Commenti
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Lucianik
12 settembre 2007 0:00
Ho letto le riflessioni che precedono e ciascuna di esse, più o meno, coglie nel segno. Il fatto centrale, tuttavia, è che per diventare notaio occorre sudare sette camicie ma altrettante ne occorrono per diventare magistrato (a 2000 euro al mese per i primi due anni, poi 3000) talora (solo talora) rischiando le "ire" (leggi: vendette) delle persone toccate dal proprio lavoro. Io lavoro in una Autorità amministrativa indipendente e vi assicuro che ho sudato anche io le mie brave camicie per entrare. Ma riesco solo a far quadrare i conti a fine mese, non più, giacché non ho casa di proprietà qui a Roma. Insomma, ed in conclusione: venendo dal mondo dell'avvocatura (professione bellissima ma praticamente allo sbando, considerato i numeri di esercenti e le responsabilità correlate in rapporto ai modestissimi introiti) e dal praticantato notarile dico che i notai sono di regola giuristi preparatissimi, ma non più di tanti magistrati o avvocati che studiano e lavorano da matti. Il fatto è che il monopolio li tutela enormemente e quindi il gioco è fatto. Passi una riforma che liberalizza la funzione (n.b.: anche un curatore fallimentare è un pubblico ufficiale) previo un SERIO esame di idoneità. Ne guadagnerebbe la collettività tutta. A scapito dei privilegi di seimila (quanti sono?) notai italiani. In svizzera (non in Ghana, ma semplicemente in Canton Ticino) è proprio così. E mi pare che non dobbiamo dare lezioni a quegli "italiani" svizzeri che sono civili come noi non siamo mai stati e mai saremo.
bersanotto
12 settembre 2007 0:00
e soprattutto: i notai non hanno nessun privilegio: sono dei pubblici ufficiali cui è delegata dallo Stato una funzione molto delicata, e vi accedono mediante concorso dimostrando di essere "i migliori". Se, come vuole lei e gli altri invidiosi, vorrete fare in modo che i notai abbiano stipendi, fatelo pure: la funzione notarile sarà svolta da scalzacani, e coloro che oggi fanno i notai (cioè, "i migliori") faranno qualche altra cosa più confacente alle loro capacità.

Ma risponda a me: CHE COS'E' CHE NON LE VA BENE ? Le rispondo io: CHE I NOTAI GUADAGNANO TROPPO. E' l'invidia che vi fa rosicare. Ma su questa base, ogni discussione è inutile.

Le confesserò che tutti gli argomenti sono stati spiegati perfettamente: ma se Lei continua con i privilegi e con il mercato, allora non andiamo da nessuna parte.

AL MERCATO CI VADA A COMPRARE LA FRUTTA, NON LA CASA !
bersanotto
12 settembre 2007 0:00
IL NOTAIO E' UN PUBBLICO UFFICIALE QUINDI IL LIBERO MERCATO, LA DOMANDA E L'OFFERTA NON C'ENTRA UN FICO SECCO !
Massimo
12 settembre 2007 0:00
Matteo B.

*il Notaio prima di essere libero professionista è un pubblico ufficiale, si ricordi.

*aprire il settore creerebbe una situazione molto grave con un aumento esponenziale del contenzioso giuridico.
Fra alcuni degli Stati in cui manca il Notaio come la Florida si sta studiando un sistema che si avvicini alla figura del Notaio Latinista cioè il nostro.

*l'apertura del settore porterebbe allo sfascio di un settore globalmente riconosciuto come efficiente

*l'apertura del settore produrrebbe conseguenze negative sia nei confronti dei Notai dei loro impiegati e di tutto l'indotto
ma soprattutto nei confronti dei consumatori
Per anticipare le conseguenza pensi al settore auto, settore in cui dopo l'apertura i costi per il trapasso sono aumentati e le truffe aumentate da pazzi; oggi in molti iniziano a dire che l'aver privato il Notaio dell'esclusiva non è stata una buona soluzione.
Massimo
12 settembre 2007 0:00
Matteo B.
(scusi la lunghezza, ma se legge tutto con attenzione capirà, se vuole.)

*Avvocato e Notaio hanno competenze e preparazione professionale molto differenti tra loro, l'uno non sa fare il lavoro altrui; sarebbe come pretendere che un ingegnere informatico sappia progettare un ponte.

*Inoltre qualche mese fa si cercò di capire quanto potesse costare l'autentica di un atto immobiliare presso un Avvocato e secondo le loro tariffe attuali il costo andava dal doppio sino al quintuplo rispetto alle tariffe notarili.

*Un semplice esame di idoneità andrebbe a discapito del livello di preparazione del singolo: questo perchè, più le maglie della selezione sono strette più si riesce a garantire che solo chi è veramente capace (pochi) vinca il concorso.

*L'avvocatura come più volte detto deve essere d'esempio, poichè a fronte di avvocati molto preparati ve ne sono altri (tanti) assolutamente incompetenti (in alcune corti d'appello la media di promossi arriva all'80%: Catanzaro l'anno scorso,
prima delle riforma anche il 98%:
vedasi Bari).

*Come detto di tale situazione gli avvocati stessi si dolgono.

*Il numero chiuso serve solo a garantire qualità ed altissimo livello di preparazione nello svolgimento di un'attività che lo Stato ha dovuto delegare ad un privato.
Il Notaio esiste in 76 paesi (o forse 67? mah non ricordo) e pressochè in ognuno il numero è contingentato.

