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PhiberOptic
12 gennaio 2007 0:00

da: Chesterton
Data: 12 Gennaio 2007

PhiberOtptic ti stai infognando per caso?
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È così difficile da capire?
Hai letto quello che ho scritto precedentemente?

Ora ti spiego perché affermo che non siamo responsabili di quello che siamo (se per caso è difficile da capire).

Siamo responsabili di voler nascere?
Siamo responsabili del tempo e del luogo in cui si nasce?
Siamo responsabili di avere i genitori che abbiamo o che avevamo?
Siamo responsabili di tutti i quelli che ci circondano?

Quello che siamo, lo dobbiamo a fattori di cui non ne abbiamo il benché minimo controllo: DNA, luogo e tempo di nascita, persone che abbiamo conosciuto da quando siamo nati ad ora, che ci hanno educati e di cui abbiamo emulato il comportamento.
Questo lo dico per semplicità.
In realtà non posso scaricare la colpa di ciò che sono agli altri, in quanto neanche loro sono colpevoli!

Adesso non mi fraintendere.
Riguardo alle "scelte": certo che siamo noi a scegliere! Come potremmo non farlo?
Siamo noi che abbiamo imparato fin da piccoli il sistema migliore per vivere il più piacevolmente possibile.
Siamo noi che ci comportiamo in un certo modo, e non in un altro.
Siamo noi che quando abbiamo sete camminiamo fino al frigo e ci dissetiamo.

Sono le nostre gambe che si muovono, e la nostra mente a pensarlo. Ma quanto È stipido pretendere di essere RESPONSABILI di farlo.

Il primo principio della psicanalisi, dice che la maggior parte dei nostri processi psichici, è INCONSCIA, cioé a noi completamente oscura. Persino ciò che pensiamo cosciamente è prima nato nell'inconscio.

Noi agiamo in base alle conseguenze delle nostre azioni prima di tutto per EVITARE il DISPIACERE, ciò che fa male, e poi cercando di appagare il nostro piacere.

Il nostro carattere, sempre in psicanalisi, è considerato il risultato di uno scontro tra gli impulsi interni, istintuali, e le frustrazioni esterne, i divieti del mondo esterno.
La nostra personalità insomma (come ci muoviamo, come pensiamo etc. etc.) è un guscio protettivo del nostro organismo che ci portiamo dietro ogni giorno da quando ci svegliamo la mattina, a quando ci riaddormentiamo la sera.

Quello he sto cercando di dirti, sempre che non ti risulti troppo astruso, è che noi siamo ISTINTO, anche quando pensiamo in maniera "ragionevole". In parole povere
tutto ciò che facciamo ha origine istintuali, sempre e in ogni caso.

Non credere troppo all'antitesi Istinto-Ragione, perché è solamente una convenzione.

Non ho tempo per parlare di psicanalisi.
Per cui ti rimando ad essa per controllare che quel che dico ha origine da essa.

Adesso: abbiamo deciso noi che il nostro organismo funzionasse in un modo e non in un altro? Chi siamo noi per intervenire nei fenomeni fisici?

Un esempio stupido:
Tu crederai certamente di avere la responsabilità dei jeans che porti alle gambe. Dopo tutto li hai certamente "scelti" te!
Sì, ma in REALTÀ non sei responsabile di averlo fatto, perché sennò dovresti essere responsabile di altre cose.
Hai scelto tu che ci fosse esattamente quel modello? E che quel modello fosse disponibile nel negosio in cui sei stato?
Che altri non l'avrebbero preso prima di te? Che esistesse quel negozio?
Che ti piacesse quel modello? Sei tu che fai la moda?
O non sei forse stato costretto a "scegliere"? Potevi per caso girare nudo?

La tua vanità dice che sei stato tu, vuole prendersi la responsabilità, ma viene contraddetta dai fatti.

Si possono isolare gli eventi? Non sono i risultato degli eventi precedenti? O quelli precedenti non li vogliamo mettere in conto perché non ci piacciono?
Come ho già detto "Siamo noi che decidiamo oggi ciò che faremo domani, ma quante di queste scelte non sono condizionate da quelle che abbiamo fatto ieri?"

Devo ammettere che capire queste cose non è da poco: bisogna andare contro le opinioni comuni, quelle di TUTTI quelli che ci hanno eduacati. Io mi ci sono abituato e mi dimentico la DEVASTANTE conseguenza che ha questa riflessione!
Neanche io potevo crederci all'inizio!

Significa annullare la MORALE intera.
Rendere inutili i concetti di "colpa" e "punizione". Non è certamente una cosa che si può dire pubblicamente senza venire accusato di essere un ciminale...

Potrei continuare all'infinito...
Chesterton mi spieghi che non ti torna?
Facciamo prima.
Chesterton
12 gennaio 2007 0:00
PhiberOtptic ti stai infognando per caso?
PhiberOtptic
11 gennaio 2007 0:00

da: K.
Data: 11 Gennaio 2007

Il paradosso è che chi nega il libero arbitrio non potrebbe esercitare questa opzione.

Negare una cosa è esercitare una scelta, esercitare una scelta è esercitare il libero arbitrio.

Chi esercita il libero arbitrio per negarlo va in contraddizione di termini.

Un bel pastrocchio, insomma.

Se poi si dice che i condizionamenti esterni ci spingono a scelte che non ci appartengono totalmente è pure verissimo. Ma è pure indubitabile che tra due opzioni frutto di condizionamenti diversi è per una di esse che di solito ci si esprime, pertanto pur condizionato il libero arbitrio alla fine esiste.
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Si sbaglia: IL PARADOSSO È CHE NOI FACCIAMO LE SCELTE, MA NON SIAMO RESPONSABILI DI FARLO.

Perché?

Noi siamo COSTRETTI A SCEGLIERE fra alternative. La veda così, signor K: io sono costretto a NEGARE il libero arbitrio!

Mi spiego meglio:
Ognuno di noi NON È RESPONSABILE di essere quello che è.
Quindi non è responsabile nemmeno di cosa fa, perché ciò che fà è dato da ciò che è.

Se lei riesce a comprendere che noi siamo stati frutto della NECESSITÀ, in quanto non l'abbiamo voluto noi di essere quello che ora siamo, riuscirà a comprendere il passaggio.
PhiberOptic
11 gennaio 2007 0:00
>Sì sì sì, proprio così. La giovinezza deve
>andarsene, oh sì. Ma la giovinezza è un pò
>come essere un animale. No, non proprio
>come un animale ma come uno di quei migni
>giocattoli che vendono per le strade, tipo
>dei piccoli martini fatti di latta e con
>una molla dentro e una chiavetta fuori
>e tu lo carichi trrr trrr trrr e quello
>pistona via, tipo camminando, O fratelli
>miei.
>Ma cammina in linea retta e va a sbattere
>contro le cose, sbam, e non può farne a
>meno. Essere giovani è come essere una di
>queste macchinette.
--- Anthony Burgess - Arancia Meccanica

_______________

Il signor Burgess mi darebbe ragione. Solo che lui si limita alla "givinezza".
Ma in realtà noi non ci troviamo sempre nello stato di "giovinezza"?
Non smettiamo mai di sbagliare e imparare dai nostri errori. Siamo sempre allo stadio di "bambini" per questo aspetto.
Siamo tutti innocenti, proprio come lo era il piccolo Alex nela storia di Burgess.
K.
11 gennaio 2007 0:00
Il paradosso è che chi nega il libero arbitrio non potrebbe esercitare questa opzione.

Negare una cosa è esercitare una scelta, esercitare una scelta è esercitare il libero arbitrio.

Chi esercita il libero arbitrio per negarlo va in contraddizione di termini.

Un bel pastrocchio, insomma.

