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Il Vermo 20 febbraio 2008 0:00
Ma di che cavolo si va cianciando, se pillole e preservativi
li trovi anche nelle borsette delle ragazzine!...
Semplicemente ridicolo!... (Dunque l'aborto e una
"conquista" brutta? Secondo questa legge si può
abortire anche in base a sole "ipotesi" di
danno!...)
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Sergio 20 febbraio 2008 0:00
Carson, sei proprio ridicolo e ignorante (nel senso
etimologico del termine). Evochi “ragionamenti”,
“termini politici”, “principi etici”, ma non porti
un accenno di argomentazione, di ragionamento, solo parole,
parole, parole… I miei ragionamenti possono non
essere condivisi, ci mancherebbe. Le conseguenze
sociali e giuridiche che prospetto (nel caso i tuoi
scalcinati propositi siano recepiti) possono anche essere
considerate “accettabili”; c’è chi rimpiange Hitler,
figurati se mi scandalizzo se qualcuno propugna una visione
demenziale della vita basata sulle tue fregnacce.
Dimostrami, però, in cosa sono sbagliate le mie
considerazioni. Alle mie argomentazioni rispondi solo
con affermazioni gratuite e apodittiche, prive di ogni
fondamento logico e culturale. Se mi ritrovo
spesso a risponderti, vuol dire che anche tu non scherzi con
gli interventi sul tema. Non ti sei reso conto di ciò? Non
arrivi a comprendere che le risposte sono solitamente in
relazione alle domande? Termini politici? E’
quello che sostengo da tempo. La regolamentazione
dell’interruzione volontaria della gravidanza ha
consentito di portare in un terreno di legalità una pratica
ampiamente diffusa nella clandestinità. La legge non
ha sancito “il diritto all’aborto”, ma la non
punibilità della pratica abortiva se effettuata
all’interno di un preciso quadro temporale e normativo.
C’è una differenza abissale tra “liceità” ed
“eticità” di una condotta. La legge ha stabilito
che l’aborto non è un mezzo di regolazione delle nascite.
La legge ha stabilito che bisogna dissuadere e
prevenire. Su quest’ultimo punto, la
prevenzione, la legge è in gran parte disattesa.
La parola “contraccezione” è la grande assente dai
proclami falsamente a difesa della vita. Come mai?
Eppure, solo la contraccezione ha dimostrato di poter
arginare la piaga dell’aborto. Forse perché la
“contraccezione” non è cosa gradita a parte del mondo
cattolico? Forse perché una campagna per la
diffusione della contraccezione e per la promozione della
sessualità responsabile rischierebbe di non consentire la
mietitura dei voti cattolici? Educazione sessuale
e contraccezione, informazione e prevenzione sono “stantii
clichè”? Può darsi, ma sono pur sempre proposte.
Le tue proposte politiche dove sono? Rifletti prima di
scrivere perché sei un evidente caso di “analfabetismo di
ritorno”. Rileggendo tutti i tuoi interventi ho
trovato solo il nulla mescolato con il niente.
Approccio sbagliato al problema? Scrivi come se
in Italia, e nel mondo, non si provenga da una lunghissima
esperienza di punibilità dell’aborto. Come se in tutto il
mondo l’aborto sia pacificamente consentito. Non è
così. Secondo le ricerche promosse dall’OMS, ogni anno
nel mondo si verificano circa 50milioni di aborti. Il 40% di
questi, venti milioni circa, avviene nella
clandestinità. L’aborto in Italia sino al 1978 era
un reato penale, insieme al divieto di propaganda per le
pratiche contraccettive. L’art. 533, abolito solo dalla
legge 194/1978, affermava: "Incitamento a pratiche
contro la procreazione. - Chiunque pubblicamente incita a
pratiche contro la procreazione o fa propaganda a favore di
esse è punito con la reclusione fino a un anno o con la
multa fino a lire quattrocentomila. Tali pene si applicano
congiuntamente se il fatto è commesso a scopo di
lucro". Come vedi le due questioni, aborto e
contraccezione, hanno una storia intrecciata in modo
indissolubile. Ma per te questa è una sciocchezza
pannelliana. In cosa consiste il tuo approccio? Siamo
tutti qui che pendiamo dalle tue labbra.
