Commenti
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conte 10 maggio 2006 0:00
Certo pf contento alla nonna che ha l'obbiettivo della
conservazione del capitale con qualche interesse,gli rifili
una bella index,con annesso derivato, una nonnina
spregiudicata e amante del rischio. Male che vada, i
mercati vanno male c'e sempre lo zero coupon che gli
restituisce la pensione,pero'decurtata
dall'inflazione e dai tassi di periodo ,cioe'
perdita secca. La nonnina in questo caso era meglio che
li teneva sotto il materasso. Quel 6,72% medio
netto(solo perche' gli indici di riferimento della index
hanno fatto faville) deve anche essere depurato
dall'inflazione ,visto che hai gia' tolto tasse e
costi. Alla tua nonnina andava bene un BTP a 5 anni
--- da fine 1998 a fine 2005 i Btp hanno avuto un
rendimento annuo del 4,6%. performance Btp anno 2004
6,7% anno 2005 4,6% Rendimenti netti---
Le tue index-linked le puoi paragonare di sicuro a
delle vere e proprie fregature,in quanto rapinano in media
tra il 3% e il 5% di costi di sottoscrizione(quando va
bene)+ il costo della index + i regolamenti balordi e
assurdi fatti di medie e rilevazioni periodiche al solo fine
di inc..are il cliente. Chi vuole puntare su indici di
borsa di certo non compra una index-linked. Pf
contento mi presteresti 50000,00€ per 5 anni??? Io
ti prometto che se mi vanno bene gli affari te li rendo con
un +10% all'anno,ma se le cose NON mi vanno bene ti
restituisco dopo i 5 anni solo i tuoi 50000,00€. Ecco
queste sono le tue index ,questa e' la formula magica
del capitale garantito che vendete ai vostri clienti.
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pf contento 9 maggio 2006 0:00
Per Conte So perfettamente da cosa sono composte le mie
index; dato che si chiamano index linked secondo te a cosa
possono essere indicizzate?alla quantità di film girati da
Ilona Staller? Se avessi dato il 6,72% in 5 anni un bot
avrebbe reso di più...cerca di essere serio anche tu...
Se ho capito bene il discorso è questo: se rende il 6,72
in 5 anni è un'inc...(e sono anche
d'accordo...) Dato che ha reso il 6,72 medio annuo,
è un'inc...perchè le borse hanno reso di più...
Allora mi spieghi a cosa le devo paragonare?Perchè forse
sono stupido e tonto, ma la risposta non l'ho vista.
Una piccola postilla; queste index hanno il capitale
protetto(zero coupon+strumento derivato; rating minimo AA),
cosa che non credo ci sia negli indici(o forse anche gli
indici hanno il capitale protetto???). So perfettamente
che gli indici hanno avuto ottimi rendimenti, ma secondo te
mia nonna che ha 82 anni può mettere i suoi soldi
direttamente negli indici azionari quando il suo obiettivo
è la conservazione del capitale con qualche interesse?
Se l'obiettivo del cliente è questo, direi che il 6,72
medio annuo è un discreto rendimento...magari però i btp
hanno fatto di più nello stesso periodo...
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conte 9 maggio 2006 0:00
pf contento batti sempre sulle tue meravigliose index ,ma
dai informati cosi' non fai queste sciocche domande.
Lo sai da cosa e' composta una index?
Scomponila e vedrai tu stesso a cosa puoi paragonarle.
Poi se sei capace (ho dei dubbi )ne puoi costruire una per
te e per i tuoi clienti ,per lo meno abbatterai gli enormi
costi che si pappa la tua casa madre. Qui non
e' chiaro se ha dato un rendimento netto del 6,72% in 5
anni, se e' cosi e' una presa per il c..lo per i
tuoi clienti, un btp nel periodo ha reso molto di piu' e
con rischi minori,se invece ha dato il 6,72% medio annuo
e' una doppia inc..lata ai tuoi clienti, le borse dove
sono aggangiate le tue meravigiose index hanno corso con % a
2 cifre. "Credo che in questi 5 anni i miei
clienti non abbiano perso i tassi del periodo(come li chiami
tu) e non credo che abbiano sofferto quando le borse
scendevano..." con questa affermazione si capisce
che non sai che cosa e' una index -linked,purtoppo le
piazzi ai tuoi sprovveduti e ingenui clienti,grazie alla
frase magica del "capitale garantito".
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pf contento 9 maggio 2006 0:00
Vorrei fare una domanda a Conte. Diciamo che io abbia
una terrificante e malefica index(quelle cose diaboliche
piene di costi) di durata 5 anni che è appena scaduta.
Si tratta di una index a cedola che nei 5 anni ha dato delle
cedole medie lorde del 7,38%(quindi 6,72% netto).
E' una index che investiva nelle principali borse
mondiali. Quello che ti voglio chiedere è questo: a
cosa può essere paragonato il rendimento della index?
A un btp? Non credo... A un etf che investe negli
stessi indici nello stesso periodo? Oppure a cosa?
Credo che in questi 5 anni i miei clienti non abbiano perso
i tassi del periodo(come li chiami tu) e non credo che
abbiano sofferto quando le borse scendevano... Però
dimmi tu...e soprattutto dammi una risposta, non mi dire che
sono una macchinetta mangiasoldi perchè lo so
già...rispondimi in base a quello che pensi
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conte 7 maggio 2006 0:00
Calma amico ti scaldi troppo e sputi rabbia e fuoco.