Se poi si dice che i condizionamenti esterni ci spingono a scelte che non ci appartengono totalmente è pure verissimo. Ma è pure indubitabile che tra due opzioni frutto di condizionamenti diversi è per una di esse che di solito ci si esprime, pertanto pur condizionato il libero arbitrio alla fine esiste.
PhiberOptic
10 gennaio 2007 0:00

da: Chesterton
Data: 10 Gennaio 2007

Semplificando molto: è libero arbitrio la nostra capacità di decidere tra diverse possibilità di azione e di far divenire operante una di esse.
Certo, è una capacità non del tutto esente da influssi esterni perché questi esistono nella realtà; però c'è un margine di distacco tra tutti gli influssi che subiamo dal mondo esterno e la nostra scelta, ed è per questo che ne rispondiamo di fronte a chi ce ne chiede conto e, soprattutto, di fronte alla nostra coscienza.
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Quale criterio di scelta adottiamo per scegliere tra le diverse alternative che ci si presentano davanti?
Ovviamente cercheremo di fare "la cosa giusta" (e chi vuole sbagliare?).
Ma non saranno le capacità acquisite con l'esperienza a dirci quele sarà quella "giusta", volta per volta?
Io credo di sì.
Dato che gli episodi della nostra vita non dipendono da noi... non siamo noi veramente a decidere...
Non ci facciamo da noi, insomma.
PhiberOptic
10 gennaio 2007 0:00
Comunque la mia intenzione era discutere delle ragioni per cui dovremmo credere di essere "liberi di scegliere" oppure no.

Sto innanzitutto dicendo, che non credo proprio che siamo responsabili di ciò che
siamo.
Persino ciò che pensiamo non è "nostro". Vale a dire non decidiamo noi di pensarlo.
Deriva dall'inconscio. Dalla necessità.

Questo mi porta a dire: non siamo responsabili di ciò che facciamo!
Non esiste il libero arbitrio.
La nostra è un'illusione. Abbiamo la necessità di credere di essere liberi.
Mi sembra un passaggio "logico"...
A chi non lo sembra?
Chesterton
10 gennaio 2007 0:00
Semplificando molto: è libero arbitrio la nostra capacità di decidere tra diverse possibilità di azione e di far divenire operante una di esse.
Certo, è una capacità non del tutto esente da influssi esterni perché questi esistono nella realtà; però c'è un margine di distacco tra tutti gli influssi che subiamo dal mondo esterno e la nostra scelta, ed è per questo che ne rispondiamo di fronte a chi ce ne chiede conto e, soprattutto, di fronte alla nostra coscienza.
PhiberOptic
9 gennaio 2007 0:00

da: Chesterton
Data: 9 Gennaio 2007

Altro che privo di pregiudizi, PhiberOptic!

Mi pare piuttosto che tu ne abbia abbastanza per risultare un "tantinello" schierato.

A priori, come s'è soliti dire.
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Non è pregiudizio affermare qualcosa, anche se banale, se si momotiva ciò che si dice.
Se a lei è sembrato che parlassi dando per scontato qualcosa, me lo dica. Potremmo discuterne.

Forse lei vorrebbe contestarmi il fatto che non posso affermare "Il libero arbitrio non esiste" proprio come non si può dimostrare la sua esistenza, ma ho basato le mie motivazioni dando per scontato il valore delle leggi naturali, del "senso della terra" come si suol dire.

Comunque ha ragione: non sono di parte.
Personalmente, le posso dire che sono CONVINTO della non esistenza del "libero arbitrio", quanto un cristiano credente è convinto della sua esistenza.
Ma mi pare che nei miei interventi precedenti si possa capire il perché.

Comunque sono qui per discuterne, per trovare "ragione" da qualcuno, tanto per non credere di esere uscito di senno.
Chesterton
9 gennaio 2007 0:00
Altro che privo di pregiudizi, PhiberOptic!

Mi pare piuttosto che tu ne abbia abbastanza per risultare un "tantinello" schierato.

A priori, come s'è soliti dire.
miss Marple
9 gennaio 2007 0:00
Ma sarà proprio Useg ad aver postato questo intervento?
Andrea 38 anni
9 gennaio 2007 0:00
Volevo solo dire che chi non conosce la Parola di Dio, non può comprendere le cose che in essa sono descritte e perchè Dio le ha rivelate, quindi parlare con lei è evasivo per lei perchè non ha la mente del Creatore (Dio).

Gesù Cristo, e l'apostolo Paolo in più di una occasione dicono rivolgendosi agli uditori che non possono comprendere ciò che essi dicono perchè ancora chi ascolta senza conoscere è un bambino spirituale, e fatica a digerire il latte spirituaòle, quindi se uno da a questi cibo solido spirituale questi non lo possono nè assimilare nè digerire e questo è il caso suo caro PhiberOptic.

Piccolo esercizio per lei caro signore.
trovi il modo di mettere punteggiatura al discorso e forse capirà cosa le manca per conoscere e comprendere la verità nonchè l'amore che Dio ha per tutti gli uomini e che dipende dagli uomini se vogliono questo amore.

Buon divertimento.
Useg
9 gennaio 2007 0:00
Caro PhiberOptic,

l'applaudo perché tra le tante cose ovvie che la ragione le ha suggerito ha fatto un' affermazione che può passare inosservata, ma che da sola basta e avanza per tutto.

Lei dice di cercare risposte, come tutti noi, credenti e non credenti.

E il fatto che qualcuno queste risposte le trovi in Gesù mi sembra molto naturale, ma ciò non vuol dire che abbia raggiunto il discernimento spirituale dei più grandi santi perché non basta essere uomini e donne religiosi per essere in Dio e con Dio.

Vede, ognuno di noi vive e muore, e la differenza non la fa l'educazione o l'istruzione che spesso mascherano tristi figure, ma una sensibilità più profonda che, a mio avviso, bisogna coltivare alla luce di Dio.

Con questo riconosco che ho detto praticamente nulla, e soprattutto che posso averla urtata, in effetti ho peccato di superbia perché io non sono nessuno per insegnare a lei qualcosa in merito.
Volevo solo farle intendere che le facce della moneta sono due e non una sola.

La saluto cordialmente.
PhiberOptic
9 gennaio 2007 0:00

da: Andrea 38 anni
Data: 8 Gennaio 2007


Scusatemi tanto!

Avete tutti ragione, D'io ho torto!
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Sono contento che qualcun'altro l'abbia finalmente capito!
C'è qualcun'altro che vuole continuare ciò che il singnor Andrea 38 anni ha lasciato in sospeso per una repentina "conversione"?
Si accettano scommesse... :D

A parte gli scherzi, caro Andrea 38 anni, sono un pò deluso dalla sua risposta evasiva, ma me lo aspettavo.

Vuole dimostrare una pazzesca visione del mondo, racchiusa nel SUO LIBRO, ma purtroppo per lei, essa non ha nessun rapporto con la realtà dei fatti.
Andrea 38 anni
8 gennaio 2007 0:00

Scusatemi tanto!

Avete tutti ragione, D'io ho torto!
PhiberOptic
7 gennaio 2007 0:00
Caro Andrea 38 anni...

Dato che si è limitato ha verseggiare la Bibbia, chiamerò d'ora in poi quel libro "SUO LIBRO".

1.
Deve ancora spiegarmi cosa intende lei per "peccato" (si potrebbe aprire una discussione a parte solo su di esso!).

NON HO CAPITO CHE INTENDE:
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In pratica, da bambini noi siamo immortali spiritualmente parlando (come lo erano Adamo ed Eva) cioè siamo già nell’eternità, ma il nostro ingresso nel mondo, nel momento in cui conosciamo il peccato e diventiamo coscienti della nostra esistenza, viviamo la stessa circostanza di Adamo ed Eva, cominciando a comportarci da peccatori
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La prego mi spieghi, visto che sono IGNORANTE a riguardo. Lei dice che appena nasciamo siamo come Adamo ed Eva, quindi Innocenti e Immortali spiritualmente, ma quando "conoscimo il peccato" ci comportiamo da peccatori?
Che significa spiritualmente parlando?
Che siamo Immortali a metà? O che siamo FINTI immortali?
In che età il bambino smette di essere Immortale spiritualmente e diventa peccatore?
E sopratutto quali sono questi peccati che lo rendono MORTALE (come se non lo fosse già...)?


