Commenti
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IVAN 17 luglio 2008 0:00
Pegaso, ti ringrazio per aver riportato del contenuto del
link. Su “VIVA ZAPATERO” forse avremo
un'opinione contrastante, comunque provo ad esporti la
mia. Premetto che non discuto l'intento di
“denuncia” della Guzzanti, e nemmeno dubito che i fatti
riportati siano attendibili. Ciò che mi lascia un
po' perplesso è che ci sia ancora bisogno di fare
“controinformazione” mettendo in piazza le malefatte del
Berlusca, come se non le conoscessero già anche i
bambini. Infatti per me il film sono state due
ore di “dejà-vù”. A parte l'approfondimento di
certi vomitevoli dettaglini, nulla di nuovo mi è stato
offerto per rinforzare (o rivedere) la mia precedente
posizione sull'argomento. Né credo che un
Berlusconiano (ammesso che ne esistano) avrebbe cambiato
opinione solo per aver visto quel film, se non l'ha
cambiata in 15 anni in cui il suo “idolo”...mostra le
STESSE cose del film sotto gli occhi di tutti! In
compenso la Guzzanti si è arricchita un altro po'
cavalcando l'onda Anti-Destra...allo stesso modo in cui
un Feltri si arricchisce cavalcando l'onda
Anti-Sinistra. Fomentare le “onde” fa comodo a
tutti, da qualunque parte dichiarino di stare. Entrambi
dicono alla propria “onda” ciò che vogliono sentirsi
dire per tenerle alte...ma NESSUNO DEI DUE SI PROPONE DI
FERMARE LE ONDE: questo è il punto. Basta con
gli “schieramenti”, ragazzi. Ci rendono ottusi a priori,
non è quella la via d'uscita. Fermare le
onde, ecco quale sarebbe il primo passo. Spezzare le
regole dell'Appartenenza cieca, del “noi-buoni contro
voi-cattivi”. Oppure ammettere di meritarsi un
trattamento da bestie ammaestrate. Liberissimi.
(P.S: Pegaso, perdonami per la stroncatura
cinematografica...Se invece di “Viva Zapatero” fosse
stato “Quarto Potere” non sarei stato così
cinico...)
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IVAN 17 luglio 2008 0:00
(da DE PRAVATO:) << Toppo, ma com'è che senti solo
stronzate, cacate e fesserie? Ma frequentassi brutti
ambienti? >> _____________________ Beh,
frequenta il forum dell'ADUC...Trai le tue libere
conclusioni. E poi, chierichetto, anche stando a
te pare che qui senti solo “stronzate, cacate e
fesserie”... (Minchia, ci sarà pur stato UN
forumista che ha fatto UN commento non proprio da buttare
nel cesso...no?)
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IVAN 17 luglio 2008 0:00
(da Giuseppe50:) << Vedo che questa indipendenza (della
Magistratura) è del tutto soggettiva, vista la possibilità
del Giudice di "scegliersi" quali processi mandare
avanti. >> In effetti l'argomento
“discrezionalità del Giudice” è diventato un punto
vulnerabile della Magistratura, perché si presta a
pericolose INTERPRETAZIONI. Infatti molta della
recente cagnara intorno alla Magistratura sta facendo leva
proprio su questo, arrivando ad accusare i giudici di
presunta PARZIALITÀ. Personalmente ritengo che
nel 95% dei casi si tratti solo di spudorata malafede
dell'imputato; purtroppo, a furia di sentir
ripetere concetti insignificanti come “toghe rosse”,
“Magistratura politicizzata”, e slogan del genere, ce li
stiamo bevendo come se fossero REALI. Slogan che
il più delle volte vengono utilizzati a completo SPROPOSITO
da personaggi interessati a minare la credibilità di quei
processi che – guarda caso – li vedono DIRETTAMENTE
coinvolti. Se non ci siamo rincoglioniti del
tutto un minimo di capacità di “giudizio” dovremmo
ancora conservarla. Anche senza essere dei magistrati.
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Topesio 16 luglio 2008 0:00
Una lieta novella per i caproni del forum: anche Topesio è
INTERISTA!!!