Non ho mai avuto a che fare con gestori, pf canaglia e/o
incompetenti ,ecc perche' non affido a nessuno i miei
risparmi. Non ci provo perche' non ho le tue
doti divine e capacita', il danaro lo faccio fruttare in
modo alternativo e non ingrassando il sistema cui tu fai
parte.(vedi sicav) "sai qual è stato il
1°premio della Tcup di IWBank,l'anno scorso? Una
FERRARI!!! " sai quale e' stato il
tornaconto per la banca????? o ti credi che vanno regalando
Ferrari ai vari Capecce di turno. Che ci siano
eccellenti trader (penso che lo sia anche tu) e gestori in
gamba sono il primo a NON metterlo in dubbio ,ma che si
usano i nomi di questi, i giochini organizzati dalle banche
per attirare e far nuovi clienti da spennare a suon di
commissioni NON lo acetto. Quindi occhio a chi passa da
qui,nessuno vi regala niente e in 3 mesi non riuscirete a
fare il 1700%,ma vi ritroverete con una montagna di
commissioni e margini da pagare alla banca in inutili e
dannosi buy/sell. Inoltre,prima di offendere le
persone , puo' darsi chi ti risponde tramite questi
post, ne possa sapere in materia molto di piu' di te e
delle tue tecniche da tradarolo,per esempio un docente in
economia e commercio,un commercialista ,o anche un semplice
ragioniere. Quindi stai calmo e adesso rispondi alla
fine del post precedente. Conte 6 maggio:
Si puntualizza e si mette subito in evidenza che
e' meglio cercarsi un gestore professionista e dei buoni
fondi perche' facendo da soli e' difficile e ci
vuole tempo,che boiata aggiungo io. Questi
trader professionisti "vincenti" scrivono libri
sul trading,fanno corsi per sicav , banche,fanno i relatori
alle manifestazioni,hanno delle sicav,ecc. Dove lo
trovano il tempo per fare il trading??? Con il trading
hanno delle grosse percentuali anche di perdere,mentre nelle
attivita' sopra menzionate il guadagno e' sempre
sicuro.
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Domenico F. 6 maggio 2006 0:00
da: conte Data: 6 Maggio 2006 Certo
5000,00€ per le categorie Top Azioni e Futures oppure 1000
euro per la categoria MINI . 5000€ o 5 MLD è
la stessa cosa,sono la tecnica e la sapienza che fanno la
differenza. Sono cifre veramente da
capogiro e da maneggiare con cura nella sale operative
di trading. Se si rompe il salvadanaio di un bimbo ,di
sicuro escono 1000,00€ per partecipare alla categoria
MINI. Quindi e' una gara dove anche dei bimbi
possono gareggiare ed operando in modo casuale e senza
nessuna presunta tecnica(gia'e' stato fatto e
sperimentato anche con scimmie) ottengono performance
superiori ai trader professionisti e
"vincenti". Perchè allora non ci
provi TU,sbruffone,la gara è aperta a tutti,prova tu a
performare del 1700% in 3 mesi come è riuscito a fare
ACHILLE CAPECCE con tanto di certificazione notarile,prova
TU a trasformare 5.000€ in 90.000€ in soli 3
mesi,buffoncello...prova tu a vincere il campionato...sai
qual è stato il 1°premio della Tcup di IWBank,l'anno
scorso? Una FERRARI!!!O pensi che siano solo frottole e
imbrogli?Prova Tu a fare meglio delle tue scimmie! Ma
guarda,polemiche a parte, che di traders eccellenti e
gestori dalle mani d'oro è pieno il mondo,basta citare
nomi famosi come Bollinger,Williams,Templeton,Lynch,senza
dire il mitico Buffet ma anche l'italianissimo
Abbondio...credo che tu agli inizi sei rimasto scottato da
qualche gestore canaglia e/o incompetente e allora fai di
ogni erba un fascio: mi dispiace,ma è un problema tuo,agli
altri non gliene può fregare più di tanto...
"La Tcup è un campionato
organizzato da IWBank " Proprio perche' e'
organizzato da una banca speciallizzata in trading-online
(non da una opera pia di beneficenza) dovrebbe far
riflettere a tutti i futuri tradaroli on-line.
Secondo te chi li dovrebbe organizzare i campionati
di trading,l'AZIONE CATTOLICA???
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conte 6 maggio 2006 0:00
Certo 5000,00€ per le categorie Top Azioni e Futures
oppure 1000 euro per la categoria MINI . Sono
cifre veramente da capogiro e da maneggiare con cura
nella sale operative di trading. Se si rompe il
salvadanaio di un bimbo ,di sicuro escono 1000,00€ per
partecipare alla categoria MINI. Quindi e'
una gara dove anche dei bimbi possono gareggiare ed operando
in modo casuale e senza nessuna presunta
tecnica(gia'e' stato fatto e sperimentato anche con
scimmie) ottengono performance superiori ai trader
professionisti e "vincenti". "La
Tcup è un campionato organizzato da IWBank "
Proprio perche' e' organizzato da una banca
speciallizzata in trading-online (non da una opera pia di
beneficenza) dovrebbe far riflettere a tutti i futuri
tradaroli on-line.
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Domenico F. 6 maggio 2006 0:00
Il campionato Top Trader è una GARA INTERNAZIONALE
in cui i concorrenti rischiano il proprio denaro operando
sui mercati reali: http://www.toptradercup.com/
La Tcup è un campionato organizzato da IWBank con le
stesse modalità.Entrambi sono super controllati da Notai e
Autorità di Finanza. Chi afferma il contrario o
è un imbecille che non sa di che parla o è uno sporco
mentitore.
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pf.fin 6 maggio 2006 0:00
Caro Conte, è un piacere leggerti..... e io che
pensavo che il tuo obiettivo (o bersaglio) erano solo i
PF... vedo che metti la tua profonda
"saggezza" al servizio di diverse realtà...
e, sopratutto, sempre con magistrale coerenza, ripetendo
"enne" volte gli stessi concetti demagocici....non
è che la tua attività cerebrale sia entrata in fase di
"loop" (questo termine ti dovrebbe essere
familiare) ? Mi spiace che i tuoi interventi
oltre ad essere vuoti e ripetitivi impediscono costantemente
un innalzamento del livello della discussione...questo è
l'unico risultato che sei riuscito ad ottenere (e,
francamente non è poco)... Vabbè......ciao.