2.
--------------
se le loro opere sono state umanamente secondo le leggi che in ogni uomo esistono perché Dio ne provvede nell’istinto umano già dalla nascita...
--------------
Mi trova PROFONDAMENTE in disaccordo.
È la peggiore "calunnia" al genere umano.
Calunnia perché non può dire questi sozzi PREGIUDIZI, senza MOTIVARE, PROVARE CIÒ CHE SI STA DICENDO. Sta affermando che nell'uomo sono insite LE LEGGI MORALI !
Solo perché c'è scritto nel SUO LIBRO?
Queste sono cose da catechismo! Per lo meno faccia un ragionamento con la sua testa! Guardi la REALTÀ, ciò che si TOCCA, non PRE-PREGIUDIZI ancestrali!

Ma continua:
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non so se in lei sono forti quei valori, in me fin da bambino sono stati presenti e forti, ma il mondo intorno a me poi mi ha cambiato.
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Ci credo! Si chiama EDUCAZIONE!
Se conoscesse VERAMENTE la psicologia, la psicanalisi, saprebbe che i "valori" di un bambino, qualunque bambino, sono molto DIVERSI dai valori che intende lei...
Sono valori fisiologici, naturali, molto molto distanti dal qualunque MORALE.
Sarebbe più corretto dire che i bimbi, sono PRIVI di qualunque insegnamento MORALE.
La prova?
Lei ha detto che conosce la psicologia...
Bene! Allora saprà certamente che TUTTI i bimbi sono EGOISTICI.
O questa cosa le è sfuggita?
Stia attento che Egoismo in Psicologia non è inteso solo col significato di "non altruistico"... Ha un significato più profondo.
Ma se ancora non le basta per favore me lo dica! Sarei contento di spiegarle come si forma il carattere secondo la psicologia! O la psicologia non è attendibile come il SUO LIBRO?

inoltre dice:
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Le guerre si combattono perchè l’uomo è malvagio, e Dio non interviene perchè Lui sa che si salveranno solo quelli che lo seguiranno e quindi chi lo seguirà non ha nulla da temere mentre chi non lo seguirà è già morto
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Come dire, l'uomo nasce Innocente... ma È MALVAGIO.
L'uomo non è "malvagio" proprio perché non esiste nessun Bene e nessun Male, sono frottole a cui la hanno abituata fin da piccolo. Adesso è dura liberarsene, posso capirlo.


3.
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Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la FILOSOFIA e con VANI raggiri secondo la TRADIZIONE degli uomini e gli ELEMENTI del mondo e non secondo Cristo; Colossesi 2:8
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E no, caro Andrea 38 anni, troppo facile!
Se ne esce con un versetto idiota.
Scusi, ma chi gliel'ha dato a lei il libro, Dio Padre in "persona"?
Non è anch'esso una "TRADIZIONE degli uomini"?
E che ELEMENTI bisogna usare se non la nostra mente?
La detto lei stesso che "Dubitare, è lecito, anzi, Dio vuole che siamo dubbiosi..."


4.
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Infine caro signore, il discorso sul bene e il male è un’altra volta colpa della chiesa cattolica, in quanto ha sempre detto che il bene è da Dio e il male è dal diavolo, altra bugia. Ma questo glielo spiego un’altra volta.
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A chi crede di fare fesso?
Si, scarichiamo la colpa alla chiesa MATERIALE CATTOLICA, che tanto sono completamente IGNORANTE sulla dottrina cristiana!
Mi contraddice nuovamente senza mostrare una benché minima spiegazione. Lei è un maestro nel'evasione!
Sono proprio curioso di sapere cos'altro si inventerà sul Bene e sul Male, senza collegare il Bene alla parola di Dio, e il Male all'allontanamento dal verbo!
Ma via, il Bene e il Male NEANCHE ESISTONO.
Intendo il Bene o il Male ASSOLUTI, naturalmente, o mi vuole contraddire nuovamente? In tal caso smetterebbe di essere cristiano.


5.
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In ultimo, lei vuole criticare Dio senza leggere la Bibbia ma per sentito dire, come se uno volesse criticare un film in base alle impressioni delle persone che hanno visto il film; non le sembra assurdo?
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CAPIAMOCI:

Primo
Sul SUO LIBRO ho detto che mi irrita la sua lettura e che non lo conosco a fondo, non che non l'ho letto!

Secondo
Non sto criticando Dio ne tanto meno il SUO LIBRO perché se nò avrei sollevato la questione della sua VERIDICITÀ.
NON FACCIO LO STORICO, MA SICURAMENTE È UN LIBRO CHE SOLLEVA MOLTISSIMI DUBBI.
La mia discussione è di carattere filosofico, vale a dire, RICERCO "risposte".
Forse a lei basterà prendere le risposte dal SUO LIBRO, ma io non sono uno che beve a quelle MENZOGNE MILLENARIE.
Inoltre le ripeto nuovamente:
Il libero arbitrio non è solamente alla base della sua dottrina, ma è anche alla base di qualunque altra morale umana.
Io indago PRIVO da PREGIUDIZI, su questa faccenda, e le mostro il risultato delle mie riflessioni.

---> Non esiste nessun LIBERO ARBITRIO
---> TANTO meno una METAFISICA
Andrea 38 anni
6 gennaio 2007 0:00
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Per il cristianesimo ogni persona è peccatrice dalla nascita! È questa l'assurdità!
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Ecco perchè dico che la chiesa cattolica è portatrice di menzogna, in quanto l'affermazione qui sopra riportata è falsa ed è la chiesa cattolica che l’ha diffusa, in quanto se lei conoscesse VERAMENTE la vera Via, cioè Cristo, saprebbe che i bambini prima che raggiungano l'età della coscienza, in pratica finché sono innocenti e spontanei, anche se non sono battezzati, in quanto il battesimo fatto dalla chiesa cattolica è solo una inutile messa in scena e non è biblico, non sono né peccatori e non vanno in giudizio, ma sono salvati direttamente, e questo lo dice Gesù Cristo, quindi lei ha detto una cosa non vera e la chiesa cattolica le darebbe ragione mentre Gesù Cristo dice che lei signor PhiberOptic non ha ragione, e si ricordi che la Bibbia è precisa e usa termini precisi, e se uno è peccatore non significa che sia colpevole: il peccato non è una colpa, e la colpa non è un peccato.

Secondo la Parola di Dio, quindi secondo Dio, tutti gli uomini che non sono mai stati raggiunti dall’evangelo possono essere salvati secondo le loro opere, se le loro opere sono state umanamente secondo le leggi che in ogni uomo esistono perché Dio ne provvede nell’istinto umano già dalla nascita (Romani 2: 14 al 16).
Intendo dire che ogni uomo ha in sé l’istinto di buon comportamento, d’amore, di giustizia e di tutti quei valori morali che lo contraddistinguono dagli animali, che l’umanità a volte accetta perché non li considera pericolosi per il vivere normale, non so se in lei sono forti quei valori, in me fin da bambino sono stati presenti e forti, ma il mondo intorno a me poi mi ha cambiato, ma ci sono delle persone che non si sono fatte coinvolgere dal mondo intorno e sono rimasti come Dio ha scritto nei loro cuori e se non sono stati raggiunti dall’Evangelo essi saranno probabilmente salvati; il probabilmente significa che la mia è una ipotesi fondata sulle Scritture, in quanto sarà comunque Gesù Cristo il Giudice supremo quindi la mia è un ipotesi che secondo ciò che è scritto è valida ma dipende dal cuore dell’uomo e di ciò che Dio legge in esso.