Ribadisco che non ho alcuna contrarietà a prevedere e
allargare “i diritti del concepito”; è necessario però
individuare con chiarezza come, quali e quando. In
caso contrario si rischia di fare vacue affermazioni, come
quelle contenute nella legge 40/2004 che “assicura i
diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il
concepito”, senza risolvere i problemi concreti e in
aperto contrasto con altri diritti costituzionalmente
tutelati: risultato, la legge ha provocato un intenso
contenzioso giudiziario e, sulla base di diverse sentenze,
deve essere riscritta. E’ evidente che il
diritto del concepito deve essere bilanciato con i diritti
concorrenti di chi “è già persona”. Sul punto,
la cultura etica e giuridica ha prodotto, in Italia e nel
mondo, montagne di documenti, analisi, studi, sentenze.
Il problema non è l’affermazione di un principio, ma
l’applicazione pratica che tenga conto, appunto, dei
diritti concorrenti. Posso anche accettare di
riconoscere la qualifica di “persona” all’embrione, ma
bisogna individuare le strade per rendere effettivo questo
riconoscimento. Diversamente è aria fritta. Da un
lato, serve concretezza e riflessione anche giuridica, nel
rispetto dei diritti di tutti, per valutare l’impatto
delle nuove tutele sulla vita quotidiana; dall’altra
parte, serve impegno per ridurre le gravidanze indesiderate.
Dice qualcosa il fatto che l’Olanda abbia il più
basso tasso di ricorso all’interruzione volontaria di
gravidanza? Dice qualcosa che in quasi tutto il mondo
l’aborto è consentito quando vi è pericolo per la vita
della madre? Vogliamo impedire anche questo?
Benissimo, ma ditelo con chiarezza: la vita della donna vale
meno di quella del concepito! Se invece riconosciamo il
contrario, allora non possiamo più parlare di equiparazione
di tutela tra madre e concepito. Le parole hanno un
significato e vanno rispettate. Anche “violare” le
parole è una forma di violenza contro l’umanità.
Credimi, non esiste un conflitto ideologico tra
abortisti e anti-abortisti; non c’è nessuno che afferma
la bellezza dell’aborto. Alimentare un inesistente e
astratto conflitto sui valori etici serve solo a non
confrontarsi con i problemi reali, a non rispondere alle
domande di sempre: come contrastare l’aborto, come
conciliare i diritti dei diversi soggetti, come promuovere
la cultura della responsabilità… Sarò ben felice di
confrontarmi anche con te su questi temi, ma devi offrire la
possibilità di valutare le tue proposte. Parlo
come Pannella? Grazie per il complimento. Non posso
ricambiare assicurandoti che parli come Ferrara: lui è
almeno colto e intelligente, tu stai dimostrando di non
avere cultura e quanto a intelligenza sorge qualche dubbio.
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un ITALIANO 20 febbraio 2008 0:00
il passato politico di ferrara lo conosciamo tutti e proprio
perchè ha vissuto da vicino posizioni così distanti da
quella di ora che si può permettere di vederle
dall'alto del suo cambiamento....... Carson
questa affermazione che hai scritto potrebbe essere valida
per tutti anche per i criminali nazisti come, ad esempio, il
cosiddetto Boia arrestato qualche giorno fa; ma per
piacere! Domani può ancora cambiare idea quindi
secondo te dovrebbe essere giustificato?
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Andrea 19 febbraio 2008 0:00
Avete dimenticato una cosa, lo sapete perchè nascono nuovi
partiti ? Perchè ci sono i finanziamenti dei partiti
aboliti con il referendum del 93.
www.noprivilegipolitici.it
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carson 19 febbraio 2008 0:00
sergio ti ho già regolato su altri forum ma vedo che della
questione ne fai una ragione di vita forse ci campi pure,
non ti viene in mente che se come dici la 194 è stata
ampiamente disattesa in alcune parti fondamentali forse
negli ultimi 30 anni c'è stato un approccio sbagliato
alla questione? la tua testolina non viene sfiorata dal
sospetto che forse è il caso di porre la questione in
termini politici piuttosto che lasciar urlare le piazze?
voto ferrara anche grazie ai tuoi disconnessi e logorroici
ragionamenti che volutamente non portano a nulla. il
passato politico di ferrara lo conosciamo tutti e proprio
perchè ha vissuto da vicino posizioni così distanti da
quella di ora che si può permettere di vederle
dall'alto del suo cambiamento, non per niente dice di
essere un convertito da questo punto di vista pur essendo un
non credente in materia di fede. te l'ho già
detto sergio: parli e ragioni come pannella ma vedrai che
con lo sbarramento vi estingurete come i dinosauri!!!!