*responsabilità? certo anche altri lo sono, ma nessuno ha un'assicurazione personale dall'immediato risarcimento come accade in caso di errore del Notaio (circa 40 all'anno su 1.700.000 atti pubblici). Se un medico, un autista, un pilota commettono un errore si deve andare in giudizio con ridotte prospettive recuperatorie, il risarcimento a mezzo assicurazione del Notaio scatta senza altri adempimenti

*sono giovane, certo, ma mi conceda almeno di ritenermi maggiormente esperto del settore in cui da anni mi trovo rispetto a lei che nella vita si dedica a tutt'altro, che dal Notaio sarà stato un paio di volte e che fonda le sue conoscenze su luoghi comuni ed il classico "sentito dire".

*certo che con 4.500 eu di onorario si deve essere preso una casa da diversi milioni di eu, complimenti, che fortuna!
Pensi che se la stessa operazione immobiliare l'avesse fatta in un paese di common law (stati uniti, inghilterra) avrebbe quasi il 10% di possibilità di perderla per problemi connessi alla casa stessa od al venditore, in italia la percentuale è prossima allo 0 (precisamente lo 0,0003%)

Anzichè lamentarsi, sia contento di aver comprato casa e che qualcuno le abbia assicurato e le assicuri che nessuno può vantare su di essa alcun diritto.
Senza numero chiuso, con un concorso meno selettivo, o con autentica di un legale tale sicurezza verrebbe in gran parte meno.

matteo b.
11 settembre 2007 0:00
Bersanotto, nelle sue argomentazioni Lei è partito bene per poi perdere progressivamente terreno, fino alla caduta di stile finale in cui per l'ennesima volta tira in ballo l'invidia.
Riproviamo a percorrere il filo logico delle Sue argomentaioni:

- una persona normale compra casa una, due volte nella vita;
SONO D'ACCORDO

- la casa è il bene più importante;
IDEM

- quindi la sicurezza nella circolazione degli immobili è esso stesso un valore inestimabile: Paesi con pubblici registri inaffidabili fanno parte del terzo mondo; PIU' O MENO D'ACCORDO

- quindi è interesse pubblico assicurare un sistema di massima affidabilità di tali registri;
OK, BRAVO, CONTINUI COSI'

- quindi i pubblici registri devono essere "movimentati" solo da soggetti preparati, imparziali ed incorruttibili;
OK, SONO D'ACCORDO, PROSEGUA

- quindi queste persone devono essere "i migliori";
E CHE VUOL DIRE SCUSI??? ESSERE PREPARATI, IMPARZIALI ED INCORRUTTIBILI NON SIGNIFICA ESSERE "I MIGLIORI"...SIGNIFICA ESSERE, PER L'APPUNTO, PREPARATI, IMPARZIALI ED INCORRUTTIBILI. E POI,SCUSI, MIGLIORI DI CHE? MIGLIORI IMPLICA UN CONCETTO RELATIVO, MENTRE QUI DOBBIAMO SEMPLICEMENTE STABILIRE I REQUISITI DEI NOTAI, CHE NON POSSONO NON AVERE VALORE ASSOLUTO

- "i migliori" sono coloro che superano un concorso pubblico democratico, selettivo e serio, al termine di una preparazione seria;
QUI, MI SCUSI, MI CADE. IL CONCORSO (MA ANCHE L'ESAME DI IDONEITA' SENZA NUMERO CHIUSO, PARDON...PROGRAMMATO) GARANTISCE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE LA PREPARAZIONE. L'INCORRUTTIBILITA' E L'IMPARZIALITA' NON HANNO NULLA A CHE FARE CON IL CONCORSO...UN NOTAIO (MA ANCHE UN AVVOCATO, OD UN MAGISTRATO) PUO' ESSERE PREPARATISSIMO E SUPERARE BRILLANTEMENTE IL CONCORSO, ED ESSERE AL TEMPO IMMORALE, CORRUTTTIBILE E PARZIALE. LE SUE QUALITA' MORALI NON VENGONO CERTO "INTERCETTATE" AL CONCORSO MA SI DIMOSTRANO COL TEMPO

- "i migliori", per assicurare un servizio affidabile, celere e sicuro devono essere ben remunerati, altrimenti questi soggetti potrebbero essere facilmente corruttibili e comunque rivolgerebbero altrove le loro capacità, lasciando a degli scalzacani o al settore pubblico (con spesa a carico dello Stato) l'espletamento di tale irrinunciabile funzione;
AFEERMAZIONE COLOSSALMENTE ILLOGICA, MI SCUSI. SE UNO E' IMPARZIALE ED INCORRUTTIBILE DEVE ESSERLO INDIPENDENTEMENTE DALLA RETRIBUZIONE, ALTRIMENTI PASSA IL PRINCIPIO CHE UN NOTAIO,A SECONDA DI QUANTO E' PAGATO, E' PIù O MENO IMPARZIALE ED INCORRUTTIBILE. E QUESTO PRINCIPIO SAREBBE APPLICABILE ANCHE ALLE ALTRE PROFESSIONI (MAGISTRATURA COMPRESA)