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x i vari Cons.Finanziari e/o pianificatori Ma
allora è proprio un segreto la Vs. attività di
monitoraggio dei portafogli ??? (dato che nessuno
risponde sulle modalità....) Un saluto
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conte 6 maggio 2006 0:00
Ecco un'altro spot pubblicitario tipo quello di
Bardolla. Un manifestazione ITF di Rimini, una
sicav ,un trader professionista che si dichiara vincente
perche' a vinto qualche gara senza mettere soldi veri
sul mercato. Senza rischi e patemi d'animo di perdere
soldi, il gioco lo puo fare anche un bimbo. Ecco
un Coktail perfetto per attirare clienti e futuri
trader on-line,da massacrare a suon di commissioni.
Si puntualizza e si mette subito in evidenza che
e' meglio cercarsi un gestore professionista e dei buoni
fondi perche' facendo da soli e' difficile e ci
vuole tempo,che boiata aggiungo io. Questi
trader professionisti "vincenti" scrivono libri
sul trading,fanno corsi per sicav , banche,fanno i relatori
alle manifestazioni,hanno delle sicav,ecc. Dove lo
trovano il tempo per fare il trading??? Con il trading
hanno delle grosse percentuali anche di perdere,mentre nelle
attivita' sopra menzionate il guadagno e' sempre
sicuro.
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Domenico Foti 5 maggio 2006 0:00
Intervista esclusiva a Domenico Foti relatore alla
manifestazione ITF a Rimini Finanzaonline.com -
05/05/2006 16:04 - L'11 e il 12 maggio prossimi si
svolgerà al Palacongressi di Rimini il settimo Italia
Trading Forum, la manifestazione Italiana dedicata al
trading online e all'informativa finanziara che vedrà
la partecipazione tra gli altri di big internazionali come
John Bollinger e Larry Williams. La Redazione di
Finanzaonline.com ha intervistato alcuni dei relatori
presenti alla manifestzione Riminese: iniziamo con Domenico
Foti 1) L’Italian Trading Forum
oramai è diventato uno degli appuntamenti annuali più
importanti, dove le maggiori società che offrono servizi
finanziari possono entrare direttamente in contatto con gli
investitori. Cosa spinge Foti, uno dei trader italiani più
bravi e preparati, a parteciparvi? Partecipare
all’Italian Trading Forum è per me un vero piacere.
Apprezzo la qualità e la professionalità della
manifestazione. L’organizzazione anche negli anni passati
si è sempre dimostrata all’altezza delle aspettative:
credo che l’ITF si sia oramai ritagliato uno spazio
importante distinguendosi come realtà unica nel panorama
del trading italiano. Molti amici hanno esplicitamente
richiesto la mia presenza a Rimini: credo che manifestazioni
di questo genere siano estremamente utili per creare una
comunità di trader che altrimenti, troppo spesso, tendono a
svolgere l’attività in maniera solitaria.
L’appuntamento di quest’anno è estremamente sentito in
quanto, insieme al mio collega nonché amico Massimo
Capecce, presenteremo i risultati e l’operatività della
nostra Sicav che è operativa dall’ultimo trimestre dello
scorso anno. 2) L’ITF si
presenta come una guida al risparmio gestito: lei che
recentemente è diventato anche gestore, cosa si sente di
consigliare ad un ipotetico investitore: meglio affidarsi ad
un gestore professionista o meglio gestire il proprio
portafoglio in prima persona? La mia opinione
è che la gestione di un portafoglio debba necessariamente
essere svolta in maniera professionale. Per questo solamente
chi ha una opportuna competenza può, a mio avviso, gestire
personalmente il proprio portafoglio con una attività che
deve essere necessariamente svolta a tempo pieno. Per
tutti gli altri il mio suggerimento è di affidarsi ad un
gestione professionale evitando di rivolgersi ai gestori
abusivi: questa pratica infatti, oltre ad essere contraria
alla normativa vigente, troppo spesso porta in breve tempo
alla perdita dell’intero capitale affidato.
Consiglio quindi di porre quindi la massima attenzione alla
scelta del gestore o alla scelta del fondo su cui rivolgere
i propri investimenti.
3) Svesta un secondo gli abiti di Foti e metta quelli di un
visitatore della manifestazione: cosa si aspetterebbe di
trovare all’ITF ? L’appuntamento all’ITF
dovrebbe servirmi per cercare qualche spunto operativo,
qualche input per aiutarmi a creare una mia strategia
operativa per affrontare il difficile mondo del trading.
Credo infatti che la prudenza sia una delle basi di chi
voglia rivolgersi a questa professione. Per questo motivo
cercherei di sfruttare un appuntamento di questo genere per
cercare il massimo delle informazioni possibili. Per
quanto riguarda il mondo del risparmio gestito cercherei di
avvicinare i consulenti professionisti presenti per capire
quali siano i migliori fondi disponibili che diano risultati
adeguati al profilo di rischio di ogni singolo investitore.
4) Abbiamo dato
un’occhiata al programma della manifestazione: quali sono
i punti salienti che tratterà nella conferenza “Motus
Sicav”? La gestione di una Sicav è un
processo estremamente complesso che richiede un approccio di
carattere professionale. Insieme a Massimo (Capecce ndr)
cercheremo di spiegare quale sia la metodologia operativa
che seguiamo. L’obiettivo della nostra gestione è di
carattere conservativo; puntiamo infatti ad ottenere
risultati costanti nel tempo (sia in mercati toro che in
mercati orso) mantenendo un livello di rischio calcolato.
5) La sua fama e’
legata alla partecipazione a vari campionati di trading.