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IVAN 16 luglio 2008 0:00
Caro Isaia, devo precisare che non c'è
“antagonismo” con quel capoccione di Sergio; sulla
questione del Presidente ci siamo già chiariti. Quanto
alle “imposizioni di idee”, non è che magari hai
“mixato” l'intervento di Sergio con uno
precedente? Non condivido che quello italiano sia
“un popolo di merda, prodotto di 60 anni di governi
pessimi”. Dire “ogni Popolo ha i governanti che si
merita” sarebbe un po' come dire che i Colombiani si
sono meritati Noriega, o che i Cileni si sono meritati
Pinochet. Questi giochi si svolgono al di sopra della
Volontà Popolare. Solo perché nessun generale si è
presentato in Parlamento ad armi spianate non significa che
anche in Italia non abbiamo subito un (continuativo) Colpo
di Stato. Anzi, il fatto che questo “golpe” sia
INVISIBILE contribuisce a non farci realizzare che in
realtà siamo dei sovrani detronizzati. Purtroppo,
esattamente come la Dittatura, anche l'Oligarchia non da
voce in capitolo al volere del Popolo; l'unica
differenza è che per controllarlo invece di usare i fucili
usa la manipolazione delle Leggi. (P.S:)
“Ivan può avere tutti i difetti del mondo...”?!
Guarda, Isaia, sono molto autocritico...e modestamente non
me ne trovo nessuno (a parte il fatto di essere interista,
ma purtroppo quell'invidioso di Dio non ha voluto un
altro essere perfetto in giro per il Creato...)
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IVAN 16 luglio 2008 0:00
Topesio, ti invito a non intraleggere cose che nessuno ha
scritto. << La litania "tanto sono tutti
uguali" è la peggiore stronzata che abbia mai sentito
dire. NON sono uguali per niente! >> “Il
conflitto Dx-Sx è solo una farsa” sottintende concetti
diversi da “Tanto sono tutti uguali” (frase da lunatici
che mi guardo bene dallo scrivere). << Votare a
dx non è assolutamente la stessa cosa che votare a sx.
Punto. >> Non ho MAI fatto allusioni al
“votare”; il “voto” peggiore è quello che uno fa
nella propria TESTA: la scelta di credere in una falsa
IDEOLOGIA, anche senza dover mettere piede in un seggio.
<< Quanto al fatto che la cosiddetta
"sinistra" al governo non abbia voluto fare
alcunché per limitare lo strapotere del nanetto malefico, a
quale "sinistra" ti riferisci, per caso a quella
che annoverava nelle sue file i vari Mastella, Dini,
eccetera? >> Caro Topesio, dimostra un po' di
quell'apertura mentale che rinfacci agli altri,
suvvia! Scrivendo “COSIDDETTA sinistra” il
discorso era GIÀ implicito. (E poi, dico...proprio a
me vieni a parlare di "finta Sinistra” in Italia, che
quella “vera” non l'ho mai vista neanche in Russia o
in Bulgaria...?)
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pegaso 16 luglio 2008 0:00
X IVAN 1) è la sensazione che ho parlando con amici o
colleghi. Ti dicono non sò esprimermi sul conflitto
d'interessi, riforma della giustizia, salva premier,
lodo alfano (anche perchè, secondo me, la stampa non
spiega bene come stanno le cose) ma hai visto ci ha tolto
l'ici .... 2) Questo intervento è tratto dal fil
w zapatero della guzzanti +/- dice questo: Violante
" Berlusconi sa per certo che ha avuto piena garanzia,
non adesso ma ne 94, che non sarebbero state toccate le sue
televisioni lo sa lui e lo sa Letta; ma il punto è un
altro ci avete accusato di regime nonostante non abbiamo
fatto il conflitto d'interesse, dichiarato eleggibile
Berlusconi, aumentato il fatturato di mediaset di 25
volte" Voce di guzzanti "in nome di quele
mandato elettorale sono state prese queste decisioni e
nell'interesse di chi 3)non hai tutti i torti
ma è l'unico modo per informare la gente, per
sollecitare qualcuno a dire ma che sta succedendo?
Pensa ieri ero a cena con una coppia, entrambi dirigenti
locali di FI, non volevo assolutamente parlare di politica,
ma è uscito il discorso e caduto su del Turco. Io: Tanto la
casta ora lo salva Lei: dai tempo a B e questo non
sarà più possibile Io cosa?? lui: B. sta
cercando di far passare il dodo che toglie le immunità
IO ma di cosa state parlando, state scherzando? Lei
abbiamo fatto una riunione nella sezione e le cose ci sono
state spiegate benissimo Io ragazzi ma siete impazziti
è il contrario, ma davvero vi state facendo prendere per il
culo? Mia moglie (visto che mi conosce e visto che
stavo per partire) basta parlare di politica gustiamoci la
cena. Mai cena fu peggiore ho passato la serata
pensando è finita, Ha vinto. Questi due amici sono
persone intelligentissime, laureate che mai e poi mai
accetterebbero le schifezze di B se solo lo sapessero...