Un esempio di questa persona nella storia è Socrate, che secondo me farà parte di coloro che saranno salvati anche se non ha conosciuto Gesù Cristo, in quanto egli è morto per non ritrattare ciò che aveva scoperto e cioè che esiste un solo Dio e non dèi, come dicevano i greci e tutti i pagani, ecco perchè Paolo arrivando ad Atene trovò un altare al Dio sconosciuto, e lo predicò (Atti degli apostoli 17: 16 al 34).
In pratica, da bambini noi siamo immortali spiritualmente parlando (come lo erano Adamo ed Eva) cioè siamo già nell’eternità, ma il nostro ingresso nel mondo, nel momento in cui conosciamo il peccato e diventiamo coscienti della nostra esistenza, viviamo la stessa circostanza di Adamo ed Eva, cominciando a comportarci da peccatori, come quel re che voleva costruire la torre di Babele per sfidare Dio e tutti i modi per andargli contro, un po’ come Cascioli, la filosofia e anche lei caro signore, per cui si vuole spostare sull’uomo tutte le caratteristiche di Dio, mettendo l’uomo al centro di tutto piuttosto che il Creatore (cfr. con i suoi commenti sul libero arbitrio).

Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la FILOSOFIA e con VANI raggiri secondo la TRADIZIONE degli uomini e gli ELEMENTI del mondo e non secondo Cristo; Colossesi 2:8

Capisce perchè non faccio uso della filosofia e perchè mi affido solo alla Bibbia? Perchè in essa trovo TUTTE le risposte e sono TUTTE spiegazioni che vengono dalla mente di Dio (per le sue creature o figli), e non dalla mente di un uomo, ed è per questo che gli uomini faticano a comprenderla se non hanno conosciuto Dio, in quanto per comprenderla ci vuole lo Spirito Santo che Dio dona solo a tutti coloro che glieLo chiedono perchè hanno piena fiducia in Lui.

Quindi, nel momento che noi diventiamo coscienti verso Dio (non importa l’età o cosa abbiamo commesso), abbiamo la possibilità di decidere se andare a Dio o non andare a Dio (libero arbitrio), se andiamo a Dio Egli ci fa conoscere il modo di avere la certezza della vita eterna DONANDOCI Gesù Cristo come personale salvatore, e cominciare una nuova vita seguendo Gesù Cristo come modello da imitare per non perdere la certezza che vivremo per l’eternità.

Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché CHIUNQUE CREDE IN LUI non perisca, MA ABBIA VITA ETERNA. (Giovanni 3: 16)

Altrimenti, siamo sì liberi di scegliere, ma non saremo salvati secondo le Sue promesse.
Da questo si deduce che per mezzo di un uomo siamo entrati nel peccato (Adamo) e per mezzo di Dio soltanto, fatto uomo (Gesù Cristo), abbiamo l’unica Via di Salvezza, per uscire dal peccato (Prima lettera ai Corinzi 15: 22, 45 al 49; Romani 5: 1, 2, 5 al 21), per andare nella vita eterna e incontrare il Padre cioè tornare alla vita che Dio aveva creato prima che Adamo peccasse, infatti: Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Giovanni 14: 6)

Dubitare, è lecito, anzi, Dio vuole che siamo dubbiosi, ciò che Dio vuole però è anche che noi lo cerchiamo e che una volta trovato possa essere Lui solo il Nostro Unico e Assoluto Maestro, e siccome Lui ha fatto sì che la Sua parola arrivasse fino a noi, vuole almeno che proviamo a dargli fiducia e leggere ciò che ha fatto scrivere per il nostro vivere in eterno.

Infine caro signore, il discorso sul bene e il male è un’altra volta colpa della chiesa cattolica, in quanto ha sempre detto che il bene è da Dio e il male è dal diavolo, altra bugia. Ma questo glielo spiego un’altra volta.

Le guerre si combattono perchè l’uomo è malvagio, e Dio non interviene perchè Lui sa che si salveranno solo quelli che lo seguiranno e quindi chi lo seguirà non ha nulla da temere mentre chi non lo seguirà è già morto, un morto che cammina, anche se sta vivendo; ecco perchè io non mi preoccupo di nulla se non di fare capire a chi mi legge che se ci si affida a Dio non ci si dovrà preoccupare di ciò che accadrà intorno, e si deve aiutare gli altri a conoscere il modo per essere salvati per evitare di andare incontro a ciò che il mondo andrà incontro.

In ultimo, lei vuole criticare Dio senza leggere la Bibbia ma per sentito dire, come se uno volesse criticare un film in base alle impressioni delle persone che hanno visto il film; non le sembra assurdo?

Non tutti i film suscitano un'unica impressione nei confronti di ogni individuo, come la Bibbia, quindi Dio, si rivolge ad ogni individuo.

Se lei è incuriosito da un film e non le riesce, in base ai commenti, di capire se le piace o no e come commentarlo, deve andarlo a vedere, così alla fine può dare, la sua opinione elaborata per esperienza e con sua testimonianza, altrimenti, sono solo chiacchiericci inutili e vani. Così è della Bibbia.

Con questo vorrei solo dire che se lei non è d’accordo con Dio, senza conoscerne il pensiero, non credo sia giusto nemmeno che Lo critichi, in quanto potrebbe cambiare idea nel momento che cominciasse a conoscerne il pensiero leggendolo, come capitò a me 2 anni or sono.

Ciao, ciao.
PhiberOptic
5 gennaio 2007 0:00
Caro Andrea 38 anni,
Innanzitutto ti ringrazio per avermi dato del LEI, ma non ce n'è il bisogno.
Devo confessare che mi sei sembrato un pò troppo evasivo nel rispondere.
Ti sei limitato ad invitare a leggere le Sacre Scritture, perché come dici tu:
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Quindi come fate a voler trattare argomenti che nascono da una radice biblica e non volete usare la Bibbia per spiegarli?
Perché tutti vogliono criticare un libro che nemmeno conoscono, la Bibbia, solo perchè qualcuno dice cos’ha capito dalla lettura di essa?
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Ho già espresso la mia opinione al riguardo: il libero arbitrio è alla base della religione cristiana, tanto che confutarlo significa confutare tutto il cristianesimo (e non solo), ma non credo che sia indispensabile leggere le Sacre Scritture per parlarne. Forse ti trovi in difficoltà senza usare i versetti della Bibbia?
Poiché sono argomenti di carattere filosofico, è consentito parlarne usando qualunque fonte: Bibbia, Psicologia, Fisica...

Dici che:
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PhiberOptic, le rispondo che davanti a Dio siamo peccatori, non colpevoli, e che Cristo è la soluzione.
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Non tentare di "inventare" altri significati per "peccatore":
Peccato significa "colpa", ma forse ti piace attribuirgli significati analoghi come "errore", "mancanza", "via del male", per esprimere "degenerazione", "corruzione", "perversione".
Ma il significato religioso inteso è evidente.
E Gesù stesso diceva: "tutti gli uomini sono peccatori, nessuno uomo può far quindi da giudice, in quanto peccatore lui stesso, e solo Dio conosce le ragioni per cui noi dovremmo seguire CIÒ che ci COMANDA, ubbidire senza dubitare..."

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Grazie a Dio conosco anche la psicologia, e grazie anche ad essa posso avere maggiori certezze sull'esistenza di Dio e sulla sua opera che è presente anche ai giorni nostri.
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Dici che conosci la psicologia e che ti dà ulteriori "certezze sull'esistenza di Dio"... quali sono?
Sarei curioso di conoscerle.
Perché forse non hai capito la fisiologia che sta dietro il nostro IO, cioè il nostro INCONSCIO.

Dici:
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Sinceramente le sue affermazioni non mi toccano, non per superbia ma per ciò che sopra già spiegato, le consiglio di leggere se vuole trovare le risposte anche ai suoi quesiti, in modo che non debba spiegarglieli io.
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A parte il fatto che non mi esponi niente ma mi rimandi alla Bibbia, quello è proprio ciò che sto cercando: qualcuno che mi spieghi "ciò che non so"...


MOTIVI?
Ma ritorniamo in "argomento":
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All'interno del Nuovo Testamento non ci sono scritte delle cose tipo: non fate quello e non fate quest’altro; vi è invece scritto IL MOTIVO per il quale, secondo la volontà di Dio e PER AMORE DI DIO, un figlio di Dio non deve fare determinate cose, in pratica, cosa Dio non ama che un Suo figlio (quindi non Cristo) faccia per ricevere le promesse da Lui fatte.
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Ti contraddici con le tue stesse parole...
Per te il MOTIVO è "volontà di Dio"?
"PER AMORE DI DIO"? E ti sembrano ragioni?
Spigazioni?
L'esempio di Gesù è la "totale ubbidienza"... alla faccia delle ragioni!!
Come gli Imperativi Categorici cantiani...
Dovere per il dovere.
Nessuna ragione in mezzo.
Ti sei dimenticato del fatto che la Parola di Dio È la Verità, che Lui ci mostra il Bene, la Giustizia?