Nella maggior parte dei casi i risultati di queste
manifestazioni sono stati possibili grazie all’utilizzo di
covered warrants. Li utilizza ancora o preferisce utilizzare
altri strumenti? Approfitto della domanda per
fare una precisazione che ritengo importante. Io non ho mai
utilizzato nel corso della mia carriera i covered warrants.
Da anni la mia operatività si rivolge esclusivamente su
azioni, futures ed obbligazioni. Ho vinto diversi campionati
tra cui la Tcup ed il Top Trader: mi piace ricordare la
vittoria nella finale europea del Top Tader svoltasi a
Francoforte nel 2004. In quella occasione ho operato
esclusivamente su futures ed azioni. Insieme a Fc Finanza
abbiamo vinto anche il primo premio della Tcup portando bene
7 ragazzi del team alle fasi finali.
6) Secondo lei appuntamenti come l’ITF
sono utili per far riavvicinare le persone alla borsa ed al
mondo del trading in generale ? Assolutamente
si . La manifestazione svolge una importante funzione di
education. E’ una opportunità estremamente utile per
avvicinare le persone al mondo della borsa con un approccio
che ritengo corretto. Mi piace inoltre l’idea che la
manifestazione sia completamente gratuita: quindi perché
non approfittarne ? 7)
Cosa consiglierebbe a chi vuole intraprendere la professione
del trader ? Il mio consiglio è quello di
cercare il maggior numero di informazioni disponibili sul
mercato. Personalmente ho trovato molti interessanti testi
sul trading nella offerta di Trading Library: la mia
collezione conta infatti oltre cento testi sia in italiano
che in lingua inglese da cui ho appreso tantissimi spunti
operativi. Suggerisco anche di partecipare al maggior numero
di manifestazioni possibili proprio per cercare il confronto
con le persone che hanno una maggiore esperienza in questo
campo. 8) Quale è la
sua attuale view di mercato di medio periodo per il mercato
azionario? Da circa un mese il mercato
italiano è rinchiuso in una evidente fase laterale; questo
è dovuto essenzialmente alle incertezze legate alle recenti
elezioni politiche. Credo che l’indice domestico
possa trovare nuovi spunti rialzisti su una decisa
violazione di quota 38200 punti oltre cui mi attendo nuovi
massimi di peroido.
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conte 4 maggio 2006 0:00
""il risparmio è una cosa, l'investimento
un'altra" infatti Lucenti,qui si parla
di risparmi,quindi e' vero che un investimento in una
laurea in una attivita' in una casa puo'andare male
e non deve per forza dare risultati positivi. Ma
qui' si parla di risparmi che vanno in fumo e quasi
sempre danno risultati deludenti, sono i risparmi che la
gente affida alla macchinetta mangia soldi,quindi e'
fuori tema parlare di investimenti ,qui si parla di
risparmi massacrati. pf contento 1)quel
3,5% e' reale cioe' al netto dell'inflazione e
delle tasse. eccoti servito:
http://www.dm.unito.it/personalpages/scienza/documenti/Obbli
gazioni-reali.htm
htpp://www.bancaditalia.it/pol_mon_merc/tit_stato;internal&a
ction=_framecontent.action&Target=_self
2)No,ovvio che ci sono i costi del deposito e delle
commissioni di negoziazione. Ma sono costi
ridicoli e marginali,rispetto allo spennamento che fate ai
vostri clienti,una vita di commissioni potrebbe essere il
titolo di un film sul risparmio gestito. Oggi con le
banche on-line le commissioni sull'obbligazionario si
aggirano allo 0,1% e spesso il dossier titoli e gratis',
a parte i bolli, e poi in un dossier si tiene anche altra
merce. Quello sui BOT era solo un esempio,per
dire al Lucenti che di contro alla merce scadente che vende
e vendete ci sono strumenti banali e semplici che danno
SEMPRE risulati positivi,e a basso rischio.
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pf contento 4 maggio 2006 0:00
Per il sig. Lucenti Sono in parte d'accordo su
quello che dice; non necessariamente un investimento deve
portare un guadagno, però si tratta del termine
investimento in senso molto ampio; dato che qui si parla di
investimenti di tipo finanziario, credo che il cliente esiga
che dal suo investimento derivi un guadagno. Per
Conte. Sono d'accordo con te sul fatto che
investire in una laurea è una cosa molto diversa che
investire i propri soldi in uno strumento finanziario(non ci
credo...abbiamo trovato una cosa su cui siamo
d'accordo). Tu hai parlato del rendimento dei BOT;
benissimo, so che sei una persona preparata e sono sicuro
che il 3,5% che hai indicato è sicuramente un dato reale e
dimostrabile.( attenzione...prima ero d'accordo con te e
adesso ti dico che sei una persona preparata...non avrò
mica la febbre...scherzo). Ti voglio fare due
domande: 1)Riesci a calcolare qual è stata
l'inflazione nello stesso periodo e quindi paragonarla
al 3,5%? Essendo una persona che fa da sola saprai dove
poter prendere un dato attendibile(io sono onesto, non so
dove trovarlo) 2)Dal 3,5% che hai indicato, devono
essere sottratti i costi per la sottoscrizione del
BOT(variabili in base alla durata) e i costi di un deposito
titoli, oppure questi costi sono già stati tolti?
Parliamo di queste cose; da parte mia prometto che mi
asterrò dal fare polemiche inutili e sterili; se anche da
parte tua c'è questa disponibilità, secondo me
possiamo far salire il tono di discussione di questo
forum. Saluti
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Pietro 4 maggio 2006 0:00
Infatti, per rispondere al Conte, è possibile consultare i
rendimenti dei BOT sul sito della banca d'italia
www.bancaditalia.it e precisamente al link
http://www.bancaditalia.it/pol_mon_merc/tit_stato;internal&a
ction=_framecontent.action&Target=_self
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antonio lucenti 4 maggio 2006 0:00
il risparmio è una cosa, l'investimento
un'altra. quando il conte lo capirà, brinderemo .