- "i migliori" devono, allora, essere in un numero programmato, così come lo sono i magistrati;
ANCHE QUESTA E' UNA AFFERMAZIONE ASSOLUTAMENTE INDIMOSTRABILE. I NOTAI POSSONO ESSERE PREPARATI, IMPARZIALI ED INCORRUTTIBILI ANCHE CON UN ESAME DI IDONEITA' SENZA NUMERO CHIUSO. PER I MAGISTRATI E' DIVERSO, SONO DIPENDENTI PUBBLICI CHE PER MOTIVI DI COSTO DEVONO RIMANERE IN NUMERO LIMITATO. I NOTAI, IN QUANTO LIBERI PROFESSIONISTI, POSSONO BENISSIMO OPERARE IN REGIME DI LIBERO MERCATO COME TUTTI GLI ALTRI

- liberalizzare le funzioni notarili non significa nulla, così come non significa nulla liberalizzare la magistratura, la polizia, la sanità.
QUESTO PARAGONE NON C'ENTRA NULLA: LA MAGISTRATURA E LA POLIZIA SONO DELLE ISTITUZIONI, QUELLA NOTARILE E', L'AVETE RIPETUTO FINO ALLA NOIA, UNA LIBERA PROFESSIONE, E COME TALE DEVE ACCETTARE LA "LIBERTA'" DEL LIBERO MERCATO

Bersanotto, l'invidia non c'entra nulla. C'entra la volontà di eliminare alcuni privilegi in modo da stare meglio tutti. E' come già ripetutamente scritto, il numero chiuso è la chiave di volta dei privilegi dei notai. Eliminato quello, i notai diventeranno liberi professionisti come tutti gli altri, soggetti alle comuncemente accettate regole della domanda e dell'offerta, e vedrà che non litigheremo più...
Topesio
11 settembre 2007 0:00
Cari notai avete rotto i coglioni
andate a lavorare in miniera almeno sgobbate un pò!!
bersanotto
11 settembre 2007 0:00
- una persona normale compra casa una, due volte nella vita;
- la casa è il bene più importante;
- quindi la sicurezza nella circolazione degli immobili è esso stesso un valore inestimabile: Paesi con pubblici registri inaffidabili fanno parte del terzo mondo;
- quindi è interesse pubblico assicurare un sistema di massima affidabilità di tali registri;
- quindi i pubblici registri devono essere "movimentati" solo da soggetti preparati, imparziali ed incorruttibili;
- quindi queste persone devono essere "i migliori";
- "i migliori" sono coloro che superano un concorso pubblico democratico, selettivo e serio, al termine di una preparazione seria;
- "i migliori", per assicurare un servizio affidabile, celere e sicuro devono essere ben remunerati, altrimenti questi soggetti potrebbero essere facilmente corruttibili e comunque rivolgerebbero altrove le loro capacità, lasciando a degli scalzacani o al settore pubblico (con spesa a carico dello Stato) l'espletamento di tale irrinunciabile funzione;
- "i migliori" devono, allora, essere in un numero programmato, così come lo sono i magistrati;
- liberalizzare le funzioni notarili non significa nulla, così come non significa nulla liberalizzare la magistratura, la polizia, la sanità.
- le stesse cose possono dirsi anche per i registri delle società.

CHIARO ? Lasciate da parte l'invidia e rassegnatevi: il notariato è una delle poche istituzioni in Italia che funziona ! Lo dicono le statistiche ! La campagna denigratoria in atto è superficiale e vile, e muove dai grandi potentati economici (Banche, network immobiliari, costruttori) che non vedono l'ora di sbarazzarsi degli ultimi baluardi della legalità nel settore immobiliare. E prendono in giro i "consumatori", facendo credere loro che il dio mercato, in questo settore, farebbe loro risparmiare assicurando i medesimi risultati di sicurezza.

MA COME POTETE ESSERE COSI' INGENUI ?
matteo b.
11 settembre 2007 0:00
Si calmi, Massimo, si calmi. Io non ho offeso nessuno, e la sfido a dimostrare il contrario. Ma non se la prenda se un semplice Cittadino osa mettere in discussione lo status quo...l'esprimere la propria opinione è un diritto garantito dalla Costituzione sa?
Che il notaio sgobbi ed abbia delle responsabilità è fuor di dubbio. Ma, mi perdoni, questo vale per moltissime altre professioni. Dire che il notaio sgobba ed ha responabilità non dà valore aggiunto. Vale per il chirurgo, per l'insegnante elementare, per il pilota d'aereo, ed addirittura per il guidatore d'autobus (o vuole sostenere che non ha responsabilità?)
Quanto ai balzelli, non mi riferivo alle tasse, ma agli onorari dei notai, spesso esagerati. E francamente non credo di non aver capito nulla, ma credo al contrario di aver capito benissimo: il numero chiuso è funzionale al mantenimento del privilegio. Solo che a Lei, giovine mente, fanno credere che è una questione di rigore per poter selezionare i "fuoriclasse"...
Ma apra gli occhi!!!
matteo b.
11 settembre 2007 0:00
Massimo, a fare il notaio (ammesso che tale figura serva veramente, siamo in tantissimi ad avere dei fortissimi dubbi, ma questo è un altro discorso) non servono dei fuoriclasse. Bastano degli onestissimi professionisti del diritto che abbiano imparato il loro mestiere, esattamente come accade per tutte le altre professioni. E per garantire la loro preparazione il numero chiuso non serve. Serve un semplicissimo e banalissimo esame di idoneità, severo quanto basta. Il numero chiuso serve solo ed esclusivamente a difendere il privilegio, come ha giustamente scritto Ulpiano. Quanto agli avvocati, io ne conosco di giovani e preparatissimi. Tanto preparati che se avessi potuto gli avrei fatto fare, ma guarda un po' cosa penso, quel rogito per cui un notaio ha avuto il coraggio di chiedermi 4500 € di cui la metà in nero. E con un avvocato non avrei speso certo quella cifra...
Massimo
11 settembre 2007 0:00

Sig. MATTEO B.