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Sergio 16 luglio 2008 0:00
Infatti, Ivan, io stesso ho fatto riferimento all’epoca di
“mani pulite” e ho espresso non solo una valutazione
sulla reazione popolare a quella serie di indagini ma anche
una valutazione sull’uso politico che ne è stato
fatto. Senza dubbio qualche magistrato si muove
su impulso politico, ma senza dubbio più che di
magistratura politicizzata dovremmo parlare di uso politico
della magistratura. All’epoca Occhetto,
segretario del PDS, chiedeva l’immediato scioglimento del
Parlamento degli inquisiti. Usò quelle vicende
giudiziarie non per promuovere un cambiamento delle regole
politiche ma semplicemente un cambiamento degli uomini al
timone dell’Italia. A me interessano poco gli
uomini al timone se l’organizzazione della barca rimane la
stessa. Sono le regole che vanno cambiate. Diversamente
ci ritroveremo sempre con un Mastella che dirà cosa c’è
di strano se pretendo che a capo di una ASL ci sia un mio
uomo fidato; è la legge che mi consente ciò.
Infatti, è la legge che consente ciò e probabilemnte non
c’è nulla di rilevante sul piano penale nel comportamento
di Mastella, ma il piano politico vogliamo dimenticarcelo?
Quale la funzione politica di controllare le ASL?
In ogni caso, tecnicismi a parte (che mi sembra di
aver accuratamente evitato), mi sembra impossibile
affrontare argomenti quali il ruolo del presidente della
repubblica o il ruolo della magistratura senza avere come
riferimento la costituzione e le leggi. Senza questi
riferimenti si rischia di fare aria fritta o discutere del
mondo dei desideri, che va benissimo, per carità, ma allora
il tema diventa altro: non più “non mi piace come questo
presidente interpreta il suo ruolo” ma “non mi piace il
ruolo che la costituzione assegna al presidente”. Tra le
due cose c’è una differenza enorme. Lo stesso
dicasi per la magistratura. Possiamo criticare le leggi che
regolano l’ordinamento giudiziario ed è un discorso; ma
non possiamo criticare i magistrati che applicano le leggi
perché queste non ci piacciono; e quali leggi dovrebbero
applicare, quelle che non ci sono? C’è una
discrezionalità nell’uso degli strumenti giudiziari
perché le leggi prevedono più possibilità e spetta al
magistrato decidere quale strumento applicare.
Qualcuno ha proposto un parallelo tra Bassolino e Del Turco,
affermando che la legge non è uguale per tutti considerato
il diverso comportamento dei magistrati. La legge è uguale
(quasi) per tutti perché tutti i magistrati dispongono
degli stessi strumenti; poi attiene alle valutazioni del
singolo magistrato decidere quale strumento utilizzare.
Non c’è dubbio che nei confronti di Del Turco siano
stati utilizzati gli strumenti più rigorosi e rigidi; nei
confronti di Bassolino quelli più morbidi.. Ma questa è
una discrezionalità riservata al magistrato. La
questione è altra: gli strumenti utilizzati in un caso e
nell’altro sono idonei a perseguire i reati? O ci
interessa solo il tintinnar di manette?
Personalmente sono sempre dispiaciuto quando un politico va
in carcere; non perché difendo i potenti ma perché è il
segno di un fallimento della società che non è stata
dotata di strumenti di controllo e vigilanza a livello
politico e quindi arriva il livello penale. Che importanza
volete che abbia sapere che un potente è in carcere se
altri potranno continuare a fare quel che il carcerato ha
fatto, e lo farà meglio, affinando le leggi per rubare con
più comodità.
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IVAN 16 luglio 2008 0:00
Caro Sergio, i tuoi interventi sono sempre graditi per
correttezza e precisione (con buona pace della mia
dichiarata intenzione di evitare i tecnicismi...)
Sinceramente la figura del Presidente della Repubblica non
intendevo neppure tirarla in ballo; la sua citazione è
stata doverosa solo per elencare le istituzioni
Super-Partes. Infatti il mio interesse per quella
categoria era maggiormente rivolto allo stato
dell'attuale Magistratura. Osannata o
demonizzata, in ogni caso mi sembra che la sua funzione
primaria sia stata distorta, e ridotta alla stregua
di una squadra di calcio per cui tifare a favore o contro
(in barba alla teorica neutralità de “la legge è
uguale per tutti”). Ho notato il tuo nuovo
thread sul tema; prendo tempo per elaborare un mio
contributo. Restando al tuo intervento, trovo molto
azzeccata questa tua osservazione: << Le storture
del nostro sistema si prestano a strumentalizzazioni
politiche (delle indagini della Magistratura, n.d.i.) che
lungi dal fare pulizia consentono solo di eliminare alcuni
protagonisti per lasciare spazio alle seconde file, cioè a
coloro che sono stati allevati da quei protagonisti spazzati
via. >> Potremmo definirla una sintesi
dell'operazione cosiddetta “Mani Pulite” degli anni
'90; rimossi i vari Craxi, Forlani e Andreotti, ci
siamo ritrovati fra i piedi Berlusconi, Bossi e
D'Alema. Bel ricambio, non c'è che dire.