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conte 4 maggio 2006 0:00
Lucenti abbandona la solita aria fritta, per accennare
appena e minimamente a qualcosa di sensato. Tergiversa
su chi investe sulla laurea o sulla casa,quando sa benissimo
che qui si parla di risparmi investiti e bruciati tramite la
macchinetta mangia soldi del risparmio gestito.
Non e' obbligatorio investire,specie quando lo si fa
tramite terzi,e con strumenti "gestiti" di non
facile comprensione, trasparenza, costi (vedi ricco scaffale
degli inutili prodotti della macchina mangia soldi).
"Per quale motivo tutti gli investimenti
dovrebbero dare risultati positivi?" Lucenti
qui la risposta te la dovresti dare da solo,ma ti tolgo il
fardello di pensare e te la do io. Perche'
gli investimenti fatti tarmite terzi (non in prima
persona),ovvero pf,sportellisti bancari, postali,ecc e'
dimostrato da diversi lustri quindi,incubazione, infanzia,
crescita e maturità e da dati veri (non quelli delle
stelline del mattino) che NON danno sempre risulati
positivi,e che costantemente distruggono i risparmi
investiti. Di contro un investimento su un
semplice e banale BOT ,da diversi lustri,quindi incubazione,
infanzia, crescita e maturità ha dato SEMPRE risulati
positivi. Il rendimento medio reale dei Bot dal
1970 al 2005 ammonta all'1,4% annuo composto al netto
delle imposte. Da fine 1980 a fine 2005 il rendimento
reale medio dei Bot risulta del 3,5% . Che poi
uno voglia investire e bruciare tutto su una laurea su una
attivita' su una casa e' un'altra storia e
sei fuori tema Lucenti.
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antonio lucenti 3 maggio 2006 0:00
l'unico investimento a breve o brevissimo, è il
gioco. si punta. si gioca .si vince . si perde.
l'investimento, di qualunque tipo ( e non parliamo
di risparmio, attenzione, ma di investimento...)ha
costituzionalmente tempi di incubazione, di infanzia, di
crescita e di maturità...una metafora della vita umana.
Anche studiare per una laurea è un investimento, come
comprare un appartamento a rate o aprire
un'attività.......eccetera L'investimento
PUO' portare un guadagno, ma non è NECESSARIAMENTE
seguito da un guadagno. Per quale motivo tutti gli
investimenti dovrebbero dare risultati positivi?
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pf contento 2 maggio 2006 0:00
Per Conte. Il discorso che "chi fa da solo
fa più danni" è un discorso generale, nel senso che
ci sono persone(come te), che hanno tempo, voglia,
competenze e preparazione per fare da sole e ottengono dei
risultati(a volte buoni, altri meno). Chi nel 2000 ha
cominciato a fare da solo comprando azioni a casaccio, senza
nemmeno sapere quello che comprava(vedi new economy)
sicuramente ha perso una quantità enorme di soldi che non
rivedrà mai più, perchè le azioni acquistate erano
sopravvalutate oppure erano aziende senza basi. Non
puoi negare che lo scoppio della bolla abbia bruciato tanta
gente che credeva di aver trovato l'Eldorado comprando
azioni!!!!!! Nel 2000 e 2001 mi è capitato varie volte
di rifiutare i soldi dei clienti che volevano entrare nel
mercato azionario in modo massiccio; dicevo loro che quel
tipo di investimenti li dovevano fare con la loro banca e
non con me,per tutta una serie di motivi...ho rinunciato a
un guadagno facile?Sì e lo rifarei subito, perchè dopo
qualche tempo questa gente mi ha richiamato per cercare di
riparare il danno che altri avevano fatto. Visto che
l'investimento azionario non è di medio lungo termine,
mi potresti spiegare che orizzonte temporale ha?Perchè
forse sono 50 anni che tutti gli analisti finanziari sparano
cagate... Sul fatto che il capitale garantito non
regga l'inflazione, non sono d'accordo; vorrei farti
vedere i rendimenti, però avresti qualcosa da obiettare,
quindi lascio stare...
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pf.fin 2 maggio 2006 0:00
Ho diverse volte postato un quesito, in merito
all'attività dei Consulenti Finanziari, al quale sembra
impossibile avere risposta...........che ci sarà di strano
o segreto ??? Booh !!! - sono curioso di sapere
come avviene il monitoraggio del portafoglio del
cliente... mi spiego meglio, - io, da PF, dopo
aver costruito il portafoglio del cliente ho modo di
monitorarne l'andamento direttamente da sito web...
- un CI, dopo aver consigliato un portafoglio al cliente,
per monitorarne l'andamento come fa ? - Si fa
consegnare/visionare dal cliente gli eseguiti delle
operazioni ? - Quindi il ciente prima si reca dal
CI, poi va in banca (se è evoluto usa il Web) per
eseguire le operazioni, poi torna dal CI per informarlo
delle operazioni poste in essere... - in modo che il CI
possa aggiornare la movimentazione del portafoglio. - O
si usano altri metodi ? Ringrazio chiunque
voglia "rompere il muro di omertà"
Saluti
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conte 1 maggio 2006 0:00
A me scrivre qui serve il tempo del panino e coca ,o di un
dowload su un pc in prova. Ecco che ritornano le
solite panzane dei venditori di illusioni.