*trovo le sue parole estremamente offensive!
Dice che un Notaio non deve sgobbare?????????
E' evidente che del lavoro e DELLE RESPONSABILITA' del Notaio non sa nulla!
La invito qui una giornata se vuole, anche se son sicuro che non capirà nulla di quanto si fa (io per capire e rendermi un minimo utile ho dovuto attendere diversi mesi)

*Ancora i guadagni:
ma davvero crede che siano tutti milionari? Io mi "trovo" nel settore e di Notai ne conosco alcuni, ma di milionari in Porsche e con lo Yacht a Portofono non ne conosco 1/2

*concorso passato 30 anni fa? ma lo sa che quotidianamente sono introdotte novità legislative che per poter essere applicate dal Notaio richiedono continui aggiornamenti?

*raccomandazione? ecco la stupidaggine + grossa, lo sa che i compiti sono anonimi e che forse forse solo Gesù Cristo potrebbe essere raccomandato?

*balzelli????? ma cosa sta dicendo???? adesso se lo stato impone di pagare le imposte è colpa del Notaio???????


Mi rincresce che un 25enne glielo debba far notare, ma lei giudica senza avere la più pallida idea di che cosa stia dicendo e da miserrimo praticante le assicuro che non ha capito proprio nulla.



matteo b
11 settembre 2007 0:00
Concordo pienissimamente con quanto scritto da Ulpiano. Così come è strutturata oggi la situazione sa di privilegio o, come ho scritto io, di feudalesimo. Anche per i notai si potrebbe pensare ad un esame di abilitazione che non preveda il numero chiuso (pardon...numero programmato). Vale per le altre figure professionali, non si capisce perchè non dovrebbe valere anche per i notai. Ma aspettati, Ulpiano, la solita controargomentazione: il notaio è un pubblico ufficiale (talvola "creativo" ma pur sempre pubblico ufficiale), e quindi il suo numero deve essere programmato. La correlazione logica di questa affermazione sfugge a tutti (avrebbe senso solo se si parlasse di pubblici dipendenti, mentre qui parliamo di liberi professionisti), ma leggendo il forum ho notato che è il tema ricorrente di tutte le difese della categoria...
Concordo anche con l'associazione con i farmacisti, altra categoria che difende con le unghie e con i denti i privilegi legati ad un rigidissimo controllo all'accesso alla professione. E già che ci siamo citerei anche i dentisti, la cui difesa corporativa è altrettanto scandalosa...
Ed in Italia abbiamo i farmaci, i dentisti, ed i notai più cari d'Europa. Sarà un caso?
matteo b.
11 settembre 2007 0:00
E bravo Papiniano, proprio lì sta il punto..."Io non ritengo che il guadagno sia di per sè una cosa demoniaca, se proporzionale al merito, alla fatica profusa"...Sono d'accordissimo!!!!!!!!!! Ma, perdonami, questa è proprio la frase che non può essere applicata ai notai...Perchè un avvocato, od un commercialista, se sgobba e sgomita, può arrivare a guadagnare molto. Ma deve sgobbare. Deve competere e dimostrare di essere più bravo degli altri suoi colleghi. L'ultimo dei notai, invece, per il solo fatto di avere passato un concorso (magari 30 anni fa) guadagna quanto il Governatore della Banca d'Italia!!!! Ed il problema non è il suo guadagno (che, per l'appunto, non va demonizzato), ma il suo costo, che grava sulle spalle della collettività (cose dette e ridette in questo forum). E' una situazione, come dire, che sa di feudalesimo. Uno vince il concorso (non dico per raccomandazione, anche se si sa come vanno le cose in Italia...), e poi vive di rendita tutta la vita grazie ai balzelli che impone alla collettività.
Quanto alla mancanza di competizione, io ho riportato la mia esperienza. Su dieci notai consultati non uno che mi abbia detto in anticipo quanto avrei speso. Per poi ritrovarmi la "sorpresa finale"...
Ulpiano
11 settembre 2007 0:00
Per Papiniano.