Dici:
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A chi non interessa la Bibbia e non crede a Gesù Cristo, Dio non nega nulla, infatti, mi sembra che Egli lasci vivere tutti, ma Lui ha fatto in modo che le promesse fatte saranno mantenute a condizione della Sua volontà non come una dittatura, ma come una questione di rigorosità e d’ubbidienza, come avviene in un luogo di lavoro o in casa di ognuno di noi.
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"Lasci vivere tutti"... e il peccato originale? che ci ha reso PECCATORI (COLPEVOLI)? Che ha giustificato il fatto di averci CREATO MORTALI?
Ti sembra cosa da poco?
Perché non ne parli?

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Non è un libro per l’umanità intera, la Bibbia, ma è un Libro per ogni singolo uomo, per poter passare da semplice creatura di Dio a diventare figlio di Dio attraverso l’opera di Cristo, per sapere come fare a conoscere il Padre di tutti una volta diventati figli.
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Ti prego illuminami a riguardo!
Quele è la differenza tra "creatura" e "figlio di Dio"? La non ubbidienza e la "totale ubbidienza"?

PS
non fare l'evasivo
GLI ARGOMENTI SONO:

1 Libero Arbitrio
quindi peccato originale

2 Esistenza Metafisica
Dio che mostra il BENE e la Verità

Sono sicuro che tu dica la varità quando affermi di aver trovato risposte nella Bibbia, ma gradirei che tu me le riferissi, se no questa non sarebbe una "discussione".
Andrea 38 anni
5 gennaio 2007 0:00
So che non leggerete tutto, anzi quando vedrete la lunghezza di ciò che ho scritto non comincerete nemmeno, ma se diversamente leggerete vedrete che non ho scritto nulla che vi possa infastidire quindi darò una risposta generale per toccare tutti i punti, leggetela con attenzione, se vorrete.
Cerco di impegnarmi a fare sì che non dobbiate dare retta a me, ma a coLui che mi ha risvegliato dal torpore del sonno e dal buio delle tenebre spirituali, nelle quali vagavo e vaga la maggior parte degli uomini del mondo: Gesù Cristo.

All'interno del Nuovo Testamento, che si legge in meno di un anno, con un capitolo al giorno che occupa dai 5 ai 10 minuti, chiunque troverebbe tutte le risposte ai quesiti che mi proponete, chi invece dice che non vengo mai a capo di ciò che scrivo, evidentemente non è un attento lettore, e non mi permette nemmeno di scrivere perchè quando scrivo mi si accusa di scrivere troppo e questi argomenti purtroppo non si sviluppano brevemente e senza testo.
All'interno del Nuovo Testamento, dicevo, si trovano anche persone che cercavano Dio con tutto il cuore, e Dio gli ha mandato persone che parlandogli di Dio Lo hanno conosciuto personalmente, come successe anche a me 2 anni fa circa, perché c’era in me il desiderio di conoscerLo e non che mi cadesse addosso tutta un tratto.

All'interno del Nuovo Testamento non ci sono scritte delle cose tipo: non fate quello e non fate quest’altro; vi è invece scritto IL MOTIVO per il quale, secondo la volontà di Dio e PER AMORE DI DIO, un figlio di Dio non deve fare determinate cose, in pratica, cosa Dio non ama che un Suo figlio (quindi non Cristo) faccia per ricevere le promesse da Lui fatte.
Gesù Cristo, in questo, ne è l’esempio, vale a dire, quello della totale ubbidienza al Padre, perché secondo il disegno del Padre, Egli, doveva morire, e ne era al corrente, ma non si è tirato indietro anche se alla fine ha avuto paura, ma Dio gli ha mandato un aiuto e un sostegno (un Angelo a rafforzarlo Luca 22: 43) per fare sì che portasse a termine l’opera meravigliosa di salvezza per tutti (singolarmente) gli uomini.

Quindi come fate a voler trattare argomenti che nascono da una radice biblica e non volete usare la Bibbia per spiegarli?
Perché tutti vogliono criticare un libro che nemmeno conoscono, la Bibbia, solo perchè qualcuno dice cos’ha capito dalla lettura di essa?
Non sapete che tramite la Bibbia, che è la Sua Parola, Dio parla ad OGNI uomo intimamente e personalmente?
Non è un libro per l’umanità intera, la Bibbia, ma è un Libro per ogni singolo uomo, per poter passare da semplice creatura di Dio a diventare figlio di Dio attraverso l’opera di Cristo, per sapere come fare a conoscere il Padre di tutti una volta diventati figli.
La chiesa cattolica non fa questa distinzione tra essere figli o creature che la Bibbia invece pone in evidenza, altrimenti non avrebbe senso il messaggio biblico, e questo è un altro punto a favore della Bibbia nei confronti di un popolo che si è invece affidato ad una chiesa cattolica menzognera e portatrice di un messaggio non preciso e quindi sviante.

Parlando di matrimonio si menziona un’istituzione di Dio scritta nella Bibbia. Il genere umano, del matrimonio, ne ha fatto uno strumento proprio e ne discute come se Dio non centrasse niente con esso, allo stesso modo succede con il libero arbitrio, e tantissimi altri argomenti; per la non conoscenza che le persone hanno di ciò.

Io sono noioso perchè sono a favore di Dio, ma quanto sono noiosi quelli che gli vanno contro?
Per quale motivo nessuno lo scrive? Lo sono anche loro, non vi pare?

Voi, se pensate che un dio esiste ma non sapete trovarlo e volete continuare a vagare nel mare delle illusioni, fate pure!
Invece, se volete conoscere l’unico Vero Dio che si conosce da sempre perché la Bibbia ha permesso di conoscerLo, allora andate in essa, ma leggetela cominciando dal Nuovo Testamento; vi spiegherò se vorrete anche il perché.

La semplicità di ciò che Dio mette a disposizione dell'uomo, per la sua salvezza, infastidisce l’uomo perché l’uomo non la comprende; mentre la complessità della faciloneria degli errori per allontanarsi da Dio affascina l’uomo da sempre, l'esempio lo è Eva.

A chi non interessa la Bibbia e non crede a Gesù Cristo, Dio non nega nulla, infatti, mi sembra che Egli lasci vivere tutti, ma Lui ha fatto in modo che le promesse fatte saranno mantenute a condizione della Sua volontà non come una dittatura, ma come una questione di rigorosità e d’ubbidienza, come avviene in un luogo di lavoro o in casa di ognuno di noi: infatti, Dio non esclude che si possa "peccare", giacché non può esistere sulla terra un uomo che non "pecca" all’infuori di Cristo, gli apostoli stessi non erano infallibili, come vorrebbe fare credere la chiesa cattolica, infatti, nel Nuovo Testamento anch'essi hanno i loro momenti di debolezza.
Non credete, dunque, ai santoni o a chi vi dice che ci sono uomini che valgono più di voi, perché agli occhi di Dio non vi sono differenze, SIAMO TUTTI UGUALI, sono gli uomini che cercano o fanno in modo di creare distinzione.

E’ come se un ospite, in casa vostra, volesse leggere nel vostro pensiero come voi pensate che un ospite educato si debba comportare in casa vostra; non credo che voi, se ospitate un amico a pranzo, considerato educato, ad un tratto lo vedete alzarsi e fare i suoi bisogni in una pianta di casa, gli fate un applauso e ridete, non credo che lo invitate anche a concimare una pianta, e poi sedersi di nuovo senza che abbia mai abbandonato la stanza da pranzo, e non credete nemmeno che restiate senza dirgli niente, credo invece che qualcuno gli direbbe che se continua a comportarsi come un provocatore lo sbattete fuori di casa!
Così fa Dio, con una differenza però, che Lui non c’invita ad andarcene, da ciò che ha creato, anche se ci comportiamo male, ma ci dice che, intanto, ci ha dato la terra con tutti i difetti, a causa di chi non è stato in grado di tenersi ciò che aveva in abbondanza (l’Eden, e non credo che nessuno su questa terra si sarebbe comportato diversamente da Eva e Adamo), e ci mette a disposizione, però, la soluzione per ottenere ciò che ci ha promesso come figli e non come creature, con l’opera di Cristo.