"Chi fa da solo fa piu' danni" Un
bel danno lo fanno al vostro portafoglio,diminuirebbero in
modo drastico i polli da spennare quindi le vostre
provvigioni. "l'investimento azionario
è un investimento di medio-lungo termine"
Questo invece e' un classico del venditore. C'e
gente dal 1998-1999 che e' ancora in perdita ,altri
"fortunati clienti" in pari. Ormai la
festa e' giunta alla fine, presto inizieranno le
delusioni dei clienti "gestiti" entrati in coda
nell'azionario,i ritardatari entrati
nell'obbligazionario gia' se ne stanno
accorgendo,le solite rassicurazioni,tipo - tenga non esca il
mercato si ripendera',oppure lo stolto metodo di mediare
il prezzo del fondo di caffe' scucendo altra grana al
cliente ,altre commissioni -, insomma un film gia' visto
che ha un finale lacrime e sangue. Discorso a parte per
gli investimenti a capitale garantito = rendimenti
negativi,per perdita da inflazione ,perdita dei tassi di
periodo,sotto al materasso si sarebbero tenuti almeno al
caldo. Fin che i mercati vanno si ha sempre il
modo (grafici colorati,cubetti mille formi,ecc)di far vedere
al cliente che guadagna la sua briciola,i problemi iniziano
quando i mercati non vanno ,e qui mettono a rischio tutta
la pagnotta.
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pf contento 26 aprile 2006 0:00
Soluzione...dirlo così sembra facile... Parto dal
presupposto che l'investimento azionario è un
investimento di medio-lungo termine, cosa che tutti i
clienti sanno,anche quelli che investivano nel 2003...se poi
i risultati si ottengono nel breve, tanto meglio...
Quindi se una cliente ha un'ottica temporale giusta, con
una parte dei suoi soldi sicuramente entro
nell'azionario e sicuramente non in modo massiccio, ma
tramite un piano d'accumulo o un cosiddetto "pic
programmato"(ossia entrata graduale nei mercati).
Dai fondi obbligazionari sto lontano come la peste
bubbonica, perchè non mi sembra proprio il caso di entrare
in una fase rialzista dei tassi. Per soluzioni di breve
termine anche un btp triennale o quinquennale(avvertendo il
cliente che è un investimento comunque da portare a
termine, perchè con il rialzo dei tassi il corso scende)mi
può star bene; anche se dovessero aumentare i tassi(e
quindi i rendimenti), non mi sembra il caso di lasciarli su
un conto a prendere niente. Anche un cct può andare
bene, anche se le scadenze sono un pò più lunghe(con tutte
le conseguenze che comporta). La situazioni oggi non è
chiarissima, però credo che qualche soluzione il mercato ce
la offre,anche se non tantissime... Un'altra
soluzione può essere una delle tanto odiate index; so come
sono fatte quelle che vendo e ce ne sono alcune che mi
sembrano costruite in modo molto interessante. Nella
mia azienda sono un pò un cane sciolto,non ascolto molto le
pressioni che mi possono fare su questo o quel prodotto:se
secondo me è fatto bene, lo vendo, altrimenti lo vende
qualcun altro. Per chi ha una certa patrimonialità,
fondi hedge(o fondi di fondi hedge), utilizzando diverse
strategie, investimento che negli ultimi anni mi ha regalato
grandi soddisfazioni. Sono d'accordo sul fatto
|
Alex 26 aprile 2006 0:00
Scusa PF contento, ma come può un fondo liquidità battere
il mercato che rende circa il 2 virgola qualcosa netto con
delle commissioni di gestione che arrivano fino
all'1%? Le commissioni invece sono ben mascherate
nei fondi azionari dove si perdono nelle oscillazioni dei
rendimenti. La cosa certa è che il gestore guadagna
indipendentemente dalla bontà del proprio lavoro. Già
il fatto di dire "mi hai dato tot" ed ora "ti
ritrovi tot + qualcosa" non è un'informazione
completa perchè bisogna vedere che rischi ho corso e come
è andato il mercato in quel periodo (cioè il mio "+
qualcosa" è meno di quello che ha fatto il
mercato?) "Però faccio questo ragionamento;
facendo da soli e non sapendo nulla di queste cose avrebbero
più danni o benefici?" E fin qui siamo
d'accordissimo. Però non bisogna difendere chi opera
male perchè tanto "tu faresti peggio". Cerchiamo
di diminuire i costi e migliorare il servizio prestato.
Ma scusa in questo periodo in cosa fai investire i
tuoi clienti? Sul mercato azionario siamo ai massimi
relativi, quindi è comunque un rischio entrare in maniera
massiccia anche perchè l'economia non va poi così bene
e siamo in balia degli eventi internazionali (primo tra
tutti il prezzo del petrolio). Sul mercato a breve
c'è poco da dire, i fondi liquidità servono appunto
per la gestione liquidità ed è difficile vederli come
investimenti, sono solo parcheggi temporanei. I fondi
obbligazionari sono prevalentemente impegnati nel tasso
fisso, quindi come giustamente fai notare in questo periodo
di tassi in salira presentano delle performances
negative. Soluzione??
