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Alex
28 settembre 2006 0:00
tu sei pirla perchè dichiari tutto!
(questo è il dato di fatto)
non hanno ancora capito che i veri ricchi rientrano per la maggior parte tra quelli che dichiarano i famosi 6000 euro all'anno.
Cercando sempre di colpire chi paga già le tasse non si ottiene nulla se non maggiore ingiustizia.
Le aliquote devono pian piano essere ridotte, è impensabile arrivare ad una certa soglia per lasciare metà dei guadagni derivanti dal proprio lavoro allo stato!

Non dare l'idea del reddito familiare per ora se no con questa scusa ci aumentano ulteriormente le imposte.
Luigi
28 settembre 2006 0:00
70.000 euro l'anno..... Diviso per 14 mensilità sono euro 5.000 al mese....
Io guadagno (moglie e figlio a carico) 18.000 euro l'anno... Diviso per 14 mesilità sono euro 1.285,71 al mese!!!

E ti lamenti pure? Vergognati!!!

P.S. Magari li guadagnassi io, sarei contento di pagare le tasse.

BUFFONE!
Roberto B
28 settembre 2006 0:00
Sono assolutamente d'accordo con te sul concetto del reddito familiare.
Considerati comunque ricco se guadagni 70.000 euro all'anno.
Io ho moglie (che non lavora) e 2 figli (inferiori ai 3 anni) e non supero i 30.000 euro (LORDI) all'anno. Credimi che tu puoi ritenerti ricco! Oppure pagare un po' di tasse in più di me.
camerata jo
28 settembre 2006 0:00
quasi 6000 euro al mese? e che lavoro fai? e soprattutto che ti lamenti a fare?
FABRIZIO
28 settembre 2006 0:00
Che sia più corretto commisurare il reddito al numero di persone che esso mantiene, piuttosto che al suo semplice ammontare é un ragionamento sacrosanto e che mi trova d'accordo in linea di massima.

Purtroppo in Italia, (ma forse tutto sommato tutto il mondo é paese) e non solo in Italia, é abbastanza facile simulare delle condizioni che facciano figurare dei nuclei familiari in realtà diversi dalla reale composizione.

Siamo il paese dove la gente divorzia (sulla carta) per godere di derminati benefici, quali assegni familiari, corrispettivi al coniuge ecc., ma anche si sposa, sempre sulla carta, per fruire ad esempio di tanti altri diritti più o meno noti.

Ma a parte questo, sono d'accordo che il reddito vada spalmato sul numero di persone che esso mantiene.
Ma con un'unica osservazione:

Non é proprio una cosa matematica perché, proviamo a pensare:

-Che differenza c'é tra un marito che guadagna 70mila euro matenendo la moglie, e 2 coniugi che lavorando assieme guadagnano 35mila a testa ?

-Le persone sono sempre 2
- il reddito totale é lo stesso.

Ma....

Nel primo caso lavora unoo solo e l'altro si "riposa" o almeno ha più tempo per farlo.

Nel secondo caso lavorano in due, resta poco tempo per "fare dell'altro", si hanno doppie spese e costi per la produzione del reddito, ecc. ecc.

E' evidente che il primo caso é favorito rispetto al secondo.

E quindi, forse, é giusto sia trattato diversamente.
Magari con meccanismi di detrazioni diversi, diverse voci deducibili.

O no ?
Camerata
28 settembre 2006 0:00
Sarebbe troppo semplice.
Ma lo sai da chi siamo governati?
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