Osservazioni in parte corrette, conclusioni sbagliate.
Per quanto riguarda i calciatori, i fotografi e le ragazze che mostrano le chiappe in tv per fare carriera e soldi c'è un rimedio: non andare agli stadi per osannare quattro ignorantoni che rincorrono un pallone, non guardare la tv spazzatura, non comprare periodici scandalistici che si interessano soltanto delle corna della gente. In questo modo si può cercare di non alimentare un mercato fasullo, nel quale le cose da niente sono fatte passare per cose importanti.
Se si deve comprare casa, però, c'è poco da fare: si deve andare dal notaio.
Ti pare una differenza da poco?
Il tuo discorso è debole anche sotto un altro punto di vista.
Se si parte dall'assunto che l'organizzazione notarile non può essere criticata perché la critica è frutto soltanto dell'invidia, allora lo stesso discorso dovrebbe essere fatto anche per i parlamentari e per tutti quelli che, grazie alla politica, rivestono cariche lautamente remunerate.
Non si deve dire che ci sono persone che guadagnano una montagna di denaro per amministrare enti e società (ferrovie, Alitalia e chi più ne ha più ne metta) che ogni anno vanno peggio?
Mi sembra che un atteggiamento del genere sia la traduzione pratica del consiglio del saggio cinese (se te lo mettono in quel posto, non ti agitare per non fare il loro gioco).
Puoi escludere che un praticante notaio dopo anni di praticantato (spesso protratto anche dopo il periodo obbligatorio) sia in grado di fare il notaio offrendo la stessa qualità del servizio che offre il titolare dello studio notarile? Penso di no.
Allora diamogli la possibilità di abilitarsi in un concorso volto ad accertare soltanto la sua preparazione e di mettere le sue capacità sul mercato in concorrenza con gli altri.
E' lo stesso discorso delle farmacie, nelle quali un esercito di collaboratori svolge lo stesso lavoro dei titolari (spesso lo fanno soltanto loro perché i titolari non si mettono al banco a servire i clienti) eppure sono condannati a rimanere collaboratori a vita.
Abbiamo molte professioni per le quali è richiesta soltanto una abilitazione (medici, ingegneri, avvocati, geologi, ecc.). La loro opera professionale è forse meno importante?
Direi di no, considerato che i farmacisti devono vendere i farmaci che sono stati prescritti da medici e che la solidità di un edificio è importante almeno quanto l'atto di compravendita che riguarda lo stesso edificio.
Che cosa garantisce il numero chiuso?
Soltanto il privilegio.


Giacomo
11 settembre 2007 0:00

Papiniano


Quanto accaduto nel settore automobilistico deve essere d'esempio,

Chi prometteva ai consumatori risparmi ingenti a mezzo "eliminazione " del Notaio, ha dovuto ricredersi (come se prima non lo sapesse!)

l'onoraio Notarile non si discostava da quanto da Lei scritto (circa 30 eu),
l'importo più sostanzioso era dovuto ad imposte e per la voltura del libretto.

Ad oggi i costi non solo NON SONO DIMINUITI

ANZI!

sono aumentati, per di più, con l'aggravante che la tutela prima garantita è venuta del tutto meno,
ad oggi, ad esempio, l'acquisto di una macchina usata è decisamente più rischioso;
tant'è, come letto in questi mesi sui giornali, le truffe sono aumentate a livello esponenziale.


Credo che l'esperienza "auto" debba far riflettere tutti coloro i quali vorrebbero l'apertura del mercato anche per il settore immobiliare.


Buona Giornata


P.S. se non la memoria non m'inganna, ad oggi la percentuale di figli di Notai diventati tali è scesa la 10% circa
papiniano
10 settembre 2007 0:00
Ma poi s'è visto cosa è successo quando hanno liberalizzato le vendite auto: la gente ha capito che il notaio per ogni vendita guadagnava 35 euro, ed è questo che ha risparmiato(anzi no, le ha pagate al comune o alle agenzie).
Spero che si sia capito che delle 300 euro che si pagavano(mi sembra che tanto fosse), solo 35 euro erano del notaio:il resto allo stato. La gente ci deve sbattere col muso sulle cose, così capisce.
E BASTA CON QUESTO LIBERO MERCATO PER OGNI COSA!!!!!Non ci credeva neanche Adam Smith più al mercato, quì sembra la panacea di tutti i mali....ma per piacere...
Il libero mercato va bene per le mele, le pere, le scarpe, che poi costano meno(si ma poi anche lì...perchè le fanno i bambini in cina....e quà si chiudono le fabbriche)....
papiniano
10 settembre 2007 0:00
sisi....sul notariato sempre le solite fesserie, luoghi comuni....
purtroppo la categoria ha il torto di guadagnare, ed si attira le antipatie,l'odio e l'invidia della gente.
Io non ritengo che il guadagno sia di per sè una cosa demoniaca, se proporzionale al merito, alla fatica profusa. L'importante è che tutti, in democrazia, se hanno voglia di fare quei sacrifici, devono essere messi in condizione di farlo: devono poter fare il concorso, e vincerlo, se bravi. E mi sembra che questo accade: solo il 20% dei notai è figlio di notaio, a dispetto di un'altro vecchio luogo comune.
In Italia si guadagnano fior di quattrini per due calci al pallone, per ricatti per fotografie rubate, per un paio di cosce fatte vedere in tv o per qualche truffa dei furbetti dei quarierini....ma li va tutto bene. Solo i notai danno fastidio. E poi alla cittadinanza il servizio dei notai costa poco: per un atto, di onorari al notaio(fatturati!) va solo una piccolissima parte della "parcella".
Giacomo
10 settembre 2007 0:00

Matteo B.


Consideri che l'onorario Notarile in proporzione ad altre categorie come ad esempio Avvocati commercialisti agenti immobiliari, è decisamente inferiore.


Il Notaio appare caro poichè molto spesso i consumatori commettono l'errore di non scorporare dall'importo versato l'ammontare delle imposte
(ben diverso dire "ho pagato 5.000 eu di onorario" dal dire "ho pagato 5.000 eu di cui 1.500 di onorario Notarile ed il resto in imposte).


Affermare inoltre che non vi è concorrenza è profondamente errato poichè, ad oggi,
grazie della diffusa abitudine al preventivo, sono molti i Notai che per accaparrarsi il cliente praticano appetitosi sconti.


Io non sono Notaio, ma collaborandovi spesso non posso che leggere nelle sue parola molti errori e luoghi comuni.