|
pf contento 26 aprile 2006 0:00
Per Ro 1)Nel fondo monetario, che ha una duration 0,33,
ci sono praticamente solo bot o btp con scadenza residua
inferiore all'anno. Ci sono solo tassi fissi(se
vogliamo chiamare a tasso fisso un bot). Avendo una duraton
molto breve, il" turnover" di strumenti al suo
interno è molto alto, quindi anche la fase rialzista dei
tassi è accusata in modo molto limitato, direi
trascurabile. Una postilla; utilizzo i monetari solo
come parcheggio,non considero il monetario un
investimento. I fondi obbligazionari, essendo più
"lunghi", in questo momento mi fanno venire i
brividi, come mi fanno venire i brividi le banche che li
vendono come investimenti "sicuri"(salvo poi
vedere un risultato negativo da un annetto a questa
parte... 2)Credo che tu ti riferisca alla commissione
di performance ( o overperformance). Nei fondi che
vendo io non è prevista. 3)I dati reali che faccio
vedere io sono questi: Quanto mi avete dato? Quanto ci
trovate dentro adesso?Più reale di così... Infatti i
gestori dovrebbero battere il mercato e "farsi
pagare" per questo...purtroppo non sempre (o raramente)
succede. Però faccio questo ragionamento; facendo da soli e
non sapendo nulla di queste cose avrebbero più danni o
benefici? Credo più danni, quindi rispetto a quello
che potrebbero fare loro sono sicuro di farli guadagnare di
più( non so se sono stato chiaro)
|
gianfranco clarizio 25 aprile 2006 0:00
Egregi Sig.ri sorvolando sul valore implicito e
meritorio dei Vs."lavoro", encomiabile, Vi segnalo
che l'utilizzo della lista degli interventi potrebbe
essere resa più pratica e "sequenziale", sulla
falsa riga dei blog più attuali, a vantaggio dei
lettori. Cordialità. gianfranco
clarizio AMU investements
|
ro 24 aprile 2006 0:00
Per pf contento Una domanda molto
semplice: nei fondi obbligazionari/monetari che vendi,
sia pure inseriti in fondi interni assicurativi o come
sottostante di index (gpf no perché hai detto che non ne
hai mai venduta una) ci sono titoli a tasso fisso o
variabile? Penso che un po’ di fondi obbligazionari
tu li abbia venduti. Seconda domanda: un fondo
qualsiasi dichiara ad esempio spese di gestione pari a 1,1%,
escludendo commissioni di sottoscrizione o rimborso, diritti
fissi e simili, qual è l’altra spesa che di solito non
viene mai spiegata e che però può incidere notevolmente
sul rendimento? (attenzione ho detto “può”) Terza
domanda: ai clienti fai “vedere” ( come dici tu) i
dati reali o “addomesticati”? – un dato addomesticato
potrebbe essere ad esempio un “price index” e non un
“total return”; un costo molto ben nascosto
potrebbe essere ad esempio una step up in collocamento
(emessa da qualsiasi banca) con tasso di partenza del 2,5%
quando un banale cct ha cedola in corso del 2,9% - 3,1%
Per rispondere alla tua domanda, si è vero, il
rendimento effettivo di un investimento è più basso se
detrai la parcella, ma secondo me (non sono un consulente
indipendente) questo è un falso problema. Ad esempio tu
consiglieresti ai tuoi clienti dei cct in questo periodo?
(immagino che risponderai di si). Un’ ultima
domanda: ad un certo punto dici che “i costi di gestione
di un fondo abbassano il rendimento” ; secondo te non è
un controsenso? Il lavoro di un gestore di un fondo dovrebbe
(condizionale – sic!) aumentare il rendimento rispetto al
mercato, non diminuirlo, altrimenti tanto vale comprare a
caso. Saluti a tutti
|
ro 24 aprile 2006 0:00
Per pf contento Una domanda molto
semplice: nei fondi obbligazionari/monetari che vendi,
sia pure inseriti in fondi interni assicurativi o come
sottostante di index (gpf no perché hai detto che non ne
hai mai venduta una) ci sono titoli a tasso fisso o
variabile? Penso che un po’ di fondi obbligazionari
tu li abbia venduti. Seconda domanda: un fondo
qualsiasi dichiara ad esempio spese di gestione pari a 1,1%,
escludendo commissioni di sottoscrizione o rimborso, diritti
fissi e simili, qual è l’altra spesa che di solito non
viene mai spiegata e che però può incidere notevolmente
sul rendimento? (attenzione ho detto “può”) Terza
domanda: ai clienti fai “vedere” ( come dici tu) i
dati reali o “addomesticati”? – un dato addomesticato
potrebbe essere ad esempio un “price index” e non un
“total return”; un costo molto ben nascosto
potrebbe essere ad esempio una step up in collocamento
(emessa da qualsiasi banca) con tasso di partenza del 2,5%
quando un banale cct ha cedola in corso del 2,9% - 3,1%
Per rispondere alla tua domanda, si è vero, il
rendimento effettivo di un investimento è più basso se
detrai la parcella, ma secondo me (non sono un consulente
indipendente) questo è un falso problema. Ad esempio tu
consiglieresti ai tuoi clienti dei cct in questo periodo?
(immagino che risponderai di si). Un’ ultima
domanda: ad un certo punto dici che “i costi di gestione
di un fondo abbassano il rendimento” ; secondo te non è
un controsenso? Il lavoro di un gestore di un fondo dovrebbe
(condizionale – sic!) aumentare il rendimento rispetto al
mercato, non diminuirlo, altrimenti tanto vale comprare a
caso. Saluti a tutti
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pf contento 24 aprile 2006 0:00
Per StudioF Anche la mia era una battuta (sul fatto che
scrivere qui mi impedisce di lavorare) Riconosco
di aver fatto la pipì fuori dal vaso parlando di un 5% di
parcella. Mi sono rifatto a un precedente intervento che
parlava di guadagni per i CI, che però non ho
approfondito. Molti miei clienti hanno poche conocenze
in materia finanziaria, però si fidano di quello che gli
faccio "vedere" e non di quello che gli dico.
I costi sono sempre la prima cosa che spiego e quando arriva
a casa del cliente la conferma dell'investimento ci
torno per vedere se è tutto a posto...questa io la chiamo
onestà e trasparenza. Spiego a tutti cos'è un
benchmark o un parametro di riferimento e gli dico che molto
probabilmente il fondo renderà meno(anche se capita che
renda di più), perchè spiego loro che i costi di gestione
di un fondo abbassano il rendimento. Non ho mai
incontrato problemi, perchè pur essendo
ignoranti"finanziariamente" capiscono che io e la
mia società dobbiamo essere pagati per quello che
facciamo. Ad alcuni clienti ho anche spiegato il
sistema di guadagno che ho io sugli investimenti che hanno
fatto con me e quindi quello ch loro mi fanno guadagnare( il
guadagno della mia azienda non lo conosco e mi interessa
poco saperlo). Questa è una cosa molto apprezzata da
parte loro ed io la chiamo onestà e trasparenza.