Se tanto mi da tanto, se pure Berlusconi e Veltroni
finissero ad Hammamet, c'è da temere l'avvento di
un Calderoli o di un Buttiglione come Presidenti del
Consiglio. Ti spedirò una cartolina dall'Australia.
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IVAN 16 luglio 2008 0:00
Un intervento interessante, caro Pegaso. Provo a sviscerare
un paio di passaggi: 1) Sulle aspettative di
questo Governo: << Influenzare il popolo ad accettare come
positivo Berlusconi. Così, fatte le prime leggi demagogiche
e influenzato il popolo, il governo si può dedicare al vero
mandato. >> ...DOPO aver fatto gli affaracci
propri...si può dedicare al “VERO”(?) mandato...?!
Sì, ho notato anch'io che questa barzelletta sta
facendo il giro di tutta la nazione. MA DICO, SIAMO
IMPAZZITI TUTTI?! Non sta né in cielo né in terra:
nemmeno in CONGO ci si aspetterebbe di sentire che i
governanti depenalizzano i propri reati di genocidio,
tortura e stupro...solo perché li distraggono dal dedicarsi
con serenità e abnegazione “a fare il bene(?) dei
cittadini”. Un minimo di faccia, perdiana.
È come se un violentatore di bambini dicesse: “I
processi contro di me per pedofilia reiterata mi impediscono
di fare il baby-sitter a tempo pieno”; “Ah, beh, allora
sospendiamo tutto...buon lavoro!” Eppure siamo
arrivati ad un tale livello di passività che
qualcuno è anche capace di bersela. Ma davvero siamo
ridotti a riporre le nostre aspettative di
“miglioramento” in gente del genere?
--------------------------- 2) Sugli accordi
privati tra Dx e Sx: << Ascolta questa dichiarazione
http://www.youtube.com/watch?v=swntE1iWB5Y >> Per
ragioni tecniche, ho difficoltà ad usufruire di YOUTUBE. Ti
sarei grato se riportassi una sintesi del contenuto del
link, anche con parole tue.
--------------------------- 5) L'alternativa
è: << La piazza e ancora la piazza. Ogni raduno è un
attacco a tutta la Casta, quindi la cosa giusta da fare.
>> Su questo avrei delle riserve. Non siamo più
ai tempi di Masaniello: oggi c'è Piazza e Piazza.
Non scordiamoci che è proprio manipolando la faciloneria
della “piazza” che si è venuto a creare questo stato di
cose da Repubblica delle Banane. Quindi non è proprio
“ogni” raduno, che diventa in automatico un attacco alla
Casta. Anche perché ormai la Casta sembra potersi
permettere di fregarsene sfacciatamente del nostro dissenso,
e va dritta per la sua strada, manifestazioni o non
manifestazioni.
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De pravato 16 luglio 2008 0:00
Toppo, ma com'è che senti solo stronzate, cacate e
fesserie?... ma frequentassi brutti ambienti?
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Harakiri 16 luglio 2008 0:00
La magistratura ha il compito di indagare sui reati e
individuare i colpevoli. Punto e basta. Non
possiamo chiedere altro alla magistratura e non possiamo
attenderci che tramite essa si attui un cambiamento del
sistema politico. Questo cambiamento deve essere
prodotto dalla politica e dall’opinione pubblica che deve
incalzare la politica. L’opinione pubblica sembra
invece troppo incline a farsi prendere dal furore
giustizialista e da coloro che usano la giustizia per
finalità politiche. Il nostro sistema somiglia a
una pentola a pressione: quando la pressione diventa troppo
elevata, la valvola di sicurezza fa uscire un po’ di
vapore. Così, periodicamente qualche scandalo occupa
le prime pagine dei giornali, qualche potente è perseguito,
si allenta la pressione e tutto prosegue come prima.
Lo scandalo è come un rutto liberatorio dato in pasto
all’opinione pubblica. Questa metafora, mi sembra sia di
Dario Fo, illustra molto bene la nostra storia repubblicana
attraversata da una miriade di scandali ma fondamentalmente
sempre uguale a se stessa. Le precisazioni di Sergio mi
sembrano molto utili per ricondurre il confronto sulle
regole che governano il nostro sistema. Il fatto che
sistematicamente qualche indagine svela alcuni altarini deve
farci riflettere su una circostanza: manca il controllo
popolare sull’operato dei politici. Tutto è quindi
lasciato all’attività giudiziaria che scopre solo una
minima parte dei reati e guarda caso sempre solo grazie a
qualche “collaboratore di giustizia”. Ciò
dimostra che il sistema è organizzato per consentire la
sistematica ruberia. E’ un fatto assodato che sono i
politici a nominare i vertici delle ASL e tramite questi
“regolano” i flussi di denaro che si riversano sulla
sanità pubblica e privata convenzionata con quella
pubblica. Sarà un caso che tante mogli, fratelli,
parenti di poitici operano nel settore della sanità?