Leggere il Nuovo Testamento non con astio e imposizione o per smentirlo, non vi servirebbe, leggetelo invece con il desiderio di conoscere il Padrone della casa in cui vivete e viviamo, la Terra, scoprite quanto Dio è grande e potente, e allo stesso tempo misericordioso (se conoscete il significato del termine) e pronto a perdonarvi del vostro comportamento ribelle verso di Lui e darvi grazia su grazia (se conoscete il significato del termine), e scoprite quanto Amore ha da donarvi gratuitamente se solo VOI glielo permetterete, perché Lui aspetta solo che VOI lo cercate per ascoltarvi e rivelarsi perché Lui vi è vicino anche se non ci credete.

Dio ha dato all’uomo la terra con tutto a disposizione, ma l’uomo si è dimenticato di chi gliel’ha data, ma Dio ha fatto in modo che l’uomo potesse ricordarsene, dando il Suo pensiero, LA PAROLA DI DIO, ispirando uomini da Lui scelti per scrivere la Sua volontà, e facendo anche in modo di distinguere ciò che è ispirato da ciò che non lo è, e se si legge si riesce anche a notare ciò che è ispirato e ciò che non lo è; ma l’uomo vuole continuare a negarlo, ma Dio non costringe nessuno, ma non fa mancare a nessuno la possibilità di andare a Lui.

Scrivo 8 versetti, se non vi dispiace, che dicono chi è Cristo:

Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, E LA PAROLA ERA DIO.
Essa (LA PAROLA) era nel principio con Dio.
Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. Giovanni 1: 1 - 3

Egli (Cristo) era nel mondo, E IL MONDO FU FATTO PER MEZZO DI LUI, ma il mondo non l'ha conosciuto.
È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto;
ma A TUTTI QUELLI CHE L'HANNO RICEVUTO EGLI HA DATO IL DIRITTO DI DIVENTAR FIGLI DI DIO: a quelli, cioè, che credono nel suo nome;
i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.
E LA PAROLA È DIVENTATA CARNE e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre. Giovanni 1: 10 – 14

Mi pare abbastanza evidente chi è Gesù Cristo: vero? A meno che non sapete leggere, non potete fare ameno di non concordare con l’evidenza che chi l’ha conosciuto personalmente può anche scrivere ciò che gli è ispirato da chi l’ha scelto; infatti, Giovanni fu uno degli apostoli scelti da Gesù Cristo.
Extra!
5 gennaio 2007 0:00
Signor PhiberOptic, non ce l'ho con lei è e che da quando leggo Andrea 38 anni ho finalmente trovato qualcuno che sa come interessare la gente alla conoscenza di Dio senza che possa avere un qualche ritorno, e si vede che lo fa per un sentimento che leggendo il nuovo testamento si ritrova.

Io ho cominciato solo da qualche mese a leggere il nuovo testamento per vedere se veramente si può incontrare Dio in esso e quando leggo miritrovo in tante cose che Andrea dice, cosa che ascoltando i preti non ho mai sentito.

Preferisco credere che Dio si possa conoscere piuttosto che ascoltare uomini come me che lo vogliono rendere una cosa di fantasia come quello scellerato di Cascioli o Montesi e tutta la compagnia dei mentecatti che gli vanno dietro.

Dio per me esiste e lo cercherò finchè non mi si rivelerà come ha detto Andrea 38 anni nei suoi vari post che ho letto nei vari forum in giro.
Andrea 38 anni
5 gennaio 2007 0:00
PhiberOptic, le rispondo che davanti a Dio siamo peccatori, non colpevoli, e che Cristo è la soluzione.
Il fatto di essere peccatori non riguarda il fatto che si bestemmi o si uccide, il discorso è ben più complesso e diverso, e il fatto stesso che lei non legga le Scritture mi obbligherebbe a dover ampliare il discorso più di quanto non lo sia di già, e non lo voglio fare, sempre che lei non lo voglia sapere (ma non credo).

Voleva un commento cristiano e io gliel'ho dato.

Leggendo il Nuovo Testamento, si troverebbero le risposte alle domande di ragazzino e anche alle sue di lei, e proprio perchè sono cose meditate da lui che vorrei spingerlo a leggere il Nuovo Testamento e anche a lei, perchè anche a me erano capitate queste meditazioni, e solo lì ho trovato le risposte esaurienti; non che in qualche libro non avessi trovato risposte interessanti, ma mai soddisfacenti come quelle trovate nel Nuovo Testamento.

Grazie a Dio conosco anche la psicologia, e grazie anche ad essa posso avere maggiori certezze sull'esistenza di Dio e sulla sua opera che è presente anche ai giorni nostri, anzi le conoscenze che negli anni ho coltivato hanno solo rafforzato la mia fede nel momento in cui ho cominciato a trovare quelle risposte che solo con gli studi non trovavano una conferma; quindi la Bibbia ha semplicemente completato la mia esistenza in un mondo che non mi dava alcuna certezza, mentre adesso non mi preoccupo più di nulla in quanto attraverso la conoscenza biblica conosco anche come tutto andrà a finire in un tempo che non si conosce ma che si conosce come succederà.

Il fatto che a lei irritino le Sacre Scritture dipende da come le sono sempre state presentate e anche perché esse sono lo specchio per l’anima e mettono in mostra tutti in nostri difetti e le mancanze, anche a me irritavano un tempo per questi motivi e anche perchè mi mostravano quanto fossi stravaccato su ciò che mi faceva comodo al punto che sarei passato sopra a chiunque pur di far valere il mio pensiero o il mio comportamento, mentre adesso porto avanti ciò che è scritto e il suo significato, per avvisare gli uomini della volontà di Dio, ma non voglio salvare il mondo, a quello ci ha pensato Gesù Cristo, io lo aiuto soltanto a diffondere il suo messaggio, la Buona Notizia = Evangelo.

Sinceramente le sue affermazioni non mi toccano, non per superbia ma per ciò che sopra ho già spiegato, le consiglio di leggere se vuole trovare le risposte anche ai suoi quesiti, in modo che non debba spiegarglieli io.

La saluto.
PhiberOptic
4 gennaio 2007 0:00
Rispondo ancora ad Andrea 38 anni,

Vorrei soffermarmi su alcuni punti del suo commento precedente.

In primo luogo, ritengo che il problema del libero arbitrio non sia nato con la Bibbia, ma è piuttosto da attribuire alla nostra naturale inclinazione a cercare la responsabilità e quindi la colpa delle azioni umane. Questa inclinazione ha un valore sociale importante.

Tu dici:
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Il “libero arbitrio” è stato dato agli uomini da Dio per dare la possibilità all’uomo di seguire Dio o decidere di vivere la vita a piacimento dell’uomo stesso, quindi senza Dio; ovvero la possibilità di seguire Dio o fare per conto proprio.
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Avresti ragione se nascessimo tutti a livello di Adamo ed Eva: innocenti e immortali. Io penso che far diventare MORTALE l'uomo sia la peggiore delle punizioni... e noi nasciamo già puniti!
Per il cristianesimo ogni persona è peccatrice dalla nascita! È questa l'assurdità!

Tutto questo suona come un tremendo ricatto: "tu, mio caro figliolo, vuoi essere salvato dalla ingiustizia che ti ho procurato? allora fai così perché te lo dico io! Altrimenti addio..."
Seguire ciecamente il precetto senza dubitare, perché solo dubitare è peccato...