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Bertoldo 19 febbraio 2008 0:00
BRAVO, CARSON, SEI IL MIO EROE! Il Muflone di La
7 ha sindacato fino a ieri che la guerra in Iraq era
sacrosanta (186.000 civili morti, mutilazioni, stupri,
saccheggi...), e ora fa sermoni in difesa della vita dei
feti. (Molto coerente, il tuo idolo, sì...)
Evidentemente preferisce che crepino da adulti, quando i
suoi padroni spargono il fosforo bianco sui quartieri
civili. Tanto lui sarà al sicuro da tutt'altra
parte...E anche TU, no? Quelli come voi lo sono
SEMPRE. Ecco perché possono permettersi di dire una cosa e
poi il suo contrario. Bertoldo O. PS,
Non rispondermi. Ti sarebbe impossibile giustificare questa
contraddizione. Hai già fatto una figuraccia
patetica, risparmiatene un'altra.
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maria 19 febbraio 2008 0:00
per fortuna c'e' l'europa, in un ora sei in
qualsiasi altra citta' europea meno medioevale di
ferrara, non avete ancora capito che non ci caschiamo
piu'. che della nostra vita decidiamo noi, alla faccia
vostra? e se il caso faremo collette per chi non puo'
permettersi l'aereo, ma indietro non torneremo ,
rassegantevi e pensate piuttosto ai preti pedofili, alla
guerra, alla poverta', allosfruttamento di bambini ecce
c ecc, vi conquistereste meglio il tanto agognato
paradiso, in quanto a me aspiro all'inferno.
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Sergio 19 febbraio 2008 0:00
Votare Ferrara? Cioè uno che sostiene che "la 194
va applicata"? C'è bisogno di fare una
lista elettorale, di affermare che l'aborto è un
omicidio, di scomodare altisonanti principi come "la
tutela della vita dal concepimento alla morte naturale"
se l'obiettivo è semplicemente applicare una legge che
esiste da trenta anni? Mi sembra come utilizzare
un cannone per colpire una mosca. Abbiamo ancora
parti della Costituzione che sono disattese...
Che la legge 194\1978 è in parte disattesa è cosa nota a
tutti. La legge fu criticata sin
dall'approvazione per la scarsità di mezzi destinati ai
consultori e alla prevenzione. Quanto si sta facendo in
questa direzione? Quasi nulla! Che ci sia uno
spazio per rivedere l'aborto dopo i 90 giorni di
gravidanza è cosa largamente condivisa e basterebbe una
pacata discussione senza lanciare anatemi a coloro che al
momento si avvalgono di una legge. Che si possa
fare di più per prevenire gravidanze indesiderate è cosa
evidente. Quanti sforzi in questa direzione? Direi che
siamo prossimi allo ZERO. Che si possa fare di
più per aiutare una donna a portare a termine la gravidanza
e avviare l'iter dell'affidamento o
dell'adozione è evidente. Quanti sforzi in questa
direzione? Pochissimi e spesso si sono ridotti nella
proposta di offrire un assegno alle donne detrminate ad
abortire. Quanta miseria! Perché tutto questo
baccano inconcludente se l'obiettivo è così modesto?
Perché limitarsi a sputare slogan quando
c'è molto da fare per prevenire l'aborto?
Forse per interessi politici? Forse perché la cultura
ideologica e fanatica emerge nell'ex comunista, ex
socialista, ex berlusconiano Ferrara? Se vi
basta così poco per votare qualcuno, accomodatevi. Il
masochismo, il disfattismo, l'ipocrisia e la disonestà
intellettuale (e talvolta non solo quella) sono sempre stati
ottimi ingredienti della inconcludente politica
italiana. Auguro a Ferrara di prendere il 51% dei
voti. Anzi, per aiutarlo lo voterò anch'io...
tanto è risaputo che tra i due litiganti è il terzo a
godere. Se poi i due maggiori litiganti sono gli
"oni" nazionali, è evidente che altrove c'è
di che godere.
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Andrea 19 febbraio 2008 0:00
Forse non avete capito che se ne devono andare tutti e il
potere deve essere trasferito al popolo. L'
unica soluzione è la democrazia diretta e la sovranità
popolare. www.noprivilegipolitici.it
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APS 19 febbraio 2008 0:00
...devono aver fatto il lavaggio del cervello pure a
me...tra la Livia Turco e Ferrara non avrei dubbi...
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Gianni 18 febbraio 2008 0:00
Altro che mussulmani, i fanatici integralisti li abbiamo in
casa, sono anche peggio degli altri. A questo poi gli
hanno fatto un tale lavaggio del cervello che voterà
Ferrara. Gianni
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