Lasciamo che i magistrati svolgano il loro lavoro e
auguriamoci che lo svolgano bene ma non accontentiamoci di
ciò perché quel che serve è un rinnovamento radicale del
sistema politico.
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giuseppe50 16 luglio 2008 0:00
CONCORDO SU TUTTO ad esclusione della
"indipendenza" della Magistratura. Perchè
vedo che questa indipendenza è del tutto soggettiva, vista
la possibilità del Giudice di "scieglirsi" quali
processi mandare avanti.Questo lo ha detto Violante. A
questo punto posso pensare che i processi che danno
pubblicità e gloria SI PORTANO AVANTI E GLI ALTRI SI
AFFOSSANO.E non voglio dire altro su certi giudici che
tirano fuori boss da 41 bis.
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Sergio 16 luglio 2008 0:00
Isaia, scusami ma non comprendo il senso del tuo
intervento. Ho forse scritto di forzature? Sono
fondamentalmente d'accordo sulle cose scritte da Ivan:
le ho scritte anch'io in tante discussioni a cui ho
partecipato o che ho attivato. Ho espresso delle
critiche su un punto specifico dell'intervento di Ivan:
quello intitolato "Super partes". Non mi
pongo in antagonismo, ma rifletto sulle critiche espresse al
Presidente della Repubblica osservando che altre dovrebbero
essere le critiche eventualmente mosse a questo come ad
altri Presidenti. Un conto è criticare per una scarsa
vigilanza sulla Costituzione (dorme, è in vacanza...),
altra storia è criticare il modo in cui la Costituzione ha
disegnato il ruolo del Presidente. La tua preferenza
per il Presidenzialismo è rispettabile, e personalmente
anch'io sono per il presidenzialismo; ma non possiamo
muovere questa critica al Presidente: lui deve rispettare
questa Costituzione e non quella che non c'è o è solo
nei nostri desideri. Al Presidente si rinfaccia di
firmare leggi incostituzionali; peccato che l'unico
potere che il Presidente ha per Costituzione è
l'eventuale rinvio motivato di una legge alle Camere per
una nuova deliberazione e in caso di nuova approvazione da
parte del Parlamento il Presidente è tenuto a promulgare la
legge; questo e solo questo è il potere del Presidente. Ti
risulta che la legge blocca processi o salva Berlusconi
siano alla firma del Presidente? A me sembra di aver
espresso dei punti ben precisi sui quali riflettere per
muovere critiche alla Presidenza della Repubblica per il
ruolo svolto in questi ultimi decenni: rileggi il mio
intervento e troverai elencati questi punti. Il resto
del mio intervento mi sembra molto denso, anche troppo; tu
lo trovi vuoto? Pazienza, ma mi sembra che la tua lettura
sia stata un po' superficiale. Più
dell'aspetto penale, che compete alla magistratura,
m'interessa la capacità di incidere per un cambiamento
del sistema. Cambiamento che non si ottiene mandando
qualcuno in carcere (cosa che va fatta se si provano i reati
contestati), ma cambiando le regole, che sembrano fatte per
consentire il furto e la truffa elevati a metodo di governo
della cosa pubblica. Ogni tanto si spazza via qualche
potente ma le regole rimangono tali e quali a prima.
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Isaia Kwick 15 luglio 2008 0:00
Ma invece di metterti in antagonismo, caro Sergio, con Ivan
asserendo cose che solo tu vedi, perche' non provi a
dire qualcosa visto che il tuo intervento e' vuoto?
