cercato di spiegare anche alla signora Francesca, anzi,
si macera dentro. Ma il mio senso del concreto mi
dice che per cambiare un costume sociale cosí radicato non
basta una parata di scudi sul forum "Dí la
Tua". Qualchecosa lo è certamente, "meglio
di niente"!... ma purtroppo, quasi niente!
In futuro le cose cambieranno, anzi, stanno già cambiando,
ma per completare questa evoluzione morale, come anche
altre, occorreranno generazioni, non anni.
Contesto invece vivamente (non l´ho detto prima per non
suscitare altre sterili polemiche) il titolo della
discussione "Uomini in fregola, fermatevi!", che
appare di un femminismo aggressivo del tutto fuori luogo.
Il problema non è degli uomini in fregola, del tutto
normali e necessari alla specie, ma di tutta la razza umana,
delle sue molteplici civiltà, dei rapporti e gli scambi fra
le stesse... della storia... un mucchio di cose,
insomma! Ed il titolo non offende nemmeno.
E´pittoresco e stuzzicante; ringraziamo Francesca per aver
dato l'occasione di aprire un dibattito interessante e
non squallidamente grigio come la più parte dei temi di
questo Forum. Spero che il discorso si apra ad
altri, intelligenti contributi. Cordialità
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Paolo 1 20 aprile 2006 0:00
E che cosa e' il corteggiamento se non un farsi pagare
in anticipo, spesso senza poi fornire la merce? Le
prostitute almeno hanno un minimo di correttezza
commerciale.
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Paolo 1 20 aprile 2006 0:00
Francesca, concordo con Roberto 190406 (non era stato San
Paolo a esortare in quel modo le donne, per evitare che gli
uomini ripiegassero sull'omosessualita'?), ma vorrei
aggiungere che alla faccia del politically correct non
dobbiamo accettare e ripetere la frottola che tutte le
prostitute straniere siano delle schiave, ci sono sempre
state e ci sono donne che preferiscono prostituirsi
piuttosto che andare in fabbrica, cosi' guadagnano molto
alla svelta, e non credo siano tutte cosi' sceme da
credere a "false promesse", non vorrei che alla
fine con questa storia delle sedicenti schiave dovessimo
arrivare a mantenere delle pseudo prostitute con poca voglia
sia di lavorare che di prostituirsi. Paolo
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Marco 20 aprile 2006 0:00
L'essere perenemmente "in fregola" adesso
sarebbe un delitto? Mai sentito dire di donne che si
sono lamentate del partner troppo focoso. La
prostituzione è comunque un problema con migliaia di
sfacettature. Giusto criminalizzare chi va con ragazze
sfruttate e schiavizzate, ci mancherebbe. Ma ci
sono molti tipi di prostituzione assolutamente volontari con
guadagni stratosferici. E sarebbe ora di tassarli, questi
guadagni. Per non parlare della
'prostituzione' sul posto di lavoro per ricevere
aumenti e promozioni. (E' prostituzione anche
quella). Inoltre non mi sento di condannare tutti
quelli che vanno con prostitute (a patto che non siano
schiave, si intende). C'è si quello che ci va per
uno sfizio, ma c'è tutta una categoria che ci va per
'necessita', come mariti insoddisfatti, ragazzi
brutti e sfigati che non altrimenti non battono un chiodo,
per non parlare degli handicappati.
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Corinna 20 aprile 2006 0:00
Alex, ipocrisia è giustificare la tratta a fini sessuali
facendola passare come inevitabile per le più diverse
ragioni... I sogni non sarebbero tali se certi
maschietti la smettessero di considerarci roba in cui
strusciare l'uccello.
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Corinna 20 aprile 2006 0:00
Camerata Jo, ne sai qualcosa tu? Musto, senza
sto, il tuo perbenismo giustifica, che altro?
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Lucio Musto 19 aprile 2006 0:00
X Federica Chiedo scusa ma, non so perché, il
suo intervento mi era sfuggito. Mi sembra che lei dia
dati ampiamente condivisibili, ma ne dimentica uno
significativo. Ancorché sempre ignobilmente
sfuttate e poco protette, le meretrici di mestiere
guadagnano molto danaro. Troppo, per la gran parte di
loro, per potervi rinunziare in cambio di un mestiere magari
disagevole e tanto, tanto meno redditizio. E'
questo uno dei problemi delle case di acoglienza per queste
ragazze sfortunate (mi dicono, non ho dati diretti)
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Camerata Jo 19 aprile 2006 0:00
Sapeste quante donne fanno carriera con il fregolanesimo
altrui! La stessa moneta ha sempre due facce
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Alex 19 aprile 2006 0:00
No, "Sto Musto" ha solo detto la verità senza
mascherarsi dietri ipocrisie e sogni irrealizzabili.
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Lucio Musto 19 aprile 2006 0:00
X Corinna "Sto Musto" glielo dice a suo
fratello!... Tanta confidenza io non gliela do! X
Francesca Assolutamente no, non giustifico, anzi
vedo il problema con assai più gravità di quanto appaia
dal mio intervento, e forse anche di Lei. Dico solo che
non si tratta di cosa così banale e semplice come potrebbe
apparire, perché affonda le sue radici in tradizioni
secolari, in esigenze sociali e culturali antiche, in
comportamenti razziali profondi (razziali inteso come
esigenze riproduttive della specie Homo Homo Sapiens) e via
discorrendo. Sarebbe meraviglioso, ma
assolutamente utopistico pensare di poter risolvere tutto
con una campagna di moralizzazione del costume.