Buona giornata
Matteo b
10 settembre 2007 0:00
Bersanotto, qui gli spunti nuovi mancano a chi pretende di difendere una situazione di monopolio che in molti vi hanno ripetutamente detto non avere alcuna giustificazione. Nessuno dice che i notai sono cattivi e malvagi. Quello che si dice è che sono terribilmente ed ingiustificatamente cari, e lo sono perchè non sono in concorrenza tra loro. Cosa che invece capita ad avvocati,a commercianti ed a ristoratori (ai dentisti no, ed infatti anche loro, come i notai, hanno messo in campo tutta una serie di misure atte ad impedire o perlomeno a limitare la libera concorrenza nel settore).
Quanto alla logica del "tanto anche gli altri si fanno pagare in nero" è chiaro che non può essere accettata, tanto più considerando che il notaio è, come avete ripetuto fino alla noia, un pubblico ufficiale, e quindi un rappresentante dello stato. Dato che il notaio è profumatamente pagato per fare il pubblico ufficiale, ci si aspetta che faccia rispettare la legge, cosa che non sempre avviene, come ripetutamente riportato in questo blog.
E se un rappresentante dello stato chiede di essere pagato in nero, il cittadino si adegua. Nessuno ha voglia, in uno stato come questo, di fare il Don Chisciotte e soprattutto di fare la fine di altri che, esponendosi in nome della legalità, si sono ridotti sul lastrico.
bersanotto
7 settembre 2007 0:00

matteo, fai proprio cadere le braccia.

Non fa niente, non importa.

"Il Notaio è cattivo, malvagio e corrode la società dalle fondamenta.
Il Notariato è peggio della massoneria o dei bambini di Satana: il Ku Klux Clan ha dei principi e delle ragioni molto più condivisibili.
I Notai non diventano tali, ma ci nascono.
I Notai sono i nemici del paese, e ricattano i cittadini onesti e probi, che invece ottengono la fattura dall'idraulico, dall'avvocato, dal dentista, dal commerciante e dal ristoratore (questi sì che sono contribuenti !). Solo che questi ultimi sono poveri, mentre i Notai sono dannatamente ricchi - e lo sono fin dalla nascita."

PUO' ANDAR BENE ?

Scriva, per favore, solo quando avrà maturato qualche spunto nuovo.
Altrimenti, si goda le precedenti affermazioni.

PAGHI CON ASSEGNO, E SI ACCOMODI NELLA SOCIETA' CIVILE.
matteo b.
7 settembre 2007 0:00
Cari sommi, supremi ed unici sacerdoti del diritto, prendo atto delle vostre risposte che hanno se non altro il dono della civiltà (a differenze di altre). Devo purtroppo dirvi che siete tutt'altro che convincenti. La frase "la tutela del notaio opera nei limiti delle competenze e della funzione del notaio" oltre ad essere un fulgido esempio di ovvietà (è applicabile praticamente a qualunque figura professionale esistente sul pianeta) ha un certo retrogusto di paraculismo. Rileggendomi gli interventi sul forum ho visto che per giustificare la figura notarile, all'inizio si diceva che il notaio è Colui (la maiuscola è d'obbligo) che garantisce la legalità dell'atto. Adesso si comincia a dire che il notaio è Colui che garantisce la legalità dell'atto, ma solo fino ad un certo punto (ed infatti il sig. Iovino si trova nella brutta situazione che ha descritto nonostante si sia rivolto ad un notaio). In sintesi: ci tutela, ma solo un po'. Solo che questa tutela parziale è resa obbligatoria dalla legge ed esercitata in un regime di oligopolio che fa aumentare i costi e favorisce i comportamenti ricattatori tipo quello che ho subito io. Ho visto dagli interventi precedenti che se ne è parlato a dismisura ma senza arrivare ad una accettabile spiegazione: purtroppo sempre lì arriviamo, perchè è quello che infastidisce quelli come me che, con uno stipendio non certo ricco ed un mutuo di 15 anni sulle spalle, si sentono chiedere 4500 € per un rogito.
Ma che li paghiamo a fare? E perchè gli permettiamo di operare in regime di oligopolio obbligatorio per legge?
Roberto de Falco
7 settembre 2007 0:00
Caro matteo b, che lei, Giuseppe C. ed altri siate o meno la stessa persona è poco importante, e conta invece quello che scrivete: i comportamenti creativi dei notai ci sono, sono molto MENO diffusi di quello che lei pensa, e sarebbero ancor meno se fossero sistematicamente denunciati, anzichè compresi ed apprezzati (Antonella ha scritto che il suo notaio, che peraltro prende ad esempio del "notaio cattivo", è tutto sommato simpatico e la sua famiglia continua a servirsene), senza nascondersi dietro mortificanti timori.
Un notaio ha chiesto 4.500 € in nero? Il pagamento non nasce in nero, diventa in nero se non viene fatturato: si paghi solo con assegno, come la legge impone, e si chieda poi la fattura; non vedo quali ritorsioni possano temersi.
Circa la tutela del cittadino da parte del notaio, credo di aver già scritto nell'ambito di questa discussione che la tutela del notaio opera nei limiti delle competenze e della funzione del notaio (accertamento della proprietà del venditore, della sua capacità di disporre, della libertà dell'immobile da pesi, della legittimità delle clausole del contratto, ecc. ecc.): se un fabbricato è stato costruito con la sabbia, anzichè con il cemento armato, e crolla, non credo che l'acquirente potrebbe lamentare una mancata tutela da parte del notaio.
Del resto, se alcuni tumori sono incurabili, non per questo ri rinuncia ad andare dall'oncologo (tanto è inutile, si muore lo stesso), o ci si fa curare dal farmacista; se le Twin Towers non hanno resistito agli attacchi terroristici, non per questo si rinuncia a far progettare i grattacieli agli ingegneri (tanto è inutile, i palazzi cadono ugualmente) e ci si affida ai geometri o al fai da te.
Perciò se non tutti i rischi possono essere evitati dall'opera dal notaio, forse è più logico pensare a come rendere più pregnante ed efficace il controllo del notaio in ambito, per esempio, urbanistico, piuttosto che eliminare del tutto quella tutela notarile che i dati (statistici, e non derivanti dalla esperienza di uno o più singoli) diffusi in questa discussione hanno dimostrato essere indubbiamente efficiente.
Max
7 settembre 2007 0:00
Per matteo B.