Puo' avere tutti i difetti del mondo Ivan ma leggendo e
rileggendo il suo intervento non vedo nessuna forzatura
nell'imporre le sue iddee, pensieri o come cazzo li vuoi
chiamare, stai meno attento alla forma e capisci meglio i
concetti, se poi non sei daccordo ribatti concretamente sul
tema. Caro Sergio se il Presidente della Repubblica italiana
dovesse essere davvero la sentinella della costituzione,
haime' non avrebbe piu' cartucce da sparare, in
questo paese le istituzioni stesse gli vanno abbondantemente
nel culo alla carta magna; per un grande periodo, e parlo
dal dopoguerra in poi fino alla fine della democrazia
cristiana, epoca in cui sicuramente l'articolo che
sancisce il diritto al lavoro e' stato deliberatamente
dimenticato, per non parlare dell'articolo che
stabilisce lo stato laico ... ma per favore io mi vergogno
di questo catto-comunista di Presidente, a me non mi
rappresenta. Io vorrei una repubblica
presidenzialista. Questo presidente non e' stato
eletto dal popolo come si arroga il diritto di rappresentare
i cittadini italiani? Lui rappresenta quei cittadini
catto-comunisti come lui. Da sempre penso che e'
tutto calderone che il conflitto destra-sinistra sia di gran
lunga minore, i bravi ragazzi come Veltroni dopo aver
ammesswso che non voleva piu' continuare con la politica
perche' desiderava andare in africa non so a che fare,
ma lo spirito di patria lo ha portato a fare una campagna
elettorale persa perche' non torna sulle sue e se ne va
in Africa; del resto ha fallito, sarebbe giusto uscisse di
scena, lui che pensa di essere il nuovo, e il tragico e'
che lui stesso ci crede! Non vi e' nessun regime
democratico e nessuna dittatura Oligarchica, c'e' un
popolo di merda che e' il prodotto di 60 anni di governi
pessimi fatti di delinquenti attenti solo ai propri
interessi. Oggi: non e' cambiato nulla! Isaia Kwick
Zingaro ROM
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Topesio 15 luglio 2008 0:00
La litania "tanto sono tutti uguali" è la
peggiore stronzata che abbia mai sentito dire. NON sono
uguali per niente! Votare a dx non è assolutamente la
stessa cosa che votare a sx. Punto. Quanto al fatto che
la cosiddetta "sinistra" al governo non abbia
voluto fare alcunché per limitare lo strapotere del nanetto
malefico, a quale "sinistra" ti riferisci, per
caso a quella che annoverava nelle sue file i vari Mastella,
Dini, eccetera? Pensi forse che simili figuri sarebbe
stao possibile fare una qualche minima mossa in quel senso?
Davvero...?
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IVAN 15 luglio 2008 0:00
Uff...! MAH carissimo... Vabbe', mi aspettavo
un'osservazione del genere, meglio togliersi subito
questo dente. << Salvato "solo" per
quei motivi? O piuttosto attaccato PER quei motivi? >>
“Attaccato”...da CHI?! Da chi, Mah?
Hai dimenticato di scrivere l'oggetto in causa. Da
CHI? Da quelli che tu CREDI siano i suoi “rivali”?
La sedicente “Sinistra” o panzane simili? Mi pareva
di essermi espresso chiaramente in proposito. Non
esistono “rivalità” in quel senso; l'apparente
“conflitto” fra Dx e Sx è credibile come un incontro di
wrestling. Osserva come la “rivalità” sia
limitata alle PAROLE di facciata, mentre nei FATTI si
spartiscono amorevolmente i benefici di questa recita.
Questo è semplice ed elementare discernimento:
anche senza essere laureato in scienze politiche, CHE
DIFFERENTI CONCLUSIONI NE TRARRESTI?
__________________ Quanto all'altra tua
osservazione: << Insomma spari le tue opinioni
(legittime ma anche non condivisibili) e pretendi che
vengano "almeno" condivise? >>
Distinguiamo tra “opinioni” e “constatazioni”, o non
veniamo a capo di nulla. “Pretendi”, è
un'opinione (tua). Infatti non
“pretendo” nulla. Uno è libero di continuare a credere
che la Luna sia una grossa arancia...ma poi non ha alcun
diritto di lagnarsi se lo bocciano in astronomia. E
visto che la “astronomia” in questione determina il
nostro destino sociale, non possiamo parlarne con la stessa
leggerezza del tifo calcistico. Opinioni. Dove
avrei espresso “opinioni”, Mah? Non ho preso alcuna
posizione in uno “schieramento”. Se ti suona male
chiamarle “constatazioni”, ti concedo di chiamarle
“conclusioni personali” (molto semplificate, come
precisato), ma “opinioni” sottintende una cosa
diversa. Ti invito a fare attenzione, perché
questo tipo di relativismo (constatazioni = opinioni) è uno
degli inganni che ci mantengono nel recinto delle
pecore. Quindi provo a riscrivere la frase che ti
suona tanto stridente: “Il potere degli oppressori si
basa sull'incapacità di constatazione da parte degli
oppressi”. Suona meglio, così? (P.S:) <<
Grazie per tutto il resto della lezione :-) >> Prego.
Modestamente, so anche un sacco di cose sulla rotazione
ellittica di Plutone. Se interessano...