Credere ancora che esistano il Bene e il Male, scinderli, distinguerli e pretendere che siano validi per tutti gli esseri umani. Questa, signore e signori, è la peggiore violenza delle religioni!
Violenza non fisica, no!
Molto peggio: violenza psicologica!
Perché alla base della violenza e della discordia, c'è la presunzione di possedere la VERITÀ, che i propri valori debbano essere GIUSTI, mentre quelli degli altri SBAGLIATI, e voler tentare di cambiere la vita degli altri, intervenire sulla vita degli altri per pretendere che si comportino in un certo modo e non in un altro. Ma finiamola! Chi può sapere cosa è meglio per un individuo se non l'individuo stesso?

Pensi che le guerre si combattino solo per l'energia? Religioni di questo tipo (anche se si spacciano per "religioni dell'amore") sono causa di discordie e di guerre.
PhiberOptic
3 gennaio 2007 0:00
da: Extra!
Data: 2 Gennaio 2007

Come al solito quando arriva uno che ne sa qualcosa tutti stanno zitti.

Pilato disse ecco l'uomo e condannava Dio!

Io dico ecco l'Italia degli ignoranti e condanno tutti perchè siete degli ipocriti!
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Scusa Extra, ma non riesco a portarmi il mio computer in vacanza!



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Caro Andrea 38 anni,
premesso che non sono un grande lettore delle Sacre Scritture (mi irritano parecchio), concorderai con me sul fatto che tutta la religione cristaiana, come quasi tutte le religioni, (e come la morale stessa), sono fondate sul "libero arbitrio".
Infatti è la libertà di scegliere a renderci colpevoli, peccatori.
Negare il libero arbitrio, significa considereare tutti gli uomini INNOCENTI, e sgretolare i concetti di "peccato" e "punizione". Naturalmente ciò significa diventare IMMORALE, cioé essere considerato quasi un criminale dalla comunità sociale in cui si è inseriti.

Tralasciando ciò che è scritto nella Bibbia, vorrei fare alcune riflessioni prive di qualunque pregiudizio, che forse ti aiuteranno a capire perché io, come molti altri, nego il libero arbitrio.

Prima di tutto voglio citare un precendente commento che me piaciuto tantissimo.

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da: ragazzino
Data: 27 Dicembre 2006

Useg,io non ho mai avuto il libero arbitrio!
Quando sono nato non ho deciso un bel niente!
Mia madre,che non ho scelto io,mi ha scaraventato fuori dall'utero,in un ora,in un giorno, in un mese ed un anno ed in una città che io non ho deciso.
Mi sono ritrovato dei parenti compreso papà,che io non ho scelto!
Mi hanno battezzato senza che io ne capissi nulla!
Mi hanno portato in asilo,che io non ho scelto,gestito dalle monache.Una in particolare "suor marianna" si divertiva a darmi delle sberle e che sberle,ancora oggi ne ricordo l'effetto!
Mi hanno iscritto alle elementari,che io non ho scelto!
Mi sono ritrovato una maestra e dei compagni, che io non ho scelto!
Ho abitato in una casa,che io non ho scelto!
Mi hanno obbligato a fare la prima comunione,che io non ho scelto!
Mi hanno iscritto alle medie,che io non ho scelto!
Ed ancora una volta ho dovuto subire professori e compagni che io non avevo scelto!
Mi hanno obbligato a frequentare l'azione cattolica e per poter giocare a ping pong dovevo servire la messa,non era la mia scelta!
Già siamo all'età di 13/14 anni, il mio carattere è già quasi formato dalle scelte degli altri e quindi di conseguenza mi comporto non tanto per le mie scelte ma solo per l'educazione impartitami.
Conosco le prime ragazze, e guarda caso sono loro a scegliere me,anche se mi illudono che sia io a fare le scelte.
Dalle scuole superiori in avanti posso scegliere dietro la mia personalità imposta dagli altri.
Oggi ho una ragazza che amo, ma sinceramente non posso dire di esserne sicuro in quanto non ho avuto una grande fascia di scelta.
Mio fratello è più piccolo di me di due anni ed è poliomielitico.Lui non ha scelto di esserlo.Allora?
mi fermo qui!
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Al di là che la vita ti piaccia o no, Dio ti ha dato la possibilità di rinunciarci ancor prima di nascere?
Hai firmato qualche contratto con Dio Padre?

ragazzino è riuscito a colpire nel segno.
All'apparenza sembrano banalità, ma in realtà è un pensiero meditato.

Tutto ciò che noi siamo, dipende da fattori di cui noi non ne abbiamo il benché minimo controllo.

DNA
LUOGO E TEMPO DI NASCITA
PERSONE INTORNO A NOI (tutte innocenti come noi)
INTRECCIO DI EVENTI CHE SEMBRANO PORTARE IL CAOS (ho detto sembrano)

Se sapresti un pò di psicologia, che in fondo è una scienza che studia l'ANIMA dell'uomo, sapresti che la personalità, il nostro carattere, dipende da quei fattori...

Adesso ascolta attentamente.

Ma se noi non siamo responsabili di ciò che siamo, come potremmo mai essere responsabili di ciò che facciamo?

Si possono isolare i fatti? Non sono forse
un fluire continuo di eventi fin dalla nascità del mondo?
Noi decidiamo oggi ciò che faremo domani, ma quante di queste scelte non dipendono da quelle che abbiamo fatto ieri?

In altre parole: sei sicuro di essere veramente responsabile dei pantaloni che porti?

So che sono affermazioni pesanti, e che attirerò molte critiche da coloro che considerano l'uomo in qualche modo "colpevole" a priori. Sono affermazioni che danno fastidio a tutti, sia ai credenti che ai miscredenti, poiché va a intaccare la morale stessa. Verrò quindi inevitabilmente considerato quasi un crmiminale, perché vado anche contro a tutte le stupidaggini che sono alla base della convivenza sociale. Perdonatemi.


PS

Attenzione che considerarsi "non liberi" non significa lasciarsi andare, ed essere passivi.

Anche se non ne abbiamo il controllo, paradosalmente siamo ugualmente noi a costruirci il nostro destino.
Roberto B
3 gennaio 2007 0:00
Il povero Useg scrive:
"Quando ero ateo ero felice apparente, ora che credo in Lui sono felice reale."

Io credo che tu non sia mai stato ateo, troppo ragionamento servirebbe per tale fatto.
Oppure hai avuto un ictus?
Ora sei felice? Conosco un sacco di malati di mente che sono felici!
Ciao e se sei felice che bisogno hai di romperci i coglioni?
dubbiosissimo
2 gennaio 2007 0:00
Andrea 38 anni,ti seguo da diverso tempo,adesso voglio intervenire.
Sei molto noioso!
Non puoi sempre scrivere le stesse cose,vuoi affrontare vari argomenti senza mai venirne a capo.
Per ultimo, cosa vuoi dimostrare con la citazione dei 2 versetti?
L'amore è incondizionato e non al contrario.
Dio non può minacciare di darti il castigo eterno se non osservi le sue leggi scritte da chissà chi.Io la chiamo dittatura.
Quale è il padre che mette al mondo dei figli riservandogli malattie e dolori?
Chi è quel padre amoroso che punisce i figli sino alla settima generazione?
Questo lo chiami amore?
Che senso ha il dolore?
Che senso ha avuto la creazione dell'uomo quando la sua vita è costellata di peripezie,dolori,malattie,inganni,ingiustizie e decine di altre cose negative e per conclusione la morte?
Che senso ha aver creato l'uomo migliaia di anni addietro rendendolo una bestia come le altre e offrendogli una vita di stenti?
Mi dirai che è l'evoluzione della vita!
Io ti rispondo è l'evoluzione del cazzo!
Adesso noi ci troviamo a vivere più agiatamente e più comodamente ma a quale prezzo per i nostri progenitori? I nostri figli,nipoti etc vivranno forse ancora meglio e noi perchè non possiamo godere di questo dono?
Se la vita è un dono,esso deve essere bello senza arrecarci malori e quindi accettato con enorme felicità.
Non puoi ricevere un dono(per benignità divina) e soffrire anche maledettamente e con un enorme ingiustizia.
Io tanto e tu niente oppure viceversa,questa la chiami giustizia divina?
Oppure per godere un ipotetico mondo celeste(forse), devo soffrire oggi?
Il libero arbitrio è tra il bene ed il male, ma dove sta il bene ed il male?
Nel cuore di Dio!
Se non lo avesse creato avremmo potuto godere del dono tutti nella stessa maniera,senza distinzione.
Mio padre lavora come un mulo per darmi il benessere e la tranquillità,che padre sarebbe se mi facesse soffrire?
Mio padre non si è mai permesso di mettere un dolcino sul tavolo e nel farmelo vedere mi vietava di gustarne il sapore.
Si soffre quando si conosce e non al contrario.
Un bambino preistorico non ha mai sofferto per un dolcino,certo,non lo conosceva.
Mi scuso per la lungaggine,auguri a tutti per una vita più giusta


Extra!
2 gennaio 2007 0:00
Come al solito quando arriva uno che ne sa qualcosa tutti stanno zitti.