I costi impliciti delle index che vendo sono più alti ed i
miei clienti li conoscono tutti. Potete
rispondere alla mia domanda? Se pago dei soldi in una
parcella, il rendimento effettivo del mio investimento è
più basso o no? Per dirti che so che alcune cose
che posso vendere non mi piacciono, in 10 anni di attività
non ho mai venduto una GPF o una GPM, perchè credo che i
costi pagati non siano in linea con i benefici che il
cliente può avere. Forse di PF come me che
spiegano tutto ce ne sono pochi(anche se spero il
contrario); io mi sento in pace con me stesso perchè so che
i miei clienti hanno un'idea di quello che stanno
facendo. Saluti e buon 25 aprile a tutti
|
StudioF 24 aprile 2006 0:00
Per pf contento "In effetti scrivere qui mi
toglie almeno dieci ore al giorno..." [CUT]
Era una battuta, l'ho pure scritto. "Sul
fatto che i clienti credano che siano tutte cose
buone...credo che le persone non siano completamente
deficienti..." Non è una questione di
persone "deficienti", ma persone
"ignoranti" che si fidano di ciò che viene loro
detto. "per i miei clienti una cosa è buona
se li fa guadagnare(ovviamente in base al loro profilo di
rischio)" Qui cade il palco. Un prodotto NON
è buono se mi fa guadagnare, è buono se è efficiente e mi
rende (al netto dei costi) di più del/dei mercati in cui
investe. ESEMPIO SEMPLICISSIMO: tu vendi un fondo
comune azionario nel marzo del 2003. Oggi vai dal cliente e
gli fai vedere che il fondo ha guadagnato il 50%. Il cliente
è contentissimo e soddisfattissimo (e ti invita pure al
matrimonio del 2o figlio), tu pure. Poi magari andiamo a
vedere il confronto col benchmark e scopriamo che il fondo
è sotto del 15%. RISULTATO: tutti contenti con un
prodotto da buttare! Ma intanto si va avanti...
"perchè se perdono dei soldi non credo siano molto
contenti" Questa considerazione ha portato
all'incremento della vendita di prodotti
"sicuri", "a capitale garantito"
decisamente inefficienti. "Il prodott a
volte rende di più,però un bel 5% dei miei soldi lo pago
in parcella" Non ho la più pallida idea da
quale cappello magico tu abbia tirato fuori quel 5% di
parcella...forse ti confondi con il costo implicito
dell'ultima index che hai venduto! :-)
"é un ragionamento corretto o sono offuscato dalla mia
voglia di vendere prodotti costosi ed
inefficienti?" No, con l'affermazione di
prima hai semplicemente fatto la pipi fuori dal vasetto.
Probabilmente sei convinto che tutto ciò che
vendi sia buono (lo spero vivamente per i tuoi clienti!) e
cerchi giustamente di proteggere il tuo orticello, quando il
SISTEMA è fatto di immensi campi su cui si fa terra
bruciata. E' il concetto finale che ho voluto esprimere
nello scorso intervento ma che, purtroppo, è passato
"inosservato". Saluti
|
pf contento 23 aprile 2006 0:00
Per studio F In effetti scrivere qui mi toglie almeno
dieci ore al giorno, perchè scrivere un messaggio e leggere
gli ultimi pubblicati richiede una quantità di tempo che mi
impedisce di lavorare...forse dovrei smettere...non riesco
più a lavorare... Scusate se sono stato
ripetitivo, ma la cosa del matrimonio mi ha dato grande
soddisfazione. Sul fatto che i clienti credano
che siano tutte cose buone...credo che le persone non siano
completamente deficienti...per i miei clienti una cosa è
buona se li fa guadagnare(ovviamente in base al loro profilo
di rischio), perchè se perdono dei soldi non credo siano
molto contenti. I "prodotti" sono costosi?
Alcuni sì,altri meno, ma il discorso è sempre quello; se
la macchina la riparo da solo spendo meno che a portarla dal
meccanico. Una piccola considerazione: i CI utilizzano
strumenti quotati(quindi con meno costi) perà non credo che
lavorino gratis...anzi. Il prodott a volte rende di
più,però un bel 5% dei miei soldi lo pago in parcella,
quindi il mio rendimento effettivo è un pò più basso...é
un ragionamento corretto o sono offuscato dalla mia voglia
di vendere prodotti costosi ed inefficienti?
|
Conte 22 aprile 2006 0:00
Finalmente ogni tanto sbuca qualcuno che mi aiuta
,"StudioF". Combattere contro i
"piazzisti" o meglio venditori di illusioni e'
dura,ancora di piu' per un non addetto ai lavori come
me. Credo che sia opportuno a chi legge e
passa da qui, quindi i clienti della macchinetta mangia
soldi ,far saper come stanno le cose. Forse quelle
decine di lettere giornaliere inviate a questo sito,lettere
che parlano di delusioni e fregature di risparmi andati in
fumo,potranno nel tempo diminuire o azzerarsi.
-------- Pf contento e pf nulla contro la vostra
categoria ho 2 amici pf,pensate li tratto ancora peggio
quando si apre il discorso risparmi. Siete delle
vittime in ostaggio del sistema ,vi potete liberare solo se
iniziate a capire e a far da soli,ma qui verrebbero meno
delle garanzie (vedi grasse provvigioni e marchio griffato)
e tutti hanno famiglia. Il risparmio gestito
serve a far stare bene e a far guadagnare bene gli adetti ai
lavori,e a mantenere un sistema
bancario-creditizio-assicurativo assurdo e balordo,cio'
e' dovuto alla scarsa propensione delle persone nel
capire e informarsi su cosa investono.
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