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Sergio 15 luglio 2008 0:00
Ivan, non condivido quanto scrivi nel paragrafo “Super
partes”. Il ruolo del Presidente della
Repubblica è ben definito dalla Costituzione. Ogni
Presidente deve fare i conti con la prassi che spesso pone
in secondo piano la lettera costituzionale. Chi
presiede la Repubblica dovrebbe adoperarsi per il rispetto
letterale della Costituzione. Il compito del
Presidente è onorare la Costituzione esistente e non
altra. Il Presidente deve considerare il quadro
politico complessivo nel prendere le proprie valutazioni ma
avendo come riferimento la Costituzione e non gli interessi
partitici. La mia critica è quindi circoscritta ad
aspetti ben definiti che riguardano tutti i presidenti, in
particolare da Pertini in poi: > l’eccessiva
tolleranza per l’uso abnorme della decretrazione che, per
costituzione, dovrebbe essere limitata a casi straordinari
di necessità e urgenza; > l’uso eccessivo delle
esternazioni, al posto del costituzionale “messaggio alle
camere”, esponendo la Presidenza della Repubblica a
polemiche che non si addicono alla suprema carica
istituzionale, considerate le speciali tutele
riservatele; > l’eccessivo peso assegnato alle
“parole” dei politici, anche quando sono in aperto
contrasto con le “azioni” politiche; > aver ridotto
la presidenza del CSM a un aspetto formale, come ormai è
definito da tanti questo compito che la Costituzione
attribuisce al Presidente della Repubblica; >
l’essere troppo interno alle logiche partitiche. Un
solo esempio. Trovo intollerabile aver consentito che
sul tema “guerra” si incentrassero polemiche politiche
senza pretendere un chiarimento istituzionale su cosa debba
intendersi per partecipazione alla guerra e guerra “come
mezzo di risoluzione delle controversie internazioanli”.
L’Italia ha partecipato alla guerra in Serbia?
Ha partecipato a quella guerra per risolvere una
controversia internazionale? Le Camere hanno
deliberato lo stato di guerra? Il Presidente della
Repubblica ha dichiarato lo stato di guerra deliberato dalle
Camere? Su quella vicenda si ruppe una maggioranza;
chi accusò il Governo di aver portato l’Italia in guerra
avrebbe dovuto trarne le logiche conseguenze. Il
Presidente della Repubblica aveva il dovere di pretendere un
chiarimento politico e istituzionale perché non si può
accusare il governo di partecipare a una guerra lasciando
indenne il Presidente della Repubblica da questa polemica e
il Presidente non può consentire che si trascini questa
polemica che necessariamente investe le prerogative
presidenziali. Di fronte a queste vicende come si può
parlare di presidente che dorme e gli altri che lo
precedettero dov’erano? Troppo spesso quando si parla
di Presidenza della Repubblica lo si fa avendo scarsa
attenzione alla dimensione costituzionale di questa
Istituzione. La vulgata diffusa da parti politiche
prevale sulla consapevole e meditata valutazione del ruolo
presidenziale. Si producono così polemiche
improduttive e si perde di vista il valore del potere
presidenziale. La magistratura. Mancano in Italia
sistemi di controllo e di valutazione dell’azione
parlamentare e dell’esecutivo. La magistratura
diviene l’unico baluardo contro gli eventuali illeciti di
ministri e legislatori. I magistrati perseguono i
reati, ma è illusorio ritenere che si possa produrre un
rinnovamento politico per mano giudiziaria. La cattiva
politica va sconfita sul piano politico e non giudiziario.
Le storture del nostro sistema si prestano a
strumentalizzazioni politiche che lungi dal fare pulizia
consentono solo di eliminare alcuni protagonisti per
lasciare spazio alle seconde file, cioè a coloro che sono
stati allevati da quei protagonisti spazzati via. La
rilevanza penale diviene il metro per valutare la politica,
annullando la responsabilità politica del fare e del non
fare. Con questo metro non si produce rinnovamento.
Già una volta, ai tempi di “mani pulite”, molti
si sono illusi che con la scure giudiziaria ci sarebbe stata
una rivoluzione: ci sono stati solo dei caduti e qualche
vittima, ma nessun cambiamento e nemmeno l’ombra di una
rivoluzione. La magistratura deve essere indipendente
dall’esecutivo, ma ciò non significa che l’esecutivo
non possa stabilire delle priorità nell’azione
giudiziaria: questo avviene in tanti paesi senza che ciò
pregiudichi l’esercizio della giustizia. Il principio
dell’obbligatorietà dell’azione penale si traduce in
arbitrarietà dell’azione penale: sono gli uffici
giudiziari che decidono quali fascicoli devono procedere e
quali “riposare”. Ciò può provocare molte storture; il
fatto stesso che su certi reati non si fosse mai indagato
nonostante le denunce (ricordo per esempio che Pannella ha
ripetutamente affermato che tutte le denunce di attività
illecita dei partiti non hanno avuto per anni alcun seguito)
la dice lunga; il fatto che certi magistrati siano divenuti
“eroi popolari” suggerisce che evidentemente l’insieme
dei magistrati non è ritenuto dall’opinione pubblica
particolarmente solerte e forse un po’ troppo incline al
quieto vivere; diversamente perché trasformare in eroe chi
al massimo fa soltanto il proprio dovere? La terzietà
del giudice rispetto ad accusa e difesa dovrebbe essere un
fondamento del nostro ordinamento anche per garantire
equilibrio. Troppo spesso la magistratura ha difeso
posizioni più per logiche corporative che per attenzione a
un buon funzionamento della giustizia. Infine, quanto
avvenuto in Abruzzo non potrebbe avvenire nei confronti
dell’esecutivo nazionale o dei parlamentari, per le
speciali tutele che la Costituzione riconosce a ministri e
parlamentari. Ma proviamo a immaginare che invece
anche il primo ministro possa essere trattato come il
governatore Del Turco. Sarebbe già in galera.