Il notaio garantisce il cittadino in modo amplissimo e lo mette al riparo da molte “fregature”, ma non da tutte poiché deve agire sempre nei limiti del potere/dovere di controllo che la legge gli affida: se l’operazione al cuore riesce ma cadi per le scale dell’ospedale te la prendi col chirurgo? Se l’auto ti è stata consegnata in perfetto stato ma poi buchi una gomma, te la prendi con la casa automobilistica? Il caso di Iovino attiene ad un problema di natura urbanistica, un campo in cui, purtroppo, la legge impone l’obbligo di dichiarazione sulla conformità edilizia al venditore e tali dichiarazioni non sono verificabili dal notaio che pertanto non può fornire anche questa “ulteriore” garanzia, come invece accade, ad esempio, in Francia. La falla è nelle Leggi urbanistiche, che c'entra il notaio?
Quanto ai comportamenti scorretti di qualche notaio, qui mica si dice che insieme al sigillo al notaio forniscono anche una nuova coscienza! Come in tutte le professioni, anche tra i notai esistono persone che sbagliano ma in quei casi sono sanzionabili dalla Legge come qualsiasi altro professionista e nel caso del notaio ancor di più, visto che i controlli sono costanti e stringenti vista la delicatezza dei poteri a lui affidati dallo Stato. Qui si discute della utilità della funzione, non della fallibilità dell’uomo…

matteo b.
6 settembre 2007 0:00
Vi fa comodo pensare che tutte le segnalazioni presenti in questo sito siano la stessa persona ma non è così. Io con Giuseppe C. & company non c'entro nulla. Solo che volete negare l'evidenza che i casi di comportamento "creativo" da parte dei notai (vedi anche quelli citati da Antonella) sono molto ma molto più diffusi e frequenti di quel che pensate (o fate finta di pensare). IL che sminuisce non poco l'autorevolezza della figura notarile quale sommo sacerdote del diritto (come dice privato sott.).
Quanto al blog del sig. Iovino, in questo forum avete straripetuto che la prestazione notarile serve a tutelare i diritti del cittadino ed ad evitargli "fregature". Io non sono un addetto ai lavori (e non devo esserlo, dato che per l'appunto la legge mi impone di rivolgermi al notaio quale garante della legalità). E proprio da non addetto ai lavori ma da semplice persona non priva di senso pratico domando: ma se il notaio non ha tutelato il sig. Iovino (così come potrebbe potenzialmente non avere tutelato me ed altri milioni di cittadini), per quale motivo dobbiamo sobbarcarci l'onere del suo onorario?
bersanotto
5 settembre 2007 0:00
x matteo

mi dispiace di averLe risposto.
Ho perso del tempo, e Lei peggiora.

Max
5 settembre 2007 0:00
Bersanotto, non te la prendere...
Visto il tono e le parole usate, mi sa che Matteo B., Giuseppe C., ecc.. sono la stessa persona...
Io il blog di Luigi Iovino l'ho letto e in quella storia il notaio non c'entra neppure di striscio: comprendo e giustifico la diperazione di Luigi per quanto gli sta accadendo, ma qualsiasi "addetto ai lavori" capirebbe che in quella vicenda il notaio non c'entra davvero un fico secco!
matteo b.
4 settembre 2007 0:00
Bersanotto, si calmi se no le viene uno sciopone. Io non ho paragonato niente a nessuno, ho citato un paio di casi su come vanno le cose in Italia. Se poi lei ha la coda di paglia sono problemi suoi. Quanto alla querela, si accomodi. Vada oggi stesso in Questura, poi vediamo come finisce. Quanto al fatto che pagare in nero abbia fatto comodo a me perchè ho risparmiato l'Iva, beh, questa è proprio bella. Non ho chiesto io di pagare in nero, lo ha chiesto il notaio, e non credo proprio che lo abbia fatto per risparmiare l'IVA...
Quanto al mediatore immobiliare, spiacente, ma non gli ho dato una lira dato che ho comprato la casa direttamente da un privato contattato tramite una inserzione. Ma forse proprio qui si spiega la reticenza degli studi notarili contattati nel fare preventivi sugli onorari, e su questo punto ammetto di essere un po' maligno, ...probabilmente se mi fossi fatto presentare da un mediatore immobiliare "amico" invece che come "compratore fai da te" l'onorario sarebbe stato un pochino più basso, anche se pur sempre parzialmente in nero...
Si legga piuttosto il blog del sig. Luigi Iovino, ed abbia la decenza di non difendere più una categoria che di difendibile ha ormai ben poco, tranne che la boria e la faccia di bronzo.
bersanotto
4 settembre 2007 0:00
Egregio signor Matteo b.:

1) Lei paragona i Notai a Mario Chiesa ed ai mafiosi che chiedono il pizzo: su questa strada, Lei non merita una risposta, casomai una querela;
2) Il notaio, come qualsiasi prestatore d'opera o servizi, non "pretende" l'onorario, bensì ne ha diritto per l'opera svolta: veda sul sito Internet www.notariato.it se ciò che ha pagato è congruo o no: se non si trova con i conti, chiami il Consiglio Notarile e chieda spiegazioni;
3) INSISTO: CHI PAGA IN NERO E'COMPLICE DELL'EVASIONE: è facile diffamare: a Lei ha fatto comodo risparmiare l'IVA e poi viene in questo blog a fare il Solone ? Lei paghi l'intero con assegno, ed ogni problema è risolto: e lo faccia con l'idraulico, l'elettrauto, il dentista, il ristoratore, l'avvocato, l'agente immobiliare.... vedrà che pagheremo tutti meno tasse e vedrà che le statistiche sui redditi medi non vedranno più i commercianti e gli artigiani più poveri degli operai e dei pensionati.

Ed infine, mi tolga una curiosità: se il Notaio le ha chiesto Euro 4500 (ma ne dubito) per l'onorario, ci dica che cosa le ha chiesto (o preteso ?) il mediatore immobiliare o il mediatore creditizio. E loro, li ha pagati "in nero" ? Ma Lei subisce troppi RICATTI ! Si ribelli, ed entri a far parte del mondo civile !

Matteo b.
4 settembre 2007 0:00
Devo complimentarmi con privato sottufficiale, le sue previsioni si sono avverate. Evidentemente avendo frequentato il sito più di me conosce i suoi polli...
Una precisazione: il notaio non ha chiesto 9.000 €. Ne ha chiesti 4500 €. Di cui 2250 € "ufficiali" e 2250 € diciamo così "non ufficiali". Questo per un appartamento di 200.000 € pagato al 50% in contanti ed al 50% con mutuo a 15 anni (i 100 € risparmiati, caro Bersanotto, per uno come me sono soldi)
L'Iva non fa parte dei 4500 €. I 4500 sono il puro onorario preteso dal notaio.
Quanto al denunciarlo, ma leggete i giornali? Avete letto che l'imprenditore che a suo tempo aveva denunciato Mario Chiesa dando il via a Mani Pulite è fallito? E state leggendo sui giornali che cosa sta succedendo all'imprenditore siciliano che ha denunciato chi gli ha cheisto il pizzo? Ed in un paese così credete che io, normale cittadino, mi possa fidare a denunciare un notaio per evasione fiscale? Credete che possa aver fiducia a mettermi in ballo in un procedimento giudiziario da cui potrei uscire con le ossa rotte? Io, con il mutuo da pagare da un lato, ed il notaio, con tutto l'Ordine schierato a sua difesa, dall'altro? E per che cosa poi? Per avere la soddisfazione di vedere QUEL notaio processato sapendo che ce ne sono altri cento che fanno lo stesso? Ma va là, fate ridere...
Max
4 settembre 2007 0:00
…e ti pareva che Privato sottufficiale non ci mettesse il carico di briscola…
Caro matteo B., se hai assistito ad una scena del genere avevi l’obbligo di denunciare quel professionista alla Guardia di finanza, così come dovresti farlo ogni volta che un medico, un elettricista, un barbiere, un meccanico o un ristoratore ti presentano il conto sul tristemente noto “foglietto a quadretti”.
Non capisco poi cosa intendi dire con l’espressione “Il problema di fondo è che l'occasione fa l'uomo ladro. E per come è organizzata oggi la funzione notarile le occasioni sono innumerevoli, ed il cittadino non ha alcuna possibilità di difendersi.”
Il notaio è tenuto a fatturare ciò che percepisce per ciascun numero di repertorio (ossia un numero cronologico che corrisponde a ciascun atto) e da questo non si può scappare pur volendo: questa è la grande differenza con la marea di evasori italiani… del lavoro del notaio resta sempre traccia e quindi deve necessariamente fatturare, mentre negli esempi che ti ho citato sopra spesso l’evasione è totale.
Credo, infine, che tu non abbia letto poi così attentamente come dici tutti gli interventi su questo forum, altrimenti avresti anche letto che non esiste alcun numero chiuso (bensì esiste un numero programmato dallo Stato) e che comunque le tariffe sono imposte dalla Legge, quindi non vedo quale risparmio ci dovrebbe essere per un cittadino se quel numero di pubblici ufficiali dovesse essere aumentato. Io credo che sia necessario un aumento del numero dei notai, ma solo per venire incontro alle mutate e maggiori esigenze della società italiana, specialmente in alcune regioni.
Anche se aumenti il numero, però, la tariffa resterebbe sempre la stessa. L’onorario è fissato dallo Stato perché la prestazione è di valore notevolmente superiore a quanto il cittadino è tenuto a pagare, così come per il ticket nel campo sanitario: se i notai lavorassero solo in regime di libero mercato allora sarebbero legittimati a chiedere sicuramente cifre più alte, mentre oggi percepiscono meno della metà dell'agente immobiliare a fronte di responsabilità verso il cliente e verso lo Stato che sono cento volte maggiori…
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