Comunque io vedo che qualcosa sta cambiando, negli ultimi
decenni. Lentamente, dolorosamente come sempre accade au
una ferita grave che va rimarginandosi, ma un miglioramento
io lo vedo. Un miglioramento lento e costante mi
va bene (naturalmente non parlo per me che ho 67 anni!),
assai meglio di una tumultuosa catarsi. Perché le
tumultuose catarsi spesso hanno controindicazioni assai
gravi, per via degli interrogativi irrisolti che si lasciano
dietro... Posso spiegarmi meglio, se vuole. Ma
il discorso diventa lungo. Certamente lo sa da sola, di
non aver aperto una discussione da niente!
Cordialità
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Lucia 19 aprile 2006 0:00
Certi uomini considerano un potere disporre di donne a
pagamento. Poveretti! Ma chi li giustifica adducendo
falsità (il lavoro più vecchio del mondo!?) non è da
meno.
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Claudia 19 aprile 2006 0:00
Mi ha colpito Antonio... O parla per esperienza o per
sentito dire. Non sono riuscita a capirlo... Povero cocco,
non conosce l'amore vero.
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Corinna 19 aprile 2006 0:00
Giusto Francesca! Sto Musto, si trincera dietro
frasi fatte. A lui sta bene così, si vede.
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Francesca 19 aprile 2006 0:00
Musto, lei dunque giustifica?
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Roberto 19 aprile 2006 0:00
Cara Francesca, la prostituzione è il mestiere più
vecchio del mondo (si dice infatti anche "puttana
Eva"), credo che nelle poche righe del tuo sfogo ci
siano più argomenti diversi tra loro. Primo e a mio
avviso il più grave è la violenza sulle persone fisiche e
la costrizione con la forza ad un atto sessuale a scopo di
lucro, altro discorso sono i bisogni dei maschietti e/o la
scelta consapevole di alcune donnine di prostituirsi, ci
sono anche maschietti che lo fanno, ed altri che si
travestono e si "trasformano” per farlo. Credo
che come hai detto tu, spesso all'uomo non è
sufficiente il sangue per alimentare contemporaneamente
cervello e pisello, ma questo credo che sia parte del suo
essere maschio ed animale (i tori vengono fatti eiaculare
alla vista di fantocci di vacca), non credo che questa sia
la causa delle violenze sulle ragazze da parte dei loro
"aguzzini" e "protettori". I
delinquenti scoprono un esigenza non soddisfatta e cercano
di trarne profitto con ogni mezzo, lo stesso discorso può
essere fatto per il traffico di organi, ma non possiamo dare
la colpa solo a chi ha bisogno del fegato per
sopravvivere. Ricordo di aver letto tempo fa che un
prete (forse un vescovo, non ricordo bene) esortava le mogli
ad essere un po’ più “puttane” con i propri mariti,
nel senso di essere un po’ più disponibili ai rapporti
sessuali ed alle fantasie erotiche dei propri mariti; è
noto infatti che la maggior parte dei clienti delle
prostitute sono sposati ed insoddisfatti, quindi come vedi
le colpe e le ragioni non stanno sempre tutte dalla stessa
parte. Lo scopo di questi pochi appunti è farti
valutare tutti gli aspetti di un problema, il mondo non è o
bianco o nero. Ciao.
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antonio 19 aprile 2006 0:00
"Che piacere ci può essere a possedere una donna a
pagamento?" Quando mai si riesce a
possedere una donna GRATIS? Solo STUPRANDOLA è
possibile... altrimenti bisogna sempre pagare in un
modo o nell'altro,a volte carissimo e non solo in denaro
ma peggio in tempo,energia,fastidio,fatica,ecc... per
cui la tariffa della zoccola è senz'altro la soluzione
+ pratica e + conveniente. Ci sono uomini che
prediligono questo tipo di rapporto e non ne vogliono
altri... un grande poeta veneto del 700, Carlo Goldoni,
ha scritto questi versi: "Donna voria
ciavarte... quan che te gò ciavà voria
pagarte..."
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Lucio Musto 19 aprile 2006 0:00
Lo sa, dolcissima limpida signora Francesca come viene
soprannominata la pratica da Lei descritta nel suo tema?
"Il mestiere più antico del mondo"!
e si può anche pensare come il più
"universalmente praticato"! Perché?...
Per una infinità di ragioni che testi di antropologia e
sociologia hanno approfondito molte volte! Lasci
che le dica, in tutto rispetto, che la sua risposta, così
lampante, è un tantino semplicistica, e
"presupporrebbe" non poche mutazioni genetiche, e
non solo comportamentali! Con stima
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FREGOLO 19 aprile 2006 0:00
Una soluzione ci sarebbe, datela spesso e gratis.
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Federica 19 aprile 2006 0:00
Una recente ricerca di un gruppo torinese che ha aperto una
linea telefonica per coloro che vogliono liberarsi dal vizio
di frequentare le prostitute ha evidenziato che: -
la fascia di età dei clienti è molto ampia, tra i 16 e gli
80 anni. - nella fascia di età tra 19 e 24 anni il
16% ha avuto rapporti con prostitute il 43% dei
clienti richiede rapporti non protetti. - il 70% è di
coniugati. - le cause dichiarate che più
frequentemente spingono verso una prostituta sono la
solitudine e la difficoltà a instaurare relazioni
significative con le donne.
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