Qualcuno potrebbe gioire; io no. Perché si altererebbe uno
scenario politico, un voto (formalmente) democratico senza
un sostanziale equilibrio tra i poteri politici e
giudiziari. Quali le conseguenze per un PM che sbaglia e un
GIP che convalida? Praticamente nulle. Un magistrato
potrebbe divenire un dominus supremo. In ogni caso si
eliminerebbe quella che è considerata la fonte di ogni
male, mentre invece è evidente che è il prodotto dei
mali. Il problema non è dunque l’azione giudiziaria
e l’ampiezza o i limiti posti a essa. Un sistema
democratico per funzionare ha bisogno di meccanismi di
controllo, partecipazione, trasparenza, separazione tra
indirizzo politico e amministrazione. Non possiamo pensare
che sia un giudice a garantire la democraticità e la
legalità di un sistema. Se è così vuol dire che tra
l’agire politico e l’agire giudiziario c’è il nulla.
E’ di questo nulla che dobbiamo occuparci. Ben
venga quindi anche la piazza, ma per individuare obiettivi
concreti e non per osannare la gogna, i giustizialisti o lo
strapotere giudiziario. Non date credito alle sirene
che vi illudono che cacciando qualcuno le cose andranno
bene. Se fosse così perché quel qualcuno è giunto al
potere? E come eviteremo che un altro del tutto simile o
peggio arrivi al potere? Liberandoci di Craxi, abbiamo
guadagnato qualcosa? Nel nostro sistema l’azione
giudiziaria diviene uno strumento di lotta politica non per
colpa dei magistrati, come predica Berlusconi, ma per colpa
della politica che pensa di conquistare consenso cavalcando
l’effetto dell’azione giudiziaria che elimina
l’avversario. I reati vanno perseguiti ma è una
magra consolazione sapere che qualche potente è stato
punito se a questa consolazione segue la certezza che altri
potenti potranno continuare a delinquere perché il sistema
non ha dispositivi di sicurezza contro l’arbitrio e la
corruzione elevati a regola di governo. Il nostro
sistema politico è perfettamente uguale a quello che
precedette “mani pulite”; i cambiamenti sono solo
variazioni gattopardesche sul tema: oligarchia ieri,
oligarchia oggi. Con la differenza che oggi l’oligarchia
produce meno di ieri perché l’80% del tempo è occupato
dal discutere intorno alle vicende giudiziarie e a come fare
leggi che consentano di rubare... ma senza rilevanza
penale.
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pegaso 15 luglio 2008 0:00
1) Marketing: l'insieme delle attività che mirano a
influenzare una scelta del consumatore. Ossia
influenzare il popolo ad accettare come positivo Berlusconi.
Cosi fatte le prime leggi demagogiche e influenzato il
popolo il governo si può dedicare al vero mandato.
Assicurare gli interessi della casta, naturalmente, in
ordine d'importanza, si comincia dal capo.
2)ascolta questa dichiarazione
http://www.youtube.com/watch?v=swntE1iWB5Y 3)NN sul
presidente Sulla magistratura penso che in futuro
succederà che la magistratura sarà sotto
l'esecutivo Alla terza domanda rispondo dittatura
oligarchica. Alla quarta domanda rispondo nessuna
alla quinta rispondo la piazza ancora la piazza (ogni raduno
è un attacco di tutta la casta quindi la cosa giusta da
fare)
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mah 15 luglio 2008 0:00
"Salvato solo da compiacenze politiche e da leggi su
misura...da lui stesso promulgate." Salvato
"solo" per quei motivi? O piuttosto attaccato
PER quei motivi? Eppure non partire ALMENO dal
condividere questi evidenti presupposti dimostrerebbe il
MOTIVO per cui i “potenti” hanno tanto buon gioco
* Grazie per tutto il resto della lezione :-)
Insomma spari le tue opinioni (legittime ma anche non
condivisibili) e pretendi che vengano "almeno"
condivise?
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