Pilato disse ecco l'uomo e condannava Dio!

Io dico ecco l'Italia degli ignoranti e condanno tutti perchè siete degli ipocriti!
Andrea 38 anni
1 gennaio 2007 0:00
Caro PhiberOptic,
per parlare di “libero arbitrio” bisognerebbe sapere il perché Dio ci ha dato la possibilità di avere questo “libero arbitrio”, che tutti a parole conoscono e commentano senza saperne il valore e l’utilità.
In questo forum ho letto molte opinioni, inutili e sciocchi insulti e come al solito, ho letto poco di costruttivo, e so che molti non prenderanno in considerazione ciò che scriverò perché sanno che sono un cristiano, ma non sono cattolico, e tu hai chiesto risposte a esponenti cristiani e non solo a esponenti cattolici e non tutti i cristiani, grazie a Dio, sono cattolici e non si fanno incantare dalla strumentalizzazione umana (chiesa cattolica), e siccome la Bibbia è il centro di miei studi personali e non indottrinati, come molti mi accusano, vorrei dare a lei anche la mia versione, che viene dalla conoscenza di essa e dalla sua meditazione in quanto è il Libro da cui tutto scaturisce in riguardo a questi argomenti, in quanto se essa non fosse mai esistita il problema del “libero arbitrio” non si sarebbe mai posto.

In tutto questo Dio potrebbe centrare oppure no, come in un certo senso Useg vorrebbe fare capire, altri invece come lei dicono che la vita bisognerebbe viverla senza sacrificarsi, o altri commenti che ho letto e che non sto a scrivere di nuovo; ma con questo non voglio puntare il dito su nessuno di voi, invece vorrei farvi comprendere ciò che attraverso la conoscenza e la meditazione della Bibbia ho ricavato personalmente, per poter vedere se ci si potrebbe trovare d’accordo o in disaccordo.

Il “libero arbitrio” è stato dato agli uomini da Dio per dare la possibilità all’uomo di seguire Dio o decidere di vivere la vita a piacimento dell’uomo stesso, quindi senza Dio; ovvero la possibilità di seguire Dio o fare per conto proprio.
Mi spiego meglio; Dio, dai tempi della creazione a oggi, ha fatto 7 patti con l’uomo, non sto ad elencarli, e in questi 7 patti ha sempre lasciato la libertà all’uomo di seguirli oppure no.
Chi li seguiva assiduamente e precisamente, facendo tutto ciò che Dio proponeva in essi, aveva in dono tutte le benedizioni, le ricchezze e i benefici da parte di Dio; mentre chi abbandonava la volontà di Dio, si allontanava da Dio per scelta (seguire e non seguire Dio quindi “libero arbitrio”) e di conseguenza perdeva ogni dono e quindi anche tutte le benedizioni, le ricchezze e i benefici da parte di Dio, non per colpa di Dio ma per colpa di uomo presuntuoso che crede di essere in grado di poter vivere senza Dio.

In tutto questo Dio ha sempre lasciato all’uomo la libertà di seguirLo oppure no, con, appunto, il “libero arbitrio”; l’ultimo patto che Dio ha fatto con l’uomo, il settimo patto, è quello attuato da Cristo con la sua venuta al mondo per la redenzione, ovvero Dio s’è fatto uomo per servire all’uomo la salvezza gratuita e quindi la promessa della vita eterna.

1. L’uomo deve decidere se seguire il modello di Cristo, per ottenere la promessa che Dio ha fatto all’uomo con Cristo, quindi quello che è scritto e non quello che qualcuno vuole imporre; infatti la Bibbia è un libro che tutti possono leggere e comprendere se solo desiderano comprenderla, non servono grandi menti per conoscerla ma solo cuori e menti che cercano Dio, con tutto il loro amore per coLui che è pronto ad amarli e ascoltarli sempre e incondizionatamente.
2. Altrimenti l’uomo può decidere di considerare tutto ciò che è scritto nella Bibbia una storia scritta per dei pazzi, e allora deve anche smettere di credere in Dio solo perché gliel’hanno insegnato fin da piccoli; ma deve anche sapere che se rifiuta ciò che è scritto perderà anche tutte le cose che Dio ha promesso con Cristo.

Ecco i due aspetti, espressi in parole povere, del “libero arbitrio” che Dio ha dato all’uomo.
Se uno è pronto a conoscere Dio per come Lui ha dato modo di essere conosciuto, attraverso le Sacre Scritture, otterrà l’adempimento delle promesse in esse trascritte, altrimenti è libero di pensarla come meglio crede ma non otterrà quelle promesse.

Riporto due versetti per fare capire che, in tutto ciò che fa l’uomo, credente o non credente o quello che dice di essere, è visto da Dio, e che qualunque scelta l’uomo farà, seguire o non seguire la Sua volontà, un giorno sarà davanti a Lui e non potrà più cambiare idea perché i “giochi” saranno fatti; chi l’avrà seguito sarà salvato e chi non l’avrà seguito sarà condannato, entrambi a vita eterna; quindi per essere salvati bisogna leggere, conoscere e seguire Cristo e tutto ciò che è scritto nel Nuovo Testamento, che fa parte della Bibbia, e descrive l’ultimo patto che Dio ha fatto con gli uomini per la loro salvezza, ma in questo non bisogna affidarsi al primo che capita, ma bisogna che chiunque vi parli di ciò che è scritto, deve trovare conferma nella Bibbia, altrimenti è solo volontà d’uomo e non di Dio, ecco perché spesso vi dico che la chiesa cattolica non è da Dio perché essa spesso va contro la Bibbia e porta avanti le sue dottrine che non sono dottrine espresse nella Parola di Dio, ma sono dottrine date dai ragionamenti filosofici che la Bibbia “condanna” come metodo per raggirare le verità bibliche in quanto nella Bibbia e tutto spiegato chiaramente e essa si spiega con se stessa e non ha bisogno di pensiero umano non ispirato da Dio e che non rientra nel canone biblico.

Ecco i 2 versetti:

“Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore.
E non v'è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di coLui al quale dobbiamo render conto.” Ebrei 4:12,13.
ZaZaan!
30 dicembre 2006 0:00
Il “Merlunzo” pappagallo
parla come caca il gallo.
PhiberOptic
30 dicembre 2006 0:00
da: Useg
Data: 28 Dicembre 2006

Aderire a Cristo dona gioia, altro che sofferenza! Pregare incessantemente il nome di Gesù dà la pace e la serenità.

Quando ero ateo ero felice apparente, ora che credo in Lui sono felice reale.

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Bene, a quanto pare i cristiani non si accorgono di stare soffrendo, di dedicare la propria vita alla rinuncia della vita stessa, e anzi dicono di GIOIRE per questo.

Scusa Useg per il modo impersonale con
con cui ho espresso le mia conclusione.

Apsetta...
ma il tuo nome al rovescio...

U S E G = G E S U !!!

Cosa è una coincidenza?
Lines terza età
29 dicembre 2006 0:00
Zazaan-musto! Il pannoloneeeee...!
Ti sei pisciato ancora addosso!
senti che puzza...
Commenti
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